Soltanto due le sfide nella notte Nba, che ha visto di scena i Miami Heat campioni in carica contro i San Antonio Spurs all’American Airlines Arena, e i Golden State Warriors che ospitavano i Denver Nuggets di Danilo Gallinari.
Succede di tutto all’Oracle Arena, teatro di un finale thriller che vede la franchigia californiana piegare di un solo punto Denver, decisamente sprecona dopo aver gettato al vento un vantaggio di 16 punti accumulato a metà del terzo quarto. Gallinari e compagni sfoderano una grande prestazione ma un black-out totale della squadra ospite rimette in carreggiata i Warriors, trascinati dall’ottima vena offensiva di David Lee, autore di 31 punti, e dalle giocate del solito Stephen Curry, che oltre a segnare 18 punti, ha aggiunto 10 assist al suo tabellino personale. Il “Gallo”, 20 punti e 9 rimbalzi, e Iguodala (22 punti) tengono in partita i Nuggets fino all’ultimo respiro, quando proprio l’ex Sixers si guadagna un fallo da 3 a pochi secondi dalla fine grazie all’ingenuo fallo speso da Jarret Jack: l’ala di Springfield mette a segno i primi due e sbaglia il terzo, vanificando così la possibile parità e il prolungamento del match all’overtime, ma l’ulteriore possesso decretato a loro favore dagli arbitri dopo un’azione confusa in area piccola dà l’opportunità al numero 9 di Denver di scaricare a pochi decimi dalla sirena una bomba che va a segno e che gela per pochi minuti il pubblico di Oakland: ma gli arbitri decidono di avvalersi dell’istant replay per chiarire se Iguodala avesse tirato a tempo scaduto e in effetti le immagini mostrano come il pallone sia stato scaricato subito dopo il suono della sirena, per cui canestro annullato e vittoria ai Warriors che fa esplodere di gioia i tifosi californiani.
San Antonio scende sul parquet di Miami senza le sue stelle Duncan, Parker e Ginobili per scelta tecnica, in quanto Popovich ha concesso loro un turno di riposo in vista della gara contro i Memphis Grizzlies. Orfani anche di Leonard e Stephen Jackson, le seconde linee degli Spurs sfoderano una prova stratosferica contro James, Wade e compagni, arrendendosi soltanto a pochi secondi dal termine della gara quando la tripla di Ray Allen riporta avanti gli Heat. Gary Neal prova un ultimo disperato tentativo ma gli ospiti non ne hanno davvero più, e la possibile tripla del sorpasso viene vanificata dall’ottima pressione difensiva esercitata da James e Haslem sulla guardia nero argento. Miami vince in volata contro le riserve di San Antonio che senza le loro stelle hanno sfiorato il colpaccio sul parquet della franchigia campione in carica, vittoria che sarebbe stata meritata dopo il dominio texano per lunghi tratti della gara.
Risultati NBA 29 Novembre
Miami Heat – San Antonio Spurs 105-100 Mia: James 23, Allen 20, Wade 19 Sas: Neal 20, Splitter 18, De Colo 15
Golden State Warriors – Denver Nuggets 106-105 GS: Lee 31, Thompson 21, Curry 20 Den: Iguodala 22, Gallinari 20, Lawson 17
Al Garden di Boston vincono i Brooklyn Nets ma la serata è segnata dalla reazione puramente folle di Rajon Rondo: sul finire del secondo quarto Kevin Garnett, nel tentativo di andare a canestro, ha impattato contro Humpries e finito a terra ha scatenato la reazione del playmaker biancoverde che ha spintonato duramente il lungo difensore dei Nets, il quale ha reagito senza troppi complimenti all’affronto. Ne è nato un parapiglia generale tra giocatori, arbitri e stewards, entrati in campo per sedare la zuffa, in cui proprio i due protagonisti sono stati espulsi insieme a Gerald Wallace, ma la reazione di Rondo è stata a dir poco sconcertante; in effetti Humpries ha nettamente commesso un fallo su Garnett, ma non tale da scatenare una reazione del genere, quasi surreale per il pubblico del Garden, incredulo per quanto accaduto. L’espulsione del numero 9 dei Celtics ha compromesso inoltre la gara di Boston, già sotto di 13 punti all’intervallo, che non è riuscita più ad impensierire i Nets i quali hanno amministrato agevolmente il vantaggio accumulato per ottenere così la loro decima vittoria in stagione su un campo tutt’altro che facile.
Perde malamente Toronto sul campo dei Memphis Grizzlies, con Andrea Bargnani rimasto precauzionalmente a riposo dopo il dolore accusato alla caviglia nella sfida contro gli Houston Rockets. I Raptors vanno a riposo con un solo punto di vantaggio, ma nella ripresa la gara assume tutt’altra piega, con la squadra del Tennessee che limita i canadesi ad un 31% dal campo trascinata dalle giocate dei suoi lunghi (ottime le prestazioni di Gay, Randolph e Marc Gasol) e dalla sorpresa di serata Marreese Speights, autore di 18 punti e 12 rimbalzi, ma soprattutto top scorer dei suoi. Toronto non oppone resistenza e colleziona la 13esima sconfitta in 16 gare disputate: anche quest’anno i playoff restano un miraggio, ma stavolta Bargnani potrebbe cambiare aria.
Grandiosa prestazione dei Chicago Bulls contro i Dallas Mavericks: la squadra di Marco Belinelli schianta i texani con un secco 101-78, riscattandosi dopo prestazioni deludenti e lanciando un chiaro messaggio alle rivali in chiave playoff. L’ex Fortitudo Bologna ha collezionato 16 minuti mettendo a segno 11 punti, importanti per la squadra ma soprattutto per il morale della guardia azzurra dopo l’esclusione nel match contro i Bucks perso sul filo del rasoio sempre allo United Center. Beli c’è e fa sentire la sua presenza in fase realizzativa ma anche in quella difensiva, giocando con una grande aggressività che ha impedito più volte agli avversari di trovare il giusto varco per andare a segno. La ripresa è solo ordinaria amministrazione per i “tori”, guidati da Luol Deng, 22 punti per lui, da Noah (doppia doppia) e Nate Robinson; Dallas chiude con un pessimo 28/81 dal campo in una serata da dimenticare dove è il solo Shawn Marion a salvarsi con i suoi 18 punti frutto di un 7/11 dal campo.
James Harden ritorna ad Oklahoma per la prima volta dopo la trade che lo ha portato a Houston giocando una partita sottotono e tenuto a bada dalla difesa dei Thunder, brava a limitare la sua pericolosità offensiva. The Beard firma 17 punti tra cui 9 dalla lunetta, ma viene stoppato per ben sei volte dagli ex compagni che giocano un match spumeggiante e aggressivo. capitanati dalle prodezze dell’immenso Kevin Durant, autore di 37 punti, e dalla superlativa prestazione di Serge Ibaka che oltre ai 23 punti segnati ha messo a referto 9 rimbalzi e 6 stoppate. I ragazzi di Scott Brooks tengono a bada i Rockets per tutto l’arco del match, mantenendo sempre la doppia cifra di vantaggio per poi affondare il colpo nell’ultimo periodo, infliggendo una pesante sconfitta alla squadra texana nonostante l’ottimo Patterson (27 punti) e la doppia doppia di Omer Asik, autore di 17 punti e 12 rimbalzi.
Questo il video della lite tra Rajon Rondo e Kris Humpries
Nella notte NBA si sono disputate “solo” 5 gare. I Los Angeles Lakers incassano l’ottava sconfitta della stagione sul parquet amico dello Staples Center contro gli Indiana Pacers. Gialloviola sconfitti 79-77 nonostante i 40 punti di Kobe Bryant che segna più del resto dei compagni di squadra messi insieme catturando anche 10 rimbalzi. Black Mamba pareggia i conti con una tripla ma è George Hill (19 punti e 5 assist) poi a segnare il canestro della vittoria per i Pacers.
Non basta un ottimo Andrea Bargnani da 21 punti e da 8/12 dal campo ai Toronto Raptors per evitare la sconfitta a Houston. I Rockets si impongono nettamente per 117-101 mandando in doppia cifra tutto il quintetto di partenza: in particolare doppia doppia per James Harden con 24 punti e 12 assist (e anche con 6 rimbalzi e 3 palle recuperate), per Jeremy Lin con 16 punti e 10 assist e per Omer Asik con 13 punti e 18 rimbalzi.Parsons e Patterson chiudono rispettivamente con 18 e 22 punti.
Partita da punto a punto a Philadelphia dove i 76ers battono 100-98 i Dallas Mavericks grazie alle prestazioni maiuscole di Evan Turner (22 punti), Thaddeus Young (20 punti e 7 rimbalzi) e Jrue Holiday (18 punti e 7 assist). Per i texani, ancora orfani della sua stella Dirk Nowitzki, il top scorer è Chris Kaman (20 punti) seguito da Shawn Marion e Elton Brand (17 punti e 8 rimbalzi a testa). Infine vittorie esterne per i Phoenix Suns sul parquet dei Cleveland Cavaliers e dei Minnesota Timberwolves sul campo dei Sacramento Kings.
RISULTATI NBA 27 NOV 2012
Philadelphia 76ers – Dallas Mavericks 100-98 Phi: Turner 22, Young 20, Holiday 18 Dal: Kaman 20, Marion 17, Brand 17
Colpo a sorpresa dei Milwaukee Bucks che escono vittoriosi dallo United Center di Chicago contro i Bulls di Marco Belinelli. La guardia azzurra è rimasta in panchina per tutta la durata del match, assistendo alla sconfitta di misura dei suoi che così incassano il settimo risultato negativo in stagione. I “tori” nell’arco della gara hanno toccato il +27 ma hanno clamorosamente buttato al vento una vittoria che era solo da gestire: non è bastato un superbo Rip Hamilton che ha totalizzato 30 punti per archiviare una gara che almeno sulla carta non rappresentava un grosso pericolo, ma la reazione d’orgoglio dei Bucks è stata encomiabile. Mentre il match si avviava verso una facile vittoria per Chicago, ecco che dalla panchina rossoverde spuntano le giocate di Udrih che con Ilyasova è stato il vero artefice della rimonta: il tutto merito della coraggiosa mossa di Skiles, che ha richiamato in panchina gli spenti Jennings ed Ellis per dare spazio proprio a chi ha deciso il match a favore di Milwaukee. Dunleavy firma il pari e i Bucks passano addirittura in vantaggio, e allo scadere c’è ancora tempo per il mancato canestro di Hamilton che centra il ferro e chiude le ostilità.
Perdono anche i Nuggets con un Danilo Gallinari acciaccato ma comunque autore di una buona prova con 12 punti all’attivo. La franchigia del Colorado chiude in vantaggio il primo tempo per poi subire la rimonta dei padroni di casa, trascinati da un Al Jefferson in stato di grazia, il quale chiude la serata con 28 punti decisivi per la vittoria dei suoi. L’equilibrio del match viene spezzato quando Andre Iguodala s’innervosisce e viene espulso per due falli tecnici lasciando così i suoi compagni in balia degli avversari. Finisce 105-103 per i Jazz che ringraziano i Nuggets per il pessimo possesso finale dettato dalla poca lucidità per trovare la conclusione del possibile sorpasso o quantomeno del pareggio che avrebbe permesso a Denver di prolungare la partita all’overtime.
Vince fin troppo facile Oklahoma City che impiega un tempo per sbarazzarsi dei Charlotte Bobcats. Kevin Durant segna 18 punti per poi accomodarsi in panchina e lasciare la scena ai suoi compagni che amministrano il vantaggio andando a centrare un buon risultato contro una squadra in forma ma evidentemente in serata no. Si esaltano Thabeet, autore di 13 punti e 10 rimbalzi, Thabo Sefolosha (14 punti) e Reggie Jackson (3 bombe su 3 messe a segno per lui), oltre al solito Westrbook che già nel primo tempo aveva collezionato la sua doppia doppia da 12 punti e 11 assist. Bobcats totalmente inesistenti e inguardabili, con il solo Jeff Taylor in doppia cifra, incassano la peggiore sconfitta della loro storia.
L’atteso derby di New York, rimandato dopo l’uragano che ha colpito la città poche settimane fa, va ai Brooklyn Nets all’overtime. I Knicks dopo le brillanti prestazioni di inizio stagione, spariscono dal match contro i Nets, eccezion fatta per i soliti Anthony e Chandler, autori di una partita formidabile ma mal assistiti da tutti i loro compagni: Melo mette a segno 35 punti con 13 rimbalzi, il centro ex Hornets (quasi perfetto con un 12/13 dal campo), ne segna 28 aggiungendo 10 rimbalzi al suo tabellino personale. In vantaggio a pochi minuti dalla fine, i Knicks si fanno rimontare da Brooklyn con un parziale di 8-0 firmato Brooke Lopez che rimanda il verdetto all’overtime, dove Joe Johnson e Jerry Stackhouse firmano il definitivo allungo e la vittoria dei Nets per 96-89. Record uguale per entrambe (9-4), le due franchigie promettono scintille per il prosieguo del campionato, candidandosi come vere mine vaganti della lega anche nella post season.
RISULTATI NBA 26 NOV 2012
Brooklyn Nets – New York Knicks 96-89 (overtime)
Bro: Lopez 22, Wallace 16, Williams 16
NY: Anthony 35, Chandler 28, Felton 8
Washington Wizards – San Antonio Spurs 92-118
Was: Crawford 19, Seraphin 18, Webster 16
SA: Diaw 16, Parker 15, Splitter 15
Nelle sei partite andate in scena nella notte in Nba troviamo la vittoria dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari e la sconfitta dopo due tiratissimi overtime dei Toronto Raptors contro i San Antonio Spurs, con un Andrea Bargnani in ombra e davvero poco incisivo durante la gara. Vincono facile i Knicks contro Detroit, Philadelphia supera i Phoenix Suns, Brooklyn s’impone sui Portland Trail Blazers mentre Boston piega all’overtime gli Orlando Magic sul parquet della franchigia della Florida.
Bargnani (4 punti per l’azzurro) spento ma i Raptors danno comunque del filo da torcere agli Spurs: sono stati necessari due overtime ai texani per avere la meglio all’Air Canada Center e vanificare una possibile impresa della squadra di casa trascinata dalle giocate di De Rozan e all’apporto offensivo notevole del lituano Valanciunas, cui si è aggiunto un ottimo Kyle Lowry, che hanno confezionato 71 punti dei 106 totali della squadra canadese. Alla lunga cestisti del calibro di Tony Parker, Tim Duncan e Manu Ginobili sono capaci di risolvere le partite più complicate da soli, e nonostante i due tempi supplementari hanno trascinato la franchigia texana al successo. Anche per le tre stelle nero-argento 71 punti, ma il playmaker francese, fenomenale come sempre, ha spezzato l’equilibrio del match regalando l’undicesima vittoria stagionale agli Spurs.
Passa senza non troppi problemi New York che si sbarazza dei Detroit Pistons grazie ad una grande prestazione di squadra ma soprattutto di Carmelo Anthony, top scorer di serata con 29 punti, e al solido contributo del ritornato Rasheed Wallace, autore di 15 punti, e ad una verve offensiva micidiale di Novak, autore di 18 punti con un 5/7 da 3 punti. Per i Pistons buona prova di Knight che ha totalizzato 21 punti, e di Charlie Villanueva (17 punti), ma è davvero poco per impensierire questi Knicks.
Vittoria a domicilio dei Nuggets contro gli Hornets: Gallinari mette a referto 9 punti ma la scena è tutta per Andre Iguodala, grande trascinatore della serata con 23 punti. Denver inanella così la quarta vittoria consecutiva senza troppe difficoltà, complice anche la grande difesa su Ryan Anderson, limitato a soli 16 punti tutti totalizzati nel primo tempo. New Orleans, orfana di Anthony Davis, cade ancora e subisce la settima sconfitta di fila.
I Celtics passano all’overtime contro dei buoni Magic che dopo due vittorie consecutive si arrendono alla franchigia biancoverde. Strepitoso come al solito Rajon Rondo, autore di 15 punti e 16 assist, ben coadiuvato dall’ottimo apporto in fase realizzativa di Garnett e Pierce, autori rispettivamente di 24 e 23 punti. Ad Orlando non sono bastati i punti dei due playmaker Redick e Nelson, entrambi sopra i 20 punti, e del solito Glen Davis, che ha totalizzato 15 punti contro la sua ex-squadra.
Brooklyn vola con Deron Williams e Joe Johnson, schianta i Blazers con un secco 98-85 e arriva a otto vittorie in campionato. I Nets, sempre padroni del match, seppur con qualche insidia, scappano via ad 8′ dal termine del match con un parziale di 15-4 che ha di fatto chiuso la gara. I Blazers senza Aldridge hanno comunque portato 5 uomini in doppia cifra, con un Wes Matthews in grande spolvero autore di 20 punti ma non sufficienti ad indirizzare l’incontro a favore dei suoi.
Show di Jrue Holiday al Wells Fargo Center di Philadelphia: il playmaker 22enne ha sfoderato una prestazione monster nella vittoria dei suoi 76ers contro i Phoenix Suns per 104-101, nella quale ha totalizzato 33 punti e 13 assist, firmando il suo career-high e onorando alla grande il rinnovo contrattuale di 4 anni con la franchigia della Pennsylvania. Nonostante ciò i Suns sono rimasti in partita grazie alla prova di Beasley(21 punti) che ha fallito la tripla del possibile sorpasso a 2 secondi dalla fine permettendo a Philadelphia di portare a casa il risultato.
Risultati NBA 25 Novembre
Toronto Raptors – San Antonio Spurs 106-111 (2 overtime)
Tor: De Rozan 29, Valanciunas 22, Lowry 20
Sas: Parker 32, Duncan 26, Ginobili 15
New York Knicks – Detroit Pistons 121-100
NY: Anthony 29, Novak 18, Smith 15
Det: Knight 21, Villanueva 17, Singler 16
Dopo 4 sconfitte consecutive i Los Angeles Lakers trovano la prima vittoria in trasferta della stagione all’American Airlines Center di Dallas battendo i Mavericks orfani di Nowitzki per 115-89. Non c’è mai stata partita con i californiani che al riposo sfiorano il +30 di vantaggio: Bryant ne mette 19 così come World Peace e Jamison che cattura anche 15 rimbalzi. Bene anche Gasol e Howard che vanno vicini alla doppia doppia. Per Dallas serataccia nella quale si salvano in pochi tra cui Vince Carter (16 punti). Sia i Lakers che i Mavericks hanno ora un record di 7-7.
I campioni in carica dei Miami Heat faticano più del previsto contro i Cleveland Cavaliers, ex squadra di LeBron James. L’M.V.P. della passata stagione ne mette 30 a referto ma è decisivo sul finale di gara Ray Allen che permette alla franchigia della Florida il sorpasso sui Cavs chiudendo la gara sul 110-108. In evidenza anche Chris Bosh (23 punti e 7 rimbalzi) e Dwyane Wade (18 punti, 7 rimbalzi e 4 assist). Top scorer di Cleveland Waiters e Pargo con 16 punti a testa.
Finisce dopo due overtime con la vittoria dei Bobcats la sfida tra Washington e Charlotte. I capitolini sono l’unica franchigia della Lega a non aver ancora vinto (record di 0-11) e sembra che sarà questo tutto l’andazzo della stagione per poter avere più chance di pescara la prima scelta al prossimo Draft. Charlotte si impone 108-106 trascinata da Mullens (27 punti e 8 rimbalzi), Sessions e Ben Gordon.
Vincono i Chicago Bulls di Marco Belinelli sul parquet di Milwaukee. Per l’azzurro solo 4 minuti con 2 punti. Dopo un overtime gli Oklahoma City Thunder hanno la meglio sui Philadelphia 76ers trascinati dalla coppia Kevin Durant (37 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) e Russell Westbrook (30 punti, 9 assist e 5 rimbalzi).
RISULTATI NBA 24 NOV 2012
Philadelphia 76ers – Oklahoma City Thunder 109-116 (overtime) Phi: Young 29, Turner 26, Richardson 13 Okl: Durant 37, Westbrook 30, Ibaka 18
Washington Wizards – Charlotte Bobcats 106-108 (2 overtime) Was: Webster 21, Nene 19, Beal 13, Singleton 13 Cha: Mullens 27, Sessions 21, Gordon 19
Atlanta Hawks – Los Angeles Clippers 104-93 Atl: Teague 19, Pachulia 19, Williams 18 Cli: Griffin 22, Paul 19, Bledsoe 12, Crawford 12
Miami Heat – Cleveland Cavaliers 110-108 Mia: James 30, Bosh 23, Wade 18 Cle: Waiters 16, Pargo 16, Casspi 15
Dallas Mavericks – Los Angeles Lakers 89-115 Dal: Carter 16, Crowder 15, Mayo 13 Lak: Bryant 19, World Peace 19, Jamison 19
Milwaukee Bucks – Chicago Bulls 86-93 Mil: Jennings 23, Ellis 17, Udrih 12 Chi: Hamilton 22, Boozer 22, Deng 14
Sacramento Kings – Utah Jazz 108-97 Sac: Evans 27, Thompson 16, Cousins 14 Uta: Foye 17, Jefferson 14, Tinsley 14
Golden State Warriors – Minnesota Timberwolves 96-85 GS: Thompson 24, Curry 20, Landry 18 Min: Pekovic 17, Love 15, Kirilenko 11
Dopo la sosta per il Giorno del Ringraziamento, l’NBA è tornata sui parquet di tutti gli States con ben 12 partite disputate nella notte. Il risultato più sorprendente è la sconfitta dei New York Knicks travolti a Houston dai Rockets di James Harden che trascina i texani con 33 punti e 9 assist e 4 rimbalzi. Sugli scudi anche Chandler Parsons autore di 31 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate, buona la prova anche dell’ex Jeremy Lin (13 punti e 7 rimbalzi). Non basta alla franchigia newyorkese la prestazione eccellente di Carmelo Anthony 37 punti con 7/12 dall’arco dei 3 punti per evitare ai Knicks la “lose” per 131-103.
I Boston Celtics fermano la marcia degli Oklahoma City Thunder, 108-100 il risultato finale che premia i padroni di casa: in evidenza il capitano Paul Pierce con 27 punti e Kevin Garnett autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Miglior marcatore della serata Kevin Durant (29 punti), inutili anche i 26 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Russel Westbrook.
Seconda sconfitta consecutiva, la quarta in trasferta, per i Los Angeles Lakers che vanno ko 106-98 contro la franchigia con il miglior record della Lega, i Memphis Grizzlies. Nella sfida che vedeva di fronte i due fratelli Gasol, Marc e Pau vinta nettamente dal primo, il solo Bryant (30 punti) non può nulla con i Grizzlies che mandano tutto il quintetto in doppia cifra: 21 punti per Rudy Gay, 19 per Mike Conley, 17 per Zach Randolph (anche 12 rimbalzi), 14 per Gasol (anche 8 assist) e 12 per Tony Allen. I gialloviola tornano ad avere un record negativo (6-7).
Non basta ai Raptors un monumentale Andrea Bargnani da 34 punti ai quale aggiunge anche 5 rimbalzi e 4 assist. Toronto cedono nel finale ai Detroit Pistons, avversario alla portata della franchigia canadese, di un solo punto (91-90) con il canestro decisivo di Brandon Knight. Vince invece l’altro italiano in campo Danilo Gallinari con i Denver Nuggets sul proprio parquet contro i Golden State Warriors (102-91). Per l’ex ala di Milano e New York 20 punti e 7 rimbalzi.
RISULTATI NBA 23 NOV 2013
Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 91-101
Cha: Sessions 22, Taylor 16, Walker 16
Atl: Horford 26, Korver 16, Teague 13
Quattordici le sfide disputate nella notte Nba nelle quali spiccano le sconfitte dei Chicago Bulls di Marco Belinelli e dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani piegati in trasferta dai Charlotte Bobcats, mentre Danilo Gallinari e i suoi Denver Nuggets hanno battuto Minnesota. Sconfitte per New York e Lakers, mentre San Antonio ha sconfitto i Boston Celtics al Garden e gli Oklahoma City hanno avuto la meglio all’overtime sui Los Angeles Clippers. Vittorie casalinghe per Atlanta, Phoenix, Orlando, Indiana, Golden State e Cleveland, mentre i campioni in carica dei Miami Heat hanno vinto a domicilio contro i Milwaukee Bucks.
Gli Houston Rockets rialzano la testa e battono i Chicago Bulls al Toyota Center per 93-89. Marco Belinelli è sceso in campo per soli 5 minuti totalizzando una stoppata e nemmeno un punto all’attivo. E’ la terza sconfita di fila per i “tori” a cui non sono bastati i 21 punti dell’ottimo Nate Robinson e i 13 punti e 15 rimbalzi di Carlos Boozer: Houston, infatti, ha ottenuto una vittoria sofferta grazie ad una prova di sostanza di James Harden, 28 punti per lui, ben coadiuvato da Patterson e Parsons, autori rispettivamente di 20 e 18 punti, con quest’ultimo che ha arricchito la sua grande prestazione con 13 rimbalzi.
Inciampa Toronto sconfitta di misura dai Bobcats per 98-97, nonostante un maestoso Andrea Bargnani, capace di mettere a referto 25 punti contro la franchigia del North Carolina. Ottimo anche il contributo di Kyle Lowry, autore di 21 punti e 8 assist, e del lituano Valanciunas che ha totalizzato 16 punti e 10 rimbalzi. Per Charlotte ben sette giocatori in doppia cifra nel tabellino dei punti, con i 19 messi ha segno da Kemba Walker e i 14 dell’ex Lakers Ramon Session, decisivo per l’inerzia del match a favore dei suoi con la tripla del sorpasso a 28 secondi dalla fine. Le quattro conclusioni sprecate da Toronto nell’ ultimo possesso della gara permettono a Charlotte di vincere la sesta partita in stagione, candidandosi come vera rivelazione del campionato.
Va meglio a Denver e a Gallinari, unico italiano vittorioso nella notte, il quale ha messo a referto 19 punti (top scorer dei suoi) e 6 rimbalzi. Ottima prova anche per Ty Lawson e Andre Igoudala, entrambi autori di 18 punti che hanno contribuito alla vittoria dei Nuggets sul parquet di Minnesota, trascinata da uno strepitoso Kevin Love al rientro dopo l’infortunio che, malgrado i 34 punti conditi da 14 rimbalzi, non è riuscito ad impedire la sconfitta ai Timberwolves.
Faticano più del previsto gli Oklahoma City Thunder con i sempre più temibili Clippers di Chris Paul. Kevin Durant e compagni hanno avuto ragione della franchigia californiana soltanto dopo un overtime, dopo una partita intensa e spettacolare nella quale Los Angeles è stata sempre ad inseguire fino a raggiungere i padroni di casa a 36 secondi dalla sirena finale. Dopo il pari nel tempo regolamentare, ci ha pensato l’Mvp della scorsa regular season a tagliare le gambe a Paul e compagni, siglando in totale 35 punti che hanno interrotto la striscia di vittorie dei Clippers dopo 6 risultati utili consecutivi. 23 punti per Blake Griffin, ala dei biancorossi ma nativo di Oklahoma City, che ha avuto un gran da fare contro l’atletismo eccezionale di Serge Ibaka, protagonista di una grande gara sia in difesa che in attacco, autore di 15 punti e 12 rimbalzi. Entrambe le squadre si candidano comunque per recitare un ruolo da protagonista nella Western Conference, che se per i Thunder non è una novità, essendo già una grande squadra e finalista Nba la scorsa stagione, per i Clippers è una bella realtà dopo anni di buio vissuti sempre all’ombra dell’altra più blasonata squadra di Los Angeles.
Vittoria anche per gli Spurs di Parker e Duncan, che ritornano alla vittoria dopo il brusco ko contro i Clippers che ha fatto infuriare (e non poco) il coach dei nero-argento Greg Popovich, definendo i suoi giocatori “imbarazzanti”. La squadra texana ha sconfitto nettamente i Boston Celtics con una grande prestazione di squadra, con Splitter (23punti), Parker (26) e Duncan (20) autori di una prova maiuscola. Nonostante la sconfitta, i Celtics hanno sfoderato un ottima prova collettiva, con tutto il quintetto titolare finito in doppia cifra. Migliore dei suoi Rajon Rondo, che ha totalizzato ben 22 punti e 15 assist e protagonista di un duello emozionante contro un superbo Tony Parker che ha visto prevalere il playmaker francese.
Brutta sconfitta per i Los Angeles Lakers e per Mike D’Antoni, sconfitti dai Sacramento Kings per 113-97, che la dice lunga sulla negativa prestazione dei gialloviola, eccezion fatta per Kobe Bryant, autore di 38 punti e come al solito fenomenale quando si carica la squadra sulle spalle. Il Mamba si è arreso soltanto allo strappo decisivo dei Kings nell’ultimo quarto dopo che grazie alle sue conclusioni i Lakers avevano recuperato dapprima uno svantaggio di 11 punti in poco più di un minuto, e successivamente un parziale di 9-0 grazie alla prolificita di Marcus Thornton che era stata vanificata dalle prodezze del numero 24 gialloviola. A 3 minuti dal termine dal match Thornton spezza l’inerzia del match portando i suoi a +7 punti con Sacramento che poi dilaga nel finale grazie alla scarsa vena realizzativa degli avversari.
I Riusltati NBA del 21 Novembre 2012
Charlotte Bobcats – Toronto Raptors 98-97
Cha: Walker 19, Session 14, Kidd-Gilchrist 14
Tor: Bargnani 25, Lowry 21, Valanciunas 16
Orlando Magic – Detroit Pistons 90-74
Orl: Nicholson 15, Afflalo 12, Davis 11
Det: Monroe 19, Stuckey 13, Prince 10
Cleveland Cavaliers – Philadelphia 76ers 92-83
Cle: Pargo 28, Waiters 16, Gee 14
Phi: Holiday 16, Richardson 16, Young 13
Indiana Pacers – New Orleans Hornets 115-107
Ind: George 37, West 16, Hill 16
NO: Lopez 21, Smith 18, Anderson 17
Boston Celtics – San Antonio Spurs 100-112
Bos: Rondo 22, Pierce 19, Bass 16
Sas: Parker 26, Splitter 23, Duncan 20
Atlanta Hawks – Washington Wizards 101-100
Atl: Smith 25, Korver 16, Horford 15
Was: Seraphin 21, Price 14, Ariza 12
Miami Heat – Milwaukee Bucks 113-106
Mia: James 28, Wade 28, Bosh 24
Mil: Jennings 19, Henson 17, Dunleavy 16
Oklahoma City Thunder – Los Angeles Clippers 117-111
Okl: Durant 35, Westbrook 23, Martin 20
Cli: Griffin 23, Crawford 20, Barnes 19
Houston Rockets – Chicago Bulls 93-89
Hou: Harden 28, Patterson 20, Parsons 18
Chi: Robinson 21, Deng 19, Boozer 13
I Los Angeles Lakers di Mike D’Antoni, per la prima volta sedutosi in panchina da quando ha assunto l’incarico di head coach della franchigia californiana dopo l’operazione al ginocchio, trovano contro i Brooklyn Nets la terza vittoria consecutiva dopo l’avvio di stagione disastroso che ha portato al licenziamento di Mike Brown. 95-90 per i gialloviola che hanno portato 4 giocatori in doppia cifra: 25 punti, 5 assist e 4 rimbalzi per Kobe Bryant, 23 punti e 15 rimbalzi per colui che in estate sarebbe dovuto andare ai Nets Dwight Howard, 17 punti, 11 rimbalzi e 7 assist per Pau Gasol e 17 punti e 8 rimbalzi per Metta World Peace. I Lakers vanno in record positivo (6-5). Ai Brooklyn Nets non bastano Deron Williams (22 punti e 10 assist), Brook Lopez (23 punti e 7 rimbalzi) e Joe Johnson (14 punti e 6 assist).
Non c’è storia tra New Orleans e New York (80-102): dopo un primo tempo equilibrato i Knicks dominano la seconda metà di gara spegnendo le speranze di successo della franchigia della Louisiana ancora orfana di Anthony Davis e Eric Gordon. New York trascinata dal solito Carmelo Anthony (29 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) tocca quota 8 successi (e una sola sconfitta), miglior record della Lega. Da segnalare anche le belle giocate di Raymond Felton e di J.R. Smith.
Non bastano i 22 punti di Andrea Bargnani ad evitare ai suoi Toronto Raptors l’ottava sconfitta stagionale: la franchigia canadese cade sul parquet dei Philadelphia 76ers per 106-98. Per il Mago anche 7 rimbalzi, bene anche DeRozan (24 punti) e Calderon (13+12 assist). Protagonisti per i padroni di casa il trio Thaddeus Young, Jason Richardson e Jrue Holiday che hanno messo a referto rispettivamente 23, 21 e 19 con l’ultimo citato che ha anche condito la sua prestazione con 12 assist. Philadelphia con questo successo raggiunge il quinto posto nella Eastern Conference prenotando un posto nei playoff.
RISULTATI NBA 20 NOV 2012
Philadelphia 76ers – Toronto Raptors 106-98 Phi: Young 23, Richardson 21, Holiday 19 Tor: DeRozan 24, Bargnani 22, Calderon 13, Lowry 13
New Orleans Hornets – New York Knicks 80-102 NO: Anderson 15, Rivers 14, Roberts 13 NY: Anthony 29, Felton 15, Smith 15
Los Angeles Lakers – Brooklyn Nets 95-90 Lak: Bryant 25, Howard 23, Gasol 17, World Peace 17 Bro: Lopez 23, Williams 22, Johnson 14
Fenomeno o fuoco di paglia? Parliamo dello sconosciuto Jack Taylor, cestista militante nei Grinnell College nella Divisione III della NCAA, la terza divisione del campionato collegiale statunitense. Per lui una notte indimenticabile a Iowa contro i Faith Baptist Bible, autore di una gara fantastica, conclusa con il record assoluto di punti segnati in una partita. Ben 138! Superato il precedente record di 113 punti realizzato da Bevo Francis nel 1954. Certo, non sarà stato difficile come i 100 punti realizzati da Chamberlain (quarant’anni fa circa in un Philadelphia-New York) o gli 81 messi a segno da Bryant contro i Toronto Raptors (esattamente il 22 gennaio 2006) ma per Taylor, la notte appena conclusa sarà per sempre nei suoi ricordi.
Nato in California, 22 anni ancora da compiere (il 10 dicembre) e già con record da difendere. Giocatore brevilineo che sfrutta al meglio lo schema di gioco imposto dal suo attuale allenatore Dave Arsenault, fatto di pressing ossessivo e ricerca del tiro perimetrale, anche se nella notte magica ha messo a segno ben 27 centri con tiri da tre.
Jack Taylor, 138 punti realizzati in una sola partita
Per la cronaca, il risultato finale della sfida Grinnell College-Faith Baptist Bible è stato di 179-104. Il 21enne a fine partita ha dichiarato “mi sentivo come se tutto potesse entrare“, ma guardando le statistiche non è tutto oro quel che luccica. Infatti se andiamo ad analizzare bene il tutto, troviamo 27 triple su 71 tiri realizzati. Non solo, i tiri totali provati da Jack Taylor sono stati 108, di cui solo 52 finiti positivamente, con una percentuale di realizzazione sotto il 50%. Nonostante ciò, i 138 punti sono stati messi a segno in 36 minuti, con il 100esimo punto realizzato a otto minuti dalla fine.
Un futuro in Nba è molto improbabile per il ragazzino californiano che al momento ha attirato su di se tutte le attenzioni. E’ bene ricordare infatti, che i 138 punti in una sola partita sono arrivati dopo aver messo a segno solamente 47 punti nei precedenti due match. Poca roba per un giocatore già etichettato come nuovo fenomeno del Basket Americano.
Ecco alcuni punti messi a segno da Jack Taylor
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