Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 19 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.
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Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 19 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.
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NBA top 5 del 19 maggio 2010.
Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.
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I Los Angeles Lakers ottengono il punto del 2-0 nella serie contro i Phoenix Suns e compiono un importante passo verso la Finale NBA.
I Lakes dimostrano di poter giocare anche ai ritmi alti degli avversari e segnano 36 punti nel solo primo quarto chiuso sul +8. Gialloviola che sembrano scappare via quando sul 41-27 i Suns, con le riserve in campo, operano un parziale di 11-0, accorciano il divario a soli 3 punti (41-38) guidati dalle accelerazioni di Barbosa, dalla regia di Dragic dall’energia di Amundson e dalle “bombe” di Dudley. E’ un fuoco di paglia però per la squadra dell’Arizona che repentinamente viene rispedita indietro e all’intervallo il punteggio parla chiaro: 65-56.
Il terzo quarto vede i Suns più decisi che pian piano riescono ad erodere tutto il gap di svantaggio nei confronti dei padroni di casa per firmare la parità (86-86) ad un minuto e mezzo dalla fine del parziale. Il periodo si chiude 90-90 e sembra che l’ultimo quarto sia da giocarsi punto a punto per riuscire ad ottenere la vittoria finale. Ma i gialloviola improvvisamente diventano incontenibili, stringono le maglie della difesa e diventano ancora più concreti in attacco, chiudendo l’incontro sul 124-112.
Phoenix ha lottato con tutte le sue forze ma si è dovuta arrendere ai soliti Kobe Bryant e Pau Gasol trascinatori come non mai a questo punto della stagione. Ottava vittoria di fila per Los Angeles in questi playoff (striscia partita da gara 5 contro i Thunder). Alla fine 29 punti per Gasol, 21 e 13 assist per Bryant, Ottimo Artest, soprattutto dal perimetro che chiude a quota 18 punti, ancora una grande prova per Odom da 17 punti e 11 rimbalzi, buono l’apporto di Bynum (sempre in precarie condizioni fisiche) con 13 punti, fondamentali le triple di Farmar (11 punti e 3/3 da 3 punti).
Per i Suns, 252 punti subiti in due gare e un’altra modesta prova difensiva con il 58% concesso dal campo e il 56% dall’arco agli avversari che hanno tranquillamente banchettato sulle lacune degli arancioblu, con 32 assist a referto per gli avversari. Inutili i 27 punti di Richardson, i 23 di Hill (14 nel solo terzo quarto dove ha riportato i suoi in parità), i 18 di Stoudemire, Nash si ferma a quota 11 ma distribuisce 15 assist, ancora una volta grande Dudley che chiude con 15 punti tutti firmati dalla lunga distanza (5/5!).
La serie ora si sposta a Phoenix, in Arizona, ma ai padroni di casa serviranno 2 vittorie per rimanere vivi. Ma con questi Lakers sembra davvero dura vincere un solo quarto, figurarsi una partita. Impresa veramente difficile per i Suns.
Risultati NBA del 20 maggio 2010
Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 124-112
-–> Lak: Gasol 29, Bryant 21, Artest 18 – Pho: Richardson 27, Hill 23, Stoudemire 18
LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:
Magic-Celtics 0-2
Lakers-Suns 2-0
Nella notte c’è stata la Draft Lottery NBA, uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (esempio i Cavaliers avranno la 30esima scelta perchè hanno ottenuto il miglior record, Orlando la 29esima visto che è stata la seconda migliore squadra della Lega in stagione regolare, i Lakers la 28 esima e così via)
C’era tanta attesa per i Nets che avevano avuto in stagione il peggior record (12 vittorie e 70 sconfitte), pronti a rifondare la squadra con la possibile prima scelta e con il mercato dei giocatori free agent visto l’enorme spazio salariale a disposizione.
Identica situazione per Minnesota, che in regular season aveva ottenuto qualche vittoria in più rispetto ai disastrati Nets.
E invece la “follia” delle palline nell’urna ha premiato una delle squadre più sfortunate nell’intero anno cestistico, ovvero i Washington Wizards, che tra cessioni illustri per motivi di bilancio (Antawn Jamison ai Cavaliers di James e Caron Butler ai Mavericks di Nowitzki) e guai con la legge per l’esuberanza di alcuni giocatori della franchigia capitolina (vedi caso Gilbert Arenas per la famosa faccenda delle armi da fuoco portate nello spogliatoio dei Wizards durante gli allenamenti della squadra, gesto che è costato sospensione per tutto l’anno sportivo più multa e ore di servizi sociali al numero 0 di Washington) ha invece ricevuto in dote dalla fortuna la serie di numeri che dà la possibilità di sceglier per primi nel prossimo Draft del 24 giugno. I Wizards avevano il quinto peggior record e hanno compiuto quindi un prodigioso balzo in avanti avendo solo l’8,8% di aggiudicarsi il primo posto, scavalcando New Jersey Nets, Minnesota Timberwolves, Sacramento Kings e Golden State Warriors.
Altra squadra baciata dalla buona sorte sono stati i Philadelphia 76ers che hanno ottenuto la seconda scelta assoluta benchè la posizione di partenza fosse la sesta. Troppo esigue le percentuali dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani (0,6%) di arrivare primi, veramente un’inezia al confronto degli altri.
Poi nessun’altra sorpresa con i Nets appunto che sono scalati al terzo posto (con una grandissima delusione), Minnesota al quarto, Sacramento al quinto, Golden State al sesto e via dicendo.
Grande opportunità quindi per Wizards e 76ers che si spartiranno i 2 migliori talenti Universitari, ovvero il fenomeno John Wall (talentuosissimo play-guardia di Kentucky University in odore di essere scelto come primo assoluto) ed Evan Turner (guardia-ala piccola tuttofare di Ohio State University che eccelle in ogni singola statistica di gioco, dai punti, agli assist, ai rimbalzi per finire alle stoppate e alle palle rubate). Sono loro i premi per Washington e Philadelphia che potranno tranquillamente ricostruire nel giro di pochi anni su questi 2 fenomeni!
Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2009-2010):
1 New Jersey Nets: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
2 Minnesota Timberwolves: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
3 Sacramento Kings: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
4 Golden State Warriors: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
5 Washington Wizards: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
6 Philadelphia 76ers: 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
8 Los Angeles Clippers: 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
9 Utah Jazz (ricevuta dai New York Knicks): 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
10 Indiana Pacers: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
11 New Orleans Hornets: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
12 Memphis Grizzlies: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
13 Toronto Raptors: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità
E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:
1. Washington Wizards
2. Philadelphia 76ers
3. New Jersey Nets
4. Minnesota Timberwolves
5. Sacramento Kings
6. Golden State Warriors
7. Detroit Pistons
8. Los Angeles Clippers
9. Utah Jazz
10. Indiana Pacers
11. New Orleans Hornets
12. Memphis Grizzlies
13. Toronto Raptors
14. Houston Rockets
Appuntamento al 24 giugno con il Draft, dunque, primo grande appuntamento per iniziare a capire i destini delle squadre per la stagione 2010-2011!
NBA top 5 del 18 maggio 2010.
Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.
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Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 18 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.
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Per la prima volta nella sua gloriosa storia, Boston vince 2 partite in trasferta in apertura di una serie playoff e si porta ad un passo dalla qualificazione alla Finale NBA.
Grande gara del capitano di 1000 battaglie Paul Pierce, autentico trascinatore dei suoi, ben assistito dal playmaker Rajon Rondo, vero punto di forza di questi Celtics nella finora trionfale post season.
Il primo quarto è di Orlando che si impone per 27-28 ma Pierce nel secondo si carica la squadra sulle spalle e permette ai biancoverdi di andare al riposo con 2 punti di vantaggio, ridicolizzando il povero Pietrus: 53-51 il parziale e Pierce ha già 22 punti sul tabellino dei marcatori.
Il secondo tempo vede protagonista Dwight Howard che però, a causa del quarto fallo deve uscire dal campo, Boston così prende coraggio e con un parziale di 13-1 griffato Garnett va in fuga con gli avversari che smarriscono la via del canestro con 8 errori consecutivi. Nel quarto quarto la tripla di Wallace sembra chiudere la gara ma il sesto fallo di Perkins, la duttilità di Redick e l’energia di Howard ribaltano la situazione con Carter che trova il canestro del vantaggio a 3 minuti e mezzo dal termine. I Celtics non mollano e tornano avanti, Glen Davis difende da campione su qualsiasi avversario, Nelson smarrisce la via del gioco e manda in confusione i suoi compagni. Sul -1 i Magic fanno fallo su Pierce che mette i liberi del +3 biancoverde, Carter sull’azione successiva trova il sesto fallo proprio di Pierce ma dalla lunetta, sebbene gran tiratore di liberi, fallisce per 2 volte il bersaglio. Azione successiva che vede sbagliare il tiro della possibile sicurezza anche a Boston, Nelson allora prova ad impattare la gara con pochi decimi di secondo tirando da metà campo ma ovviamente il tiro non va a bersaglio. Finisce 95-92 con 28 punti di Pierce e 25 di Rondo. Egregio secondo tempo di Kevin Garnett (10 punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate), unica nota stonata il contributo minimo di Ray Allen (4 punti, praticamente annullato da J.J. Redick).
Ad Orlando non bastano i 30 punti di Howard e i 16 a testa di Vince Carter e dello stesso Redick. Totalmente fuori gara Nelson (9 punti ma con 12 tentativi dal campo), inguardabile per la seconda gara consecutiva Rashard Lewis con 5 miseri punti, lui che dovrebbe fare la differenza mettendo in crisi Garnett.
Boston si ritrova quindi con un grande vantaggio, Orlando è quasi KO, gara 3 al “Garden”, sul parquet amico dei Celtics, è in programma sabato 22 maggio e potrebbe far cadere quasi definitivamente la testa dei Magic le cui speranze ormai sono appese ad sottile filo.
Risultati NBA del 18 maggio 2010
Orlando Magic – Boston Celtics 92-95
–> Orl: Howard 30, Redick 16 , Carter 16 – Bos: Pierce 28, Rondo 25, Garnett 10, Perkins 10
LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:
Magic-Celtics 0-2
Lakers-Suns 1-0
Il futuro degli Atlanta Hawks non sarà più legato al nome di Mike Woodson.
Il coach, autore di una buona regular season ma che ai playoff non ha entusiasmato la dirigenza dei “Falchi” sarà lasciato libero visto che non ha ottenuto il rinnovo di contratto.
Si chiude così un periodo comunque molto positivo per lui e per la franchigia, che 6 anni fa (quando Woodson prerse in mano le redini di Atlanta) era reduce da una stagione da 13 vittorie ed è costantemente migliorata nel corso degli anni con 3 partecipazioni ai playoff nelle ultime 3 stagioni e numero di vittorie sempre crescente, quest’anno 53.
Sostanzialmente, gli Hawks non sono riusciti a fare progressi in questi ultimi anni nella post season, ma è una squadra che con un paio di innesti in alcuni ruoli, in particolare nel settore dei lunghi, può ancora fare bene. Anche se si dovrà valutare se Joe Johnson, il leader della squadra, vorrà proseguire a giocare in Georgia oppure cercare fortuna altrove.
Il record con gli Hawks da parte di Mike Woodson parla di 206 vittorie e 289 sconfitte e nei playoff ha centrato per 2 anni consecutivi (gli ultimi 2) le semifinali di Conference, non riuscendo mai a vincere perdendo sempre con uno sweep (2009 4-0 dai Cavs, 2010 4-0 da parte dei Magic).
E sempre a proposito di coach appare sempre più appeso ad un filo quello di Mike Brown che per ora è stato riconfermato alla guida dei Cleveland Cavaliers, ma che ha sopra la testa nuvoloni neri che ne segneranno i prossimi giorni.
Queste le parole del proprietario dei Cavs, Dan Gilbert:
“Non è vero! Non abbiamo licenziato Brown. Siamo in una fase di valutazione della situazione. Sicuramente la figura dell’allenatore sarà considerata e valuteremo il da farsi, per ora Mike Brown è il nostro coach“.
Voci dallo spogliatoio narrano che entro una settimana, massimo 10 giorni, i tifosi di Cleveland e l’NBA sapranno il futuro della franchigia. Poi ecco affrontare il tema LeBron James che l’1 di luglio sarà free-agent.
Anche su questo argomento l’owner di Cleveland ha voluto rilasciare una dichiarazione:
“Siamo sicuri che resterà, questo è il suo ambiente e la miglior franchigia dove può giocare“.
In effetti Cleveland si sta muovendo per trattenere il suo gioiello, cercando di accontentarlo in tutte le sue richiesta prima fra tutte quelle di un nuovo head coach (ecco perchè il futuro di Brown appare oramai segnato).
La voce di alcuni dissidi tra lo stesso Mike Brown e LeBron James sul modo di giocare dei Cavs è alla base del futuro licenziamento, visto che Brown ha imposto a James un gioco lento e manovriero mentre il numero 23 dei Cavs avrebbe gradito un gioco più veloce e ficcante, molto più adatto alla squadra dell’Ohio e alle sue caratteristiche.
Ecco perchè è stato contattato John Calipari, molto stimato da James e in continuo contato telefonico con la stella dei Cavs.
NBA top 5 del 17 maggio 2010.
Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.
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Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 17 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.
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