Categoria: Basket

  • Battaglia tra Argentina e Brasile, la Lituania supera la Cina

    Battaglia tra Argentina e Brasile, la Lituania supera la Cina

    Si è completato il quadro degli ottavi di finale dei Mondiali di basket di Turchia 2010. Oggi gli ultimi 2 incontri in programma che mettevano di fronte la lanciatissima Lituania contro la Cina, e l’Argentina contro il Brasile per il più classico dei derby sudamericani.
    Le sfide sono state molto tirate, soprattutto la seconda dove si è assistito ad un vero scontro epico tra le 2 formazioni pronte a sputare sangue su ogni singolo pallone. Ne è uscita fuori una partita vibrante e sempre in bilico, molto gradevole per chi ha assistito all’incontro dove non c’è stato un secondo di pausa. E sul parquet si è visto un giocatore dalla bravura incommensurabile che risponde al nome di Luis Scola, una partita monumentale per il numero 4 albiceleste che conferma l’ottimo stato di forma e ribadisce con forza di essere al momento il migliore giocatore della manifestazione. Non da meno nel pomeriggio il lituano Linas Kleiza che ha dominato l’incontro contro i cinesi.
    Ma vediamo in dettaglio l’andamento dei match:

    LITUANIA-CINA 78-67

    I 10 punti nel finale di quarto periodo di uno stellare Linas Kleiza (30 punti e 10 rimbalzi per la nuova ala dei Toronto Raptors in NBA) consentono alla Lituania di battere la cina per 78-67 e di accedere ai quarti di finale della manifestazione dopo essere arrivati all’evento solo grazie ad una wild-card!
    Una favola che continua e che potrebbe diventare anche una bellissima e stupenda realtà se i lituani continueranno a macinare gioco come sin qui finora fatto.
    Alla Cina va riconosciuto comunque l’onore delle armi, una squadra mai doma, ma tatticamente ancora acerba per poter competere con le grandi potenze europee, e psicologicamente fragile alle prime avvisaglie di difficoltà che ha risentito dell’assenza del vero leader Yao Ming alle prese con i primi allenamenti dopo più di un anno e mezzo di inattività per la frattura al piede.
    Inizio gara da brivido per i lituani che sparacchiano malamente da fuori e permettono alla Cina di allungare sul 16-5. “Verdi” che restano vivi solo grazie ad una miriade di rimbalzi offensivi convertiti in punti da seconda chance. Tuttavia la Cina chiude in vantaggio per 22-17 il primo quarto.
    Cina ottima anche in avvio di secondo quarto: Yi Jianliang e una tripla di Sun Yue riportano il “Dragone Rosso” sul +9 (20-29), ma finalmente la difesa lituana ritrova la sua classica grinta, soprattutto sul perimetro: e con facili punti in contropiede si arriva ad un parziale devastante di 16-1 per il primo sorpasso (36-31). Donewald chiama sconcertato un time-out e sarà ancora Liu Wei, con una penetrazione sulla sirena, a tenere i cinesi in scia (43-40 alla fine del primo tempo). La Lituania, stranamente, fatica dall’arco (5/14), ma gode di un vantaggio enorme sotto i tabelloni (25-13 il conto dei rimbalzi, ma sarà addirittura 50-30 al termine della partita).

    Ennesimo inizio di quarto, ed ennesima buona partenza dei cinesi, che si riportano in parità a suon di triple (48-48), ma la palla fatica ad avvicinarsi alla vernice e a Yi Jianliang, e quando le percentuali dal perimetro calano, la Lituania risponde con Gecevicius e Kleiza (55-48), ben sorretti da Pocius e Jankunas per confezionare un secondo parziale mortifero di 16-3 (64-51 al 30esimo). La squadra baltica continua a dominare a rimbalzo, in special modo in attacco, dove ha già 12 punti da secondi possessi (praticamente l’intero divario tra le 2 squadre).
    La Lituania apre il quarto periodo toccando il massimo vantaggio sul +15, ma sbaglia poi un paio di canestri facili e viene immediatamente punita dai cinesi in transizione e con una schiacciata di Yi Jianliang (66-57). L’attacco dei “Verdi” si arena improvvisamente, e la Cina riemerge ancora, prima con una tripla di Wei in contropiede e poi ancora con Jianliang, finalmente cercato vicino a canestro (67-62). Donewald, allenatore cinese, in panchina sorride pregustando una storica rimonta, ma la Lituania mette la palla in mano a Kleiza e chiede a gran voce all’ex-Olympiacos e Denver Nuggets di togliere le “castagne dal fuoco”. Detto fatto. Dieci punti consecutivi e un paio di canestri d’autore dal perimetro per ribaltare completamente l’inerzia e rilanciare i suoi sul +12. Gioco, partita ed incontro per i baltici, cinesi sconfitti ma che non possono rimproverarsi nulla dopo la bella prestazione offerta.

    Lituania: L. KLEIZA (30 pts), L. KLEIZA (9 rbs), M. KALNIETIS (5 ast)
    Cina: W. LIU (21 pts), J. YI (12 rbs), Z. WANG (3 ast)

    ARGENTINA-BRASILE 93-89

    Un monumentale (a dir poco) Luis Scola trascina l’Argentina al successo contro il Brasile in una vera e propria battaglia.
    Dieci punti del numero 4 negli ultimi 3 minuti di gioco, 8 di fila, danno all’Argentina la vittoria sul Brasile per 93-89 nella partita più bella e appassionante vista finora al Mondiale. L’Argentina, pur priva di Ginobili e Nocioni, fa valere la sua esperienza e la superiorità assoluta del pivot degli Houston Rockets (37 punti per il capocannoniere del torneo, con 9 rimbalzi) che trova in Delfino (con il tiro dalla lunga distanza) e nel semi sconosciuto Jasen (con una difesa sublime) l’aiuto necessario per battere la squadra di Ruben Magnano, ex varesino, che con l’Argentina aveva vinto l’Olimpiade di Atene. Il Brasile ricco di talento, sospinto dai 32 punti dell’ex fortitudino Huertas, perde lucidità nelle azioni decisive e deve soccombere ma può camminare a testa alta per quello che ha fatto vedere in campo.
    Il primo tempo è un enigma, Delfino e Scola da una parte, Barbosa, Huertas e Varejao dall’altra guidano le 2 squadre a molti cambi di leadership dell’incontro (12 i cambi totali nel primo tempo, +6 Argentina, +3 Brasile i massimi vantaggi registrati), ed è Marcelo Machado, visto anche a Rimini, che con 8 punti in 5 minuti, riporta il Brasile dal -6 al +2 dell’intervallo (favolosa una sua tripla con annesso fallo che ha ricordato ai più la giocata con cui Sasha Danilovic decise un famosissimo derby di Bologna su un fallo di Dominique Wilkins!)

    Il Brasile prova la fuga a inizio ripresa (46-53), ma è fermato da 2 prodezze di Delfino che tiene a contato l’albiceleste. Il Brasile tiene duro e tenta di ammazzare l’incontro ma qui sale in cattedra Scola che diventa inarrestabile: e quando si rende conto che la difesa è concentrata tutta su di lui inizia a smistare anche assist per i compagni che puniscono ripetutamente dalla lunga distanza o con comodi appoggi sotto canestro. Poi il numero 4 dei Rockets si mette in proprio negli ultimi minuti: 2 canestri per l’85-79 (poi ricuciti da Huertas), e nell’ultimo minuto 3 prodezze in serie con canestro con le braccia di Varejao in faccia, palla rubata in difesa a Barbosa, nuovo canestro a 22 secondi dal termine dell’incontro (89-84), con una percentuale di difficoltà assurda. Il Brasile non si arrende neanche qui ma l’ultima tripla non serve a nulla visto che Scola si prende le sue responsabilità e dalla lunetta sigilla il risultato sul 93-89. 37 punti alla fine, nella grande festa albiceleste per l’ala grande di Houston che si gode il suo gioiello. Dall’altra parte ce ne sono 32 di Huertas che non bastano però ad uno splendido Brasile.

    Argentina: L. SCOLA (37 pts), L. SCOLA (9 rbs), P. PRIGIONI (8 ast)
    Brasile: M. TIEPPO HUERTAS (32 pts), T. SPLITTER (5 rbs), T. SPLITTER (2 ast)

  • La Russia abbatte la Nuova Zelanda

    La Russia abbatte la Nuova Zelanda

    Altra ottima partita per la Russia, soprattutto in difesa, contro la Nuova Zelanda, che viene battuta per 78-56 negli ottavi di finale del Mondiale di basket di Turchia 2010.
    Ora per gli uomini di Blatt ci saranno gli U.S.A., in un incontro che rievoca vecchi dissapori soprattutto sul piano poltico, anche se oggi i rapporti tra le 2 nazioni sono ottimali.
    Lo scarto di 22 lunghezze finali forse non ci sta, perché la Nuova Zelanda chiude a -4 il primo tempo e resta viva almeno per 25 minuti, salvo poi franare rovinosamente quando i problemi di falli di Kirk Penney tolgono l’unico vero punto di riferimento offensivo, e la Russia prende prepotentemente il controllo dei tabelloni (41-25 il conto totale dei rimbalzi): coraggiosi i Tall Black, ma corti, in tutti i sensi, in altezza e in profondità della panchina.

    Sfruttando le difficoltà di un attacco russo che stenta a innescarsi, i neozelandesi aprono la partita con un parziale di 9-2, ma la squadra di Blatt non sbanda in difesa e rientra piazzando un analogo contro-parziale quando viene ravvivata dall’ingresso di Mozgov. La partita è molto fisica e non certo per palati fini, ma la Nuova Zelanda, che negli ultimi 4 minuti del quarto segna solo su tiro libero, riesce a tenere la testa avanti alla fine del primo quarto (13-15). Nel secondo parziale Jones spara subito una tripla per il +5, ma la Russia risponde serrando ancor maggiormente le tenaglie difensive: Vorontsevich (M.V.P. dell’incontro con 18 punti e 11 rimbalzi) compie un lavoro spettacolare nella staffetta su Penney, i lunghi intimidiscono a centroarea (Tait si prende 3 stoppate consecutive) e quando la palla arriva finalmente sotto in attacco, ecco che Kaun e Mozgov possono mettere in difficoltà il vecchio e lento Cameron. La Russia sorpassa, tocca il +8 con una tripla di Monya che suggella un parziale di 13-0 (29-21), mentre la Nuova Zelanda, che perde Penney per un prematuro terzo fallo (2 in attacco), si arena senza trovare un secondo terminale offensivo degno di nota.
    Un antisportivo a Vorontsevich a 50 secondi dall’intervallo lungo permette ai Tall Blacks di recuperare un minimo di inerzia per andare negli spogliatoi (31-27 al 20esimo), fiammata che prosegue a inizio ripresa con un lampo da 8 punti consecutivi di Abercrombie, fino a quel momento piuttosto silente. Ma nel mezzo c’è il quarto fallo di Penney, e la Russia può approfittarne per riallungare nuovamente con Vorontsevich e Mogzov (43-35). Blatt capisce che è il momento decisivo per azzannare la partita, e mette in campo una difesa che dilata la forbice sul +13 (51-35): Vucinic rispolvera giocoforza Penney nel finale di quarto, e la stella neozelandese cerca di riaccendere la luce innescando un contro-break di 8-0. Ma è solo un fuoco di paglia. I Tall Blacks provano la zona per proteggere Penney e Vukona e per scommettere sulle percentuali russe fino a quel momento non scintillanti dall’arco, ma la squadra di Blatt non fatica nel trovare buone soluzioni coi ribaltamenti di lato, e in difesa è sempre impenetrabile. Il colpo di grazia arriva con un 2+1 di Mozgov (16 punti e 7 rimbalzi) per il +16 a 4 minuti dalla fine dell’incontro (63-47), prima che Penney aggiusti le sue cifre nel garbage-time e che Ponkrashov e Vorontsevich affondino la barca neozelandese con ben 3 triple nel finale.

    Ora la prova del fuoco Stati Uniti sarà importante per capire le ambizioni della squadra dell’est, anche se i favori del pronostico sono ovviamente per gli americani

    RUSSIA-NUOVA ZELANDA 78-56

    Russia: A. VORONTSEVICH (18 pts), A. VORONTSEVICH (11 rbs), A. PONKRASHOV (7 ast)
    Nuova Zelanda: K. PENNEY (21 pts), M. VUKONA (5 rbs), K. PENNEY (2 ast)

  • Stati Uniti a valanga sull’Angola

    Stati Uniti a valanga sull’Angola

    Un vero e proprio massacro quello che gli Stati Uniti hanno messo in scena negli ottavi di finale dei Mondiali di basket di Turchia 2010 contro la malcapitata Angola.
    Africani letteralmente stritolati ed il punteggio parla chiaro: 121-66, angolani quasi doppiati da una formazione concentrata fino agli ultimi secondi che ha dato il meglio di sè soprattutto dalla lunga distanza.
    Ovviamente l’impegno non era dei più proibitivi, ma non è mai facile arrivare a punteggi così alti ed a scarti così elevati!
    Gli “States” nei quarti affronteranno la vincente del confronto tra Russia e Nuova Zelanda in programma questa sera.
    Miglior marcatore dell’incontro il playmaker Chauncey Billups con 19 punti seguito a ruota da un terzetto a quota 17 ovvero Eric Gordon, Rudy Gay e Kevin Durant, la superstar della squadra.
    La prima volta che gli Stati Uniti hanno battuto l’Angola, nel debutto del vero Dream Team a Barcellona 1992, finì 116-48, con Charles Barkley che diede una gomitata al povero Coimbra spiegando poi ai microfoni che quella era la dura legge del ghetto.

    La partita è stata senza storia sin dagli inizi con un parziale di 10-0 che ha portato il punteggio subito sul 22-7 per poi rotolare fino al +20 del decimo minuto. Nel secondo quarto gli angolani, privi del loro miglior realizzatore Cipriano, infortunato, hanno giocato anche bene mostrando le ottime doti di un isolato Joaquim Gomes, ma senza poter nulla contro le qualità atletiche e tecniche degli americani. L’Angola, che nonostante tutto può contare su un’ottima scuola di pallacanestro, (ha vinto 10 degli ultimi 11 campionati africani), davanti trova una squadra senza pietà che gioca con intensità in ogni angolo del campo e fino all’ultimo secondo di ogni possesso offensivo e difensivo. Per gli “States” la cosa più interessante da verificare, (ammesso che sia possibile in partite così facili), era se in vista delle partite importanti, Chauncey Billups, finora al 20% da tre punti, avrebbe dato qualche risposta alla crescita esponenziale di Eric Gordon che ambiva al suo posto. La risposta c’è stata, la guardia dei Nuggets ha segnato più triple con gli angolani, (con un ottimo 5/7), che nelle 5 gare precedenti (4/19). Gordon ha risposto con 5/6, arrivando a 16/30 complessivo, e adesso è Derrick Rose, che da fuori non tira quasi mai, a far meditare “Coach K”, convinto che per battere le squadre europee siano necessari grandi tiratori.
    Il secondo tempo è accademia con largo spazio alle riserve e Angola sbriciolata nell’ultimo quarto dove segna solo 10 punti.
    Ora resta da vedere chi sarà l’avversario dei quarti di finale per la formazione americana.

    STATI UNITI-ANGOLA 121-66

    USA: C. BILLUPS (19 pts), L. ODOM (8 rbs), D. ROSE (6 ast)
    Angola: J. GOMES (21 pts), F. AMBROSIO (7 rbs), C. MORAIS (4 ast)

  • Basket: Italia “promossa” agli Europei, niente Additional Round

    Basket: Italia “promossa” agli Europei, niente Additional Round

    Nella giornata di oggi è arrivata una fantastica notizia per l’Italbasket guidata da Simone Pianigiani: la FIBA ha deciso per l’allargamento del numero delle squadre partecipanti all’Europeo del 2011 che passeranno dalle 16 attuali alle 24 introdotte, su richiesta della federbasket della Lituania, paese organizzatore della manifestazione.
    Dunque saranno 8 i posti in più che il massimo organismo europeo di pallacanestro ha deciso di concedere e tra le squadre che trarranno beneficio da questa decisione, oltre a Lettonia, Ucraina, Bosnia Herzegovina, Georgia, Bulgaria e Polonia, c’è proprio l’Italia che ha terminato al terzo posto il suo girone qualificatorio dietro Montenegro, primo, e a pari punti con Israele che per la differenza canestri negli scontri diretti contro gli azzurri si è piazzata secondo.

    In realtà si tratterebbe di un anticipo del nuovo regolamento poichè la proposta dell’allargamento del formato degli Europei era stato già approvato in precedenza ma sarebbe entrato in vigore solo a partire dal 2013.
    L’Italia evita così gli Additional Round, uno spareggio, in programma la prossima estate che avrebbe sancito chi tra le squadre rimaste fuori nelle qualificazioni avrebbe potuto disputare l’Europeo come 16esima squadra. E tutti ora sperano di vedere all’opera il trio Bargnani – Belinelli – Gallinari con quest’ultimo, assente nelle qualificazioni, che ha “promesso” di rientrare in Nazionale nell’estate prossima.

    Di seguito le squadre che parteciperanno al prossimo Europeo di Lituania 2011

    Montenegro, Gran Bretagna, Belgio, Macedonia, Israele, Spagna, Serbia, Grecia, Slovenia, Francia, Croazia, Germania, Lituania, Russia, Turchia, Italia, Lettonia, Ucraina, Bosnia Herzegovina, Georgia, Bulgaria, Polonia e la vincente di uno spareggio tra Finlandia, Ungheria e Portogallo.

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Serbia e Spagna ai quarti

    Mondiali di basket Turchia 2010: Serbia e Spagna ai quarti

    Gli ottavi di finale dei Mondiali di basket in svolgimento in Turchia si sono aperti con la vittoria di un soffio della Serbia, arrivati alla sfida con i favori del pronostico, nell’affascinante derby dei balcani contro la Croazia per 73-72.
    Le due squadre si sono rese protagoniste di un finale mozzafiato con il risultato rimasto incerto fino all’ultimo: infatti la vittoria serba è arrivata soltanto a 1” dal termine del match grazie al punto decisivo di Rasic dopo un errore difensivo di Kus che permette al play di proprietà del Partizan di fare 1/2 dalla lunetta, quanto basta per approdare ai quarti di finale.

    A parte il primo quarto dove i croati giocano un miglior basket chiudendo a +8 sul 27-19, il resto della gara è giocato punto a punto; il tabellone a fine primo tempo recita 36-34 Croazia con la Serbia che rientra in gioco grazie alle giocate dei giganti Krstic e Perovic, i centri degli Oklahoma City Thunder e del Barcellona.
    Perfetto equilibrio nel terzo e nel quarto periodo: l’ultimo minuto di gioco è da infarto con le due squadre che si mandano tante volte in lunetta, con errori sia da una parte che dall’altra. A 10” dalla fine Rasic porta a +2 sul 72-70 la Serbia che opta poi per il fallo su Popovic per non rischiare di subire la tripla: la guardia mette entrambi i liberi ma Kus, commettendo un fallo ingenuo, manda dalla linea dei liberi Rasic ad 1” dalla sirena che segna il punto qualificazione.

    Nell’altro ottavo di finale in programma, la Spagna batte la Grecia con il risultato di 80-72. Le due corazzate, costrette ad incontrarsi nel primo turno ad eliminazione per il deludente girone disputato, si temono e con i punti dell’ex play dei Memphis Grizzlies ora al Barcellona Navarro da una parte e le guardie del Panathinaikos Diamantidis e del senese Zisis dall’altra, si va al riposo sul 37-31 spagnolo.

    Nel terzo periodo si assiste al recupero ellenico con 4 triple consecutive mandate a segno che consentono di portarsi sul +6 Grecia ma un parziale di 6-0 riporta la Spagna avanti di un punto (52-51) quando rimane da giocare solo l’ultimo quarto. Gli iberici volano in doppia cifra di vantaggio a metà quarto ma la Grecia si fa prepotentemente sotto a 1′ dalla fine portandosi sul -4. Gli errori ellenici seguenti però pesano come macigni e la Spagna riprende il largo chiudendo la definitivamente la gara.

    Il tabellino di Serbia – Croazia 73-72
    SERBIA: Krstic 16, Rasic 15, Perovic 10, Macvan 8, Velickovic 7, Keselj 5, Teodosic 3, Bjelica 3, Markovic 2, Paunic 2, Tepic 2, Savanovic 0.
    CROAZIA: Popovic 21, Ukic 11, Banic 10, Bogdanovic 9, Loncar 9, Tomas 6, Antic 6, Kus 0.

    Il tabellino di Spagna – Grecia 80-72
    SPAGNA: Navarro 22, Fernandez 14, Llull 9, Vazquez 6, Rubio 6, Reyes 6, Garbajosa 5, Lopez 5, Gasol 4, Mumbru 3.
    GRECIA: Diamantidis 16, Zisis 16, Schortsanitis 13, Spanoulis 12, Fotsis 12, Bourousis 2, Calathes 1, Perperoglou 0, Tsartsaris 0, Printezis 0.

  • Danny Granger: “Gli europei puzzano come asini!”

    Danny Granger: “Gli europei puzzano come asini!”

    Impegnato con la nazionale degli Stati Uniti nei Mondiali di basket in Turchia, Danny Granger si è lasciato andare ad una pesante dichiarazione.
    L’asso degli Indiana Pacers, dopo la partita vinta al photo-finish contro il Brasile (nella quale, comunque, non è nemmeno sceso in campo), ha postato sul suo Twitter una dichiarazione piuttosto scomoda.

    Ecco quanto scritto dal leader dei Pacers:

    • “im dying over here… how come nobody in Europe wears deodorant? Guess they didn’t get the memo”

    seguita poi da una più che “eloquente” conclusione:

    • “smellin like dead donkeys… no joke”

    Per chi non ha ancora assimilato bene l’inglese ecco la traduzione letterale delle 2 frasi:

    • mi sento morire qui… perché nessuno in Europa usa il deodorante? Sembra non si ricordino mai… puzzano come asini morti… e non sto scherzando

    Ma in molti, nel “Vecchio Continente”, non l’hanno presa particolarmente bene, e con molta probabilità la casella e-mail del giocatore dei Pacers è stata ingolfata da una miriade di insulti e richieste di scuse. Cosa che lo ha portato ad un secondo post, che ai più è sembrato aver però peggiorato la sua situazione già molto precaria:

    • “im from new orleans and it smells the same way so relax!!! talk about a post gone bad! about 3 hours ago via web”

    Ecco l’altra traduzione del “Granger-pensiero”:

    • “sono di New Orleans, e anche lì c’è la stessa puzza, dunque rilassatevi!!! Stiamo soltanto parlando di un post malriuscito 3 ore fa via web”

    Frase che, invece di salvarlo, gli ha scatenato addosso le “contro-ire” degli abitanti della Louisiana. Ecco come cadere in pratica “dalla padella nella brace”.

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per gli ottavi di finale

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per gli ottavi di finale

    Questa è la programmazione degli ottavi di finale del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    I match più attesi sono innanzitutto i 2 derbyssimi, quello sudamericano tra Argentina e Brasile,  e quello tutto slavo tra Serbia e Croazia (che aprirà le danze degli scontri ad eliminazione diretta il 4 settembre alle ore 17 italiana , seguito da un’altra sfida tra 2 eterne rivali ovvero Spagna-Grecia in programma invece alle 20).  Domenica 5 settembre il match clou sarà tra i padroni di casa della Turchia, che si stanno rendendo protagonisti del Mondiale con un alto standard di rendimento, che affronteranno la Francia, partita a 1000 con la vittoria sulla Spagna ma che sembra sgonfiarsi partita dopo partita. Slovenia-Australia completa il programma di domenica. Lunedì ecco scendere in campo i favoritissimi Stati Uniti che se la vedranno contro i malcapitati angolani, mentre la sera la Russia affronterà l’insidia Nuova Zelanda che va sempre più convincendo e che ha preso il posto di mina vagante del torneo dopo la bella qualificazione agli ottavi e la contemporanea uscita di scena di Porto Rico che da molti addetti ai lavori era data come la possibile out-sider. Martedì 7 settembre si chiuderanno invece gli ottavi con la Lituania  che gioca contro i molto abbordabili cinesi reduci da batoste in serie e poi, come già detto, in serata (ore 20) l’attesissimo derby Argentina-Brasile che designerà l’ultima qualificata per i quarti di finale!

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 4 settembre

    Ore 17.00 – Serbia-Croazia
    Ore 20.00 – Spagna-Grecia

    Domenica 5 settembre

    Ore 17.00 – Slovenia-Australia
    Ore 20.00 – Turchia-Francia

    Lunedì 6 settembre

    Ore 17.00 – Stati Uniti-Angola
    Ore 20.00 – Russia-Nuova Zelanda

    Martedì 7 settembre

    Ore 17.00 – Lituania-Cina
    Ore 20.00 – Argentina-Brasile

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Il programma della quinta giornata

    Mondiali di basket Turchia 2010: Il programma della quinta giornata

    Ecco il programma della quinta giornata dei Mondiali di basket di Turchia 2010.
    Match clou saranno sicuramente Grecia-Russia per il piazzamento d’onore dietro la Turchia nel girone C, e Argentina-Serbia che per si giocheranno il primo posto nel girone A. Altra partita che potrebbe interessare è Brasile-Croazia che designerà chi occuperà il terzo posto nel gruppo C dietro a Stati Uniti e Slovenia.
    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    GRUPPO A – Angola, Argentina, Australia, Germania, Giordania, Serbia

    Giovedì 2 settembre
    ore 15.30 – Angola-Australia
    ore 18.00 – Argentina-Serbia
    ore 20.30 – Germania-Giordania

    GRUPPO B – Brasile, Croazia, Iran, Tunisia, Slovenia, Stati Uniti

    Giovedì 2 settembre
    ore 15.30 – Tunisia-Stati Uniti
    ore 18.00 – Iran-Slovenia
    ore 20.30 – Brasile-Croazia

    GRUPPO C – Cina, Costa d’Avorio, Grecia, Russia, Porto Rico, Turchia

    Giovedì 2 settembre
    ore 15.00 – Costa d’Avorio-Porto Rico
    ore 17.30 – Russia-Grecia
    ore 20.00 – Turchia-Cina

    GRUPPO D – Canada, Francia, Libano, Lituania, Nuova Zelanda, Spagna

    Giovedì 2 settembre
    ore 15.00 – Canada-Spagna
    ore 17.30 – Libano-Lituania
    ore 20.00 – Francia-Nuova Zelanda

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Le classifiche dopo la quarta giornata

    Mondiali di basket Turchia 2010: Le classifiche dopo la quarta giornata

    Ecco le classifiche dopo la quarta giornata del Mondiale di basket in Turchia:

    GRUPPO A

    1- Argentina 4-0
    2- Serbia 3-1
    3- Australia 2-2
    4- Angola 2-2
    5- Germania 1-3
    6- Giordania 0-4

    GRUPPO B

    1- Stati Uniti 4-0
    2- Slovenia 3-1
    3- Brasile 2-2
    4- Croazia 2-2
    5- Iran 1-3
    6- Tunisia 0-4

    GRUPPO C

    1- Turchia 4-0
    2- Russia 3-1
    3- Grecia 3-1
    4- Porto Rico 1-3
    5- Cina 1-3
    6- Costa d’Avorio 0-4

    GRUPPO D

    1- Lituania 4-0
    2- Francia 3-1
    3- Spagna 2-2
    4- Nuova Zelanda 2-2
    5- Libano 1-3
    6- Canada 0-4

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Turchia ancora OK, la Lituania batte la Francia

    Mondiali di basket Turchia 2010: Turchia ancora OK, la Lituania batte la Francia

    Bene Turchia e Lituania nelle partite della quarta giornata del Mondiale di basket in corso di svolgimento in Turchia: per i padroni di casa la cosa più importante è il risultato dato che Porto Rico ha fatto sudare, e non poco, gli uomini di Tanjevic che si sono imposti di misura per 79-77.
    La Lituania invece ha preso a sberle anche la Francia dopo aver rifilato una sonora sconfitta ieri ai campioni del Mondo e d’Europa della Spagna.
    Da registrare anche la qualificazione ormai certa per Russia, Croazia e Serbia per gli ottavi di finale.

    GRUPPO A

    SERBIA-AUSTRALIA 94-79

    Punteggio un pò bugiardo, che premia oltremodo una Serbia incapace di chiudere prima una partita invece lasciata in bilico fino a 2 minuti dal termine di fronte ad un’Australia molto giovane ma altrettanto volenterosa di ben figurare. I serbi, guidati dalla sapiente regia di Milos Teodosic (19 punti) e dal rientrante Nenad Kristic, che ha scontato la squalifica di 3 giornate (rissa contro la Grecia in amichevole) e si ripresenta con una doppia doppia (14 e 10 rimbalzi), provano a scappare, ma gli australiani tengono botta. E addirittura a 2 minuti dal termine si trovano a -3 grazie alla tripla di Matt Nielsen (10 punti): peccato che Teodosic decida di piazzare anche lui una tripla che taglia le gambe agli “Aussies”, che si sciolgono nel finale, regalando un inglorioso +15 ai serbi.

    Serbia: M. TEODOSIC (19 pts), N. KRSTIC (10 rbs), M. TEODOSIC (3 ast)
    Australia: B. NEWLEY (13 pts), D. ANDERSEN (7 rbs), P. MILLS (6 ast)

    GERMANIA-ANGOLA 88-92 OT

    Ecco il risultato a sorpresa della giornata. I tedeschi si fanno sorprendere dalla formazione di uno strepitoso Cipriano, dopo che Jagla (a 3 minuti e 56 secondi dalla fine della partita) aveva dato ben 10 punti di vantaggio ai suoi (74-64). Gli africani chiudono la partita con un parziale di 10-1 per il 78-78 pari per andare ai supplementari. Gomes e ancora Cipriano mettono 4 punti a testa per iniziare il prolungamento per andare a +6 con 2 minuti da giocare (86-80). I tedeschi non mollano ma le triple di Schwethelm e Schaffartzik arrivano troppo tardi: Cipriano e Almeida amministrano dalla lunetta e si prendono la vittoria. L’Angola è così qualificata agli ottavi con questa sorprendente vittoria, e nessuno avrebbe scommesso i risparmi all’ inizio della manifestazione mondiale su una possibile qualificazione dei campioni d’Africa.

    Germania: J. JAGLA (23 pts), H. SCHAFFARTZIK (7 rbs), S. HAMANN (5 ast)
    Angola: O. CIPRIANO (30 pts), J. GOMES (14 rbs), C. ALMEIDA (3 ast)

    ARGENTINA-GIORDANIA 88-79

    Vittoria senza troppa fatica dell’Argentina contro la squadra materasso di questo Gruppo A, la Giordania. L’Albiceleste si sbarazza 88-79 dei modesti avversari al termine di una partita che si fa subito facile per Scola e compagni: il termine del primo periodo, il risultato dice infatti Argentina già a + 16 (35-19). Il parziale è poi leggermente corretto prima dell’intervallo, ma la sostanza non cambia: a comandare è sempre l’Argentina che, quarta quattro anni fa in Giappone, prova quest’anno a salire sul tetto del Mondo grazie ai punti del centro degli Houston Rockets (30 per lui contro la Giordania) e alle giocate di Prigioni (6 assist).

    Argentina: L. SCOLA (30 pts), L. SCOLA (13 rbs), P. PRIGIONI (9 ast)
    Giordania: R. WRIGHT (22 pts), Z. ABBAAS (10 rbs), O. DAGHLES (4 ast)

    GRUPPO B

    CROAZIA-TUNISIA 84-64

    Partita ovviamente già decisa prima dal via, quella tra la Croazia e la Tunisia, visto il divario tecnico enorme: la squadra di Josip Vrankovic prende il largo nel primo quarto (23-12) e non si guarda più indietro, lasciato ampio spazio ai panchinari. Macram Ben Romdhane è il miglior marcatore del match con 23 punti, Bojan Bogdanovic con 19 guida i 4 giocatori in doppia cifra per i croati (Marko Popovic 16, Ante Tomic 15, Luksa Andric 10). Seconda vittoria per i croati, che cercano la qualificazione alle spalle delle “grandi” del gruppo B.

    Croazia: B. BOGDANOVIC (19 pts), A. TOMIC (9 rbs), M. POPOVIC (5 ast)
    Tunisia: M. BEN ROMDHANE (23 pts), R. SLIMANE (6 rbs), N. KNIOUA (4 ast)

    BRASILE-SLOVENIA 77-80

    Vittoria molto importante per la Slovenia, che vince lo scontro diretto per il secondo posto soffrendo però la gran rimonta del Brasile nell’ultimo quarto. Nuova sconfitta di misura per i brasiliani che dopo il -2 di ieri contro gli U.S.A. si devono arrendere anche agli scatenati sloveni.
    Dopo la tripla di Jaka Lakovic, gli sloveni vanno in vantaggio di 17 punti (70-53 a 9 minuti e mezzo dalla fine), ma incassa un parziale di 15-0 che rimette completamente in discussione il risultato. È Machado con 11 punti il grande protagonista di questo momento della partita, ed è lui che firma il 68-70 a 4 minuti e 20 secondi dalla fine. A rispondere è ancora Lakovic e ancora dalla lunga distanza (2 triple consecutive per il 76-68 a 120 secondi dalla sirena), e quella di Nachbar certifica il risultato (79-71 con 21 secondi da giocare). Gli ultimi 6 punti di Machado, infatti, non bastano al Brasile.

    Brasile: M. MACHADO (20 pts), T. SPLITTER (4 rbs), M. HUERTAS (10 ast)
    Slovenia: J. LAKOVIC (20 pts), S. BECIROVIC (9 rbs), S. BECIROVIC (4 ast)

    GRUPPO C

    CINA-RUSSIA 80-89

    Buona vittoria per la Russia contro la Cina che arriva al terzo successo nel girone, che proietta in alto la formazione di David Blatt. Cinesi avanti nella prima parte di gara grazie ai soliti Yi Jianlian e Wang Zhizhi (14 punti per entrambi), Sun Yue (19 e best scorer dei suoi) e Wang Shipeng (16). Poi viene fuori il maggior spirito di squadra dei russi, la partita si fa equilibrata trascinandosi sul 75-75, con un mini-supplementare da giocare negli ultimi 4′. A questo punto la Russia cambia marcia e pianta un parziale di 12-0 firmato dai vari Sergey Monya (14), Sergey Bykov (14), Evgeny Voronov (11) e Sasha Kaun (16).

    Cina: Y. SUN (19 pts), J. YI (9 rbs), W. LIU (2 ast)
    Russia: S. MONYA (17 pts), S. KAUN (14 rbs), S. MONYA (6 ast)

    COSTA D’AVORIO-GRECIA 60-97

    C’è spazio per tutti nella Grecia, per battere molto facilmente una formazione africana ancora una volta decisamente inconsistente. Imbarazzante, addirittura, il divario tecnico espresso nel secondo quarto (parziale 27-5), che ha permesso ai vicecampioni del mondo di arrivare all’intervallo con 28 punti di margine (47-19). Eppure c’era stata la partenza bruciante degli africani con un 7-0 di parziale che aveva illuso i tifosi sul buon esito della gara. I giocatori greci segnano tutti e 12, dimenticando in fretta la netta sconfitta subita contro i padroni di casa della Turchia.

    Costa d’Avorio: B. ASSIE (11 pts), B. ASSIE (7 rbs), M. DIABATE (6 ast)
    Grecia: N. CALATHES (15 pts), I. BOUROUSIS (7 rbs), N. CALATHES (8 ast)

    TURCHIA-PORTORICO 79-77

    Grosso rischio per i padroni di casa turchi, dopo la convincente vittoria contro la Grecia. I giocatori di Tanjevic respirano sull’ultimo tentativo di Vassallo, che non trova il canestro che avrebbe dato la vittoria ai portoricani, dopo l’1/2 ai tiri liberi di Tunçeri a 6 secondi dalla fine. Porto Rico ha avuto anche 10 punti di vantaggio, grazie alla tripla di Carmelo Lee in apertura di terzo periodo (40-30), ma i padroni di casa sono riusciti a rimettere la gara in equilibrio (parziale 7-0, 51-53 ad 1 minuto e 23 secondi dal 30′). I punti dei lunghi Ilyasova, Gonlum e Erden formano il 10-0 con cui la Turchia inizia l’ultimo quarto di gioco (66-57 a 7 minuti dalla fine), mettendo le mani sulla partita. Erden mette il 2+1 del massimo vantaggio (76-64 a 3 minuti dalla sirena), ma Porto Rico mette insieme un break di 13-0 (con 3 triple di Vassallo) concluso dalla schiacciata di Balkman del -1 (78-77). Poi il finale, che ha premiato la squadra di casa. Porto Rico ancora battuto di misura serve più cattiveria e convinzione dei propri mezzi in partita nonchè un pizzico in più di concentrazione per gestire i vantaggi.

    Turchia: H. TÜRKOĞLU (16 pts), E. İLYASOVA (13 rbs), H. TÜRKOĞLU (5 ast)
    Porto Rico: A. VASSALLO (19 pts), P. RAMOS (12 rbs), F. RIVERA (8 ast)

    GRUPPO D

    CANADA-NUOVA ZELANDA 61-71

    Continua l’ottimo momento della Nuova Zelanda di Nenad Vucinic, già vittoriosa contro il Libano. Questa volta contro il Canada di Leo Rautins, ancora a secco di successi, la gara è a basso punteggio (finisce 71-61, ma dopo il primo quarto il parziale era addirittura di 11-8), ma a prevalere sono ancora i “Tall Blacks”, guidati dal solito Kirk Penney, autore sì di 18 punti, ma con un magro 6-15 al tiro e ben 4 palle perse. Partita dominata sotto canestro: 34 a 26 il computo rimbalzi, con Thomas Abercrombie a primeggiare a quota 10 per i neozelandesi, che salgono a 2 successi e 2 KO nel girone D.

    Canada: J. SHEPHERD (15 pts), L. KENDALL (7 rbs), L. KENDALL (4 ast)
    Nuova Zelanda: K. PENNEY (18 pts), T. ABERCROMBIE (10 rbs), L. TAIT (3 ast)

    LIBANO-SPAGNA 57-91

    Occorre un Marc Gasol monumentale alla Spagna per stritolare un coraggiosissimo Libano e centrare così il secondo successo in un Mondiale finora molto avaro di sorrisi. Ancora nervosi dopo la rimonta subita contro la Lituania, gli spagnoli faticano nel primo quarto, dove un grande Jackson Vroman (22 punti e 8 rimbalzi) permette al Libano di tenere la testa avanti (22-21): il fratello di Pau comincia ad alzare la voce nel secondo quarto, ma sono poi Navarro e Fernandez a griffare i canestri del +11 all’intervallo (32-43), un vantaggio maturato tutto negli ultimi 4 minuti del periodo. In apertura di ripresa si rimette in moto Marc Gasol (25 punti e 7 rimbalzi alla fine per lui) e la Spagna piazza l’accelerata decisiva con un parzialone di 29-15. Terzo posto sempre più vicino per gli iberici.

    Libano: J. VROMAN (22 pts), J. VROMAN (9 rbs), J. VROMAN (2 ast)
    Spagna: M. GASOL (25 pts), F. REYES (9 rbs), R. RUBIO (7 ast)

    LITUANIA-FRANCIA 69-55

    La Francia scopre il sapore della sconfitta e ad infliggergliela è la Lituania che, al contrario dei transalpini, sembra crescere di partita in partita. Continua il suo ottimo mondiale anche Jonas Maciulis, già a quota 13 a metà gara (24-30). Ad un certo punto è parso che la Francia avese in mano la situazione: parziale di 11-0 per chiudere il primo quarto, con le triple consecutive di Gelabale, De Colo e Batum per il 24-11 al decimo minuto. Da lì in poi l’attacco di Collet si spegne, e parte la Lituania. Stavolta sono i baltici a mettere a segno un pesante parziale (13-2) per volare sul 50-37 a 3 minuti dall’ultima pausa. La Francia non fa quasi mai canestro (11/32 da due, 7/20 da fuori) e precipita anche a -17 nell’ultimo quarto: la Lituania rimane imbattuta e si scopre anche bella nel gioco.

    Lituania: J. MACIULIS (19 pts), R. JAVTOKAS (5 rbs), L. KLEIZA (3 ast)
    Francia: N. BATUM (13 pts), B. DIAW (6 rbs), N. BATUM (3 ast)