Categoria: Altri sport

  • NHL: Capitals numeri 1 ad Est, crollo Detroit, Ducks scatenati contro gli Sharks

    NHL: Capitals numeri 1 ad Est, crollo Detroit, Ducks scatenati contro gli Sharks

    8 le partite disputate nella notte NHL (e tutte vittorie interne).

    Boston batte gli Islanders per 3-2, i Devils ne fanno 4 ai Maple Leafs (Kovalchuk, Tedenby, Tallinder ed Elias), Washington si prende il seed numero 1 della Eastern Conference con il successo per 5-2 su Florida (Ovechkin un goal e 2 assist).

    Incredibile tracollo dei Detroit Red Wings che cadono 3-0 sul campo dei Carolina Hurricanes (che così mantengono ancora vive le speranze playoff) per opera dei goal di Joslin, Skinner e Cole.

    Importante affermazione dei campioni in carica dei Blackhawks che in overtime hanno la meglio dei Saint Louis Blues per 4-3 dopo essere stati in svantaggio 2-0. Decisivo il goal di Toews. Chicago mantiene un buon margine a 2 giornate dalla fine sugli Stars. Calgary ne fa 6 agli Oilers (con tripletta, la 12esima in carriera, di Iginla a cui si deve aggiungere un assist) ma viene estromessa dalla lotta playoff della Western Conference. Per gli Oilers invece matematico peggior record della Lega e prima scelta assoluta in arrivo al prossimo Draft per cercare di ricostruire.

    I Kings battono i Coyotes agli shootout (3-2) e si qualificano per la post season mentre sorprende il KO degli Sharks ad Anaheim con i Ducks letteralmente scatenati che ne fanno 6 alla seconda migliore squadra ad Ovest: a fare la differenza il trio Perry (tripletta per lui più un assist), Selanne (un goal ed un assist) e Fowler (una rete per lui). Inoltre da segnalare la prestazione di Getzlaf autore di ben 4 assist.

    Risultati NHL del 6 aprile 2011

    Boston Bruins-New York Islanders 3-2
    New Jersey Devils-Toronto Maple Leafs 4-2
    Washington Capitals-Florida Panthers 5-2
    Carolina Hurricanes-Detroit Red Wings 3-0
    Chicago Blackhawks-Saint Louis Blues 4-3 (overtime)
    Calgary Flames-Edmonton Oilers 6-1
    Los Angeles Kings-Phoenix Coyotes 3-2 (shootout)
    Anaheim Ducks-San Josè Sharks 6-2

  • Masters Augusta: Mickelson favorito, speranze per i fratelli Molinari

    Masters Augusta: Mickelson favorito, speranze per i fratelli Molinari

    Dal 7 al 10 Aprile prenderà il via, ad Augusta in Georgia, la 75 esima edizione del Masters Tournament, prestigioso torneo golfistico di fama mondiale, uno dei quattro major della stagione golfistica, l’unico dei quattro ad essere giocato ogni anno sullo stesso percorso, con il più basso numero di partecipanti, solitamente meno di 100 giocatori, cui possono accedere anche i vincitori dei principali campionati dilettantistici.

    L’attenzione è puntata principalmente sul campione uscente, Phil Mickelson, soprannominato Lefty per il suo swing mancino, golfista 41 enne di San Diego, numero tre al mondo, il quale – in virtù di una regola del Masters – dopo la vittoria dello scorso anno, potrà partecipare a vita a questo torneo. Il golfista californiano è apparso in grande spolvero con la vittoria dello Houston Open di domenica scorsa. Ma gli esperti non trascurano le potenzialità degli Europei, e soprattutto del tedesco Martin Kaymer, numero uno nella classifica mondiale, e l’inglese Lee Westwood, numero due del ranking mondiale.

    Phil Mickelson, però, pare intenzionato a difendere la sua vittoria dello scorso anno e, dopo la vittoria in Texas della scorsa settimana, ha dichiarato il suo ottimismo per il torneo, evidenziando le sue sensazioni positive:  “La vittoria in Texas mi ha dato molta fiducia, perché ho avvertito un bel feeling con il gioco. Mi sembra di vivere le stesse sensazioni del 2006 quando mi imposi nel BellSouth Classic, la settimana prima di venire ad Augusta. Per vincere su questo percorso non è importante la potenza, ma è necessario sfruttare al massimo i propri punti di forza e controllare il gioco corto”.

    Inoltre, l’attenzione e la curiosità del grande pubblico saranno puntate anche sul golfista più celebre e discusso al mondo – per le note vicende di gossip e tradimenti coniugali- ex numero uno del mondo che, però, non vince una competizione da oltre un anno: Tiger Woods.

    Lo statunitense è apparso ottimista nelle dichiarazioni di questi giorni, nonostante il clima di scarsa fiducia nei suoi confronti dovuto alle sue deludenti prestazioni recenti: “Sono qui da una settimana e ho provato più volte il percorso. Si presta al gioco lungo e mi attendo dei green velocissimi. Non sono tra i favoriti? Nessun problema”.

    Capitolo italiani, ossia fratelli Molinari. Edoardo e Francesco, per il secondo anno consecutivo, disputeranno insieme il primo major stagionale ed in loro sono riposte le speranze azzurre.

    Francesco Molinari ha partecipato all’Houston Open e nelle fasi finali è parso in difficoltà, mentre Edoardo nelle settimane scorse si è classificato al dodicesimo posto nell’Arnold Palmer Invitational.

    Il programma dei terzetti che scenderanno sul green nella prima giornata sarà il seguente: nel primo giro, Francesco Molinari partirà alle 10.30, ora locale, con Ernie Els e Hunter Mahan. Subito dopo, alle ore 10,41 locali, sarà il turno di Tiger Woods con Graeme McDowell e Robert Allenby.

    Alle ore 13,15, invece, Edoardo Molinari sarà sul green insieme a Paul Casey ed a Bubba Watson; infine, alle ore 13,48 locali, sarà la volta del campione uscente Phil Mickelson, insieme con Geoff Ogilvy e con il dilettante Peter Uihlein.

    L’interesse per la vittoria, oltre che per il prestigio connesso ad un torneo di tale livello, uno dei quattro tornei più importanti della stagione del golf professionistico – insieme con l’Us Open, il British Open ed il Pga Championship – sarà sicuramente legato anche alla conquista del montepremi finale: dovrebbe aggirarsi attorno ai 7,5 milioni di dollari.

  • Tennis, stop Pennetta e rinuncia alla Fedcup

    Tennis, stop Pennetta e rinuncia alla Fedcup

    Dopo Francesca Schiavone anche Flavia Pennetta deve rinunciare al prossimo turno di Federation Cup che vedrà l’ Italia opposta alla Russia il 16 ed il 17 aprile a Mosca.

    Mentre il forfait della milanese è frutto della necessità di quest’ ultima di dedicarsi e prepararsi meglio all’ imminente stagione sulla terra battuta, quello della brindisina è causato da problemi fisici. Infatti, La risonanza magnetica alla quale Flavia si è sottoposta a Barcellona per valutare l’entità dell’infortunio alla spalla che l’aveva già costretta al forfait a Marbella dove difendeva il titolo vinto lo scorso anno, ha dato esito negativo e i medici le hanno consigliato di fermarsi. Nonostante le cure dei fisioterapisti, a Miami la scorsa settimana la situazione era, infatti, peggiorata.

    Al posto della Pennetta è stata convocata Alberta Brianti, ma anche la Russia deve far fronte a qualche rinuncia illustre, Maria Sharapova non sarà presente ma ovviamente le assenze più importanti sono in casa Italia visto che la Russia potrà comunque contare sulla numero 3 del mondo Vera Zvonareva, sull’ex top 5 Svetlana Kuznetsova, insomma servirà una vera e propria impresa, forse al limite dell’ impossibile.

  • Doping: lotta o liberalizzazione?

    Doping: lotta o liberalizzazione?

    Negli ultimi anni l’accostamento sport-doping è stata una triste consuetudine, alla quale si è finiti per abituarsi, soprattutto nel mondo del ciclismo. Gli inasprimenti dei controlli non sembrano avere apportato l’effetto desiderato, ed, al contrario, pare che le sostanze adoperate si evolvano sempre di più, incrementando la difficoltà di rilevazione così come la pericolosità sia nel breve che nel lungo periodo.

    Il mercato parallelo delle sostanze illecite è più che mai in una fase di florida espansione poichè la domanda non accenna a decrescere.

    In accordo con il principio che afferma “quando il nemico non si può combattere conviene allearsi a lui”, il celeberrimo oncologo Umberto Veronesi, sulla scia del procuratore antidoping Ettore Torri, giunge ad una proposta provocatoria, che permetterebbe di risolvere la problematica nei suoi aspetti più pericolosi. “Non converrebbe liberalizzare il doping mettendo al bando solo ciò che fa male. Prendete l’Epo: chi assicura che faccia male? Chi va in montagna per 15 giorni ottiene gli stessi effetti. Se il problema è etico e vogliamo mettere tutti sullo stesso piano, si può pensare di liberalizzare. Da liberale convinto, ho un approccio meno latino e più pragmatico: noi abbiamo il diritto, non il dovere, alla salute”.

    Un’impostazione rivoluzionaria, soprattutto poichè proviene dal pensiero di un medico tanto autorevole, oltre che ex Ministro della Salute. Andando al nocciolo della questione, i punti salienti sono due: affrontare la vicenda con atteggiamento paternalista, a tutela della salute degli atleti oltre che della trasparenza del gioco, portando avanti i valori della correttezza e della trasparenza; oppure, arrendersi all’impossibilità di sradicare un fenomeno tanto diffuso, all’impossibilità di combattere la mentalità della “corsa alla vittoria a tutti i costi”, alla difficoltà di adeguare i controlli all’evoluzione della ricerca farmaceutica ed ai fortissimi interessi economici in ballo, limitandosi a costatare l’esistenza del fenomeno ed evitandone gli aspetti più degenerativi.

    La prima strada implica il prevalere della morale, ed in apparenza è la più giusta, ma finora tale impostazione non è stata in grado di arginare il fenomeno. Principalmente, è un problema di mentalità e, dunque, è difficile estirparlo quando è già esploso, quando le soluzioni possono essere solo dei rimedi parziali e temporanei, ed occorrerebbe agire “alla radice”, sulla cultura dello sport pulito a “monte”, nelle squadre giovanili e nelle palestre, coltivando la mentalità del “divertimento”, in contrasto all’ossessione del risultato con ogni mezzo.

    L’attuale dichiarazione di Veronesi andrebbe ben contestualizzata. E’ una provocazione che vuol fare emergere l’impossibilità di arginare il fenomeno con i mezzi che si adoperano adesso: o si agisce diversamente, oppure si finisce per sprecare risorse destinabili ad altro. Non a caso, molti sportivi si sono espressi in modo concorde allo scienziato.

    Francesco Moser, celebre ex ciclista italiano, dichiara: “Se non riusciamo ad utilizzare un sistema efficace che permetta il controllo per tutti, allora è bene liberalizzarlo per aggirare il problema”. Così come afferma lo sciatore statunitense quattro volte campione del mondo, Bode Miller: “Penso che sia una cosa giusta perché vuol dire dare le stesse possibilità a tutti e questo non ha niente a che vedere con ciò che è bene e ciò che è male. Se tutto viene autorizzato è giusto, se tutto viene proibito è giusto ugualmente. Il problema – ha concluso il quattro volte campione del mondo – è che i controlli antidoping non hanno niente a che fare con l’equità, coloro che vogliono doparsi arrivano ai test senza alcun problema e i controlli non servono a niente se non a perdere denaro e tempo”.

    Il mondo dello sport italiano, però, non ha colto – o ha preferito non farlo – il reale senso delle affermazioni dell’autorevole Umberto Veronesi. Il presidente del Coni Gianni Petrucci, a tal proposito, ha dichiarato: “Rispetto uno scienziato come il professor Veronesi ma non condivido quanto ha detto. Io ho la responsabilità ed il dovere di tutelare i giovani e rispettare le leggi”.

  • NHL: Sharks a valanga, Bruins sorpresi dai Rangers

    NHL: Sharks a valanga, Bruins sorpresi dai Rangers

    2 le gare disputate nella notte NHL.

    I San Josè Sharks si riprendono il secondo posto nella Western Conference (a discapito dei Red Wings) stritolando per 6-1 i Kings nel derby californiano. Gli “Squali” vanno a segno con 6 marcatori diversi segnando ben 4 goal nel secondo periodo e confermandosi come una delle squadre più in forma in vista dei playoff.

    Vittoria di importanza capitale per i Rangers sui Bruins in rimonta per 5-3: grande prova al Madison per New York che sotto per 3-0 in apertura di secondo periodo riesce a reagire alla grande chiudendo la seconda frazione già sul 3-2 e con un solo goal di svantaggio (grazie alla doppietta di Prospal). Nel terzo periodo in meno di 3 minuti dal 16esimo inoltrato fino al 19esimo) i padroni di casa prima acciuffano il pareggio con Dubinsky, poi passano avanti al 17esimo con Sauer e in chiusura mettono a segno la rete della sicurezza con Stepan. E la qualificazione alla post season è ad un passo ormai.

    Risultati NHL del 4 aprile 2011

    New York Rangers-Boston Bruins 5-3
    San Josè Sharks-Los Angeles Kings 6-1

  • Tennis, Djoker imbattibile, Nadal tentenna ma Federer?

    Tennis, Djoker imbattibile, Nadal tentenna ma Federer?

    Sono passati i primi tre mesi di un 2011 tennistico che ha un unico protagonista, dominatore in lungo e in largo dei campi in cemento australiani, arabi ed americani.

    Novak Djokovic è assolutamente un giocatore rinato, attenzione, quando parliamo di rinascita non vuol dire che 5 mesi fa il serbo era nelle retrovie, anzi, il suo talento gli ha permesso di navigare sempre a vista delle prime posizioni, ma da quando ha conquistato la Coppa Davis con la sua nazionale a Dicembre, praticamente la parola sconfitta è sparita dal suo vocabolario. Sarà il nuovo psicologo, il nuovo nutrizionista ma quello che colpisce in Nole è la nuova fiducia con cui scende in campo, fiducia che gli permette di recuperare sia ad Indian Wells che a Miami un set a Nadal colui che le rimonte le attuava ma non le subiva mai.

    Proprio il maiorchino ha dimostrato che il suo tennis è ancora di assoluto livello con le finali ai Masters americani, ma adesso si arriva a casa sua, la terra rossa dove il mancino di Manacord deve difendere la bellezza di 7000 punti, frutto del dominio attuato in un 2010 perfetto che lo ha visto vittorioso in tutti i più importanti tornei sul rosso. Sarà il nuovo banco di prova per Nadal che dovrà respingere l’ attacco di Djokovic al trono mondiale.

    E Federer? Si proprio lui, il tennista più forte e talentuoso di tutti i tempi vive forse la parabola discendente di una carriera sontuosa, coronata da 16 slam e di una bellezza tennistica al limite della perfezione. Il 2011 lo ha visto sconfitto due volte da Nadal, tre da Djokovic ed anche una da Andy Murray, forse indizio che il suo tennis, ma soprattutto la sua testa, non è capace di reggere più simili match.

  • Tennis, la Schiavone rinuncia alla Fed Cup: “Mi Dispiace abbandonare le compagne”

    Tennis, la Schiavone rinuncia alla Fed Cup: “Mi Dispiace abbandonare le compagne”

    Francesca Schiavone ha deciso di rinunciare alla convocazione in nazionale in vista del prossimo turno di Federation Cup previsto dal 16 al 17 aprile contro la Russia, in trasferta, a Mosca.

    La decisione è stata presa dalla milanese in vista dell’ imminente inizio della stagione sul rosso in cui la n. 4 del mondo deve difendere molti punti, tra cui la vittoria del Roland Garros. Decisione molto sofferta della leonessa che dichiara: Indossare la maglia azzurra è per me un grande onore ed una grande emozione, ma contro la Russia non ci sarò per poter preparare al meglio la stagione sulla terra. Mi mancheranno le ragazze ed il team, perché non solo siamo forti ma anche molto legati. Naturalmente seguirò con molta partecipazione la sfida in tv. In bocca al lupo, ragazze!”.

    Sicuramente la Federazione italiana non adotterà gli stessi provvedimenti presi con Bolelli e Seppi che in passato rifiutarono la maglia azzurra per concentrarsi meglio sui tornei con risultati a dir poco deludenti ed imbarazzanti con la conseguenza di essere esclusi dalle successive convocazioni. Tuttavia, è opinione di che vi scrive, che la decisione della Schiavone sia alquanto discutibile, il livello del tennis femminile negli ultimi anni si è molto abbassato e la milanese con la maturità raggiunta in questi anni può, anzi poteva visto la sua decisione, dedicarsi sia alla nazionale che alla terra rossa considerando che è la sua superficie preferita. Si spera che questa decisione non le dia ulteriori pressioni e che non ottenga gli stessi risultati dei suoi predecessori Simone Bolelli ed Andreas Seppi.

  • Tennis, Djokovic concede il bis, batte Nadal e fa sua Miami

    Tennis, Djokovic concede il bis, batte Nadal e fa sua Miami

    Fantastica finale a Key Biscayne con Novak Djokovic che supera Rafael Nadal in tre set 4-6, 6-3, 7-6 ripetendo il successo in rimonta conquistato a Indian Wells due settimane fa e mantenendo l’ imbattibilità, infatti Nole non conosce sconfitta in questo 2011, frutto delle vittorie agli Australian Open, a Dubai, Indian Wells ed infine Miami.

    La partenza di Nadal nel primo set è la fotocopia di quella effettuata ad Indian Wells, il serbo non riesce ad opporre grande resistenza ed il maiorchino si porta subito sul 4-1. Djokovic non attende il secondo set per reagire come successe due settimane fa in California e riesce a recuperare un break dei due concessi allo spagnolo. Tuttavia la rimonta non si completa e Nadal chiude la prima frazione sul 6-4.

    Il serbo ha comunque dimostrato di esserci nel finale della prima frazione, ed infatti nel secondo set cambia la musica con il serbo che si porta subito avanti nel punteggio. L’ andamento del punteggio è uguale alla al primo set ma a ruoli invertiti, Nadal tenta un riaggancio vanificato dalla solidità in battuta di Djokovic.

    Nel terzo set regna l’ equilibrio con i due giocatori che rischiano di strapparsi il servizio a vicenda, scambi molto prolungati e colpi vincenti al cardiopalma fanno alzare di molto, se ce ne fosse ancora bisogno, la qualità del match che diventa bellissimo. Non ci sono break e si arriva al tie break, dove i primi 4 punti sono dei mini break, ma è Djokovic che riesce per primo a tenere i due punti del proprio servizio per poi portarsi sul 6-2. Qui Nadal riesce ad annullare due match point consecutivi ma Djokovic con uno splendido dritto buca Nadal facendo suo il torneo e mantenendo una fantastica imbattibilità frutto di 26 vittorie su altrettanti incontri.

  • Tennis, Gioia Azarenka a Miami. Attesa per la finale Nadal vs Djokovic

    Tennis, Gioia Azarenka a Miami. Attesa per la finale Nadal vs Djokovic

    La bielorussa Viktoria Azarenka conquista il torneo di Miami battendo in finale la russa Maria Sharapova in due set, 6-1 6-4 in un match ravvivato solo nel secondo parziale ma che nel complesso non è mai stato in discussione con la russa sempre sotto nel punteggio e soprattutto nel gioco.

    L’ inizio del match è a senso unico con la bielorussa che conquista il primo set per 6-1 ma la prosecuzione non cambia con la Sharapova che va sotto 4-0 anche nel secondo. La Azarenka ha avuto la palla per il 5-0 e poi si è un po’ persa, consentendo alla Sharapova di risalire fino al 4-3. Sul 5-3 Victoria ha mancato due match point che la Sharapova ha annullato con due vincenti, ma sul 5-4, alla terza palla match, Masha è capitolata. Per la Azaenka si tratta del secondo successo a Miami dopo il trionfo del 2009 in finale su Serena Williams (fu 6-3 6-1), del sesto titolo della carriera dopo Brisbane, Memphis e Miami 2009, Stanford e Mosca 2010. Con questo successo la Azarenka consolida la sua posizione all’interno delle top ten mentre Maria Sharapova ci ritorn dopo due anni di assenza.

    Attesa alle 19 italiane per la finale maschile tra Novak Djokovic e Rafael Nadal, il bilancio è largamente favorevole a Nadal, che comanda 16-8. Nelle finali siamo 5-1 Nadal, sul cemento all’aperto 6-3 Djokovic. Il serbo è imbattuto da 25 match e mai nessuno nella storia è riuscito a vincere da gennaio ad aprile l’Open d’Australia, Indian Wells e Miami senza subire sconfitte.

  • Vela, America’s Cup, le World Series iniziano in Portogallo

    Vela, America’s Cup, le World Series iniziano in Portogallo

    Si inizia il 6 agosto a Cascais, in Portogallo (6-14/8), si prosegue in Inghilterra a Plymouth (10-18 settembre) e si terminerà per questo 2011 a San Diego, in California probabilmente ad inizio dicembre, queste sono le tre tappe del 2011 della World Series che sono state annunciate.

    Sono 15 i team che hanno manifestato il proprio interesse per la Coppa e 12 le nazioni interessate. Quanti di questi team, poi, parteciperanno realmente alla 34ma America’s Cup è tutto da vedere. Ad oggi, se si guardano le effettive possibilità economiche dei team iscritti, la mano sul fuoco può essere messa su tre soli team: Oracle, Artemis e New Zealand. Alla mezzanotte del 31 erano stati depositati 14 dossier, di cui dodici accettati e due sospesi in attesa di verifica. Nei due c’è anche l’italiano Venezia Challenge, che questa mattina ha comunicato l’accettazione della sua iscrizione. Ufficialmente, però, i nomi comunicati da  sono quelli di Aleph (Francia), Artemis Racing (Svezia), China Team (Cina), Emirates Team New Zealand (NZL), Energy Team (Francia), Mascalzone Latino (Italia), Oracle Racing (USA), Team Australia (Australia).

    Richard Worth, Presidente dell’AC ha poi spiegato la scelta delle sedi dove si svolgeranno le World Series nel 2011:” Abbiamo scelto luoghi che riflettono il prestigio dell’America’s Cup e che permettono agli spettatori a terra di ammirare lo spettacolo in mare. Come nel caso di San Francisco, il primo luogo selezionato, per la World Series offriremo la possibilità di uno spettacolo in diretta, cosa che dovrebbe permettere a moltissime persone di vedere questo sport. “

    Queste tappe della  World Series si disputeranno con delle regate di flotta e dei match race e, alla fine di ogni stagione, ci sarà un campione di classe. La seconda parte del programma delle World Series sarà resa nota entro il mese di ottobre