Categoria: Basket

  • L’Argentina doma la Spagna e si prende il quinto posto

    L’Argentina doma la Spagna e si prende il quinto posto

    Una brutta Spagna (almeno nel primo tempo), cede all’Argentina e si deve accontentare del sesto posto al Mondiale di basket in corso di svolgimento in Turchia, dopo essere arrivata alla manifestazione come seria candidata al titolo assieme agli Stati Uniti, anche in virtù dell’eredità portata sulle spalle, in quanto campione del Mondo e d’Europa in carica. Unica consolazione per gli ormai ex detentori del titolo è la superba prestazione di Rudy Fernandez, autore di ben 31 punti.
    Tutt’altra musica per la squadra albiceleste che onora il torneo con un ottimo piazzamento viste le defezioni pre-Mondiali, in particolar modo quella di Manuel Ginobili, più che quella di Andrès Nocioni. Intesa magica poi quella tra Luis Scola e Carlos Delfino, che saranno le basi di questa nazionale per il prossimo futuro. L’ala degli Houston Rockets chiude con 22 punti e sarà molto probabilmente il marcatore principe della manifestazione (a meno di clamorosi exploit della stella americana Kevin Durant nella finalissima per l’oro che si disputerà alle 20.30 contro la Turchia), la guardia dei Milwaukee Bucks ne piazza 27 e sforna triple a ripetizione!

    Finale 5°-6° posto: ARGENTINA-SPAGNA 86-81

    Dicevamo di un primo tempo pessimo da parte della Spagna ed alcune cifre lo testimoniano: 14 palle perse, 3/14 dall’arco e 17 lunghezze di svantaggio all’intervallo (49-32), dominata a rimbalzo dove l’altezza di Marc Gasol dovrebbe quantomeno fare la differenza, molle in difesa e senza idee e genialità in attacco. Questo è il team giallorosso nei primi 2 quarti, dominato letteralmente dall’Argentina.
    L’albiceleste vola con un Carlos Delfino letteralmente infuocato ed un Prigioni realizzatore e distributore, mentre Scola risparmia energie per il secondo tempo.

    2 triple in serie di Delfino in avvio di terzo quarto lanciano l’Argentina sul massimo vantaggio (59-34, +25), quanto basta per sollevare pesanti malumori da parte dei tifosi spagnoli che iniziano una civile protesta contro il gioco espresso dalla squadra di Sergio Scariolo: e allora, colpiti dalle critiche dei loro stessi supporter, finalmente, i giocatori di Scariolo cominciano a giocare. E lo fanno anzitutto alzando l’intensità difensiva fino a quel momento latente, cosa che permette di recuperare una miriade di palloni in pochi minuti e confezionare un super parzialone di 16-2 con tante corse in contropiede e un Fernandez indiavolato (61-60).
    L’Argentina si aggrappa, come sempre, alle spalle larghissime e solidissime di Luis Scola, e l’ala dei Rockets ricomincia a lavorare in pitturato riportando i suoi sul +9. Ma la Spagna non molla, si riavvicina con Garbajosa e Gasol, impatta a quota 80 proprio con il centro dei Memphis Grizzlies dalla lunetta, ma si vede poi superata da un principesco canestro di Scola a centro-area e da una tripla, dritta dritta indirizzata al cure iberico, di Prigioni a 15 secondi dalla sirena. Finisce 86-81 ed onestamente pare giusto così, viene premiata una formazione che ha avuto più stimoli e che ha giocato complessivamente meglio e non a fiammate.

    Spagna: R. FERNANDEZ (31 pts), M. GASOL (10 rbs), J. NAVARRO (3 ast)
    Argentina: C. DELFINO (27 pts), L. SCOLA (11 rbs), P. PRIGIONI (7 ast)

  • La Turchia beffa la Serbia. Sarà finale contro gli Stati Uniti

    La Turchia beffa la Serbia. Sarà finale contro gli Stati Uniti

    La Turchia insegue la Sebia per quasi 38 minuti sui 40 disponibili, ma negli ultimi 2 opera il sorpasso e si prende il pass per la finalissima di domani contro la corazzata Stati Uniti.
    Partita intensa, emozionante e vibrante, decisa solo negli ultimi istanti da un canestro di Tunceri e dalla stoppata, sul tentativo di alley-oop da centrocampo per Velickovic, da parte di Semih Erden , che salva la squadra padrona di casa. In mezzo la lunga pausa decisa dagli arbitri per sistemare il cronometro a 5 decimi di secondo dalla fine che potevano potenzialmente valere alla Serbia la qualificazione, prima che la mano di Erden dicesse “no” agli slavi.
    Ora sarà sfida agli “States” per la medaglia d’oro ed il numeroso pubblico turco dovrà dare una grossa mano ai propri benimaini contro Kevin Durant e soci.

    TURCHIA-SERBIA 83-82

    In avvio la squadra turca è molto fredda in attacco e deconcentrata in difesa, e la Serbia ne approfitta per allungare con Velickovic e Tepic (8-15). La risposta della squadra di Tanjevic è affidata a Turkoglu, che innesca un parziale di 7-0 per rimettere le cose in parità, ma è poi una tripla di Teodosic a riportare la Serbia in vantaggio al primo intervallo (17-20): Turkoglu è già a quota 9 punti, ma mentre la Serbia tira bene dall’arco (4/9), la squadra di casa raccoglie un misero 1/5.
    Il motivo della gara non cambia nel secondo periodo con Keselj pronto a firmare il +5. Tanjevic prova a schierare la zona 2-3 e i risultati si vedono con Arslan e Guler che riportano i biancorossi a -1, ma è Savanovic, con 7 punti in fila in uscita dalla panchina, a bastonare la pochezza della difesa turca. Guler compie il terzo fallo e viene richiamato in panchina, Keselj punisce dall’arco per il +7 (31-38), margine tenuto fino all’intervallo lungo con un paio di gite in lunetta serbe (35-42): Turkoglu rimane fermo a 9 punti, la Turchia arranca con un misero 2/9 da tre punti contro il 6/13 avversario, e la mira di Savanovic e Keselj (16 punti in 2 al 20esimo minuto) costituisce un ottimo antidoto contro la zona di Tanjevic.

    Ad inizio ripresa però la Turchia torna ad uomo in difesa, alzando il livello di fisicità: Erden, Turkoglu e Onan griffano un parziale di 11-4 per l’aggancio a quota 46, ma a quel punto è Teodosic che esplode ricacciando indietro i padroni di casa: 4 azioni finalizzate con 5 punti personali e 2 assist, e la Serbia scappa ancora sul +8 (48-56). La Turchia si aggrappa ai singoli, ma mentre Turkoglu sembra stare in disparte, ed Ilyasova deve combattere con i problemi di falli e un eccessivo nervosismo, emerge Arslan, che con 2 di triple riaccende l’entusiasmo (e la rimonta), riportando la squadra di Tanjevic a -3 (60-63) al 30esimo minuto.
    Nell’ultimo quarto si rivede Turkoglu, anche se Keselj con un’altra bomba punisce i turchi per il 64-72 serbo. Tunceri però inizia a quel punto il suo personalissimo show: tripla, canestro ad altissima difficoltà dopo un fallo antisportivo di Markovic, e altra tripla (folle) per il sorpasso tanto atteso a 3 minuti e 30 secondi dalla sirena (76-75). Un paio di brutte scelte di Teodosic permettono a Onan di allungare sul +3, ma Ilyasova prima e Turkoglu poi sbagliano i canestri della possibile tranquillità. Negli ultimi 2 minuti succede di tutto: Asik esce per un dubbio infortunio al volto per non tirare dalla lunetta, ma Arslan fa 1/2 così come Krstic (79-78): sbaglia Turkoglu, sbaglia anche Teodosic, ma Keselj svetta a rimbalzo offensivo e subisce fallo piazzando i liberi del nuovo sorpasso (79-80 a 29 secondi dal termine). Tunceri è stratosferico dando l’assist per un’inchiodata di Erden, ma Rasic pesca a sua volta Velickovic per un facile appoggio a 4 secondi (81-82 Serbia). Rimessa a centrocampo per Turkoglu che, chiuso sulla linea laterale, riesce a trovare il varco per scaricare per Tunceri, che davanti a sé ha un’autostrada per appoggiare il canestro della vittoria. Poi, come già detto, la stoppata di Erden sulla sirena. Che consegna a Tanjevic ed ai suoi uomini la tanto sospirata finale! Ma onore ai serbi che diventeranno la squadra del futuro, grazie ai giovani fenomeni che stanno crescendo partita dopo partita.

    Serbia: M. KESELJ (18 pts), N. KRSTIC (7 rbs), M. TEODOSIC (11 ast)
    Turchia: H. TÜRKOĞLU (16 pts), Ö. AŞıK (7 rbs), K. TUNÇERI (5 ast)

  • Super Durant porta gli Stati Uniti in finale

    Super Durant porta gli Stati Uniti in finale

    Un immenso ed a tratti irresistibile e spettacolare Kevin Durant porta gli Stati Uniti in finale ai Mondiali in corso di svolgimento in Turchia. Il fenomeno degli Oklahoma City Thunder con 38 punti ha largamente rubato il palcoscenico a tutte le altre stelle, dimostrando che nei momenti che contano il vero terminale offensivo resta sempre e solo lui.
    Trascinatore, realizzatore, leader, il tutto a soli 21 anni, se gli “States” si metteranno al collo la medaglia d’oro lo dovranno innanzitutto a questo bimbo prodigio del basket, che con il duro lavoro quotidiano sta raggiungendo livelli di eccellenza difficili da pronosticare ad inizio carriera.
    “K.D.” in questa partita ha veramente esagerato demolendo praticamente da solo la difesa lituana nel primo tempo: 17 (su 23 punti della squadra) alla fine del primo quarto, 24 (su 42 totali) all’intervallo. E nei momenti di riposo del devastante Durant ci hanno pensato il suo compagno ai Thunder Russell Westbrook (12 punti ed 8 rimbalzi) un rigenerato Lamar Odom con 13 punti e 10 rimbalzi e la difesa di Iguodala e Kevin Love, quest’ultimo sempre prezioso su ambedue i lati del campo, a segare le ambizioni lituane.
    Paga caro, la Lituania, la serata negativa della sua stella Linas Kleiza, ben contenuta dalla difesa a stelle e strisce, che lo porta d un misero 1/11 dal campo per un fatturato di 4 miseri punti e 5 palle perse! Di meglio non fanno i suoi compagni che latitano nel tiro dalla lunga distanza e sorprendentemente sembrano molli sulle gambe nella partita più importante.

    Semifinale 1: U.S.A.-LITUANIA 89-74

    La Lituania cerca di partire forte ma un grande Durant segna 12 dei primi 14 punti di squadra bersagliando il canestro gialloverde da ogni posizione, e quando le maglie difensive degli Stati Uniti si stringono bene ecco che la forbice tra le 2 squadre inizia ad essere importante con la doppia cifra di vantaggio (23-12 alla fine del primo quarto).
    Kemzura risponde a questa situazione con il quintetto leggero con Jankunas da centro e la zona 2-3, ma in attacco i lituani continuano a faticare contro la prima linea difensiva che non lascia spazio alle penetrazioni, mentre Kleiza si disperde inspiegabilmente. Gli “States” accelerano sul +15 (29-14), prima di subire un mini-parziale negativo innescato da Pocius (31-23): qui si torna ad innescare Durant, che riceve anche una mano importante dal fido Westbrook ( autore anche di una stoppata terrificante su Kalnietis in uno dei momenti migliori della Lituania, a dimostrazione di un atletismo pazzesco), per riallargare il gap sul 42-27 all’intervallo lungo.

    Come già detto, Durant è a quota 24 punti e Kemzura gli mette addosso la marcatura ad uomo di Pocius, ad inizio terzo quarto, e sfruttando l’isolamento della stella dei Thunder, che non riceve più il pallone, la Lituania rientra fino al -10 (50-40) grazie a qualche buon tiro dal perimetro. Durant però prende le misure al suo marcatore e sforna 2 canestri d’autore portando gli U.S.A. sul +12 (65-53) all’ultimo intervallo del terzo quarto.
    Nell’ultimo periodo i gialloverdi baltici accusano la stanchezza e soprattutto in difesa perdono lucidità: la dimostrazione sono i 2 voli sopra il ferro ancora dell’immarcabile Durant (77-64).
    E quando il numero 5 piazza la tripla in faccia al povero Pocius il divario diventa incolmabile sull’82-64. Curry aumenta ancora il divario sul +20 (89-96), qui gli “States” si fermano per non umiliare l’avversario e Jasaitis firma un parzialino di 5-0 per fissare il punteggio finale.
    Con un Kevin Durant così il primo posto nel torneo è sempre più vicino.

    U.S.A.: K. DURANT (38 pts), L. ODOM (10 rbs), D. ROSE (3 ast)
    Lituania: R. JAVTOKAS (15 pts), R. JAVTOKAS (9 rbs), J. MACIULIS (2 ast)

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Questa è la programmazione dell’11 settembre del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si comincia alle 14 con la finalina per il settimo-ottavo posto ta Slovenia e Russia, per poi proseguire con le 2 semifinali che varranno l’accesso alla finalissima del 12 settembre.
    Le partite sono Turchia-Serbia alle ore 18, e U.S.A.-Lituania alle ore 20.30.
    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 11 settembre

    ore 14:Slovenia-Russia
    ore 18:Serbia-Turchia
    ore 20.30:Lituania-Stati Uniti

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Saranno Spagna ed Argentina a giocarsi il quinto posto ai Mondiali di basket in corso di svolgimento in Turchia.
    La Spagna nel primo pomeriggio si è sbarazzata, ma non senza qualche difficoltà, della Slovenia. Piccola consolazione per una nazionale che avrebbe dovuto ambire a traguardi ben più importanti in questo torneo.
    Inserata anche l’Argentina ha ottenuto la vittoria contro la Russia, trascinata dal duo Delfino-Scola, letteralmente inarrestabile.
    La finalina per il quinto-sesto posto tra iberici e sudamericani sarà domenica 12 settembre, alle ore 14.
    Quella per il settimo-ottavo posto tra sloveni e russi invece andrà in scena domani sempre alle ore 14.

    SPAGNA-SLOVENIA 97-80

    Il punteggio finale di 97-80 non deve ingannare, perché la formazione di Scariolo costruisce il margine soltanto nell’ultimo quarto, con un buon apporto delle seconde linee tra l’altro, dopo un primo tempo a dir poco sottotono.
    Il primo quarto lo chiude infatti in vantaggio la Slovenia grazie ad un buon Lakovic (16-23 per la squadra di Memi Becirovic), che tiene la testa avanti per tutto il primo tempo sul 38-41.
    La reazione spagnola comincia a concretizzarsi però all’inizio della ripresa, quando una fiammata di Fernandez e Navarro firma il primo sorpasso iberico della partita, ma la Slovenia tiene botta, restando aggrappata all’inerzia della gara (64-62 al 30esimo minuto). Lo strappo, come detto, arriva nel quarto periodo (33-18 il parziale), innescato dall’attività su entrambi i lati del campo di un ottimo Vazquez (16 punti e 6/6 dal campo in uscita dalla panchina), da un paio di triple di Sergio Llull, ridestatosi d’improvviso dopo un primo tempo osceno, e dal ritrovato Navarro, che spara un paio di bombe devastanti per il morale sloveno, portando la Spagna sulla doppia cifra di margine. La squadra di Becirovic, che trova risposte soltanto da Zupan nel finale, si scoglie malamente, lasciando agli spagnoli il pieno controllo di una partita vinta nonostante le prove oscure di Gasol (molto svogliato il fratellino di Pau) e Rubio (ancora rivedibile la sua prestazione).

    Spagna: J. NAVARRO (26 pts), F. REYES (10 rbs), J. NAVARRO (7 ast)
    Slovenia: J. LAKOVIC (19 pts), P. BREZEC (9 rbs), J. LAKOVIC (4 ast)

    ARGENTINA-RUSSIA 73-61

    Anche qui è l’ultimo parziale a fare la differenza, con Scola e Delfino sugli scudi, soprattutto il secondo con 2 triple da urlo nei momenti finali che annichiliscono la resistenza dei russi. Saranno 27 i punti per l’ala dei Rockets, 26 per la guardia dei Bucks che ancora una volta dimostrano di essere ad un livello superiore rispetto agli altri compagni.
    Mani fredde invece per gli avversari (9/24 dal perimetro) ancora più se abbinate ad una stanchezza più che comprensibile dopo un torneo giocato ad alti ritmi, soprattutto in difesa.
    L’Argentina comincia bene, sospinta dai canestri di Scola e Delfino, e costruisce un vantaggio di 4 lunghezze al termine del primo quarto (15-11) mantenuto anche all’intervallo (36-33), nonostante i tentativi di rientro russi con le triple di Monya (redivivo dopo la brutta prova contro gli Stati Uniti con 17 punti e 5/6 dall’arco) e del baby-prodigio Khvostov. L’Albiceleste prova ad allungare ancora con Delfino all’inizio della ripresa (41-33), ma quando Scola si prende qualche minuto per rifiatare, la Russia rientra e sorpassa con Monya e Mozgov (titolare e doppia-doppia da 10 punti + 11 rimbalzi), prima che una tripla di Gutierrez sulla sirena permetta all’Argentina di rimettere la testa avanti (54-52). Nell’ultimo quarto la zona frena l’attacco di Blatt, e i sudamericani possono riallungare con Oberto e Scola e prendere la testa dell’incontro definitivamente con 2 triple di Delfino.

    Russia: S. MONYA (17 pts), T. MOZGOV (11 rbs), A. PONKRASHOV (4 ast)
    Argentina: L. SCOLA (27 pts), C. DELFINO (7 rbs), P. PRIGIONI (5 ast)

  • NBA: Ancora Rodman in versione hot, orgia con 6 donne in albergo!

    NBA: Ancora Rodman in versione hot, orgia con 6 donne in albergo!

    Nuova impresa “hot” per Dennis Rodman: l’ex giocatore dei Detroit Pistons, dei San Antonio Spurs e dei Chicago Bulls, si è reso protagonista di un episodio molto criticato da più parti.

    Pare che Rodman, da sempre amante delle belle donne (ma soprattutto delle donne, non necessariamente belle!) si sia cimentato in una performance a dir poco invidiabile con tanto di testimonianze molto veritiere in merito al fatto.

    Secondo il il “New York Post”, Rodman avrebbe fatto un orgia con ben 6 donne in una stanza di un hotel. E non è tutto: l’ex Chicago Bulls, grazie ad un microfono, avrebbe fatto sentire all’intero albergo la sua performance, con tanto di descrizione dettagliata!

    Un cliente dell’albergo, intervistato proprio dal “New York Post” avrebbe dichiarato:

    • Si sentiva tutto. Rodman descriveva nel dettaglio tutto ciò che stava per fare con le ragazze!

    Rodman in passato ha sempre fatto discutere di sè, per i suoi modi bizzarri di vedere le cose che uniti al fatto di essere un focoso amante, come più volte da lui stesso dichiarato (“Nella mia vita ho fatto sesso con oltre 2000 ragazze!”) e confermato dalle donne che lo hanno conosciuto, lo hanno anche portato sovente nei guai.

    Per quanto riguarda quest’ultimo episodio, ovviamente l’ex compagno di Michael Jordan e Scottie Pippen ai leggendari Chicago Bulls di coach Phil Jackson, non ha potuto smentire, limitandosi a dire per giustificarsi:

    • Non sapevo che il microfono fosse acceso!

    Incorreggibile Dennis…!

  • NBA: Dwight Howard dal cuore d’oro, Matt Barnes in carcere

    NBA: Dwight Howard dal cuore d’oro, Matt Barnes in carcere

    L’ultimo desiderio di Kay Kellogg, 62enne condannata alla morte da un male incurabile, era quello di incontrare il suo idolo sportivo, Dwight Howard.
    Qualche giorno fa il centro degli Orlando Magic si è presentato alla sua porta: doveva essere un breve incontro di mezz’ora, si è trasformato in una bellissima chiacchierata di oltre 2 ore:

    • È diventato la mia bottiglia di medicina, alta più di 2 metri!

    Ha commentato la donna, un’ex ballerina che negli ultimi 2 anni è diventata abbonata dei Magic e si è presentata ad ogni gara con addosso la canotta numero 12 di Howard. Kay Kellogg ha poi proseguito dicendo:

    • Dwight è un ragazzo fantastico, ogni volta che lo vedo giocare mi fa sentire bene. Io all’Amway Arena ho un posto economico, lontano dal campo, ma mi sembra di essere in paradiso ogni volta che vado“.

    Al termine dell’incontro Howard si è chinato per abbracciare la donna, più bassa di 60 centimetri circa, e le ha sussurrato all’orecchio:

    • Grazie al tuo spirito, tu sei più alta di me“.

    E se Dwight Howard è l’eroe positivo, a Matt Barnes va il titolo di cattivo: il neo acquisto dei Los Angeles Lakers è stato infatti arrestato per violenza domestica. Il fattaccio è successo ieri nei sobborghi di Sacramento, capitale della California e città in cui l’ala ex Orlando Magic è cresciuto. La polizia ha detto di aver risposto ad una chiamata incompleta al 911 attorno alle 4 del pomeriggio, e di aver trovato il giocatore nel luogo da dove proveniva la chiamata ed una donna che vive con lui e con cui ha una relazione in evidente stato di confusione.
    Dopo aver parlato con entrambi, la polizia ha capito che c’era stato un confronto fisico, con il giocatore che avrebbe impedito alla donna di parlare con gli operatori del 911. Barnes è stato arrestato, ma è uscito di prigione in meno di 6 ore, dopo aver pagato una cauzione di 50mila dollari. Lunedì dovrà comparire davanti a un giudice per rispondere dell’accaduto.

  • NBA: Anthony pronto a lasciare Denver

    NBA: Anthony pronto a lasciare Denver

    Carmelo Anthony pensa seriamente di lasciare i Nuggets, possibilmente prima dell’inizio di questa stagione. Destinazione possibile? New York Knicks o Chicago Bulls. La franchigia della Grande Mela non ha prime scelte del draft da offrire, e nel pacchetto da spedire subito in Colorado potrebbe includere Eddy Curry e Danilo Gallinari. Ma l’obiettivo dei Knicks sarebbe quello di prendere Anthony in Estate, quando Melo potrebbe diventare free agent. Il problema è che negli ultimi giorni è uscita prepotentemente allo scoperto Chicago che se prendesse Anthony lascerebbe New York con un palmo di naso. Ecco perchè ai Knicks nelle ultime ore sarebbero anche disposti a sacrificare Gallinari per arrivare al numero 15. Chicago invece metterebbe sul piatto della bilancia Luol Deng, che ha caratteristiche simili e un contratto fino al 2014, e i giovani Taj Gibson e James Johnson.

    Ma a Denver sognano ancora di convincere Anthony a restare: in ballo c’è sempre il rinnovo triennale da 65 milioni, quello che per ora Melo si rifiuta di firmare, preoccupato dal futuro di una squadra che nel 2011 potrebbe perdere tutti i pezzi pregiati (Kenyon Martin, J.R: Smith e Arron Afflalo saranno free agent a fine stagione e a loro potrebbero aggiungersi anche Nené e Chauncey Billups, senza contare i problemi di salute di coach Karl).
    Masai Ujiri, general manager dei Nuggets dallo scorso 31 agosto, ha in programma di incontrare al più presto la sua star per cercare di chiudere definitivamente, in un senso o nell’altro, la situazione.

  • NBA: Aria di sciopero, pronto il lockout per la stagione 2011 -2012!

    NBA: Aria di sciopero, pronto il lockout per la stagione 2011 -2012!

    C’è un grande spettro che aleggia sulla NBA: il possibile lockout della stagione 2011/2012, visto che le trattative per il rinnovo del contratto dei giocatori sono bloccate.

    NBA e NBPA, l’associazione giocatori, sono ai ferri corti già da un molto tempo sulle trattative per il rinnovo del contratto collettivo che scade il 30 giugno 2011.
    I proprietari vorrebbero rivoluzionare il salary cap, tagliando i contratti in modo radicale (soprattutto le parti garantite e quelli delle stelle che sarebbero portati ad un livello più consono) per fare in modo che possedere una franchigia diventi un affare redditizio e non solo uno spreco di soldi visto che hanno lamentato perdite per un totale di 370 milioni di dollari negli ultimi anni. L’associazione giocatori non vorrebbe cambiare una virgola del contratto attualmente in vigore tutelando i protagonisti sul parquet di questo sport:

    • Ci stiamo preparando per il lockout!

    Ha fatto sapere da tempo Bill Hunter, il direttore del sindacato giocatori. Che ha poi proseguito dicendo:

    • Speriamo che le cose cambino nei prossimi mesi, ma lo scenario peggiore resta il più probabile“.

    Nei giorni scorsi su Twitter, i giocatori hanno invitato i propri tifosi a seguire la pagina della NBPA per gli sviluppi. L’ultimo lockout è datato 1998, e la stagione regolare venne ridotta a 50 partite dopo che si trovò l’accordo quando la stagione regolare doveva essere già iniziata da qualche mese. L’NBA non è il solo grande sport a trovarsi in questa situazione: nel 2011 potrebbe fermarsi anche l’NFL, anch’essa alle prese con una difficilissima trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori.

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Questa la programmazione per le sfide che varranno l’assegnazione del quinto, sesto, settimo ed ottavo posto al Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si parte domani con il match alle 17 tra Spagna e Slovenia, sfida che sulla carta non ha modo di esistere vista la superiorità netta degli iberici che ancora per qualche giorno manterranno il titolo di campioni in carica.
    Alle ore 20 invece la seconda sfida tra Argentina e Russia, molto più equilibrata e che vedrà Scola, che finora è stato il miglior giocatore della manifestazione ed il miglior marcatore del torneo, battagliare contro i giganti russi e contro una difesa che si è dimostrata molto solida.

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Venerdì 10 settembre

    ore 17:Slovenia-Spagna
    ore 20:Russia-Argentina