Categoria: Basket

  • LeBron James diventa azionista del Liverpool

    LeBron James diventa azionista del Liverpool

    LeBron James, stella NBA dei Miami Heat, da molti ritenuto il numero 1 della Lega, è diventato azionista di minoranza del Liverpool entrando a far parte della Fenway Sports Group, la società proprietaria del club inglese di calcio (inoltre controlla anche i Boston Red Sox squadra molto importante della Major League di baseball).

    Il numero 6 degli Heat è diventato azionista dopo aver firmato un accordo di collaborazione tra la LRMR (la società creata da James col suo manager, Maverick Carter), e la cordata del New England capeggiata da John Henry e Tom Werner.

    Proprio Werner ha dichiarato dopo aver reso noto l’accordo:

    • “Crediamo che questa sarà una collaborazione forte tra la FSM e LeBron. Ci sono pochi atleti che possono eguagliare il suo impatto globale, la sua fama e il suo status di autentica icona. Siamo molto contenti che LeBron farà parte della famiglia del Liverpool. LeBron e il Liverpool hanno una forte presenza internazionale, in particolare in Asia, ma sentiamo che ci porteranno opportunità di business nuove che non potrebbero essere sviluppate da sole ma soltanto grazie all’unione di questi brand”.

    Questa invece la dichiarazione rilasciata da James ai giornalisti:

    • “Sono entusiasta di lavorare con John Henry e Tom Werner. Questi ragazzi, come me, hanno la passione per lo sport. Potete vedere l’unità e l’impegno che hanno per le loro squadre. Essere in affari con una organizzazione che ama lo sport tanto quanto me è fondamentale in questo accordo”.

    La Fenway Sports Group comunque non ha rivelato i termini economici dell’accordo.

  • NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Serve un overtime ai Magic per espugnare Charlotte che con la sconfitta dice addio alla post season a favore di Indiana. I Bobcats rischiano di vincere il match quando a pochi secondi dalla fine Augustin impatta il risultato a quota 96 e nell’azione successiva (l’ultima dell’incontro) ruba palla a Nelson per poi sbagliare il contropiede della vittoria. Nel supplementare un 9-0 di parziale di Orlando taglia le gambe ai padroni di casa. Gli ospiti portano 6 uomini in abbondante doppia cifra con Arenas che chiude con 25 punti, mentre ai ‘Cats non bastano i 32 (migliore prestazione in carriera ) di Henderson. Da egnalare una brutta rissa nel secondo tempo tra lo stesso Henderson e Quentin Richardson.

    Indiana festeggia la matematica qualificazione ai playoff rifilando 136 punti ai Wizards in una partita dove porta 7 uomini in doppia cifra con Granger top scorer da 25 punti. Dopo anni di buio torna a splendere il sole ad Indianapolis: i Pacers però affronteranno i Bulls al primo turno per una serie che molto probabilmente non lascia scampo agli uomini di coach Vogel.

    New York si dimostra la squadra più “pazza” della Lega e sbanca Philadelphia con un super Carmelo Anthony da 31 punti ed 11 rimbalzi, superando proprio i Sixers e piazzandosi al sesto posto della Eastern Conference. Nella quinta vittoria di fila per i Knicks “Melo” piazza un 5/8 da 3 punti che fa la differenza, a nulla valgono i 25 punti di Young per Phila.

    Senza Andrea Bargnani, altro KO per i Raptors che si arrendono in casa ai Cavs di un Hickson da 28 punti e 10 rimbalzi. Inutili per Toronto i 28 di Bayless. Cleveland raggiunge Minnesota ed ora sono appaiate all’ultimo posto della Lega.

    Partita dal significato quasi nullo quella tra Pistons e Nets: vincono i padroni di casa che approfittano delle assenze degli ospiti (prima fra tutte quella di Deron Williams) e sono trascinati dai 25 punti di Hamilton, dai 22 di Stuckey e dai 20 (+10 rimbalzi) di Monroe (sempre più consistente il rookie di Detroit). Per New Jersey super prestazione di Lopez che giganteggia con 39 punti.

    Senza Dwyane Wade (fuori per infortunio) gli Heat si arrendono in casa ai modesti Bucks che nonostante la vittoria vengono esclusi dai playoff dalla vittoria di Indiana. James segna 29 punti, mentre per gli ospiti sono sufficienti i 17 di Salmons.

    Continua a perdere ininterrottamente Minnesota (e siamo a 12 di fila) che viene battuta dai Suns di uno strepitoso Gortat da 20 punti e 16 rimbalzi. Beasley dei T-Wolves piazza 24 punti ed 11 rimbalzi ma non può evitare la sconfitta e Minnesota viene raggiunta da Cleveland a quota 17 vittorie in stagione.

    La vittoria degli Hornets di Belinelli (5 punti) sui Rockets regala i playoff a New Orleans: strepitoso Chris Paul che va vicino alla tripla doppia con 28 punti, 9 rimbalzi e 10 assist, l’ex di turno, Ariza, piazza 19 punti e Houston si inchina nonostante i 21 punti di Martin e la doppia doppia di Scola (16 punti e 10 rimbalzi).

    Dopo il KO di qualche giorno fa a Los Angeles i giovani Thunder trovano vendetta sui Clippers e rendono amaro il ritorno (per la seconda volta in stagione) di Blake Griffin nella sua città natale. L’ala dei Clippers mette comunque a segno 35 punti ed 11 rimbalzi, ma ad affondare gli ospiti sono i soliti Kevin Durant e Russell Westbrook che con 29 e 26 punti rispettivamente guidano i Thunder alla vittoria e allo stesso tempo si prendono il titolo della Northwest Division.

    Gli Spurs invece mettono al sicuro il primo posto della Western Conference (60esima “W”) grazie alla vittoria sui Kings: Ginobili sugli scudi con 25 punti, per gli ospiti 16 punti di Evans e doppia doppia di Cousins (15+11 rimbalzi).

    Danilo Gallinari (10 punti per lui) e i suoi Nuggets sbancano Dallas e ringraziano i 7 punti nel finale di gara di J.R. Smith (23 in totale) che risolve il match in favore della squadra del Colorado. Marion (21 punti) e Nowitzki (20) gli unici a salvarsi per i Mavericks (al quarto KO di fila).

    Arriva, incredibilmente e forse anche inspiegabilmente, la terza sconfitta consecutiva dei Lakers che cadono ad Oakland sotto i colpi di Ellis (26 punti) e compagni. Bryant segna 25 punti, sotto i tabelloni Bynum raccoglie 17 rimbalzi (grande lotta con Lee che chiude a quota 22 e 17 rimbalzi) ma alla fine a spuntarla sono i padroni di casa che stanno onorando il campionato fino in fondo pur essendo tagliati fuori da tanto tempo dalla lotta playoff. Fortuna per Los Angeles che Dallas sta facendo peggio e non si avvicina al secondo posto gialloviola.

    Risultati NBA del 6 aprile 2011

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 102-111 (overtime)
    Cha Henderson 32, Diaw 17, Cunningham 16
    Orl Arenas 25, Bass 19, Nelson 18

    Indiana Pacers-Washington Wizards 136-112
    Ind Granger 25, George 13, Hibbert 16
    Was Crawford 29, Blatche 23, Wall 19

    Philadelphia 76ers-New York Knicks 92-97
    Phi Young 25, Brand 24, Iguodala 15
    N.Y. Anthony 31, Stoudemire 18, Douglas 17

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 96-104
    Tor Bayless 28, DeRozan 19, Weems 17
    Cle Hickson 28, Baron Davis 19, Sessions 15

    Detroit Pistons-New Jersey Nets 116-109
    Det Hamilton 25, Stuckey 22, Monroe 20
    N.J. Lopez 39, Farmar 18, Vujacic 16

    Miami Heat-Milwaukee Bucks 85-90
    Mia James 29, Bosh 18, Miller 8, Anthony 8
    Mil Salmons 17, Maggette 14, Mbah a Moute 14

    Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns 98-108
    Min Beasley 24, Randolph 19, Webster 13
    Pho Gortat 20, Brooks 19, Hill 17, Warrick 17

    New Orleans Hornets-Houston Rockets 101-93
    N.O. Paul 28, Ariza 19, Jack 19
    Hou Martin 21, Scola 16, Dragic 16

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 112-108
    Okl Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 15
    Cli Griffin 35, Williams 16, Gordon 16

    San Antonio Spurs-Sacramento Kings 124-92
    S.A. Ginobili 25, Hill 19, Parker 15
    Sac Evans 16, Cousins 15, Dalembert 12

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 96-104
    Dal Marion 21, Nowitzki 20, Terry 15
    Den Smith 23, Martin 18, Chandler 16

    Golden State Warriors-Los Angeles Lakers 95-87
    G.S. Ellis 26, Lee 22, Curry 20
    Lak Brynat 25, Gasol 18, Bynum 13

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  • NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    13 le partite disputate nella notte NBA.

    Il successo degli Spurs ad Atlanta (Parker 26 punti) avvicina i texani al primo posto della Lega.

    I 16 punti e 19 rimbalzi di Hickson permettono a Cleveland di battere Charlotte che probabilmente dice addio alle speranze di fare i playoff con questa sconfitta nonostante un Augustin da 22 punti.

    Deron Williams decisivo nella vittoria dei Nets sui Timberwolves: il playmaker segna 18 punti ed aggiunge 21 assist infilando il canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine, Lopez con 30 punti e 12 rimbalzi è inarrestabile al centro dell’area, a Minnesota non bastano i 20 punti a testa di Beasley e Randolph (con 11 rimbalzi per il primo e 10 per il secondo).

    Anche Milwaukee abbandona i sogni playoff: i Magic guidati da 18 punti e 17 rimbalzi di Howard vincono il match, per i Bucks 2 soli uomini in doppia cifra (Gooden 18 punti e Dooling 10).

    Per la prima volta in stagione i Wizards ottengono una serie di 3 vittorie consecutive battendo i Pistons in un match equilibrato e spezzato solo da John Wall (26 punti e 12 assist) a 15 secondi dal termine. Oltre al play di Washington c’è Blatche contribuisce con 26 punti e 10 rimbalzi, inutile la doppia doppia di Monroe per Detroit da 22 punti e 14 rimbalzi.

    In uno degli scontri “classici” della NBA (e probabile antipasto del primo turno playoff di questa stagione) i Celtics vincono agevolmente sui Sixers di un grande Evan Turner (21 punti per lui). Boston invece ha nei suoi 4 “Big” i migliori marcatori con Pierce a quota 18, Rondo 16, Garnett 14 ed Allen 13.

    Sono ben 131 i punti segnati dai Knicks ai Raptors di Andrea Bargnani (0 punti per lui in 8 minuti di gioco, costretto ad uscire subito per il riacutizzarsi dei suoi problemi fisici): Douglas segna 28 punti e Stoudemire ed Anthony ne aggiungono 23 a testa, per i canadesi ottima la prova del trio del futuro DeRozan (36 punti e 10 rimbalzi), Davis (22 punti e 13 rimbalzi) e Bayless (19 punti), i giocatori sui quali i Raptors vogliono (e dovranno a questo punto) ricostruire.

    I Bulls si avvicinano a quota 60 vittorie (ora sono 57) con la “W” sui Suns di un ottimo Vince Carter (23 punti): Chicago ha 19 punti da Rose, 18 da Deng e 12 a testa dai “lunghi” Boozer e Noah.

    I Grizzlies vengono sorpresi dai Clippers e gettano alle ortiche la possibilità di chiudere il discorso qualificazione per la post season: è Williams (16 punti) ad essere decisivo con un gioco da 3 punti a pochi secondi dalla fine, Griffin chiude in doppia doppia (15 punti e 14 rimbalzi), Per Memphis 20 punti di Conley e 14 (+15 rimbalzi) per Gasol.

    I Kings spengono le speranze di playoff dei Rockets: a Houston i protagonisti sono Dalembert e Thornton con 21 punti a testa, non bastano ai padroni di casa i 30 del solito Martin per una sconfitta che in pratica estromette i texani dai giochi.

    Dopo una serie di 10 vittorie casalinghe di fila i Nuggets vengono battuti dai Thunder di un fantastico Kevin Durant (32 punti e 9 rimbalzi alla fine). Denver ha in Lawson (28 punti) il top scorer del match, bene anche Gallinari a quota 17.

    Golden State domina in casa dei Blazers: grazie al trio Ellis (30 punti), Lee (29 e 20 rimbalzi) e Curry (28 punti) i Warriors mettono a segno un comodo +21 su uno dei campi più difficili della NBA. Portland trova una pessima serata al tiro e tutta la squadra segna quanto il solo trio di Golden State (87 punti). Portland però grazie alla sconfitta dei Rockets accede alla post season.

    La sorpresa della notte arriva però da Los Angeles dove i Lakers vengono sconfitti in casa dai Jazz. Partita molto equilibrata con Utah che viene fuori nel finale grazie alla grande gara di Hayward che mette a referto 22 punti. Watson regala il +5 ai Jazz a 2 minuti dalla sirena ma 2 triple di Bryant (20 punti) riportano in parità i Lakers. A 6 secondi dalla fine, sull’ 85 pari, Hayward fa 1/2 dalla lunetta e lascia a Bryant la possibilità del tiro finale ma l’asso dei Lakers perde palla per il secondo KO consecutivo allo Staples Center. Non bastano i 23 rimbalzi con 12 punti e 4 stoppate di Bynum.

    Risultati NBA del 5 aprile 2011

    Atlanta Hawks-San Antonio Spurs 90-97
    Atl Johnson 21, Crawford 2o, Hinrich 13
    S.A. Parker 26, Ginobili 18, Duncan 17

    Cleveland Cavaliers-Charlotte Bobcats 99-89
    Cle Sessions 18, Hollins 16, Hickson 16
    Cha Augustin 22, Henderson 15, Carroll 13

    New Jersey Nets-Minnesota Timberwolves 107-105
    N.J. Lopez 30, Williams 18, Vujacic 17
    Min Randolph 20, Beasley 20, Webster 16

    Orlando Magic-Milwaukee Bucks 78-72
    Orl Howard 18, Nelson 17, Bass 13
    Mil Gooden 18, Dooling 10, Salmons 9

    Washington Wizards-Detroit Pistons 107-105
    Was Wall 26, Blatche 26, Evans 20
    Det Monroe 22, Prince 14, Bynum 14, McGrady 14, Daye 14

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 99-82
    Bos Pierce 18, Allen 16, Garnett 14
    Phi Turner 21, Brand 12, Holiday 11

    New York Knicks-Toronto Raptors 131-118
    N.Y. Douglas 28, Anthony 23, Stoudemire 23
    Tor DeRozan 36, Davis 22, Bayless 19

    Chicago Bulls-Phoenix Suns 97-94
    Chi Rose 19, DEng 18, Boozer 12, Noah 12
    Pho Carter 23, Hill 13, Frye 13

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 81-82
    Mem Conley 20, Gasol 14, Randolph 14
    Cli Williams 16, Griffin 15, Kaman 14

    Houston Rockets-Sacramento Kings 101-104
    Hou Martin 30, Scola 18, Lowry 15
    Sac Dalembert 21, Thornton 21, Evans 18

    Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder 94-101
    Den Durant 32, Westbrook 18, Harden 13
    Okl Lawson 28, Gallinari 17, Martin 14

    Portland Trail Balzers-Golden State Warriors 87-108
    Por Aldridge 17, Matthews 17, Batum 15
    G.S. Ellis 30, Lee 29, Curry 28

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 85-86
    Lak Bryant 20, Gasol 19, Bynum 12
    Uta Millsap 22, Hayward 22, Favors 14

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  • Doping: lotta o liberalizzazione?

    Doping: lotta o liberalizzazione?

    Negli ultimi anni l’accostamento sport-doping è stata una triste consuetudine, alla quale si è finiti per abituarsi, soprattutto nel mondo del ciclismo. Gli inasprimenti dei controlli non sembrano avere apportato l’effetto desiderato, ed, al contrario, pare che le sostanze adoperate si evolvano sempre di più, incrementando la difficoltà di rilevazione così come la pericolosità sia nel breve che nel lungo periodo.

    Il mercato parallelo delle sostanze illecite è più che mai in una fase di florida espansione poichè la domanda non accenna a decrescere.

    In accordo con il principio che afferma “quando il nemico non si può combattere conviene allearsi a lui”, il celeberrimo oncologo Umberto Veronesi, sulla scia del procuratore antidoping Ettore Torri, giunge ad una proposta provocatoria, che permetterebbe di risolvere la problematica nei suoi aspetti più pericolosi. “Non converrebbe liberalizzare il doping mettendo al bando solo ciò che fa male. Prendete l’Epo: chi assicura che faccia male? Chi va in montagna per 15 giorni ottiene gli stessi effetti. Se il problema è etico e vogliamo mettere tutti sullo stesso piano, si può pensare di liberalizzare. Da liberale convinto, ho un approccio meno latino e più pragmatico: noi abbiamo il diritto, non il dovere, alla salute”.

    Un’impostazione rivoluzionaria, soprattutto poichè proviene dal pensiero di un medico tanto autorevole, oltre che ex Ministro della Salute. Andando al nocciolo della questione, i punti salienti sono due: affrontare la vicenda con atteggiamento paternalista, a tutela della salute degli atleti oltre che della trasparenza del gioco, portando avanti i valori della correttezza e della trasparenza; oppure, arrendersi all’impossibilità di sradicare un fenomeno tanto diffuso, all’impossibilità di combattere la mentalità della “corsa alla vittoria a tutti i costi”, alla difficoltà di adeguare i controlli all’evoluzione della ricerca farmaceutica ed ai fortissimi interessi economici in ballo, limitandosi a costatare l’esistenza del fenomeno ed evitandone gli aspetti più degenerativi.

    La prima strada implica il prevalere della morale, ed in apparenza è la più giusta, ma finora tale impostazione non è stata in grado di arginare il fenomeno. Principalmente, è un problema di mentalità e, dunque, è difficile estirparlo quando è già esploso, quando le soluzioni possono essere solo dei rimedi parziali e temporanei, ed occorrerebbe agire “alla radice”, sulla cultura dello sport pulito a “monte”, nelle squadre giovanili e nelle palestre, coltivando la mentalità del “divertimento”, in contrasto all’ossessione del risultato con ogni mezzo.

    L’attuale dichiarazione di Veronesi andrebbe ben contestualizzata. E’ una provocazione che vuol fare emergere l’impossibilità di arginare il fenomeno con i mezzi che si adoperano adesso: o si agisce diversamente, oppure si finisce per sprecare risorse destinabili ad altro. Non a caso, molti sportivi si sono espressi in modo concorde allo scienziato.

    Francesco Moser, celebre ex ciclista italiano, dichiara: “Se non riusciamo ad utilizzare un sistema efficace che permetta il controllo per tutti, allora è bene liberalizzarlo per aggirare il problema”. Così come afferma lo sciatore statunitense quattro volte campione del mondo, Bode Miller: “Penso che sia una cosa giusta perché vuol dire dare le stesse possibilità a tutti e questo non ha niente a che vedere con ciò che è bene e ciò che è male. Se tutto viene autorizzato è giusto, se tutto viene proibito è giusto ugualmente. Il problema – ha concluso il quattro volte campione del mondo – è che i controlli antidoping non hanno niente a che fare con l’equità, coloro che vogliono doparsi arrivano ai test senza alcun problema e i controlli non servono a niente se non a perdere denaro e tempo”.

    Il mondo dello sport italiano, però, non ha colto – o ha preferito non farlo – il reale senso delle affermazioni dell’autorevole Umberto Veronesi. Il presidente del Coni Gianni Petrucci, a tal proposito, ha dichiarato: “Rispetto uno scienziato come il professor Veronesi ma non condivido quanto ha detto. Io ho la responsabilità ed il dovere di tutelare i giovani e rispettare le leggi”.

  • Basket: Motiejunas di Treviso vince il premio di miglior Under 22 in Eurocup

    Basket: Motiejunas di Treviso vince il premio di miglior Under 22 in Eurocup

    Donatas Motiejunas, ala lituana che gioca per la Benetton Treviso, ha vinto il premio di “Rising Star” dell’Eurocup, che designa il miglior atleta Under 22 della seconda manifestazione continentale per importanza dopo l’Eurolega.

    Motiejunas, classe 1990, 216 centimentri per 97 chili, è uno dei prospetti più interessanti in orbita Draft NBA dove potrebbe essere scelto a giugno nelle prime 10 posizioni visto il talento che mette a disposizione per la squadra.

    Il lituano, cresciuto cestisticamente nello Zalgiris Kaunas, in attesa di giocarsi con la Benetton il titolo in Eurocup (16-17 aprile le Final 4, la vincente avrà un posto assicurato nella prossima Eurolega) ha messo insieme numeri molto interessanti in questa “campagna” europea: 11,5 i punti di media e 5,5 rimbalzi per gara sono il bottino di un talento in continua crescita ed atteso alla definitiva esplosione.

  • Basket NCAA: Connecticut batte Butler ed è campione

    Basket NCAA: Connecticut batte Butler ed è campione

    Connecticut University è regina del basket NCAA: nella finalissima di Houston gli Huskies battono Butler University (alla seconda finale consecutiva ed alla seconda sconfitta di fila) per 53-41 e diventano campioni per la terza volta nella storia.

    La partita è segnata dalle percentuali bassissime (per non dire orrende) dal campo: il 22-19 Butler del primo tempo è un punteggio che la dice lunga sullo stile difensivo delle 2 squadre, nella ripresa però Connecticut riesce a raddrizzare la situazione con percentuali più umane e grazie ad un parziale di 22-3 si porta avanti di 13 punti (41-28) dopo essere stata sotto di 6 (25-19). I Bulldogs realizzano solo un canestro dal campo in 13 minuti abbondanti e perdono la sfida proprio in questo frangente di gioco.

    Kemba Walker di Connecticut (16 punti e 9 rimbalzi alla fine) riceve il premio di miglior giocatore del torneo: ora lo aspetta un futuro luminoso in NBA.

    Butler perde la seconda finale di fila, lo scorso anno ci fu un quasi miracolo all’ultimo secondo quando un tiro scagliato da oltre metà campo toccò il ferro ed uscì clamorosamente ed i Bulldogs persero immeritatamente di 2 punti contro i Blue Devils di Duke.
    Quest’anno invece basta analizzare le cifre del match per rendersi conto che tirare con il 18% dal campo (12/64!) non lascia scampo per accaparrarsi la vittoria: è record negativo di ogni epoca e per trovare cifre simili si ritorna agli anni ’40: Baylor Universyti tirò con il 23% nel 1948 contro Kentucky University, mentre Washington State e Wisconsin, che si affrontarono nel 1941, lo fecero rispettivamente con il 21% e 25%. I 12 canestri dei Bulldogs dal campo costituiscono la seconda peggior prestazione della storia dopo i 9 messi a referto da Oklahoma University nel 1949 ed il misero 3/31 (9,8%!) da 2 punti è la più bassa percentuale di sempre, mentre i 41 punti complessivi sono la produzione offensiva peggiore nell’era dell’azione segnata dai secondi del timer.

    Complimenti agli Huskies, per Butler speriamo ci sia il tempo, il prossimo anno, di rimediare.

    CONNECTICUT HUSKIES-BUTLER BULLDOGS 53-41 (19-22)
    Connecticut: Olander 2, Smith 0, Oriakhi 11, Walker 16, Lamb 12; Beverly 2, Coombs-McDaniel 0, Giffey 4, Napier 4, Okwandu 2.
    Butler: Howard 7, Smith 5, Vanzant 5, Mack 13, Stigall 9; Hahn 0, Nored 2, Hopkins 0, Marshall 0, Butcher 0.

  • NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    La NBA osserva un turno di riposo, il programma riprenderà regolarmente questa notte con le partite che daranno il via all’ultima settimana di regular season (termine fissato al 13 di aprile).

    Sono finora 12 le squadre qualificate per la post season (alla fine dovranno essere 16) e la lotta per accaparrarsi un posto utile entra nel vivo.

    Tra le partite da tenere d’occhio segnaliamo la trasferta di San Antonio ad Atlanta, gara da vincere per gli Spurs che con il filotto di 6 sconfitte consecutive (non accadeva dal 1997 e Tim Duncan ancora non era stato scelto dagli “Speroni” al Draft di giugno di quello stesso anno) hanno rimesso in gioco il primo posto della Lega permettendo ai Bulls di Rose (probabile M.V.P. della stagione) ed ai Lakers di farsi nuovamente sotto in vista dello sprint finale. Chicago (che è ad un passo dal seed numero 1 in Eastern Conference) sarà impegnata contro Phoenix, che con la sconfitta di domenica proprio contro i neroargento è stata esclusa matematicamente dalla corsa playoff e quindi potrebbe essere scarica di motivazioni. I Lakers ricevono i Jazz che dopo la chiusura degli scambi, a febbraio, e la cessione di Deron Williams ai Nets sono diventati una delle peggiori franchigie della Lega. Bryant e compagni con un record di 18 vinte e 2 perse guidano la classifica dopo l’All Star Game e sembrano in formissima, fermati domenica solo da Gallinari e dai suoi Nuggets. Il calendario è leggermente favorevole ai Lakers e poi ai Bulls, più complicato quello di San Antonio anche in considerazione dello scontro diretto all’81esima e penultima giornata in casa dei gialloviola campioni che potrebbe sancire il vero ordine di arrivo per la post season.

    Parlando di Western Conference potrebbe esserci uno spiraglio (ma non ci crede quasi nessuno) per i giovani Thunder di Kevin Durant di acciuffare il terzo posto ai danni dei Mavericks di Nowitzki: le 2 formazioni non attraversano però un buon momento di forma, Dallas ha una striscia aperta di 3 sconfitte di fila, Oklahoma City invece è reduce da 2 sconfitte consecutive, le 2 gare di vantaggio dei Mavs però sembrano essere un’ottima dote per portare a termine la stagione con il terzo posto ad Ovest. I Thunder nel prossimo impegno se la vedranno contro Gallinari a Denver (partita che sa di antipasto playoff!) mentre i texani affronteranno la squadra del Colorado dopodomani (e Danilo sarà quindi un pò l’ago della bilancia).
    Parlando proprio di Denver bisogna dire che la squadra è sicura del suo quinto posto e le partite che resteranno da giocare saranno dei test utili per crescere di condizione ed affiatamento in vista dei playoff.

    Da decidere invece gli ultimi 3 posti con 4 squadre rimaste in gioco: Portland è sesta e dovrebbe riuscire ad ottenere il pass senza problemi (gioca contro Golden State, nella notte), stesso discorso per Memphis (calendario più agevole rispetto alle avversarie, incontrano i modesti Clippers), chi rischia di più sono gli Hornets di Marco Belinelli che privi della “stella” West (fuori 6 mesi per i legamenti del ginocchio rotti) incontrano squadre difficili e tra queste proprio i Rockets con i quali si giocano l’ultimo posto utile di post season: Houston in 2 giorni si gioca la stagione con l’incontro di stanotte contro i Kings (insidiosi dopo i progressi dell’ultimo periodo) e poi domani notte con la sfida a New Orleans gara da “dentro o fuori” da vedere assolutamente per i veri appassionati!

    Nella Eastern Conference (già detto dei Bulls) Miami e Boston si contendono secondo e terzo posto con la squadra di James-Wade e Bosh leggermente favorita (per via del calendario) su quella di Pierce-Allen-Garnett e Rondo. Gli Heat riposeranno, Celtics impeganti invece con i pericolosi Sixers.
    Alle loro spalle l’unico team con la posizione già designata, i Magic, che non possono nè migliorare, nè peggiorare il loro quarto posto (sono impegnati contro i Bucks), Atlanta è quasi sicura del seed successivo, mentre Philadelphia e New York gareggiano per la sesta e la settima piazza: favoriti i 76ers vista la discontinuità dei Knicks (giocano contro i Raptors di Andrea Bargnani) che però se possono contare sulla vena realizzativa di Stoudemire, Anthony e Billups sono un cliente scomodo per tutti i top team. Queste sono le squadre sicure di disputare i playoff ad Est.
    L’ultimo posto sarà occupato da una franchigia tra Indiana (che riposa e parte in vantaggio rispetto alle avversarie), Charlotte (che va a giocare a Cleveland contro la squadra fanalino di coda della Lega per tenere vive le speranze) e Milwaukee (come già detto giocano ad Orlando). I Pacers vincendo le ultime 4 gare sarebbero sicuri della qualificazione (tra l’altro hanno 3 partite in casa ed 1 sola in trasferta!) alle avversarie invece non basterebbe vincerle tutte essendo dietro in classifica.
    Insomma uno sprint finale tutto da vedere, sarà un’ultima settimana elettrizzante.

    Una breve e concisa analisi anche sulle posizioni di fondo: ricordiamo che in NBA non ci sono retrocessioni, sembra che i Cavs avranno il peggior record che permetterà loro di essere posizionati come squadra numero 1 alla Draft Lottery (evento che assegna le posizioni di scelta in vista del Draft), a ruota Minnesota. Le altre squadre invece si stanno dando un pò più da fare, soprattuto i Sacramento Kings (che quasi sicuramente dal prossimo anno saranno gli Anaheim Royals, ma di questo parleremo ampiamente a parte) ed ora anche i Washington Wizards. Qualche vittoria anche per Toronto pur non potendo schierare Bargnani, segno che quest’anno le squadre di coda non ci tengono a farsi battere e a fare da sparring-partner come in passato succedeva abbondantemente, forse considerato anche che nelle ultime “Lotterie” la squadra ultima classificata (e quindi in pole alla Draft Lottery) mai ha ottenuto la prima scelta assoluta: nel 2007 Memphis e Boston ultima e penultima in regular season furono scavalcate rispettivamente da Portland e Seattle (sest’ultima e quint’ultima arrivate con i Sonics che si presero quel fenomeno di Kevin Durant), nel 2008 toccò ai Bulls che dalla nona posizione peggiore salirono fino in cima, clamorosamente e davanti allo stupore degli addetti ai lavori, per scegliere Derrick Rose (a discapito di Miami), nel 2009 fu il turno dei Clippers che scalarono fino al primo posto e scelsero poi Blake Griffin e lo scorso anno, (più o meno dalla stesa posizione dei Clippers) i Wizards scalzarono i Nets e si aggiudicarono una grande promessa del basket come John Wall.

  • NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    La NBA ha comunicato che Chris Mullin, ala ex Golden State Warriors ed Indiana Pacers, Dennis Rodman, uno dei più forti rimbalzisti di sempre della storia della Lega, vincitore di 5 titoli (2 con i Detroit Pistons e 3 con i Chicago Bulls di Michael Jordan) e Tex Winter, famoso per essere l’inventore dell’attacco a triangolo e vice allenatore di Phil Jackson dei Bulls pluricampioni di Jordan e Pippen e poi dei Lakers di Bryant ed O’Neal , sono stati inseriti nella Hall of Fame.

    I giocatori appena citati e Winter saranno introdotti ufficialmente nel mese di agosto, assieme a loro altri grandi nomi del basket come Artis Gilmore, Arvydas Sabonis (ex centro dei Portland Trail Blazers), Teresa Edwards, Tara VanDerveer (che allena la Stanford University),  Herb Magee (della Philadelphia University), Reece “Goose” Tatum degli Harlem Globetrotter e Tom” Satch” Sanders dei Boston Celtics.

  • NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Grazie ai 29 punti di George Hill gli Spurs interrompono la striscia di 6 sconfitte consecutive ed estromettono i Suns matematicamente dalla post season.

    Impresa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che sbancano lo Staples Center di Los Angeles: l’italiano guida i suoi compagni con 22 punti ed una grande prestazione. Nel finale di gara decisivi Felton con i suoi canestri (16 punti) e Martin con i suoi rimbalzi. Bryant realizza 28 punti ma con 27 tiri

    Boston batte Detroit ma serve un terzo quarto perfetto per avere la meglio sugli avversari: il ritorno di Shaquille O’Neal in campo non dura molto visto che il centro deve abbandonare anzitempo il match per un nuovo infortunio, ci pensano Garnett (23 punti) e Pierce (22 punti) a trascinare i padroni di casa, dall’altra parte sono inutili i 20 di Bynum.

    Sconfitta pesante dei Bobcats in casa contro i Wizards che rischia di costare i playoff alla squadra del North Carolina: non basta la grande serata di Carroll da 26 punti, la doppia doppia di Blatche da 25 punti e 17 rimbalzi edi 23 punti di Crawford spingono Washington al terzo successo esterno della stagione, bene anche Wall a quota 18 punti.

    Miami espugna il parquet dei Nets grazie alla super prova di LeBron James da 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Deron Williams prova a dare la carica alla sua squadra ma la sua doppia doppia da 18 punti e 12 assist è sprecata.

    New York evita un clamoroso sweep stagionale (ovvero un 4-0) contro la squadra fanalino di coda della NBA, i Cleveland Cavaliers, grazie al trio Stoudemire (28 punti), Anthony (25) e Billups (23). I Knicks con questa vittoria e per via della contemporanea sconfitta dei Bobcats accedono ai playoff per la prima volta dopo 7 lunghi anni.

    Sconfitta indolore per i Magic a Toronto: nonostante i 31 punti di Dwight Howard, i Raptors riescono a vincere pur dovendo fare a meno di Bargnani e Calderon (che sia un esperimento in vista del prossimo anno con i 2 europei che lasceranno il Canada?) ed hanno in DeRozan (24 punti) e Bayless (23) i fattori della partita.

    Nuova sconfitta per i derelitti Jazz che si arrendono anche ai Kings. Sacramento ritrova un ottimo Evans da 24 punti e 10 assist, per gli ospiti non bastano i 21 punti di Millsap.

    Houston non vuole cedere nulla agli avversari e vince un importante match per restare ancora in corsa per la post season ad Ovest (unica squadra rimasta ad impensierire Hornets, Grizzlies e Blazers, le altre sono tutte fuori): nella “W” su Atlanta il protagonista è Martin con 35 punti, ben aiutato da Hayes che chiude a 19 punti e 12 rimbalzi, agli Hawks non servono le buone prestazioni di Johnson da 25 punti e di Smith da 21 punti ed 11 rimbalzi.

    Affermazione fondamentale per gli Hornets di Belinelli (9 punti) che superano i Pacers ed ora attendono lo scontro diretto con Houston (in programma mercoledì) per la matematica qualificazione ai playoff. Buona gara di Chris Paul (18 punti ed 8 assist) reduce da alcune perfomance da rivedere al tiro. Bene anche la coppia Landry-Ariza che combina per 37 punti. Per Indiana ci sono 15 punti a testa per Granger e Dunleavy.

    Portland vince l’ottava partita di fila in casa e condanna i Mavericks a soffrire ancora un pò per prendere il terrzo posto ad Ovest: Wallace con 19 punti il top scorer dei padroni di casa ma sono ben 6 gli uomini in doppia cifra, per gli ospiti si salva Marion con 19 punti.

    Risultati NBA del 3 aprile 2011

    San Antonio Spurs-Phoenix Suns 114-97
    S.A. George Hill 29, Bonner 16, Neal 15
    Pho Frye 14, Brooks 14, Dudley 12, Carter 12

    Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 90-95
    Lak Bryant 28, Odom 17, Gasol 16
    Den Gallinari 22, Martin 18, Felton 16

    Boston Celtics-Detroit Pistons 101-90
    Bos Garnett 23, Pierce 22, Allen 13
    Det Bynum 20, Prince 16, Villanueva 15

    Charlotte Bobcats-Washington Wizards 91-97
    Cha Carroll 26, Augustin 21, Diaw 13, Henderson 13
    Was Blatche 25, Crawford 23, Wall 18

    New Jersey Nets-Miami Heat 94-108
    N.J. Williams 18, Outlaw 17, Lopez 16
    Mia James 31, Wade 18, Bosh 16

    New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-107
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Billups 23
    Cle Hickson 23, Davis 22, Gee 11, Parker 11

    Toronto Raptors-Orlando Magic 102-98
    Tor DeRozan 24, Bayless 23, Barbosa 14
    Orl Howard 31, Nelson 21, Bass 13, Jason Richardson 13

    Sacramento Kings-Utah Jazz 106-97
    Sac Evans 24, Cousins 17, Garcia 17
    Uta Millsap 21, Hayward 19, Weaver 19

    Houston Rockets-Atlanta Hawks 114-109
    Hou Martin 35, Hayes 19, Lowry 17
    Atl Johnson 25, Smith 21, Crawford 15

    New Orleans Hornets-Indiana Pacers 108-96
    N.O. Ariza 19, Paul 18, Landry 18
    Ind Granger 15, Dunleavy 15, Price 12

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 104-96
    Por Wallace 19, Aldridge 18, Matthews 16
    Dal Marion 19, Beaubois 18, Nowitzki 16

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  • Basket, Serie A: Treviso sempre più su, cade Bologna, bene Cantù e Milano

    Basket, Serie A: Treviso sempre più su, cade Bologna, bene Cantù e Milano

    24esima giornata del campionato di Serie A di basket che ha visto il secondo riposo consecutivo per la Montepaschi Siena impegnata in Eurolega durante la scorsa settimana contro l’Olympiacos.

    Nelle altre partite invece continua a volare Cantù che batte Montegranaro che precipita sempre più giù in classifica. Protagonisti Leunen con 15 punti e Green con 17, agli ospiti non bastano i 14 punti a testa di Ford ed Ivanov.

    Pesaro stende Cremona rifilando ben 23 punti di scarto. E’ Collins con 27 punti a fare la differenza (ben 10 solo nel terzo quarto) per la Scavolini che si porta in una zona di classifica più tranquilla.

    4 uomini in doppia cifra per Roma che ha la meglio su Teramo: Datome 16 punti, Dasic 15, Traorè 14 e Gordic 12 guidano i giallorossi, Teramo invece resta il fanalino di coda della Serie A.

    Milano espugna Avellino dopo una gara combattuta e giocata con ritmo ed intensità da ambo le parti: Thomas scatenato infila 20 punti nei primi 2 quarti di gara (31 per lui alla fine) ma in avvio di terzo quarto il parziale di 11-0 dell’Armani ribalta il match con Mancinelli, Maciulis e Hawkins che firmano il sorpasso, poi Jaaber (26 punti) tiene a debita distanza gli avversari.

    Sassari sbanca Bologna che perde così l’opportunità di salire da sola al quarto posto in classifica: decisivo per gli isolani Diener con 23 punti, bene Hunter (19) e Plisnic (16). Non bastano ai padroni di casa i 25 punti di Rivers.

    Vittoria importante per la Cimberio Varese che grazie ad una splendida serata al tiro da 3 doma Caserta ha la meglio di Caserta: 10/23 alla fine per i lombardi (contro il 2/16 dei campani), Kangur (18 punti), Slay (17) e Fajardo (16) i top scorer, dall’altra parte 16 di Ere.

    La Benetton si insedia al quarto posto in classifica vincendo meritatamente a Biella: primo quarto da incubo per Treviso che riemerge però man mano che la partita entra nel vivo e coglie un altro buon risultato dopo aver raggiunto le Final 4 di Eurocup in settimana. Smith (15 punti), Bulleri (14), Motiejunas (13), Gentile (16) e Peric (11) dimostrano quanto paghi il gioco di squadra, mentre per Biella ci sono i 20 punti di Viggiano ed un terz’ultimo posto che non lascia per niente tranquilli.

    Risultati 24esima giornata Serie A:

    Bennet Cantù-Fabi Shoes Montegranaro 67-56
    Scavolini Siviglia Pesaro-Vanoli-Braga Cremona 82-59
    Lottomatica Roma-Banca Tercas Teramo 76-60
    Air Avellino-Armani Jeans Milano 76-84
    Cimberio Varese-Pepsi Caserta 92-77
    Angelico Biella-Benetton Treviso 77-79
    Canadian Solar Bologna-Dinamo Sassari 81-87
    Montepaschi Siena-Enel Brindisi 20/04 20:30

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 40 (2 gare in meno)
    2. Bennet Cantu’ 36
    3. Armani J. MI 34
    4. Canadian Solar BO 24
    5. Air AV 24
    6. Benetton TV 24
    7. Cimberio VA 24
    8. Pepsi Caserta 22
    9. Lottomatica Roma 22
    10. Dinamo Sassari 22
    11. Scavolini Siviglia PS 22
    12. Vanoli‑Braga CR 20
    13. Fabi Shoes Montegranaro 20
    14. Angelico Biella 18
    15. Enel BR 14
    16. Banca Tercas TE 14