Categoria: Basket

  • Le immagini dei Los Angeles Lakers campioni NBA 2010

    Al termine di una serie emozionante portata alla decisiva gara 7 [leggi l’articolo], i Los Angeles Lakers si sono imposti per 83-79 sugli eterni rivali dei Boston Celtics sul parquet amico dello Staples Center e hanno conquistato il 16esimo titolo NBA della loro storia bissando il successo dello scorso anno e vendicandosi della finale di due campionati fa quando furono i verdi a vincere l’anello. Niente da fare per Paul Pierce che ha visto la squadra della sua città (è nativo di Los Angeles) trionfare contro la squadra per cui gioca e di cui è il capitano indiscusso.

    Non poteva esserci finale migliore: di fronte le due franchigie più forti e titolate della National Basketball Association, i giocatori migliori della Lega erano in campo la scorsa notte per vincere l’anello. La storia parlava a favore dei Celtics che guidavano il confronto delle finali vinte (9-2) contro i gialloviola e vincendo 17 delle 21 finali disputate nella storia della franchigia; i losangelini invece avevano un maggiore numero di finali (31) con appunto 15 titoli.
    Kobe Bryant, al suo quinto titolo NBA in carriera, viene nominato Mvp delle finali; i Lakers così si portano a 16 titoli, a solo uno dai Boston Celtics che guidano l’albo d’oro con 17 successi e che sicuramente vorrano rifarsi l’anno prossimo, magari in una nuova battaglia, che non avrà mai fine, Celtics – Lakers.

    Clicca qui per vedere le immagini della finale NBA 2009-2010 tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics

  • Finale NBA 2010: Highlights del 17 giugno 2010

    Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 17 giugno, valida per la Finale dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

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  • Finale NBA 2010: top 5 del 17 giugno 2010

    NBA top 5 del 17 giugno 2010. Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • Finale NBA 2010: 16 volte Lakers, l’NBA è ancora gialloviola!

    Finale NBA 2010: 16 volte Lakers, l’NBA è ancora gialloviola!

    I Los Angeles Lakers sono nuovamente i campioni NBA. Dopo una tiratissima gara 7 i gialloviola sono riusciti a strappare letteralmente dalle mani degli avversari, i Boston Celtics, una partita che sembrava irrimediabilmente compromessa, riuscendo con caparbietà e prepotenza a prendersi un successo che vendica il KO di 2 anni fa per 4-2 subito proprio dai rivali di sempre biancoverdi.
    Lakers che portano a casa il loro 16esimo titolo, a solo una vittoria di distanza proprio dai Celtics che ancora sono la franchigia più titolata con 17 successi.
    Alla fine della partita e conseguentemente della serie, Kobe Bryant, leader indiscusso dei Lakers è stato eletto M.V.P. della Finale, premio che già aveva vinto lo scorso anno contro gli Orlando Magic battuti con un secco 4-1.
    Los Angeles campione dunque, ma i Boston Celtics devono mangiarsi le mani nel vero senso della parola per il modo in cui hanno buttato via la gara decisiva, che sembrava indirizzata sui giusti binari grazie ad un +13 a metà terzo quarto!

    La gara è stata molto emozionante, con i Celtics partiti molto bene e i Lakers con percentuali ridicole dal campo (25%) ma che con i molti rimbalzi offensivi si sono tenuti a galla: Boston però ha allungato nel finale, chiudendo i primi 12 minuti avanti di 9 (14-23).
    L’attacco di Boston nel secondo quarto s’inceppa e dopo meno di 2 minuti i Lakers sono già tornati a -4 con Artest che cattura l’11esimo rimbalzo offensivo dei californiani per il 19-23. I biancoverdi sbagliano 10 tiri in fila e L.A. ancora con Artest (ancora su rimbalzo in attacco, e fanno 13) sorpassa i biancovedi a capo di un 11-0 (25-23 a -7 minuti dalla fine). Rondo chiude la carestia con il canestro del 25 pari. Prosegue lo show di Artest, che ha 9 punti nel quarto contro i 6 di Boston a 3 minuti dall’intervallo. Dalla lunetta Ray Allen (0/5 da 3 nel primo quarto dopo la tripla iniziale) e Pierce riallugano per gli ospiti (29-33), il capitano biancoverde trova un canestro dall’angolo (31-37) ma ancora un pazzesco Artest (12 punti nel quarto) con 4 liberi tieni lì i Lakers, che vanno al riposo sotto di 6 (34-40) tirando con il 26% (e 6/12 ai liberi), con Kobe (8 punti con 3/14) e Gasol (6 punti con 3/12) disastrosi. Boston tira invece con il 44%, Pierce ha 11 punti con 6 rimbalzi, Rondo 6, 4 rimbalzi e 4 assist) ma sono i 12 punti della coppia Sheed-Big Baby a pesare. La lotta a rimbalzo tende a riequilibrarsi (29-23 per L.A., 14-13 nel solo 2° quarto) anche se quelli offensivi sono 15-2 per i padroni dello Staples. La differenza sin qui la fa la fantastica difesa dei Celtics.
    Nella ripresa Boston parte ancora forte e con 5 punti di KG (che subisce due falli da Kobe) e un arcobaleno e un layup su rimbalzo offensivo di Rondo fissa il massimo vantaggio (36-49 a 8 minuti dalla fine del periodo). Ma ecco che i Lakers trovano un minimo di ritmo offensivo e con Kobe (4/18 a questo punto del match), Gasol, Fisher e Odom (tap in sul 18° rimbalzo offensivo) con un 9-2 tornano a -6 (45-51). “Lamarvellous” (6 punti nel quarto) si ripete e i Lakers sono a -4 (53-57), Artest fallisce la tripla del -1 e si arriva agli ultimi 12 minuti della stagione sul 53-57 Boston. Kobe ha 5/20, Gasol 4/13, Artest 5/14 ma i 20 rimbalzi offensivi li tengono incollati agli avversari.
    Gasol porta i Lakers a -2 (55-57), poi una caterva di errori da ambo le parti prima del canestro di Garnett per il 55-59. Tre liberi di Kobe su un fantomatico fallo di Allen portano L.A. a -1 (58-59), un 2+1 di Artest conclude poi il lungo inseguimento dei californiani (61-61 a -7 minuti dalla fine del match). Si lotta solo sui nervi, dopo un 3/4 ai liberi di Ray Allen, Fisher pareggia nuovamente da tre (64-64) e Kobe dalla lunetta firma il primo sorpasso Lakers (66-64 a 6 minuti dal termine). Pierce e Allen sono 6/22 in coppia, brutto segnale per i Celtics in vista della volata. Ancora Kobe fa +4 L.A., che ora difende alla morte mentre l’attacco biancoverde è statico ed eccede negli isolamenti. Gasol dalla lunetta porta il parziale a 9-0 e i Lakers avanti di 6 (70-64). Pierce accorcia, Kobe fa 1 su 2 ai liberi (71-66), Garnett riporta i Celtics a -3 (71-68). I Celtics avrebbero bisogno di qualche stop difensivo ma ormai sono sulle gambe e finiscono col fare sempre fallo. Ancora lo spagnolo dalla lunetta per il 73-68, prima dell’ultimo sprazzo Celtics (Pierce per il 74-70 a -2 minuti). Odom fallisce la tripla che avrebbe ucciso il match ma dall’altra parte Pierce perde palla cercando di scaricare su Sheed. Gasol trova così il +6 (76-70) ad un minuto e mezzo dalla sirena che sa tanto di titolo. Ma Sheed risponde dall’arco (76-73), prima che Artest metta la sua seconda tripla su 7 tentativi per il nuovo +6. Ora non si sbaglia più, è un finale entusiasmante. Ray Allen dall’angolo segna ancora da tre (79-76 a -51 secondi), Kobe trova il ferro ma il 23° rimbalzo offensivo di L.A. permette a Gasol di servire Kobe. Sesto fallo di Sheed, 2/2 ai liberi e 81-76 a -25 secondi. Rondo s’inventa l’ennesima tripla a -16 secondi (81-79) e non è ancora finita! Kobe rischia di perdere palla sulla pressione dei Celtics, rimessa L.A., palla a Vujacic che subisce fallo. Mancano 11 secondi e l’ex Udinese, il più improbabile degli eroi, dalla lunetta li mette entrambi: 83-79 e, dopo l’errore da 3 di Rondo, lo Staples può esplodere. Stavolta è davvero fatta. Il titolo resta a Los Angeles.

    Boston può recriminare ma deve essere soltanto orgogliosa della sua stagione. Non è bastata una grande difesa che ha tenuto i Lakers a soli 34 punti nel primo tempo con percentuali ridicole (25%).
    Los Angeles chiude con il 32% alla fine ma ringrazia il suo strapotere sotto il tabellone dei Celtics dove strappa ben 23 rimbalzi d’attacco che testimoniano la maggiore fisicità dei Lakers e l’assenza di Kendrick Perkins per i Celtics.
    Ron Artest è senza dubbio l’MVP di gara 7: 20 punti e una difesa che ha cancellato Paul Pierce nel secondo tempo. Grande anche Gasol che va vicino al “20+20” mentre i tempi scenici di Fisher rimangono di purissima qualità con la tripla che fa partire il parziale che decide gara 7, serie e campionato.
    Per i Celtics, tanta amarezza e grande orgoglio. Non basta un super Garnett da 17 punti e 8/13 dal campo con Allen e Pierce che combinano per 8/29 dal campo. Rasheed Wallace è un mastino che predica pallacanestro ma il suo ultimo fallo arriva prima della sirena finale.

    Risultati NBA del 17 giugno 2010

    Los Angeles Lakers -Boston Celtics 83-79
    –> Lak: Bryant 23, Artest 20, Gasol 19 – Bos: Pierce 18, Garnett 17, Rondo 14

    LA SERIE DELLA FINALE NBA:

    Lakers-Celtics 4-3

    LOS ANGELES LAKERS CAMPIONI NBA

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  • NBA playoff 2010, Finale: Top 5 del 15 giugno 2010

    NBA top 5 del 15 giugno 2010. Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

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  • NBA playoff 2010, Finale: Highlights del 15 giugno 2010

    Ecco gli highlights della partita NBA disputata il 15 giugno, valida per la Finale dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

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  • Finale NBA 2010: La furia dei Lakers si abbatte sui Boston Celtics, si va a gara 7

    Dura molto meno del previsto gara 6 della Finale NBA tra Boston Celtics e Los Angeles Lakers, circa metà del primo quarto. Poi i padroni di casa gialloviola prendono il largo e i Celtics vengono affondati dalla furia devastante e dallo strapotere losangelino. Ci vorrà gara 7 per decidere chi sarà campione NBA.

    Il primo quarto sembra poter dare spettacolo, ma come già detto i biancoverdi si sciolgono subito di fronte alla determinazione degli avversari, complice anche l’infortunio al ginocchio (con probabile forfait per gara 7) del centro Kendrick Perkins che difensivamente è uno dei migliori giocatori di Boston. 28-18 il risultato della prima frazione di gara e match messo sui binari giusti e della tranquillità per i gialloviola, che non paghi del vantaggio accumulato rifilano altri 10 punti di scarto nel secondo quarto agli avversari tenendoli a soli 13 punti segnati e andando al riposo sul 51-31 facendo capire che la serata non prevederà sorprese: Artest, il solito Bryant e Gasol sono quasi enciclopedici, Odom è scatenato e a nulla quindi vale la buona performance di Ray Allen che segna quasi da solo i canestri biancoverdi.
    Il secondo tempo non cambia la miusica e i Lakers, forti dell’appoggio del pubblico e di un’ottima condizione fisica (testimoniata dalla spettacolare schiacciata di Shannon Brown nel terzo quarto) raggiungono il +25 alla fine del terzo periodo: 76-51 e gara fondamentalmente chiusa a doppia mandata!
    Il quarto quarto si apre con la continua ricerca verso un Gasol che è a 2 assist dalla tripla doppia mentre i Boston Celtics sono nelle mani dell’imprevedibile Nate Robinson che fa dell’alternanza tecnica una filosofia di vita.
    Le percentuali vanno a picco (3/18 combinato per le due squadre) e calano clamorosamente con le conclusioni velleitarie di Nate Robinson che diventano l’attrazione principale della prima metà del garbage time dell’ultimo quarto.
    Gasol arriva a 9 assist ed insieme a Kobe viene richiamato in panchina con ancora 5 minuti sul cronometro.
    Finisce 89-67 con 26 punti di Bryant, 17 punti, 13 rimbalzi e 9 assist di Gasol e 15 di un ottimo Artest. Poca roba per Boston invece i 19 punti di Ray Allen che è stato l’unico a brillare, Garnett è stato letteralmente divorato da Gasol e la squadra del Massachusetts è scomparsa rapidamente dal gioco. Tutto ciò vuol dire gara 7 (giovedì 17 giugno alle 3.00 di notte in Italia) da seguire ad ogni costo: vita o morte in uno scontro che si preannuncia epico e che potrebbe rimanere nella storia del basket mondiale.

    Risultati NBA del 15 giugno 2010

    Los Angeles Lakers -Boston Celtics 89-67
    –> Lak: Bryant 26, Gasol 17, Artest 15 – Bos: Ray Allen 19, Pierce 13, Garnett 12

    LA SERIE DELLA FINALE NBA:

    Lakers-Celtics 3-3

  • Basket, Serie A: Siena vince e va sul 2-0 nella Finale scudetto

    Termina con un largo successo 81-59 anche gara 2 della Finale scudetto dei playoff del campionato italiano di basket di Serie A in favore della Montepaschi Siena contro l’Armani Jeans Milano.

    La Montepaschi ha mostrato tutta la sua superiorità contro un’Armani Jeans Milano molto volenterosa, ma non abbastanza solida per resistere all’armata biancoverde.

    Siena soffre solo nel primo quarto chiuso sotto di un punto (17-18) al cospetto di un avversaria piuttosto in palla, ma nel secondo quarto i soliti Terrell McIntyre e Romain Sato prendono in pugno la partita e stravolgono il risultato e l’inerzia del match: solo 6 punti concessi a Milano che resta gli ultimi 5 minuti senza poter segnare grazie ad una gran difesa. Il primo tempo si chiude con i toscani avanti di 15 (39-24).
    Nel terzo quarto Milano prova a rifarsi sotto e a ridurre il passivo, ma Siena in difesa concede davvero poco e tiene sempre alta la concentrazione. Il terzo quarto si chiude 55-42. Negli ultimi 10′ non cambia il tema della partita e per Siena non è difficile controllare la situazione. Top scorer sono Sato e Domercant con 16 punti a testa mentre McIntyre arriva a quota 12, per Milano ci sono 13 punti di Maciulis e 12 di arnold. All’ Armani Jeans serve adesso recuperare energie in vista di gara 3 che giocherà in casa, al Forum, giovedì alle 20.30.

    I risultati della Finale playoff di Serie A (gara 2):

    Montepaschi Siena – Armani Jeans Milano 81-59

    FINALE SCUDETTO:

    1)MONTEPASCHI SIENA – 3)ARMANI JEANS MILANO 2-0

  • Adidas-NBA 5 United Tour 2010: Spettacolo a Milano

    Sabato 12 e domenica 13 giugno la città di Milano è stata protagonista nello sport avendo ospitato un evento mondiale molto seguito da tutti gli appassionati di basket: l’Adidas-NBA 5 United Tour 2010.
    L’evento, portato avanti da Adidas e National Basketball Association, prevede tornei 5 contro 5 con pick-up games ed elementi di basket interattivo, ed è giunto ormai alla sua quarta edizione che ha avuto la città italiana come prima di 3 tappe europee (le altre saranno a Madrid il 26-27 giugno e a Parigi il 4-5 settembre).
    Nelle 2 giornate milanesi a farla da padrone sono state le partite e il basket giocato, con un torneo di 5 contro 5 maschile e femminile, ma anche con tantissime attività che hanno coinvolto i fan accorsi numerosi all’evento come le gare del tiro da 3 punti e quella delle schiacciate, specialità queste che attirano da sempre l’attenzione dei veri appassionati di basket. Grande entusiasmo anche per le ballerine dei New York Knicks che si sono esibite in vari balletti che eseguono anche durante le partite di New York e che hanno mandato in visibilio il numeroso pubblico sugli spalti.
    Grandi protagonisti, però, sono stati i giocatori ospiti delle 2 giornate: Nicolò Melli, stella nascente del nostro basket che ha giocato nell’ultima stagione in Lega 2 con Reggio Emilia (e che sembra in procinto di passare a una squadra prestigiosa come la Montepaschi Siena oppure l’Armani Jeans Milano), Pietro Aradori, reduce da una stagione non troppo esaltante con l’Angelico Biella (e in procinto di trasferirsi alla Montepaschi per la prossima stagione) e infine la stella più attesa, ovvero il giocatore NBA Tracy McGrady.
    Proprio quest’ultimo, in una partitella di esibizione di alcuni ragazzi ha deciso di scendere in campo per deliziare un po’ il pubblico, senza riuscirci troppo a dire tutta la verità. Infatti T-Mac è sembrato piuttosto sovrappeso e non del tutto sciolto nei movimenti, anche a causa dell’ultima stagione giocata a metà tra Houston Rockets e New York Knicks senza continuità di rendimento: l’ala è diventata anche free agent e quindi dovrà cercare di strappare un nuovo contratto per continuare a giocare nella Lega americana.

    I 3 protagonisti hanno rilasciato anche qualche intervista. Ecco le parole, per iniziare di Tracy McGrady:

    • Non so ancora dove giocherò la prossima stagione. Quest’estate succederanno molte cose e non c’ho ancora pensato. Vedremo che succederà.
    • Ci sono un sacco di giocatori talentuosi con i quali mi piacerebbe giocare. Dipenderà da dove finiranno questi campioni e che squadra verrà costruita attorno a loro. Non bastano le primedonne, per vincere c’è bisogno di un nucleo di giocatori importanti assieme a due campioni. Vedremo i free agent: Dwyane Wade, Lebron James, Amar’e Stoudemire e Dirk Nowitzki sono liberi.
    • Non so però come finirà. Magari resteranno tutti nella loro attuale squadra. Ma se non accadrà l’Nba cambierà completamente e sarà interessante capire come questi giocatori si accoppieranno. Lebron e Wade assieme o magari Lebron e Chris Bosh. Forse però rimarranno tutti dove sono rispettando le squadre dove giocano“.

    La mezza stagione disputata con i Knicks gli ha dato anche modo di conoscere il nostro Danilo Gallinari. Ecco cosa ne pensa il numero 3 arancioblu:

    • Gallinari è’ un giocatore giovane e con molto talento. Credo sia tutto nelle sue mani: deve essere lui a voler diventare uno dei migliori giocatori dell’NBA. C’è tanto da faticare per diventare un grande: bisogna essere continui e giocare ad alti livelli anno dopo anno. Lui ha gli strumenti per diventare un campione però deve saperli usare“.

    Poi si è lasciato andare anche ad un commento sulla Finale NBA che si sta disputando in questi giorni tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics e che vede provvisoriamente in vantaggio i biancoverdi Celtics per 3-2:

    • Secondo me i Celtics vinceranno in 6 partite. Avevo scommesso su Boston già dall’inizio della serie. Vedere di nuovo una finale tra Lakers e Celtics è emozionante e da quando le due squadre si sono qualificate non ho avuto dubbi. Vinceranno i Celtics

    Ha parlato anche Pietro Aradori per quanto riguarda il suo futuro:

    • L’anno prossimo voglio giocare in un club che farà l’Euroleague, si tratta dello step successivo nella crescita di un giocatore. Con Biella è stata una stagione travagliata. Abbiamo cambiato 4 volte gli americani, ma alla fine siamo riusciti a salvarci. Abbiamo festeggiato più la salvezza di quest’anno che non la semifinale dell’anno scorso“.

    Queste le parole invece di Nicolò Melli:

    • Se dovessi cambiare squadra mi piacerebbe andare in un club che mi possa fare fare il salto di qualità, anche se fosse di serie A, ma non farò il passo più lungo della gamba. L’NBA è un sogno, ma ci voglio arrivare quando sarà il momento giusto“.

    L’evento è stato un successo e i tanti fan arrivati a Milano da ogni parte d’Italia sperano che anche l’anno prossimo la NBA possa dare un’altra forte emozione come è successo in questa 2 giorni milanese, organizzando un nuovo appuntamento.

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  • NBA playoff 2010, Finale: Top 5 del 13 giugno 2010

    NBA top 5 del 13 giugno 2010. Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

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