Categoria: Basket

  • NBA: Magia LeBron, Cleveland incantata

    Anche Lebron James, come già successo qualche settimana fa a Kobe Bryant, sta facendo l’abitudine ai canestri impossibili.
    La stella dei Cleveland cavaliers monopolizza la scena durante la partita vinta dalla sua franchigia contro i Washington Wizards, segnando 2 punti con un tiro da fuori campo, da dietro il tabellone del canestro.
    I movimenti del numero 23 dei Cavaliers sono incredibili e rispecchiano tutta la sua abilità e la sua bravura nel cercare il tiro in ogni situazione, anche la più difficoltosa. Non a caso secondo molti addetti ai lavori questo ragazzo di soli 25 anni (compiuti da pochissimi giorni) è ritenuto il più forte nella NBA e al suo livello riesce ad insediarsi il solo (e solito) Kobe Bryant, leader incontrastato dei Los Angeles Lakers. la differenza tra questi 2 super atleti passa per i titoli vinti visto che Kobe ne può annoverare già 4 nel suo palmares mentre LeBron ha collezionato solo una finale, persa contro i San Antonio Spurs. Ma ora la parola al campo per vedere la meraviglia dipinta sul parquet di casa da LeBron James!

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  • NBA: Mercato, Quinn ai Nets

    Prima trade del 2010 nella NBA. I New Jersey Nets prendono il playmaker Chris Quinn dai Miami Heat, una seconda scelta al draft 2010 (protetta, tra la 31esima e la 50esima posizione) e 1 milione di dollari per il pagamento dello stipendio di Quinn (in scadenza di contratto). I Nets con questa mossa tagliano Rafer Alston che molto probabilmente si accaserà proprio a Miami (anche se ci sono attorno a lui le insidie Cavaliers e Knicks). Alston ha fin qui giocato 27 partite facendo registrare buonissime medie: 9.7 punti (34% al tiro), 3.9 assist, 2.8 rimbalzi in 28.4 minuti. New Jersey ottiene così facendo un’altra scelta al draft del prossimo anno visto che sta ricostruendo la squadra per gli anni futuri.

    Atlanta taglia Othello Hunter.

    I Toronto Raptors invece rilasciano il centro Pops Mensah-Bonsu.

    I Milwaukkee Bucks tagliano Roko Ukic, arrivato questa Estate dai Raptors (solamente 13 partite giocate con 7.5 minuti di media e 3.1 punti di media a partita con il 46% al tiro).

    Golden State rinuncia a Mikki Moore, il giocatore ha giocato 23 partite facendo registrare le seguenti medie: 5 punti (60% al tiro), 3 rimbalzi e 1.6 assist in 17.7 minuti di impiego medio. Era arrivato da free-agent in estate come lungo di riserva. Ora che Biedrins è rientrato e con lui anche Turiaf la società ha deciso di tagliarlo e di investire sul 25enne Chris Hunter.

    Gli Utah Jazz acquisiscono con un contratto da 10 giorni la guardia Sundiata Gaines che ha fatto benissimo nella NBDL (la lega di sviluppo della NBA): 23.9 punti (52% al tiro), 6.9 assist, 4.7 rimbalzi, 2.3 recuperate in 14 partite giocate (36.6 minuti di media).

  • NBA: Arenas sospeso a tempo indeterminato

    Gilbert Arenas dei Washington Wizards è stato sospeso a tempo indeterminato dalla lega.
    La sospensione arriva direttamente dal Commissioner David Stern per via della questione delle armi trovate nell’armadietto di “Agent Zero” al Verizon Center. Stern Ha giudicato la guardia dei Wizards “non adatto a scendere in campo”.
    Arenas aveva dichiarato di aver portato le pistole in spogliatoio per non tenerle in casa, dove i suoi figli avrebbero potuto farsi del male.
    Quindi aveva ammesso di averle usate per fare uno scherzo al suo compagno di squadra Javaris Crittenton.
    Tuttavia aveva aggiunto che le pistole erano scariche e che non erano state utilizzate per minacciare nessuno.
    Molto dure sono state le dichiarazioni di Stern, che ha fatto chiaramente capire che Arenas rischia molto di più di una semplice sospensione, e della società, che ritiene inaccettabile il comportamento del giocatore, e ugualmente inaccettabile il fatto che alcuni suoi compagni abbiano ritenuto il suo comportamento “divertente”.
    Comunque vada, i giorni di Arenas nei Washington Wizards sembrano finiti, e forse anche la sua stagione per via di una seppur clamorosa leggerezza.

  • NBA: Bargnani stende i Magic

    Risultati NBA del 6 gennaio 2010

    Un ottimo Andrea Bargnani, ben coadiuvato da Chris Bosh, è la chiave del successo dei Raptors sugli Orlando Magic alla Amway Arena di Orlando (108-103). Per l’italiano 18 punti e una difesa veramente eccezionale contro il centro più forte e dominante in NBA, ovvero Dwight Howard, che, messo sotto pressione dal nostro connazionale, riesce a perdere ben 9 palloni nella sua partita. Buono anche l’apporto di Marco Belinelli che chiude con 10 punti a referto. Importanti vittorie di Boston a Miami (112-106), Di New Orleans contro gli esplosivi Oklahoma City Thunder (97-92), di Utah contro Memphis (117-94), di Phoenix contro Houston (118-110), di San Antonio contro Detroit (112-92, per i Pistons è la 11esima sconfitta consecutiva!) e di Atlanta contro i Nets (119-89, e per gli Hawks si interrompe la striscia di 4 sconfitte di fila). Cleveland batte Washington con il solito LeBron James quasi da tripla-doppia (121-98), nel giorno in cui la lega squalifica Gilbert Arenas dei Wizards per la questione delle armi nello spogliatoio. Nello scontro tra povere Golden State espugna Minnesota (107-101). La sorpresa della notte arriva da Los Angeles dove nel derby tra Clippers e Lakers i campioni NBA vengono battuti 102-91 nonostante i 33 punti del solito Kobe Bryant.

    • Atlanta Hawks – New Jersey Nets 119-89
      (Atl: Crawford 29, Johnson 20, Williams 12 – NJ: Yi 19, Harris 15, Lopez 12)
    • Cleveland Cavaliers – Washington Wizards 121-98
      (Cle: James 23, O’Neal 17, Parker 16 – Was: Jamison 26, Foye 18, Young 14)
    • Orlando Magic – Toronto Raptors 103-108
      (Orl: Lewis 24, Redick 22, Howard 20 – Tor: Bargnani 18, Bosh 18, Turkoglu 17)
    • Miami Heat – Boston Celtics 106-112
      (Mia: Wade 44, Haslem 19, O’Neal 14 – Bos: Rondo 25, R. Allen 22, Perkins 20)
    • Minnesota Timberwolves – Golden State Warriors 101-107
      (Min: Jefferson 26, Love 23, Brewer 19 – GS: Maggette 28, Ellis 20, Curry 16)
    • Oklahoma City Thunder – New Orleans Hornets 92-97
      (Okl: Durant 27, Green 20, Krstic 11, Westbrook 11 – NO: West 19, Okafor 15, Paul 14)
    • San Antonio Spurs – Detroit Pistons 112-92
      (SA: Parker 23, Jefferson 17, Ginobili 16 – Det: Hamilton 29, Villanueva 14, Stuckey 13)
    • Phoenix Suns – Houston Rockets 118-110
      (Pho: Nash 26, Stoudemire 25, Frye 22 – Hou: Brooks 34, Landry 31, Ariza 15)
    • Utah Jazz – Memphis Grizzlies 117-94
      (Uta: Miles 24, Boozer 20, Matthews 15 – Mem: Young 22, Randolph 18, Mayo 16)
    • Los Angeles Clippers – Los Angeles Lakers 102-91
      (Cli: B. Davis 25, Kaman 21, Gordon 18 – Lak: Bryant 33, Bynum 15, Brown 15)

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  • NBA: Oklahoma City continua a sorprendere

    Risultati NBA del 4 gennaio 2010

    Netta affermazione degli Oklahoma City Thunder che continuano a stupire nella lega professionistica americana. Questa volta a fare le spese dei talentuosi ragazzi di coach Scott Brooks sono i Chicago Bulls, battuti 98-85 sul proprio parquet, lo United Center. Mattatori della serata il solito Kevin Durant con 25 punti e Russell Westbrook con 29. Gli ex Seattle Sonics scalano la classifica partita dopo partita. Continua la fase calante di Utah che perde in casa contro gli Hornets 91-87. Portland viene sconfitta dai Clippers 105-95. Atlanta cade a Miami (92-75).

    • Chicago Bulls – Oklahoma City Thunder 85-98
      (Chi: Rose 19, Hinrich 15, Deng 15 – Okl: Westbrook 29, Durant 25, Harden 13)
    • Miami Heat – Atlanta Hawks 92-75
      (Mia: Wade 28, Beasley 22, Haslem 12 – Atl: Crawford 23, Johnson 11, Williams 9)
    • Utah Jazz – New Orleans Hornets 87-91
      (Uta: Boozer 18, Williams 17, Kirilenko 15, Miles 15 – NO: Brown 30, West 20, Paul 12, Posey 12)
    • Los Angeles Clippers – Portland Trail Blazers 105-95
      (Cli: Kaman 20, Gordon 19, Davis 15 – Por: Webster 25, Miller 22, Howard 16)

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  • NBA: Gallinari show e New York stende Indiana

    Grande prova, nella notte, dei New York Knicks sul parquet amico del Madison Square Garden. La squadra di Mike D’Antoni abbatte gli Indiana Pacers 132-89 seppellendo i poveri gialloblu sotto una valanga di 43 punti.
    Dominio assoluto dei padroni di casa in ogni quarto e soprattutto, cosa ancor più importante, in ogni singolo aspetto del gioco. Certo i Pacers in questo momento non sono per nulla un test attendibile ma visto che in NBA tutte le partite presentano i loro gradi di difficoltà (e i Knicks ne sanno qualcosa visto che 3 giorni fa sono stati battuti dai cugini dei New Jersey Nets, fanalino di coda della lega con sole 3 vittorie in 33 partite!) la vittoria deve essere presa come un punto importante per dare una svolta alla stagione (visto anche il ritorno in squadra di una pedina fondamentale come Nate Robinson) e tentare di accaparrarsi un posto nei play off che ormai manca da troppo tempo nella “Grande Mela”. Ottime le prove di Wilson Chandler con 23 punti e David Lee con 22 e 16 rimbalzi. Ma non può non menzionarsi il giocatore che più di tutti sta avendo una crescita esponenziale spaventosa, ovvero Danilo Gallinari. Il talento italiano, dopo aver saltato quasi tutta la stagione passata per guai alla schiena, sta disputando ora un’annata eccezionale, visto che ai fatti è come se fosse un esordiente. Le sue cifre parlano chiaro: quasi 15 punti a partita, 5 rimbalzi catturati per sera, quasi 2 assist, 1 stoppata e 1 palla recuperata. Il tutto in 30 minuti di impiego di media e con una percentuale da 3 punti più che ottima (41%). La stagione di New York è arrivata ad un bivio cruciale: se la continuità di rendimento sarà rispettata anche gli arancioblu diranno la loro nella post-season. Il talento come base portante c’è e non manca neanche la buona volontà di continuare a migliorare. Le prossime gare sveleranno le possibili ambizioni del gruppo di D’Antoni.

  • NBA: Lakers a valanga, Charlotte espugna Cleveland

    Risultati NBA del 3 gennaio 2010

    Nella notte NBA grandissima prova di squadra dei Los Angeles Lakers che travolgono nel vero senso della parola i malcapitati Dallas Mavericks. 131-96 il finale con ben 7 gialloviola in doppia cifra e sugli scudi non il solito Kobe, ma bensì Jordan Farmar, playmaker di riserva con 24 punti. Un’altra prestazione travolgente è stata quella dei Knicks che hanno asfaltato i poveri Indiana Pacers seppellendoli sotto una valanga di punti (precisamente 43, risultato 132-89) con un grandissimo Danilo Gallinari da 20 punti, 8 rimbalzi e tante giocate spettacolari di qualità e quantità. Vince anche Toronto (91-86 contro San Antonio) con Bargnani che segna 15 punti, ma la copertina della partita è tutta per Chris Bosh che diventa il miglior realizzatore della storia dei Raptors superando Vince Carter. Philadelphia a sorpresa va ad incamerare un prezioso successo sul parquet (sempre molto ostico) dei Denver Nuggets. E sempre a proposito di sorprese Charlotte riesce nell’impresa di battere Cleveland alla Quicken Loans Arena (91-88).

    • Cleveland Cavaliers – Charlotte Bobcats 88-91
      (Cle: James 29, Williams 27, O’Neal 10 – Cha: Jackson 22, Wallace 19, Felton 17)
    • New York Knicks – Indiana Pacers 132-89
      (NY: Chandler 23, Lee 22, Gallinari 20 – Ind: Head 18, Dunleavy 12, Price 11)
    • Toronto Raptors – San Antonio Spurs 91-86
      (Tor: Bosh 22, Jack 16, Bargnani 15 – SA: Parker 23, Duncan 21, Jefferson 12)
    • Denver Nuggets – Philadelphia 76ers 105-108
      (Den: Nenè 24, Lawson 23, Martin 17, Afflalo 17 – Phi: Iverson 17, Brand 16, Williams 12, Young 12)
    • Los Angeles Lakers – Dallas Mavericks 131-96
      (Lak: Farmar 24, Bynum 19, Bryant 15, Odom 15 – Dal: Nowitzki 22, Thomas 12, Barea 10, Terry 10)

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  • NBA: Bargnani non basta, Raptors KO a Boston

    Risultati NBA del 2 gennaio 2010

    Ben 12 le partite della notte NBA. Un ottimo LeBron James da 28 punti, 9 rimbalzi e 7 assist aiuta i Cavs a battere i New Jersey Nets (94-86) e mantiene Cleveland in testa alla Eastern Conference. Charlotte espugna Miami (107-97) grazie a Stephen Jackson particolarmente ispirato (35 punti), per gli Heat inutili i 29 punti di Wade. Indiana si impone su Minnesota 122-111. San antonio vince a Washington grazie al solito Tim Duncan (23 punti). Finisce 97-86 e ai Wizards non bastano Butler da 24 punti e Arenas da 23. Un grande Andrea Bargnani da 21 punti purtroppo non serve a Toronto per battere i Boston Celtics (103-96). Per l’altro italiano Marco Belinelli solo 5 punti. Occasione sprecata per i Raptors che affrontavano una delle 4 squadre candidate al titolo (assieme a Lakers, Orlando e Cleveland) ma priva di 3 giocatori importantissimi come Kevin Garnett, il capitano Paul Pierce e il super playmaker Rajon Rondo. E a sorpresa i Chicago Bulls fanno l’impresa battendo proprio gli Orlando Magic (101-93). Rose trascina i “Tori”, per Orlando invece sottotono tutti i “Big”. Houston cade a New Orleans (99-95) sotto i colpi di un grande Chris Paul da 28 punti che guida i “Calabroni” in una grande rimonta nell’ultimo periodo. I sorprendenti Oklahoma City Thunder si arrendono a Milwaukee dopo un overtime (103-97) e non basta un Kevin Durant da 31 punti. Continua il momento d’oro di Memphis, che espugna il parquet dei Phoenix Suns 128-103. I giovani Grizzlies stanno crescendo e imparando a vincere e grazie a tutto ciò possono ambire tranquillamente ad un posto nei play off. Brutto rovescio interno per Utah che viene sconfitta dai Denver Nuggets privi sia della punta di diamante Carmelo Anthony, sia del forte ed esperto playmaker Billups. Finisce 105-95 con i Jazz che devono ritrovare sè stessi e le loro convinzioni se vorranno uscire da questo piccolo momento di “empasse agonistica”. Portland non trova difficoltà contro Golden State (105-89) trascinata da super Roy da 37 punti. Ai Warriors non basta il solito Ellis da 30 punti. Dallas va a vincere a Sacramento 99-91 con 25 del “tedescone” Dirk Nowitzki.

    • New Jersey Nets – Cleveland Cavaliers 86-94
      (NJ: Harris 22, Lopez 20, Douglas-Roberts 16 – Cle: James 28, Williams 18, Varejao 15)
    • Miami Heat – Charlotte Bobcats 97-107
      (Mia: Wade 29, Richardson 20, Beasley 14 – Cha: Jackson 35, Wallace 15, Augustin 13)
    • Indiana Pacers – Minnesota Timberwolves 122-111
      (Ind: Hibbert 21, Head 21, Rush 16 – Min: Jefferson 23, Love 16, Ellington 16)
    • Washington Wizards – San Antonio Spurs 86-97
      (Was: Butler 24, Arenas 23, Jamison 17 – SA: Duncan 23, Mason 20, Parker 12)
    • Boston Celtics – Toronto Raptors 103-96
      (Bos: R. Allen 23, Wallace 16, Davis 15 – Tor: Bosh 25, Bargnani 21, Jack 14)
    • Chicago Bulls – Orlando Magic 101-93
      (Chi: Rose 30, Salmons 15, Deng 14 – Orl: Barnes 23, Anderson 12, Redick 11)
    • New Orleans Hornets – Houston Rockets 99-95
      (NO: Paul 28, West 15, Okafor 14 – Hou: Ariza 19, Brooks 17, Scola 15)
    • Milwaukee Bucks – Oklahoma City Thunder 103-97
      (Mil: Redd 27, Bogut 23, Warrick 14 – Okl: Durant 31, Westbrook 17, Sefolosha 9, Ibaka 9)
    • Phoenix Suns – Memphis Grizzlies 103-128
      (Pho: Stoudemire 29, Nash 19, Amundson 14 – Mem: Mayo 25, Young 22, Gasol 19)
    • Utah Jazz – Denver Nuggets 95-105
      (Uta: Boozer 18, Okur 16, Williams 16 – Den: Lawson 23, Nenè 22, Smith 18)
    • Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 105-89
      (Por: Roy 37, Miller 23, Webster 21 – GS: Ellis 30, Maggette 22, Randolph 15)
    • Sacramento Kings – Dallas Mavericks 91-99
      (Sac: Casspi 22, Thompson 15, Evans 14 – Dal: Nowitzki 25, Barea 17, Howard 16)

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  • NBA: Far West a Washington, Arenas e Crittenton si puntano le pistole

    A Washington, e più precisamente nello spogliatoio dei Wizards, la situazione sta precipitando e assumendo connotati sempre più da cronaca nera.
    I fatti: la Vigilia di Natale un duro confronto tra Gilbert Arenas e Javaris Crittenton all’interno dello spogliatoio si sarebbe concluso con i due giocatori a puntarsi una pistola l’uno contro l’altro, secondo quanto raccontato al quotidiano New York Post da una fonte all’interno dell’Nba. “E’ un episodio che non ha precedenti nella storia dello sport” ha commentato Billy Hunter, direttore esecutivo dell’associazione giocatori.
    Arenas è già sotto inchiesta dalla lega perchè pochi giorni prima sono state rinvenute armi nel suo armadietto al Verizon Center. Proprio il numero 0 sarebbe stato il primo ad estrarre l’arma, secondo alcune testimonianze, contro Javaris Crittenton, reo di essere stato troppo fastidioso nella richiesta di poter aver azzerato un debito di gioco che pendeva nei confronti di Gilbert Arenas. Crittenton alla vista dell’arma avrebbe fatto altrettanto puntando la propria contro il “compagno-nemico”.
    E sarebbe stato, secondo molte indiscrezioni, proprio questo episodio a portare al rinvenimento delle armi nell’armadietto di “Agent Zero”. La guardia dei Wizards aveva dichiarato anche di aver portato le armi al Verizon Center per non tenerle più a casa dopo la nascita del suo terzo figlio, aveva negato il confronto con Crittenton, scherzando sulla questione armi: “L’unico a cui le ho mostrate all’interno dello spogliatoio è l’addetto alla sicurezza a cui le ho date perché le consegnasse alla polizia – ha detto Arenas, già dichiaratosi colpevole di possesso illegale di arma da fuoco nel 2003, quando giocava a San Francisco con i Golden State Warriors  -. In realtà tutte quelle pistole mi servivano per rapinare banche nel fine settimana”. Dopo questo episodio oltre alla lega che ha l’indagine interna tuttora in corso, sta indagando anche l’FBI interessata alla scommessa che ha dato origine allo scontro. I Federali sono molto sensibili al tema dopo lo scandalo Tim Donaghy, l’ex arbitro che ammise di scommettere sulle partite e fornire informazioni agli allibratori. Per Quanto riguarda la questione dei giocatori, la lega molto probabilmente multerà e squalificherà sia Crittenton che Arenas per svariate partite, dato che il regolamento vieta nel modo più categorico di introdurre armi da fuoco nei palazzetti e di portarle con sè nelle trasferte di squadra.
    Al filone di indagini potrebbe aggiungersi anche la polizia metropolitana di Washington le cui leggi consentono il trasporto di un’arma da fuoco ai privati cittadini in circostanze molto limitate, come per andare a registrarle o al poligono di tiro. Ne sa qualcosa Lonny Baxter, 30enne ex Montepaschi Siena che nel 2006 scontò 60 giorni di prigione per aver estratto una pistola calibro 40 a pochi isolati dalla Casa Bianca. Il giocatore era arrivato ad un accordo con la pubblica accusa, ma il giudice lo rifiutò inasprendo la pena. L’allergia della capitale degli Stati Uniti alle armi è confermata anche dal nome che porta la sua squadra: fino al 1997 i Wizards si chiamavano Bullets, letteralmente proiettili, ma Abe Pollin, proprietario della franchigia, scelse di cambiare nome per evitare gli echi di violenza richiamati dal nome originale. Per Washington quello tra Arenas e Crittenton è solo l’ultimo episodio da cancellare di una stagione complicata: la morte dello storico patron a novembre, i problemi di Gilbert Arenas (tornato a pieno servizio dopo due anni travagliati) con compagni e staff tecnico, hanno portato ad una partenza con 20 sconfitte nelle prime 30 partite e ad un probabilissimo addio anticipato (a meno che non avvenga un vero e proprio miracolo sportivo) ai sogni di rilancio.

  • NBA: Magia di Bryant e i Lakers vincono

    Risultati NBA dell’1 gennaio 2010

    Nella notte NBA solo 3 le partite disputate.
    Tutta l’attenzione è ancora una volta richiamata da quel fenomeno che al secolo risponde al nome di Kobe Bryant. L’ennesima meraviglia della stagione permette ai suoi Los Angeles Lakers di evitare una brutta sconfitta interna contro i Sacramento Kings. Il numero 24 ad un decimo di secondo dalla fine libera dalle sue dita una parabola telecomandata che dà 3 punti, sorpasso e conseguente vittoria ai californiani dopo che i Kings (sempre privi della “stellina” Tyreke Evans) in vantaggio di 2 punti (108 -106) sbagliano 2 liberi con Udoka per poter chiudere il match a 4 secondi dalla fine. L’ultimo tiro arriva con un pò di difficolta nelle mani di Kobe (39 punti alla fine per lui) che non tradisce il numeroso pubblico accorso allo Staples Center per il derby. Oramai in questa stagione non si contano più tutte le volte che Bryant ha chiuso le partite con tiri vincenti, alcune volte anche con un pizzico di fortuna, ma si sa che la fortuna, secondo un vecchio brocardo romano, aiuta sempre gli audaci: e di audacia Bryant e i suoi Lakers ne hanno da vendere.
    New York, dopo un overtime, si sbarazza invece degli Hawks arrivati alla terza sconfitta consecutiva. Protagonista purtroppo non è il nostro Danilo Gallinari (13 punti) ma bensì il “piccolo” Nate Robinson che piazza ben 41 punti e porta al successo i Knicks 112-108 cancellando la brutta sconfitta precedente nel derby con i Nets, squadra peggiore della lega.
    Orlando stende Minnesota 106-94 con 6 uomini in doppia cifra.

    • Atlanta Hawks – New York Knicks 108-112 (overtime)
      (Atl: Johnson 28, Josh Smith 24, Horford 22 – NY: Robinson 41, Chandler 24, Harrington 13, Gallinari 13)
    • Minnesota Timberwolves – Orlando Magic 94-106
      (Min: Flynn 23, Love 17, Jefferson 14 – Orl: Lewis 21, Barnes 17, Nelson 16, Anderson 16)
    • Los Angeles Lakers – Sacramento Kings 109-108
      (Lak: Bryant 39, Odom 20, Gasol 17 – Sac: Hawes 30, Casspi 23, Udrih 19)

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