Categoria: Basket

  • NBA: Durant batte James, vincono anche Celtics, Mavs e Magic

    NBA: Durant batte James, vincono anche Celtics, Mavs e Magic

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Non accenna a fermarsi la corsa dei Nuggets che sbancano Atlanta e conquistano il nono successo dopo la trade Anthony con i Knicks (a fronte di sole 2 sconfitte). 20 i punti per Nenè, agli Hawks invece non basta la doppia doppia di Pachulia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    I Celtics rispondono ai Bulls che dopo la vittoria di ieri si erano portati in testa alla Eastern Conference: l’aggancio in classifica arriva per merito di Pierce (20 punti) e Green (19), quest’ultimo alla prima sostanziosa prestazione da quando veste la maglia di Boston. Inutili per i Pacers i 15 punti a testa della coppia Granger-George.

    Nuova sconfitta per i Raptors nonostante i 20 punti di Bargnani che si arrendono ai Pistons ed al trio Hamilton (24 punti), Prince (22) e Monroe (21 e 10 rimbalzi) che guida i padroni di casa al successo.

    I Bucks cadono contro i Magic al cospetto di un Dwight Howard a dir poco dominante da 31 punti, 22 rimbalzi e 3 stoppate. In overtime decisivo però Turkoglu con 8 dei suoi 19 punti. Poco da fare per la coppia Salmons-Jennings (rispettivamente 22 e 23 punti) anche se il discorso playoff resta ancora apertissimo.

    Guidati dai 26 punti di Chris Paul gli Hornets (Belinelli in ombra) battono i Suns e si confermano al sesto posto ad Ovest. Non bastano a Phoenix i 25 punti di Dudley ed i 21 di Carter (autori tra l’altro di 5 bombe ciascuno per un complessivo 10/17 da 3 punti), ora la corsa alla post season appare molto più complicata dopo le ultime sconfitte.

    Continua invece la rincorsa all’ottavo ed ultimo posto utile per i Rockets, battuti agevolmente i Bobcats sul parquet amico grazie soprattutto ai 21 punti di Kevin Martin. Per gli ospiti prova da 22 punti per Augustin ma dopo di lui il vuoto.

    Vittoria importante per i Jazz sui Timberwolves guidati dai 40 punti di Miles che riscrive il suo career high. Love fa 22 punti e 11 rimbalzi ma predica nel deserto visto che i suoi compagni probabilmente hanno già la testa alla prossima stagione.

    Nello scontro tra cenerentole i Cavaliers si impongono a Sacramento. Decisivo Sessions (20 punti) a 18 secondi dalla fine che segnando il +2 porta il successo agli ospiti sigillato dai tiri liberi di Gee. Per i Kings 23 punti per Thornton con Cousins che registra una doppia doppia da 11 punti e 16 rimbalzi ma tira male dal campo (5/19).

    Prestigiosa quanto fondamentale affermazione dei Thunder sul campo degli Heat: Kevin Durant vince anche il duello personale contro LeBron James depositando nel canestro avversario 29 punti e risultando quasi immarcabile per il numero 6 di Miami che si limita a soli 19 punti. Westbrook contribuisce con 18 punti e l’apporto difensivo del duo Ibaka-Perkins è fondamentale per portare a casa una vittoria che deve dare fiducia ai giovani di Oklahoma City in vista dei playoff.

    I Mavs riscattano subito il KO di ieri a Portland e agganciano (momentaneamente) i Lakers al secondo posto ad Ovest. Decisivo Nowitzki con i suoi 34 punti e 13 rimbalzi (12 punti arrivano nell’ultimo quarto). Golden State perde in casa nonostante i 26 punti di Ellis.

    Clima teso allo Staples Center di Los Angeles dove i Sixers si prendono una vittoria che consente loro di raggiungere New York al sesto posto ad Est (stessa percentuale ma 2 partite in meno per i Knicks). Espulso coach Doug Collins per proteste dopo uno scontro duro tra Griffin e Battie. Philadelphia merita la “W” con Meeks (5/8 da 3 punti, 22 in totale) e Brand (19 punti e 12 rimbalzi). Momento no di Griffin che termina la sua partita per 6 falli con 14 punti, 8 rimbalzi ma 3/12 dal campo e 8/15 dalla lunetta.

    Risultati NBA del 16 marzo 2011

    Atlanta Hawks-Denver Nuggets 87-102
    Atl Pachulia 19, Smith 13, Crawford 13
    Den Nenè 20, Afflalo 15, Smith 15

    Boston Celtics-Indiana Pacers 92-80
    Bos Pierce 20, Green 19, Allen 12
    Ind Granger 15, George 15, McRoberts 14

    Detroit Pistons-Toronto Raptors 107-93
    Det Hamilton 24, Prince 22, Monroe 21
    Tor Bargnani 20, Barbosa 18, DeRozan 16

    Milwaukee Bucks-Orlando Magic 89-93 (overtime)
    Mil Jennings 23, Salmons 22, Dooling 10, Mbah a Moute 10
    Orl Howard 31, Turkoglu 19, Jason Richardson 13

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 100-95
    N.O. Paul 26, West 16, Okafor 16
    Pho Dudley 25, Carter 21, Hill 15

    Houston Rockets-Charlotte Bobcats 94-78
    Hou Martin 21, Budinger 19, Patterson 12
    Cha Augustin 22, Diaw 13, Henderson 8, White 8

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 119-104
    Uta Miles 40, Jefferson 26, Kirilenko 15
    Min Love 22, Beasley 16, Ridnour 16

    Sacramento Kings-Cleveland Cavaliers 93-97
    Sac Thornton 23, Dalembert 16, Garcia 14, Udrih 14
    Cle Sessions 20, Hickson 17, Harangody 15

    Miami Heat-Oklahoma City Thunder 85-96
    Mia Wade 21, Bosh 21, James 19
    Okl Durant 29, Westbrook 18, Harden 12

    Golden State Warriors-Dallas Mavericks 106-112
    G.S. Ellis 26, Lee 22, Law 15
    Dal Nowitzki 34, Terry 19, Beaubois 18

    Los Angeles Clippers-Philadelphia 76ers 94-104
    Cli Foye 20, Jordan 16, Williams 15
    Phi Meeks 22, Holiday 20, Brand 19

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: I Pacers ri-affondano i Knicks, cade Dallas, Bulls primi ad Est

    NBA: I Pacers ri-affondano i Knicks, cade Dallas, Bulls primi ad Est

    4 le partite disputate nella notte NBA.

    Gli Atlanta Hawks battono in scioltezza i Milwaukee Bucks grazie alla gran serata di Joe Johnson che mette a referto 36 punti ed alla doppia doppia di Josh Smith (17 punti e 14 rimbalzi). Milwaukee si aggrappa a Bogut (21 punti e 13 rimbalzi) ma ovviamente un solo giocatore non può bastare.

    Indiana torna a battere i Knicks, questa volta in casa dopo l’affermazione di 2 giorni fa al Madison. E’ Danny Granger (26 punti) a decidere la partita a 3 decimi di secondo dalla fine con il tiro che regala il 119-117 finale. Altra grande prestazione di Hansbrough da 30 punti (dopo i 29 messi a New York). Per i Knicks invece tanti problemi (in primis la difesa) con Anthony che segna 29 punti e Stoudemire 21.

    I Bulls si prendono il primo posto della Eastern Conference battendo i Wizards e scavalcando così i Celtics reduci da un periodo altalenante. Rose mette un altro tassello sulla sua candidatura ad M.V.P. della regular season trascinando i suoi con 23 punti. Washington cade ancora in trasferta (1-30 il record) e non serve l’incredibile tripla doppia di McGee che segna 11 punti, prende 12 rimbalzi e stoppa gli avversari per ben 12 volte.

    Aldridge porta i suoi Blazers al successo sui Mavericks con 30 punti segnati. La sconfitta costa cara a Dallas che viene superata in classifica dai Lakers al secondo posto della Western Conference. Nowitzki segna 28 punti ed 11 rimbalzi ma non è sufficiente a garantire la vittoria. Per i Blazers invece anche 21 punti di un ritrovato Brandon Roy

    Risultati NBA del 15 marzo 2011

    Atlanta Hawks-Milwaukee Bucks 110-85
    Atl Johnson 36, Smith 17, Williams 16
    Mil Bogut 21, Delfino 13, Maggette 11

    Indiana Pacers-New York Knicks 119-117
    Ind Hansbrough 30, Granger 26, Collison 24
    N.Y. Anthony 29, Stoudemire 21, Douglas 17, Fields 17

    Chicago Bulls-Washington Wizards 98-79
    Chi Rose 23, Deng 20, Bogans 17
    Was Crawford 27, Wall 17, Yi 14

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 104-101
    Por Aldridge 30, Roy 21, Matthews 18
    Dal Nowitzki 28, Marion 18, Beaubois 16

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Indiana sbanca New York, bene Celtics e Magic

    NBA: Indiana sbanca New York, bene Celtics e Magic

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    Vittoria dei Thunder sul parquet dei Cavaliers: serata di riposo per le stelle di Oklahoma City che restano in campo solo il tempo necessario per poi accomodarsi tranquillamente in panchina. Da segnalare la prova da 8 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate di Ibaka.

    Guidati da un grande Augustin i Bobcats espugnano il campo dei Raptors: il playmaker di Charlotte segna 23 punti, non bastano i 17 di Andrea Bargnani a Toronto per portare a casa il risultato.

    Dwight Howard dà spettacolo a Phoenix: il centro dei Magic segna 26 punti (superati i 10mila punti in carriera) con 15 rimbalzi e 5 stoppate. 7 giocatori di Orlando vanno in doppia cifra, a nulla servono i 19 punti di Brooks (per i Suns) che sostituisce come può Steve Nash fermo ai box.

    Grande prestazione difensiva dei Boston Celtics che superano agevolmente i Bucks tenuti a soli 56 punti segnati (nuovo record di franchigia per i Celtics per minimo di punti subiti in un match). E record negativo invece per Milwaukee che mai aveva realizzato meno di 57 punti.

    I Pacers superano i Knicks al Madison grazie alla strepitosa prova di Hansbrough da 29 punti. Per New York pessima prova al tiro, non bastano i 28 punti di Stoudemire ed i 25 di Anthony per una squadra che dimostra di non avere ricambi all’altezza in vista dei playoff.

    Si ferma dopo 53 doppie doppie consecutive la striscia di Kevin Love (6 puntie 12 rimbalzi) ed i Timberwolves perdono contro i Warriors trascinati dai 24 punti di Curry per la 30esima vittoria stagionale.

    Risultati NBA del 13 marzo 2011

    Cleveland Cavaliers-Oklahoma City Thunder 75-95
    Cle Gibson 13, Samuels 10, Parker 9
    Okl Westbrook 20, Durant 19, Harden 16

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 90-95
    Tor Bargnani 17, Barbosa 15, Calderon 13
    Cha Augustin 23, Henderson 18, Jackson 15, Diaw 15

    Phoenix Suns-Orlando Magic 88-111
    Pho Brooks 19, Pietrus 14, Gortat 12
    Orl Howard 26, Bass 17, Arenas 16

    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 87-56
    Bos Allen 17, Pierce 14, Murphy 12
    Mil Barron 10, Bogut 8, Jennings 8

    New York Knicks-Indiana Pacers 93-106
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Shawne Williams 15
    Ind Hansbrough 29, Jones 18, Collison 16

    Golden State Warriors-Minnesota Timberwolves 100-77
    G.S. Curry 24, Dorell Wright 16, Ellis 16
    Min Webster 16, Beasley 16, Ridnour 13

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • 150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia la redazione del Pallonaro vuole condividere con tutti i lettori i momenti più belli e appassionanti dello sport italiano, vissuti in questi 150 anni che hanno segnato la storia del nostro paese e delle nostre più profonde tradizioni e passioni popolari.

    Anche se da molti viene visto come sport d’elite, la passione italiana per il tennis è a dir poco viscerale, e quindi risulta doveroso, inserire nella nostra particolare lista dei momenti più belli dello sport italiano la vittoria della Coppa Davis in Cile nel 1976. Prima del viaggio in Cile, a Dicembre, ci furono molte polemiche. Il regime del generale Pinochet non era certamente ben visto dal governo italiano e quindi per questa trasferta si temeva perfino per l’incolumità dei giocatori. Fu il presidente del Coni, nonostante tutte le pressioni politiche, a decidere che l’Italia avrebbe giocato a Santiago. E fu Pietrangeli in prima persona a battersi senza riserve per poter giocare quella finale. La squadra cilena non era molto forte, era arrivata in finale grazie a delle fortunate circostanze e al fatto che anche altre squadre avevano rinunciato a giocare in Cile. Fu Corrado Barazzutti a dare il primo punto all’Italia contro Jaime Fillol miglior tennista cileno, senza storia fu il secondo singolare tra Panatta, davvero in gran forma, e Patricio Cornejo. Il punto decisivo venne già alla terza giornata con il nostro doppio Panatta-Bertolucci vincitori su Fillol-Cornejo.
    [jwplayer mediaid=”106747″]

    Sempre nel tennis, sicuramente rimarrà per sempre impressa nella mente degli italiani la storica vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros del 2010, facendo dell’atleta, la prima tennista italiana insieme a Panatta a vincere una prova dello slam. La milanese non partiva sicuramente tra le favorite e nella sua carriera, fino al quel momento aveva sì regalato partite importanti, soprattutto in Fedup, ma non vi era mai stato un acuto in singolare. Il cammino della milanese è favoloso, coronato nella finale contro l’ australiana Samantha Stosur, battuta in due set 6-4, 7-6.
    [jwplayer mediaid=”106753″]

    L’ Italia si sa, nel mondo del calcio è uno dei paesi di riferimento, ma la consacrazione a livello mondiale, dopo i due titoli dell’ era Mussolini, avviene con un po’ di ritardo ed in due periodi difficili del calcio italiano. Anno 1982, l’ Italia calcistica è scossa dallo scandalo scommesse ed uno dei giocatori coinvolti risulta essere un giovane attaccante molto promettente, Paolo Rossi. Enzo Bearzot, recentemente scomparso, decide comunque di convocarlo e crea il primo silenzio stampa della storia della nazionale italiana. Il risultato è una marcia trionfale fino alla finale di Madrid dove viene battuta nettamente la Germania Ovest per 3-1 con Paolo Rossi capocannoniere del torneo iridato.
    [jwplayer mediaid=”106748″]

    Passano 14 anni e siamo nel 2006, altro scandalo denominato “calciopoli” con la squadra più blasonata e famosa d’ Italia, la Juventus, direttamente interessata. Il C.T. è Marcello Lippi, uomo simbolo della Juventus vincente degli anni ’90 che non si dimette e anzi, costruisce la squadra italiana proprio sullo zoccolo duro bianconero, convocando i vari Cannavaro, Buffon e Del Piero, Zambrotta e Camoranesi. Il risultato è assolutamente imprevedibile alla vigilia, Italia campione del mondo per la quarta volta in finale sulla Francia ai rigori con Fabio Cannavaro pallone d’oro nello stesso anno.
    [jwplayer mediaid=”106749″]

    Olimpiadi invernali di Calgary 1988, in questa località canadese irrompe a livello mondiale uno dei personaggi più esplosivi e coinvolgenti dello sport italiano, capace di interrompere un festival di San Remo per far seguire in tutta Italia la sua impresa. Il suo nome è Alberto Tomba che a Calgary realizza una doppietta fantastica a soli 20 anni, oro nel gigante e nello slalom speciale.
    [jwplayer mediaid=”106746″]

    Siamo a Lillehammer, Norvegia e corre l’ anno 1994, qui si compie una delle più grandi imprese di squadra dello sport italiano. La staffetta 4X10 km italiana conquista la medaglia d’ oro battendo i padroni di casa della Norvegia infliggendogli la delusione sportiva più grande dell’ intera nazione scandinava. Il fantastico quartetto è composto da Maurilio De Zolt, il super veterano che a 43 anni tiene in prima frazione in classico, con Albarello e Vanzetta che, con le due successive frazioni, consentono a Silvio Fauner di partire insieme al mostro sacro norvegese, Bjorn Daehlie completando l’ impresa piazzando una sprint sontuoso circondato da bandiere norvegesi.
    [jwplayer mediaid=”106745″]

    Alle Olimpiadi di Sydney 2000 il nuoto italiano scrive una delle sue pagine più belle a livello olimpico con Domenico Fioravanti. Il ranista azzurro è autore di una fantastica doppietta conquistando il titolo olimpico sia nei 100m che nei 200m diventando il primo nuotatore italiano a conquistare due medaglie d’ oro nella stessa edizione.
    [jwplayer mediaid=”106751″]

    Vincere nello stesso anno il Giro d’ Italia ed il Tour de France è impresa riservata a pochissimi nel panorama del ciclismo mondiale ed un romagnolo dalla testa pelata, soprannominato il “pirata” di cui nome fa Marco Pantani, nel 1998 riesce nell’ impresa vincendo la corsa rosa in un duello emozionante con il russo Pavel Tonkov e la Grand Boucle schiantando in montagna il kaiser tedesco Ian Ullrich. Un personaggio rimasto nei cuori di tutti, sportivi e non.
    [jwplayer mediaid=”106744″]

    È una maglia che un ciclista indossa per un anno intero e che simboleggia il titolo di campione del mondo. Gianni Bugno riesce nell’ impresa di indossarla per due anni consecutivi realizzando una fantastica doppietta, vincendo il titolo mondiale su strada a Stoccarda nel 1991 e l’ anno dopo a Benidorm nel 1992.
    [jwplayer mediaid=”106754″]

    La maratona è la gara di chiusura di ogni olimpiade ed in due occasioni l’ ultimo inno ascoltato è stato quello italiano. Anno 1988, Seoul Corea del Sud, un fantastico Gelindo Bordin stacca tutti nella torrida strada coreana conquistando una storica medaglia d’ oro nella maratona olimpica. L’ impresa viene ripetuta ad Atene, nel 2004 la culla delle olimpiadi moderne dove un altro maratoneta azzurro batte tutti gli avversari arrivando in solitudine al traguardo. Il suo nome è Stefano Baldini che con la medaglia d’ oro chiude una delle olimpiadi più vittoriose dello sport italiano.
    [jwplayer mediaid=”106752″]

    La parola motori in Italia ha un solo unico significato, Ferrari. La casa di Maranello rappresenta sicuramente in maniera unica il Made in Italy al mondo, frutto di una combinazione vincente di eleganza, lavoro e competenza ai massimi livelli. L’ esempio arriva sicuramente dalla formula 1, competizione simbolo a livello mondiale dell’ efficienza della casa di Maranello. Più di mezzo secolo di competizioni con molte squadre alla ribalta ma con una sempre presente e soprattutto vincente con un simbolo rappresentato da un cavallino rampante ed un colore inconfondibile, il rosso.

    Nella sua grande storia sportiva l’ Italia ha avuto molti fuoriclasse ma pochi possono vantarsi di essere considerati i più forti di tutti i tempi nel proprio sport. Sicuramente uno di questi è un pesarese nato a Tavullia nel 1979 e con un numero sempre fisso, il 46. Il suo nome è Valentino Rossi pilota del motociclismo mondiale che ha saputo unire ironia, intelligenza e spirito vincente, caratteristiche uniche del popolo italiano. Campione del mondo in tutte le classi, 125, 250, 500 e Motogp con tante marche, Aprilia, Honda e Yamaha. Ma è quest’ anno che il tricolore potrà sventolare unito sul podio, grazie al connubio tra il campionissimo e la Ducati.

  • NBA: Miami supera i Lakers, Knicks KO, bene Denver

    NBA: Miami supera i Lakers, Knicks KO, bene Denver

    3 le partite disputate nella notte NBA.

    Successo prezioso per i Nuggets a Phoenix (prima vittoria in Arizona di coach George Karl negli ultimi 13 anni) che si impongono grazie alle prove di Lawson (20 punti e 11 assist) e Nenè (22 punti). Bene anche Chandler (16 punti), ai Suns non basta un Gortat da 14 punti, 18 rimbalzi e 4 assist. E’ pesata l’assenza di Frye.

    Dallas si impone abbastanza agevolmente sui Knicks con un abbondante season high alla voce punti segnati (127). Già nel primo tempo i Mavs sono sul +21. Giocatori chiave del successo Nowitzki (23 punti), Marion (22), e Terry (21), mantre a New York serve a poco la prova da 36 punti di Stoudemire, doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi (ma con percentuali rivedibili, 5/15 dal campo) per Carmelo Anthony.

    Tornano al successo gli Heat dopo 5 KO di fila:battuti i Lakers reduci da 8 vittorie consecutive grazie soprattutto a Chris Bosh (24 punti). Decisiva la giocata di Wade sull’88 pari che ruba palla a Bryant e lancia LeBron James in contropiede per il vantaggio che non verrà più mollato dai padroni di casa. la coppia Wade-James combina per 39 punti, 13 rimbalzi e 14 assist, mentre ai gialloviola non servono i 24 di Bryant.

    Risultati NBA del 10 marzo 2011

    Phoenix Suns-Denver Nuggets 97-116
    Pho Gortat 14, Dudley 13, Warrick 12, Hill 12
    Den Nenè 22, Lawson 20, Chandler 16

    Dallas Mavericks-New York Knicks 127-109
    Dal Nowitzki 23, Marion 22, Terry 21
    N.Y. Stoudemire 36, Fields 19, Anthony 18, Douglas 18

    Miami Heat-Los Angeles Lakers 94-88
    Mia Bosh 24, Wade 20, James 19
    Lak Bryant 24, Gasol 20, Bynum 13

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Belinelli segna da metà campo [Video]

    NBA: Belinelli segna da metà campo [Video]

    Incredibile canestro di Marco Belinelli nella notte durante la partita vinta in extremis sui Dallas Mavericks.

    L’italiano va a segno con un tiro da metà campo ed impreziosisce con questa magia una gara da ricordare visti i suoi 21 punti a referto (miglior marcatore dei suoi assieme a Jack) conditi anche da 5 rimbalzi nonostante sia partito dalla panchina.

    Marco non è nuovo a queste imprese visto che già quest’anno in una sfida contro i Milwaukee Bucks è stato protagonista dello stesso episodio.

    Ecco il video del suo tiro:

    [jwplayer mediaid=”106743″]

  • NBA: Cade Boston, bene Bulls Spurs e Knicks, Thunder OK in overtime

    NBA: Cade Boston, bene Bulls Spurs e Knicks, Thunder OK in overtime

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    I Clippers sbancano Boston trascinati da un grande Mo Williams da 28 punti, la coppia Rose-Korver (20 punti a testa) regala la quarta vittoria di fila ai Bulls e condanna i Bobcats alla sesta sconfitta consecutiva, i Nets pur privi di Deron Williams ringraziano Lopez (26 punti e 10 rimblzi) ed Humpries (11 punti e 15 rimbalzi) nella vittoria sui Warriors.

    Importante vittoria esterna dei Thunder a Philadelphia grazie al fantastico duo Durant-Westbrook: il numero 35 porta la gara all’overtime con la tripla del pareggio nel finale ed alla fine segna 34 punti e mette assieme 16 rimbalzi, mentre il playmaker ne segna 27 con 12 assist, non bastano i 22 punti a testa di Louis Williams e di Holiday ai Sixers,  senza Bargnani i Raptors si inchinano ai Jazz che devono la vittoria alla correzione di Al Jefferson sul tiro sbagliato di Harris (per il centro 34 punti), facile affermazione dei Bucks contro Cleveland grazie alla prova da 67 punti della panchina.

    Continua la crisi di Indiana che inanella la quinta sconfitta consecutiva al cospetto dei Timberwolves: Kevin Love entra di diritto nella storia della Lega superando il record assoluto di Moses Malone con la 52esima doppia doppia consecutiva (16 punti e 21 rimbalzi), una delle poche note liete di Minnesota in questa annata povera di successi, Belinelli invece porta gli Hornets al successo sui Mavericks: l’italiano firma la tripla del -4 a 50 secondi dalla fine (21 i punti totali), Okafor e Jack segnano i 5 punti del sorpasso sul 93-92 mentre Nowitzki sbaglia il tiro del contro-sorpasso sulla sirena, Vittoria anche degli Spurs sui Pistons per il successo numero 52 in stagione.

    Nelson (26 punti), Richardson (19) ed Howard (16 e 15 rimbalzi) danno il successo ai Magic sui Kings e si avvicinano pericolosamente agli Heat per il terzo posto nella Eastern Conference, a Sacramento non serve l’ottima prova di Cousins da 29 punti, infine New York (ancora una volta senza il playmaker titolare Billups) passa sul difficile campo dei Grizzlies: gara perfetta dei Knicks per 3 quarti, poi la palla sembra non voler entrare più nel canestro di Memphis ed i padroni di casa si rifanno sotto dopo essere stati sotto quasi di 20 punti. Ma a mezzo secondo dalla fine, dopo il canestro della parità a quota 108 è Carmelo Anthony (31 punti) a segnare i 2 punti decisivi del 110-108 finale. Doppia doppia di Douglas (18 pts, 10 asts) e 26 punti di Stoudemire. A Memphis non bastano il 54% dal campo ed i 4 giocatori con 20 o più punti (Mayo, Randolph, Arthur e Conley).

    Risultati NBA del 9 marzo 2011

    Charlotte Bobcats-Chicago Bulls 84-101
    Cha Henderson 20, Cunningham 15, Brown 11
    Chi Rose 20, Korver 20, Gibson 14

    New Jersey Nets-Golden State Warriors 94-90
    N.J. Lopez 26. Morrow 22, Vujacic 16
    G.S. Lee 17, Ellis 16, Curry 15

    Philadelphia 76ers-Oklahoma City Thunder 105-110 (overtime)
    Phi Holiday 22, Williams 22, Meeks 17
    Okl Durant 34, Westbrook 27, Collison 13

    Toronto Raptors-Utah Jazz 94-96
    Tor DeRozan 17, Weems 16, Calderon 14
    Uta Jefferson 34, Harris 23, Miles 23

    Boston Celtics-Los Angeles Clippers 103-108
    Bos Allen 23, Krstic 20, Pierce 19
    Cli Williams 28, Jordan 21, Griffin 12, Gomes 12

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 110-90
    Mil Boykins 18, Jennings 18, Douglas-Roberts 13
    Cle Samuels 15, Gibson 13, Gee 12

    Minnesota Timberwolves-Indiana Pacers 101-75
    Min Beasley 16, Love 16, Randolph 14, Tolliver 14
    Ind Hansbrough 21, Price 13, Granger 10

    New Orleans Hornets-Dallas Mavericks 93-92
    N.O. Belinelli 21, Jack 21, West 16
    Dal Nowitzki 26, Chandler 16, Barea 12

    San Antonio Spurs-Detroit Pistons 111-104
    S.A. Parker 23, Ginobili 17, Duncan 15, Neal 15
    Det Hamilton 20, Monroe 16, Prince 16

    Sacramento Kings-Orlando Magic 102-106
    Sac Cousins 29, Thornton 22, Thompson 16
    Orl Nelson 26, Richardson 19, Howard 16

    Memphis Grizzlies-New York Knicks 108-110
    Mem Allen 22, Arthur 21, Randolph 20, Mayo 20
    N.Y. Anthony 31, Stoudemire 26, Douglas 18

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • All Star Game all’italiana: Pianigiani affronta Peterson

    All Star Game all’italiana: Pianigiani affronta Peterson

    Le luci non si accendono a San Siro ma al Forum d’Assago dove dopo 5 anni di assenza torna l‘All Star Game italiano, che vedrà confrontarsi la nazionale italiana di basket contro una selezione composta da alcuni giocatori stranieri che militano nella massima serie della pallacanetro di casa nostra, scelti direttamente dai tifosi che li hanno votati sul sito ufficiale della manifestazione. In programma domenica 13 marzo, lo spettacolo ricalcherà quello dell’All Star Game americano con le consuete gare di schiacciate (Iveco Slam Dunk Contest) e quella dei tiri da tre punti (Virgin Active Three Points Contest). Sarà proprio questa mini-sfida ad aprire l’evento che inizierà alle 17:15. Il match vero e proprio avrà inizio un’ora più tardi con le due formazioni che saranno guidate da due grandissimi allenatori come Simone Pianigiani e la leggenda Dan Peterson, tornato sulla panchina dell’Armani Jeans dopo 23 anni d’inattività sportiva.

    CONVOCATI – Il quintetto degli stranieri più votati vede vincitori i tre giocatori della Dinamo Sassari James White, Diener Travis e Hunter Othello più Mazzarino della Bennet Cantù e Jumain Jones della Pepsi Caserta. Gli altri sette convocati sono stati scelti dalla Lega basket assieme a coach Peterson. Da registrare le defezioni per infortunio di David Hawkins (Armani Jeans Milano) e Sharrod Ford (Sutor Montegranaro). Nell’Italia di Pianigiani mancheranno invece gli “americani” Bargnani, Belinelli e Gallinari e verrà dato spazio ad alcuni giovani che ben stanno facendo durante questa stagione, ma sono stati convocati anche dei “veterani” al fine di collaudare la squadra che affronterà gli Europei in Lituania.

    ALL STAR TEAM – White James (Dinamo Sassari); Diener Travis (Dinamo Sassari); Hunter Othello (Dinamo Sassari); Mazzarino Nicolas (Bennet Cantù); Jumaine Jones (Pepsi Caserta); Jaaber Ibrahim (Armani Jeans Milano); Edgar Sosa (Angelico Biella); Kaukenas Rimantas (Montepaschi Siena); Rowland Earl Jerold (Vanoli – Braga Cremona); Thomas Omar (Air Avellino); Dasic Vladimir (Lottomatica Roma); Viktor Sanikidze (Canadian Solar Bologna);Drake Diener (Banca Tercas Teramo).

    NAZIONALE ITALIANA – Aradori Pietro; Antonutti Michele; Cavaliero Daniele; Cinciarini Andrea; Crosariol Andrea; Cusin Marco; D’ercole Lorenzo; Datome Luigi; Gentile Alessandro; Hackett Daniel; Mancinelli Stefano; Melli Nicolo’; Moraschini Riccardo; Mordente Marco; Poeta Giuseppe; Renzi Andrea; Viggiano Jeffrey.

    L’Agos Ducato All Star Game sarà poi l’occasione per raccogliere fondi per la costruzione del PalaAngeli, un palazzetto dello sport nella città dell’Aquila, con i giocatori che indosseranno una maglia che inviterà a donare un contributo.

  • Basket: Ettore Messina lascia il Real Madrid

    Basket: Ettore Messina lascia il Real Madrid

    La sonora, quanto inutile, sconfitta di ieri in Eurolega ha lasciato profondi strascichi nel Real Madrid.

    La società spagnola ha dovuto prendere atto delle dimissioni del coach italiano, definite irrevocabili, visti i numerosi tentativi della dirigenza madridista di far tornare sui suoi passi il plurititolato allenatore.

    Messina non ha “digerito” l’orrenda prestazione dei suoi giocatori ieri sera nell’ultimo turno di Top 16 di Eurolega dove il Real ha perso nettamente in casa contro la Montepaschi Siena per 95-77. Anche se il primo posto era ormai assicurato pur con una sconfitta, tuttavia l’attegiamento messo sul parquet dai “Blancos” non è piaciuto per niente nè al pubblico presente, nè a Messina stesso, che ha così preso la decisione di lasciare la guida tecnica della squadra.

    Valdano ha nominato Clifford Luyk nuovo allenatore. Da non dimenticare che tra una ventina di giorni ci sarà l’importante quarto di finale di Eurolega contro il Valencia, un appuntamento che la società spagnola non può fallire.

    Messina era arrivato al Real Madrid nel giugno 2009, fortemente voluto da Florentino Perez per riportare la squadra madrilenasul tetto d’Europa, una specialità per il 51enne coach catanese, che in carriera vanta ben 4 Euroleghe (2 vinte con la Virtus Bologna e 2 col Cska Mosca) ed anche 4 finali perse (che dimostrano come la massima competizione europea sia il piatto forte di Messina), senza dimenticare poi il successo in Coppa Saporta vinta ancora con le Bologna ed i tanti titoli vinti tra Italia e Russia: 4 scudetti, 7 Coppe Italia e una Supercoppa italiana negli anni tra Bologna e Treviso, 4 campionati e 2 Coppe di Russia con il CSKA.

    Inoltre nel suo palmarès c’è anche l’argento europeo come C.T. dell’Italia nel 1997.

    Dal suo arrivo a Madrid però è rimasto senza successi dopo quasi 2 anni di lavoro. Ora la goccia che ha fatto traboccare il vaso e la rassegna delle dimissioni.

  • Basket: Tragedia in Michigan, segna canestro vincente e muore

    Basket: Tragedia in Michigan, segna canestro vincente e muore

    Vera e propria tragedia al liceo di Fennville, in Michigan: il sedicenne Wes Leonard, è morto dopo aver segnato il canestro della vittoria per la sua squadra.

    Andiamo per ordine: la sfida tra i Fennville Blackhawks ed i Bridgman Bees è all’overtime sul 55 pari. Mancano pochi secondi e Leonard si prende il tiro finale proprio mentre scade il tempo. Il risultato è un gran canestro che regala la vittoria alla sua squadra ma sarà l’ultimo della sua giovane carriera. Infatti il ragazzo festeggia e viene sommerso dall’entusiasmo dei compagni ma poco dopo, quasi a non voler credere a ciò che accade, si accascia sul parquet privo di sensi.

    Immediati i soccorsi ed il viaggio nel più vicino ospedale, l’Holland Hospital, ma dopo un’ora e 20 minuti di disperati tentativi di rianimarlo arriva la triste notizia della sua morte. La città e tutti gli Stati Uniti restano sotto shock quando si diffonde l’annuncio del triste epilogo.

    Deb Patterson, portavoce dell’ Holland Hospital, ha detto che Leonard è deceduto nella notte e che verrà eseguita un’autopsia per capire quali siano state le cause della morte. Patterson ha anche detto che i paramedici hanno effettuato il massaggio cardiaco sul ragazzo, che però è stato poi dichiarato morto in ospedale. Wes Leonard era anche quarterback della squadra di football del suo liceo. Ed anche nel football lo sfortunato ragazzo riusciva a distinguersi come dimostrano i 7 touchdown lanciati ad ottobre scorso in un match contro Bloomingdale.

    Leonard inoltre era il leader della squadra di basket, con oltre 1000 punti segnati finora (secondo nella storia del liceo) ed aveva condotto i suoi compagni ad una regular season perfetta da 20 vittorie e nessuna sconfitta (l’ultimo match è stato quello che gli è risultato fatale purtroppo).

    Da segnalare che Wes Leonard è il secondo atleta-studente del liceo di Fennville a perdere la vita negli ultimi 14 mesi. Nel gennaio 2010 un altro ragazzo, Nathaniel Hernandez, era morto dopo un match di wrestling. Proprio per questo è stata disposta l’autopsia, dato che ora le forze dell’ordine vogliono vederci chiaro.

    Quel che resta è un sedicenne che se ne va via troppo, troppo, presto. Riposa in pace WES…