Categoria: Poker

  • Wsop, aspettando i November Nine

    Wsop, aspettando i November Nine

    Ha vinto meritatamente il Russo Andrey Pateichuk l’EPT svolto a San Remo, dominando in heads up contro il bulgaro Dimitar Danchev. Il russo Patechuk imposta un ritmo super aggressivo dominando mentalmente Danchev, con continue 3 bet, 4 bet, e push-all inn, come nella mano decisiva,dove il russo  4betta all inn  completamente in bianco il raise del bulgaro, quest’ultimo chiama con la sua top pair al flop, per poi essere beffato dalla scala runner runner che chiude il mach.

    Wsop 2011 foto dal web
    Oltre questa mano (un po’) fortunata,  il russo merita il trofeo perché come detto prima ha espresso un gioco superiore al bulgaro, mettendolo in difficoltà in tutte le mani giocate. Il tavolo finale è molto equilibrato e tecnico soprattutto nella prima parte. Dopo l’eliminazione dell’esperto Kevin McPhee che gioca strachiuso morendo praticamente di bui, tocca al nostro Rocco Palumbo (a cui vanno i nostri complimenti per aver espresso un ottimo poker durante il torneo) che da short stack fa il possibile per rientrare in partita, cosi invece non succede e l’italiano si deve accontentare della settima posizione. Ottima anche la prova del chip leader del tavolo, che per una buona parte domina  e cerca l’allungo con giocate aggressive,per poi essere battuto da Pateichuck con AK. Da quel momento inizia un’altra partita, dove il russo  domina il tavolo con continui rilanci, imponendo un ritmo che taglia fuori dal gioco tutti i restanti players, il resto è già storia raccontata.

    ECCO LA LISTA FINALE CON LE VINCITE EPT SAN REMO

    1.   Andrey Pateichuk €800,000 2. Dimitar Danchev €480,000 3. Daniel Neilson, €285,000 4. Barny Boatman, , €225,000 5. Jan Bendik, €170,000 6. Yorane Kerignard,€130,000 7. Rocco Palumbo, €95,000 8. Kevin MacPhee,  €63,694

    Spostiamoci adesso con la mente a Las Vegas, dove tutti gli amanti del poker stanno aspettando di gustarsi la finalissima del main avent delle WSOP,ecco la lista dei nove giocatori che fra qualche giorno si sfideranno per il più prestigioso dei braccialetti.

    • Martin Staszko (Rep. Ceca) 40.175.000
    •  Eoghan O’Dea (Irlanda) 33.925.000
    • Matt Giannetti (USA) 24.750.000
    • Phil Collins (USA) 23.875.000
    • Ben Lamb (USA) 20.875.000
    • Badih Bounahra (Belize) 19.700.000
    • Pius Heinz (Germania) 16.425.000
    • Anton Makievskyi (Ucraina) 13.825.000
    • Samuel Holden (Gran Bretagna) 12.375.000

    L’evento che decreterà il campione del mondo 2011,ha subito alcune modifiche rispetto agli anni passati Infatti per evitare heads up già scritti visto l’enorme differenza di stack tra i player e sottolineando l’importanza di questo torneo che sarà seguito da ESNP e da tutto il mondo in streaming, il tavolo finale sarà in verità “i tavoli finali”  visto che i giocatori saranno divisi su due tavoli. “bisogna salvaguardare lo spettacolo e le scommesse” comunicano gli organizzatori. L’evento durerà due giorni, il Day 1 quest’anno però verrà interrotto all’eliminazione del quarto player per poi riprendere al Day 2 con tre players e non più con due(heads up) come eravamo abituati nelle scorse edizioni. Per chi ancora non fosse contento, durante l’evento ci sarà anche la cerimonia di premiazione per alcuni players che entreranno a far parte della POKER HALL OF FAME,massimo riconoscimento per un giocatore di poker.                           La P H O F è stata istituita nel 1979 e conta fino ad ora 40 membri di cui 18 ancora in vita, tra questi ricordiamo alcuni come Dan Harrington, Erik Seidel, Mike Sexton e Phil Hellmuth.                                                                                               La lista dei candidati viene appunto decisa dai 18 membri più alcuni membri extra(non giocatori) cioè persone che contribuiscono o hanno contribuito  in modo significativo ed indelebile a fare grande il gioco del poker, come stampa specializzata,organizzatori delle regole per i più importanti tornei internazionali. I criteri di valutazione per i giocatori sono:

    • I giocatori devono avere un’età minima di 40 anni
    • Aver giocato con giocatori di alto livello
    • Aver giocato negli high stakes
    • Aver giocato bene e per questo aver ottenuto il rispetto degli avversarsi

    Dalla lista dei candidati verranno scelti uno o due nomi che riceveranno il prestigioso riconoscimento,in nomination quest’ anno : Annie Duke ,Jennifer Harman ,Linda Johnson ,Berry Greenstein, Marcel Luske, Jack McClelland, Tom McEvoy, Scotty Nguyen, Huckleberry Seed  e John Juanda . Bene non resta che aspettare il 6 novembre per vedere iniziare tutto questo spettacolo,molti siti italiani di poker seguiranno sicuramente l’evento in streaming, se così non fosse basta andare sul sito ufficiale delle WSOP. Quindi che vinca il migliore e buona visione a tutti.

  • Tornei Hold’em: Epic Poker League e Main Event Wpt

    Tornei Hold’em: Epic Poker League e Main Event Wpt

    Aspettando i November Nine (come ci suggerisce la parola sarà a Novembre) cioè la finalissima del main event delle WSOP che decreterà il campione del mondo del 2011,il poker non si ferma, tutt’altro. Tantissimi gli eventi live già disputati,e da disputare in questo inizio d’autunno,tra i tanti due in particolare hanno rapito la mia attenzione. Il primo è l’Epic Poker League giunto alla seconda edizione,che consacra un “giovanissimo” del poker,uno dei piu forti players in assuluto a mio avviso. Si tratta di Mike McDonald. Si proprio quel McDonald che appena maggiorenne  inizia la sua carriera di poker live. Il giorno stesso in cui compie 18 anni Mike è già seduto ad un tavolo di poker per giocare il suo primo torneo. Da quel giorno al primo successo passano circa 6 mesi e Mike diventa il più giovane giocatore a vincere un EPT. Timex (così viene chiamato) adesso ha 21 anni ed  ha già vinto più di 3 milioni di dollari,ma adesso analizziamo il tavolo finale che lo ha visto trionfare.

    Mike McDonald ©Jeff Bottari/Getty Images for Epic Poker
    Epic Poker League è un torneo dal buy-in molto alto (20.000 dollari) e quindi non tantissime le partecipazioni ma di altissimo spessore qualitativo e tecnico, nomi di spessore come il francese Fabrice Soulier arrivato terzo, Erik Seidel (il Cannibale) quarto. Il francese elimina il Cannibale, chiamando il push da bottone con 99 contro la coppia di 5, Soulier viene poi eliminato da un  ottimo David Steicke che nulla può però in heads up contro Timex McDonald che pur partendo in leggero svantaggio in poche mani riesce a sbarazzarsi dell’avversario. ECCO LA LISTA DEGLI 8 FINALISTI ALL’EPIC POKER LEAGUE

    • 1.Mike McDonald $782,410
    • 2.David Steicke $506,260
    • 3.Fabrice Soulier $299,160
    • 4.Erik Seidel $184,100
    • 5.Nam Le $126,570
    • 6.Isaac Baron $92,050
    • 7.Sean Getzwiller $69,040
    • 8.Dutch Boyd $57, ,530

    Il secondo evento è il main event del WPT che fa tappa a Parigi, ad aggiudicarselo è l’americano Max Waxman che diventa il primo americano a vincere un WPT in europa. Finalmente la vittoria per un player che quest’anno ha fatto molti risultati positivi in diverse specialità di poker, ricordiamo un terzo posto ad un side event di Omaha alle WSOP. L’evento di Parigi è un six handed,quindi i tavoli sono composti da 6 players,l’americano aveva chiuso il Day 3 chipleader,ma arriva a final table solo in quinta posizione, qui inizia a rosicchiare qualche chip qua e là lasciando che gli avversari si eliminassero. Rimasti in tre Waxman diventa piu aggressivo eliminando Magen con AK contro KQ. L’heads up vede Waxman contro Hugo Lemaire e lo scontro si conclude in pochissime mani quando l’americano check- raisa all-inn: il suo draw di colore e viene chiamato da Lemaire con top pair, al turn niente,mentre al river scende giù la carta che fa chiudere il colore a Waxman,che si aggiudica il WPT di Parigi. ECCO LA CLASSIFICA FINALE DEL WPT di PARIGI

    1. Matt Waxman: €518.750
    2. Hugo Lemaire: €311.100
    3. Fred Magen: €211.100
    4. Byron Kaverman: €155.550
    5. Mikko Sundell €133.330
    6. Martin Jacobson: €88.900
  • Luca Pagano, il tanto atteso e meritato trionfo

    Luca Pagano, il tanto atteso e meritato trionfo

    Luca Pagano può finalmente festeggiare il suo primo successo, dopo tanti piazzamenti di prestigio con la tanto attesa “ciliegina sulla torta”.Si tratta di un IPT (Italian Poker Tour)  svolto a Rimini l’evento meritatamente vinto dal trevigiano.

    © ERIC ESTRADE/Getty Images
    Luca Pagano professionista dal 2004, nei tanti ITM (In The Money) ricordiamo i due alle WORLD SERIES OF POKER e i ben 18 con 6 tavoli finali nell’EPT (European Poker Tour) e le presenze anche come commentatore ufficiale di poker insieme a Giacomo Valenti. Luca arriva a questo tavolo finale partendo dalla terza posizione. Ecco la lista degli 8 finalisti dell’IPT di Rimini :

    • Enzo Tommasone 1.364.000
    • Vitaliy Minakov 1.171.000
    • Luca Pagano 1.065.000
    • Giovanni Bigoni 1.720.000
    • Dan Murariu 3.021.000
    • Matyas Poloch 535.000
    • Matteo Fratello 1.409.000
    • Andrea Ventura 364.000

    L’eliminazione dello short  Andrea Ventura all’ottavo posto arriva quasi subito,poco dopo e la volta di Minakov che apre con KK, per andare all inn sulla tribet di Pagano con TT, l’azzurro fa call per un mega pot da 2 milioni pescando un board da sogno: Q(c)T(f)4(p)6(c)5(q). Al sesto posto si piazza Matyas Poloch che pusha con Q(c)Q(p) vs J(c)J(f),di Fratello che trova la J al turn ,al quinto posto vediamo Giovanni Bigoni che manda la vasca con A(p)8(c) e trova il call di Pagano con K(q)K(p) con un board che lascia le cose invariate. Al quarto posto si deve arrendere un buon, ma forse troppo conservativo, Enzo Tommasone contro il rumeno Dan Morariu, il quale è spettatore poco dopo del mega pot da 6 milioni vinto da Luca Pagano contro Matteo Fratello, i due vanno ai resti dopo il flop 8(c)7(f)4(p),Pagano gira J(c)J(f) Fratello invece scopre 8(q) top pair al flop e un kicker di tutto rispetto A(p),il 5(p) al turn e la K(q) al river condannano Fratello al terzo posto,mandando Pagano all’heads up contro il rumeno Morariu.

    PAGANO VS MORARIU (HEADS UP)

    Il testa a testa è molto combattuto,con il rumeno che si avvicina molto all’azzurro, per poi superarlo e cercando addirittura di incrementare il vantaggio e a questo punto la svolta: Pagano sempre molto concentrato e sicuro di se, cambia decisamente marcia raddoppiando e rimettendosi in testa. Stavolta è l’italiano a cercare di incrementare il vantaggio e ci riesce dilagando contro un Morariu in attesa di una mano che lo faccia riavvicinare al trevigiano. Lo scontro dura piu di due ore,ma alla fine è il player di casa a sorridere andando all inn pre flop con A(q)Q(c) contro Q(f)9(q) di Morariu ,il board: 2(f)8(c)7(f)J(c)3(c) sancisce la vittoria di Pagano che porta a casa l’atteso trofeo più il premio di 210.000 euro.

  • Il mondo del poker da l’addio al professor Giaroni

    Il mondo del poker da l’addio al professor Giaroni

    Oggi è giorno di lutto nel mondo del poker,si è spento dopo una fulminante malattia il 70enne bolognese Gianni Giaroni, uno tra i piu forti giocatori italiani di tutti i tempi,forza palesata anche anche dall’ottavo posto nella classifica degli italiani che hanno vinto di piu in assoluto.

    Il professore si è spento dopo una breve, quanto fulminea malattia le cui avvisaglie,il campione italiano,le aveva avute proprio mentre si accingeva a giocare un torneo a nova gorica,l’ennesimo della sua carriera,il WPT.
    Il mitico Giaroni con i suoi studi statistici applicati al gioco del poker è sempre stato un giocatore stimato,sia in territorio nazionale,quanto in ambito internazionale.

    Ma oggi,forse piu che soffermarsi sull’aspetto del giocatore,è molto meglio riflettere sull’uomo Giaroni,una persona stimata da tutti,un signore,una persona sarcastica con la battuta sempre pronta che lascierà inevitabilmente un vuoto incolmabile nella mente di quanti lo hanno conosciuto….
    ciao professore

  • Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano da finalmente la tanto attesa “sportellata” al resto del mondo,è infatti tricolore la settima edizione del Pokerstars World Cup of Poker andata il scena alle bahamas.

    La squadra azzurra composta da Luca Pagano, Litterio Pirrotta, Davide Scafati e Ravel Furfaro è riuscita a sbaragliare USA, Francia, Filippine, Ucraina, Argentina, Spagna, Slovacchia e Regno Unito e a portarsi a casa il titolo mondiale per nazioni oltre ad un congruo premio di 25 mila dollari per ogni componente della squadra.

    Gli italiani si sa non sono i giocatori maggiormente quotati nel panorama internazionale di poker poichè spesso il loro gioco viene considerato non ancora ad un livello professionale maturo, evidentemente però il gioco italiano sta avendo quella tanto attesa maturazione palesata appunto da vittorie come questa, con buona pace di chi ancora snobba il nostro modo di giocare.

  • Massimiliano Pescatori, il pirata italiano pioniere dell’hold’em

    Massimiliano Pescatori, il pirata italiano pioniere dell’hold’em

    Lo chiamano pirata per l’insolita bandana con il tricolore italiano che indossa quando è seduto al tavolo ovale, il pirata è Massimiliano Pescatori.
    Nato a Milano il 22 gennaio 1971.
    La storia di Max ha davvero per molti aspetti il carattere della favola, gioca a carte già in età molto precoce, quella delle carte per il “Pesca” è una passione continua e costante, nel tempo libero gioca sempre a carte.

    Dopo aver preso il diploma inizia a lavorare in un supermercato, la svolta della sua vita però arriva dopo un soggiorno a Las Vegas, qui, fulminato dall’incessante mole di gioco che viene prodotta in città, decide di trasferirsi dopo aver venduto l’auto e preso la liquidazione.
    Il pirata però resiste alla tentazione di giocare i propri risparmi e investe in maniera fruttosa il proprio capitale iscrivendosi alla scuola per cropuier, in questo modo riesce ad entrare nei casinò di las vegas, dove lavorando ha la possibilita di imparare tutti i segreti delle carte e di studiare più specialita di gioco possibili.
    A Las vegas, Max Pescatori ha l’appoggio di Walter Farina, il primo italiano a vincere un WSOP, e di Marco Traniello, e sua moglie Jennifer Harman, che gli permette di seguirlo in partite contro giocatori del calibro di Ivey e Brunson.

    Max inizia a vincere in maniera costante, partendo dai primi 24 mila dollari conquistati con il primo posto del poker challenge del 2003; da quel momento continua a vincere con una frequenza impressionante, il suo anno d’oro però è il 2006: nella stessa sera in cui l’italia porta a casa il titolo mondiale, lui si porta via dal casinò 683 mila dollari dopo aver sbaragliato 1300 giocatori nell’evento da 2500$ del no limited holdem.
    Dopo la vittoria alle World Series, Pescatori continua a vincere e fare piazzamenti “in the money” fino ad arrivare a bissare il successo del 2006 con un altro primo posto alle WSOP del 2008 quando porta a casa i 243 mila dollari messi in palio nel torneo da 2.500$ pot limited-holdem/omaha.

    L’anno del secondo successo alle World Series è anche l’ultimo anno in cui Pescatori soggiorna negli States, infatti a Dicembre 2008 capisce che i tempi sono maturi per poter tornare in Italia facendo il proprio mestiere di poker players.

  • Poker cash in Italia, ora è ufficiale. L’UE da l’ok

    Poker cash in Italia, ora è ufficiale. L’UE da l’ok

    E’ finalmente arrivato il via libera dell’Unione Europea: tra qualche mese si potrà giocare regolarmente anche nelle poker room italiane, con licenza AAMS, al poker cash.
    Dopo diversi mesi di attesa adesso la notizia diventa ufficiale, dopo che la commissione europea non ha riscontrato alcun problema durante il periodo di valutazione del decreto, periodo iniziato il 6 luglio e finito il 7 ottobre.

    Il passaggio dalla commissione europea si era reso necessario dopo che il TAR del Lazio aveva accolto il ricorso presentato da Microgame poichè secondo la stessa azienda distributrice di giochi erano state aggiunte alcune disposizioni tecniche in un periodo successivo alla notifica.
    Si può quindi dire che il cash in italia ha definitivamente avuto il via libera, adesso sono le poker room italiane che dovranno aggiornare entro tre mesi le loro concessioni statali e poi si potranno (finalmente) iniziare a giocare le prime mani di cash, probabilmente verso la fine di Dicembre.

  • PokerStars IPT Nova Gorica trionfa Luca Topazio

    PokerStars IPT Nova Gorica trionfa Luca Topazio

    E’ andata in archivio anche la tappa dell’Italian Poker Tour di Nova Gorica. Quello andato in scena all’hotel Casino Perla è un ipt il cui grandissimo successo ottenuto è facilmente intuibile dal numero di partecipanti, 384, e dalla presenza di grandissimi campioni ai tavoli; Bonavena, Pagano, Minieri, giusto per citarne qualcuno.

    Il Day1 ai chiude alle 2 di notte e vede gia diversi pro come Ale Pastura,o Luana Spadaro,costretti a tornare a casa molto presto,mentre si può registrare una partenza molto positiva di Mazzei e Cipollini, che finiscono il primo giorno da chip leader.

    Nel Day 2 , come facilmente intuibile, vi è lo scoppio della bolla, ovvero i giocatori ancora presenti al torneo arrivano a premi, ed è proprio in seguito allo scoppio della bolla che Cipollini finisce di dilapidare il proprio patrimonio, mentre Mazzei ,il chip leader alla fine del day1, continua a giocare un buon poker rimanendo tra i giocatori in possesso del numero maggiore di fiches anche se a fine giornata è Luca Pagano ad essere in testa al chip count, quando i giocatori ancora rimasti in gara sono 35.

    Il Day3, vede ben presto l’eliminazione di altri pro rimasti in gara, tra questi Luca Moschitta, Cristiano Guerra e Luca Pagano (che per sua stessa ammissione non ha giocato un grandissimo poker) che dopo aver fatto una serie impressionante di sali scendi in termini di fiches manda i resti con K 10 suited a cuori dopo aver visto un flop molto favorevole (K 7 8 con due cuori) lo scellerato call di Cantonati con A7 decreta la fine dei giochi per Pagano che vede materializzarsi al river un asso di fiori che da la doppia coppia a Cantonati.

    Il numero di giocatori va via via diminuendo fino ad arrivare agli ultimi nove giocatori che diventano ben presto otto con l’eliminazione di Sepede che genera un gran boato poichè questa eliminazione conduce direttamente al tavolo finale del giorno successivo.

    Il final table vede al via Topazio chip leader,e gia nel primo livello l’eliminazione di Di Laurenzio e Orlando,a seguirli c’è Minasi che con AK manda i resti preflop e dopo aver trovato il call di Delli Santi che chiama con AJ si sente gelare dal J che esce al river. é ancora Delli Santi fareun altro player out, infatti manda a casa Fedeli.
    Al 4 posto lascia i giochi Kamaras che vede il suo AQ scontrarsi inesorabilmente contro l’AK di Topazio,ed è lo stesso Topazio che elimina Salvatore Bonavena, l’unico dei giocatori seduti al tavolo ad aver vinto gia una volta l’ipt ,oltre ad essere l’unico italiano ad aver vinto un European poker tour, purtroppo però questa volta il pro calabrese incappa in una mano sfortunata, la sua coppia di J parte avanti contro l’AJ di Topazio, ma l’asso al flop mette fine al sogno di Bonavena di bissare il precedente successo all’ipt.

    L’head up è poco piu che una formalità,il grande stack di Topazio non permette grandi spazi di manovra a Delli Santi che manda i resti con A6 ma si trova davanti A10,è questa l’ultima mano di questo appassionante italian poker tour reso possibile e affascinante grazie alla solita grandissima professionalità organizzativa della Pagano events.

    Questo il resoconto dei premi vinti in questo ipt dai giocatori presenti al tavolo finale:

    1 Topazio 190.000
    2 Prevedello Delli Santi 120.000
    3 Bonavena 75.000
    4 Kamaras 55.000
    5 Fedeli 36.000
    6 Minasi 30.000
    7 Orlando 22.500
    8 Di Laurenzio 15.460

  • Intervista esclusiva a Marco Fantini, giocatore professionista di poker sponsorizzato Sisal

    Continua il nostro viaggio nel Texas Hold’em collezionando un’intervista esclusiva a Marco Fantini, poker player classe 1984,attualmente PRO della poker room Sisal e coach della scuola di poker on line lezionidipoker.com

    Come e quando hai iniziato a giocare a poker?

    Ho iniziato nel 2005 vedendo le prime trasmissioni in tv sui canali satellitari, da li ho iniziato a giocare for fun con i miei amici a una versione un po’ modificata del texas holdem, successivamente mi son iscritto a una room che ho trovato cercando su google e da li è iniziato tutto.

    Quante sono le ore durante la settimana che dedichi al gioco e quante alla studio del poker?

    Solitamente gioco durante la settimana 4/5 ore al giorno di pomeriggio, nel fine settimana un po’ meno anche se qualche volta mi metto a fare i tornei domenicali che durano parecchie ore con risultati alterni… Per lo studio invece ora dedico un pò meno tempo del passato anche se lo ritengo la maniera fondamentale per poter crescere.

    E’ stata dura all’inizio abituare i familiari al fatto che sei un giocatore di poker? Abituarli all’idea di non disturbare e al fatto che fosse la tua prima fonte di reddito

    Per i miei familiari non è stato un grosso problema abituarsi visto che mentre giocavo ho comunque portato a termine la laurea triennale di “Scienze di Internet” a Bologna, loro si fidano molto di me e quando dimostravo di poter guadagnare buone cifre solamente grazie al poker sono stati quasi sempre dalla mia parte quando ho fatto il salto nel professionismo (ora addirittura mia madre mi segue nei blog quando faccio tornei live)

    Oggi sei un professionista anche per la tua costanza nello studio e nel rispetto del bankrool, ma c’è un momento della tua carriera pokeristica che puoi indicare come il momento della svolta?

    Il momento della svolta è accaduto quando giocavo su una poker room .com nella quale facevo sit da 9 persone normal, quando ho visto che riuscivo a battere con costanza questi sit da 50$ e 100$ ho capito che potevo davvero diventare un professionista.

    Quali sono gli errori che un giocatore deve assolutamente evitare per risultare vincente nel lungo periodo?

    La base di tutto è la gestione del bankroll e lo stare in focus quando si gioca, cioè per i tornei o i sit a cui si prende parte c’è sempre da spendere una piccola parte rispetto a quello che si guadagna, un’altra cosa importante è anche nella vita extra poker non scialacquare troppi soldi ma spendere solo una parte di ciò che si guadagna. Per quanto riguarda lo stare in focus intendo che quando si gioca si dovrebbe fare solo quello per essere concentrati al massimo su quello che si fa.

    Sei un giocatore che gioca prevalentemente tornei on line,anche se hai iniziato ad affacciarti ai circuiti live con ottimi risultati sia sul territorio nazionale che internazionale,pensi in futuro di dedicare piu tempo al circuito live o continuerai cosi?

    Per quanto riguarda il live penso di giocare sempre quanto ho giocato quest’anno cioè usare solo una piccola parte di tempo e non fare mai più di un live al mese (escluse le wsop dove c’è da stare via almeno 2 settimane), anche in futuro non penso di fare molto di più rispetto a quest’anno.

    Ammesso che si possa stilare una classifica,chi pensi siano i giocatori attualmente piu forti nel circuito live italiano?

    Per quanto riguarda il live apprezzo molto il mio compagno di squadra Niccolò Caramatti ma ci sono tanti altri giocatori forti come Sergio Castelluccio, e anche tanti giovani che arrivano dall’online come ad esempio Tommaso Briotti ma qua la lista diventerebbe veramente lunga.

    Durante la tua carriera pokeristica hai giocato centinaia di migliaia di mani,c’è una mano che ti è rimasta particolarmente impressa per la sua improbabilità che si realizzasse?

    Se parliamo di improbabilità mi è successa in un sng quando su un flop Axx siamo andati all in io con 66 e l’altro giocatore con AA è stato bellissimo vedere 6 al Turn e 6 al River per un poker veramente improbabile.

    Quali sono gli obbiettivi che ti poni per il futuro dal punto di vista pokeristico?

    Per il futuro vorrei mantenere la costanza di risultati che ho con i sit online e cercare ogni tanto di piazzare qualche zampata importante in qualche torneo live, chissà che già all’Ept di Vienna ciò non possa accadere.

    Lo staff di “Il pallonaro” ringrazia Marco Fantini per la cordialità e la gentilezza dimostrata nel volere rilasciare questa intervista.

  • Doyle Brunson, biografia di una leggenda del Texas Hold’em

    Doyle Brunson, biografia di una leggenda del Texas Hold’em

    Scegliere Doyle Brunson per iniziare un ciclo di biografie sui migliori e più importanti giocatori di Texas Hold’em che questo gioco conosca è una scelta tutt’altro che casuale; infatti, se oggi al Texas Hold’em si può attribuire il titolo di gioco di carte piu diffuso al mondo una parte del rinoscimento va sicuramente a Doyle Brunson il quale ha avuto il merito, insieme a giocatori come Amarillo Sim e Sailor Roberts, di diffondere dapprima il gioco entro i confini texani e poi esportarlo fino Las Vegas.
    Doyle Brunson nasce il 10 agosto 1933 nella citta di Longhwort,in Texas.

    Doyle già molto giovane mostra di essere affascinato dal mondo delle carte, ma al liceo la cosa che maggiormente gli permetteva si saltare agli onori della cronoca era la sua bravura nel giocare a pallacanestro, tanto bravo da concentrare su di se le attenzioni di squadre come i minneapolis lakers. (oggi Los Angeles Lakers)

    Purtroppo, però, i sogni di gloria nel campo del basket,da parte di Brunson,si spengono all’età di 21 anni quando vittima di un incidente sul lavoro la sua gamba si rompe.
    Nonostante questo triste evento che lo allonanta dal mondo dello sport agonistico, Doyle continua i propri studi e dopo aver conseguito la laurea inizia ad interessarsi in maniera piu proficua al mondo delle carte, dapprima giocato a poker classico e seven stud, per poi passare alla variante che lo renderà celebre in tutto il mondo, il Texas Hold’em.

    I primi successi e i primi guadagni “Texas Dolly (soprannome affibiatogli dopo che un commentatore lo chiamo cosi erroneamente) li ottenne in Texas, nell’Oklahoma e nella Louisiana quando,a metà degli anni 50,il gioco era considerato ancora un’attività semi-illegale; la vera svolta però arriva quando il Texas holdem arriva a Las Vegas, citta in cui Brunson decide di trasferirsi in modo da potersi dedicare a tempo pieno al gioco.

    A Las Vegas la carriera di Doyle raggiunge l’apice nel biennio 1976-1977 quando riesce a vincere per due anni consecutivi il main event delle WSOP, i mondiali del poker, battendo nel primo anno 22 giocatori, nel secondo invece 34 e in entrambi i casi riuscendo ad eliminare l’ultimo giocatore in gara avendo in mano la coppia di carte 10-2, da quel momento la coppia di carte 10-2 prende il nome di “Doyle Brunson”.
    Sicuramente aver infilato due vittorie consecutive alle WSOP rappresenta un grandissimo successo visto che solo altri 3 professionisti sono stati capaci di fare lo stesso, va però precisato che i primi due titoli furono conseguiti contro un numero esiguo di giocatori, non si può invece dire lo stesso dell’ultimo braccialetto conquistato da Doyle che ha dovuto sconfiggere,nel 2005,a settantadue anni,diverse centinaia di giocatori.
    Tra il primo e l’ultimo titolo, oltre a diversi tornei vinti a livello nazionale e internazionale, texas dolly ha conquistato altri otto braccialetti alle WSOP portando quasi ad un record il numero di tornei mondiali vinti, solo Phil Helmutt ha fatto meglio di lui conquistandone undici.

    Doyle Brunson è conosciuto nel mondo del poker non solo per il gran numero di tornei a cui ha partecipato e che ha vinto, ma anche per aver scritto il primo libro di strategia riguardante il texas holdem, il libro “Super System” è considerato,insieme al suo seguito “Super System II”, la bibbia del poker.
    I due libri di Texas Dolly hanno contribuito sicuramente in maniera decisiva a farlo diventare la personalita piu influente nel circuito del poker, come scrive nel 2006 la rivista specializzata “Bluff magazine”.
    Oggi Doyle Brunson è diventato insegnante di Michael Phelps (plurimedagliato olimpico nel nuoto) e, nonostante l’età, frequenta ancora assiduamente i casinò con la stessa simpatia e signorilità di sempre, è spesso accompagnato dal figlio Todd, anche lui giocatore professionista di poker che può   già vantare la conquista di un braccialetto alle WSOP.