Categoria: Rugby

  • Sei Nazioni, buona Italia non basta. Francia ok 30-12

    Sei Nazioni, buona Italia non basta. Francia ok 30-12

    L’Italia del nuovo corso del C.T. francese Brunel esce sconfitta a testa alta dallo Stade de France con i transalpini vittoriosi 30-12 in un match comunque buono per i ragazzi italiani.
    Davanti ad 80mila spettatori la Francia, vice campione del Mondo è seriamente intenzionata a vendicare la clamorosa sconfitta patita nello scorso Sei Nazioni proprio dagli azzurri. Brunel lancia il debuttante Venditti all’ala in una squadra che non ha un Bergamasco in campo e in panchina: Mirco è convalescente per l’operazione a una spalla a fine ottobre, Mauro out per scelta tecnica. Saint-André va sul sicuro: 10 dei 15 titolari francesi era in campo ad Auckland nella finale mondiale con la Nuova Zelanda.

    L’inizio degli azzurri è molto confortante con un’aggressività imprevista che mette in difficoltà la trequarti francese nelle ripartenze. Al 9’ Medard ruba palla e lancia sulla sinistra Malzieu che vola sulla sinistra: Burton lo placca, palla riciclata per Trinh-Duc che viene fermato irregolarmente da Benvenuti. Calcio per la Francia con Yachvili che centra i pali. L’Italia riesce a reagire subito ed è proprio Burton, il nuovo arrivo in casa azzurra, che realizza il drop del 3 pari, ma un errore di Lo Cicero consente a Rougerie di volare in meta approfittando delle maglie allargatesi degli azzurri. Burton rimette in scia l’Italia con un piazzato dai 25 metri ma una nuova disattenzione, questa volta del capitano Parisse, ma anche di tutto il reparto difensivo, consente a Picamoles di bucare la difesa azzurra consentendo a Malzieu di segnare la seconda meta transalpina. Trinh-Duc non trasforma non trasforma e la prima frazione si chiude sul 15-6 Francia che ha approffitato in maniera molto cinica delle uniche due sviste della difesa azzurra.

    Il secondo tempo inizia con un Italia di nuovo presente in campo ed un fallo in ruck consente a Burton di accorciare le distanze. Il buon momento della nazionale italiana non dura tantissimo ed appena i ragazzi di Brunel alzano il piede dall’acceleratore, ecco che i francesi ci mettono davanti tutti i nostri limiti, soprattutto di tenuta psicologica. Al 13’ della ripresa la meta che taglia le gambe agli azzurri con Trinh-Duc che riesce, anche in maniera un po’ rocambolesca, a consentire a  Clerc di andare in meta con la successiva trasformazione di Trinh-Duc trasforma. Fofana realizza l’ultima meta francese al 32’ con gli azzurri che stoicamente cercano nel finale di realizzare almeno la meta della bandiera ed andandoci anche vicini, seppur in quattordici.

    Finisce quindi 30-12 il primo match del sei nazioni 2012 per l’Italia con il prossimo appuntamento all’Olimpico di Roma contro l’Inghilterra che ha sconfitto, anche un po’ a sorpresa, la Scozia per 13-6.

    Il tabellino

    FRANCIA-ITALIA 30-12 (15-6)
    MARCATORI Primo tempo: 12’ cp Yachvili; 19’ drop Burton; 22’ m. Rougerie tr. Yachvili; 30’ cp Burton; 36’ m. Malzieu. Secondo tempo: 1’ cp Burton; 12’ cp Yachvili; 13’ m. Clerc, tr Yachvili; 33’ m. Fofana. Spettatori: 80 mila circa. Calci: Burton 2/3, Botes 1/1; Yachvili 4/6, Parra 0/1. Drop: Burton 1/2. Ammoniti: Geldenuys al 70’. Espulsi: nessuno.
    FRANCIA: Medard; Clerc, Rougerie (Mermoz dal 35’ s.t.), Fofana, Malzieu; Trinh-Duc (Beauxis dal 35’ s.t.), Yachvili (Parra dal 22’ s.t.); Picamoles (Harinordoquy dal 25’ s.t.), Bonnaire, Dusautoir; Nallet (Maestri dal 10’ s.t.), Pape; Mas (Debaty dal 35’ s.t.), Servat (Szwarzewski dal 14’ s.t.), Debaty (Poux dal 22’ s.t.). All. Saint-André.
    ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Sgarbi (Canale dal 14’ s.t.), McLean; Burton (Botes dal 14’ s.t.), Gori (Semenzato dal 35’ s.t.); Parisse, Barbieri (dal 27′ s.t. Favaro), Zanni; Van Zyl (Bortolami dal 14’ s.t.), Geldenuys; Castrogiovanni, Ghiraldini (D’Apice dal 35’ s.t.), Lo Cicero (Cittadini dal 22’ s.t.). All. Brunel.

  • Rugby, Sei Nazioni, volti nomi in casa Italia. La lista dei convocati

    Rugby, Sei Nazioni, volti nomi in casa Italia. La lista dei convocati

    È iniziata ufficialmente la nuova era del rugby azzurro con la lista dei 30 convocati dal C.T. Brunel per le prime due partite del “Six nations”  il 4 febbraio a Parigi con la Francia e l’11 febbraio a Roma con l’Inghilterra.

    Grande attesa per l’inizio del torneo soprattutto per la prima in casa contro l’Inghilterra che si terrà per la prima volta allo stadio Olimpico di Romadove sono attesi oltre 60.000 spettatori.

    Il C.T. azzurro Jacques Brunel ©Dino Panato/Getty Images

    Altra novità è il luogo del raduno azzurro, non più la Borghesiana , ma il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti dove gli azzurri si raduneranno il 22 gennaio. Nell’elenco figurano quattro esordienti assoluti, con otto giocatori in tutto che potrebbero, se impiegati in campo, fare il loro debutto con l’Italia nel Torneo. Su 30 ci sono 22 del gruppo che ha giocato in Nuova Zelanda nell’ultima Coppa del Mondo.
    La novità più importante è fra i trequarti, con il nome nuovo Luca Morisi, 21enne dei Banca Monte Parma Crociati, mentre fra le ali arriva la chiamata per Roberto Quartaroli, Giovambattista Venditti e Angelo Esposito, che se dovesse giocare potrebbe diventare il più giovane italiano ad aver giocato nel Sei Nazioni, avendo 18 anni. In mediana conferma per Orquera e ritorno di Kris Burton, escluso da Mallett al Mondiale.

    Ecco la lista completa: Piloni Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers, 82 caps), Lorenzo Cittadini (Benetton Treviso, 8), Alberto De Marchi (Aironi Rugby, esordiente), Andrea Lo Cicero (Racing-Metro Paris, 91); Tallonatori Tommaso D’Apice (Aironi Rugby, 3), Leonardo Ghiraldini (Benetton Treviso, 41);
    Seconde linee Marco Bortolami (Aironi Rugby, 88), Quintin Geldenhuys (Aironi Rugby, 25), Antonio Pavanello (Benetton Treviso, 5), Cornelius Van Zyl (Benetton Treviso, 6 caps);
    Terze linee Robert Barbieri (Benetton Treviso, 16), Mauro Bergamasco (Aironi Rugby, 88), Paul Derbyshire (Benetton Treviso, 16), Simone Favaro (Aironi Rugby, 6), Sergio Parisse (Stade Français, 83), Alessandro Zanni (Benetton Treviso, 58);
    Mediani di mischia Edoardo Gori (Benetton Treviso, 9), Fabio Semenzato (Benetton Treviso, 8);
    Mediani d’apertura Kristopher Burton (Benetton Treviso, 9), Luciano Orquera (Aironi Rugby, 27); Centri Tommaso Benvenuti (Benetton Treviso, 12), Gonzalo Canale (Clermont-Auvergne, 72), Luca Morisi (Banca Monte Parma Crociati, esordiente), Alberto Sgarbi (Benetton Treviso, 14);
    Ali Angelo Esposito (Ruggers Tarvisium/Accademia FIR, esordiente), Roberto Quartaroli (Aironi Rugby, 3), Giulio Toniolatti (Aironi Rugby, 8), Giovambattista Venditti (Aironi Rugby, esordiente);
    Estremi Andrea Masi (Aironi Rugby, 64), Luke McLean (Benetton Treviso, 33).

  • Rugby, All Blacks sul tetto del mondo, Francia ko 8-7

    Rugby, All Blacks sul tetto del mondo, Francia ko 8-7

    Finalmente giustizia è fatta, la Nuova Zelanda è campione del mondo dopo la vittoria in finale sulla Francia per 8-7 all’Eden Park esattamente 24 anni dopo l’altro successo iridato.

    Sono passati ben 24 anni dall’ultimo titolo per i neri, era il 1987 e come allora, le stesse formazioni si sono giocate il titolo mondiale nello stesso stadio.

    La gioia neozelandese ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    L’Kapa o’ Pango dei neozelandesi viene sfidata dai francesi che si posizionano a mo di freccia facendo capire di non temere assolutamente la danza neozelandese portatrice di sfida e terrore.  Il primo calcio conquistato dai padroni di casa è però sbagliato dal suo uomo simbolo in questi mondiali, quel Piri Weepu vero trascinatore degli All Blacks in questa competizione iridata. La partita è intensa e molto spettacolare con placcaggi durissimi e la meta arriva al 15’, touche a 10 metri dalla linea di meta francese, palla al pilone Woodcock che entra in area e realizza il primo vantaggio della partita con Weepu che non completa la trasformazione. Al 21’ grave defezione per i transalpini, Parra è costretto ad uscire fra le lacrime sostituito definitivamente da Trinh-Duc, ma Weepu non ammazza la partita sbagliando il suo terzo calcio consecutivo con la prima frazione che si chiude sul 5-0.

    Nella ripresa la Francia dimostra che l’intervallo è servito, con Yachvili che non riesce, però, a centrare i pali da 22 metri. La Nuova Zelanda reagisce e con Donald realizza su calcio di punizione i tre punti che portano gli All Blacks sul punteggio di 8-0. I padroni di casa si fermano qui, forse bloccati da una possibile storica vittoria, concedono sempre più campo ai francesi che realizza la meta al 7’ con Dusautoir che entra in mezzo ai pali direttamente in met,  Trinh-Duc trasforma e si va sul 8-7. La Nuova Zelanda è in difficoltà estrema ma la Francia non realizza i calci di punizione a suo favore, risultano decisivi gli errori di Trinh-Duc con i padroni di casa che, con grandissima fatica, completano un’impresa iniziata un mese fa e conclusa in maniera trionfale con un intera nazione in festa.

    Il Tabellino

    NUOVA ZELANDA-FRANCIA 8-7 —
    MARCATORI: Woodcock m. al 15′ p.t.: Donald c.p. al 5′ s.t., Dusautoir (F) m. al 7′ s.t. tr. Trinh-Duc.
    Nuova Zelanda: Dagg; Jane, Smith, Nonu, Kahui; Cruden (dal 33′ p.t. Donald), Weepu (dal 9′ s.t. Ellis); Read, McCaw (cap.), Kaino; Whitelock (dal 9′ s.t. A. Williams), Thorn; O. Franks, Mealamu (dal 9′ s.t. Hore), Woodcock. A disposizione: B. Franks, S.B. Williams, Thomson. All. Henry.
    Francia: Medard; Clerc (dal 5′ s.t. Traille), Rougerie, Mermoz, Palisson; Parra (12′-17′ p.t. e dal 21′ p.t. Trinh-Duc), Yachvili (dal 35′ s.t. Doussain); Harinordoquy, Bonnaire, Dusautoir (cap.); Nallet, Papé (dal 28′ s.t. Pierre); Mas, Servat (dal 24′ s.t. Szarzewski), Poux (dal 24′ s.t. Barcella). A disposizione: Ouedraogo, . All. Lievremont

  • Italrugby vincente con gli Usa. E ora l’Irlanda

    Italrugby vincente con gli Usa. E ora l’Irlanda

    L’Italia del Rugby vince contro gli Stati Uniti la seconda partita nel suo Mondiale, battendo la Nazionale a Stelle e Strisce per 27-10, con quattro mete messe a segno. Una vittoria frutto di un ottimo inizio, grintoso e determinato, con la prima meta Azzurra messa a segno dopo pochi minuti, da capitan Parisse, che porta gli Azzurri a dieci punti in classifica, a meno tre dagli Irlandesi, prossimi avversari.

    © Warren Little/Getty Images
    Dopo un ottimo inizio, però, gli Azzurri si ritirano in difesa, lasciando eccessivo spazio alle iniziative statunitensi, che mettono paura alla squadra di Mister Mallet. Ma la mischia Azzurra, nonostante gli eccessivi buchi difensivi, riesce a conquistare tutti gli ingaggi, con un Castrogiovanni assoluto protagonista del match, uomo indispensabile per la nostra Nazionale. Dopo questa vittoria, l’attesa è già rivolta, però, all’incontro con l’Irlanda, un test impegnativo e complesso, che misurerà realmente le ambizioni degli Azzurri. In quell’occasione bisognerà assolutamente evitare le distrazioni difensive e gli eccessivi preziosismi che potrebebro essere pagati a caro prezzo contro un avversario molto più esperto.

  • Italrugby travolge la Russia 53-17

    Italrugby travolge la Russia 53-17

    Un’Italia sicura e determinata, vogliosa di riscattarsi in fretta e di conquistare bonus mete importanti, ieri sera ha battuto la nazionale Russa. Un avvio sprint che – già dopo soli 23 minuti di gioco – vedeva gli azzurri di mister Nick Mallett in vantaggio di quattro mete, con la quinta meta tecnica trasformata dopo poco da Bocchino.

    © Shaun Botterill/Getty Images
    La gara di Nelson, così, termina con un sonoro 53-17 per l’Italia, un ottimo risultato frutto soprattutto dei buoni meccanismi in attacco, anche se, in difesa, vi sono state alcune distrazioni di troppo, in particolare sul finire del match, quando il risultato appariva già acquisito, con tre mete concesse alla Russia. In particolare, sarà necessario registrare tali miglioramenti in vista dei prossimi impegni, più difficili di quello con la Russia, ossia il match del 27 Settembre con gli Stati Uniti, e poi con l’Irlanda nell’incontro decisivo per la qualificazione ai quarti di finale del mondiale.

  • ItalRugby, si parte: obiettivo Quarti di finale

    ItalRugby, si parte: obiettivo Quarti di finale

    Ora di partenza, di auguri, di commozione e buoni auspici. Sono queste le sensazioni che hanno accompagnato la partenza della Nazionale Azzurra di Rugby alla volta della Nuova Zelanda, dove disputerà il Mondiale di Rugby, a partire dal prossimo 11 Settembre, data d’ esordio degli Azzurri nella competizione iridata, contro l’Australia, e poi contro Russia ed Usa, oltre che con l’Irlanda.

    © Vincenzo Pinto/Getty Images
    Il ct Nick Mallet stila un bilancio della sua avventura sulla panchina Azzurra, in questi quattro anni in cui l’ intero movimento rugbystico italiano ha compiuto passi da gigante, anche in termini di seguito sempre più crescente. A dicembre, erò, la sua avventura giungerà al capolinea, e verrà sostituito da Jacques Brunel. Per ora, però, la sua attenzione è interamente incentrata sul Mondiale, nella speranza che i suoi ragazzi possano disputarlo al massimo delle loro potenzialità, e diversamente dalle ultime deludenti apparizioni contro Giappone e Scozia. Oltre al ct, poi, anche il capitano Azzurro, Sergio Parisse si mostra fiducioso in vista della competizione iridata, assicurando che la squadra si è preparata al meglio, concentrandosi in particolare sull’ aspetto tecnico, migliorandosi notevolmente, al punto da promettere al pubblico italiano il massimo impegno per raggiungere un traguardo storico, ossia i quarti di finale, mai raggiunti nelle precedenti edizioni cui gli Azzurri hanno partecipato. L’obiettivo, dunque, è stato già fissato, e le premesse appaiono più che mai incoraggianti: sono pronti per provare a scrivere la storia.

  • Rugby, Il Flaminio resterà tempio italiano. il Sei Nazioni rimane a Roma

    Rugby, Il Flaminio resterà tempio italiano. il Sei Nazioni rimane a Roma

    Il presidente della Federazione Italiana Rugby, Giancarlo Dondi ha annunciato che l’ Italia proseguirà la sua avventura al Sei Nazioni a Roma e sempre al Flaminio scongiurando così, la paventata ipotesi, che gli azzurri del rugby potessero giocare fuori dalla capitale le gare del Six nations.

    Il monito del Presidente del Coni Gianno petrucci che nei gorni scorsi aveva assolutamente rifiutato la possibilità che l’ Italia giocasse il prestigioso torneo fuori dalle porte di Roma è andato a buon fine. La decisione è arrivata al termine dell’incontro avuto, proprio da Dondi, in Campidoglio con il sindaco Gianni Alemanno e la Fondazione Nervi, rappresentata da Marco Nervi. Ora la Fir dovrà comunicare al Board del Sei Nazioni e alle altre cinque federazioni che il Flaminio di Roma continuerà ad essere il terreno di gioco dei match interni dell’Italia nel Torneo. Solo dopo la Fir annuncerà i termini del nuovo accordo.

    Il nuovo Flaminio sarà di 40mila posti, ha detto l’architetto Eloi Suarez, titolare del progetto di ristrutturazione e ampliamento del stadio. Secondo quanto previsto originariamente, ora il Comune dovrebbe dare il via ai lavori per le zone ospitality e stampa, mentre dopo i due incontri che l’Italia giocherà al Flaminio nel 2012 contro Inghilterra (11 febbraio) e Scozia (17 marzo), dovrebbero cominciare i lavori per l’ampliamento, che si dovranno quindi chiudere prima del Sei Nazioni del 2013.

  • Sei Nazioni, Petrucci: “L’Italia deve giocare a Roma”

    Sei Nazioni, Petrucci: “L’Italia deve giocare a Roma”

    È categorico il presidente del Coni Gianni Petrucci, nel rifiutare la possibilità che la nazionale azzurra di rugby possa disputare il futuro Six Nations fuori da Roma e dal Flaminio.

    “Noi vogliamo che il Sei Nazioni rimanga a Roma, la sede ideale, perché quando si parla di stadio non basta solo la struttura ma conta anche il contorno, il calore di Roma, quello che è l’impegno del comune, l’importanza di Roma Capitale, credo sia difficile che possano portarlo via da qui”. Ed ancora: “Certo i risultati devono arrivare ma ho molta fiducia nel sindaco e mi batterò perché rimanga a Roma”. Queste le parole del presidente, a margine della presentazione di Casa Italia per i Giochi di Londra.

    Tuttavia i problemi ci sono in quanto lo stadio Flaminio viene ritenuto dalla Fir, la Federazione Italiana Rugby, inadatto e con carenze strutturali importanti che gli impediscono di ospitare un evento della portata proprio del Sei Nazioni, necessitando di una pronta ristrutturazione in tutti i suoi settori. Speriamo che il tutto non si risolva come al solito con una brutta figura soprattutto a livello internazionale in quanto, tutte le altre nazioni giocano nella propria capitale e l’ Italia non può sicuramente permettersi di lasciare il simbolo che rappresenta la città di Roma ed il calore dimostrato in questi anni da tutti i tifosi.

  • È la prima volta di un italiano, Andrea Masi miglior giocatore del Sei Nazioni

    È la prima volta di un italiano, Andrea Masi miglior giocatore del Sei Nazioni

    Nonostante l’ ultimo posto raggiunto nel torneo a causa della sconfitta contro la Scozia di sabato scorso, l’ Italia ha comunque motivo di sorridere all’ ultimo sei nazioni appena conclusosi.

    La nazionale azzurra, oltre alla splendida e storica vittoria contro la Francia può vantare il miglior giocatore dell’ intera manifestazione. Infatti, dopo lo spoglio della votazione effettuato oggi, Andrea masi è stato eletto miglior giocatori del torneo, un riconoscimento assolutamente di prestigio a livello mondiale facendo di Masi il primo azzurro a conquistare lo splendido riconoscimento.

    Masi che tra poco più di una settimana compirà trent’ anni, ha esordito in maglia azzurra nel 1999 quando ancora aveva 19 anni e diventato il più giovane giocatore italiano a vestire la maglia azzurra.

    A nome della Federazione e di tutto il rugby italiano non posso che esprimere ad Andrea le più vive congratulazioni augurandogli di poter scrivere insieme ai suoi compagni nuove importanti pagine nella storia della nostra Nazionale, ha dichiarato il Presidente della Federugby Giancarlo Dondi.

  • Finale amaro per gli azzurri. La vittoria del Sei Nazioni è dell’ Inghilterra

    Finale amaro per gli azzurri. La vittoria del Sei Nazioni è dell’ Inghilterra

    Dopo l’ euforia causata dalla vittoria storica contro la Francia di una settimana fa, l’ Italia compie un deciso passo indietro uscendo sconfitta, ed anche malamente, nel match contro la Scozia che relega gli azzuri di Mallett all’ ultimo posto della classifica finale.

    Gli azzurri sono stati assolutamente deludenti, per tutta la durata del match con la Scozia che fin da subito si è dimostrata più vogliosa di vincere il match, anche perché correva il rischio di portarsi a casa, con una sconfitta, sia l’ ultimo posto che il cucchiaio di legno. Ed invece con la sconfitta per 21-8 è l’ Italia che conclude il sei nazioni all’ ultimo posto, un torneo sicuramente dalle due facce per la nazionale guidata da Nick Mallett, esordio molto buono contro l’ Irlanda dove la vittoria è sfumata all’ ultimo minuto, prestazioni da rivedere sia contro l’ Inghilterra ma soprattutto contro il Galles, per poi arrivare all’ apotesi di sabato scorso contro la Francia.

    Comunque la sufficienza è ampiamente meritata per gli azzurri con Andrea Masi su tutti, l’ estremo italiano autore dell’ unica meta azzurra contro la Scozia ha compiuto passi da gigante in questo torneo riuscendo ad inserirsi anche nella lista dei migliori giocatori dell’ intera competizione. Da rivedere comunque sia i calci piazzati di Mirco Bergamasco, infallibile in alcuni match e deficitario in altri che le continue novità in formazione inserite da Mallett dimostrazione comunque, dell’ impossibilità al momento, di possedere un XV azzurro affidabile e continuo.

    La vittoria finale è andata all’ Inghilterra ma senza Grand Slam. A Dublino, infatti, arriva la sconfitta contro una sontuosa Irlanda, 24-8 con la meta di O’Driscoll che gli vale il record assoluto di segnature nella storia del Torneo. Il Galles avrebbe avuto la possibilità di vincere il torneo, ma è uscito sconfitto nel match contro la Francia con 27 punti di scarto, infatti a Parigi la Francia torna a fare la Francia e batte i britannici 28-9, senza Chabal ma con un super Nallet autore di due mete.

    Classifica finale: Inghilterra 8; Francia, Irlanda, Galles 6; Scozia, Italia 2