Categoria: Basket

  • Eurolega: Cade Milano, bene Roma, anche il Barça va alle Top 16

    Eurolega: Cade Milano, bene Roma, anche il Barça va alle Top 16

    Si chiude con una vittoria ed una sconfitta la serata europea per le nostre squadre impegnate nella settima giornata di Eurolega. Roma batte lo Spirou Charleroi, mente nel finale l’Armani Jeans si arrende a Lubiana.

    Olimpija Lubiana-Armani Jeans Milano 82-75

    L’Armani Jeans a Lubiana getta letteralmente alle ortiche una partita che con un grande carattere era riuscita a riprendere per il rotto della cuffia e si fa sorpassare nel finale, mettendo ora a serio rischio il passaggio alle Top 16.
    Sconfitta che arriva dopo quella di domenica a Montegranaro in campionato, segno che il periodo non è dei migliori per la squadra di Bucchi.
    I segnali confortanti però non sono mancati, a partire da Mancinelli, Melli e Mordente, che sopperiscono nel migliore dei modi alle assenze di Pecherov, Maciulis e Petravicius. Lubiana mantiene l’imbattibilità casalinga e resta in vetta con il Panathinaikos.

    L’inizio è alquanto stentato per i ragazzi di coach Bucchi, che subiscono la sfuriata dei padroni di casa e vanno sotto: dal 5-4 biancorosso al 4 minuto, Lubiana impone un break di 14-0 (18-5). Kenny Gregory, ex Pavia, è scatenato e si trova già ad 8 punti personali all’attivo. Nella seconda frazione l’Armani sembra dover soccombere (30-17 al 13esimo) ma torna prepotentemente dall’inferno, evita di capitolare, anche grazie al tiro pesante di Mike Nardi che ferma la caduta libera. Milano trascinata da Finley e dal solito monumentale Rocca a rimbalzo al 19esimo riportano in partita i lombardi sul 37-30, il primo tempo va in archivio sul 42-32.

    Strigliata da Bucchi nell’intervallo, Milano cambia volto nella ripresa, infatti questa volta il parziale è targato Armani Jeans che con un 13-0 rimette il naso avanti (46-47 al 26esimo), con i 3 punti di un redivivo Mancinelli. Milano con il fattore M (Mordente e Melli sugli scudi, oltre a Mancinelli) continua a macinare gioco e si porta sul più 6 (51-57 al 30esimo). I ragazzi italiani non si fermano più, Melli segna dai 6,75 per il 60 a 69 al 36esimo nell’infuocato finale, in una serata in cui ha segnato più che nelle predenti 6 gare di Eurolega (aveva totalizzato 12 punti). Lubiana non molla e va a segno con 2 tiri pesanti, a firma Jagodnik e Markota, proprio nello sprint finale, rimettendo le mani sul match (74-71), in maniera definitiva. L’A.J. non riesce più a recuperare ed a mettersi davanti, Lubiana controlla e porta a casa il prezioso risultato che la lancia verso le Top 16 8anche se ancora ci sarà da conquistare ancora almeno una vittoria nei prossimi 3 turni.
    Per la squadra italiana i migliori marcatori sono Finley (16 punti), Hawkins (14) e Melli (13), mentre gli Sloveni ringraziano Gregory (17 punti ed 11 rimbalzi), Jagodnik (15) ed Ilievski (14).

    Lottomatica Roma-Charleroi 95-83

    Buona vittoria per Roma che supera lo Charleroi e resta attaccata alla corsa verso la Top 16. Gara strana, è la paura a farla da padrone visto che la gara era quasi uno spareggio (vincere era uguale a proseguire il cammino, perdere significava eliminazione per una delle 2 squadre). La spunta, per fortuna la Lottomatica che comunque sul parquet si presenta molto contratta e nervosa. Dedovic e Datome sono bravi a mandare Roma avanti di qualche canestro, tenendo la squadra sempre in vantaggio, ma ad influire molto è l’iniziale bassa percentuale al tiro dei belgi. E infatti, non appena lo Spirou si rende conto dell’atteggiamento dei padroni di casa, e osa di più, assesta un 11-2 di parziale che chiude il primo quarto sul 22-24 per gli ospiti. Il Charleroi nel secondo quarto condanna Roma ad inseguire sempre nel punteggio, mentre tra i giallorossi si vive sempre di sporadiche folate. Il gioco fatica ad ingranare, mentre lo Spirou sia in attacco che in difesa sembra giocare a memoria. Roma è probabilmente frenata più dalla paura di perdere che da limiti strutturali e alla pausa lunga si arriva sul -4, con i belgi avanti 45-41.

    Non appena Washington e compagni hanno la forza di scrollarsi di dosso tormenti e ossessioni, la squadra romana inizia pian piano a risalire in convinzione e punteggio. Infatti il terzo quarto è quello decisivo per i capitolini con lo strappo che consegna la partita alla Virtus Roma: Toure si fa sentire sotto canestro, si sveglia Charles Smith che firma 7 punti di fila e la tripla di Dasic manda Roma avanti di 8 sul 64-56. La difesa giallorossa si chiude e la squadra parte forte in contropiede, guidata finalmente da un buon Darius Washington che dalla pausa lunga in poi gioca in maniera perfetta, cancellando i passaggi a vuoto dei primi 2 quarti.
    Nell’ultimo periodo, Roma allunga sino al 90-76. Heytvelt e Djedovic chiudono bene gli scemi in attacco, e a quel punto, passata la paura, tutto viene più facile. Alla fine Roma vince 95-83. Una vittoria che sa molto di Top 16. Washington è fenomenale e segna 27 punti, Djedovic ne piazza 16 mentre per lo Charleroi non bastano i 19 punti di Gomis.

    Nelle altre partite, qualificazione raggiunta per il Barcellona che grazie alla vittoria sullo Cholet (76-62) raggiunge Montepaschi Siena e Fenerbahce alle Top 16 (curiosamente le prime 3 qualificate sono tutte del gruppo C). Anche il Maccabi si qualifica alla seconda fase battendo lo Zalgiris per 71-68. Facile vittoria per l’Olympiacos sul Brose Baskets (86-69) mentre Valencia ottiene una vittoria di importanza capitale sull’Efes Pilsen rilanciandosi in ottica qualificazione (E Milano trema). Il derby spagnolo tra Unicaja e Real Madrid va ai padroni di casa di Malaga che con un gran recupero sul finale di gara battono i più quotati avversari allenati da Ettore Messina ed agganciano proprio Madrid e Roma al secondo posto del gruppo B.

    Risultati settimo turno di Eurolega:

    BC Khimki vs.Partizan 92-65
    CSKA Moscow vs. Panathinaikos 68-72
    Fenerbahce Ulker vs. Cibona 100-70
    Caja Laboral vs. Asseco Prokom 75-81
    Montepaschi vs. Lietuvos Rytas 90-72
    Zalgiris vs. Maccabi Electra 68-71
    Olympiacos vs. Brose Baskets 86-69
    Lottomatica vs. Spirou Charleroi 95-83
    Unicaja vs. Real Madrid 75-71
    Regal Barcelona vs. Cholet 76-62
    Power E. Valencia vs. Efes Pilsen 62-56
    Union Olimpija vs. A.J. Milano 82-75

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Maccabi Electra 6-1
    Zalgiris 4-3
    Partizan 4-3
    Khimki 3-4
    Asseco Prokom 2-5
    Caja Laboral 2-5

    GRUPPO B
    Olympiacos 5-2
    Real Madrid 4-3
    Unicaja 4-3
    Virtus Roma 4-3
    Brose Baskets 2-5
    Spirou Charleroi 2-5

    GRUPPO C
    Fenerbahce Ulker 6-1
    Montepaschi Siena 6-1
    Regal FC Barcelona 5-2
    Cholet Basket 3-4
    Lietuvos Rytas 1-6
    Cibona Zagreb 0-7

    GRUPPO D
    Union Olimpija 5-2
    Panathinaikos 5-2
    Efes Pilsen 4-3
    Armani Jeans Milano 3-4
    Power Elec. Valencia 3-4
    CSKA Moscow 1-6

  • NBA: Stanotte il ritorno del “traditore” LeBron James a Cleveland

    NBA: Stanotte il ritorno del “traditore” LeBron James a Cleveland

    E’, forse, la notte più attesa del campionato NBA, quanto meno della regular season 2010-2011.
    Questa notte, ore 2.00 italiane, il gran ritorno dell’ex, King LeBron James, nella sua Cleveland dopo l’abbandono della squadra nell’ultima Estate quando ha deciso di firmare per i Miami Heat.
    E’, dunque, la prima volta che James tornerà da avversario nella sua terra (visto che è nativo di Akron, 40 miglia da Cleveland).
    Da tenere d’occhio la reazione dei tifosi che ancora non hanno fatto trapelare nulla ma l’atmosfera si preannuncia veramente caldissima.
    Basti ricordare ciò che successe il giorno dell’annuncio (fatto in diretta nazionale) di lasciare Cleveland per giocare a Miami: i tifosi della Quicken Loans Arena sentendosi traditi avevano bruciato le maglie numero 23 dell’ormai ex idolo. 5 mesi di separazione non hanno placato il dolore di Cleveland, che nello sport professionistico non vince un titolo dal 1964 (ci riuscirono i Browns, franchigia NFL) e che sperava tanto con LeBron di interrompere il digiuno.
    C’è anche un po’ di apprensione all’interno della Lega per i possibili problemi di ordine pubblico ed infatti, a questo proposito, gli Heat non hanno rivelato (come invece è consuetudine per ogni trasferta) il loro programma. James e compagni dovrebbero comunque alloggiare in un albergo fuori da Cleveland ed andranno in città solamente per giocare la partita, tornando probabilmente subito a Miami.

    Numerose le dichiarazioni che si sono susseguite nelle ultime ore. Charles Barkley, uno dei più grandi della storia della NBA ed ora commentatore ed opinionista televisivo per la ESPN, ha detto:

    • Non gli vorrei stare vicino. Spero che non capiti nulla, ma non si può mai sapere“.

    Il diretto interessato ha invece commentato così:

    • Sarà un ambiente difficile, ma andrò a Cleveland per vincere una partita di pallacanestro. Conosco bene la passione che questa città ha per lo sport, e sono pronto a qualsiasi accoglienza mi verrà riservata. So che sarà una serata molto emotiva. Ho grandi ricordi di Cleveland, devo molto a questa città, sia nel bene sia nel male. E voglio comunque ringraziare tutti i tifosi che mi hanno dato la possibilità non soltanto di mettere in mostra il mio talento, ma anche di maturare, e di diventare un uomo vero da quel ragazzino che ero“.

    E ci tiene a ribadire a più riprese:

    • E’ soltanto una partita. So che c’è stato costruito attorno un grandissimo vespaio. Ma è soltanto una partita

    Ed anche il suo compagno agli Heat Dwyane Wade sente il caldissimo clima partita:

    • Ci troveremo davanti a qualcosa che non abbiamo mai visto prima e se potessi, guarderei la partita da spettatore, come un tifoso, davanti alla televisione. Ma non potrò farlo, perché dovrò giocare. Ma credo che sarà una partita molto divertente da vedere. Ho un consiglio da dare a LeBron: ed è quello di non scendere in campo con l’idea di segnare 100 punti. Deve soltanto giocare a basket nel modo in cui sa. Sa che vorrà fare una grande partita, ma a volte è rischioso cercare di forzare le cose. Dovrà soltanto giocare a basket come LeBron James.”

    E la terza stella di Miami, Chris Bosh, è dello stesso avviso:

    • “Penso che vedremo qualcosa mai accaduto prima ma siamo preparati e dobbiamo pensare solo a giocare a basket.”

    Ha parlato anche l’ex compagno (e fido scudiero di James ai Cavaliers) Mo Wiiliams:

    • Questa partita non è solo per noi. Ci saranno ventimila fan e milioni di tifosi davanti alla televisione che faranno il tifo per noi, anche chi non è fan dei Cavaliers. E’ certamente più di una partita: c’è un’atmosfera da playoff e il mondo intero ci guarda“.

    A rischio anche il solito rituale di James (che prima di ogni partita lancia il talco in aria dopo essersi sfregato le mani) ed in questo caso è proprio il compagno Wade ad andargli in soccorso, spiegando che casomai ce ne fosse bisogno potrebbe anche sostituirlo nella “cerimonia”.

    Insomma un appuntamento da non perdere, con la polizia che lascia trapelare che le misure di sicurezza adottate sono da visita presidenziale, con le forze dell’ordine che renderanno inavvicinabile panchina degli Heat e tunnel che porta in campo. Dopo 7 anni anni in maglia Cavs, condite da 349 vittorie (2 titoli di M.V.P. stagionale a livello personale) ed un titolo di vincitori della Eastern Conference (con finale NBA persa contro i San Antonio Spurs) il ritorno di James nella sua città sarà bollente. Da “Prescelto” a “Regina James” il passo è stato breve per i tifosi Cavaliers, e questo è uno degli epitati più delicati per definire il grande ex, gli altri, molto più pittoreschi ed offensivi, è meglio non citarli, tanto basterà vedere questa notte la partita per rendersi conto di cosa veramente si tratta.

    A gettare benzina sul fuoco poi la nuova iniziativa della dirigenza Cavs che ha fatto causa agli Heat.
    Gilbert, proprietario della squadra (che non ha digerito la scelta del suo ex gioiello), ha dato mandato ad un quotato studio di avvocati del Midwest di indagare se i Miami Heat hanno violato le ferree regole NBA che disciplinano le trattative tra un free agent ed un club che desidera metterlo sotto contratto. La scorsa Estate infatti LeBron aveva esaurito il suo accordo con i Cavs, che nel 2003 l’avevano ingaggiato come prima scelta assoluta rendendolo oltre che campione annunciato anche eroe di casa essendo nativo di Akron.
    In base alle norme vigenti in NBA, James a luglio ha dovuto valutare anche la proposta dei “Cavalieri”, però, come molti dicono, in cuor suo aveva già deciso di andarsene (la leggenda metropolitana è che ai Giochi di Pechino 2008 programmò con gli amici Wade e Bosh di ritrovarsi entro 2 anni a giocare assieme a Miami).
    Gilbert, forse sapendo di questa cosa, in buona sostanza, ha chiesto a questo pool di legali, ai quali ha già versato centinaia di migliaia di dollari come acconto sulle competenze, di verificare se gli Heat si sono intromessi nelle trattative prima che fosse loro possibile contattare il giocatore. Il suo obiettivo sarebbe quello di presentarsi dal commissioner David Stern con la violazione. Infatti se questa verrà provata, pioverebbero inevitabili e pesanti sanzioni su franchigia (Heat) e giocatore (James). I Cavaliers tuttavia si sono rifiutati di commentare questo nuovo atto della guerra contro l’ex eroe. LeBron invece si è dichiarato del tutto tranquillo e sicuro che la questione si risolverà in una bolla di sapore. Vedremo come andrà a finire questo ennesimo capitolo della guerra Cleveland-James.
    Intanto stanotte la parola passa al campo ed al basket giocato.

  • Top 10 NBA dell’1 dicembre 2010

    Top 10 NBA dell’1 dicembre 2010

    NBA top 10 dell’1 dicembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • NBA: Super Thunder OK dopo 3 overtime contro i Nets, Lakers KO a Houston

    NBA: Super Thunder OK dopo 3 overtime contro i Nets, Lakers KO a Houston

    12 le partite disputate nella notte NBA

    Raptors vincenti contro i Wizards grazie ai 18 punti di Andrea Bargnani. L’italiano mostra grande leadership ed oltre ad un buon bottino personale di punti mette assieme anche 8 rimbalzi e 3 assist. Nell’ultima sconfitta contro gli Atlanta Hawks erano stati 78 i punti totali dei Raptors con 30 tiri segnati. Ieri, nel solo primo tempo, sono stati invece ben72 i punti segnati con 32 bersagli. Toronto, infatti, ha chiuso con il 54% da 3 ed il 58% complessivo, segno che quando i tiratori sono in serata, la squadra è molto difficile da fermare. Da segnalare anche i 20 punti di DeRozan, i 18 di Weems (buono l’asse con Bargnani) ed i 16 a testa di Barbosa e Bayless. Buono anche il debutto stagionale della prima scelta di Toronto dell’ultimo draft, Ed Davis, con 11 punti (5/7 al tiro) e 6 rimbalzi. Per Washington delude Arenas (7 punti con 1/10 al tiro), bene invece McGee e Wall rispettivamente con 21 e 19 punti.

    Gli Hawks vincono in casa contro i Grizzlies anche se ricevono la brutta notizia che Joe Johnson dovrà operarsi al gomito del braccio destro e starà fuori per un bel pò. Sono 20 i punti di Horford e 16 del sostituto naturale di Johnson, Jamal Crawford, a spingere Atlanta al successo, mentre il recupero finale di Memphis non si concretizza nonostante i 23 punti di Gay, i 22 e 9 assist di Conley ed i 19 e 19 rimbalzi di Randolph. Dopo la vittoria contro i Lakers di ieri, si può dire che manca un pizzico di continuità a questi Grizzlies per diventare una delle squadre di riferimento della Western Conference.

    Nuova sconfitta per Portland che cade a Boston sotto i colpi di Pierce (28 punti) e Garnett (17), doppia doppia per Rondo da 10 punti e 10 assist. Ai Blazers non bastano i 23 punti di Matthews (ormai fisso in quintetto al posto di Batum) i 20 di Miller ed i 18 a testa di Aldridge e Roy.

    In attesa della partita che a Cleveland tutti attendono e che segnerà il ritorno di LeBron James nella sua città dopo il trasferimento a Miami, gli Heat si sbarazzano dei Pistons. James top scorer con 18 punti, 16 a testa invece per Bosh e Wade. Detroit si consola con l’ottima prova del rookie Monroe (15 punti, 8 rimbalzi ed un solo errore al tiro).

    Il ritorno in campo di Carlos Boozer, per la prima partita con i Bulls, non basta a Chicago per evitare una tremenda sconfitta contro i Magic. “Tori” dominati a rimbalzo e nelle percentuali dal campo, Noah segna 16 punti, ma cosa molto strana per lui, non prende neanche un rimbalzo al cospetto di Howard. Rose segna 15 punti ma con brutte percentuali, mentre il “debuttante” rossonero Boozer segna solo 5 punti in 22 minuti. Orlando trova nelle sue guardie i top scorer del match (Carter 22, Nelson 24) ed in Howard il padrone della zona pitturata (13 punti, 12 rimbalzi).

    Sorride anche Marco Belinelli (ma solo 6 punti per lui). Si chiude infatti col successo contro i Bobcats, la striscia di 4 sconfitte per New Orleans che ritrova David West. Il prodotto di Xavier Segna 15 dei suoi 22 punti nel secondo tempo e contribuisce ad un ultimo quarto da 24-11 che taglia le gambe a Charlotte. Partita più defilata per Chris Paul: pochi tiri (4/7 totale in quasi 40 minuti) e tanti minuti al servizio della squadra con 14 assist e 4 recuperi. Bene Okafor con una doppia doppia da 14 punti e 13 rimbalzi, mentre a Charlotte (con Stephen Jackson in panchina dopo l’espulsione dell’ultima partita giocata) non bastano Wallace (18 punti) e la coppia Diaw-Augustin (13 punti a testa per loro).

    Dallas continua la striscia vincente, arrivata alla settima partita utile, e batte i Minnesota Timberwolves. Non serve neanche Nowitzki, tenuto a riposo per gran parte del match (23 minuti per 10 punti totali), le riserve dei Mavs fanno il loro dovere guidate dai 16 punti di Marion. Da segnalare ancora una volta un grande Tyson Chandler (9 punti e 18 rimbalzi), mentre ai T-Wolves non bastano i soliti Beasley (16 punti) e Love (12 punti e 15 rimbalzi).

    Quarta vittoria consecutiva per Denver che spazza via i Bucks. Alla serata non eccelsa di Anthony (14 punti, ancora debilitato dalla febbre) sopperiscono i 24 punti e 9 rimbalzi di Nenè, la doppia doppia di Smith (20 punti e 10 rimbalzi) ed i 16 punti e 9 assist di Billups. A Milwaukee non bastano quindi i 21 di Salmons, i 17 di Maggette e la grande prova (con tripla doppia sfiorata) da 14 punti, 10 rimbalzi e ben 8 stoppate del rookie Sanders (che sostituiva l’infortunato Bogut).

    Dopo le vittorie contro Lakers e Sacramento cadono i Pacers a Salt Lake City. Starting five e sesto uomo in doppia cifra per Utah (Williams 24 punti e 16 assist, Kirilenko 18, Jefferson 17 punti e 10 rimbalzi, Millsap 16 punti, Miles 13, Bell 10). Poco da fare per Indiana che forse accusa la stanchezza del viaggio ad Ovest (Collison 16 punti, Rush e Hibbert 15), mentre i Jazz vincono la loro ottava partita nelle ultime 10 gare.

    Seconda sconfitta nelle ultime 10 uscite, la prima in trasferta dopo il filotto di 8 gare vinte lontano da San Antonio e, sicuramente, la più inaspettata (visto che si trattava del proverbiale “testa-coda” tra la migliore squadra e la peggiore della Lega) per gli Spurs che cedono il passo ai Los Angeles Clippers. Percentuali spaventose (ma al contrario!) per i texani che tirano col 35% totale. Duncan chiude solo a quota 8, letteralmente divorato da Griffin, Parker 2 punti, mentre Ginobili ne scrive 15 ma con 5/15 al tiro. In casa Clippers trentello per il già citato Blake Griffin (un mostro d’area, ed è solo un debuttante nella NBA) con una doppia-doppia da 31 punti e 13 rimbalzi. Buon aiuto da Gordon con 21 punti.

    Quarta sconfitta consecutiva per i campioni in carica dei Los Angeles Lakers (non accadeva dal 2007) che cadono a Houston per mano di Martin (22 punti) e di uno strepitoso Shane Battier (sia in difesa su Bryant che in attacco con 17 punti e 4/6 da 3 punti). Scola contribuisce con 14 punti e 9 rimbalzi, Lowry smista 10 assist (con 8 punti) e la panchina è decisiva nell’allungo del quarto periodo con Hill, Budinger (10 punti a testa) e Lee (8 punti). Lakers tramortiti negli ultimi 5 minuti quando dal 95-90 in loro favore hanno accusato un super parziale di 4-19 che li ha condannati per il finale 109-99. Bryant 27 punti ma con 24 tiri presi (merito di Battier che quando vede il 24 gialloviola si esalta nella difesa), Odom da doppia doppia (25 punti ed 11 rimbalzi) non sono bastati vista la pessima serata di Gasol (8 punti) ben limitato dai lunghi avversari. Dopo Utah, Indiana e Memphis sono i Rockets a scrivere la parola crisi sui gialloviola. Si attende il pronto riscatto nella prossima gara che sarà abbordabile (contro i Sacramento Kings).

    E passiamo alla partita più bella ed incredibile della notte NBA ed una delle più combattute degli ultimi anni: i Thunder (senza Kevin Durant) espugnano il parquet dei Nets (senza Devin  Harris) dopo 3 overtime ed emozioni a non finire. Ovviamente tutto inizia dalla fine: una chiara interferenza di Lopez sul tiro di Westbrook ad un minuto dalla fine tiene i Nets avanti (89-90) ma 2 liberi di Westbrook a 20 secondi dal termine portano Oklahoma City sul 91-90. Farmar poi a 3 secondi dal termine sbaglia il jumper del sorpasso e Westbrook subisce nuovamente fallo e porta i suoi sul +3 (93-90). Resta un secondo sul cronometro. Viene data la palla a Morrow dalla rimessa a metà campo ed il numero 22 buca sulla sirena il canestro avversario con un tiro da distanza siderale per il pareggio. Si va all’overtime, i Nets con l’inerzia dell’incontro provano a scappare via e si portano sul 100-94 a 2 minuti e mezzo dal termine. Sembra fatta ma avviene la reazione dei Thunder che stringono le maglie in difesa e con un parziale di 6-0 firmato Westbrook riequilibrano il match (100-100). Resta l’ultima azione ai Nets che però non hanno la stessa fortuna del “buzzer” precedente di Morrow e Lopez sbaglia il tiro della vittoria. Secondo overtime. New Jersey prova a scappare (104-100) come già fatto nel supplementare precedente ma OKC non molla e con un parziale di 7-0 (bellissima la bomba di Green) si porta avanti 107-104. Lopez guida i suoi al controsorpasso (110-107) ma il suo compagno di squadra Graham commette una grossa ingenuità regalando 3 liberi a Green a pochi secondi dal termine (e per poco non ci scappa il gioco potenziale di 4 punti): il numero 22 non trema e porta il match ancora in parità (110-110). Farmar sbaglia l’ultimo tiro e si va al terzo overtime dove a spadroneggiare è Russell Westbrook che infila tutti e 13 i punti della sua squadra (fantastico il gioco da 3 punti che porta i Thunder sul 121-117). Farmar segna da 3 a 9 secondi dalla fine (121-120) e sembra riaprire nuovamente tutto, Westbrook segna i 2 liberi successivi (123-120). Restano 5 secondi ma l’azione dei Nets viene sporcata dalla difesa di Harden che impedisce il tiro da 3 dell’eventuale pareggio. Alla fine Durant (in panchina in borghese) festeggia i compagni come se avesse vinto un titolo NBA, che sicuramente non lo è ma sono queste vittorie che fanno capire ad una squadra di essere grande.
    Alla fine career high di punti per Farmar dei Nets (28) stessi punti per Lopez (con 11 rimbalzi) e 25 per il quasi eroe della serata Morrow. Oklahoma ha trovato un Jeff Green dominante fino al secondo tempo supplementare (37 punti con 4/5 da 3) dove ha poi lasciato strada al più fresco compagno Westbrook che nel terzo overtime ha vinto da solo la partita sfiorando la tripla doppia (38 punti, 15 rimbalzi, 9 assist ed anche 3 recuperi). Bene anche Sefolosha in difesa ed Harden che ha giocato a tutto campo (16 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi).

    Risultati NBA dell’1 dicembre 2010

    Toronto Raptors-Washington Wizards 127-108
    Tor DeRozan 20, Bargnani 18, Weems 18
    Was McGee 21, Wall 19, Blatche 17

    Atlanta Hawks-Memphis Grizzlies 112-109
    Atl Horford 20, Jamal Crawford 16, Powell 16
    Mem Gay 23, Conley 22, Randolph 19

    Boston Celtics-Portland Trail Blazers 99-95
    Bos Pierce 28, Garnett 17, Davis 16
    Por Matthews 23, Miller 20, Aldridge 18, Roy 18

    Miami Heat-Detroit Pistons 97-72
    Mia James 18, Wade 16, Bosh 16
    Det Monroe 15, Villanueva 10, Hamilton 9

    Chicago Bulls-Orlando Magic 78-107
    Chi Noah 16, Rose 15, Gibson 10
    Orl Nelson 24, Carter 22, Bass 17

    New Orleans Hornets-Charlotte Bobcats 89-73
    N.O. West 22, Okafor 14, Green 10, Ariza 10
    Cha Wallace 18, Augustin 13, Diaw 13

    Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 100-86
    Dal Marion 16, Barea 14, Terry 12
    Min Beasley 16, Ellington 13, Love 12, Milicic 12

    Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 105-94
    Den Nenè 24, Smith 20, Billups 16
    Mil Salmons 21, Maggette 17, Sanders 14, Jennings 14

    Utah Jazz-Indiana Pacers 110-88
    Uta Williams 24, Kirilenko 18, Jefferson 17
    Ind Collison 16, Rush 15, Hibbert 15

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 90-85
    Cli Griffin 31, Gordon 21, Butler 9
    S.A. Hill17, Ginobili 15, Jefferson 13

    Houston Rockets-Los Angeles Lakers 109-99
    Hou Martin 22, Battier 17, Scola 14
    Lak Bryant 27, Odom 25, Barnes 14

    New Jersey Nets-Oklahoma City Thunder 120-123 (3 overtime)
    N.J. Lopez 28, Farmar 28, Morrow 25
    Okl Westbrook 38, Green 37, Harden 16

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  • Eurolega: Siena vince ed entra nella Top 16

    Eurolega: Siena vince ed entra nella Top 16

    Vittoria importantissima per la Montepaschi Siena nella settima giornata di Eurolega. I toscani battendo il Lietuvos Rytas conquistano la qualificazione matematica per le Top 16 e potranno giocare gli ultimi turni rimanenti liberi da particolari pressioni.

    La gara ha mostrato una Montepaschi super in ogni aspetto del gioco che ha dato poche chance ai lituani di potersi giocare la partita, complici comunque nella grande serata di Siena visto che hanno (e non poco) disputato una partita priva di grinta, molle e confusionaria. In pratica il Lietuvos è durato metà primo quarto, poi Siena ha preso il ritmo e non c’è stata più storia.
    Alla fine del primo quarto infatti la Montepaschi è sopra 31-16 con 7 assist e un eloquente 39-11 di valutazione, mentre il Lietuvos affonda con 7 palle perse e nessun canestro dall’arco. Nel secondo periodo coach Trifunovic prova ad arginare l’onda biancoverde schierando la zona, ma ciò non sortisce nessun effetto: Siena continua a far girare benissimo il pallone sul perimetro costruendo ottimi tiri, e l’impatto devastante di Lavrinovic dalla panchina lancia i biancoverdi sul +17 (38-21). Tornato a uomo, il Lietuvos si riavvicina confezionando un parziale di 10-2 (40-31): una tripla dalla punta di Moss restituisce inerzia ai padroni di casa mentre i lituani perdono il loro ritmo con tanti errori gratuiti in attacco. All’intervallo lungo Siena è in netto controllo sul 48-33.

    Ad inizio ripresa la Montepaschi si esalta in difesa lavorando sulle linee di passaggio, e i tanti recuperi innescano le corse in contropiede di Moss e McCalebb. Kaukenas colpisce con precisione dalla media distanza, e la Montepaschi tocca in più occasioni il +20 prima dello scrosciante applauso collettivo per l’ex-playmaker del Partizan, giustamente chiamato da Pianigiani in panchina per godersi la standing ovation del pubblico.
    Nel quarto periodo il Lietuvos rispolvera la difesa a zona, ma gli esiti sono nuovamente catastrofici: Siena non trova difficoltà nel far girare il pallone per vie esterne e ribaltare il lato, costruendo conclusioni pulite per Moss e Aradori (78-57 con 5 punti consecutivi dell’ex-Biella): Kaukenas torna sul parquet e riprende a macinare punti e assist per perfezionare il suo score da ex di giornata (+23, massimo vantaggio sull’87-64) prima che il Lietuvos riesca a limare lo scarto con un paio di triple nel finale. Per i lituani, ancora una ottima partita di Valanciunas (12 punti e 6 rimbalzi in 18 minuti dalla panchina, la NBA è sempre più vicina) accompagnata, però, da una prestazione poco esaltante di Jasikevicius: l’ex Panathinaikos, da poco ritornato alla squadra che lo lanciò a livello internazionale, chiude con 7 palle perse e 0/6 al tiro.
    Siena invece si gode McCalebb da 15 punti, 4 rimbalzi, 5 assist, 4 recuperi, Kaukenas ne piazza 17 e Lavrinovic altri 12. Troppo per questo Lietuvos.

    MONTEPASCHI SIENA-LIETUVOS RYTAS 90-72 (31-16, 48-33, 68-51)
    Siena: McCalebb 15, Zisis 2, Carraretto 3, Rakovic 10, Lavrinovic 12, Kaukenas 17, Ress 8, Michelori 1, Ingrosso 0, Stonerook 2, Aradori 8, Moss 12. All.: Pianigiani.
    Lietuvos: Babrauskas 0, Milosevic 0, Bjelica 17, Gecevicius 14, Valanciunas 12, Newley 7, Jomantas 11, Jasikevicius 2, Nalga 4, El-Amin 5. N.e.: Siksnius, Buterlevicius. All.: Trifunovic.

    Nelle altre 4 partite giocate ottima vittoria del Kihmki di Scariolo che demolisce il Partizan Belgrado per 92-65, Panathinaikos corsaro a Mosca contro il CSKA (68-72, russi appesi ad un filo per quanto riguarda la qualificazione alla Top 16, si profila la prima clamorosa eliminazione), il Fenerbahce non trova opposizione dalla squadra che ancora non è riuscita a vincere un incontro nella competizione, il Cibona Zagabria (100-70) mentre il Prokom va a vincere in Spagna sul campo del Caja Laboral.
    Domani in campo le altre 2 italiane: Milano se la vedrà contro Lubiana in trasferta, mentre Roma ospiterà lo Spirou Charleroi.

    Risultati settimo turno di Eurolega:

    BC Khimki vs.Partizan 92-65
    CSKA Moscow vs. Panathinaikos 68-72
    Fenerbahce Ulker vs. Cibona 100-70
    Caja Laboral vs. Asseco Prokom 75-81
    Montepaschi vs. Lietuvos Rytas 90-72
    Zalgiris vs. Maccabi Electra domani ore 18:45
    Olympiacos vs. Brose Baskets domani ore 20:45
    Lottomatica vs. Spirou Charleroi domani ore 20:45
    Unicaja vs. Real Madrid domani ore 20:45
    Regal Barcelona vs. Cholet domani ore 20:45
    Power E. Valencia vs. Efes Pilsen domani ore 20:45
    Union Olimpija vs. AJ Milano domani ore 20:45

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Maccabi Electra 5-1
    Zalgiris 4-2
    Partizan 4-3
    Khimki 3-4
    Asseco Prokom 2-5
    Caja Laboral 2-5

    GRUPPO B
    Olympiacos 4-2
    Real Madrid 4-2
    Unicaja 3-3
    Virtus Roma 3-3
    Brose Baskets 2-4
    Spirou Charleroi 2-4

    GRUPPO C
    Fenerbahce Ulker 6-1
    Montepaschi Siena 6-1
    Regal FC Barcelona 4-2
    Cholet Basket 3-3
    Lietuvos Rytas 1-6
    Cibona Zagreb 0-7

    GRUPPO D
    Panathinaikos 5-2
    Union Olimpija 4-2
    Efes Pilsen 4-2
    Armani Jeans Milano 3-3
    Power Elec. Valencia 2-4
    CSKA Moscow 1-6

  • NBA: Gallinari vince il derby, Memphis batte i Lakers

    NBA: Gallinari vince il derby, Memphis batte i Lakers

    7 le partite giocate nella notte NBA.

    I Knicks battono i Nets. Prova tra luci ed ombre per il nostro Danilo Gallinari che alla fine mette a segno 13 punti e 6 rimbalzi. New York ringrazia ancora una volta un fenomenale Stoudemire da 35 punti e 9 rimbalzi. Decisive anche le doppie doppie di Chandler (27 punti ed 11 rimbalzi) e di Felton (21 e 10 assist). A New Jersey non bastano i 36 punti di Lopez.

    Tutto facile per i Celtics a Cleveland, grazie alla favolosa prestazione di Rajon Rondo (per lui 23 punti, 12 assist e 5 rimbalzi). Decisivo il parziale di 35-22 del secondo quarto che ha permesso ai biancoverdi di allungare e di non essere più ripresi.

    Un super quarto quarto difensivo dei Magic permette alla squadra della Florida di avere la meglio sui coriacei Pistons. Top scorer della serata Lewis con 20 punti, per Detroit il migliore è Prince con 16.

    Ancora una sconfitta per Portland ormai in crisi nera. I Blazers perdono anche contro una delle squadre più deboli della Lega, i Sixers. Ultimo quarto da dimenticare con solo 11 punti messi a segno e Philadelphia opera il sorpasso nel momento giusto. Matthews mette a segno 26 punti, Aldridge ne aggiunge 20 e 12 rimbalzi ma è la brutta prestazione di Roy a condannare la squadra dell’Oregon (10 punti). Brand guida i 76ers con 18 punti.

    Un super Danny Granger da 37 punti porta i Pacers alla vittoria esterna a Sacramento. I Kings hanno buoni segnali di risveglio da parte di Evans (16 punti, 7 rimbalzi e 9 assist) e di Cousins (20 punti ed 8 rimbalzi). Bene anche Udrih (24 punti) ma è il resto del team a deludere in questo match ed Indiana ne approfitta e ringrazia le grosse ingenuità di una squadra talentuosa ma ancora troppo giovane ed inesperta.

    Un immenso Tim Duncan da tripla doppia (15 punti, 18 rimbalzi ed 11 assist) ed un consistente Ginobili (27 punti) consentono agli Spurs il successo esterno sui Warriors. Curry non basta ai padroni di casa (32 punti). San Antonio continua ad essere la squadra numero 1 nella Lega ed arriva all’ottava vittoria in 8 trasferte.

    Terzo KO di fila per i Lakers che perdono (e malamente) a Memphis mostrando un pessimo attacco ed una difesa da rivedere. Conley guida i Grizzlies con 28 punti, Bryant sparacchia più o meno a salve (29 punti ma con 25 tiri presi) e per Los Angeles non c’è niente da fare. Lakers che avrebbero anche l’opportunità di vincere l’incontro con l’ultimo tiro ma Artest si fa stoppare sulla sirena finale. Il duello in famiglia Gasol nelle cifre lo vince Pau, con il gialloviola autore di 15 punti e 14 rimbalzi, ma il successo (cosa ben più importante) ovviamente se lo prende Marc (autore di 10 punti e 9 rimbalzi).

    Risultati NBA del 30 novembre 2010

    New York Knicks-New Jersey Nets 111-100
    N.Y. Stoudemire 35, Chandler 27, Felton 21
    N.J. Lopez 36, Farmar 17, Outlaw 13

    Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 87-106
    Cle Varejao 16, Gibson 16, Sessions 14
    Bos Rondo 23, Davis 17, Daniels 16

    Orlando Magic-Detroit Pistons 90-79
    Orl Lewis 20, Carter 13, Pietrus 13
    Det Prince 16, Stuckey 14, Villanueva 12, Gordon 12

    Philadelphia 76ers-Portland Trail Blazers 88-79
    Phi Brand 18, Holiday 11, Nocioni 11
    Por Matthews 26, Aldridge 20, Roy 10

    Sacramento Kings-Indiana Pacers 98-107
    Sac Udrih 24, Cousins 20, Evans 16
    Ind Granger 37, Collison 17, Hibbert 16

    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 98-118
    G.S. Curry 32, Lee 18, Dorell Wright 13
    S.A. Ginobili 27, Blair 16, Duncan 15

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 98-96
    Mem Conley 28, Gay 14, Randolph 13
    Lak Bryant 29, Gasol 15, Artest 12

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