Categoria: Rugby

  • Anche la famosa “Haka” ha un prezzo. I Maori la vendono agli All Blacks

    Anche la famosa “Haka” ha un prezzo. I Maori la vendono agli All Blacks

    Devo dire che nell’ era della globalizzazione mi ero abituato un po’ a tutto, ma vedere vendere una danza non è sicuramente roba di tutti i giorni.

    La danza in questione è la famosissima “Haka” e cioè il “benvenuto”  che la nazionale neozelandese di rugby, i c.d. “All Blacks”, riservono all’ inizio di ogni match alla squadra avversaria. Sicuramente non tutti erano a conoscenza, compreso chi vi scrive, che la tanto famosa danza è stata oggetto di contesa legale tra la tribù dei Maori e la federazione di rugby neozelandese per la detenzione del copyright. Tale contesa è giunta ad una conclusione, gli All Blacks possono continuare a intimidire gli avversari con la haka Ka Mate, in quanto la federugby neozelandese ha siglato un memorandum d’intesa con la tribù maori Ngati Toa, che lo scorso anno aveva compiuto i passi formali per ottenere i diritti in relazione a quattro versi che accompagnano la danza.

    i dettagli dell’ operazione economica non sono stati resi noti tuttavia, la stampa neozelandese, non esclude che la tribù possa ricevere una parte dei proventi commerciali derivanti dallo sfruttamento della Ka Mate. «Abbiamo sempre sostenuto l’esecuzione della Ka Mate da parte gli All Black», dice Riki Wineera, presidente della Te Runanga o Toa Rangatira Incorporated, l’organismo che rappresenta gli Ngati Toa.
    «Siamo orgogliosi -aggiunge- che la Ka Mate abbia un peso importante nella cultura neozelandese. Ma al di là di questo, la Ka Mate è un taonga (termine che nella cultura maori indica un bene prezioso non solo in senso materiale, ndr) e noi abbiamo l’obbligo di proteggerla», aggiunge prima di chiarire che la Ka Mate potrà essere utilizzata da ogni team neozelandese «in occasioni appropriate».

     

  • Six Nations, ancora tante novità contro la Scozia

    Six Nations, ancora tante novità contro la Scozia

    Il C.T. Nick Mallett non si smentisce e per la quinta volta in cinque gare, rivoluzionerà il XV azzurro che affronterà sabato alle 15.30 a Murrayfield i padroni di casa della Scozia.

    Come alla vigilia del match storico vinto contro la Francia, sono ancora 6 i cambi annunciati da Mallett per la Scozia, tornano infatti titolari Totò Perugini (pilone al posto di Andrea Lo Cicero) e Leonardo Ghiraldini (tallonatore al posto di Carlo Festuccia) in prima linea, Quintin Geldenhuys (al posto di Santi Dellapé) in seconda, Kris Burton (al posto di Luciano Orquera) all’apertura e Alberto Sgarbi (al posto di Gigi Garcia) centro. E c’è Paul Derbyshire, preferito a Robert Barbieri in terza linea. Confermato invece ad estremo Andrea Masi, uomo del match sabato scorso ed autore dell’unica meta degli azzurri.

    Il match sarà molto duro sabato considerando le probabili condizioni meteo avverse che renderanno il terreno di gioco pesante e la voglia della Scozia di non chiudere il torneo a zero punti portandosi così a casa, il tanto famoso e mal digerito cucchiaio di legno.

    Questo il XV azzurro: 15 Andrea Masi; 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Kris Burton, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (capitano), 7 Paul Derbyshire, 6 Alessandro Zanni; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Carlo Del Fava; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Carlo Festuccia, 1 Totò Perugini. A disposizione: 16 Carlo Festuccia, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Valerio Bernabò, 19 Robert Barbieri, 20 Pablo Canavosio, 21 Luciano Orquera, 22 Luke McLean.

  • Six Nations. Finalmente Italia, vittoria storica. Francia battuta 22-21

    Six Nations. Finalmente Italia, vittoria storica. Francia battuta 22-21

    La nazionale azzurra compie una delle sue imprese più grandi, forse la più grande battendo i transalpini per 22-21 ed evitando il tanto temuto cucchiaio di legno.

    Se il buongiorno si vede dal mattino allora l’ inizio degli azzurri è di buon auspicio infatti, dopo 2’, l’ italia è avanti con un calcio piazzato di Mirko Bergamasco. Ma la Francia dimostra che è venuta al flaminio per comandare ed al 15’ segna la prima meta, grazie anche a due errori grossolani degli azzurri prima l’ovale perso in attacco da Garcia, poi il calcio di Masi che non esce e Clerc salta facile Canale. L’ Italia accusa il colpo e Clerc si fa pardonare l’ errore sulla trasformazione della meta francese, realizzando il piazzato che porta il risultato sul 8-3 francese. Comunque l’ Italia, anche grazie ad un pubblico favoloso che non smette mai di incitare riesce quantomento a non farsi schiacciare, chiudendo la prima frazione sul 8-6 grazie ad un nuovo calcio piazzato di Mirco.

    Inizia la ripresa ma gli azzurri sembrano rimasto nello spogliatoio, piazzato di Clerc e meta di Parra che porta la Francia sul 18-6 e quando Mirco bergamasco sbaglia due calci piazzati consenutivi sembra arrivata la resa. Ma è qui che gli azzurri si trasformano ed al 19’ arriva la meta della speranza, con una grande azione condotta prima da Semenzato poi da Benvenuti e finalizzata da Masi con Mirco che realizza anche la trasformazione. Le due squadre iniziano a temersi e susseguono dieci minuti di tatticismo sfrenato intervallato da due calci piazzati prima di Clerc e poi di Mirco, ma arrivano gli ultimi 5’ che sono stati fatali contro l’ Irlanda ma incredibilmente belli oggi. L’Italia si porta tutta per trovare il sorpasso e la Francia sembra non averne più, arriva un calcio piazzato che stavolta vede Mirco Bergamasco cecchino implacabile per il sorpasso Italia sul 22-21 che risulterà essere anche il risultato finale.

    L’Italia fa la storia. Quattordici anni dopo il successo di Grenoble che di lì a breve avrebbe spalancato agli azzurri le porte del Sei Nazioni, il XV di Nick Mallett ripete l’impresa e batte la Francia al Flaminio 22-21, rimontando dal 6-18. Andrea Masi man of the match ma decisivi, finalmente, i calci piazzati di Mirco Bergamasco.

  • Six Nations, contro la Francia altre novità. Dentro Benvenuti, Garcia e Orguera

    Six Nations, contro la Francia altre novità. Dentro Benvenuti, Garcia e Orguera

    Continua la politica delle novità per il C.T. azzurro Nick Mallett, addirittura sono sette le facce nuove per la quarta partita del sei nazioni che vede la nazionale azzurra opporsi alla fortissima Francia.

    La novità più importante vede la conferma di Fabio Semenzato nel ruolo di mediano di mischia, l’ azzurro, soprannominato “mozzarella” è la novità più lieta di questo sei nazioni, terza partita da titolare con la nomina di “man of the match” raggiunta contro il Galles. Esordio al 6 Nazioni invece per Tommaso Benvenuti , che aveva conquistato i suoi primi (3) cap lo scorso novembre mentre Orguera partirà titolare all’ apertura.

    Ecco il XV italiano:
    15 Andrea Masi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (cap.), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Carlo Antonio Del Fava, 4 Santiago Dellapè, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Carlo Festuccia, 1 Andrea Lo Cicero. (In panchina: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Salvatore Perugini, 18 Quintin Geldenhuys, 19 Paul Derbyshire, 20 Pablo Canavosio, 21 Kristopher Burton, 22 Luke McLean).

  • Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Si batte bene la nazionale italiana ma alla fine arriva anche la sconfitta contro il Galles, 16-24 il punteggio che condanna la nazionale di Mallett, alla conquista del cucchiaio di legno con ogni probabilità visto il prossimo match, molto proibitivo contro la Francia.

    La partenza non è male per gli azzurri infatti, dopo aver subito i primi tre punti da calcio piazzato, la reazione è veemente con la metà firmata da Gonzalo Canale. Splendido numero di Gonzalo Canale che riceve l’ovale e con un calcetto raggiunge l’area di meta dove schiaccia, nonostante l’opposizione di Davies. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione e non è un buon segnale visto che dopo 4 minuti il Galles pareggia il conto delle mete con Stoddart. Mirco si riscatta da calcio piazzato al 11’ ma il Galles sorprende di nuovo l’ Italia con Warbuton che sfrutta un’ altra azione splendida di Hook. Al 25’ il giallo, L’Italia sfonda a sinistra sfruttando il vantaggio: Burton trova Mirco Bergamasco, poi arriva Semenzato. L’ultimo sostegno è di Masi che passa sopra e sembra schiacciare in meta. Per l’ arbitro, dopo aver consultato il TMO, è solo calcio: Mirco Bergamasco segna l’11-15. Il primo tempo si chiude però non bene a causa di altri due calci piazzati dei gallesi che fissano il punteggio dopo il primo parziale, sul 11-21.

    Il secondo tempo vede l’ Italia più convinta in campo e dopo 12’ la meta della speranza con Parisse, il capitano azzurro riceve l’ovale a sinistra e sulla corsa respinge la difesa di Stephen Jones trascinandolo con sè fino a terra, dove schiacchia l’ovale che vale 5 punti. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione: 16-21. Tuttavia, nonostante i continui sforzi, l’ Italia non riesce più a sfondare, sbaglia in mischia e con Orguera su calcio piazzato con il Galles che chiude la partita al 34’ con un drop di Hook, migliore in campo.

  • Six Nations, le novità italiane contro il Galles. Dentro Burton, Semenzato e Barbieri

    Six Nations, le novità italiane contro il Galles. Dentro Burton, Semenzato e Barbieri

    Dopo le prime due uscite con altrettante sconfitte, attesa quella contro l’ Inghilterra e bruciante quella in casa contro l’ Irlanda, la nazionale azzurra tenta di evitare il cucchiaio di legno contro il Galles, partita difficile ma non impossibile.

    Il C.T. Nick Mallet alla sua 34esima partita alla guida della nazionale, non rinuncia alle novità con Il primo cambio in mediana, con Burton che torna titolare rilevando dal primo minuto la maglia numero dieci da Luciano Orquera, mentre Mallett conferma nel ruolo di mediano di mischia Fabio Semenzato, al suo esordio con la maglia azzurra davanti al pubblico di casa. Novità anche in terza linea con Robert Barbieri a fianco di capitan Parisse e Zanni mentre L’ultimo cambio è in seconda linea, dove viene riproposta la coppia Geldenhuys-Dellapè vista nel match d’esordio contro l’Irlanda. Confermata la prima linea con Castrogiovanni e Perugini piloni ed il vice-capitano Ghiraldini con la maglia numero due di tallonatore.

    Questo il XV azzurro: 15 Luke McLean; 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Kris Burton, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (capitano), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Santi Dellapé; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Totò Perugini. A disposizione: 16 Carlo Festuccia, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Valerio Bernabò, 19 Manoa Vosawai, 20 Pablo Canavosio, 21 Luciano Orquera, 22 Tommaso Benvenuti.

  • Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Finisce l’era Benetton per quanto riguarda il basket e la pallavolo nella città di Treviso. La nota famiglia trevigiana ha deciso infatti di interrompere a partire dal 2012 il binomio che legava il marchio alle due squadre, appunto Benetton per la pallacanestro e Sisley per il volley, che durava dagli anni ’80 mentre continuerà a sponsorizzare il Rugby e le giovanili di basket e pallavolo. Lo ha annunciato Gilberto Benetton in una conferenza stampa:

    E’ stata una decisione medidata e sofferta. Continueremo l’impegno sociale con i giovani. Il resto è ormai diventato troppo costoso, ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati. Mi sono un po’ disamorato e le nuove leve della famiglia non spingono per lo sport“.

    Le due squadre trevigiane hanno avuto sotto il marchio Benetton il loro periodo di massimo splendore conquistando la bellezza di 14 scudetti (9 nella pallavolo e 5 nel basket) 13 Coppe Italia (8 nel basket e 5 nella pallavolo), 11 Supercoppe italiane (7 nella pallavolo e 4 nel basket) oltre a diversi successi in abito europeo, soprattutto per la Sisley che trionfò per 4 voltre in Champions League.

  • Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Secondo match del Six Nations per la nazionale azzurra di scena a Twickenham contro i padroni di casa inglesi.

    Dopo l’ esordio positivo nel cuore e nel coraggio ma non nel risultato, sfumato negli ultimi minuti, l’ Italia è al suo impegno più tosto contro i maestri inglesi e per giunta nel tempio sacro di Twickenham. Il C.T. Mallett è alle prese con alcune defezioni, Edoardo Gori, infortunatosi alla spalla nel match contro l’ Irlanda, deve dare forfait come pure Pablo Canavosio che non potrà garantire tutti gli 80’ minuti ma con un suo possibile utilizzo nel corso del match. La novità sarà quindi rappresentata da Semenzato che partirà titolare come Valerio Bernabò al posto di Josh Sole, scelta tecnica invece per l’inserimento nella formazione titolare di Luciano Orquera all’apertura (Kris Burton va in panchina) e di Carlo Del Fava (al cap numero 50) in seconda linea, preferito a Santiago Dellapé. Sarà regolarmente al suo posto il capitano e numero 8 Sergio Parisse, chiamato ancora una volta a stringere i denti per la ferita tra il mignolo e l’anulare della mano sinistra (14 punti di sutura).

    Ecco il XV azzurro: 15 Luke McLean; 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (cap), 7 Alessandro Zanni, 6 Valerio Bernabò; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Carlo Antonio Del Fava; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini.
    A disposizione: 16 Fabio Ongaro, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Santiago Dellapé, 19 Robert Barbieri, 20 Pablo Canavosio, 21 Kristopher Burton, 22 Gonzalo Garcia.

  • Sei Nazioni, 1 giornata: Vittorie per Inghilterra e Francia

    Sei Nazioni, 1 giornata: Vittorie per Inghilterra e Francia

    Il sofferto successo dell’Irlanda contro l’Italia acquisisce ancor più valore alla luce delle vittorie di Inghilterra e Francia nella prima giornata del Sei Nazioni 2011. Gli inglesi, favoriti della vigilia, battono nell’infuocato Millennium Stadium di Cardiff 19-26 un Galles cui non basta il sostegno del pubblico.

    Bella dimostrazione di forza degli uomini di Johnson che vanno in meta due volte con l’ala dei Northampton Saints Chris Ashton e arrotondano il risultato con la precisione ai calci di Flood e di  Johnny Wilkinson subentrato dalla panchina. Per il Galles, l’unica realizzazione è di Stoddart che, tra l’altro nel corso del match, ha riportato la frattura di una mano. A Saint Denis, la Francia supera la Scozia 34-21.

    A tratti spumeggianti, i Francesi realizzano quattro mete di cui una tecnica. Buona prestazione degli scozzesi al cospetto dei più accreditati rivali. Con l’apertura Parks in gran forma e l’apporto dei fratelli Evans, la nazionale del Cardo ha tutte le carte in regole per ambire al ruolo di outsider del torneo. Per Galles, Irlanda e Italia sarà dura espugnare il Murrayfield di Edinburgo.

  • Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Non è bastato il cuore, il coraggio e la forza del Flaminio di Roma, la nazionale azzurra esce sconfitta nel match d’ esordio del six nations contro la nazionale irlandese che torna a Dublino con una vittoria molto importante considerate le tante assenze.

    L’ Italia parte bene e dopo dieci minuti si porta avanti con Mirko Bergamasco che realizza un calcio piazzato, ma l’ Irlanda non si scoraggia e poco a poco prende campo non lasciando spazio alla trequarti azzurra con il risultanto di una quasi meta, sventata da Sgarbi a 5 metri dalla linea e dal pareggio firmato da Sexton sempre su calcio piazzato. Due minuti dopo l’ Italia può riportarsi in vantaggio, entrata laterale di O’Callaghan, piazzato centrale di Mirco Bergamasco che sbaglia incredibilmente mettendo la palla fuori dai pali. Lo stesso mirco non sbaglia però, alla fine del primo tempo, consentendo all’ Italia di chiudere il primo parziale sul 6-3.

    Passano i sei nazioni ma rimangono gli stessi difetti per la nazionale azzurra, il rientro irlandese è veemente ma l’ Italia sembra molle ed al 4’ arriva la meta di O’Driscoll con Castrogiovanni stranamente in ritardo nel placcaggio decisivo e con Sexton che completa la trasformazione portando l’ Irlanda sul 10-6. Tuttavia Mallett, nella sua gestione altalenante ha sicuramente portato una grinta ed un coraggio che in passato non erano sicuramente prerogativa degli azzurri, gli irlandesi sono molto imprecisi, realizzano molti errori che consentono all’ Italia di mantenersi stabilmente nella metà campo irlandese. Al 33’ la possibile svolta per la nazionale azzurra, cartellino giallo per Leamy e uomo in più che viene sfruttato due minuti dopo, L’ovale parte da destra e finisce a sinistra col grande lavoro di Canavosio, Masi e Garcia per l’accorrente McLean che schiaccia nell’angolo ma con Mirco Bergamasco che sbaglia la trasformazione da posizione però difficile, Italia avanti 11-10 ma con 4 minuti ancora da giocare. A due minuti dalla fine, il solito errore che non consente all’ Italia di entrare sistematicamente tra le grandi nazionali al mondo, il pallone viene perso banalmente sulla metà campo, attacco irlandese che si conclude con il drop beffa di O’Gara consentendo la vittoria irlandese e la sconfitta, bruciante, azzurra.

    Peccato per il XV di Mallett, questa era la partita perfetta sia per caricare tutto l’ ambiente che per evitare il cucchiaio di legno, anche se la prestazione azzurra è stata molto buona a tratti ne servirà una ancora più buona la settimana prossima contro l’ Inghilterra.