Categoria: Pallavolo

  • World League, Italia molto bene, 3-0 alla Francia

    World League, Italia molto bene, 3-0 alla Francia

    Molto positivo l’esordio del nuovo C.T. della nazionale azzurra Mauro Berruto, 3-0 in casa dei sempre odiati cugini francesi è un buon viatico e soprattutto un ottimo inizio del torneo internazionale.

    L’Italia inizia la partita con un sestetto pieno di novità: Travica-Lasko, Savani-Zaytsev, Birarelli-Buti e Bari libero con molti di questi, alla prima vera prova importante con la maglia azzurra. L’emozione non gioca brutti scherzi ai ragazzi italiani ed il primo set è assolutamente uno show della compagine italiana con i francesi che non riescono ad arginare gli attacchi di Zaytsev e Travica attachi che consentono all’Italia di vincere il primo set per 25-14. Il secondo set è molto più equilibrato ma l’Italia dà sempre la sensazione di comandare la partita con il libero Bari autore di importanti recuperi, finisce 25-20 ed è il viatico per la vittoria netta anche nel terzo set chiuso dalla compagine di Berruto per 25-12.

    Primi tre punti per l’Italia con il replay del match domenica a Chambery.

    Francia Italia 0-3 (14-25, 20-25, 12-25)

    Foto: Polaris – Piciucco

  • Volley A1 maschile: Trento campione d’Italia

    Volley A1 maschile: Trento campione d’Italia

    E’ giunta l’ora di verdetti stagionali anche nella pallavolo: Trento è campione d’ Italia, vincendo il campionato maschile di serie A1, battendo per 3 set a 0 nella finale unica scudetto Cuneo. Trento, con questa vittoria in scioltezza, ha così vendicato la sconfitta subita proprio lo scorso anno in finale contro Cuneo, ed ha strappato il secondo scudetto della sua storia, dopo quello del 2008, tre anni or sono.

    Grande soddisfazione, come logico, in casa Trentina, con il presidente Diego Mosna che sottolinea la determinazione dei suoi che per tutta la stagione “non hanno mollato nemmeno un secondo e nell’ ultima partita hanno giocato la gara in modo straodinario”.

    Delusione e rammarico, invece, in casa Cuneo dove l’allenatore Alberto Giuliani precisa che la causa principale del crollo in finale sia stata la stanchezza, poichè la squadra è “arrivata un po’ troppo spremuta e con qualche problemino fisico”.

  • Volley, l’ Italia ha un nuovo C.T., è Mauro Berruto. I convocati per la World League

    Volley, l’ Italia ha un nuovo C.T., è Mauro Berruto. I convocati per la World League

    La nazionale azzurra maschile cambia la guida tecnica, ad Andrea Anastasi succede Mauro Berruto, attuale allenatore della Lube.

    Mauro Berruto è nato a Torino nel 1969 ed è entrato a far parte del CUS Torino nel periodo degli studi universitari (è laureato in filosofia), iniziando la carriera di allenatore alla guida della Lecce Pen, in Serie A2, nelle stagioni 1994-95 e 1995-96. Fece ritorno nel capoluogo piemontese dopo una parentesi da allenatore in seconda all’Olympiakos di Atene Campione di Grecia e vincitore della Coppa nazionale nel 1998; nel 1999 ottenne la promozione in A2 con il club gialloblù, che nel 2001 si aggiudicò anche la Coppa Italia di categoria. Nello stesso anno fu ingaggiato dalla Copra Piacenza. Nel 2003 fu ingaggiato dalla Unimade Parma ed entrò a far parte dello staff della Nazionale italiana, che accompagnò al vittorioso Europeo del 2003, alla World League del 2004 (secondo posto) e ad Atene, per le Olimpiadi del 2004 (medaglia d’argento). Nel 2004 approdò alla guida della Lube Banca Marche Macerata, con cui vinse una Coppa CEV; dopo una campionato alla Giotto Città di Padova, nelle ultime stagioni ha lavorato principalmente all’estero, allenando la Nazionale finlandese e raggiungendo con questa il quarto posto assoluto agli Europei del 2007.

    “E’ un grande onore, afferma il neo ct che succede ad Andrea Anastasi . Sono fermamente convinto che il nostro movimento sia vivo e starà a noi dimostralo sul campo. Osserverò attentamente tutti i nostri talenti nella mia doppia veste di direttore tecnico delle nazionali giovanili’.

    il nuovo C.T. ha reso noto anche i 25 nomi che parteciperanno alla World League 2011, ecco l’ elenco completo.

    Alzatori: Baranowicz (Asseco Resovia Rzeszow), Boninfante (Sisley Treviso), Falaschi (Bcc-Nep Castellana Grotte), Travica (Acqua Paradiso Monza Brianza).

    Opposti: Lasko (Marmi Lanza Verona), Sabbi (Geotec Isernia), Vettori (Club Italia Aeronautica Militare).

    Centrali: Barone (Tonno Callipo Vibo Valentia), Birarelli (Itas Diatec Trentino), Buti (Acqua Paradiso Monza Brianza), Cester (Rpa-LuigiBacchi.it San Giustino), De Togni (Sisley Treviso), Mazzone (Club Italia Aeronautica Militare), Patriarca (Bcc-Nep Castellana Grotte).

    Schiacciatori: Della Lunga (Itas Diatec Trentino), Dolfo (Energy Resources Carilo Loreto), Kovar (Sisley Treviso), Maruotti (Sisley Treviso), Parodi (Bre Banca Lannutti Cuneo), Rosso (Phyto Performance Padova), Savani (Lube Banca Marche Macerata), Zaytsev (M.Roma Volley).

    Liberi: Bari (Itas Diatec Trentino), Colaci (Itas Diatec Trentino), De Pandis (Yoga Forlì).

  • Volley, Trento sempre presente. La finale Champions è servita

    Volley, Trento sempre presente. La finale Champions è servita

    Ancora una volta una finale Champions per Trento, alle Final Four di Bolzano la squadra italiana, campione d’ Europa in carica, supera con un netto 3-0 i polacchi dello Jastrzebski Wegiel  (25-16, 27-25, 25-22 i parziali) e si prepara a giocare la terza finale continentale di fila in programma domenica alle 18 contro i russi dello Zenit Kazan, vincitori 3-0 nel derby con la Dinamo Mosca.

    La squadra guidata magistralmente in attacco dal Raphael è risultata tuttavia imprecisa in alcune zone del campo e soprattutto in ricezione dove nel primo e nel secondo set è risultata il vero punto debole dei campioni in carica. Ma l’ attacco è invece quello delle grandi occasioni con ottime prestazioni sfornate sia dall’ immarcabile Juantorena (miglior realizzatore con 16 punti e 58 per cento in attacco), che dall’opposto Stokr (13 punti) con sempre puntali, quando chiamati in causa, i centrali Birarelli e Riad. I volenterosi polacchi guidati da Lorenzo Bernardi provano in ogni modo a restare aggrappati al match con Divis, Gasparini e Hardy ma alla fine devono arrendersi.

    JASTRZEBSKI WEGIEL – TRENTINO BETCLIC 0-3
    (16-25, 25-27, 22-25)
    JASTRZEBSKI WEGIEL: Pajak, Yudin 2, Rusek (L), Przybyla, Polanski 6, Pawlinski, Lomacz, Hardy 8, Gawryszewski 6, Gasparini 7, Divis 11. Non entrati Wika.
    TRENTINO BETCLIC: Kaziyski 11, Vieira De Oliveira, Stokr 13, Sokolov 2, Sala, Juantorena Portuondo 16, Garcia Pires Ribeiro 7, Della Lunga, Birarelli 7, Bari (L). Non entrati Zygadlo, Colaci. All. Stoytchev.
    ARBITRI: Vaz De Castro – Deregnaucourt.
    NOTE – Spettatori 6500, durata set: 24′, 32′, 30′; tot: 86′.
    JASTRZEBSKI Wegiel: Battute errate 9, Ace 6.
    TRENTINO BetClic: Battute errate 15, Ace 4.

  • 150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia la redazione del Pallonaro vuole condividere con tutti i lettori i momenti più belli e appassionanti dello sport italiano, vissuti in questi 150 anni che hanno segnato la storia del nostro paese e delle nostre più profonde tradizioni e passioni popolari.

    Anche se da molti viene visto come sport d’elite, la passione italiana per il tennis è a dir poco viscerale, e quindi risulta doveroso, inserire nella nostra particolare lista dei momenti più belli dello sport italiano la vittoria della Coppa Davis in Cile nel 1976. Prima del viaggio in Cile, a Dicembre, ci furono molte polemiche. Il regime del generale Pinochet non era certamente ben visto dal governo italiano e quindi per questa trasferta si temeva perfino per l’incolumità dei giocatori. Fu il presidente del Coni, nonostante tutte le pressioni politiche, a decidere che l’Italia avrebbe giocato a Santiago. E fu Pietrangeli in prima persona a battersi senza riserve per poter giocare quella finale. La squadra cilena non era molto forte, era arrivata in finale grazie a delle fortunate circostanze e al fatto che anche altre squadre avevano rinunciato a giocare in Cile. Fu Corrado Barazzutti a dare il primo punto all’Italia contro Jaime Fillol miglior tennista cileno, senza storia fu il secondo singolare tra Panatta, davvero in gran forma, e Patricio Cornejo. Il punto decisivo venne già alla terza giornata con il nostro doppio Panatta-Bertolucci vincitori su Fillol-Cornejo.
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    Sempre nel tennis, sicuramente rimarrà per sempre impressa nella mente degli italiani la storica vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros del 2010, facendo dell’atleta, la prima tennista italiana insieme a Panatta a vincere una prova dello slam. La milanese non partiva sicuramente tra le favorite e nella sua carriera, fino al quel momento aveva sì regalato partite importanti, soprattutto in Fedup, ma non vi era mai stato un acuto in singolare. Il cammino della milanese è favoloso, coronato nella finale contro l’ australiana Samantha Stosur, battuta in due set 6-4, 7-6.
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    L’ Italia si sa, nel mondo del calcio è uno dei paesi di riferimento, ma la consacrazione a livello mondiale, dopo i due titoli dell’ era Mussolini, avviene con un po’ di ritardo ed in due periodi difficili del calcio italiano. Anno 1982, l’ Italia calcistica è scossa dallo scandalo scommesse ed uno dei giocatori coinvolti risulta essere un giovane attaccante molto promettente, Paolo Rossi. Enzo Bearzot, recentemente scomparso, decide comunque di convocarlo e crea il primo silenzio stampa della storia della nazionale italiana. Il risultato è una marcia trionfale fino alla finale di Madrid dove viene battuta nettamente la Germania Ovest per 3-1 con Paolo Rossi capocannoniere del torneo iridato.
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    Passano 14 anni e siamo nel 2006, altro scandalo denominato “calciopoli” con la squadra più blasonata e famosa d’ Italia, la Juventus, direttamente interessata. Il C.T. è Marcello Lippi, uomo simbolo della Juventus vincente degli anni ’90 che non si dimette e anzi, costruisce la squadra italiana proprio sullo zoccolo duro bianconero, convocando i vari Cannavaro, Buffon e Del Piero, Zambrotta e Camoranesi. Il risultato è assolutamente imprevedibile alla vigilia, Italia campione del mondo per la quarta volta in finale sulla Francia ai rigori con Fabio Cannavaro pallone d’oro nello stesso anno.
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    Olimpiadi invernali di Calgary 1988, in questa località canadese irrompe a livello mondiale uno dei personaggi più esplosivi e coinvolgenti dello sport italiano, capace di interrompere un festival di San Remo per far seguire in tutta Italia la sua impresa. Il suo nome è Alberto Tomba che a Calgary realizza una doppietta fantastica a soli 20 anni, oro nel gigante e nello slalom speciale.
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    Siamo a Lillehammer, Norvegia e corre l’ anno 1994, qui si compie una delle più grandi imprese di squadra dello sport italiano. La staffetta 4X10 km italiana conquista la medaglia d’ oro battendo i padroni di casa della Norvegia infliggendogli la delusione sportiva più grande dell’ intera nazione scandinava. Il fantastico quartetto è composto da Maurilio De Zolt, il super veterano che a 43 anni tiene in prima frazione in classico, con Albarello e Vanzetta che, con le due successive frazioni, consentono a Silvio Fauner di partire insieme al mostro sacro norvegese, Bjorn Daehlie completando l’ impresa piazzando una sprint sontuoso circondato da bandiere norvegesi.
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    Alle Olimpiadi di Sydney 2000 il nuoto italiano scrive una delle sue pagine più belle a livello olimpico con Domenico Fioravanti. Il ranista azzurro è autore di una fantastica doppietta conquistando il titolo olimpico sia nei 100m che nei 200m diventando il primo nuotatore italiano a conquistare due medaglie d’ oro nella stessa edizione.
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    Vincere nello stesso anno il Giro d’ Italia ed il Tour de France è impresa riservata a pochissimi nel panorama del ciclismo mondiale ed un romagnolo dalla testa pelata, soprannominato il “pirata” di cui nome fa Marco Pantani, nel 1998 riesce nell’ impresa vincendo la corsa rosa in un duello emozionante con il russo Pavel Tonkov e la Grand Boucle schiantando in montagna il kaiser tedesco Ian Ullrich. Un personaggio rimasto nei cuori di tutti, sportivi e non.
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    È una maglia che un ciclista indossa per un anno intero e che simboleggia il titolo di campione del mondo. Gianni Bugno riesce nell’ impresa di indossarla per due anni consecutivi realizzando una fantastica doppietta, vincendo il titolo mondiale su strada a Stoccarda nel 1991 e l’ anno dopo a Benidorm nel 1992.
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    La maratona è la gara di chiusura di ogni olimpiade ed in due occasioni l’ ultimo inno ascoltato è stato quello italiano. Anno 1988, Seoul Corea del Sud, un fantastico Gelindo Bordin stacca tutti nella torrida strada coreana conquistando una storica medaglia d’ oro nella maratona olimpica. L’ impresa viene ripetuta ad Atene, nel 2004 la culla delle olimpiadi moderne dove un altro maratoneta azzurro batte tutti gli avversari arrivando in solitudine al traguardo. Il suo nome è Stefano Baldini che con la medaglia d’ oro chiude una delle olimpiadi più vittoriose dello sport italiano.
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    La parola motori in Italia ha un solo unico significato, Ferrari. La casa di Maranello rappresenta sicuramente in maniera unica il Made in Italy al mondo, frutto di una combinazione vincente di eleganza, lavoro e competenza ai massimi livelli. L’ esempio arriva sicuramente dalla formula 1, competizione simbolo a livello mondiale dell’ efficienza della casa di Maranello. Più di mezzo secolo di competizioni con molte squadre alla ribalta ma con una sempre presente e soprattutto vincente con un simbolo rappresentato da un cavallino rampante ed un colore inconfondibile, il rosso.

    Nella sua grande storia sportiva l’ Italia ha avuto molti fuoriclasse ma pochi possono vantarsi di essere considerati i più forti di tutti i tempi nel proprio sport. Sicuramente uno di questi è un pesarese nato a Tavullia nel 1979 e con un numero sempre fisso, il 46. Il suo nome è Valentino Rossi pilota del motociclismo mondiale che ha saputo unire ironia, intelligenza e spirito vincente, caratteristiche uniche del popolo italiano. Campione del mondo in tutte le classi, 125, 250, 500 e Motogp con tante marche, Aprilia, Honda e Yamaha. Ma è quest’ anno che il tricolore potrà sventolare unito sul podio, grazie al connubio tra il campionissimo e la Ducati.

  • Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Finisce l’era Benetton per quanto riguarda il basket e la pallavolo nella città di Treviso. La nota famiglia trevigiana ha deciso infatti di interrompere a partire dal 2012 il binomio che legava il marchio alle due squadre, appunto Benetton per la pallacanestro e Sisley per il volley, che durava dagli anni ’80 mentre continuerà a sponsorizzare il Rugby e le giovanili di basket e pallavolo. Lo ha annunciato Gilberto Benetton in una conferenza stampa:

    E’ stata una decisione medidata e sofferta. Continueremo l’impegno sociale con i giovani. Il resto è ormai diventato troppo costoso, ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati. Mi sono un po’ disamorato e le nuove leve della famiglia non spingono per lo sport“.

    Le due squadre trevigiane hanno avuto sotto il marchio Benetton il loro periodo di massimo splendore conquistando la bellezza di 14 scudetti (9 nella pallavolo e 5 nel basket) 13 Coppe Italia (8 nel basket e 5 nella pallavolo), 11 Supercoppe italiane (7 nella pallavolo e 4 nel basket) oltre a diversi successi in abito europeo, soprattutto per la Sisley che trionfò per 4 voltre in Champions League.

  • Pallavolo: punto di tacco di Savani. Video

    Pallavolo: punto di tacco di Savani. Video

    Diabolik Savani continua a stupire, questa volta però non è una delle sue potentissime e precise schiacciate a far parlare di lui ma di un punto fatto di tacco nella partita tra la sua Lube Banca Marche Macerata ed Itas Diatec Trentino

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  • Russia campione del mondo, Brasile sconfitto 3-2. Italia alla fine quinta .

    Russia campione del mondo, Brasile sconfitto 3-2. Italia alla fine quinta .

    Il primo parziale è molto combattuto con le brasiliane che partono forte e con la Russia che ci mette un po’ a carburare. Comunque la Gamova si dimostra in forma a differenza della Sokolova e si arriva sul 21 pari, quando le brasiliane con Sheila e Jaqueline su tutte, sfruttano una delle tante pause avute nel set dalla Russia, chiudendo 25-21 con un parziale di 4 a zero finale.

    Nel secondo set, le russe non si perdono d’ animo e con un’ attacco micidiale, schiantano le brasiliane facendole vacillare nel loro reparto più importante e cioè la difesa chiudendo il set per 25-17. Le brasiliane riescono però a reagire, come le russe ed il terzo set risulta essere molto combattuto Jaqueline e Sheila ritrovano smalto in attacco ed il set si chiude per le verde oro per  25-20.

    Finisce qui il mondiale per le brasiliane, infatti la Russia non lascia più scampo al Brasile e la Gamova diventa inarrestabile con 35 punti finali, il risultato è una netta vittoria del quarto set per 25-14 ed un Tie break controllato e vinto per 15-11.

    Russia-Brasile 3-2 (21-25,25-17,20-25,25-14,15-11)

    L’ Italia alla fine chiude al quinto posto, infatti dopo la netta vittoria di ieri sulla Serbia per 3-0, identico risultato anche contro la Turchia nella finalina, appunto per il 5-6 posto. Le ragazze azzurre hanno avuto la meglio nei confronti della nazionale turca in tre set molto combattuti, chiusi tutte e tre con uno sprint finale. Si chiude così un mondiale un po’ deludente per l’ Italia, dove un posto in semifinale era sicuramente alla sua portata ma reso impossibile dal suicidio sportivo causato dalla sconfitta contro la Repubblica Ceca, nella prima fase per 3-2, quando si era avanti per due set a zero.

    Italia-Turchia 3-0 (25-23, 25-20, 25-21)

  • Addio medaglie, Italia sconfitta da Cuba 3-2.

    Addio medaglie, Italia sconfitta da Cuba 3-2.

    L’ impresa delle ragazze di Massimo Bardolini, di riuscire a conquistare un posto in semifinale ai mondiali nipponici si è fermata davanti a Cuba, la nazionale caraibica ha avuto la meglio in un match combattutissimo, finito al Tie break sul 24-22.

    Come al solito le azzurre non partono bene e subiscono i continui attacchi cubani, ma la tenacia e la voglia di non mollare la lotta per le medaglie fanno sì che l’ Italia recuperi iniziale svantaggio e conquisti la prima frazione con il punteggio di 25-16. Il secondo set è fotocopia del primo, ma questa volta il rientro azzurro non si produce anche, e soprattutto, a qualche errore in più delle ragazze italiane che non riescono a sfruttare le palle set avute a disposizione, consentendo a Cuba di aggiudicarsi la seconda frazione per 24-26.

    Il terzo set fa vedere una nazionale azzurra bella e convincente, gli attacchi funzionano con continuità e fluidità, mentre le ragazze cubane si producono in qualche errore in più frutto soprattutto, della giovane età. Ma è nel quarto set che la squadra di Bardolini si gioca tutto e purtroppo Cuba, ritrova il gioco smarrito nella precedente frazione, frutto di attacchi potenti, con le nostre ragazze impotenti a muro.

    Si arriva quindi al Tie break, dove l’ Italia ci mette l’ orgoglio, dato che i set conquistati da Cuba le fanno svanire qualsiasi possibilità di accesso alle semifinali, ma Cuba grazie alla sua giocatrice migliore, Carceres rimane attaccata al parziale, riuscendo poi a prevalere al fotofinish.

    Si chiude così, la possibilità per le azzurre di salire sul podio con il rimpianto di aver buttato con ogni probabilità la qualificazione alle semifinali, nel match perso contro la Repubblica Ceca e nella sconfitta netta in termini si set e di punti, contro il Brasile.

    Italia-Cuba 2-3 (25-16, 24-26, 25-21, 23-25, 22-24)

  • Si spera ancora, grande Italia e Stati Uniti ko 3-1.

    Si spera ancora, grande Italia e Stati Uniti ko 3-1.

    Stupenda vittoria per le ragazze di Bardolini che impongono la prima sconfitta agli Stati Uniti in questo mondiale per 3-1 continuando a sperare per un posto in semifinale.

    L’ Italia parte bene, a differenza dei precedenti incontri ed il set si mette subito sui binari giusti per i colori azzurri. In attacco non si sbaglia nulla, con la Ortolani e la Del Core sugli scudi con 5 punti a testa ed in difesa la Cardullo è insuperabile. Gli Stati Uniti peccano in ricezione ed il risultato è un per le ragazze azzurre.

    Il secondo parziale vede gli Stati Uniti più presenti in campo ed il set risulta essere più equilibrato. Il break viene però realizzato dalle ragazze americane che sul 11 pari, realizzano un parziale di 6 punti grazie alla battuta della Tom. Ma l’ Italia dimostra di non voler mollare il set e piano piano, grazie soprattutto ad una fantastica Cardullo in difesa, riesce a colmare il gap, conquistando addirittura un set point sul 24-23. Ma la Piccinini non riesce a chiudere e gli Stati uniti raggiungono la vittoria del set grazie alla Tom.

    Bardolini è molto bravo a rincuorare le ragazze italiane ed infatti il terzo set si apre molto bene, con le azzurre subito avanti e che costringono un time out statunitense sul 11-6. La pausa funziona e le ragazze americane rientrano, grazie anche agli errori in attacco, prima della Del Core e poi della Piccinini. Ma team USA non ne approfitta e rimette in partita l’ Italia con gli errori in attacco della Glass e della Tom in ricezione. Si arriva punto a punto, ma questa volta sono le azzurre a chiudere al fotofinish sul 27-25.

    Continua anche nel quarto set l’ equilibrio che ha contraddistinto tutto il match, le americane entrano in campo non risentendo della sconfitta del terzo parziale e dal canto suo, anche le italiane si dimostrano concentrate in tutte le zone del campo. Come nel terzo parziale, gli Stati Uniti realizzano il break a metà set, conquistando 4 punti di vantaggio e portandosi sul 20-16. Ma ancora le ragazze azzurre dimostrano di avere carattere da vendere riportandosi con la Ortolani sul 20-19, finendo così di nuovo punto a punto per la conquista del set. Bardolini inserisce la Grisanti e la Bosetti per alzare il muro e la mossa funziona con l’ Italia che conquista il primo match point sul 25-24, ma è il secondo che regala alle ragazze azzurre, la vittoria finale con uno scambio lunghissimo e sofferto chiuso dall’ errore della Hooker.

    Adesso per l’ Italia ci sarà martedì prossimo, la Thailandia con sempre un solo risutato a disposizione e cioè la vittoria.

    Italia – Stati Uniti 3-1 (25-16,24-26,27-25,27-25)