Categoria: Basket

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Phoenix Suns – Portland Trail Blazers

    Sicuramente l’accoppiamento tra Phoenix Suns e Portland Trail Blazers è quello più intrigante tra tutte le 8 sfide playoff. Il motivo è molto semplice in quanto stiamo parlando di 2 squadre con filosofie di gioco totalmente opposte: “run and gun” per i Suns ovvero tirare subito alla prima occasione buona, gioco molto più manovriero per i Blazers che utilizzano al massimo quasi tutti i 24 secondi per cercare la via del canestro.
    Phoenix è la squadra che corre di più, che segna di più (110 punti a partita) che tira meglio dal campo (49,2%) e da tre (41,2%). Alla prima occasione buona, come già detto, si tira.
    Portland soprattutto vorrebbe avere un’identità difensiva, condizionale d’obbligo perché lo slow pace imposto da McMillan falsa un po’ le conclusioni: Blazers terzi per punti concessi (solo 94,8), e migliori in assoluto per rimbalzi finiti nelle mani degli avversari (38,1) ma sono anche tra i peggiori in quanto a recuperi e permettono un 46,4% dal campo che è nient’altro che la media di Lega. Ma l’arrivo di Camby ed il ritorno in forma di Batum hanno migliorato sensibilmente la situazione nella propria metà campo, dando molta più solidità alla difesa.
    I Suns alla vigilia della stagione regolare non erano neanche pronosticati ai playoff e invece hanno strappato il terzo posto nella Western Conference.
    Grandi meriti anche a Portland, capace di una stagione a quota 50 vittorie nonostante l’impressionante sequenza di infortuni: Oden, Przybilla, Roy, Batum e Rudy Fernandez hanno saltato complessivamente 200 partite! E anche Outlaw ha giocato solo 11 partite prima della cessione a febbraio. Vista questa situazione molti addetti ai lavori hanno definito coach Nate McMillan “Miracle worker” ovvero tradotto letteralmente lavoratore del miracolo, perchè in pratica di questo si tratta, di un piccolo miracolo sportivo.
    Durante la regular season il bilancio è di 2 vittorie ad una per i Blazers (tra tutte le otto sfide del primo turno playoff questa è l’unica in cui la squadra che dispone del fattore campo a favore ha perso la serie nella stagione regolare). Altra particolarità è da rilevare nel fatto che la vittoria dei Suns è arrivata con punteggio bassissimo (cosa che non accade mai), mentre le 2 di Portland  sono avvenute quando si sono superati i 100 punti (cosa molto rara quando gioca la franchigia dell’Oregon).
    La tegola dell’ultima ora per gli oregoniani è l’infortunio al ginocchio di Brandon Roy, uomo simbolo dei rossoneri, che dovrà operarsi e termina, di fatto,  la stagione. Brutta notizia per McMillan che dovrà inventarsi nuove soluzioni offensive.

    Phoenix dovrebbe schierare questo quintetto: Steve Nash e Jason Richardson come guardie, grant Hill e Amar’è Stoudemire come ali e Jarron Collins come centro. Dalla panchina entrerà subito in campo Channing Frye, ex di turno, per rilevare Collins che non ha molto minutaggio e poi i vari Jared Dudley (uno dei migliori tiratori da 3 dell’intera Lega), Goran Dragic e Leandro Barbosa.
    Portland dovrebbe rispondere con Andre Miller e Rudi Fernandez come guardie (lo spagnolo sostituirà Brandon Roy), Nicolas Batum e LaMarcus Aldridge come ali e Marcus Camby come centro. Dalla panchina arriverà l’energia e la forza fisica di giovani come Bayless, Martell Webster, Jeff Pendergraph e Dante Cunningham e l’esperienza del veterano Juwan Howard.

    La chiave della serie sarà imporre il proprio stile di gioco e la propria filosofia cestistica. Chi ci riuscirà sicuramente uscirà vittorioso dalla serie. Inoltre se Lamarcus Aldridge confermerà i progressi fatti vedere in questo finale di stagione e si ergerà a leader di questo gruppo (soprattutto ora con l’assenza di Roy) Portland potrebbe avere buone possibilità di passare il turno. Ma se il talento dei Blazers non riuscirà a limitare lo strapotere fisico di Amar’è Stoudemire allora per Portland si potrebbe fare molto dura e i Suns rappresenterebbero un ostacolo insormontabile.

    Gara1 è in programma domenica notte, alle 4.30 italiane. Questo il programma completo:
    Gara 1: Portland Trail Blazers @ Phoenix Suns domenica 18 aprile 10.30 pm (4.30 italiane)
    Gara 2: Portland Trail Blazers @ Phoenix Suns martedì 20 aprile 10.00 pm (4.00)
    Gara 3: Phoenix Suns @ Portland Trail Blazers giovedì 22 aprile 10.00 pm (4.00)
    Gara 4: Phoenix Suns @ Portland Trail Blazers sabato 24 aprile 4.30 pm (22.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Phoenix lunedì 26 aprile
    Gara 6: @ Portland giovedi 29 aprile
    Gara 7: @ Phoenix sabato 1 maggio

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Dallas Mavericks – San Antonio Spurs

    Come già accaduto lo scorso anno, i destini di Dallas e San Antonio si incrociano nella post season. Nei playoff 2009 i Mavs eliminarono gli Spurs pur non potendo contare sul fattore campo in quanto i neroargento si classificarono terzi e i biancoblu sesti. Ma il 4-1 con cui sbatterono fuori Duncan e compagni fu eloquente e non lasciò dubbi sulla forza dei Mavs.
    Le due squadre texane si sono incrociate altre quattro volte nel corso degli ultimi 10 anni nei playoff, e il bilancio negli scontri diretti è in perfetta parità. 2 serie vinte da Dallas (nel 2006 e nel 2009), 2 serie vinte anche per San Antonio (2001 e 2003).
    La serie disputata nel 2006, in particolare, fu una serie epica, una vera e propria finale anticipata giocata solo al secondo turno. Dopo 7 gare a darsi battaglia prevalsero Dirk Nowitzki e compagni, e per loro la strada verso la gloria sembrava spianata. Anche se sul cammino non si era ancora arrivati a fare i conti con un certo Dwyane Wade.
    Le 2 squadre arrivano da un buon momento di forma e quindi saranno altri i fattori che saranno decisivi per l’aggiudicazione della serie.

    Dallas scenderà in campo con questo quintetto: Jason Kidd e Caron Butler come guardie, Dirk Nowitzki e Shawn Marion come ali e Brendan Haywood come centro. Dalla panchina si alzeranno Jason Terry (candidato principale assieme a Jamal Crawford di Atlanta come sesto uomo dell’anno), Eric Dampier, DeShawn Stevenson e gli stranieri Josè Barea e Rodrigue Beaubois.
    San Antonio risponderà con Tony Parker e George Hill (anche se un problema alla caviglia lo mette in dubbio) come guardie, Richard Jefferson e Tim Duncan come ali e Antonio McDyess come centro. Importante sarà l’apporto dalla panchina di Manu Ginobili che nell’ultimo mese ha tenuto medie quasi da MVP, di Dejuan Blair e di Roger Mason. Potrebbero trovare spazio e minutaggio anche i nuovi arrivati Garrett Temple e Alonzo Gee.
    La serie in stagione regolare è terminata 3-1 per i Mavs ma si sa che i playoff sono un’altra cosa e non si può dare niente per scontato.

    La chiave della serie sarà il duello nel ruolo di ala grande tra Dirk Nowitzki e Tim Duncan: il tedesco dei “Mandriani” sembra avere ancora molte cartucce da sparare, mentre il caraibico degli “Speroni” pare oramai in fase calante dopo aver dominato l’NBA per un decennio dando vita alla dinastia degli Spurs. Ma l’età (34 anni) sembra farsi sentire sulla schiena e si notano i primi scricchiolii a livello fisico. Se il duello dovesse terminare in parità potrebbe risultare decisivo l’apporto dei compagni di squadra e qui Dallas ci sembra più completa rispetto a San Antonio. Caron Butler è l’uomo su cui puntare visto che la trade che a febbraio ha portato lui e Haywood in Texas ha cambiato volto ai biancoblu portandoli al secondo posto ad ovest dietro ai soli Lakers. Punti, rimbalzi assist e difesa le prerogative di Butler che potrebbe ergersi a secondo violino dietro Nowitzki per aiutarlo ad arrivare  più in alto possibile.

    Il via di questa serie è fissato per domenica. Questo il programma completo:
    Gara 1: San Antonio Spurs @ Dallas Mavericks domenica 18 aprile 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: San Antonio Spurs @ Dallas Mavericks mercoledì 21 aprile 9.30 pm (03.30)
    Gara 3: Dallas Mavericks @ San Antonio Spurs venerdì 23 aprile 9.30 pm (03.30)
    Gara 4: Dallas Mavericks @ San Antonio Spurs domenica 25 aprile 7.00 pm (1.00)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Dallas martedi 27 aprile
    Gara 6: @ San Antonio giovedi 29 aprile
    Gara 7: @ Dallas sabato 1 maggio

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Boston Celtics – Miami Heat

    Una delle serie più indecifrabili visto che Boston ha, nonostante l’età non più verdissima dei suoi campioni, atleti di prima qualità e molto pericolosi sui parquet NBA. Miami ha una super stella come Dwyane Wade e una condizione fisica ottimale che ha permesso alla squadra della Florida di scalare parecchie posizioni in classifica nell’ultimo mese di stagione regolare prendendosi in pratica il quinto posto.
    Le variabili di questa serie sono tante: se parliamo dei Celtics bisognerà vedere in primis la condizione fisica, il fattore infortuni giocherà un ruolo importante visto che i biancoverdi se restano sani e senza acciacchi sono un osso molto duro da masticare per qualsiasi squadra, anche la più quotata. Rajon Rondo farà pendere l’ago della bilancia da una parte oppure dall’altra visto che influenza in modo notevole tutti i meccanismi della franchigia del Massachusetts e il capitano Pierce dovrà dare quella leadership che è mancata negli scorsi playoff.
    Se parliamo di Miami invece si dovrà vedere se la crescita di Michael Beasley sarà tale da poter affidare proprio all’ala ex Kansas State i tiri che scottano sui raddoppi a Wade. Se il numero 30 si dimostrerà maturo per fare questo tipo di lavoro si potrebbe arrivare al ribaltamento del pronostico con gli Heat che passerebbero la serie e i Celtics spediti a casa.

    In stagione regolare ci sono stati 3 scontri fra le 2 franchigie e tutte le partite sono andate a Boston, segno apparente che è lei la squadra ancora avvantaggiata. Ma ci sono dei dubbi: se avessimo visto lo stesso accoppiamento non più tardi di un mese  fa, avremmo dato per quasi certa una vittoria dei Celtics. Ma in questo periodo Miami ha vinto 12 delle ultime 13 partite mentre i Celtics ne hanno perse ben 7 su 10 il che fa capire come la serie sia in realtà equilibrata nonostante il predominio biancoverde in stagione regolare negli scontri diretti.

    Le chiavi della serie principalmente sono 2: la crescita dei giovani Heat che dovranno dimostrare di valere qualcosa (soprattutto Michael Beasley, poi a ruota i vari Mario Chalmers, Dorell Wright, Daequan Cook) per dare pieno appoggio al leader indiscusso di squadra ovvero Dwyane Wade. L’altra chiave della serie sarà invece la condizione fisica di Kevin Garnett che se a posto fisicamente diventa letale sia in attacco che in difesa. Coach Rivers ha assicurato che il numero 5 sta bene e non risente più dell’infortunio al ginocchio. Il campo ci dirà la verità.

    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace.
    Miami opporrà ai “Celtici” Carlos Arroyo e Dwyane Wade come guardie, Quentin Richardson e Michael Beasley come ali e Jermaine O’Neal come centro. Importante sarà il minutaggio di Udonis Haslem, la vena realizzativa di Dorell Wright e la regia di Mario Chalmers. Atteso ad una crescita sostanziale anche il terrificante tiratore da 3 punti Daequan Cook, molto in ombra questa stagione dopo la positiva annata dello scorso anno (vittoria nel tiro da 3 punti all’All Star Game).

    Come annotazione riportiamo che in questa serie potrebbe saltare il fattore campo in quanto Boston quest’anno ha fatto molto meglio in trasferta rispetto che al “Garden” quindi il fatto di perdere un’eventuale gara casalinga non significa affatto non poter espugnare il parquet dei rossoneri della Florida.

    Si parte oggi alle 2.00 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Miami Heat @ Boston Celtics sabato 17 aprile 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: Miami Heat @ Boston Celtics martedì 20 aprile 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Boston Celtics @ Miami Heat venerdì 23 aprile 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Boston Celtics @ Miami Heat domenica 25 aprile 1.00 pm (19.00)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Boston martedi 27 aprile
    Gara 6: @ Miami giovedi 29 aprile
    Gara 7: @ Boston sabato 1 maggio

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Orlando Magic – Charlotte Bobcats

    Orlando parte da una posizione di vantaggio perchè è arrivata seconda ad Est, Charlotte per la prima volta accede ai playoff (da quando la città del North Carolina ha accolto la franchigia dei Bobcats) e nonostante il settimo posto potrebbe dare molti più problemi di quanto non possa sembrare ai vice campioni NBA.
    Di Orlando ormai sappiamo il suo gioco che risulta molto pericoloso: un mix di “dentro-fuori” che se attuato con perizia risulta devastante. Se si decide di dare la palla dentro il pitturato, Dwight Howard risulta letale visto il suo strapotere fisico. Se la palla viene fatta girare sugli esterni, i Magic hanno giocatori che risultano pericolosissimi nel tiro dalla lunga distanza come Vince Carter, Jameer Nelson, Rashard Lewis, J.J. Redick, Matt Barnes, Jason Williams e Mickael Pietrus. E quando queste 2 armi funzionano assieme praticamente Orlando diventa imbattibile.
    Dal canto loro i Cats però non partono sconfitti visto che potenzialmente avrebbero tutti gli atleti giusti per tenere sotto controllo gli avversari: Tyson Chandler se è a posto fisicamente può dare filo da torcere ad Howard. Gerald Wallace e Stephen Jackson risultano indigesti, in attacco, a parecchi uomini della rotazione di coach Stan Van Gundy e in difesa, vista la stazza e l’attitudine a difendere in modo costante, potrebbero far calare le percentuali nel tiro da fuori e dalla media dei neroazzurri della Florida.
    In definitiva Orlando è la favorita, ha chiuso il periodo post-All Star Game con il miglior record della NBA (33 W-8 L) ma i Bobcats hanno le possibilità di mettere in difficoltà la squadra di Van Gundy.

    La chiave della serie sarà la difesa dei Bobcats. Se riusciranno a limtare il tiro da tre dei Magic avranno una possibilità. Per cercare di fermare Howard la staffetta a disposizione di Brown è lunga: Chandler, Mohammed, Ratliff e Tyrus Thomas. Il loro compito sarà quello di cercare di limitarlo in attacco e di fargli commettere falli anche se nessuno dei quattro ha realmente la possibilità di fermarlo. Da non sottovalutare il fattore coach visto che Larry Brown, allenatore dei “Gatti Selvatici” è uno dei migliori in circolazione (ottava squadra diversa portata alla post season) e potrebbe dare scacco al collega Van Gundy.

    I Magic dovrebbero scendere in campo con questo quintetto: Jameer Nelson e Vince Carter come guardie, Rashard Lewis e Matt Barnes come ali e Dwight Howard come centro. Dalla panchina potrebbero risultare decisivi il francese Mickael Pietrus (gran difensore e buon attaccante) Marcin Gortat come cambio di Howard, J.J. Redick tiratore terrificante e Jason Williams a portare tanta esperienza quando conta. Ricordiamo che la panchina dei Magic è stata la migliore nella regular season assieme a quella dei Cavs.
    Charlotte schiererà invece: Raymond Felton e Stephen Jackson come guardie, Gerald Wallace e Boris Diaw come ali e Tyson Chandler nel ruolo di centro. Dalla panchina dovranno necessariamente dare il loro contributo D.J. Augustin, Tyrus Thomas, il neo arrivato Larry Hughes e i centri Mohammed e Theo Ratliff.

    La serie partirà domenica 18 aprile. In dettaglio ecco tutto il calendario:
    Gara 1: domenica 18 Aprile @ Orlando 5.30 pm (23.30 italiane)
    Gara 2: mercoledì 21 Aprile @ Orlando 7.00 pm (1.oo italiana)
    Gara 3: sabato 24 Aprile @ Charlotte 2.00 pm (20 italiane)
    Gara 4: luned’ 26 Aprile @ Charlotte (orario da definire)
    Gara 5: mercoledì 28 Aprile@ Orlando (se necessaria)
    Gara 6: venerdì 30 Aprile @ Charlotte (se necessaria)
    Gara 7: domenica 2 Maggio @ Orlando (se necessaria)

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks

    La sfida tra gli Atlanta Hawks e i Milwaukee Bucks dovrebbe dare meno grattacapi del previsto alla franchigia della Georgia: gli Hawks, testa di serie numero 3 nella Eastern Conference, arrivano all’appuntamento dei playoff 2010 in gran forma e soprattutto senza infortuni, cosa che invece non si può dire per i Bucks, testa di serie numero 6 e autori di una stagione veramente eccezionale.
    Il tutto parte da Phoenix dove a poche giornate dalla fine della regular season il centro croato-australiano Andrew Bogut di Milkwaukee ricade male dopo una schiacciata e si frattura polso e mano destra con dislocazione anche del gomito. Un bruttissimo infortunio anche se è stata anche una “fortuna” che non si siano rotti anche ulna e radio (come hanno detto i medici dopo aver visitato Bogut) ma che rende inservibile il giocatore fino all’inizio del prossimo anno.
    Un vero peccato perchè il centro stava disputando una superba stagione e stava ripagando le tante attese dopo essere stato scelto come prima scelta assoluta nel draft del 2005 proprio dai Bucks. Inoltre con Brandon Jennings e il nuovo arrivato John Salmons aveva costruito un’asse molto temibile e i Bucks erano stati indicati come mina vagante ad Est. Ora invece la situazione è radicalmente cambiata con il pur bravissimo coach Scott Skiles che dovrà superarsi in ingegno per cercare di dare una svolta alla serie che altrimenti vedrà la sua squadra molto probabilmente sbattuta fuori al primo turno. Gli Hawks sono una delle squadre più complete che si siano viste quest’anno sui parquet NBA. Team in tremenda evoluzione tecnica e fisica con il trio Josh Smith (atletismo pazzesco per lui), Joe Johnson e al Horford come punto di riferimento e con uno spettacolare Jamal Crawford, in predicato di ricevere il premio di sesto uomo dell’anno viste le sue straordinarie prestazioni partendo sempre dalla panchina, come primo cambio per i titolari.

    In stagione la serie è sul 2-1 per Atlanta che beneficierà tantissimo dell’assenza di Bogut. Probabilmente il quintetto di partenza per gli Hawks sarà questo: Joe Johnson e Mike Bibby come guardie, Marvin Williams e Josh Smith come ali e Al Horford come centro. Dalla panchina Jamal Crawford, Maurice Evans e il veterano Joe Smith daranno il loro contributo ad una squadra che ha come unico limite qualche sconfitta di troppo in trasferta dovuta ad un timore reverenziale che a scorrere il roster dei “Falchi” e il talento di squadra non avrebbe modo di esistere.
    Milwaukee risponderà con Brandon Jennings e John Salmons come guardie, Carlos Delfino e Luc Mbah a Moute come ali e Kurt Thomas nel ruolo di centro in sostituzione dell’infortunato Bogut. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Luke Ridnour, Ersan Ilyasova e Jerry Stackhouse.

    Chiavi della serie saranno con ogni probabilità Josh Smith per Atlanta, che dovrà essere limitato soprattutto a livello fisico visto che è un all around player (giocatore che sa fare tutto quanto, punti, rimbalzi, assist steal e stoppate con tanta energia distribuita sui 2 lati del campo), e coach Skiles, unica speranza per Milwaukee di vincere la serie con una delle sue trovate. Di più, visti gli infortuni, la franchigia non potrebbe fare ma il genio del suo allenatore, dimostrato tante e tante volte durante l’anno, potrebbe mettere in difficoltà i rivali. Dopotutto i Bucks non dovevano nemmeno arrivare ai playoff, stando ai giudizi di inizio stagione di tanti addetti ai lavori. Invece il segreto di tanto successo sta nell’allenatore e in un nucleo di giocatori che lo segue con passione.

    La serie partirà sabato 17 aprile alle 23.30 italiane.

    Questo il calendario della serie:
    Gara 1: Milwaukee Bucks @ Atlanta Hawks sabato 17 aprile 3.00 pm (21.00 italiane)
    Gara 2: Milwaukee Bucks @ Atlanta Hawks martedì 20 aprile 7.00 pm (01.00)
    Gara 3: Atlanta Hawks @ Milwaukee Bucks sabato 24 aprile 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Atlanta Hawks @ Milwaukee Bucks lunedì 26 aprile (orario da definire)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Atlanta mercoledì 28 aprile
    Gara 6: @ Milwaukee venerdì 30 aprile
    Gara 7: @ Atlanta domenica 2 maggio

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls

    La sfida del primo turno dei playoff NBA 2010 tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls sembrerebbe non avere storia visto che si scontrano la migliore squadra della Lega (almeno attenendosi propriamente al record) contro la peggiore tra le qualificate alla post season: i Cavs hanno ottenuto ben 20 vittorie in più rispetto agli avversari (61 W-21 L contro 41 W-41 L) anche se in stagione regolare la serie parla di un pareggio sul 2-2. C’è da dire però che le 2 vittorie dei Bulls sono arrivate in momenti poco esaltanti per i Cavaliers in quanto la prima vittoria ottenuta dai rossoneri dell’Illinois, ad inizio anno, vedeva la franchigia dell’Ohio in difficoltà per via dell’inserimento al centro dell’attacco di Shaquille O’Neal, mentre nella seconda sul finire della stagione regolare Cleveland ha rinunciato volutamente in vista dei playoff ai suoi uomini migliori, primo fra tutti LeBron James. E le sfide si sono sempre decise per un solo punto quasi sulla sirena finale. Le 2 vittorie dei rossooro invece sono state più larghe e hanno fatto intravedere il vero divario tecnico tra le 2 squadre.

    Cleveland molto probabilmente partirà con questo quintetto: Mo Williams ed Anthony Parker come guardie, LeBron James e Antawn Jamison come ali e Shaquille O’Neal nel ruolo di centro.
    Chicago risponderà con ogni probabilità in questo modo: Derrick Rose e Kirk Hinrich come guardie, Luol Deng e Taj gibson come ali e Joakim Noah come centro.
    Dalla panchina potrebbero risultare decisivi alcuni giocatori, in primis Anderson Varejao, J.J. Hickson e Delonte West per i Cavs, mentre Hakim Warrick, Brad Miller e Ronald “Flip” Murray saranno chiamati da coach Vinny Del Negro per contrastare il talento fisico e tecnico dei rivali.

    La chiave della serie (con Cleveland che ha il vantaggio del fattore campo sulle 7 partite) è indubbiamente LeBron James, sia per i Cavs che per i Bulls: se il fenomeno in maglia 23 sarà devastante e decisivo come al solito per Chicago ci sarà molto poco da fare. Se invece Coach Del Negro riuscirà almeno a limitare (annullare totalmente James in una partita potrebbe essere realtà solo se lo si legasse ad una sedia!) il giocatore più forte dell’intera NBA, allora si potrebbe intravedere qualche speranza per i “Tori”. Ma stiamo parlando veramente di possibilità minime anche se negli anni precedenti, nei playoff, abbiamo assistito a veri e propri “miracoli” sportivi (Denver che elimina Seattle, qualificatasi con il miglior record e Golden State che sbatte fuori allo stesso modo i Dallas Mavericks qualche campionato fa).

    La serie partirà sabato 17 aprile alle 21 italiane, la parola spetterà solo al campo.

    Questo il calendario della serie:
    Gara 1: Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers sabato 17 aprile 3.00 pm (21.00 italiane)
    Gara 2: Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers lunedi 19 aprile 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Cleveland Cavaliers @ Chicago Bulls giovedì 22 aprile 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Cleveland Cavaliers @ Chicago Bulls domenica 25 aprile 3.30 pm (21.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Cleveland martedi 27 aprile
    Gara 6: @ Chicago giovedi 29 aprile
    Gara 7: @ Cleveland sabato 1 maggio

  • NBA, playoff 2010: Ecco tutte le sfide

    Ecco tutte le serie playoff NBA del primo turno. Le prime 4 teste di serie hanno il vantaggio del fattore campo. Tutte le serie sono al meglio delle 7 partite.

    EASTERN CONFERENCE:

    1 Cleveland Cavaliers – 8 Chicago Bulls
    2 Orlando Magic – 7 Charlotte Bobcats
    3 Atlanta Hawks – 6 Milwaukee Bucks
    4 Boston Celtics – 5 Miami Heat

    WESTERN CONFERENCE:

    1 Los Angeles lakers – 8 Oklahoma City Thunder
    2 DallasMavericks – 7 San Antonio Spurs
    3 Phoenix Suns – 6 Portland Trail Blazers
    4 Denver Nuggets – 5 Utah Jazz

  • NBA: Top 10 del 14 aprile 2010. Guarda le migliori giocate della notte

    NBA top 10 del 14 aprile 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA: Highlights del 14 aprile 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 14 aprile 2010.

    Guarda il video degli highlights:

  • NBA: Chicago agguanta i playoff, Durant vince la classifica marcatori

    Il risultato più importante della notte NBA è la vittoria di Chicago a Charlotte che dà ai Bulls una insperata (almeno fino a qualche tempo fa) qualificazione ai playoff dove incontrerà la migliore squadra dell’intera Lega, ovvero i Cleveland Cavaliers. Chicago prova a fare il vuoto ma Gerald Wallace tiene sempre i suoi in partita (alla fine 15 punti per lui). Poi si scatena Derrick Rose che chiude con 27 punti ben coadiuvato da Joakim Noah da 21 punti e 13 rimbalzi. Buona prova dell’ex Tyrus Thomas per i Cats con 16 punti. Chicago chiude la stagione sul 41 vittorie e 41 sconfitte, identico record della passata stagione.

    Atlanta batte Cleveland nel festival delle riserve e dei panchinari con Jeff Teague per gli Hawks che piazza 24 punti. Clevelan chiude la stagione con la quarta sconfita consecutiva e tutti i “big” a riposo in vista dei playoff.

    Boston lascia a riposo i migliori e Rajon Rondo ne approfitta per prendersi la scena piazzando 21 punti e 15 assist, che alla fine sono inutili perchè Milwaukee vince grazie ai 17 punti a testa della coppia Ridnour-Stackhouse.

    Dallas vince contro gli Spurs e le 2 squadre si ritroveranno a battagliare anche nella post season: anche lo scorso anno al primo turno le 2 squadre texane si sono affrontate ma con il vantaggio campo invertito (l’anno scorso per San Antonio, quest’anno per i Mavericks) e a spuntarla fu Dallas con grandi vittorie in trasferta. Nella partita odierna grande prova di Blair che piazza 27 punti e 23 rimbalzi conditi anche da 3 stoppate. Nowitzki invece allunga la serie di tiri liberi segnati consecutivamente a 74, estendendo il record di franchigia.

    New Orleans espugna Houston grazie ai 35 punti (e 10 rimbalzi) di West. Ai Rockets non bastano i 26 punti di Ariza e i 24 di Martin. Per gli Hornets “giovani fenomeni crescono” i rookie Collison e Thornton mettono a referto rispettivamente 26 e 20 punti.

    Vittoria più sofferta del previsto per i Miami Heat sui Nets che arriva dopo 2 supplementari. Senza la stella Dwyane Wade ci pensa Beasley a prendersi le luci della ribalta con 25 punti e 13 rimbalzi. I Nets timbrano la 70esima sconfitta stagionale ma grazie a questo orrido record (12 vittorie-70 sconfitte) hanno più possibilità di tutti di accaparrarsi il nuovo fenomeno John Wall al prossimo draft. Si aspetta solo il responso della Lottery tra un mese.

    Detroit espugna Minneapolis grazie ai 20 punti di Prince. Per i T-wolves (arrivati alla fine del calvario quale è stato questo campionato) ottimo Brewer con 27 punti.

    Orlando si prende il secondo miglior record della Lega dietro i Cavs battendo Philadelphia. Ora i Magic attendono Charlotte al primo turno playoff.

    Scontro inutile a Washington dove i Wizards battono sul filo di lana gli Indiana Pacers grazie ai 26 punti di Blatche. Per i Pacers ottimi i progressi mostrati quest’anno dal centrone Roy Hibbert che chiude la stagione con 29 punti.

    Kevin Durant diventa il più giovane atleta a vincere la classifica marcatori nella storia della NBA. La stella ex Sonics a soli 21 anni scrive già il proprio nome nella storia della Lega, e dopo soli 3 anni di attività è pronto a diventare il principale antagonista di LeBron James in campionato. Durant ha guidato i suoi Thunder alla vittoria su Memphis con 31 punti e chiude la sua annata con 30 punti di media a partita. Ora però ci sono i Lakers all’orizzonte nel primo turno playoff, che vede, secondo molti addetti ai lavori, già spacciati i giovanissimi di Oklahoma City che chiudono a 50 vittorie stagionali dopo le sole 23 dello scorso anno diventando così la principale candidata di squadra rivelazione dell’anno.

    Cadono ancora i Lakers, nel derby losangelino contro i Clippers. Senza Kobe Bryant non bastano i 21 punti di Odom e  18 punti e 17 rimbalzi di Gasol. I Clippers sono guidati dalla tripla doppia di Steve Blake che chiude con 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist.

    Curry aiuta i Warriors a battere i Blazers mettendo a referto 42 punti, 9 rimbalzi e 8 assist. Ora il fenomeno di Golden State si giocherà il titolo di rookie dell’anno con Tyreke Evans. Per Portland tutti a riposo in vista di Phoenix.

    E proprio Phoenix espunga la Energy Solutions Arena di Salt Lake City e si guadagna il terzo posto della Western Conference che vuol dire appunto Portland Trail Blazers al primo turno di playoff. Serata da dimenticare per i Jazz che speranzosi di agguantare addirittura il secondo posto, dopo la nona sconfitta casalinga perdono addirittura il fattore campo e scendono al quinto posto trovando come avversario i temibili Denver Nuggets di Carmelo Anthony. Deron Williams piazza 24 punti ma la metà proviene dalla lunetta (12/14) con 5/17 dal campo. Senza Boozer, Millsap delude con la sua gara che non va oltre i 7 punti ed i 7 rimbalzi per una squadra che tira il 37% e perde 19 palloni. Per i Suns uno splendido finale di stagione con 28 vittorie nelle ultime 35 partite giocate. Nella 54esima vittoria stagionale brilla Stoudemire (20 pts) mentre Nash si prende 4 tiri e smista 11 assist.

    Risultati NBA del 14 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Chicago Bulls 89-98
    (Cha: Thomas 16, Wallace15, Jackson 14 – Chi: Rose 27, Noah 21, Miller 11, Deng 11, Gibson 11)
    Atlanta Hawks – Cleveland Cavaliers 99-83
    (Atl: Teague 24, Evans 15, Pachulia 13 – Cle: Moon 15, Hickson 14, Parker 8, Telfair 8, Illgauskas 8)
    Boston Celtics – Milwaukee Bucks 95-106
    (Bos: Rondo 21, Daniels 13, Robinson 12, Williams 12 – Mil: Ridnour 17, Stackhouse 17, Ilyasova 15)
    Dallas Mavericks – San Antonio Spurs 96-89
    (Dal: Butler 20, Nowitzki 19, Kidd 18 – SA: Blair 27, Parker 16, Temple 14)
    Houston Rockets – New Orleans Hornets 115-123
    (Hou: Ariza 26, Martin 24, Scola 15 – NO: West 35, Collison 26, Thornton 20)
    Miami Heat – New Jersey Nets 94-86 (2 overtime)
    (Mia: Beasley 25, Chalmers 15, Wright 11, Jones 11 – NJ: Yi 23, Lee 17, Lopez 12)
    Minnesota Timberwolves – Detroit Pistons 98-103
    (Min: Brewer 27, Jefferson 16, Milicic 15 – Det: Prince 20, Villanueva 16, Summers 12, Daye 12, Jerebko 12)
    Orlando Magic – Philadelphia 76ers 125-111
    (Orl: Nelson 21, Carter 17, Gortat 16 – Phi: Speights 23, Dalembert 12, Carney 11, Green 11)
    Washington Wizards – Indiana Pacers 98-97
    (Was: Blatche 26, McGee 14, Martin 11 – Ind: Hibbert 29, Granger 17, Watson 14)
    Oklahoma City Thunder – Memphis Grizzlies 114-105
    (Okl: Durant 31, Green 16, Maynor 15, Ibaka 15 – Mem: Gay 25, Randolph 21, Mayo 17)
    Los Angeles Clippers- Los Angeles Lakers 107-91
    (Cli: Blake 23, Kaman 22, Outlaw 14 – Lak: Odom 21, Gasol 18, Brown 18)
    Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 116-122
    (Por: Pendergraph 23, Webster 18, Howard 13, Cunningham 13 – GS: Curry 42, Ellis 34, Tolliver 19)
    Utah Jazz – Phoenix Suns 86-100
    (Uta: Williams 24, Okur 21, Miles 14 – Pho: Stoudemire 20, Frye 15, Richardson 12, Dragic 12)

    CLASSIFICHE NBA