Categoria: Basket

  • Vince Milano, bene Bologna, cadono ancora Roma e Treviso

    Vince Milano, bene Bologna, cadono ancora Roma e Treviso

    La quarta giornata del campionato italiano si Serie A di basket conferma l’Armani Jeans Milano in testa alla classifica grazie al successo interno contro Brindisi per 97-76. Protagonisti dell’incontro David Hawkins e Stefano Mancinelli rispettivamente con 21 e 16 punti. Per l’Enel Brindisi invece i top scorer sono Diawara (19 punti) e Roberson (17). Milano sale a quota 8 e resta a comandare come capolista solitaria.

    Nell’anticipo di mezzogiorno la Montepaschi si riprende dopo il KO di settimana scorsa e sebbene con un pò di fatica supera per 91-87 la Pepsi Caserta che quindi resta ancora a 0 punti in classifica. Pepsi a lungo in controllo fino a 3 minuti dalla fine, quando Siena, senza più idee, trova in un immenso Ksistof Lavrinovic la soluzione per tutti i suoi mali: il lituano griffa una prestazione devastante da 33 punti (10/14 al tiro, 11/11 ai liberi) e 9 rimbalzi, caricandosi sulle spalle tutte le responsabilità nel finale. Senza sbagliare un colpo. E se la Montepaschi non tracolla per la seconda volta consecutiva, è solo grazie a lui. Per Caserta immenso Ere con 28 punti che però non sono bastati ad evitare la sconfitta.

    Terza sconfitta di fila per la Lottomatica Roma e situazione che inizia a diventare un pò preoccupante visti i soli 2 punti conquistati. Questa volta a mettere sotto i capitolini sono i ragazzi dell’Air Avellino. Sempre gli stessi errori per la squadra di Boniciolli: palle perse in quantità industriale (22), attacchi fermi con giocatori che paiono picchettati sul parquet e percentuali imbarazzanti dall’arco, dove si tende troppo spesso ad accontentarsi (5/26, pari al 19%). Roma concede il 75% da 2 agli avversari e ben 20 viaggi in lunetta, confermandosi tanto fisica ma anche tanto fallosa in difesa, soprattutto in situazione di aiuto. Forse ci sarebbe qualcosa da rivedere nella strutturazione della squadra, perché nell’epoca della small-ball, giocare con quintetti ampiamente sopra i 2 metri può risultare deleterio se non si riescono a sfruttare i mismatch offensivi: ne escono attacchi frenati, lenti e con soluzioni forzate, e rotazioni difensive che faticano a coprire in tempi rapidi gli spazi brevi. 17 punti di Chevon Troutman guidano Avellino, i 20 di Darius Washington non bastano ai giallorossi.

    La Bennet Cantù vince contro Teramo grazie ai 19 punti di Leunen, ai 18 di Markoishvili ed ai 16 di Mazzarino. Un immenso Ivan Zoroski da 31 punti non basta a Teramo che ha anche la doppia doppia da 12 punti ed altrettanti rimbalzi di Mike Hall.

    Così come Roma, resta ferma a quota 2 punti la Benetton Treviso, battuta in casa da Varese. La squadra biancoverde ha molte similitudini con i romani visto che anche per loro si tratta della terza sconfitta di fila. Poche idee che non siano palla a Peric (ottimo con 14 punti, 6 rimbalzi, 3 recuperi e 5 assist in uscita dalla panchina). La Benetton soffre terribilmente a rimbalzo (43-32 il conto finale) e viene perforata a piacimento dall’arco (12/27, pari al 44%) da una Cimberio che sembra sempre più solida dopo il successo della scorsa settimana su Siena: la partita, in sé, si decide nel finale, quando una tripla di Goss (16 punti) e il lavoro di Slay vicino a canestro (15 per l’ala varesina) indirizzano il risultato sui binari biancorossi. Nel dopo-gara, Repesa chiede alla squadra più cattiveria e aggressività, ma anche segnali di vita da due giocatori su cui Treviso ha puntato tanto ma che stanno deludendo le aspettative: Ryan Toolson (6 punti e 2/8 dal campo) e Devin Smith (6 punti, 3/8).

    Partita tirata, ma questa volta Pesaro cade in casa contro la Virtus Bologna: c’è tanta panchina nel successo bianconero, con i 14 punti di Kennedy Winston e i 13 a testa di Koponen e Homan, decisivi nel finale. Dall’altra parte 15 punti con 8 assist di Andre Collins e 13 a testa per Lydeka e Aleksandrov: ancora bene il baby Traini (7 punti in 14 minuti), malissimo Almond, che chiude a quota 3 e 0/8 dal campo. Bologna si lancia all’inseguimento della capolista Milano salendo a 6 punti in classifica.

    Terzo successo consecutivo per Sassari (a questo punto la vera sorpresa del campionato) che supera facilmente Biella grazie a un parzialone di 30-13 nel primo quarto: James White ne scrive 22 con 10 rimbalzi, Hubalek 19 e 8 rimbalzi mentre Diener ne aggiunge 18 in soli 19 minuti. Biella vive sempre su Edgar Sosa, autore di 24 punti con 4 assist e 6 palle recuperate, ma da solo non potrà mai certamente fare la differenza.

    Cremona batte Montegranaro dopo un tempo supplementare per 82-80.

    Risultati quarta Giornata (7/11/2010)

    Bennet Cantu’-Banca Tercas Teramo82-70
    Benetton Treviso-Cimberio Varese 67-72
    Montepaschi Siena-Pepsi Caserta 91-87
    Armani Jeans Milano-Enel Brindisi 97-76
    Air Avellino-Lottomatica Roma 72-65
    Scavolini Siviglia Pesaro-Canadian Solar Bologna 66-70
    Vanoli-Braga Cr.-Fabi Shoes Montegr. 82-80 (overtime)
    Dinamo Sassari-Angelico Biella 97-90

    CLASSIFICA

    1. Armani J. MI 8
    2. Canadian Solar BO 6
    3. Cimberio VA 6
    4. Dinamo SS 6
    5. Montepaschi SI 6
    6. Bennet Cantu’ 6
    7. Vanoli‑Braga CR 4
    8. Air AV 4
    9. Scavolini Siviglia PS 4
    10. Angelico BI 4
    11. Fabi Shoes MGR 4
    12. Lottomatica Roma 2
    13. Benetton TV 2
    14. Enel BR 2
    15. Pepsi CE 0
    16. Banca Tercas TE 0

  • Highlights NBA del 6 novembre 2010

    Highlights NBA del 6 novembre 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 6 novembre 2010.

    Guarda il video degli highlights:

    [jwplayer mediaid=”106451″]

  • Top 10 NBA del 6 novembre 2010

    Top 10 NBA del 6 novembre 2010

    NBA top 10 del 6 novembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

    GUARDA IL VIDEO:

    [jwplayer mediaid=”106450″]

  • NBA: Incredibile Belinelli, canestro dalla sua area! [video]

    NBA: Incredibile Belinelli, canestro dalla sua area! [video]

    Nella notte NBA continua il momento magico dei New Orleans Hornets che conquistano la sesta vittoria di fila dall’inizio della regular season battendo il precedente record di franchigia.
    Ma il protagonista nella partita giocata sul parquet dei Milwaukee Bucks è il nostro Marco Belinelli. L’italiano ha catturato un rimbalzo in difesa e, a pochi istanti dalla fine del tempo, ha tirato dalla sua area un “missile” realizzando un canestro da favola.

    Ecco il canestro di Belinelli

    [jwplayer mediaid=”106449″]

  • Ancora una sconfitta per Bargnani, Miami batte i Nets

    Ancora una sconfitta per Bargnani, Miami batte i Nets

    9 le partite giocate nella notte NBA.

    Orlando espugna il parquet dei Bobcats grazie al solito Howard (22 punti e 8 rimbalzi) e ad un redivivo Rashard Lewis da 22 punti. Charlotte prova la clamorosa rimonta con i 25 punti e 14 rimbalzi di Gerald Wallace ma si ferma a soli 3 punti dai Magic.

    I Cavaliers vincono a Washington grazie ai 28 punti di Mo Williams ben coadiuvato da Gibson (19). Ai padroni di casa non bastano i 23 punti di Thornton e le doppie doppie di Blatche da 16 punti e 15 rimbalzi e di John Wall che chiude con 13 punti e 10 assist.

    Facile vittoria casalinga per gli Heat, che portano in doppia cifra solo i “Big Three” (29 punti e 10 rimbalzi per Wade, 23 punti e 9 assist per James e 21 punti per Bosh). Buona la prova di Morrow da 25 punti 7 rimbalzi e 3 palle rubate in una giornata molto difficile per i Nets.

    Gli Hornets vincono la sesta gara consecutiva e battono il record di franchigia per quanto riguarda la migliore partenza di sempre. West con 25 punti e i 14 a testa per Paul e Belinelli  (incredibile una sua tripla da metà campo!) permettono di andare a vincere in Wisconsin contro i Bucks per 87-81. Ai padroni di casa non basta un ottimo Bogut da 19 punti e 14 rimbalzi.

    Rockets ancora una volta sfortunati: ai San Antonio Spurs serve un supplementare per avere la meglio dei “Razzi” dopo che gli uomini di coach Adelman non avevano per niente demeritato pur non potendo contare di nuovo sul gigante Yao Ming e perdendo dopo poco più di metà gara 2 pedine importanti come Martin e Brooks per distorsioni alla caviglia (24 e 18 punti rispettivamente). Il solo Scola non è bastato (20 punti), Spurs che si prendono la vittoria casalinga grazie ai 28 punti di Ginobili, ai 22 di un ottimo Jefferson (buonissimo il suo avvio di stagione) ed ai 21 (e 14 assist) di Tony Parker. Bene anche Duncan (19 punti ed 11 rimbalzi), Houston è alla quinta sconfitta di fila.

    Pochi giorni fa i Mavs avevano espugnato Denver. Ora i Nuggets restituiscono il favore a Dallas grazie ai 27 punti di Carmelo Anthony. Ai Mavericks non bastano i 26 punti di Terry, i 23 di Nowitzki e la doppia doppia di Caron Butler (13 punti e 10 rimbalzi).

    Servono 2 overtime agli Utah Jazz per avere la meglio dei Clippers: Williams 30 punti (ed autore del canestro decisivo a 6 secondi dalla fine), Millsap 25 e 13 rimbalzi, Jefferson 18 e 10 rimbalzi guidano la squadra di coach Sloan al difficile e sofferto successo. Peccato per i Clippers che si consolano con le ottime prestazioni di Gordon da 27 punti, di Kaman da 23 e del rookie Griffin mostruoso con 16 punti e 17 rimbalzi.

    Niente da fare per i Raptors a Portland che cadono sotto i colpi dei soliti Roy (26 punti), Batum (20 punti) e Aldridge (22 punti e 10 rimbalzi). Per Bargnani 12 punti e 8 rimbalzi, per Jack 16 punti. Toronto è candidata seriamente ad essere una delle peggiori squadre della Lega.

    Buona vittoria in trasferta per i Grizzlies, a Sacramento, dove i 32 punti e 9 rimbalzi di Gay fanno la differenza. randolph alla seconda partita mette 20 punti e 11 rimbalzi, ai i Kings non bastano i 30 punti di Evans ed i 21 di Garcia

    Risultati NBA del 6 novembre 2010

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 88-91

    • Cha: Wallace 25, Jackson 16, Mohammed 12; Orl: Howard 22, Lewis 22, Richardson 14

    Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 102-107

    • Was: Thornton 23, Hinrich 21, Blatche 16; Cle: Mo Williams 28, Gibson 19, Parker 13

    Miami Heat-New Jersey Nets 101-89

    • Mia: Wade 29, James 23, Bosh 21; N.J.: Morrow 25, Lopez 12, Favors 11

    Milwaukee Bucks-New Orleans Hornets 81-87

    • Mil: Bogut 19, Salmons 14, Jennings 12; N.O.: West 25, Paul 14, Belinelli 14

    San Antonio Spurs-Houston Rockets 124-121 (overtime)

    • S.A.: Ginobili 28, Jefferson 22, Parker 21; Hou: Martin 24, Scola 20, Brooks 18

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 92-103

    • Dal: terry 26, Nowitzki 23, Butler 13; Den: Anthony 27, Billups 18, Harrington 14

    Utah Jazz-Los Angeles Clippers 109-17 (2 overtime)

    • Uta: Williams 30, Millsap 25, Kirilenko 18, Jefferson 18; Cli: Gordon 27, Kaman 23, Griffin 16

    Portland Trail Blazers-Toronto Raptors 97-84

    • Por: Roy 26, Aldridge 22, Batum 20; Tor: Jack 16, Calderon 12, Bargnani 12, Barbosa 12

    Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 91-100

    • Sac: Evans 30, Garcia 21, Casspi 10; Mem: Gay 32, Randolph 20, Conley 14, Mayo 14

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • Highlights NBA del 5 novembre 2010

    Highlights NBA del 5 novembre 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 5 novembre 2010.

    Guarda il video degli highlights:

    [jwplayer mediaid=”106448″]

  • Top 10 NBA del 5 novembre 2010

    Top 10 NBA del 5 novembre 2010

    NBA top 10 del 5 novembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

    GUARDA IL VIDEO:

    [jwplayer mediaid=”106447″]

  • Belinelli beffa Miami, i Lakers stendono Bargnani, bene Gallinari

    Belinelli beffa Miami, i Lakers stendono Bargnani, bene Gallinari

    12 le partite giocate nella notte NBA.

    I Bucks espugnano il parquet dei Pacers e ringraziano la coppia Salmons-Jennings (rispettivamente 22 e 18 punti). Da segnalare anche la doppia doppia di Mbah a Moute da 10 punti e 15 rimbalzi. Ad Indiana non bastano i 19 punti a testa di Granger e Collison ed i 14 punti con 12 rimbalzi e 6 stoppate del centro Roy Hibbert.

    30 punti e 16 rimbalzi di Dwight Howard lanciano i Magic contro i Nets che si dimostrano ancora una volta troppo giovani e forse ingenui per approfittare delle debolezze dell’avversario. Vince Carter, ex di giornata, piazza 19 punti.

    Un grande Varejao da 23 punti e 12 rimbalzi ben coadiuvato da Mo Williams e Daniel Gibson (22 punti a testa) permette ai Cavs di espugnare Philadelphia. Ai Sixers non bastano le ottime prestazioni di Jrue Holiday al suo massimo in carriera con 29 punti e di Elton Brand con 20 punti.

    Prima vittoria stagionale per i Detroit Pistons guidati da un Ben Gordon da 20 punti. A farne le spese i Charlotte Bobcats, lontani parenti della bella squadra che lo scorso campionato raggiunse i playoff. Non servono i 28 punti di un infuocato Stephen Jackson.

    Secondo successo consecutivo per i Knicks che ritornano al Garden dopo i lavori per le perdite di amianto nell’impianto. Al Madison ancora protagonista Toney Douglas, che dopo i 30 punti di ieri a Chicago ne infila 19 con 10 rimbalzi. Bene Gallinari con 16 punti (4/9 da 3). I Wizards che ritrovavano proprio ieri sera, dopo la lunga sospensione inflittagli della lega, Gilbert Arenas (18 punti i soli 26 minuti sul parquet) hanno in Blatche il miglior marcatore con 22 punti. Leggermente in ombra la prima scelta assoluta John Wall con soli 13 punti (e 9 palle perse).

    Amaro ritorno al Garden di Boston per il coach dei Bulls Tom Thibodeau (assistente di Doc Rivers per 3 anni ed un titolo NBA) che viene battuto in overtime (l’ennesimo tra Bulls e Celtics degli ultimi anni) per 110-105. Allen segna 25 punti, Garnett 16 con 10 rimbalzi e Rondo guida la squadra con 10 punti ed 11 assist, mentre per i Bulls sono inutili i 26 punti di un ottimo Noah (anche 12 rimbalzi per lui). Bene anche Deng (20 punti) e Rose che chiude quasi in doppia doppia (18 punti e 9 assist) ma l’esperienza biancoverde è stata superiore.

    Atlanta vince anche a Minneapolis ed infila la sesta “W” consecutiva restando l’unica squadra imbattuta nella Eastern Conference. 22 punti di Jamal Crawford ma soprattutto la superba prestazione di Josh Smith da 20 punti (9/13 al tiro) con 8 rimbalzi, 6 assist 2 steal e 5 stoppate (specialità nella quale continua ad essere leader con oltre 4 a partita) a fronte di nessuna palla persa permettono ai “Falchi” di continuare a volare alto e stare davanti ai tanto osannati Miami Heat in classifica. Per Minnesota 18 punti a testa per 3 giocatori: il rookie Wes Johnson, Love e Brewer.

    I New Orleans Hornets di Marco Belinelli danno una lezione ai Miami Heat di Wade e James e restano imbattuti in stagione con 5 successi e nessuna sconfitta. Okafor devastante per i “Calabroni” con 26 punti e 13 rimbalzi, Paul segna solo 13 punti ma distribuisce ben 19 assist e mette a referto ben 5 recuperi. Solo 8 punti per Belinelli che nei 31 minuti in campo ha fornito un’ottima prova contro avversari di livello sicuramente superiore. Per gli Heat ci sono i 28 punti e 10 rimbalzi per Wade e i 20 punti e 10 assist per James.

    I tiri liberi condannano i Memphis Grizzlies ad una bruciante sconfitta dopo 2 overtime a Phoenix. Troppi i liberi sbagliati nei momenti decisivi, sul finire dei tempi regolamentari: Gay fa 1/2 per il 97-99 che permette poi a Richardson di mandare il match al prolungamento e nel primo supplementare un nuovo 1/2, questa volta di Conley, nega la possibilità del possibile vantaggio a 5 secondi dalla fine con Nash che sbaglia l’ultimo tiro. Nel secondo overtime poi la maggior esperienza dei Suns ha fatto la differenza. Richardson strepitoso con 38 punti, 25 sono di Nash. Per Memphis ritorno sul parquet per una pedina molto importante, Zach Randolph che chiude con 12 punti e 14 rimbalzi, Gay e Gasol ne mettono 26 a testa mentre sono 23 quelli di Mayo. Nonostante la sconfitta a Memphis si può sorridere visto il recupero di Randolph ed una squadra che cresce comunque di partita in partita. I playoff sono alla portata.

    Dopo la vittoria contro Oklahoma City i Clippers tornano sulla terra. Carmelo Anthony con 30 punti si prende il palcoscenico, a poco servono i 26 punti e 10 rimbalzi del sempre più convincente rookie Blake Griffin che se continua su questi ritmi e livelli non farà certo fatica a portarsi a casa il premio di matricola dell’anno.

    Continua la marcia inarrestabile dei campioni in carica dei Los Angeles Lakers che battono allo Staples Center i Toronto Raptors di Andrea Bargnani (14 punti ma prova incolore per l’italiano): Gasol con 30 punti e Bryant con 23 guidano i gialloviola al sesto successo in stagione. Barbosa ne mette 17 per i Raptors ma la squadra sembra veramente molto debole, sarà un anno molto difficile in Canada.

    I Warriors si confermano la sorpresa di questo inizio di stagione e battono i Jazz di un Deron Williams da 23 punti. Doppia doppia per Jefferson da 16 punti e 15 rimbalzi. Per Golden State 23 punti per il numero 1 tra i marcatori, Monta Ellis, 20 per Curry (al rientro dopo l’infortunio), 14 e 15 rimbalzi per Lee ed infine solo 8 punti ma conditi da ben 20 rimbalzi per un Andris Biedrins in netta crescita. Stupisce il punteggio molto basso (85-78) tra 2 delle formazioni più offensive della Lega e che molte volte vanno sopra (abbondantemente) i 100 punti segnati per partita.

    Risultati NBA del 5 novembre 2010

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 90-94

    • Ind: Granger 19, Collison 19, Hibbert 14; Mil: Salmons 22, Jennings 18, Mbah a Moute 10, Maggette 10

    Orlando Magic-New Jersey Nets 105-90

    • Orl: Howard 30, Nelson 20, Carter 19; N.J.: Outlaw 17, williams 15, Harris 14

    Philadelphia 76ers-Cleveland Cavaliers 116-123

    • Phi: Holiday 29, Brand 20, Louis Williams 16; Cle: Varejao 23, Mo Williams 22, Gibson 22

    Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 97-90

    • Det: Gordon 20, Hamilton 16, Prince 14; Cha: Jackson 28, Wallace 13, Augustin 12

    New York Knicks-Washington Wizards 112-91

    • N.Y.: Douglas 19, Stoudemire 18, Gallinari 16; Was: Blatche 22, Arenas 18, Wall 13

    Boston Celtics-Chicago Bulls 110-105 (overtime)

    • Bos: Allen 25, Garnett 16, Davis 15; Chi: Noah 26, Deng 20, Rose 18, Gibson 18

    Minnesota Timberwolves-Atlanta Hawks 103-113

    • Min: Wes Johnson 18, Love 18, Brewer 18; Atl: Jamal Crawford 22, Smith 20, Bibby 15

    New Orleans Hornets-Miami Heat 96-93

    • N.O.: Okafor 26, West 15, Paul 13, Ariza 13; Mia: Wade 28, James 20, Bosh 15

    Phoenix Suns-Memphis Grizzlies 123-118 (2 overtime)

    • Pho: Richardson 38, Nash 25, Turkoglu 18; Mem: Gay 26, Gasol 26, Mayo 23

    Denver Nuggets-Los Angeles Clippers 111-104

    • Den: Anthony 30, Harrington 18, Afflalo 16; Cli: Griffin 26, Gordon 21, Craig Smith 18

    Los Angeles Lakers-Toronto Raptors 108-103

    • Lak: Gasol 30, Bryant 23, Blake 14; Tor: Barbosa 17, DeRozan 15, Bargnani 14, Calderon 14

    Golden State Warriors-Utah Jazz 85-78

    • G.S.: Ellis 23, Curry 20, Lee 14; Uta: Deron Williams 23, Jefferson 16, Miles 12, Millsap 12

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA, Garnett insulta Villanueva: “Sei un malato di cancro!”

    NBA, Garnett insulta Villanueva: “Sei un malato di cancro!”

    Episodio poco edificante nel match disputato martedì tra Boston Celtics e Detroit Pistons.
    Il giocatore biancoverde Kevin Garnett ha infatti rivolto degli insulti gravissimi al rivale Charlie Villanueva che ha denunciato su “Twitter” la gravissima offesa rivoltagli dal suo avversario in campo:

    • K.G. mi ha chiamato ‘malato di cancro’, ed io sono infuriato perché tante persone sono morte di cancro, e lui ne parla come se fosse uno scherzo“.

    Garnett è molto noto per il suo trash-talking in campo, un modo di parlare sempre offensivo e assolutamente indelicato, per portare gli avversari al nervosismo, ma questa volta sembra aver sbagliato veramente modo, tempo ma soprattutto soggetto: Villanueva infatti soffre di alopecia universalis, termine medico che indica una grave e inarrestabile perdita di capelli e non ha alcuna intenzione di prestare il fianco a queste cattiverie.

    Chiamato in causa Garnett ha parlato di un semplice e banale problema di comunicazione:

    • Ho solo detto che Villanueva è un cancro per la sua squadra e il nostro campionato, niente di più, è solo stato un fraintendimento“.

    Per supportare meglio la sua tesi di innocenza, Garnett ha aggiunto:

    • Non potrei mai fare una battuta di questo genere perché non sono insensibile alla lotta coraggiosa che i malati di cancro combattono ogni giorno. Ho perso alcuni cari per questa orrenda malattia e un membro della mia famiglia sta lottando adesso contro questo male. Il gioco della vita è molto più importante e duro della partita di pallacanestro“.

    A chi chiede se sia possibile un colloquio chiarificatore, Villanueva riponde secco:

    • K.G. dice un sacco di str…..e! Non ha mai avuto gravi problemi, non sa cosa voglia dire dover lottare. Glielo spiegherei volentieri, mi piacerebbe entrare in un ring con lui”.

    Chi si erge a difensore di Garnett, affermando che in campo si possono dire tante parole senza per forza che queste abbiano un senso, deve fare i conti con il fratello di Villanueva:

    • Charlie è stato preso in giro per tutta la vita per la sua malattia. E’ il portavoce della Fondazione Nazionale per la ricerca sull’Alopecia e ha fatto anti-bullismo nelle scuole pubbliche di tutta l’Ameria affinché quello che ha sopportato lui non lo debba più sopportare nessuno. Una cosa è sentire commenti offensivi dagli estranei, un’altra è sentirli da chi ti conosce e dovrebbe condividere i tuoi stessi ideali. Probabilmente mio fratello avrebbe dovuto reagire diversamente, ma non mi sento di biasimarlo per aver manifestato la sua frustrazione su Twitter”.

    Il caso è destinato a far parlare ancora molto. In tanti sono intervenuti, chi a favore di Villanueva, ex giocatore di Milwaukee Bucks e Toronto Raptors, chi a minimizzare l’accaduto, chi ancora a chiedere che siano i 2 giocatori a risolvere la querelle, senza che questa influenzi il mondo dello sport. Tuttavia se il fatto fosse appurato da chi di dovere Garnett potrebbe incorrere in seri guai con la Lega, che difende gli arbitri a spada tratta dai commenti dei giocatori che sono in campo ed in panchina dando molta più libertà di azione punendo con falli tecnici ogni commento non accettato dai “fischietti” o che risulti offensivo nei loro riguardi o nel loro operato. Sarebbe bene che si iniziasse a mettere qualche regola per limitare anche le gravi offese che volano ad ogni match tra giocatori e che rischiano di provocare situazioni come quella appena descritta!

  • NBA: Oberto si ritira a causa di problemi cardiaci

    NBA: Oberto si ritira a causa di problemi cardiaci

    Fabricio Oberto chiude con il basket giocato. La decisione del giocatore argentino, classe 1975, arriva come un fulmine a ciel sereno, nessuno si sarebbe mai aspettato un epilogo simile, decisione presa in seguito a problemi cardiaci che impediscono di proseguire la carriera cestistica.

    6 anni di esperienza NBA e un anello alle spalle con i San Antonio Spurs nel 2007 (finale contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James), il lungo di Las Varillas ha detto addio ai suoi compagni di squadra ed alla sua nuova franchigia, i Portland Trail Blazers (che lo avevano preso ad inizio stagione per sopperire all’assenza di Jeff Pendergraph infortunatosi gravemente al ginocchio, tanto per cambiare, e fuori per tutta la stagione) per evitare ulteriori problemi e rischi seri al cuore dopo i fastidi evidenziati nei giorni scorsi.

    • Ho preso questa decisione mettendo la mia salute e la mia famiglia davanti all’amore che ho per il basket. Ci ho pensato tanto ma alla fine credo che evitare che mi accada qualcosa di serio sia più importante che continuare a scendere in campo“.

    Queste le parole di Oberto dopo aver reso noto il suo ritiro.

    Stesso punto di vista per coach Nate McMillan che non ha potuto far altro che avallare la sua decisione:

    • Non c’è bisogno di aggiungere molto alla scelta di Fabricio. La salute viene ovviamente prima del basket, sarebbe stato assurdo prendere altri rischi“.

    Dopo 4 stagioni (2005-2009 con 274 presenze) e dopo aver vinto un anello NBA con i San Antonio Spurs nel 2007, Oberto era stato preso dai Washington Wizards. Solo 57 presenze nella sua annata nella Capitale per l’argentino campione Olimpico ad Atene nel 2004 (e presente con la selezione ‘albiceleste’ agli ultimi mondiali in Turchia), che quest’anno aveva deciso di accettare l’offerta dei Portland Trail Blazers per dare profondità ed esperienza alla front line del team dell’Oregon, che ora si ritrova sostanzialmente con il solo Marcus Camby in attesa del ritorno di Greg Oden e Joel Przybilla. Presente in tutte e 5 le partite disputate dai Blazers in questa nuova stagione, l’argentino stava viaggiando a medie di 1,4 punti e 1,4 rimbalzi in poco più di 9 minuti. Sono state 336 le partite totali giocate in NBA da Oberto, 128 in quintetto con 3,2 punti, 3,5 rimbalzi in 14,5 minuti di media.

    Oberto ha deciso di lasciare la squadra dopo aver sofferto di “ricorrenti palpitazioni legate ad un problema cardiaco”. Oberto ha accusato anche nausee durante la prima metà della partita vinta da Portland contro Milwaukee.

    Rich Cho, manager dei Blazers, lo ha ringraziato così:

    • Vogliamo ringraziare Fabricio per la sua professionalità ed il suo lavoro in questo breve tempo qui. Rispettiamo la sua decisione, deve fare quello che è meglio per la sua salute e la sua famiglia“.