Categoria: Basket

  • Mondiali di basket Turchia 2010: L’analisi delle squadre

    Mondiali di basket Turchia 2010: L’analisi delle squadre

    Oggi inizia in Turchia la 16esima edizione dei Campionati Mondiali di basket.

    Ai nastri di partenza si presenteranno 24 nazionali che, chi più, chi meno, hanno tutte l’ambizione di issarsi sul tetto del Mondo e dimostrare di essere la squadra più forte.

    Ecco l’analisi dei 24 team partecipanti a questa edizione:

    Gruppo A (Kayseri)

    ANGOLA: Uno degli stati guida del movimento africano della pallacanestro, ma ancora troppo poco livello di talento in squadra per sperare di passare il primo turno. Neanche la loro fisicità potrà fare miracoli.

    ARGENTINA: I sudamericani dovrebbero giocarsi con la Serbia il primato nel girone A; la squadra è molto solida ed esperta, forte dei 3 giocatori NBA nel roster: con Carlos Delfino (reduce da una stagione quasi perfetta nel suo ruolo a Milwaukee) Scola degli Houston Rockets e Oberto, con la regia di Prigioni e l’apporto di Kammerichs si potrebbe pure puntare al podio, ma sarà dura senza l’apporto del leader e anima della squadra Manu Ginobili e senza l’eclettico Andres Nocioni fuori in extremis per un infortunio alla caviglia.

    AUSTRALIA: I canguri crescono edizione dopo edizione e anche questa volta avranno voglia di fare un passo in avanti; le stelle saranno David Andersen che gioca nei Toronto raptors e Patrick Mills dei Portland Trail Blazers, ma dietro di loro il movimento cresce: ci sono infatti ben 8 giocatori “europei” più 2 NCAA che comunque non sono stati convocati (uno dalle chiare origine italiane, Dallavedova, classe 1990, che gioca a St.Mary’s), e potrebbero garantire quantomeno il passaggio del turno.

    GERMANIA: Non ci sarà Dirk Nowitzki stella dei Dallas Mavericks e nemmeno il naturalizzato Kaman, e così la Germania dovrà affidarsi per il passaggio del primo turno all’americano Greene e ad una serie di giocatori normali dalla buona esperienza europea, difficile sperare in qualcosa di più; tutto da vedere il giovane Elias Harris, classe 1989, che gioca a Gonzaga in NCAA. Sotto canestro possibile rivelazione il neo draftato dai Thunder (ma lasciato ancora un anno in Europa), il centro Tibor Pleiss, anche lui classe 1989. Passaggio del turno assicurato ma poi la corsa si fermerà presto

    GIORDANIA: Guidata dal coach portoghese Mario Palma, esperto di manifestazioni internazionali, la Giordania dovrebbe lottare con Angola per evitare l’ultimo posto nel girone. Squadra povera senza speranze per il prosieguo del torneo.

    SERBIA: Come al solito sarà una squadra giovane e piena di talento quella serba! Difficile capire dove potranno arrivare i ragazzi di coach Ivkovic, se sapranno evitare i black out che troppo spesso li bloccano nelle partite importanti. Se li eviteranno il podio potrebbe non essere una chimera; dopo la rissa dell’amichevole con la Grecia staranno fermi per 3 turni Nenad Krstic, centro degli Oklahoma City Thunder, e per 2 Milos Teodosic, guardia dell’Olympiakos, 2 delle stelle della formazione serba, ma Perovic e soci non dovrebbero soffrire troppo nel girone. I 2 squalificati quindi avranno tempo per mettersi in luce nelle sfide ad eliminazione diretta.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 ARG, 2 SER, 3 GER, 4 AUS, 5 ANG, 6 GIO

    Gruppo B (Istanbul)

    BRASILE: L’eterno coach argentino Ruben Magnano, oro con l’albiceleste alle olimpiadi 2004 contro l’Italia, guiderà un Brasile dall’età media elevata e dalla buona esperienza internazionale. Certamente questo è il gruppo di USA, Croazia e Slovenia quindi bisognerà fare sul serio fin dall’inizio, ma le prime 2 partite contro Iran e Tunisia dovrebbero dare fiducia ai verdeoro che potranno contare su 3 star NBA, Barbosa, Varejao (con ottima esperienza tra i professionisti americani), e Splitter (neoaquisto degli Spurs ma con grandi trascorsi europei a Vitoria), oltre che sui veterani Giovannoni, Alex Garcia, Huertas e Machado; Pesa l’assenza del centro Hilario Nenè, per guai al ginocchio, ma anche senza il pivot dei Denver Nuggets il passaggio del turno dovrebbe essere assicurato, e battendo una tra Slovenia e Croazia si potrebbe sognare qualcosa in più del probabile quarto posto nel girone B.

    CROAZIA: Tipica squadra slava dotata di grande talento e poca testa, le stella saranno Planinic, mai completamente esploso al CSKA Mosca, Ukic, che ha dovuto ripiegare in Turchia dopo una deludente esperienza NBA a Toronto, e Ante Tomic, gigante del Real Madrid di Messina che avrà finalmente l’occasione per dimostrare di essere un campione. Con Slovenia e Brasile si giocheranno i piazzamenti migliori dietro Gli U.S.A.

    IRAN: Il movimento cestistico iraniano cresce: prova ne è il gigante di 218 centimetri dei Memphis Grizzlies, Hamed Haddadi. Il livello comunque è ancora molto basso ma il futuro potrebbe essere roseo; Attesa per vedere il classe 1990 Arsalan Kazemi, ala appena reclutata dalla Rice University in NCAA, mentre tutti gli altri giocano in patria.

    TUNISIA: Dovrebbero concludere il girone all’ultimo posto alle spalle dell’Iran. Squadra senza grosse possibilità ed ambizioni, è già un successo che sia arrivata all’appuntamento finale riuscendo a passare le qualificazioni.

    SLOVENIA: Lotterà con la Croazia per il secondo posto del girone (ma attenzione al Brasile), coach Becirovic ha messo insieme un roster assortito, pieno di lottatori e di ragazzi dotati di grande tecnica; dovrebbe essere il mondiale della consacrazione per Goran Dragic, riserva di Steve Nash ai Phoenix Suns e reduce da una stagione veramente ottima, poi ci sarà il figlio del coach, Sani Becirovic, l’altro NBA Primoz Brezec sotto canestro, Lakovic e Nachbar (ex New Jersey Nets con ottimi risultati nella NBA), e potrebbero chiudere il girone alle spalle degli USA. Peccato per l’assenza di Beno Udrih che avrebbe reso la Slovenia fortissima nel ruolo di playmaker, potendo contare tra lui e Dragic.

    U.S.A.: Nonostante abbia ottenuto 12 rifiuti da tutti i 12 campioni olimpici di Pechino, coach Krzyzewski è riuscito a costruire tra tanti problemi una squadra che merita, comunque, ed in fin dei conti, i favori del pronostico nonostante l’età media giovanissima e nonostante manchi qualche giocatore di talento sotto canestro. In fondo Krzyzewski a Duke è abituato a lavorare con i gioavnissimi, poi avrà il supporto di Mike D’Antoni (New York Knicks) e Nate McMillan (Portland Trail Blazers) e, cosa scontata, il talento di team U.S.A., che comunque non è un Dream Team come negli anni passati ma potrà disporre di un buon livello di talento. Tutto poggerà sulle spalle del fenomenale Kevin Durant, secondo solo a LeBron James nella classifica dell’M.V.P. di quest’anno in NBA che è chiamato alla definitiva consacrazione dopo i 3 anni incredibili nella Lega. A soli 21 anni è diventato il più giovane miglior marcatore della storia della NBA e di questo passo anche i vari Kobe, Dwyane e LeBron dovranno fare i conti con la sua presenza che già risulta ingombrante e molto splendente. Inoltre ci saranno 3 stelle di prima grandezza e ormai affermate in NBA come Iguodala, Granger e Gay, 2 solidi veterani del calibro di Billups e Odom, la favolosa classe 1988 (che comprende anche Durant), che annovera Curry, Gordon, Love, Rose e Westbrook. Leggerini e poco talentuosi nel ruolo di centro, dovrebbero sopperire con il favoloso back-court e grazie al talento del numero 35 dei Thunder potrebbero vincere il loro primo campionato del mondo.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 U.S.A., 2 SLO, 3 CRO, 4 BRA, 5 IRA, 6 TUN

    Gruppo C (Ankara)

    CINA: Senza Yao Ming, che ha ripreso a lavorare da poco dopo 14 mesi di inattività per la frattura del piede, la stella sarà Yi dei Washington Wizards e purtroppo per gli asiatici non dovrebbe bastare a superare il primo turno. A meno di clamorosi harakiri di Porto Rico in primis e di Russia subito dopo.

    COSTA D’AVORIO: Dovrebbe chiudere il girone in ultima posizione.

    GRECIA: Per tornare sul podio mondiale la Grecia si affida ad un coach lituano, Jonas Kazlaukas, e ad un gruppo di giocatori consolidato che si conosce oramai da molti anni, formato da due blocchi “granitici” di Panathinaikos e Olympiakos; proprio l’esperienza dovrebbe essere l’arma in più di Diamantidis, Spanoulis e compagni; a causa della rissa con la Serbia, nell’amichevole giocata prima di questi Mondiali Fotsis e “BabyShaq” Schortsanitis salteranno le sfide con Cina e Porto Rico ma non dovrebbero esserci grossi problemi per il team greco, visto che la candidatura ad una medaglia è forte.

    RUSSIA: La Russia di David Blatt è un gruppo unico ed unito di giocatori che militano quasi tutti nel campionato di casa soprattutto nell’armata rossa del CSKA, con l’aggiunta di Mozgov neoaqusto dei Knicks di Mike D’Antoni; difficile dire dove possa arrivare la nazionale russa, la classe c’è, forse manca un po’ d’esperienza, in questo caso il vecchietto Holden sarebbe tornato molto utile. Peserà anche l’assenza di A.K. 47 ovvero Andrei Kirilenko, vero leader di questa squadra.

    PORTO RICO: Molti addetti ai lavori la classificano come la vera mina vagante del torneo, una squadra dotata di un talento eccezionale e con una serie di giocatori al top della forma, oltre che con un mix di giovani e anziani perfetto; la regia con J.J. Barea (che ha tenuto a lungo seduto in panchina Kidd a Dallas per minuti di riposo importanti), e Carlos Arroyo, play dei super Miami Heat, è una delle migliori del campionato, l’esplosività di Guillermo Diaz e dell’altro NBA Balkman (Denver Nuggets), oltre alla forza sotto canestro del veterano Santiago e dei 220cm di Ramos dovrebbero consentire a Porto Rico di passare agilmente il girone e poi di vagare “impazzito” per il tabellone ad eliminazione diretta.

    TURCHIA: I padroni di casa guidati da coach Tanjevic hanno preparato l’evento casalingo con cura maniacale e si presentarnno all’esordio contro la Costa D’Avorio al top della condizione; Turkoglu, reduce da una stagione deludente a Toronto (e passato recentemente a Phoenix), guiderà la Turchia insieme agli altri 3 giocatori NBA Ersan Ilyasova (Milwaukee), Erdem (Boston) e Asik (Chicago), con il resto del roster completato da gente di grande esperienza come Tunceri e Gonlum e talenti rtitrovati come Akyol; l’obiettivo di Tanjevic è il podio, con la spinta del pubblico potrebbe farcela. L’assenza di Okur priva i turchi di un grande punto di riferimento ma giocare in casa potrebbe dare la spinta in più per arrivare a grandi traguardi.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 TUR, 2 GRE, 3 POR, 4 RUS, 5 CIN, 6 CAV

    Gruppo D (Izmir)

    CANADA: 2 nomi NBA a roster, Joel Anthony (nessuna parentela con il ben più noto Carmelo) e Rautins, 2 giovani NCAA, con il classe 1991 Olynyk molto interessante, qualche “giocatore europeo” ma poco talento, potrebbe giocarsi il quarto posto con la Nuova Zelanda se le cose andranno per il verso giusto.

    FRANCIA: Non è certamente la migliore Francia che coach Collett poteva avere tra le mani per un mondiale, ma le presenze di Diaw (Charlotte Bobcats) e Batum (Portland Trail Blazers), prospetto dalle potenzialità impressionanti, bastano per garantire una squadra d’assalto; anche Ian Mahimni (Dallas) gioca in NBA, poi ci saranno De Colo, Florent Pietrus e Ali Traore a supportare le stelle, per passare il turno basterà, per andare oltre sarà molto difficile. Con Tony Parker Joakim Noah, Mickael Pietrus e RonnyTuriaf (i grandi assenti) si sarebbe potuto puntare in alto.

    LIBANO: Molto probabilmente perderanno tutte le partite, ma il loro successo è essere presenti e partecipare alla Manifestazione Mondiale.

    LITUANIA: Anche quì mancheranno le stelle vere, i vari Maciulis, Javtokas, Kleiza (punta di diamante della squadra dell’est ma non basterà per andare lontano) e Kalneitis basteranno per superare il primo turno, non certo per puntare alle medaglie.

    NUOVA ZELANDA: Dovrebbe battere il Libano e giocarsi il quarto posto con il Canada. Di più non potrà fare!

    SPAGNA: I campioni in carica guidati dall’unico italiano presente al mondiale turco, coach Sergio Scariolo, dovranno fare a meno di Pau Gasol stella dal talento spaventoso dei Los Angeles Lakers bi-campioni NBA, ma vanno comunque considerati la prima alternativa agli U.S.A.; i 2 NBA Rudy Fernandez (Portland) e Marc Gasol (Memphis), fratellino minore del più noto Pau, guideranno uno squadrone che può contare sul blocco Barcellona fresco campione d’Europa con la presenza di Navarro, Rubio e Vasquez e sul blocco Real Madrid formato da Garabjosa, Sergio Lull e Reyes, oltre che su San Emeterio, tiratore mortifero che potrebbe anche esaltarsi in questo mondiale.

    Possibile classifica alla fine del girone 1 SPA, 2 LIT, 3 FRA, 4 CAN, 5 NZL, 6 LIB

  • Oggi al via i Mondiali di basket in Turchia

    Oggi al via i Mondiali di basket in Turchia

    Comincerà oggi la 16esima edizione dei Campionati Mondiali di basket che si svolgeranno in Turchia fino al 12 settembre e che designeranno o i nuovi successori della Spagna sul tetto del Mondo oppure vedranno la riconferma del paese iberico come la migliore nazionale di basket del pianeta.

    Il format è il solito, ovvero 24 squadre divise in 4 gironi: ogni gruppo quindi sarà composto da 6 squadre ed accederanno agli ottavi di finale le prime 4 di ogni girone. Tra le squadre partecipanti non ci sarà l’Italia, che non si è qualificata e non ha richiesto la wild card.

    Presenti, invece, le nazionali più forti. La Spagna, campione in carica, ha un gruppo piuttosto complicato con Lituania, Francia, Libano, Canada e Nuova Zelanda, mentre sembra più facile la strada degli U.S.A.:i campioni olimpici infatti affronteranno Croazia, Brasile, Tunisia, Slovenia e Iran. I padroni di casa della Turchia se la dovranno vedere con gli arcirivali della Grecia e con la Cina del grande assente Yao Ming. Russia, Porto Rico, e Costa d’Avorio sono poi le altre squadre del Gruppo C.
    Più equilibrio invece nel girone A dove Argentina e Serbia si daranno battaglia per il primato mentre le defezioni tedesche tagliano i teutonici fuori dal discorso primo posto.

    E proprio sulle assenze bisogna fare il punto: infatti questa edizione dei Campionati del Mondo sarà molto povera di “Stelle” internazionali.
    Molti dei giocatori che giocano in NBA infatti hanno dato forfait in vista della nuova stagione agonistica che sarà molto intensa. Basti pensare che anche la nazionale americana non è la stessa che ha vinto l’oro olimpico ma è completamente rivoluzionata a causa delle defezioni di Dwyane Wade, Lebron James, Chris Bosh, Kobe Bryant, Dwight Howard, Chris Paul, Carmelo Anthony, dovendo affidare le redini della squadra ad un ragazzino di appena 21 anni, Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder, che si troverà ad essere la punta di diamante di una formazione giovanissima ma che ha grossi problemi in zona pitturata.
    L’Argentina non avrà il suo leader Manu Ginobili e neanche Andres Nocioni che si è infortunato proprio pochi giorni fa prima dell’inizio della rassegna iridata. La Germania dovrà fare a meno di Dirk Nowitzki, stella di assoluta prima grandezza nella NBA con i Dallas Mavericks e non ci sarà neanche il suo gregario, il centro Chris Kaman. Tanta attesa però per il suo sostituto Tibor Pleiss, appena selezionato nell’ultimo Draft NBA dagli Oklahoma City Thunder di Durant e di cui si dice veramente un gran bene.
    La Serbia potrà disporre invece di Nenad Krstic, anch’egli giocatore dei Thunder, ma che salterà le prime 3 partite assieme a Teodosic (2 giornate di squalifica per quest’ultimo) dopo la vergognosa rissa avvenuta nell’amichevole Serbia-Grecia di qualche giorno fa. Il Brasile dovrà rinunciare forzatamente ad Hilario Nenè: il centro dei Nuggets ha grossi problemi al ginocchio e salterà la competizione, ma il C.T. Magnano potrà contare sul giocatore dei Cavs, Varejao, e sul nuovo Spurs Thiago Splitter. Anche Barbosa ha dato al sua adesione per questa edizione del Mondiale. La Slovenia dovrà fare a meno di Beno Udrih, mentre la Cina dovrà sopperire all’assenza di Yao Ming che è tornato da circa 2 settimane ad allenarsi dopo la brutta frattura al piede di 14 mesi fa nei playoff NBA del 2009 contro i Lakers. Russia invece senza Kirilenko, assenza pesante visto che A.K. 47 era (e resta) il vero leader della squadra. la Turchia dovrà giocare senza il centro titolare Okur a causa dell’infortunio al tendine d’achille patito dalla stella dei Jazz. Grandi defezioni anche per la Francia: non ci sarà Tony Parker, nè Turiaf, nè Pietrus, nè tantomeno il centro Joakim Noah e queste sono assenze che pesano tanto. La Spagna non potrà contare invece sull’apporto della Superstar Pau Gasol.
    Forse un’edizione un pò “zoppa” per via di queste assenze ma che potrà dare sicuramente qualche spunto di riflessione partita dopo partita.
    Anche se non gode di fiducia illimitata potremmo assistere al successo degli Stati Uniti, che potrebbero essere contrastati solo dalla Spagna di Sergio Scariolo.
    Team U.S.A. farà affidamento sul talento puro e cristallino di Durant che nell’ultima stagione NBA ha dimostrato di potersela giocare alla pari con i più grandi fenomeni del basket pur avendo solo 21 anni. E’ lui il nuovo che avanza e che potrebbe dettare legge in questo sport per i prossimi 10-15 anni: i miglioramenti del numero 35 degli Oklahoma CityThunder sono spaventosi di anno in anno ed il ragazzo ha un’etica lavorativa fuori dal comune che abbinata alle sue incredibili doti fisiche ne fanno una macchina da punti inarrestabile. Sarà proprio lui la stella di questa edizione del Mondiale e grazie a lui gli U.S.A. riescono a mantenere lo status di favoriti anche se ci sarà da sudare parecchio contro le irriducibili potenze europee.

    Questi i gironi sorteggiati per il Mondiale di Turchia 2010:

    Gruppo A (Kayseri): Serbia, Argentina, Australia, Giordania, Germania, Angola
    Gruppo B (Istanbul): Croazia, Brasile, Tunisia, Slovenia, Iran, Stati Uniti
    Gruppo C (Ankara): Cina, Turchia, Russia, Porto Rico, Costa d’Avorio, Grecia
    Gruppo D (Izmir): Lituania, Libano, Francia, Spagna, Canada, Nuova Zelanda

    Il percorso fino alla Finale di Istanbul del 12 settembre:

    OTTAVI DI FINALE
    1^ GRUPPO A vs 4^ GRUPPO B……….Q1 (4 settembre)
    2^ GRUPPO D vs 3^ GRUPPO C……….Q2 (4 settembre)
    1^ GRUPPO C vs 4^ GRUPPO D……….Q3 (5 settembre)
    2^ GRUPPO B vs 3^ GRUPPO A……….Q4 (5 settembre)
    1^ GRUPPO B vs 4^ GRUPPO A……….Q5 (6 settembre)
    2^ GRUPPO C vs 3^ GRUPPO D……….Q6 (6 settembre)
    1^ GRUPPO D vs 4^ GRUPPO C……….Q7 (7 settembre)
    2^ GRUPPO A vs 3^ GRUPPO B……….Q8 (7 settembre)

    QUARTI DI FINALE
    Q1 vs Q2………..S1 (8 settembre)
    Q3 vs Q4………..S2 (8 settembre)
    Q5 vs Q6………..S3 (9 settembre)
    Q7 vs Q8………..S4 (9 settembre)

    SEMIFINALI
    S1 vs S2………….F1 (10 settembre)
    S3 vs S4………….F2 (11 settembre)

    FINALE
    F1 vs F2 (ISTANBUL – DOMENICA 12 SETTEMBRE)

  • NBA: Pronta la rivoluzione Denver! Fuori Anthony, Smith e Martin

    NBA: Pronta la rivoluzione Denver! Fuori Anthony, Smith e Martin

    Clamorosa indiscrezione nella NBA!
    Secondo alcune fonti i Denver Nuggets sarebbero pronti a rivoluzionare la squadra visto che la loro stella, Carmelo Anthony, pare orientato a non firmare il prolungamento di contratto triennale da 65 milioni di dollari, cosa che lo renderebbe la prossima Estate un appetitoso agente libero sul mercato per qualsiasi altra squadra NBA.

    Le trattative tra il numero 15 dei Nuggets ed il proprietario della franchigia, Stan Kroenke, si sono risolte in un nulla di fatto e le dichiarazioni del numero 1 della dirigenza del Colorado ha lasciato trasparire pessimismo nelle recenti interviste rilasciate.
    Piuttosto che perderlo a parametro zero il prossimo anno, i massimi dirigenti dei Nuggets starebbero pensando di scambiarlo e le pretendenti non mancano di certo: in prima fila ci sarebbero i soliti New York Knicks, ma la concorrenza pare spietata, perchè dopo l’interessamento dei giorni scorsi degli Houston Rockets, si sono fatti avanti, ora, anche New Jersey Nets e Los Angeles Clippers, mete molto gradite a Melo dato che le città possono offrire molte possibilità di carriera anche alla moglie (Anthony si è da poco sposato a New York e la moglie è rimasta impressionata dalla città, ma anche Los Angeles sarebbe un ottimo ripiego).
    Forte del fatto di essere una città Californiana e di essere una delle mete preferite dai turisti per via della vicinanza con San Francisco anche i Golden State Warriors si sono buttati nella mischia (i Warriors sono di Oakland).

    La situazione è in forte evoluzione, anche perchè sul mercato sono stati inseriti anche altri 2 giocatori molto importanti per la squadra, ovvero J.R. Smith (che con Anthony recentemente ha avuto degli screzi, precisamente negli ultimi playoff) e l’ala grande Kenyon Martin. Sicuramente il più appetibile tra i 2 è sicuramente Smith, vista la sua giovane età (24 anni) ed il livello di talento che è spaventoso. Tra i contro però non c’è la tenuta mentale che porta J.R. a prestazioni fuori dal normale in alcune serate per farne seguire altre veramente pessime da far imprecare anche il più fedele dei tifosi. Martin invece è sul finire della carriera ma i suoi 10 punti e 10 rimbalzi a serata sono assicurati.

    Resta da capire se i 3 verranno ceduti in un pacchetto unico oppure se ognuno avrà una sua propria destinazione. Quel che è certo è che (soprattutto per Anthony) i Nuggets vogliono giocatori giovani e talentuosi e poi delle scelte ai prossimi Draft. La ricostruzione in Colorado infatti passerebbe necessariamente da questa soluzione, squadra giovane e talentuosa, un pò come hanno fatto gli Oklahoma City Thunder, che quando erano ancora i Seattle Sonics hanno iniziato a vendere i loro campioni (Ray Allen a Boston, Rashard Lewis ad Orlando) per ricostruire sul talento indiscusso di Kevin Durant, appena uscito da Texas University. E i risultati stanno iniziando a vedersi e ad arrivare!

  • NBA: Pippen come Jordan, anche Scottie avrà la sua statua allo United Center

    NBA: Pippen come Jordan, anche Scottie avrà la sua statua allo United Center

    I Chicago Bulls hanno reso noto che Scottie Pippen, indimenticato fuoriclasse dei “Tori” a cavallo tra la metà degli anni ’80 e metà anni ’90, sarà omaggiato di una statua di bronzo che verrà posta all’interno dello United Center.

    La statua sarà pronta per la fine del prossimo anno e sarà la seconda nella storia dei Bulls che già hanno provveduto da molti anni (dal 1994 precisamente) ad onorare Michael Jordan con una enorme scultura posta proprio davanti all’entrata della loro Arena.

    Questo è il giusto tributo ad un giocatore che assieme a Jordan ha contribuito a fare la storia dei Chicago Bulls (e della città del vento) e della NBA, un’accoppiata capace di vincere 6 titoli con ben 2 three-peat sotto la guida di coach-Zen, ovvero Phil Jackson.
    Un fenomeno che ha saputo trovare la sua collocazione e fare il gregario del più forte giocatore che abbia mai messo piede su un parquet, non uscendo mai dagli schemi e dalle logiche di squadra, lui che avrebbe potuto essere una stella di prim’ordine da qualsiasi altra parte. Giusto onore ad un Hall of Famer che ha scritto pagine importanti di questo sport.

    La statua verrà creata da Julie Rotblatt Amrany, moglie di Omri Amrany, artista che ha scolpito la statua di basket di Michael Jordan. Pippen incontrerà Rotblatt Amrany e suo marito nel loro studio di Highland Parkwood la prossima settimana per posare per le foto. La statua di Pippen, che sarà inaugurata nel mese di marzo, sarà a grandezza naturale.
    Non resta che aspettare per vedere il risultato.

  • L’Italia doma il Montenegro con un super Bargnani ma non basta

    L’Italia doma il Montenegro con un super Bargnani ma non basta

    Vittoria amara per l’Italbasket di Simone Pianigiani: a Bari, nell’ultimo match a disposizione degli azzurri per ottenere la qualificazione ai prossimi Europei del 2011, il Montenegro capoclassifica si deve inchinare di stretta misura (72-71) ma tutto lo sforzo compiuto non basta per ottenere il pass per la competizione continentale. Sarebbe dovuto essere di 10 punti lo scarto per poter sperare ancora visto che nella prossima giornata l’Italia riposerà ma ci sarà lo scontro diretto tra Montenegro ed Israele che con un pizzico di fortuna avrebbe potuto spalancarci le porte dell’Europeo.
    Ma le note positive ci sono e lo sviluppo della squadra prosegue sui giusti binari e probabilmente con un Danilo Gallinari in più la storia sarebbe potuta essere molto diversa.

    Pianigiani parte con un quintetto formato da Gigli, Maestranzi, Bargnani, Carraretto e Belinelli. E la partita inizia benissimo per l’Italia che con un 7-0 di parziale (con 5 punti del “Mago” Bargnani) dopo soli 2 minuti costringe il Montenegro a chiamare timeout per cercare di mettere ordine nelle idee.
    A 5 minuti e 30 secondi dalla fine del primo quarto arriva il primo canestro dei Montenegrini che incoraggiati dagli errori italiani dalla media distanza ribaltano il risultato (7-8 a 3 minuti dalla fine del parziale).
    E così gli slavi iniziano a segnare a ripetizione, mentre il canestro per gli Azzurri diventa piccolo piccolo: alla fine del primo periodo il risultato dice 12-17.

    In apertura di secondo quarto l’Italia sembra andare in bambola: 4-0 per i giallorossi e parziale totale di 21-5 che costringe Pianigiani a chiamare subito un timeout. Ma le cose non migliorano perchè al ritorno in campo Belinelli, fresco acquisto dei New Orleans Hornets, da 3 punti non riesce a toccare neanche il ferro. Sembra l’inizio della fine ma a tirarci fuori dai guai ci pensa Maestranzi che con 2 bombe consecutive riporta i nostri a contatto (23-26).
    L’energia di Maestranzi aiuta tutti a dare qualcosa di più ed un tiro da 3 di Belinelli ci porta in vantaggio sul 28-27: da un brutto -9 ecco il tanto sperato vantaggio sul +1 a 2 minuti e 30 secondi dalla fine del primo tempo. Da qui si inizia a giocare punto a punto ed il Montenegro va al riposo sul +2 (32-34)

    Il secondo tempo inizia sulla stessa falsariga, ma l’episodio che potrebbe cambiare la gara avviene dopo 3 minuti dalla ripresa delle ostilità: su una palla rubata dalla difesa italiana, Jeretin commette fallo antisportivo e per le proteste prende anche il tecnico supplementare: il 40-36 Italia si trasforma in 43-36 (Maestranzi fa 3/4 dalla lunetta) e il possesso ci viene riconsegnato dagli arbitri, sfruttato a dovere dall’attacco Azzurro che segna e fissa il risultato sul 45-37. Il sogno di ribaltare il -9 dell’andata appare ora possibile ed il sorpasso avviene a 4 minuti dalla fine del terzo quarto quando il punteggio dice chiaro 54-44.
    Tutto appare facile per l’Italia che nelle 2 azioni offensive segna 2 volte con Bargnani, prima da 3 e poi da 2, fissando il risultato sul +15 (59-44).
    Ma qui la nostra Nazionale si scioglie: un 7-0 di parziale del Montenegro ricuce parzialmente lo strappo (59-51 a 50 secondi dalla fine del periodo). Il risultato in apertura di ultimo quarto è di 60-56, grazie ai tiri liberi di Cook, abile a sfruttare le debolezze della nostra difesa.

    Tutto da rifare quindi ed infatti l’ultimo quarto viene giocato punto a punto, il Montenegro regge l’urto, anche al cospetto di un super Bargani che sigla il suo career high in Nazionale con 33 punti, annichilendo il suo collega di reparto Pekovic, fresco acquisto dei Minnesota Timberwolves in NBA. Finisce 72-71 ma gli applausi sono tutti per gli Azzurri!

    Ci aspettano i ripescaggi, per poter coltivare ancora sogni di gloria, ma se verrà aggiunto Danilo Gallinari, siamo sicuri che questa squadra potrà andare veramente molto lontano!

  • NBA: Carmelo Anthony verso gli Houston Rockets

    NBA: Carmelo Anthony verso gli Houston Rockets

    Colpo di scena per quanto riguarda la situazione di Carmelo Anthony: la talentuosa ala dei Denver Nuggets, che in molti davano per partente verso i New York Knicks, avrebbe cambiato idea e punterebbe fortemente la squadra texana degli Houston Rockets!

    Ad “NBA On Yahoo” Anthony ha infatti dichiarato che l’idea di poter giocare negli Houston Rockets lo esalta e non poco, addirittura ha aggiunto che gradirebbe la compagine del Texas più dei New York Knicks.
    Nel week-end si potrebbe avere finalmente la decisione dell’ex Syracuse University, infatti a Baltimora il proprietario dei Nuggets, Stanley Kroenke, avrà un faccia a faccia proprio con Melo: sul piatto il rinnovo per altri 3 anni a 65 milioni di dollari. Arriverà il nuovo matrimonio con la franchigia del Colorado oppure Carmelo, dopo aver rinnegato il mercato 2010, deciderà di seguire le orme di LeBron James cambiando aria?
    Staremo a vedere le eventuali evoluzioni della vicenda Anthony-Nuggets, che da un punto di vista previsionale è molto complicata: Anthony ha dichiarato che è molto legato alla città ed ai tifosi ma ha perso la fiducia nella dirigenza. Mossa a sorpresa per trattenere il numero 15 potrebbe essere la cessione del suo compagno-rivale nei Nuggets, ovvero J.R. Smith, che in passato ha avuto parole non proprio dolci per il leader della franchigia del Colorado. Anche se visto il caratterino di Smith non ci sono squadre disposte a prenderlo.
    Intanto da Houston il silenzio è totale, e nessuno si sbilancia sulla vicenda.

  • Rajon Rondo dice no ai Mondiali in Turchia

    Tra qualche giorno partirà l’avventura dei Mondiali di basket che si svolgeranno in Turchia a partire dal 28 di agosto e che termineranno il 12 di settembre.

    Molta attesa da parte di tutti per il team U.S.A. che rispetto al passato dovrà a fare a meno di tutte le stelle NBA di primo piano quali LeBron James, Kobe Bryant, Dwyane Wade, Dwight Howard, Melo Anthony, Chris Bosh e via dicendo. Una formazione quasi sperimentale che dovrà comunque assicurare un alto standard di rendimento, con la punta di diamante Kevin Durant chiamata al difficile compito di non far rimpiangere nessuno dei talenti poco prima citati. La stella degli Oklahoma City Thunder è sulla via della definitiva consacrazione ma dovrà dimostrare di poter guidare una squadra giovane ed “inesperta” così come successo nell’ultima stagione NBA dove i Thunder sono stati la vera sorpresa e rivelazione della Lega grazie proprio alla leadership ed alla continuità spaventosa di rendimento del numero 35.

    Ma la notizia del giorno è la auto-eliminazione dal roster che parteciperà ai Mondiali di Rajon Rondo che per dei misteriosi motivi personali si è chiamato fuori dalla contesa.
    Il roster del team americano era di 13 giocatori e uno di questi sarebbe stato di troppo visto che la FIBA ne richiede 12. Rondo non pareva tra i papabili esclusi, ecco perchè la sua “uscita” ha destato molte perplessità e discussioni.
    Un peccato visto anche le condizioni fisiche non ottimali (problemi alla caviglia sinistra) di Stephen Curry.
    La regia sarà dunque in mano a Chauncey Billups, Derrick Rose e Stephen Curry, con Russell Westbrook jolly e possibile outsider nelle scelte di coach Krzyzewski.

    Qui di seguito riportiamo l’elenco completo dei definitivi 12 giocatori che prenderanno parte alla spedizione mondiale per il team U.S.A.:

    Giocatore Ruolo Squadra
    Chauncey Billups PG DEN
    Tyson Chandler C DAL
    Stephen Curry G GSW
    Kevin Durant SF OKC
    Rudy Gay SF MEM
    Eric Gordon G LAC
    Danny Granger SF IND
    Andre Iguodala SF PHI
    Kevin Love PF MIN
    Lamar Odom PF LAL
    Derrick Rose PG CHI
    Russell Westbrook PG OKC
    Coach: Mike Krzyzewski

  • L’Italia soffre ma vince in Finlandia. L’ultimo scoglio si chiama Montenegro

    L’Italia soffre ma vince in Finlandia. L’ultimo scoglio si chiama Montenegro

    L’Italia vince sull’ostico parquet di Helsinki una partita fondamentale per continuare a sperare nella qualificazione diretta ai prossimi Europei del 2011 in Lituania avendo la meglio al fotofinish su una Finlandia mai doma per 83-85. Gli azzurri faticano nei primi minuti per poi ritrovare lo smalto migliore fino a fine primo tempo ma una pessima ripresa costringe la nazionale a dover difendere con le unghie e con i denti il minimo scarto di vantaggio.

    L’Italia nel primo quarto è solo Bargnani che mette a referto 11 punti dei 19 totali della squadra, tra cui 2 triple e un gioco da 3 punti, con i finlandesi che riescono a far circolare meglio la palla e a concretizzare sotto canestro. Negli ultimi 3 minuti sale l’intensità degli azzurri che con i liberi di Mordente e i 4 punti consecutivi di Mancinelli permettono di chiudere la prima frazione con un punto di vantaggio sul 19-18 Italia.
    Nel secondo quarto la squadra di Pianigiani aumenta il ritmo e spacca in due la difesa avversaria dilagando: Belinelli riscatta il pessimo primo quarto e mette a segno punti pesanti consentendo all’Italia di raggiungere un massimo vantaggio di 15 lunghezze (21-36) ma due triple finlandesi riportano i padroni di casa sul -9.
    Un contropiede aperto da Belinelli e concluso da Crosariol e una tripla di Carraretto ricacciano la Finlandia indietro di 15 punti (30-45). A 8 secondi dalla sirena una bomba di Maestranzi consente all’Italia di chiudere il primo tempo sul massimo vantaggio (48-30).

    Tutto facile, anzi no perchè nel terzo periodo la Finlandia domina e si rifa sotto complice anche il blackout dell’Italia tornando così a sole 5 lunghezze di distacco con un parziale di 18-5. Il Mago tiene a galla gli azzurri con altri 3 punti e nonostante la sofferenza e grazie ad una tripla di Belinelli (23 punti alla fine) e ai liberi di Maestranzi gli azzurri si presentano nell’ultima parte di gara con un risultato di 65-59 da difendere nei restanti 10 minuti di partita.
    Nell’ultimo e decisivo quarto si segna con il contagocce, tornano i fantasmi delle scorse partite con i consueti errori a rimbalzo ma la bomba dall’arco di Bargnani (24 punti il suo score personale) segna il +8 di vantaggio dando una bella boccata d’ossigeno ai nostri. A quel punto sale in cattedra Rannikko che mette due triple consecutive permettendo ai padroni di casa di risalire fino al -1 (75-74). La paura del sorpasso finlandese si tocca con mano. Sorpasso che viene completato a 3 minuti dal termine grazie ai due su due di uno scatenato Rannikko. Giachetti ci riporta avanti dalla lunetta ma gli italiani concedono troppi rimbalzi agli avversari. L’ultimo minuto è al cardiopalma: gli eroi sono Mancinelli, autore di una stoppata decisiva su un avversario che stava appoggiando comodamente a canestro e Giachetti che mette 2 punti fondamentali e recupera una palla che vale oro. L’ultimo possesso è nelle mani della Finlandia con 13 secondi ancora da giocare: i padroni di casa però non riescono a costruire l’ultimo tiro con l’Italia così che si impone in trasferta con il risultato finale di 85-83.

    Risultato questo che dovrebbe caricare a mille il gruppo azzurro: giovedì sera a Bari sbarca il Montenegro primo in classifica nel Girone A per l’ultimo impegno dell’Italia. C’è ancora una residua speranza di andare in Lituania dalla porta principale ma serve per forza una vittoria e conseguente sconfitta di Israele nelle restanti due partite (Finlandia prima e Montenegro poi).

    Il tabellino
    FINLANDIA – ITALIA: 83-85 (18-19, 30-48; 59-65, 83-85)
    FINLANDIA: Huff 16, Lee 10, Kotti 13, Ranniko 22, Salin 16, Muurinen 1, Kanervo 3, Makalainen 2
    ITALIA: Bargnani 24, Mordente 7, Mancinelli 6, Giacchetti 7, Belinelli 23, Crosariol 2, Carraretto 7, Maestranzi 5, Ress 4

    Classifica Girone A

    • Montenegro 10 (5-1)
    • Israele 8 (4-2)
    • Italia 8 (4-3)
    • Lettonia 4 (2-5)
    • Finlandia 2 (1-5)

    Si qualificano agli Europei di Lituania 2011 la prima di ogni girone e le due migliori seconde. Le sei migliori squadre tra le non classificate disputeranno nell’estate 2011 l’Additional Qualification Round per l’ultimo posto disponibile. Spagna, Serbia, Grecia, Slovenia, Francia, Croazia, Lituania, Germania, Russia e Turchia sono già qualificate.

  • L’Italia piega la Lettonia. Bargnani monumentale

    L’Italia piega la Lettonia. Bargnani monumentale

    La cura Pianigiani inizia a dar i suoi frutti e l’Italia inanella la terza vittoria, seconda consecutiva, alimentando il sogno di un posticino agli Europei del 2011. Gli azzurri sono lontani parenti da quelli sconfitti a Riga il 5 agosto e la Lettonia è costretta alla resa.

    Monumentale la prova di Bargnani (30 punti, 13 rimbalzi e quattro stoppate) ma è convincente la prova di squadra degli azzurri che mostrano finalmente un gioco corale. Ottime le prove di Giacchetti, Mancinelli e Belinelli che per tutto la prima parte di gara mettono a ferro e fuoco gli schemi della difesa lettone.

    Finisce 109-93 adesso gli azzurri voleranno in FInlandia dove il 23 agosto si giocheranno le ultime chance qualificazione.

  • Basket: il video della maxi rissa tra Grecia e Serbia

    Due minuti di follia pura hanno guastato l’entusiasmo del torneo dell’Acropoli. Protagonisti, loro malgrado, sono i giocatori di Grecia e Serbia che hanno dato vita ad una maxi rissa con tanto di colpi proibiti costringendo gli arbitri a sospendere l’incontro.

    Tutto scocca da un fallo del serbo Teodosic (Olympiacos) sul greco Fotsis (Panathinaikos). L’arbitro fischia ma il greco si infuria e con uno sputo dà il via all’incredibile. Il serbo Krstic lancia persino una sedia e colpisce il greco Bourussis che sanguina da un orecchio.

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