Categoria: Basket

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Highlights del 26 maggio 2010

    Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 26 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

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  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: I Magic si rifanno sotto, Celtics battuti ad Orlando

    Gli Orlando Magic battono i Boston Celtics sul parquet amico della Amway Arena e accorciano ulteriormente le distanze dai biancoverdi portandosi sul 3-2 nella serie di Finale della Eastern Conference.
    Primo tempo da manuale per la squadra della Florida che infila ben 9 triple sulle 13 mandate a bersaglio alla fine dell’incontro, e con una regia spumeggiante di Jameer Nelson e la presenza in area di Dwight Howard va al riposo sul 57-49 dopo essere comunque stata in vantaggio anche di 14 punti, erosi dal solo Paul Pierce e dai suoi viaggi in lunetta, vista la pessima vena al tiro di Ray Allen e Kevin Garnett. Proprio sul finire di secondo quarto arriva anche l’espulsione del centro titolare di Boston, Kendrick Perkins per il secondo fallo tecnico causato dalle troppe proteste dopo un fallo fischiatogli contro e che accorcia le rotazioni degli uomini di coach Doc Rivers per le marcature su Howard.
    L’intensità di gioco dei Magic cala improvvisamente al ritorno in campo e i Celtics si riportano in partita anche grazie ad un Rajon Rondo molto più ispirato (ma non ai suoi consueti livelli) rispetto alle frazioni precedenti di gioco. La giocata che spezza la partita in 2 è un tiro da ben 9 metri di Nelson che va a bersaglio e scaraventa l’inerzia dell’incontro verso i neroazzurri della Florida. E così nel quarto periodo entra in scena Rashard Lewis che fa pagare cara la scelta di coach Rivers di piazzargli in marcatura “capitan” Pierce: con 7 punti in fila, l’ala ex Seattle Sonics porta i suoi sul +13. Wallace cerca disperatamente di riportare in partita i Celtics con 2 tiri da 3 punti, ma la discreta prestazione a i liberi di Howard e la tripla di Nelson del +18 a 5 minuti dalla fine chiudono la gara che viene condotta in porto con tranquillità fino alla fine.

    Boston ha in Rasheed Wallace il suo miglior marcatore con 21 punti, seguito da un opaco Rondo con 19, mentre Pierce ne manda a referto 18 (ma solo 2 punti nel secondo tempo quando è incredibilmente sparito dal campo). Male Garnett (10 punti) e Ray Allen (9 punti) con un complessivo 8/25 che non fa onore ai 2 campioni dei biancoverdi.
    Per i Magic invece ottime prestazioni per Nelson (24 punti) e Howard (21 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate), decisivo l’apporto di J.J. redick con 14 punti e la sicurezza al tiro nei momenti caldi che alla fine valgono doppio! Lewis ne mette altri 14 ma è praticamente decisivo nel quarto quarto con ben 9 punti, buono l’apporto di Brandon Bass e Mickael Pietrus dalla panchina con 8 punti a testa, importante il fatto che si facciano trovare pronti nel momento del bisogno perchè i Magic hanno bisogno dell’apporto di tutto il roster per cercare di ribaltare questa serie. Unica nota stonata la partita di Vince Carter, che in questa serie non riesce proprio ad entrare in ritmo: 8 punti ma con 10 tentativi dal campo, ci si aspetta molto di più dal fenomeno ex North Carolina University anche perchè è un tassello importantissimo nel mosaico di coach Stan Van Gundy. Grandissima serata dall’arco (13/25) per Orlando che distrugge gli avversari anche a rimbalzo (43-26) e nelle percentuali dal campo ed ai tiri liberi.

    La vittoria per i Magic era fondamentale per non essere eliminati e cercare di giocarsi gara 6 a Boston, match già puntato da Van Gundy e sul quale si baserà la stagione della franchigia della Florida. La pressione ora sarà tutta sui Celtics in gara 6 visto che dovranno chiudere il conto: un ritorno alla Amway Arena per una eventuale gara 7, in trasferta, potrebbe equivalere ad una clamorosa eliminazione che mai si è verificata nella storia del basket americano nelle 93 occasioni finora capitate. Solo 3 volte nell’hockey su ghiaccio (Toronto Maple Leafs nel 1942, New York Islanders nel 1975 e proprio quest’anno i Philadelphia Flyers peraltro su un’altra franchigia di Boston, i Bruins) sono riusciti nell’impresa di ribaltare un 3-0 in 3-4. Anche nel baseball ciò si è verificato ma per una sola volta e nell’occasione è stata coinvolta un’altra squadra di Boston, i Red Sox , ma in positivo, quando eliminarono, nel 2004, dopo essersi trovati sotto 3-0 i New York Yankees nella post season.
    Boston ora trema ma è squadra esperta per contenere l’emotività ed incanalarla nel giusto verso, dall’altra parte i Magic ci credono dato che da una situazione disperata ora sono a ridosso degli avversari e stanno facendo sentire il fiato sul collo.
    Gara 6 è in programma venerdì notte al “Garden” di Boston e sarà un appuntamento da non perdere per una partita che sarà giocata fino allo stremo da parte delle 2 squadre e dai giocatori che andranno in campo.

    Risultati NBA del 26 maggio 2010

    Orlando Magic – Boston Celtics 113-92
    –> Orl: Nelson 24, Howard 21, Redick 14, Lewis 14 – Bos: Wallace 21, Rondo 19, Pierce 18

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 2-3
    Lakers-Suns 2-2

  • Basket, Serie A: Bologna pareggia la serie, decisiva gara 5

    La Virtus Bologna batte Cantù e si porta in parità (2-2) nella serie dei quarti di finale dei playoff scudetto del campionato italiano di basket di Serie A.

    I bianconeri hanno praticamente demolito i brianzoli con un sonoro 95-79 riuscendo nella difficile impresa di riportarsi in parità dopo il 2-0 subito a Cantù.
    Grande protagonista della serata è stato il playmaker della squadra di Sabatini ovvero Andre Collins chiamato a fine partita a gran voce dalla curva bianconera, dopo la standing ovation dell’intera FuturShow Station. Dopo i 20 punti di gara 3, ieri sera ne sono arrivati 28, equamente divisi tra primo e secondo tempo. E pensare che dopo l’infortunio alla caviglia patito contro Siena non doveva nemmeno essere della serie. Cosa lo ha spinto a tornare in campo, pur acciaccato, lo ha spiegato lo stesso playmaker ieri nel dopopartita:

    • Non avrei dovuto giocare la serie contro Cantù, ma una volta andati sotto 2-0 ho pensato che piuttosto che passare l’estate a curarmi, pensando che non avevo dato il 100% per la mia squadra, preferisco giocarmela senza rimpianti e poi passare ugualmente l’estate a curarmi questo acciacco“.

    Spiegazione lineare, senza dubbio, oltre che coraggiosa. Ma soprattutto il playmaker ex Ferrara svela una frase sussurrata all’orecchio dal patron Sabatini nel corso proprio di gara 3, quando con la Virtus ormai fuori dal campionato e Collins ancora a zero punti nella partita, c’è stata la chiave di volta della serie e, forse (se le cose andranno bene anche in gara 5!) anche della stagione:

    • Mi ha detto di tirare qualsiasi cosa mi fosse arrivata in mano e l’ho fatto!“.

    Visti i risultati, mai suggerimento fu più azzeccato. Canestri che uniti alla giornata di grazia di Jackson hanno portato a questo 2-2 che dopo le due partite canturine sembrava veramente un’utopia:

    • Aaron (Jackson, ndr) mi sta dando una grossa mano perché è un giocatore aggressivo, che apre spazi e mi toglie pressione, perché le difese avversarie sono costrette a marcare anche lui“.

    Queste le parole del migliore in campo delle ultime 2 gare, ora chiamato ad un’altra grande prova da leader domani a Cantù, su un campo che si preannuncia veramente molto caldo. Patron Sabatini invece nel dopopartita minimizza quella frase sussurrata all’orecchio del suo play che molti avevano comunque intuito già lunedì sera, e regala altri messaggi piedi di fiducia a squadra e tifosi:

    • Non sono suggerimenti, per quelli ci pensa coach Lardo: i miei sono incitamenti, frasi che intendono dare entusiasmo. Eravamo in un momento difficile e tutti, in primis Andre che ha vissuto un’annata complicata a livello fisico e personale visto il lutto che l’ha colpito, avevano bisogno di fiducia. Ma non l’ho sbloccato io“.

    Una frase che comunque ha portato a 48 punti di Collins in meno di sette quarti di gioco e a un 2-2 che ora regala ancora più convinzione all’ambiente. Convinzione che Sabatini cavalca come solo lui sa fare:

    • Dipendesse da me, farei un pullman che parta per Cantù venerdì mattina, come avevamo fatto in altre partite del passato. Sinceramente penso che Cantù abbia perso una grande occasione all’inizio di gara 3, quando poteva chiudere la serie: lì siamo stati bravi noi a non lasciarci andare. Ora siamo 2-2 e gli sguardi della paura venerdì saranno i loro, non certo i nostri: noi non abbiamo niente da perdere, anche perché dopo ci aspetta Siena, e andremo là convinti di aver fatto una stagione positiva nonostante i tanti infortuni“.

    Poi Sabatini va giù duro nei confronti degli avversari:

    • Tra noi e Cantù ci sono 20 punti, quindi sono convinto che martedì andremo a Siena per gara 1“.

    Una frase, quella sui venti punti di scarto, che non portò benissimo in passato alle “V nere” ai tempi della Legadue con Jesi ma che fu riproposta con maggiore fortuna nella serie dei quarti 2006/07 contro Biella.
    Intanto, ieri si è chiusa la vendita dei biglietti per gara 1 e 2 a Siena, con 274 tagliandi venduti. E quindi Sabatini conferma:

    • Spero che questi tifosi ci seguano anche a Cantù e non ho dubbi. Ma lo ripeto: hanno fatto un affare, perché noi a Siena ci andremo“.

    I risultati dei playoff di Serie A (gara 4):

    Canadian Solar Bologna – Ngc Medical Cantù 95-79

    Le serie dei quarti di finale dei playoff di Serie A:

    1)Montepaschi Siena – 8)Benetton Treviso 3-0 (Siena accede alle Semifinali playoff)
    2)Pepsi Caserta – 7)Lottomatica Roma 3-0 (Caserta accede alle Semifinali playoff)
    3) Armani Jeans Milano – 6)Sigma Coatings Montegranaro 3-0 (Milano accede alle Semifinali playoff)
    4)NGC Cantù – 5)Canadian Solar Bologna 2-2

  • NBA: Phil Jackson tentato dai New Jersey Nets

    Una serie che sembrava potersi chiudere facilmente, quella con i Phoenix Suns, e che invece in un batter d’occhio è stata rimessa in bilico dalla squadra dell’Arizona che ha pareggiato la serie sul 2-2 sfruttando le 2 partite interne; nervosismo a fior di pelle che qualche rete televisiva ha mandato in visione negli Stati Uniti; esigenze di mercato non proprio chiare che rendono il futuro incerto e labile. Ecco tutti gli argomenti che stanno portando i Los Angeles Lakers ad affrontare uno dei periodi più difficili della stagione!

    E il tutto è sfociato nelle minacce di coach Phil Jackson, che secondo i bene informati sarebbe pronto a lasciare la “Città degli Angeli” se ci dovessero essere tagli ai costi di gestione e sui stipendi.
    Se infatti il proprietario della franchigia gialloviola, Jerry Buss, dovesse tagliare i costi, lo stipendio di Coach “Zen” si decurterebbe da 12 a 10 milioni di dollari. Interrogato da alcuni giornalisti in merito, il capo allenatore dei Lakers ha preferito restare molto vago dicendo che non ha ancora avuto modo di parlare con la dirigenza per affrontare la situazione.
    Pesa su tutto ciò come un macigno anche la serie contro i Phoenix Suns nelle finali di Western Conference: nella notte infatti i Suns e in particolar modo gli uomini in panchina di Alvin Gentry hanno pesantemente surclassato quella di Jackson regalando il 2-2 per la perfetta parità. Nell’ultimo quarto, per la prima volta forse nella storia, si è assistito ad un Jackson furibondo (verso Pau Gasol tra l’altro) nel chiamare un time-out.
    Ma se veramente questa situazione di nervosismo dovesse portare il coach 10 volte campione NBA (6 con i Chicago Bulls, 4 con i Lakers i suoi titoli in carriera) ad abbandonare la panchina gialloviola, dove potrebbe andare?
    Si vocifera in queste ore di un possibile interessamento verso i New Jersey Nets che grazie al nuovo proprietario e allo spazio salariale potrebbero allestire una super formazione in grado sin da subito di competere per i più grandi traguardi, ancor di più se si riuscisse nell’impresa di strappare LeBron James a Cleveland e alle altre concorrenti in gioco sul numero 23 dei Cavs. Nella sua carriera Jackson ha allenato sempre i giocatori più forti e dominanti in quel momento e stiamo parlando di Michael Jordan, Shaquille O’Neal e Kobe Bryant, allenare anche “LBJ” non sarebbe una sfida di poco conto.
    Di altre panchine non si può parlare, per ora l’unica esclusa direttamente è stata Chicago che in queste ore è intenta a cercare un nuovo capo allenatore. Jackson infatti ha detto che non ha intenzione di tornare ai Bulls ed ha chiuso la porta ad un possibile ritorno nella “Città del vento”.
    Ma il momento della verità dovrebbe essere comunque vicino e tra poco potremmo avere notizie più chiare sul futuro dell’allenatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della NBA.

  • NBAplayoff 2010, Finali di Conference:Top 5 del 25 maggio 2010

    NBA top 5 del 25 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • NBA playoff 2010, Finali di conference: Highlights del 25 maggio 2010

    Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 25 maggio, valida per le Finali di Conference dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

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  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Suns da urlo, Lakers piegati nuovamente in Arizona

    Una straordinaria prova di squadra dei Phoenix Suns permette alla franchigia dell’Arizona di pareggiare la serie di Finale di Western Conference contro i Los Angeles Lakers, nonostante una prova magistrale del talento gialloviola Kobe Bryant.
    Tanta pressione ora sulle spalle dei campioni in carica, che vanno ad affrontare una gara 5 quasi decisiva vista l’importanza di ritornare in Arizona per gara 6 con il vantaggio del risultato della serie.

    La partita è equilibrata nel primo quarto, ma i Suns la spezzano nel secondo dove vanno al riposo sul 64-55 con 9 punti di vanatggio.
    Il ritorno di L.A. in campo è sontuoso e alla fine del terzo periodo i gialloviola hanno ricucito quasi tutto lo svantaggio, solo 1 punto infatti divide le 2 squadre.
    Il quarto parziale però vede la riscossa dei padroni di casa: dopo il primo canestro firmato da Farmar per il +2 Lakers, ecco uscire la panchina dei Suns che con un parziale di 14-2 mette in chiaro le cose, riporta in doppia cifra il vantaggio arancioblu, stordisce i campioni in carica (3 triple in fila di Jared Dudley, Channing Frye e Leandro Barbosa) e consente di arrivare sino alla fine del match in relativa tranquillità con i liberi di Steve Nash, Amar’è Stoudemire e Jason Richardson a chiudere definitivamente l’incontro.

    Come già detto a Los Angeles non basta la straordinaria prestazione di Kobe Bryant che chiude quasi in tripla doppia con 38 punti (15/22 dal campo), 10 assist e 7 rimbalzi (anche 6 triple per il talento in maglia numero 24), Lamar Odom e Pau Gasol aggiungono 15 punti a testa, 13 sono di Ron Artest e 12 del centro Andrew Bynum, sempre limitato dai problemi al menisco.
    Ma tutto ciò non è bastato in considerazione della straordinaria prova corale dei Suns, che non solo hanno avuto il solito apporto dai titolari (Stoudemire 21 punti e 8 rimbalzi, Nash 15 punti e 8 assist, 11 punti di Jason Richardson e 8 di Grant Hill), ma hanno trovato lo straordinario contributo di una panchina che si sta rivelando la vera arma in più per la franchigia dell’Arizona: i numeri dicono 54 punti, 23 rimbalzi, 13 assist e ben 9 triple. Los Angeles viene schiantata a rimbalzo (36-51) e subisce l’aggressività dei Suns che vanno 32 volte in lunetta.
    Gara 5 è in programma a Los Angeles giovedì e sarà una partita indicativa per far capire da che parte potrà pendere l’inerzia della serie.

    Risultati NBA del 25 maggio 2010

    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 115-106
    –> Pho: Stoudemire 21, Nash 15, Barbosa 14, Frye 14 – Lak: Bryant 38, Gasol 15, Odom 15

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 1-3
    Lakers-Suns 2-2

  • Basket, Serie A: Milano e Caserta pronte per le Semifinali playoff

    Dopo la Montepaschi Siena anche l’Armani Jeans Milano e la Pepsi Caserta staccano il pass per le semifinali dei playoff del campionato italiano di Serie A di basket.

    L’Armani ha sudato parecchio contro la Sigma Montegranaro, che ha condotto la gara dall’inizio quasi fino alla fine dove una tripla di Mancinelli ha regalato il primo vantaggio ai lombardi che grazie anche alla precisione nei tiri liberi di Finley e Bulleri nei secondi conclusivi hanno indirizzato il risultato e la serie verso Milano. Ben quattro uomini in doppia cifra per la squadra di Bucchi, mentre a Montegranaro non sono bastati i 14 punti a testa del duo Cavaliero-Marquinhos. 81-75 il finale ma onore alla Sigma che nei 3 incontri non ha demeritato nei confronti dei più quotati avversari.

    Anche la Pepsi ha chiuso la sua serie con un netto 3-0 nei confronti della Lottomatica Roma e ora aspetta di incontrare, con il vantaggio del fattore campo, proprio l’Armani Jeans Milano per una sfida che ha tantissimi motivi di interesse. I campani hanno espugnato il PalaLottomatica con autorità, restando al comando in doppia cifra per larga parte del match grazie ad un Jumaine Jones in stato di grazia e a dir poco incontenibile per qualsiasi avversario gli si presentasse di fronte: 30 punti, 16 rimbalzi, 6 falli subiti e 47 di valutazione per l’ex-giocatore NBA che ha mostrato il suo talento cristallino a più riprese.
    Per la squadra di Sacripanti prestazioni più che positive anche per Ebi Ere e Andrea Michelori (12 punti per entrambi), mentre ai padroni di casa guidati in panchina da coach Repesa non sono bastati Jacopo Giachetti (19 punti) e Kennedy Winston (18). Il finale è 83-74 per Caserta e Roma va fuori senza aver fatto molta strada nella post season.

    Manca ora all’appello soltanto una squadra. Giovedì è in programma gara 4 della sfida tra Bologna e Cantù (la serie è sul 2-1 per i brianzoli), chi passerà si troverà di fronte la Montepaschi Siena, sicuramente la squadra più forte del campionato italiano.

    I risultati dei playoff di Serie A (gara 3):

    Benetton Treviso – Montepaschi Siena 66-69
    Canadian Solar Bologna – Ngc Medical Cantù 89-78
    Sigma Montegranaro – Armani Jeans Milano 75-81
    Lottomatica Roma – Pepsi Caserta 74-83

    Le serie dei quarti di finale dei playoff di Serie A:

    1)Montepaschi Siena – 8)Benetton Treviso 3-0 (Siena accede alle Semifinali playoff)
    2)Pepsi Caserta – 7)Lottomatica Roma 3-0 (Caserta accede alle Semifinali playoff)
    3) Armani Jeans Milano – 6)Sigma Coatings Montegranaro 3-0 (Milano accede alle Semifinali playoff)
    4)NGC Cantù – 5)Canadian Solar Bologna 2-1

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Top 5 del 24 maggio 2010

    NBA top 5 del 24 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Orlando sbanca Boston dopo un overtime

    Si riapre parzialmente la serie della Finale di Eastern Conference tra Orlando Magic e Boston Celtics.
    I Magic, con l’orgoglio, riescono ad evitare quantomeno un imbarazzante “cappotto” e riescono ad espugnare il “Garden” dopo un tempo supplementare. Occasione sprecata per i biancoverdi che comunque sembrano avere in mano il pieno controllo della serie, solo un miracolo potrebbe infatti permettere alla squadra della Florida di passare il turno.

    Entra molto bene in partita Orlando, che nel primo quarto trova in scioltezza sia il gioco interno di Dwight Howard, che quello sugli esterni con le triple di Rashard Lewis (finalmente segnali di vita dal numero 9 dei Magic) e di Matt Barnes. Boston cerca di rispondere con il capitano Paul Pierce ma nonostante ciò la squadra di Stan Van Gundy chiude il primo quarto in vantaggio per 31-26. Rondo ha problemi di falli e viene sostituito in campo, ma i Magic invece che incrementare il vantaggio restano sempre ancorati ai biancoverdi, il massimo vantaggio è nell’ordine dei 10 punti, ma Kevin Garnett non ci sta e ricuce prontamente lo strappo.
    Nel terzo quarto però i Magic iniziano a trovare difficoltà per andare a canestro complice l’ottima intensità difensiva di Boston. Garnett ed Howard si scambiano “carezze” proibite ed i due falli evitabili di Howard riportano in partita i Celtics che chiudono il quarto in vantaggio grazie ai liberi di un Rajon Rondo un pò fuori partita.
    Orlando inaspettatamente s’affida interamente a J.J. Redick che segna i primi 7 punti del quarto quarto con 2 triple e per 11 minuti di fila, a cavallo tra terzo e ultimo periodo, è l’unico che porta punti alla causa dei Magic. Boston risponde con un fantastico Glen Davis sia in attacco che in difesa ma Orlando va sul +7 a 2 minuti e mezzo dalla fine con il gioco da 3 punti di Howard. Sembra fatta ma Pierce e Allen producono l’8-1 di parziale che spedisce la gara all’overtime, il primo in questi playoff dove tutte le gare, dal primo turno ad ora, non hanno avuto mai un appendice di supplementare.
    Per i primi 2 minuti nessun punto da parte delle 2 squadre e tanta difesa. Poi entra in scena Jameer Nelson che spacca in 2 il supplementare con due triple. Ray Allen è magico e con altrettanti 2 tiri dall’arco tiene a galla i suoi. Howard trova due punti importantissimi sull’errore di Nelson e sul possesso successivo, Garnett è autore di un brutto passaggio che consegna gara 4 ad Orlando.

    Per i Celtics ottima gara di Pierce con 32 punti e 11 rimbalzi ma poco incisivo da 3 punti con un brutto 0/6, Ray Allen aggiunge 22 punti e Garnett si salva con 14. Fuori partita la vera chiave dei Boston Celtics, il playmaker Rajon Rondo che chiude con 9 punti e 8 assist ma poca incisività. 12 punti totali per la panchina che è stata sotto il livello standard.
    Per i Magic 32 punti, 16 rimbalzi e 4 stoppate per Dwight Howard, vero trascinatore, 23 di Nelson e 12 di Redick. 13 invece per un redivivo Rashard Lewis, 10 punti per un’altro “disperso” delle gare precedenti ovvero Matt Barnes. Gara orrenda invece per Vince Carter con soli 3 punti e 1/9 dal campo, fortunatamente,per i neroazzurri, non decisiva.
    Mercoledì si torna in Florida per gara 5 ma anche questa partita sarà un nuovo match point per i Celtics per agguantare la 21esima finale della sua storia.

    Risultati NBA del 24 maggio 2010

    Boston Celtics – Orlando Magic 92-96 (overtime)
    –> Bos: Pierce 32, Ray Allen 22, Garnett 14 – Orl: Howard 32, Nelson 23, Lewis 13

    Guarda gli highlights di Boston Celtics – Orlando Magic

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