Categoria: Basket

  • NBA: Cade il mito Jerry Sloan, il coach lascia i Jazz dopo 23 anni!

    NBA: Cade il mito Jerry Sloan, il coach lascia i Jazz dopo 23 anni!

    Notizia clamorosa in NBA, ma che in generale investe tutto il mondo sportivo americano: Jerry Sloan, capo allenatore degli Utah Jazz, lascia l’incarico dopo 23 anni di onorata carriera sulla panchina della franchigia di Salt Lake City. Alla base della decisione potrebbero esserci i problemi sorti nell’ultimo periodo con Deron Williams, stella della squadra, con cui Sloan ha avuto un brutto battibecco nell’ultima partita giocata e persa in casa contro i Bulls di Boozer, grande ex del match, uno dei tanti motivi che hanno spinto Williams a criticare apertamente il coach (oltre alle varie cessioni di Matthews ai Blazers, di Korver sempre ai Bulls, di Brewer che passato a Memphis ora si trova anch’egli a Chicago!). Ed ora anche le ombre sul futuro della squadra appaiono più minacciose visto che anche il playmaker potrebbe dire addio alla città, sotto forte pressione di un altro team (New York?).

    Termina così una delle storie sportive più belle degli ultimi 2 decenni, Sloan era alla guida dei Jazz dal lontano 1988, molta sorpresa alla notizia dell’ex coach, visto che soli 2 giorni fa aveva fatto valere l’opzione sul suo contratto per allenare la sua squadra anche nella prossima stagione (2011/2012).

    Tanta commozione nella conferenza stampa indetta da Sloan, queste le sue parole:

    • Sono stato fortunato a lavorare con persone magnifiche. Tutto lo staff tecnico, tutte le persone che ho incontrato in questi anni mi hanno dato una grande mano a crescere come uomo e come professionista. E poi ringrazio i tifosi, e ovviamente la società che non sono secondi a nessuno. Abbiamo perso 56 partite in una stagione (quella del 2004/2005), e nonostante questo l’affetto dei nostri sostenitori non mancava mai. I giocatori che ho avuto il piacere di allenare, e parlo di tutti i ragazzi indistintamente che sono passati di qui, sono persone splendide e mi rendo conto di avere avuto una grande fortuna nel poter contare su uomini come loro. In questa società coach e giocatori si completano alla perfezione”.

    Poi aggiunge:

    • Non ho più la forza per trasmettere indicazioni alla squadra, il mio tempo qui è finito ed è giunto il momento di andare. Non mi stancherò mai di ringraziare la famiglia Miller per tutto quello che ha fatto per me nel corso della mia carriera. Allenare un’altra squadra? Assolutamente no, ora mi godrò la pensione…”.

    Sloan lascia con un record di 1221 vinte e 803 perse (terzo assoluto tra gli allenatori della storia NBA, dietro ai soli Don Nelson con 1335 vittorie e Lenny Wilkens con 1332), sulla panchina dei Jazz il suo record è di 1146-758. Memorabili gli anni 90 con le 2 finali giocate e perse (purtroppo per lui) contro i Chiacago Bulls di Michael Jordan nel 1997 e nel 1998. I protagonisti principali di quella squadra erano John Stockton (tuttora miglior assistman NBA di tutti i tempi) e Karl Malone (secondo miglior realizzatore NBA di tutti i tempi dietro al solo Kareem Abdul Jaabar).
    Sloan guidò quella squadra ai playoff ininterrottamente dal 1988 al 2003! Resta fuori da ogni logica come un allenatore del genere non abbia mai vinto il premio di miglior allenatore dell’anno!

  • NBA: Ray Allen nella storia, diventa il miglior tiratore di sempre!

    NBA: Ray Allen nella storia, diventa il miglior tiratore di sempre!

    Nella notte i suoi Boston Celtics hanno subito un pesante KO interno da parte dei Los Angeles Lakers, ma Ray Allen si può consolare avendo ottenuto un record di tutto rispetto: il numero 20 dei Celtics, ex Milwaukee Bucks e Seattle Sonics, è diventato il miglior tiratore da 3 punti della storia della NBA. Superato Reggie Miller che deteneva il record.

    Allen nel primo quarto della sfida di stanotte ha prima impattato il grande Miller segnando il suo 2.560esimo canestro dalla lunga distanza, poi poco dopo, sul finire del primo periodo ha superato l’ex numero 31 degli Indiana Pacers mettendo a segno il 2.561esimo. Ovviamente sono state tante le congratulazioni , le prime quelle dei suoi compagni di squadra, del suo allenatore, di sua madre (che ha seguito appositamente la sfida con i Lakers dagli spalti ed anche dal precedente recordman: si, perchè Reggie Miller era a bordo campo a commentare l’incontro per un network televisivo.

    Annotazione storica, il primo canestro di questa lunga sequenza record è arrivato a Philadelphia, nel lontano 1 novembre del 1996. Da quel momento Ray non si è più fermato (appartiene sempre a lui il record di tiri da 3 punti in una finale NBA, fatto registrare lo scorso anno con ben 8 tiri a segno in un singolo match, ovvero gara 2 sempre contro i Lakers).

    Poche parole per il nuovo re dei trepuntisti:

    • “E’ stato un momento fantastico che ricorderò per tutta la mia vita!”

    Vogliamo omaggiare Ray Allen proponendo il video del momento in cui diventa il migliore di sempre nella specialità e che include anche qualche highlights della sua carriera, a partire dai primi tempi di Milwaukee, passando per Seattle per finire a Boston.

    Complimenti Ray!

    GUARDA IL VIDEO:

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  • NBA: I Lakers rovinano la serata storica di Ray Allen, Mavs KO

    NBA: I Lakers rovinano la serata storica di Ray Allen, Mavs KO

    Solo 3 le partite disputate nella notte NBA.

    Nella notte dei record di Ray Allen (la seconda delle sue 3 triple della serata vale il sorpasso sul grande Reggie Miller come miglior trepuntista di sempre), è Kobe Bryant a rovinare la festa al Garden con uno splendido secondo tempo da 20 punti (dei 23 totali). I Lakers si impongono 92-86 e non basta proprio Allen autore di 20 punti. I gialloviola si vendicano della sconfitta subita qualche settimana fa sul proprio parquet e mandano un messaggio chiaro a tutte le avversarie: i migliori sono ancora loro.

    Tutto facile per i Suns che battono i Warriors e ora insidiano i Blazers per l’ultimo posto playoff della Western Conference. Steve Nash continua a regalare magie (per lui 18 punti ed 11 assist), Frye aggiunge 17 punti e 9 rimbalzi ma tutti i giocatori a disposizione di Gentry vanno a segno almeno con 4 punti. Golden State vede la prima buona prestazione del rookie Udoh (16 punti) ma viene tradita da Monta Ellis (solo 8 punti con 13 tiri tentati).

    Arron Afflalo re per una notte: la guardia dei Nuggets scocca il tiro della vittoria a tempo scaduto ed interrompe la striscia vincente dei Mavericks a 10 successi. Grande recupero nei minuti finali dei padroni di casa trascinati da soli 3 giocatori: Anthony (42 punti), Billups (30) e Afflalo (24). Non bastano a Dallas le buone prove di Terry (25 punti), Chandler (20 punti ed 11 rimbalzi), in chiaroscuro Nowitzki (16 punti). Texani raggiunti al secondo posto della Western Conference dai Lakers vittoriosi a Boston.

    Risultati NBA del 10 febbraio 2011

    Boston Celtics-Los Angeles Lakers 86-92
    Bos
    Allen 20, Pierce 15, Rondo 12, Perkins 12
    Lak bryant 23, Gasol 20, Bynum 16

    Phoenix Suns-Golden State Warriors 112-88
    Pho
    Nash 18, Frye 17, Dudley 13
    G.S. Udoh 16, Williams 16, Curry 12

    Denver Nuggets-Dallas Mavericks 121-120
    Den
    Anthony 42, Billups 30, Afflalo 24
    Dal Terry 25, Chandler 20, Marion 19

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  • Final 8 Coppa Italia: Montegranaro batte Bologna, è semifinale con Siena

    Final 8 Coppa Italia: Montegranaro batte Bologna, è semifinale con Siena

    Sarà Montegranaro a sfidare Siena nella prima semifinale della Final 8 di Coppa Italia.

    La Virtus Bologna si arrende 82-73, partita dominata per intero da Montegranaro che chiude il primo quarto sul +11 (25-14). Non cambia la musica nel secondo periodo visto che si tocca anche il +15.

    Nel secondo tempo ci si aspetterebbe la reazione dei bianconeri che però non arriva: Montegranaro tocca il +20, poi si rilassa e la Virtus arriva a -11 dagli avversari che sentendo odore di pericolo alzano l’asticella della concentrazione e dell’intensità. Gli ultimi 5 minuti vedono Bologna nella disperata rimonta che arriva però al massimo sul -8. Il finale recita 82-73, Ivanov tracinatore della sua squadra con 24 punti, 19 sono di Cavaliero, 15 di Ray; per le “V nere” da segnalare i 14 di Sanikidze e la pessima prestazione di squadra ai tiri liberi con un brutto 8/18 (44%).

    Oggi le rimanenti sfide che vedranno impegnate Cantù e Milano rispettivamente contro Biella ed Avellino. Intanto la prima semifinale è già decisa: è Siena contro Montegranaro.

    Fabi Shoes Montegranaro-Canadian Solar Bologna 82-73
    Montegranaro: Ivanov 24, Cavaliero 19, Ray 15
    Bologna: Sanikidze 14, Gailius 11, Winston 10

  • Final 8 Coppa Italia: Siena prima semifinalista, battuta Pesaro

    Final 8 Coppa Italia: Siena prima semifinalista, battuta Pesaro

    La Montepaschi Siena è la prima semifinalista della Final 8 di Coppa Italia ed ora aspetterà la vincente del match che si disputerà tra poco tra Montegranaro e Bologna.

    Siena ha ottenuto il successo contro una Scavolini Pesaro mai doma e sempre in partita, che ha ceduto solo nel finale. A 5 minuti dal termine la partita era ancora in equilibrio, la svolta avviene vista la migliore qualità tecnica e caratura dei giocatori biancoverdi, in primis David Moss, 21 punti ed autentico trascinatore dei campioni d’Italia.
    Alla Scavolini non sono bastate le ottime prove di Morris Almond da 20 punti e di Daniel Hackett da 13.
    Prevedibile il successo senese, ma Pesaro ha venduto cara la pelle.

    Montepaschi Siena-Scavolini Pesaro 81-68
    Siena:
    Moss 21, Rakovic 15, Zisis 11
    Pesaro: Almond 20, Hackett 13, Diaz 10

  • NBA: Buone prove per Bargnani, Gallinari e Belinelli ma Raptors, Knicks e Hornets perdono

    NBA: Buone prove per Bargnani, Gallinari e Belinelli ma Raptors, Knicks e Hornets perdono

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    26esima sconfitta consecutiva per i Cavs, in casa contro i Pistons, si allunga la striscia record negativa nonostante le prove di Jamison (22 punti), Sessions (20 punti e 12 assist) ed Hickson (18 punti e 15 rimbalzi). A guidare Detroit è Stuckey che dalla panchina piazza 22 punti.

    Indiana conquista il quinto successo nelle ultime 6 gare, trascinata dai 29 punti e 10 rimbalzi di Hibbert e dai 25 punti di Granger. Charlotte opera un grande recupero nell’ultimo quarto portandosi a -1 con il possesso del sorpasso all’ultimo tiro ma Jackson (27 punti) non riesce a concludere lamentando un fallo avversario che gli arbitri non decidono di fischiare. Per i ‘Cats bene anche Wallace con 22 punti.

    Incredibile sconfitta degli Hornets, dopo un overtime, sul campo dei Nets: a 40 secondi dalla fine New Orleans è avanti di 5 ma viene raggiunta da una tripla di Farmar e da una schiacciata di Humpries. West sbaglia l’ultimo tiro e si va al supplementare dove a decidere la gara, giocata punto a punto, è un tiro sfortunatissimo di Chris Paul che, sul 103-101 New Jersey, prima sembra entrare nel canestro ma poi viene incredibilmente sputato fuori! Belinelli parte dalla panchina e segna 17 punti, West ne fa 32 con 15 rimbalzi, mentre per i padroni di casa sono decisivi i 25 punti di Vujacic, i 20 di Lopez e la doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi di Humpries.

    I Magic espugnano Philadelphia grazie ad una straordinaria prestazione di Dwight Howard da 30 punti e 17 rimbalzi. Non bastano ai Sixers le prove di Williams (23 punti) e di Iguodala (21).

    Gli Spurs, ancora in tour esterno, colgono un’altra vittoria, questa volta a Toronto. Niente da fare per Bargnani (29 punti, ottima prova per lui) e compagni al cospetto della migliore squadra NBA. I Raptors segnano praticamente solo con 3 giocatori, il già citato Bargnani, DeRozan (25 punti) e Barbosa (20) mentre i top scorer di san Antonio sono Blair (28 punti ed 11 rimbalzi), Hill (18 punti) Duncan e Parker (16 punti a testa).

    Buona vittoria per i Wizards, soprattutto per il morale (dopo ben 8 sconfitte di fila) che inguaia la posizione playoff per i Bucks, ora distanti qualche gara dall’ultimo posto disponibile. E’ Nick Young a portare i suoi compagni al successo con 26 punti, mentre Wall gioca a tutto campo segnando 15 punti con 7 rimbalzi e 6 assist. Sempre più in crescendo McGee con una prova da 16 punti e 17 rimbalzi. Agli ospiti non servono a nulla i 20 punti di Jennings.

    Brutta sconfitta al Madison per i Knicks che si devono inchinare ai Clippers di Blake Griffin (21 punti e 6 rimbalzi). Pur privi di Gordon i losangelini hanno in Foye l’arma per battere New York (24 punti con 4/7 da 3 punti). Ai padroni di casa non basta Gallinari (21 punti) e nemmeno Stoudemire (23). Serve riprendere velocemente la corsa per non restare coinvolti nella lotta per le ultime posizioni in vista dei playoff.

    Nuova sconfitta interna per i Jazz che si fanno sorprendere dai Bulls del grande ex Carlos Boozer (14 punti). E’ però Rose a guidare la sua squadra (e a stravincere il duello contro Deron Williams) con 29 punti mentre il rivale si ferma a quota 11 (e 12 assist) ma una prova non al livello del pariruolo di Chicago. Jefferson top scorer con 26 punti per Utah ma è la panchina poco produttiva a condannare i padroni di casa.

    Decima vittoria di fila per i Mavericks che dopo aver sofferto nell’ultima partita contro Cleveland, devono farlo anche contro i Kings. Male Nowitzki (10 punti) ci pensano Terry e Barea a risollevare Dallas (rispettivamente 22 e 20 punti), mentre a Sacramento non bastano le grandi prove di Dalembert (20 punti) di Cousins (19 punti e 15 rimbalzi) e la quasi tripla doppia di Evans da 16 punti, 10 rimbalzi e 9 assist.

    Pesante sconfitta per i Nuggets ad Oakland: i Warriors sono guidati dal solito Ellis (37 punti), mentre a Denver, priva di Billups, non basta la prestazione di Anthony da 29 punti.

    Risultati NBA del 9 febbraio 2011

    Cleveland Cavaliers-Detroit Pistons 94-103
    Cle
    Jamison 22, Sessions 20, Hickson 18
    Det Stuckey 22, Bynum 17, Villanueva 13

    Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 104-103
    Ind
    Hibbert 29, Granger 25, Collison 15
    Cha Jackson 27, Wallace 22, Augustin 14

    New Jersey Nets-New Orleans Hornets 103-101 (overtime)
    N.J.
    Vujacic 25, Lopez 20, Morrow 15
    N.O. West 32, Green 19, Belinelli 17

    Philadelphia 76ers-Orlando Magic 95-99
    Phi
    Williams 23, Iguodala 21, Meeks 17
    Orl Howard 30, Redick 13, Nelson 12, Richardson 12, Anderson 12

    Toronto Raptors-San Antonio Spurs 100-111
    Tor
    Bargnani 29, DeRozan 25, Barbosa 20
    S.A. Blair 28, Hill 18, Parker 16, Duncan 16

    Washington Wizards-Milwaukee Bucks 100-85
    Was
    Young 26, McGee 16, Wall 15, Martin 15
    Mil Jennings 20, Salmons 14, Bogut 12

    New York Knicks-Los Angeles Clippers 108-116
    N.Y.
    Stoudemire 23, Gallinari 21, Mozgov 18
    Cli Foye 24, Griffin 21, Gomes 18

    Utah Jazz-Chicago Bulls 86-91
    Uta
    Jefferson 26, Millsap 20, Kirilenko 13
    Chi Rose 29, Boozer 14, Thomas 8, Deng 8

    Sacramento Kings-Dallas Mavericks 100-102
    Sac
    Dalembert 20, Cousins 19, Evans 16
    Dal Terry 22, Barea 20, Kidd 14

    Golden State Warriors-Denver Nuggets 116-114
    G.S.
    Ellis 37, Dorell Wright 23, Williams 18
    Den Anthony 29, Harrington 18, Nenè 17

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  • NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    7 le partite disputate nella note NBA.

    Successo dei Philadelphia 76ers in casa degli Hawks. Autoritaria prova degli ospiti, già a +31 dopo il primo tempo, top scorer Louis Williams (20 punti) e Brand (17), pesa per Atlanta l’assenza di Horford, si salva Smith con 16 punti, 5 rimbalzi e 7 assist.

    Orlando stende i Clippers grazie alla doppia doppia da 22 punti e 20 rimbalzi di Dwight Howard. Non bastano i 25 punti di Baron Davis agli ospiti traditi da Griffin in una serata un pò storta (solo 10 punti con 12 rimbalzi).

    Vincono gli Spurs a Detroit grazie ad una grande difesa che limita i padroni di casa a soli 38 punti nel secondo tempo. Sono 19 i punti di Parker, 18 punti e 12 rimbalzi per Blair, unica nota positiva per i Pistons i 21 punti di Will Bynum.

    Serve un LeBron James formato super agli Heat per interrompere la striscia di 4 vittorie consecutive (con il nuovo coach in panchina) dei Pacers. Il numero 6 piazza 41 punti, 13 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi. Grande difesa di Miami nell’ultimo periodo, non basta ad Indiana un grande Hibbert da 20 punti e 10 rimbalzi. Heat ormai con lo stesso record dei Celtics, preparano il sorpasso per diventare la migliore squadra ad Est.

    Milwaukee schianta i Raptors tenuti a soli 72 punti. Bargnani lotta e segna 23 punti (con Derozan a quota 18 sono gli unici 2 giocatori di Toronto ad andare in doppia cifra) ma non bastano al cospetto della coppia Salmons-Maggette (33 punti in 2) e del solito Bogut che con 14 punti e 5 stoppate si conferma il miglior stoppatore della Lega.

    Questa volta l’overtime non sorride ai Thunder che devono inchinarsi ai Grizzlies. E’una giocata di Tony Allen a regalare il pareggio a pochi secondi dalla fine a Mamphis (fallo di Collison che regala canestro e libero addizionale per il 95 pari). Poi nell’overtime i Grizzlies amministrano il match con 2 canestri di Randolph (31 punti e 14 rimbalzi), decisivo Allen (27 punti), non servono a nulla i 31 punti e 10 rimbalzi di Durant ed i 21 ed 11 assist di Westbrook ai padroni di casa.

    Pur privi di 2 titolari (Beasley e Milicic) i Timberwolves ottengono la seconda vittoria consecutiva (tutte e 2 in trasferta tra l’altro) sul campo dei Rockets. Decisivo il solito Kevin Love, alla 38esima doppia doppia consecutiva da 20 punti e 14 rimbalzi e un attacco molto bilanciato con 6 giocatori in doppia cifra. Per i Rockets, 23 punti a testa per Martin e Lee con Scola che ne infila 22 con 11/18 dal campo.

    Risultati NBA dell’8 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Philadelphia 76ers 83-117
    Atl
    Smith 16, Wilkins 12, Teague 10, Marvin Williams 10
    Phi Louis Williams 20, Brand 17, Meeks 16, Young 16

    Orlando Magic-Los Angeles Clippers 101-85
    Orl
    Howard 22, Nelson 17, Anderson 13
    Cli Davis 25, Diogu 18, Griffin 10

    Detroit Pistons-San Antonio Spurs 89-100
    Det
    Bynum 21, Monroe 14, Prince 12
    S.A. Parker 19, Blair 18, Duncan 13

    Miami Heat-Indiana Pacers 117-112
    Mia
    James 41, Bosh 19, Wade 17
    Ind Hibbert 20, Granger 19, Hansbrough 18

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-74
    Mil
    Salmons 17, Maggette 16, Bogut 14
    Tor Bargnani 23, DeRozan 18, Barbosa 8

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 101-105 (overtime)
    Okl
    Durant 31, Westbrook 21, Harden 13
    Mem Randolph 31, Allen 27, Young 14

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 108-112
    Hou
    Lee 23, Martin 23, Scola 22
    Min Love 20, Ellington 18, Flynn 15

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  • Barcellona e Cavaliers, due sport diversi per due record opposti

    Barcellona e Cavaliers, due sport diversi per due record opposti

    Il mondo dello sport è fatto di record: record stabiliti, record sbriciolati e record che resistono nel tempo. In questi giorni, nelle due discipline probabilmente più famose e seguite nel mondo, vale a dire il calcio ed il basket, sono stati realizzati due nuovi record, di segno opposto ma egualmente importanti.

    Nel calcio, lo stratosferico Barcellona della ‘Pulce’ Messi (tripletta all’Atletico Madrid, 24 reti in 19 gare della Liga e 40 gol stagionali in 33 presenze) ha appena toccato la striscia di 16 successi consecutivi (cancellando quanto stabilito dal Real Madrid di Di Stefano nel ’61); nel basket, i Cleveland Cavaliers, invece, toccano la cifra impressionate di 24 sconfitte di fila. Con un approccio approssimativo alla questione, qualcuno indica nel ‘Fattore Fenomeno in squadra’ le due facce della stessa medaglia: il Barcellona, squadra completa e piena di campioni, è esaltata dalla presenza del ‘Nuovo Maradona’, Leo Messi, mentre i Cavs in estate hanno perso ‘Il Prescelto’, Lebron James, passato ai Miami Heats tra polemiche e celebrazioni milionarie.

    La realtà è ben diversa, trattandosi pur sempre di un gioco di squadra. Se per i blaugrana spagnoli il prossimo obiettivo è eguagliare le 17 vittorie consecutive dell’Inter di Mancini nella stagione 2006/07 (ben più lontano è il record di 29 successi stabiliti dal Benfica in Portogallo tra il 1971 ed il 1973), per i cestisti di Cleveland, che hanno superato le 23 sconfitte dei Vancouver Grizzlies del 1995/96 e dei Denver Nuggets targati 1997/98, l’unico pensiero è quello di interrompere la serie negativa e porre le basi per un futuro meno nero. Riusciranno i nostri eroi, siano essi quelli residenti in Spagna o coloro di casa negli Usa, nel loro intento? A breve lo scopriremo. Di certo, i Cavs non potranno mai eguagliare quanto riuscito all’Irge Desio nell’annata orribile ‘89/’90: 30 partite e 30 sconfitte.

  • Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Il basket e la pallanuoto italiana sono in lutto per via della scomparsa di Cesare Rubini, esempio sportivo del dopoguerra italiano, unico europeo presente in 2 Hall of Fame: nel 1994 infatti fu eletto nella “Naismith Basketball Hall of Fame” di Springfield (Massachusetts) e nel 2000 è entrato anche a far parte della “International Swimming Hall of Fame”. Nel periodo post Seconda Guerra Mondiale Cesare Rubini fu pioniere in entrambe le discipline, vista la sua struttura fisica ed atletica di prim’ordine e polivalente, la possibilità di disputare entrambi i campionati, quello di basket e quello di pallanuoto, fu possibile perchè coprivano 2 periodi diversi dell’anno e non si accavallavano: in autunno e in inverno Rubini si dedicava al basket e in estate si concedeva alla pallanuoto.

    La Carriera sportiva: nel 1941 fa parte dell’Olimpia Milano nel campionato di basket e nel 1945 diventa capitano della Nazionale universitaria di pallacanestro. Argento nel 1946 agli Europei di basket nel 1947 vince anche l’europeo di pallanuoto nello stesso anno  e diventa  allenatore – giocatore dell’Olimpia Milano.

    Nel 1948  Rubini va a Londra con la nazionale di pallanuoto dove vince l’oro (e 4 anni dopo ad Helsinki il bronzo). Negli stessi anni però torna contemporaneamente sui parquet di basket dove conquista ben 5 scudetti (dal 1950 al 1954). Poi si concentra sulla panchina dell’Olimpia Milano. A partire dal 1957, conquista 10 titoli nazionali sempre con l’Olimpia, nel triennio 1957-60, nel 1962-63, nel 1965-67 e nel 1972. In questi anni realizza anche uno straordinario primato con un record di 322 vittorie e 28 sconfitte. In totale, a Milano, Rubini vince 501 incontri. Da sottolineare come da allenatore, con la conquista della Coppa Campioni nel 1966 e le due Coppe delle Coppe nel 1971 e nel 1972, raggiunge i primi successi internazionali della pallacanestro italiana.

    Come responsabile della nazionale di pallacanestro, vince l’argento ai Giochi Olimpici di Mosca 1980, l’oro agli Europei di Nantes del 1983, l’argento agli Europei di Roma del 1991, ed anche al bronzo degli Europei di Stoccarda del 1985.

    Rubini era malato da molto tempo del morbo di Alzheimer. E’ deceduto per le complicazioni di una broncopolmonite.

    Queste le parole di Dino Meneghin, Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro:

    • Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto. E’ stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano, ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori. L’ho conosciuto bene in Nazionale. Abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati“.

    Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, ha espresso anche il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini.  Meneghin ha disposto anche un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne e commemorarne la memoria.

    Paolo Barelli, Presidente della Federazione Italiana Nuoto invece lo ricorda così:

    • Lo sport perde una leggenda, un esempio, un atleta eclettico dalle immense doti tecniche, e un dirigente fermo, lungimirante, dalla sconfinata passione, la Federnuoto esprime il cordoglio dell’intero movimento nazionale e ricorda con ammirazione, e profonda commozione, l’ultimo grande campione olimpico del Settebello medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948“.
  • NBA: Charlotte batte Boston, Anthony fa 50 ma Denver è sconfitta

    NBA: Charlotte batte Boston, Anthony fa 50 ma Denver è sconfitta

    8 le partite giocate nella notte NBA.

    Cadono sorprendentemente a Charlotte i Boston Celtics a cui non bastano le prestazioni di Allen e Pierce (25 e 22 punti). Wallace trascina i padroni di casa con 19 punti e 16 rimbalzi ed a risolvere la gara è una tripla dell’inaspettato Najera (5 punti per lui).

    Vittoria a Memphis per i Lakers che con un buon secondo tempo battono i Grizzlies guidati dai 19 punti di Bryant e dai 17 di Gasol. Per i padroni di casa Young mette a referto 22 punti, ma la serata storta di Zach Randolph (8 punti e 12 rimbalzi ma 2/14 dal campo) condanna gli “Orsi” ad una dura sconfitta in ottica playoff.

    Sorprendente vittoria esterna dei Timberwolves, peggiore squadra della western Conference che espugna il parquet degli Hornets, uno dei meno battuti dell’intera Lega: il solito Kevin Love porta alla sua squadra 27 punti e 17 rimbalzi, mentre i 15 punti di Belinelli non servono a New Orleans che paga le assenze di Okafor e Ariza.

    Pericolo scampato per i Mavs di un Nowitzki sottotono (12 punti) che battono i derelitti Cavs di soli 3 punti. Nell’ultimo minuto Cleveland ha per 2 volte la palla del pareggio ma sia Moon che Parker sbagliano le loro conclusioni. Bene Hickson con 26 punti e 12 rimbalzi, a Dallas servono 40 punti in combinata per la coppia Terry (23) e Marion (17) per evitare una sconfitta che avrebbe avuto dell’incredibile.

    Non bastano i 50 punti di Carmelo Anthony (quasi la metà di quelli totali di squadra) ai Nuggets per battere i Rockets: la coppia Martin (37 punti) Scola (25) porta i texani al successo e rilancia Houston nella corsa playoff ad Ovest.

    Portland batte Chicago grazie ad uno straordinario LaMarcus Aldridge autore di 42 punti. I Blazers giocano praticamente in 6, ma riescono a sopperire a tutte le assenze, mentre i Bulls hanno in Rose il top scorer a quota 36 ma non serve ad evitare il KO.

    Utah soffre terribilmente contro i Kings ma grazie ad un ottimo ultimo periodo riesce a portare a casa la vittoria. I Jazz sono guidati da Williams (21 punti, 9 assist e 6 rimbalzi) e Jefferson (23 punti). Inutili i 25 punti e 14 rimbalzi di Cousins, oltre ai 21 del solito Evans per Sacramento

    Phoenix continua a vincere: battuti i Warriors a domicilio, grazie ai 19 punti ed 11 rimbalzi di Frye, ai 14 punti e 15 assist di Nash ed ai 18 punti di Hill. A Golden State non bastano i 21 punti e 12 rimbalzi di Ellis ed i 16 punti e 10 rimbalzi di Lee.

    Risultati NBA del 7 febbraio 2011

    Charlotte Bobcats-Boston Celtics 94-89
    Cha
    Wallace 19, Livingston 18, Henderson 15
    Bos Allen 25, Pierce 22, Rondo 10

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 83-94
    Mem
    Young 22, Gay 18, Conley 13
    Lak Bryant 19, Pau Gasol 17, Odom 15

    New Orleans Hornets-Minnesota Timberwolves 92-104
    N.O.
    West 18, Paul 17, Belinelli 15
    Min Love 27, Beasley 14, Flynn 13

    Dallas Mavericks-Cleveland Cavaliers 99-96
    Dal
    Terry 23, Marion 17, Nowitzki 12
    Cle Hickson 26, Sessions 19, Jamison 18

    Denver Nuggets-Houston Rockets 103-108
    Den
    Anthony 50, Lawson 19, Harrington 10
    Hou Martin 37, Scola 25, Hayes 12

    Portland Trail Blazers-Chicago Bulls 109-103
    Por
    Aldridge 42, Miller 27, Fernandez 18
    Chi Rose 36, Boozer 17, Deng 15

    Sacramento Kings-Utah Jazz 104-107
    Sac
    Cousins 25, Evans 21, Thompson 14
    Uta Jefferson 23, Williams 21, Millsap 18

    Golden State Warriors-Phoenix Suns 92-104
    G.S.
    Ellis 21, Williams 19, Lee 16
    Pho Frye 19, Hill 18, Nash 14

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