Bentornato in A1 Rari Nantes Sori, un altro pezzo di tradizione ligure va a dare lustro il massimo campionato della pallanuoto italiana.
Lo fa dopo una esaltante stagione in serie A2 conclusa con una finale dall’alto tasso tecnico ed emotivo come è stata quella con il Lavagna, vinta dai ragazzi granata a gara tre dopo che i primi due incontri si erano conclusi ai tiri di rigore.
Torna in A1 grazie uno degli allenatori più giovani della categoria Alessandro Cavallini, probabilmente il più titolato allenatore della storia dei campionati giovanili; il quale si affaccia alla classe regina per la terza volta dopo le prime due sfortunate esperienze con la Rari Nantes Camogli (entrambe concluse con una retrocessione).
Cavallini potrà contare su un esperienza rafforzata in questi anni, un esperienza che sarà fondamentale nella gestione di questo difficile campionato ma soprattutto nella gestione di un gruppo giovane dotato di molto talento ma con pochissimi atleti ad aver già militato in serie A.
Unico uomo di comprovata esperienza a disposizione del mister è senza dubbio Francesco Ferrari, protagonista di grandi stagioni e capace di gestire ottimamente la difesa granata fungendo anche da chioccia per il suo secondo portiere Francesco Massaro che avrà a disposizione un grande maestro per arrivare al pieno consolidamento del suo potenziale.
Rari Nantes Sori
Rispetto alla passata stagione tre sono le cessioni da parte della società del presidente Polipodio: Rocchi è andato a Trieste per continuare la sua crescita professionale grazie alle attenzioni di Mister Piccardo; dopo un giovane interessante un giocatore che di stagione ne ha vissute tante e lascia Sori dopo la promozione per accasarsi alla Telimar Palermo per un altro campionato da protagonista lui è Enrico Trebino.
Ultima cessione è quella di Filip Vuleta, bomber della squadra nella cavalcata trionfale che è volato in Sardegna alla Promogest Cagliari.
Tre importanti cessioni che sono state debitamente sostituite grazie anche al lavoro del nuovo ds Mino Marsili che ha portato a disposizione di Cavallini giocatori come Briecic dallo Jadran, Ivosevic dalla Stella Rossa, Privitera dal Catania e perché oramai va di moda un po’ di Brasile in ogni formazione Cavallini ha riportato in Italia una sua vecchia conoscenza come Paulo Salemi (membro della formazione di Rudic agli ultimi Mondiali).
Ma tecnicamente parlando l’acquisto più interessante è quello di Davide Steardo: figlio d’arte che dopo anni promettenti in giro per l’Italia nella passata stagione ha lasciato l’attività poco dopo l’inizio della preparazione con la Bpm Sport Management Verona. Un anno di ripresa e di rinascita per un giocatore dal talento cristallino che saprà e dovrà dare un grosso contributo per la lotta playout.
Acquisti importanti ma sicuramente le forze per arrivare alla salvezza Cavallini le dovrà prendere dai giovani del vivaio, suoi piccoli soldati che il mister ligure saprà preparare al meglio per affrontare i grandi campioni che affronteranno, una sfida che potrà solamente farli crescere in vista della loro futura carriera.
E’ stata una seconda giornata con partite avvincenti quella giocatasi tra venerdì e sabato, aspettando i posticipi di domani. La Rari Nantes Florentia conquista i suoi primi tre punti nello scontro diretto contro l’Ortigia, bene il Posillipo nell’anticipo del venerdì, anche se qualche progresso del Trieste c’è stato. Punteggio pieno anche per la Pro Recco e lo Sport Management, ma le romane Lazio e Vis Nova hanno ben figurato. Domani sarà la volta delle altre gare, con un’Acquachiara stremata dalle fatiche di Coppa dovrà vedersela contro il Bogliasco, la Canottieri volerà in Liguria per affrontare il Savona, mentre il Sori sarà impegnato a Brescia.
Rari Nantes Florentia 2015 / 2016
PALLANUOTO TRIESTE – POSILLIPO 4 – 9
( 3 – 3 ; 1 – 1 ; 0 – 3 ; 0 – 2 )
Pallanuoto Trieste: Jurisic, Podgornik, Petronio, Ferreccio F., Giorgi, Giacomini, Popovic 1, Rocchi N., Elez 1, Henriques Berlanga, Guimaraes 2, Mezzarobba, Vannella. All. Piccardo. Robertozeno Posillipo: Caruso, Cuccovillo 1, Marinic Kracig 1, Foglio, Klikovac 2, Russo E., Dolce 1, Gallo 2, Buslje, Saviano, Briganti L., Saccoia 2, Mauro. All. Occhiello. Arbitri: Bianchi e Piano. Superiorità numeriche: Pallanuoto Trieste 1/8, Posillipo 3/9
Note: uscito per limite di falli Rocchi (T) nel quarto tempo.
Paride Saccoia
Partiamo dalla gara che andata in scena alla Bruno Bianchi tra Pallanuoto Trieste e RobertoZeno Posillipo. La prima in casa per gli alabardati, pubblico delle grandi occasioni, e un Gustavo ” Grummy ” Guimaraes in più, ma ci vogliono quattro minuti per vedere il primo gol, di marca posillipina, con Paride Saccoia. Regna l’equilibrio, con il Trieste attento dietro e salvato anche dalle parate di Jurisic, migliore dei suoi e preciso davanti non solo con il brasiliano, ma anche con Elez e Popovic, una macchina dei due metri il croato. Primi due tempi che terminano in parità, poi il black out, qualcosa inizia a non girare più, Trieste non riesce più a segnare fino alla fine dell’incontro, con i tiri imprecisi che si infrangono sulle braccia di Caruso, degno sostituto del titolare tra i pali Tommaso Negri e un infortunio alla mano di Elez che pesa molto, nonostante la sua permanenza in acqua. Dall’altra parte il Posillipo di Occhiello, scontento dell’approccio dei suoi, si scioglie, inizia a giocare da squadra e ha la meglio, risultato finale 9 a 4 per la compagine campana contro un Trieste work in progress.
PRO RECCO – LAZIO 11 – 4
( 3 – 1 ; 1 – 2 ; 1 – 0 ; 6 – 1 )
Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 1, Mandic 1, Figlioli, Giorgetti, Sukno 3, Giacoppo, Aicardi 2, Fondelli A. 1, Bodegas, Ivovic A. 1, Gitto N. 2, Pastorino. All. Pomilio.
Lazio: Radic, Ferrante, Vitali, De Vena, Santos 2, Di Rocco 1, Giorgi, Cannella 1, Leporale, Lapenna F., Maddaluno, Mele, Vespa. All. Vittorioso.
Arbitri: Gomez e Zedda.
Superiorità numeriche: Pro Recco 3/10, Lazio 2/4.
Note: nessuno uscito per limite di falli. L’arbitro Zedda ha debuttato in A1.
Il risultato farebbe pensare a una gara senza storia, invece la Pro Recco non ha avuto vita facile contro una Lazio corsara in quel di Sori. Era la partita dell’ex per Niccolò Gitto da una parte e Federico Lapenna dall’altra. La formazione allenata da Vittorioso difende bene, ha un signor portiere di nome Radic tra i pali e gioca in contropiede cercando di sfruttare la velocità dei suoi interpreti. Il Recco non è quello ” schiacciasassi ” di sempre, sbaglia tanto, forse per i carichi di lavoro eccessivi cui Pomilio sta sottoponendo la squadra, ma alla lunga la forza dei campioni in acqua esce fuori, quella di Sandro Sukno soprattutto, triplettista di giornata e capocannoniere nelle prime due giornate di campionato. Eppure fino alla fine del terzo tempo il tabellone marcava il risultato di 5 a 3 per i padroni di casa. Lazio ottima, perfetta oseremo dire, perchè rimanere in gara per 32 minuti non è da tutti e soprattutto se l’avversario è la Pro Recco. Già questo è un risultato. Il primo gol in superiorità numericha per i liguri viene messo a segno nella quarta frazione, è tutto detto. 6 a 1 di parziale per i ” marziani ” e partita che va in archivio con il punteggio di 11 a 4, ma la Lazio c’è, è viva, e si farà sentire.
ROMA VIS NOVA – SPORT MANAGEMENT 9 – 11
( 4 – 3 ; 0 – 2 ; 2 – 4 ; 3 – 2 )
Roma Vis Nova: Bonito, Carchiolo, Crivella, Pappacena, Bezic 1, Gomes B 1 rig., Spinelli, Innocenzi, Vitola 2, Calcaterra A. 2, Mandolini 1, Del Basso 2, Nicosia. All. Ciocchetti.
Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A., Di Somma E., Coppoli 1, Vergano, Petkovic 3, Busilacchi, Jelaca 1, Mirarchi C. 1, Bini, Razzi 2, Deserti 3, Antonelli. All. Baldineti.
Arbitri: Alfi e Brasiliano.
Superiorità numeriche: Vis Nova 3/9 + 1 rigore, Sport Management 4/8 + 1 rigore fallito.
Note: Petkovic (S) ha fallito un rigore nel quarto tempo (parato da Bonito). Nessuno uscito per limite di falli.
Sport Management
Anche lo Sport Management dopo due partite è a quota sei, gli ultimi conquistati con merito, senza mai mollare, in un campo ostico come il Foro Italico contro una Roma Vis Nova dura a morire. La squadra di Baldineti è riuscita a fare risultato contro un avversario partito addirittura meglio, dato che a fine primo tempo il risultato di 4 a 3 per gli uomini di Ciocchetti aveva messo subito la strada in salita per gli ospiti. Lascia l’amaro in bocca al tecnico romano questa sconfitta per come è arrivata. Dopo due tempi molto buoni, e anche un’ultima frazione in crescendo, la parte centrale del match è stata l’ago della bilancia, un calo fisico ha fatto salire in cattedra una maggiore esperienza e la fisicità dello Sport Management. Petkovic e compagni hanno firmato il break decisivo, dal 6 – 6 al 9 – 6 e la gara è finita proprio lì. Buona la prestazione della Roma Vis Nova, che con un pò di attenzione in più, meno fretta e precipitosità avrebbe potuto almeno conquistare un punto. 11 a 9 il risultato finale in favore dello Sport Management. Da segnalare la doppietta di Del Basso, soli 17 anni per lui.
Note: Di Luciano (O) ha fallito un rigore nel terzo tempo (parato da Mugelli).
Luca Mugelli portiere della Florentia
Parla straniero la vittoria della Florentia ai danni dell’Ortigia, ma i tre punti sono il frutto di una prestazione di squadra encomiabile, dove tutti si sono aiutati in vasca. A farne le spese la squadra siracusana, in partita per tutta la durata dell’incontro, ma costretta a cedere alla formazione allenata da Vannini solo nelle battute finali dell’incontro. L’inesperienza e il ritmo diverso, costati qualche errore nelle fasi clou del match, questa è l’analisi di Leone nel post. Eppure l’Ortigia ha lottato, è stata sopra anche nei primi due tempi, dove le squadre si sono fatte male a fasi alterne; prima una, poi l’altra in vantaggio, ma sempre all’insegna dell’equilibrio. Il terzo tempo finisce in parità, ma i due momenti decisivi sono il rigore sbagliato da Di Luciano e ben parato da Mugelli, oltre ad un’occasionissima fallita dal siracusano Rotondo nel quarto tempo. La Florentia ringrazia e con il duo formato da Vasic e Gomes, nove gol in due, porta a casa l’intero bottino facendo esplodere la Nannini, il primo sigla il vantaggio, il brasiliano invece la chiude definitivamente fermando il punteggio sul 10 a 8 in favore della Florentia, ma complimenti anche all’Ortigia, che ha battagliato fino alla fine.
Riparte da Cosenza l’avventura di Marco Capanna. Dalla Liguria alla Calabria, per l’amore di questo sport, perchè dove finisce un viaggio, un percorso durato anni e anni inizia un’altra storia, un nuovo capitolo di vita, con un solo e unico obiettivo sempre ben chiaro. Spesso quando una persona, da allenatore, ma non solo, dà tanto a un gruppo, si arriva a un punto in cui non è che non ci siano più stimoli, ma si sente come l’esigenza di cambiare aria, perchè quello che è stato fatto è davvero tanto. Dall’altra parte, vuoi anche le difficoltà economiche, alcune situazioni che si incrinano e allora sei portato a fare le valigie e partire.
Cosenza 2015 / 2016
Destinazione Cosenza in questo caso, questo è quello che ha fatto l’ormai ex tecnico imperiese, ha insegnato molto alle sue ragazze nel periodo trascorso nella cittadina del Ponente ligure imparando al contempo i trucchi del mestiere, a saper gestire le situazioni. Lo hanno amato le sue giocatrici, da uomo e tecnico, come dimostrano i tanti messaggi e parole di affetto ricevute, ma lo hanno saputo apprezzare ovunque, perchè chi lavora non può esser visto male, se non per invidia da chi poteva patire di vedere una squadra ormai così rodata come l’Imperia.
I play off persi e la finale scudetto andata al Padova sono stati un segnale, quello che ormai un’era stava terminando, poi una telefonata, la chiamata da parte del Cosenza, la presentazione di un progetto cui non si poteva dire di no. Capanna non ha esitato e si è messo subito al lavoro, pronto a stupire di nuovo. Un gruppo di ragazze giovani, tutte desiderose di imparare da uno dei migliori tecnici d’Italia a livello femminile. Preparato, un amante del proprio lavoro, una passione vera per lui che la pallanuoto l’ha anche giocata fino a due anni fa, in acqua come fuori, un guerriero.
Ripartire, sacrificarsi, mettere la faccia anche magari nelle sconfitte, sapendo che quando si parte con un progetto non si può vincere sempre. Anche con l’Imperia fu così, ma il ruolo dell’allenatore è bello anche per quello. Una sfida che ha subito entusiasmato Capanna, pronto a stupire e dare tutto per i colori consentini.
Prima di sentire le sue parole presentiamo la rosa del Cosenza 2015 / 2016, dalle “veterane” Angela Manna seconda portiera, il difensore Claudia Presta, entrambe dell’98, passando per Rita De Mari, Martina Gallo e Carolina Nicolai, tutte centrovasca dai ventuno ai ventitrè anni, fino ad arrivare alle giovanissime Benedetta Garritano, Jone Diacovo, Giusy Citino, la prima portiera Divina Lucia Nigro e la terza portiera Carolina Renda, la centrovasca Francesca Greco e l’attaccante Anna Bonaparte, tutte delle leve ’97 e ’99. Tanto di cappello a una società che punta su un gruppo giovane, dato nelle mani di un tecnico intelligente che saprà farle crescere e migliorare. Ne sentirete parlare di queste “ragazzine terribili”, tutte nate lì.
Cosenza 2015 / 2016
Silvia Motta e Francesca Pomeri sono le due ex imperiesi che il tecnico ha deciso di portarsi dietro, entrambe della Nazionale italiana dovranno portare esperienza e saper gestire i momenti difficili, conoscendo già le intenzioni e il modo di lavorare del tecnico. La prima raggiunge la sorella Roberta Motta, già in rosa nella passata stagione. Insieme ad Agnese D’Amico di Catania, Alessia Marani di Treviglio e la straniera, classe ’92 proveniente da Osaka, Miku Koide, attaccante esterna ma con la possibilità anche di giocare come secondo centroboa.
E’ arrivato ora il momento di introdurre, tra passato, presente e futuro, il loro tecnico Marco Capanna, che nell’intervista ha parlato un pò dei bei momenti passati a Imperia, della sua scelta di cambiare aria e delle aspettative. Uno mai stanco di imparare, una persona sincera e vera in ogni situazione ma immergiamoci nel racconto.
Marco, non si può che iniziare con una domanda sul passato, quello che ha fatto parte fino a poco fa della tua rosea carriera. Nessuno ti ha regalato niente e ogni traguardo te lo sei guadagnato passo dopo passo, da solo. Stiamo parlando di Imperia ovviamente, ha significato tanto, forse tutto per te, lascia ragazze splendide che hai cresciuto una ad una. Cosa senti di dire a chi si ricorderà sempre del tuo operato e a loro soprattutto, da uomo prima ancora che da tecnico, visto che insieme avete vinto e perso, passando momenti indelebili?
“Dico innanzitutto in bocca al lupo di cuore, nessuno puo’ pensare che io possa mai sperare che non facciano bene, ovunque vadano. Il mio pensiero è sempre stato quello di costruire qualcosa di magico e di arrivare al massimo, anche quando nessuno ci credeva, ma soprattutto di lasciare qualcosa che sarebbe potuto proseguire senza di me. Credo di averci messo del mio perchè cio’ avvenga. Anche la guida di Merci ( Stieber ndr ), che gode di tutta la mia stima, è stata programmata e costruita e questo non poteva che essere la cosa più logico e continuativa del progetto. Alle ragazze posso solo dire GRAZIE , mi hanno aiutato a crescere, abbiamo fatto, spesso, forse la ” cosa ” sbagliata, ma credendo tutte in quello che andavamo a fare, questo ci ha portato a raggiungere risultati importanti. Ora tante sono rimaste, altre sono sparse in squadre e nazioni più disparate, ma ognuna è un pezzo del mio cuore, tutte avranno il mio appoggio sempre e comunque. Il percorso fatto mi ha fatto diventare inoltre appetibile per squadre e società che credevano e credono di poter investire anche su di me. Ciò mi ha lusingato perchè è tutta benzina per migliorarmi. Darò il massimo per migliorarmi, per il gruppo e la società che mi ha dato una disponibilità totale “.
Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza
Un allenatore deve formarsi continuamente, aggiornarsi e tu sei uno dei più meticolosi in questo; lavori molto in vasca e sulla testa, una cosa non da poco. Quale è il segreto e quali sono le qualità che ti hanno permesso di fare quello che hai fatto?
“Non sono uno cui piace prendersi i meriti, ho trovato un gruppo speciale a Imperia come nelle tre Universiadi e questo aiuta. A Cosenza non posso che dire la stessa cosa, anche se ci conosciamo da poco tempo, è un piacere allenarle per la disponibilità che hanno mostrato tutte fin da subito, oltre all’affiatamento tra di loro che si percepisce subito. Evidentemente sono fortunato e nello sport non fa mai male. Mi diverto e il mio unico obiettivo è quello di vederle lottare per gioire un giorno tutte insieme per qualcosa che avranno raggiunto. Io insieme a loro continuero’ a guardare, studiare, analizzare le situazioni e a migliorarmi. Del passato ricordo più le sconfitte che le vittorie, da lì si costruisce tutto “.
Difficile dimenticare, ma ora la testa è tutta verso l’inizio di una nuova sfida. Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto e che cosa ti aspetti da te stesso oltre che da questa nuova tappa?
“Mi ha spinto il fatto che mi è stato prospettato un progetto, ho percepito la loro volontà oltre al piacere di avermi come guida tecnica. A casa tua diventi o sei spesso un po’ ” scontato”. Il ragionamento, difficilissimo emotivamente, è legato anche al fatto che, dopo tanti anni che uno chiede di ” sputare il sangue “, si possa diventare ingombrante o non si riesca piu’ ad essere stimolanti. Ho preferito così, prima di arrivare a ciò, ma i cicli finiscono e il mio forse sarebbe potuto durare ancora con una certa serenità intorno. Ho pensato che qualcosa di diverso probabilmente sarebbe stata la scelta più giusta per tutti. L’ultima finale scudetto ( delle tre fatte con Imperia ) è stato un segnale per me sotto diversi aspetti“.
Sarà difficile e ci vorrà tempo per arrivare al top come hai fatto con l’Imperia ma essendo una sfida non ti tirerai indietro. Da cosa partirai, che gruppo siete e dove dovete e potete crescere di più?
” Siamo partiti da un gruppo di 19 persone con età media inferiore di poco ai 20 anni. Conosco una sola strada che è il lavoro, la compattezza e l’unione del gruppo. Sono molto contento di tutte queste ragazze e il mio obiettivo è portarle tutte ad essere protagoniste e coinvolte nel progetto. Ci vorrà tempo, non so quanto, ma non mi piace pensare che ci sia qualcosa di impossibile. Cercheremo di sognare con i piedi ben saldi per terra. Mi auguro un momento difficile, anche piu’ di uno, perchè solo lì le squadre imparano ,crescono , si cementano . Per ora c’è il giusto entusiasmo e la voglia di cominciare a confrontarci. Essendo così giovani molte mi hanno stupito per la maturità, non credo vi sia limite al miglioramento e, se nel tempo, con tutti i sacrifici che fanno, non si leveranno delle soddisfazioni, la responsabilità sarà mia “.
Che campionato sarà e dove vuoi portare questa squadra?
” Un campionato equilibrato, come l’anno scorso, ma forse ancora di più. Vedo Padova favorito leggermente su Messina, due squadre attrezzate per fare bene in Italia e in Europa. Poi secondo me il Prato ha un grande organico, insieme a Bogliasco e Rapallo hanno qualcosa in più, almeno sulla carta. Poi le altre squadre sono parecchio giovani e quindi, quelle che cresceranno di più nel corso del torneo manterranno la categoria, ambendo alla final six. Sicuramente noi proveremo a essere tra le formazioni difficili da battere, proveremo a crescere, con in testa la voglia di giocare una fase finale prestigiosa “.
Sarà una giornata ” spezzatino “ la seconda della massima serie maschile. Si partirà con l’anticipo del venerdì sera in diretta TV su Raisport, proseguendo sabato con altri tre match, mentre il sipario verrà chiuso dai recuperi di mercoledì 7 ottobre, per gli impegni delle italiane Brescia, Acquachiara e Canottieri nelle Coppe europee. Gara agevole per i campioni d’Italia della Pro Recco che riceveranno in casa la Lazio, mentre per Brescia e Sport Management non dovrebbero essere difficili le gare contro Sori e Vis Nova. Fare un pronostico di Carpisa Yamamay Acquachiara – Bogliasco e Savona – Canottieri risulta difficile, laddove le partite più avvincenti saranno quella tra Trieste e Posillipo oltre a Florentia – Ortigia. Presentiamo la giornata analizzando le diverse sfide singolarmente.
Rari Nantes Florentia 2015 / 2016
La prima per la Pallanuoto Trieste tra le mura amiche della piscina ” Bruno Bianchi “. Mettere alle spalle l’esordio alla ” Vassallo ” contro il Bogliasco, dove tra paure, titubanze e un pò di ansia da prestazione, gli uomini di Piccardo non sono nemmeno scesi in acqua. Il tecnico ligure si sarà fatto sentire in settimana e la gara con il Posillipo davanti al proprio pubblico non può che essere uno stimolo. Sarà un’emozione anche per Gustavo Guimaraes, all’esordio con la calottina dei giuliani, contro una formazione come quella di Occhiello che si è sbarazzato del Vis Nova e vorrà dare continuità anche in trasferta, in un campo difficile, dove i padroni di casa nell’anticipo, il secondo in diretta TV consecutivo, venderanno cara la pelle.
Paride Saccoia – CN Posillipo
L’ “ammazza-grandi”, questa può essere l’etichetta della Lazio, anche se dare giudizi dopo una sola giornata è sempre affrettato. Gli aquilotti di Vittorioso hanno impattato per 7 a 7 all’esordio contro l’Acquachiara una gara che sembrava finita e che invece ha visto tornare con orgoglio i romani, fino al pareggio finale, grazie anche alle prodezze di Radic tra i pali. Trasferta ligure per coloro che potranno contare anche sulla presenza di Felipe Santos, detto “Charuto“, nella gara proibitiva contro una Pro Recco spietata all’esordio contro il Sori, dimostrandosi ancora la squadra da battere, ma non dovevamo certo specificarlo.
Sport Management contro l’altra romana della compagnia, la Roma Vis Nova, sconfitta dal Posillipo, ma che proverà a far valere il fattore campo per mettere in difficoltà la banda di Baldineti, sfruttando le qualità di Bernardo Gomes, aggregatosi in settimana dopo la fine del campionato carioca. Cercano continuità Razzi e compagni, che i tre punti invece li hanno già fatti alla prima contro il Savona, ma devono proseguire il loro cammino per dimenticare l’eliminazione dalla Coppa.
La compagine ligure allenata da Alberto Angelini invece dovrà aspettare mercoledì per giocare la sua partita, a Napoli contro la Canottieri, impegnata in Europa in questo week end. La squadra del Molosiglio ha vinto contro la Florentia ma, priva di Velotto, cercherà alla seconda giornata, vincendo, di tenere dietro di sei lunghezze i savonesi.
Circolo Canottieri Napoli foto web
Florentia – Ortigia è la partita di cartello, due squadre che probabilmente insieme ad altre due o tre lotteranno fino alla fine per mantenere la categoria. Se per i siciliani l’esordio è coinciso con una ” debacle ” preventivabile contro la corazzata Brescia, i toscani non hanno demeritato contro la Canottieri. Vannini ha cercato di plasmare il gruppo a sua immagine e somiglianza, squadra grintosa, che proverà a giocarsela contro tutte, e potrà contare su Guilherme Gomes, il neo acquisto, assente la settimana scorsa. Per i biancoverdi di Leone un colpaccio in trasferta vorrebbe dire tanto. Sfida all’insegna dell’equilibrio.
Torniamo in Campania e parliamo di Acquachiara, anch’essa impegnata in Eurocup nel fine settimana. I napoletani scenderanno in vasca mercoledì contro il Bogliasco a Napoli, ma la truppa di De Crescenzo ha deve fare tesoro della prestazione contro la Lazio. L’aver pensato erroneamente di aver chiuso la pratica una volta raggiunto un vantaggio che sembrava rassicurante ha portato i giocatori a mollare un pò la presa inconsciamente fino a farsi recuperare. Morale della favola, un punto guadagnato, ma un errore da non ricommettere contro il Bogliasco. Che i ” levantini ” non possano essere la sorpresa di questa stagione, ma la vittoria così ampia contro il Trieste non dovrà fare voli pindarici ai biancoblù. Lo sa bene Bettini che ha beneficiato di un Ravina in gran forma, ma un Gonzeles in più potrebbe regalare, chissà, un colpaccio anche in terra campana.
Rari Nantes Bogliasco | Foto Twitter
Chiude la giornata la sfida tra il Brescia, seria candidata a essere di nuovo l’anti Recco, anche se la formula di quest’anno potrebbe regalare sorprese, e il neopromosso Sori, ingiudicabile alla prima contro il Recco. Avversario troppo forte, come sarà quello lombardo, ma l’occasione per Cavallini di vedere i nuovi, Brlecic e Salemi, non impiegati per motivi diversi all’esordio, ma che invece saranno arruolati per la trasferta in terra brescian, tra le cui fila di mister Bovo il primo da tener d’cchio sarà il capocannoniere Presciutti. Il resto lo dirà come sempre la vasca.
Mai in A2 la Florentia, l’unico club sempre stato nel massimo campionato, con nove scudetti all’attivo dal 1929, l’anno dell’esordio della formazione gigliata. In realtà sarebbe retrocessa, ma la fortuna è girata dalla parte di una società pulita, fino a qualche anno fa una delle più prestigiose della massima serie. L’allargamento a 14 squadre ha permesso un ripescaggio fanstastico per la città e i ragazzi che con quella calottina ci sono nati e cresciuti. Un’annata deludente, difficile sotto diversi punti di vista, quella passata, e soprattutto se sei la Florentia è difficile vivere nelle zone più basse.
Stemma Florentia
E’ andata così, le situazioni non possono sempre sorriderti e, dopo un ridimensionamento, unito allo sforzo da parte di tutti di rimettersi in gioco e ripartire, c’è la voglia, come non mai, di dimostrare in questa stagione di non essere ” finiti “.
Firenze merita che la sua squadra di pallanuoto lotti ancora in A1 e lo faccia ancora per tanto, nonostante tutte le difficoltà del caso. Una società improntata su valori seri, quelli che spesso vengono a mancare invece in altre realtà, fior fior di giocatori passati da lì hanno indossato con orgoglio questa calottina, chi ha lasciato un ricordo migliore chi meno, ma la passione, quella non è mai mancata a nessuno. Si sono rituffati in acqua, ancora in A1, e quando ti svegli e ricevi una notiza del genere è sempre positivo, ma ora ci sarà da lottare per mantenerla, con le unghie e con i denti, da Rari Nantes Florentia insomma.
L’entusiasmo, il carattere, la grinta, che cercherà di trasmettere Riccardo Vannini, uno che non ha mai mollato in acqua e che non vorrà farlo mai nemmeno sul bordo vasca. Tanti giovani, molti ” fatti in casa ” e tutti comunque toscani, come Mugelli, i fratelli Panerai, Cicali, Generini, Brancatello, Dani e Bosazzi, chi è fiorentino d’adozione come Gigi Gobbi, in pianta stabile in questa formazione ormai da diversi anni. Il romano Matteo Gitto, con l’arrivo dei liguri Matteo Astarita e Colombo, con Lorenzo Bruni, centroboa arrivato via Recco e originario di Prato, forma il trio degli ” oriundi “. Eccezion fatta per Dusan Vasic, l’ex Vojvodina, colui da cui ci si aspettano i gol, giovane con un ottimo tiro, in attesa di avere a disposizione anche il brasiliano, classe ’96, Guilherme Gomes, fratello di Bernardo, che invece gioca nel Vis Nova.
Rari Nantes Florentia 2015 / 2016
Chi ha la Florentia nel cuore, ogni giorno vive per questi colori, è Luca Mugelli, neo capitano di questa formazione, quella che fin da bambino ha sempre guardato con grande rispetto e ammirazione. Ha seguito tutti i consigli degli allenatori, compagni e giocatori che sono stati lì, facendone tesoro. Il bambino che era è cresciuto, è in rosa da anni, come titolare e poter scendere tutti i sabati in acqua con la squadra che più ami non è da tutti, ripensando ai sacrifici fatti, alla voglia di salire gradino dopo gradino la scala verso il risultato più alto, che quest’anno si chiama salvezza, ma chissà, potrà riservare anche piacevoli sorprese. Lo abbiamo intervistato e la sua storia è la sintesi del suo percorso, fino ad oggi fatto, con la sua Florentia, a braccetto verso qualcosa di impensabile alla fine dello scorso campionato. Un periodo buio quello portato dalla parola ” retrocessione “, poi la decisione del ripescaggio e la voglia di reiniziare a sognare.
Luca Mugelli portiere della Florentia
Luca, Firenze come cittá e per la sua storia pallanuotistica rischiava per la prima volta di non essere nella massima serie ma la Florentia, grazie alla scelta di allargare la A1, è rimasta dove merita. Come è stato ricevere la notizia e cosa dovrete fare per ottenere la salvezza?
“La scorsa stagione è stata senza ombra di dubbio la più dura della mia carriera, abbiamo sofferto molte situazioni come squadra e come società. Eravamo già pronti ad affrontare un campionato di A2, con l’obiettivo di tornare nella massima serie il prima possibile, ma poi è arrivata la notizia, accolta con entusiasmo da parte di tutti noi atleti. Rispetto all’anno scorso abbiamo deciso insieme all’allenatore di stringere i denti e di adottare un regime di allenamenti più rigoroso. Sono arrivati molti giocatori importanti (Bruni, Vasic, Astarita, Panerai, Colombo e Gomez), che si stanno integrando al meglio nel gruppo. La salvezza è il nostro unico obiettivo ma per raggiungerla dovremo continuare ad allenarci con questo spirito e rimanere uniti nei momenti più delicati“.
La squadra è giovane, ma i nuovi arrivati sono comunque esperti, come lo è l’allenatore. Su cosa lavorate e quali caratteristiche / qualitá vi dovranno contraddistinguere x raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissati?
“Sono sicuro che quest’anno potremo contare anche su qualche individualità, credo molto nei mezzi che abbiamo a disposizione e spero di non rimanere deluso da queste mie aspettative. I nostri punti di forza dovranno senza dubbio essere la grinta e la coesione del gruppo, due elementi dai quali non possiamo prescindere se vogliamo sperare di raggiungere il nostro obiettivo“.
Da portiere e capitano dovrai gestire alcune situazioni, la difesa in primis dovrà essere il primo baluardo, la vostra forza da cui partire per raggiungere i risultati. Cosa significa essere uno dei veterani della squadra dove si è nati?
“Per me è sempre un onore poter difendere la porta della mia Rari, così come lo è esserne diventato il capitano. Mi sento parte integrante di una società che, nonostante alcuni eventi dannosi verificatisi negli anni passati, ha voglia di tornare a splendere. Quest’anno siamo ripartiti dalle basi, stiamo di giorno in giorno costruendo il nostro modo di giocare cercando di sfruttare al meglio le qualità di ognuno. Sicuramente la difesa è il primo degli aspetti su cui lavorare anche perché avendo vari volti nuovi in squadra è necessario collaudare al meglio i meccanismi“.
Dovessi scegliere, nel tuo percorso di crescita, visto che da un pò di anni sei il primo portiere in A1, chi ringrazieresti, tra allenatori ed ex compagni di squadra? Una parola speciale andrà a Minetti sicuramente, visto che lui ti ha come allevato…
“Spero di non sfociare nel banale se dico che ognuno degli allenatori avuti, sia nel club che in nazionale, mi ha trasmesso qualcosa di positivo, sia per la parte tecnica che per quella mentale, che io reputo di eguale importanza. Da Jacopo Mazzoni, che mi ha fatto appassionare alla pallanuoto, a Riccardo Vannini, con cui mi sono trovato benissimo fin da subito e che ogni giorno ci trasmette tutta la sua carica. Un pensiero particolare va a Dusan Popovic, venuto a mancare pochi anni fa, che mi ha seguito dai miei 14 anni e mi ha portato in prima squadra; la sua disciplina ferrea mi ha fatto crescere molto. In seguito è stato Leonardo Sottani a schierarmi come titolare affiancandomi all’ex portierone Luca Minetti, da cui ho potuto imparare moltissimo“.
Il momento piu bello, dovessi sceglierne uno e cosa significherebbe la salvezza per te?
“Sono molte le emozioni che mi regala questo sport, amo sentire l’adrenalina che sale prima di entrare in acqua per una partita importante, così come sentire il pubblico esultare per una mia parata o per una rete dei miei compagni. Non saprei stilare una classifica di tutti i bei momenti che la pallanuoto mi ha dato ma il primo che mi viene in mente adesso risale a due anni e mezzo fa, quando siamo riusciti a conquistare la qualificazione in Champions League. Quest’anno raggiungere la salvezza è un obiettivo tanto importante quanto impegnativo, non ci sono ” squadre materasso ” e sicuramente siamo una delle squadre che si lotteranno per non retrocedere. Raggiungere questo traguardo sarebbe l’unico modo per riscattare la brutta stagione passata e un primo passo per far tornare la Florentia e Firenze a sognare: io ce la metterò tutta“.
Soffrire, quello che la Rari ha sempre fatto, ma tornare in alto, parola di capitan Mugelli.
Roma Vis Nova: Bonito, Carchiolo, Murro, Pappacena 2, Bezic 1, Bardella, Spinelli, Innocenzi, Poli, Calcaterra A. 1, Mandolini 2, Del Basso, Nicosia. All. Ciocchetti.
Inizia bene la stagione per il Posillipo di mister Occhiello che strappa tre punti in casa di fronte a una Vis Nova caparbia per due tempi che ha un crollo fisico nella terza frazione dove subisce un parziale di 6-2 che taglia le gambe a Calcaterra e compagni.
Buone sensazioni e buoni riscontri per i padroni di casa che trovano nella coppia Cuccovillo (appena rientrato proprio dalla Vis Nova) e Kracig due bombardieri capaci di mettere insieme 6 gol in due contro una difesa ancora non rodata come quella della Vis Nova di Ciocchetti.
Per i romani invece sugli scudi un altro ex che da Napoli ha fatto la strada inversa per tornare nella natia Roma come Jacopo Mandolini.
La Canottieri Napoli esce vincitrice da questa partita ma ottime risposte anche per Vannini da parte dei suoi ragazzi.
Si perché la Florentia è apparsa tonica e pronta alla sfida della stagione in A1, dopo la non proprio esaltante passata stagione terminata con la retrocessione. I toscani grazie anche all’interdizione della Pro Recco possono schierare giocatori come Bruni e Vasic capace di innalzare il livello tecnico dando speranza ai tifosi gigliati per la lotta salvezza.
I napoletani invece, dopo l’ottima stagione passata, ripartono con un assetto consolidato grazie alla guida capace di mister Zizza e grazie al talento di Baraldi e Brguljan solo per citarne alcuni. BPM SPORT MANAGEMENT-CARISA SAVONA 12-9
Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A. 2, Brambilla A., Coppoli, Vergano, Petkovic 4, Busilacchi, Di Somma E., Mirarchi C. 2, Bini 2, Razzi 2, Deserti, Zimonjic. All. Baldineti. Carisa Savona: Antona, Giunta, Pesenti 2, Colombo 2, Bianco L., Cesini 1, Mistrangelo, Milakovic 2, Bianco G., Agostini, Grosso, Sadovyy 3, Missiroli. All. Angelini.
Squadra nuova, ringiovanita e rinforzata quella di GuBaldineti che dopo la sorpresa dell’anno passata (quando da neo promossa si qualifico alla Champions) vuole riconfermarsi ad alti livelli, in questa giornata sono emersi le tante carte a disposizione del mister che può contare su molte bocche di fuoco e con un Petkovic che nonostante il cambio calotta non ha perso il vizio del gol.
Il Savona invece prosegue la sua crescita grazie anche a i due nuovi acquisti Sadovyi (ex della partita) e Milakovic ,autori di cinque gol in due, portando buone prospettive per il prosieguo della stagione.
R.N. Sori-Pro Recco | Foto Twitter
RARI NANTES SORI-PRO RECCO 3-22
Sori: Ferrari, Ferrero, Gandini, Mugnaini 1, Privitera, Cambiaso, Viacava, Bianchetti, Steardo, Manzi 2, Percoco, Ivosevic, Massaro. All. Cavallini. Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 4, Mandic 1, Figlioli 1, Giorgetti 3, Fondelli A. 1, Sukno 4, Aicardi 4, Figari 1, Bodegas 1, Ivovic A. 2, Gitto N., Pastorino. All. Pomilio.
Poco da dire su questa partita, il Sori neo promosso si riprende l’A1 ma lo fa contro la più forte squadra del mondo una Pro Recco che non fa sconti ai giovani di mister Cavallini, imponendo un ritmo insostenibile per i granata.
Sukno e compagnia hanno bombardato la porta di Ferrari, da sottolineare le prestazioni oltre del già citato Sukno di Aicardi e Di Fulvio autori tutti e tre di una quaterna. Buono l’esordio di Bodegas.
Per il Sori un buon allenamento in vista di prossime partite più decisive nella lotta salvezza sperando di avere finalmente la squadra al completo. ORTIGIA-BRESCIA 4-22
Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi 1, Di Luciano 1, Lisi, Polifemo, Ivovic B., Rotondo, Danilovic 2, Vinci, Casasola, Negro. All. Leone Brescia: Del Lungo, Guerrato, Presciutti C. 5, Randjelovic 2, Molina 2, Rizzo 2, Damonte 3, Nora 1, Presciutti N. 2, Bertoli 2, Ubovic 2, Napolitano 1, Dian. All. Bovo.
Recco chiama, Brescia risponde. La formazione Bovo affronta in trasferta la neopromossa Ortigia e va a segno con quasi tutti i suoi uomini ad organico con un Presciutti scatenato e un esordiente Damonte che incide sul risultato finale con una splendida tripletta.
Per i siracusani stesso discorso del Sori, non sono queste le partite da vincere nella lotta salvezza i giudizi sui ragazzi biancoverdi si faranno in altre partite. LAZIO-CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA 7-7
Lazio: Radic, Ferrante, Colosimo 1, De Vena, Vitale, Di Rocco 1, Giorgi, Cannella 1, Leporale 1, Lapenna F. 2, Maddaluno 1, Mele, Vespa. All. Vittorioso. Carpisa Yamamay Acquachiara: Volarevic, Luongo M. 1, Rossi, Korolija, Marziali, Caccavale, Lanzoni, Aiello, Gitto M. 1, Luongo S. 2, Valentino 2, Perez 1, Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Probabilmente il premio di match più bello della giornata va a questo scontro in cui si manifesta la poco tenuta mentale dell’Acquachiara nei momenti decisivi e la caparbietà laziale.
Spieghiamo subito il perché andando con un veloce fast forward a poco più di un minuti dalla fine quando i ragazzi di De Crescenzo sono in vantaggio di tre lunghezze, partita finita? Non proprio perché in questo caso l’Acquachiara si spegne misteriosamente e la Lazio suona la carica di fronte al pubblico amico. Gli uomini di Vittorioso sotto di tre gol a settantacinque secondi dalla fine sono riusciti a compiere un’impresa frutto della caparbietà di un gruppo apparso subito unito: Lapenna, Cannella e Di Rocco in un minuto hanno riagguantato una partita che sembrava ormai persa. Un grande cuore quello laziale, mentre per i napoletani hanno da recriminare e riflettere per le prossime partite in vista di una stagione che la vedrà sicuramente protagonista. RARI NANTES BOGLIASCO-PALLANUOTO TRIESTE 10-3
R.N. Bogliasco: Prian, De Trane, Di Somma A. 4, Gavazzi, Guidaldi 1, Ravina 5, Gambacorta, Puccio, Giordano, Fracas, Monari, Guidi, Pellegrini. All. Bettini. Pallanuoto Trieste: Jurisic, Podgornik, Petronio, Ferreccio F., Giorgi, Giacomini, Popovic 1, Rocchi N. 1, Turkovic, Henriques Berlanga, Elez 1 rig., Mezzarobba, Vannella. All. Piccardo.
Rari Nantes Bogliasco | Foto Twitter
Esordio in Serie A1 per il Trieste qui alla Vassallo di Bogliasco, i ragazzi di Piccardo si risvegliano in un grande incubo di fronte a un Bogliasco più cinico ed esperto capace di sfruttare al meglio tutte le indecisioni della retroguardia di Jurisic.
Inspiegabile a tratti l’atteggiamento degli ospiti, remissivi e a tratti lenti su molte azioni di gioco; unica nota positiva per Ferreccio e compagni è che il prezzo dell’esordio è stato pagato salato ma da adesso si può solo che migliorare in vista di una stagione dura per la lotta salvezza, una lotta per la quale però l’organico sembra pronto e attrezzato.
Il Bogliasco, dall’altro canto, ha mostrato una struttura solida e rodata, nella quale anche i giovanissimi Puccio e Guidi hanno fatto la loro bella figura. Bettini ha fatto un grande lavoro con un gruppo umile e pronto al sacrifico che in questa partita ha avuto in Ravina e Di Somma le due punte di diamante.
Ci sono quei momenti bui, di riflessione, nella vita di tutti i giorni come in quella sportiva. La Rari Nantes Bologna, reduce da un’annata di esperienze non positive in A1, quella di due anni fa, vuoi per la giovane età delle ragazze, per le difficoltà economiche e chi più ne ha più ne metta, è dovuta ripartire da una serie minore, ma non per questo meno importante. Campionato altamente positivo quello della formazione di Giacomo Grassi da Prato, allenatore meticoloso, molto coriaceo, che ama il suo lavoro. Non andò bene la sua avventura in A1 con la formazione felsinea, decisamente migliore fu quella passata, coronata da una promozione fantastica.
Rari Nantes Bologna
La ripresa della gestione dello Sterlino, piscina storica, teatro di mille battaglie, lo sforzo di tutti, dal presidente Andrea Lenzi al direttore sportivo Rosa Gambardella, senza dimenticare le splendide ragazze che hanno contribuito una per una a raggiungere un traguardo fondamentale.
Quindi pensi e ripensi, alla stagione che hai fatto, a quella che dovrà essere la seconda prova, quella della maturità, dove sarà vietato commettere gli stessi errori, mostrando il carattere da leonesse, forte e determinato di chi sa abbattere ogni ostacolo, tralasciando la paura, quella avuta in gara 2 contro il Pescara nei play off, ma vinta alla grande davanti ai propri tifosi. E’ di nuovo A1, le motivazioni non mancano, le ragazze neppure, ma ogni giocatrice dovrà mettere quel qualcosa in più per rimanerci. Tante facce che già hanno sofferto ma seminato e alla fine raccolto, alcuni innesti importanti, pochi ma buoni, in una formazione giovane che Grassi dovrà gestire al meglio. Un campionato complicato, ma la Rari Nantes Bologna è pronta a rituffarsi nella massima serie con le motivazioni alle stelle.
L’acquisto più importante riguarda la straniera. Bologna che parlerà un pò australiano in questa nuova stagione con l’arrivo di Jessica Zimmermann. Non una novità, visto che dallo Sterlino era già passata Zoe Arancini, altra nazionale delle Aussie. Classe ’95 arriva dal Freemantle Marlins di Perth e con la calottina dell’ Australia è arrivata terza alla World League del 2014, mettendosi in mostra tuttacia con l’under 20 ai Mondiali di Volos.
L’altra new entry è quella della portiera Loredana Sparano, all’anagrafe ” Fabiana ” anche lei giovanissima, pallanuotista non da tanto, ma per passione, visto che se ne innamorò a prima vista. Nonostante la giovane età ha già giocato con la calottina rossa nelle varie nazionali giovanili, addirittura da capitano, esordendo con il Setterosa di Conti agli europei di Barcellona 2013. Da Posillipo a Messina, dove con le sue parate ha dimostrato di avere la classe necessaria per diventare un punto fisso per il futuro della nostra Nazionale. Ora c’è Bologna nel suo destino, i piedi per terra e la voglia di fare bene. Si aggiunge a un gruppetto formato da altre atlete, dalle liguri Arianna Mina, centroboa di rispetto per la categoria, ormai da anni in questa squadra, e Margherita D’Amico, alle ” veterane ” per modo di dire, molto giovani anche loro, Martina Verducci, Monica Barboni, Ginevra Manzoni e Valeria Lenzi. Giusy Rendo e Margherita Pasquali sono le altre due giocatrici da più anni tra le fila biancoblù. Elisa Fiorini, Marika Ceroni, Valentina Antinozzi e Anastasia Forte completano la rosa e gireranno a turno nel tredici deciso dal tecnico Grassi, senza dimenticare la presenza di Valentina Udoh, nella passata stagione protagonista assoluta con le sue parate della promozione della squadra bolognese.
La pallanuoto non è la vita, non è la vita di una persona, ma è sicuramente uno sport di aggregazione, un motivo per avere un momento in cui staccare quando arrivi alla fine di una giornata piena di lavoro. Succede che a volte, cercando di aprirti le porte a un futuro roseo da un punto di vista lavorativo, se sei sempre comunque stata in acqua da quando sei piccola, tu debba comunque trovare una piscina e una squadra dove fare quello che ti piace di più, giocare.
Sei giovane, hai dei dubbi, ma dalla tua casa ti trasferisci, è il caso di Monica Barboni, classe ’92, passata da Padova a Bologna, dove ha iniziato a studiare, insieme a giocare, e a lavorare, facendo anche tante altre cose, riuscendo a conciliare il tutto con dedizione, passione e determinazione. Perchè se ti allontani dalla tua famiglia così giovane, appena maggiorenne, perchè ormai parliamo di più di cinque anni fa, vuol dire che hai voglia di fare e una famiglia comunque in grado di appoggiare le tue scelte. Abbiamo parlato con lei, della sua vita dentro e fuori dall’acqua, delle speranze per il futuro. Lei schiva, le piacciono poco queste cose, ma abbiamo tirato comunque fuori una storia che speriamo vi possa far capire quanto sia importante la serietà e la polivalenza al giorno d’oggi, avere le idee chiare e combattere ogni giorno per far sì che si trasformino in realtà.
Monica Barboni
Monica, l’anno scorso avete fatto una bellissima stagione, coronata da un’altrettanto splendida promozione. Cosa si prova a ottenere un traguardo cosi e come vi presentate sul palcoscenico più alto da neopromosse?
“Questa promozione è stata a dir poco emozionante. Abbiamo avuto il piacere di disputare gara 3 in casa davanti al nostro pubblico, condividere un traguardo grandioso con amici, famigliari e una società intera che ha sempre pensato in grande per noi. L’atmosfera ha reso tutto ancora più bello. Quest’anno daremo il massimo per fare un buon campionato e salvarci, questa deve essere la nostra priorità“.
Vi siete riprese l’A1, la stessa che avevate perso due anni fa. Siete giovani, ma la brutta esperienza sarà servita anche per non commettere gli stessi errori in questa stagione. Quali dovranno essere le vostre qualità per ottenere la salvezza e cosa vi chiede l’allenatore ogni giorno?
“Dinamicità, velocità e precisione dovranno essere il nostro pane quotidiano per lottare contro formazioni più esperte.Venendo da un campionato di A2 dovremo tornare ad un ritmo più sostenuto di gioco e velocizzare i tempi di reazione, fondamentali per competere a questo livello. Il nostro allenatore ci chiede oltre a questo più grinta, più decisione e di creare un buon feeling tra di noi in acqua. Per lui è fondamentale la lucidità nel gioco, quando non arriva più ossigeno al cervello, quindi nei momenti critici della partita, quando si è più stanchi, più suscettibili alle provocazioni avversarie e deve venir fuori quel pizzico di intelligenza in più che segna anche il limite tra la vittoria e la sconfitta. Lui ci chiede sempre di cercare di gestire al meglio le situazioni e i momenti, il tutto in funzione della squadra “.
Ormai si può dire tu sia ” bolognese ” d’adozione visto che è un po di anni che lavori e studi, oltre a giocare, qui. Famiglia distante, c’è tuo fratello quello sì, ma quanto aiuta andar via di casa giovane per la crescita di una persona?
“In questo caso parlo per la mia esperienza personale, uscire di casa giovane è stata dura e ci sono stati momenti difficili cui se ne sono alternati altri molto belli invece. Sono convinta che queste esperienze facciano crescere sotto vari aspetti, si impara ad affrontare le cose in modo diverso e spesso a fare affidamento su sè stessi più che su gli altri. Premetto che i miei mi sono sempre stati molto vicini e allo stesso tempo ho avuto la fortuna di conoscere persone e famiglie che mi hanno aiutato standomi vicino in questo mio percorso. L’arrivo di mio fratello è stato un evento inaspettatamente piacevole, all’inizio abbiamo avuto parecchi scontri, ma come è giusto che sia a quell’età, ora a distanza di cinque anni siamo molto legati e ci sosteniamo a vicenda“.
Hai pensato di smettere ma non ce l’hai fatta. Sei ancora in acqua con la calottina. Che anno ti aspetti e dove ti vedi in un futuro prossima, sia dentro che fuori dall’acqua?
“Ci ho pensato molto, purtroppo gli impegni di lavoro e università sono a volte incompatibili con quelli della pallanuoto, ma sono consapevole di non essere ancora pronta a lasciare questo sport e ho preferito continuare. Uno dei motivi per cui ho deciso di non smettere è la mia squadra, le mie compagne sono amiche di acqua e di vita, e quest’anno con l’arrivo di Loredana e Jessica penso potremo crescere e dare quel qualcosa in più che magari in altre occasioni ci è venuto a mancare. Non faccio molti progetti, sono stata molto fortunata, ho un lavoro che mi piace, per cui sto studiando e che mi dà soddisfazioni, ovviamente spero che il mio futuro rimanga qui. Per la pallanuoto, chi lo sa, finchè riuscirò a far incastrare tutti gli impegni non appenderò la calottina al chiodo sicuramente “.
Ora si comincia per davvero. Non c’è più tempo di presentazioni, parole e di tutto il resto. La nuova A1 parte subito forte, con match interessanti e le squadre dovranno iniziare a fare sul serio con questa nuova formula a 14 squadre, con la final six per le prime sei e la bagarre che invece vedrà coinvolte le formazioni impegnate nella lotta per non finire tra le ultime quattro e dover quindi far di tutto per non retrocedere. Adesso dovrà uscire il vero volto delle squadre, chi più chi meno, visti gli impegni che hanno coinvolto già alcune squadre nelle varie Coppe, sono quasi due mesi che ci si prepara a questo avvenimento e mai come quest’anno si preannuncia tanto equilibrio in vasca.
Si parte già con un anticipo, inizieremo ogni settimana a presentare la giornata pallanuotistica, cercando di dire chi sulla carta in ogni incontro sembrerebbe favorito, almeno sulla carta, anche se ogni pronostico potrà essere sovvertito dal verdetto in acqua.
Fabio Gambacorta tornato a Bogliasco
L’anticipo delle 20.50, di scena alla “Gianni Vassallo“, catino biancoazzurro, vedrà opposti i padroni di casa della Rari Nantes Bogliasco alla neopromossa Pallanuoto Trieste. Bettini contro Piccardo, due allenatori che con la calottina addosso hanno vinto tanto, da una parte una formazione che ha cambiato molto, tra arrivi e partenze, il ritorno di Gambacorta, dall’altra gli alabardati, che hanno letteralmente ammazzato lo scorso campionato di A2 facendo della difesa la loro forza. Si è aggiunta l’esperienza di Elez, quindi come partenza non potevamo chiedere di meglio. Gara da non sbagliare, in casa, all’esordio, per il Bogliasco, ma occhio a questo Trieste.
Le altre gare andranno tutte in scena sabato, stabilito l’orario annuale da parte della FIN, tutte le partite in concomitanza alle 16, eccezion fatta per il campo di Siracusa che vedrà giocare la sua squadra alle 15 e i casi in cui le campane giochino contemporaneamente in casa.
Locandina R.N Sori – Pro Recco
Partiamo dai Campioni d’Italia che a Sori dovranno vedersela contro i granata di Cavallini, squadra giovane e profondamente rinnovata, che cercherà, per quanto possibile, di sfruttare le sue qualità per mettere in difficoltà una Pro Recco sempre con meno punti deboli.
C.C Ortigia – A.N Brescia
La rivale dei biancocelesti in queste ultime stagioni, ovvero l’AN Brescia allenata da Alessandro Bovo, che incontrerà l’Ortigia di Leone in quel di Siracusa, alle ore 15 di sabato, in una piscina ostica contro un’avversaria che da neopromossa giocherà le sue carte, senza partire già battuta in partenza, anche se i favori del pronostico sono tutti per i lombardi.
Questo campionato vedrà sicuramente protagonista anche lo Sport Management che, dopo il buon piazzamento all’esordio in A1 nella passata stagione proverà a confermarsi. Tante le novità per la formazione che giocherà a Busto. Formazione giovane con giocatori esperti e uno straniero come Petkovic su cui fare affidamento per Gu Baldineti, molto carico e motivato.
Sport Management
Dopo un esordio balbettante in Coppa, costato l’eliminazione ai suoi, vorrà regalare una partenza con il botto nella nuova piscina di Busto anche se il Savona dalla sua avrà tutti i buoni motivi per far sudare l’avversario, conoscendo anche lo spirito del suo allenatore Alberto Angelini. Sulla carta lo Sport Management è superiore, vista la giovane età dei liguri, ma gli strascichi della Coppa e una squadra quasi completamente rinnovata potrebbero riservare sorprese per i padroni di casa.
Sfide sull’asse Roma – Napoli con l’Acquachiara di De Crescenzo che sarà impegnata nella capitale contro la Lazio del neo allenatore Vittorioso. Sulla carta sfida che vede i campani favoriti, ma i biancocelesti non saranno una squadra facile da affrontare, soprattutto tra le mura amiche. Con un portiere come Radic anche le bocche da fuoco acquachiarine avranno le loro gatte da pelare. Le stesse difficoltà che potrebbe trovare invece il Posillipo di Occhiello, alla Scandone,
Roma Vis Nova impegnata in casa del Posillipo
finita la gara della Canottieri, e quindi alle 17.30, contro la Roma Vis Nova. Sfida all’insegna dell’equilibrio, tante novità, diversi giovani in acqua da entrambe le parti, gara dal sapore affascinante.
Chiude la giornata l’incontro che vedrà opposte la Canottieri Napoli e la Rari Nantes Florentia di Vannini. Il segno uno dovrebbe essere il più probabile, anche se la formazione toscana, con l’arrivo di Bruni e un gioco improntato sulla velocità dei suoi giovani potrebbe colpire in contropiede i giallorossi di Zizza.
Rari Nantes Florentia
Ecco il quadro completo con partite e arbitri, che riportiamo dal sito della FIN “federnuoto.it“:
Venerdì 25 settembre, 20.50 diretta Rai Sport 2 RN Bogliasco-PN Trieste
Arbitri: Collantoni e Riccitelli
Delegato: Salino
Sabato 26 settembre 15.00 CC Ortigia-AN Brescia
Arbitri: Ricciotti e Severo
Delegato: Marchisello
16.00 RN Sori-Pro Recco
Arbitri: Romolini e Savarese
Delegato: Tedeschi
16.00 CC Napoli-RN Florentia
Arbitri: Pinato e Rovida
Delegato: Rotunno
16.00 SS Lazio Nuoto-Acquachiara
Arbitri: Castagnola e Colombo
Delegato: Taormina
16.00 Sport Management-RN Savona
Arbitri: Calabrò e Caputi
Delegato: Zerbini
17.30 Robertozeno Posillipo-Roma Vis Nova
Arbitri: Ceccarelli e Ercoli
Delegato: Barone
Riprende la stagione agonistica della Rari Nantes Bogliasco, una stagione che vedrà i ragazzi biancoazzurri lottare nuovamente per arrivare a quella salvezza che è l’obiettivo principale della formazione del presidente Gavazzi.
Purtroppo per i tifosi bogliaschini, da sempre molto coinvolti nelle partite della squadra, ci sono state quattro perdite importanti per il tredici azzurro: Deserti, Di Somma, Boero e Loomis.
Deserti, gladiatore dei due metri, ha lasciato la sua Bogliasco per approdare alla corte di Gu Baldineti per provare probabilmente le ultime rincorse ai vertici della classifica insieme alla Sport Management Verona; la stessa strada la percorre anche uno come Edoardo Di Somma che nella pallanuoto sta cominciando a scrivere pagine importanti ed è destinato a imporre la sua personalità e il suo talento fuori dal comune anche in questa nuova realtà. Un bogliaschino doc che lascia casa un po’ come Giacomo Boero, infaticabile soldato costretto ad un passo indietro per assecondare le sue esigenze lavorative. Ultima cessione è l’americano Loomis, il quale dopo una buona stagione non è stato riconfermato per esigenze tecniche.
Dopo le cessioni cominciamo a vedere chi è rimasto a Bogliasco, a cominciare dalla guida di questa squadra giovane e ambiziosa: Daniele Bettini. Il mister ligure si sta oramai confermando come ottimo allenatore nella classe regina mostrando tutte quelle qualità di conoscenza del gioco che già da giocatore aveva mostrato unendoci una grande capacità di gestione dell’organico a sua disposizione. Riuscendo, inoltre, a sfruttare al meglio le qualità dei giovani del vivaio bogliaschino oramai da anni ai vertici delle classifiche italiane in tutte le categorie (e i tanti Trofei del Giocatore lo dimostrano).
Una guida importante per un gruppo che ha in giocatori come Guidaldi e capitan Di Somma gli uomini simbolo elementi importanti e insostituibili per l’armonia della squadra sia in acqua che fuori.
Intorno a loro e a giocatori del calibro di Detrane, Monari e Prian ed una serie di giovani di belle speranze tra i quali possiamo citare: Guidi, Puccio e soprattutto Ravina. Proprio su Ravina poggiano molte delle speranze dei dirigenti liguri che vedono in lui una buona scommessa per il futuro.
Quattro cessioni dicevamo ma debitamente sostitute cominciando da un ritorno gradito come quello di Fabio Gambacorta, prodotto del vivaio biancoazzurro che dopo un lungo peregrinare torna nella natia Bogliasco per portare esperienza e gol a mister Bettini. Con lui arriva anche Giordano dal Quinto, in una sorta di scambio nell’affare Boero, giocatore capace di coprire molti ruoli e molto utile negli schemi di qualsiasi formazione.
Due nuovi innesti per il difficile ruolo di centroboa sono Andrea Fracas, il quale torna a Bogliasco dopo due entusiasmanti stagioni in Serie A2con il Camogli, classe ’95 desideroso di mostrare tutto quanto di buono ha mostrato anche nelle nazionali giovanili.
Insieme a lui a combattere sui due metri ci sarà Alonso, altro prodotto della pallanuoto brasiliana che il guru Rudic sta mandando a fare esperienza nel campionato italiano, il quale arriverà solamente a fine di settembre al termine del campionato carioca.
Una base solida e nuovi innesti di qualità senza dimentica un settore giovanile da top team questi sono gli ingredienti su cui si basa la stagione del Bogliasco, una stagione che si prospetta dura nella parte bassa della classifica (visto che la discussa nuova formula del campionato) ma sicuramente gli orgogliosi ragazzi di Bettini sapranno essere assoluti protagonisti.
I play off di A2 persi, ma la grande occasione è arrivata lo stesso, una nuova formula che vedrà la serie A1 allargata e quindi anche l’Ortigia tornare dove solo qualche anno fa bazzicava stabilmente la formazione biancoverde, retrocessa per mano del Nervi poche stagioni fa. Un’altra siciliana nel massimo campionato, con un gruppo che ormai lavora da diverso tempo insieme, tanti giovani di Siracusa, un allenatore come Gino Leone che ha saputo proseguire un lavoro portato avanti nel corso degli anni da colui che ha plasmato questo gruppo, ovvero Aldo Baio. Si rituffa tra le grandi d’Italia la società siciliana, pronta a iniziare il campionato cercando di conquistare la sua salvezza nella vasca “Paolo Caldarella“, da sempre teatro di battaglie e di soddisfazioni.
C.C Ortigia di nuovo in A1
Sarà sempre Gianluca Patricelli a difendere la porta biancoverde, esperienza da vendere per colui che in A1 ha passato la maggior parte della carriera e che dovrà condurre con le sue parate la squadra siciliana alla salvezza. Insieme a lui nella rosa Andrea Negro, altro prodotto del vivaio, pronto ad ereditare il ruolo del primo portiere, quando il suo predecessore deciderà di appendere la calottina al chiodo, anche se ancora per qualche anno il suo rendimento sarà alto.
Veniamo ora alla difesa, che aggiunge ai già presenti Dario Puglisi, Raffaele Rotondo, Stefano Vinci e Giacomo Polifemo uno dei due rinforzi di questa sessione di mercato estiva. Stiamo parlando di Blagoje Ivovic, macedone, protagonista nelle due stagioni precedenti con la calottina della Sport Management, giocatore che quindi ha già assaggiato il campionato italiano di A1 alla corte di Baldineti e che quindi conoscerà la cultura del lavoro e del sacrificio. Dovrà essere la colonna portante di un gruppo di giovani ragazzi, lui insieme all’altro veterano, ovvero Daniele Lisi, ogni tipo di presentazione sarebbe inutile per un atleta serio che di partite in Serie A ne ha fatte abbastanza. Così come i gol, quelli che Leone si aspetta da lui e dall’altro neo arrivato in casa Ortigia, Stevie Camilleri, su cui torneremo dopo, senza dimenticare il montenegrino Damjan Danilovic, mancino che ha già dato prova della sua lucidità sotto porta nella passata stagione e torna nel palcoscenico più alto dopo l’esperienza di due anni fa all’Acquachiara.
Andrea Martelli, Lorenzo Motta, Antonino D’Amico e Gianmaria Siani completano un gruppo solido e ben amalgamato, un gruppo di giocatori giovani ed esperti, che potranno ben figurare in mezzo anche a formazioni più blasonate. Sebastiano di Luciano con i suoi gol e la sua velocità ha mostrato nel girone sud di serie A2 in questi anni di dare più di un problema ai portieri oltre che alle difese avversarie. La sua maturazione pallanuotistica gli consentirà di confrontarsi con la massima serie, per confermarsi, mentre come centroboa, a fianco al siracusano Martino Abela, è stato preso un giovane di esperienza come Giacomo Casasola, anche se quello del giocatore classe ’90 è un ritorno a Siracusa, già abituato al campionato di A1 e in grado di ricoprire bene il ruolo.
Stevie Camilleri nuovo acquisto Circolo Canottieri Ortigia
A meno di una settimana dall’inizio del campionato abbiamo intervistato il terzo straniero della squadra, anche se ormai è in Italia da tanto tempo. Stevie Camilleri è arrivato qui molto giovane, con l’etichetta di promessa della pallanuoto maltese. Una grande scoperta della Rari Nantes Bogliasco, un ragazzo dotato di un tiro incredibile per potenza e precisione. Un pò di scetticismo nei suoi confronti, come avviene quasi sempre quando arriva un giovane di cui non si hanno molte informazioni. Sappiamo però quanto questo sport a Malta sia seguito, con il campionato estivo e i numerosi campioni che accorrono tutti gli anni per prendervi parte. Diventa in poco tempo un beniamino, cresce stagione dopo stagione, mostrando tutte le sue qualità di “cecchino“. Lo dimostrano i gol messi a segno con la calottina biancoblù nei sei anni trascorsi nel paesino diventato la sua casa, il suo ambiente ideale. Più di 350 le realizzazioni per il maltese e poi il divorzio con la società cui rimarrà sempre riconoscente.
Il sole, il mare, le piccole realtà cittadine, non ha messo tanto tempo a imparare l’italiano e ad affezionarsi alla nostra terra, in fondo Malta è simile a qualsiasi città affacciata sul mare. Ecco perchè non ha detto di no alla proposta dei 7 Scogli lo scorso anno, ecco perché ha deciso di tuffarsi in una nuova avventura, stavolta al Sud, con la famiglia. Una ragazza e un bambino magnifico, cosa chiedere di più. Fatica e divertimento, ma alla fine della stagione sono 70 i gol in 21 partite. Una media pazzesca, valsa a Camilleri la chiamata dell’altra squadra di Siracusa, l’Ortigia. A1, di nuovo A1, e la carica di chi si rituffa nell’ennesima sfida italiana. Lo abbiamo intervistato mentre era proprio a Malta, dove la squadra sarà impegnata fino a mercoledì in una serie di allenamenti. Riportiamo di seguito le sue parole.
Stevie, dopo l’esperienza con la Canottieri 7 Scogli, finalmente torni a giocare in A1, dove hai militato diverse stagioni con il Bogliasco, forse la societá grazie al quale sei esploso. Cosa vuol dire per te tornare a confrontarti con la massima serie?
“Per me questa è una sfida personale e non vedo l’ora che inizi il campionato, manca poco. Sono motivato e darò di tutto per raggiungere i miei obiettivi ma soprattutto quelli che la società si è posta, ovvero mantenere la categoria e poi chissà, ambire a qualcosa in più“.
A Siracusa hai trovato il tuo habitat ideale, cittadina di mare dove si sta benissimo. A dire il vero non ti sei dovuto spostare tanto visto che eri già qui anche lo scorso anno, anche se ai 7 Scogli. Cosa ti ha spinto ad accettare l’Ortigia?
“Più che simile a Bogliasco per me Siracusa si avvicina ancora di più a Malta. Mi sono subito innamorato della città, ma penso che la Sicilia in generale sia qualcosa di fantastico. Il mare ha sempre avuto un posto primario nella mia vita e continua ad averlo. Anche nel passato sono stato corteggiato dall’Ortigia ma per vari motivi non siamo arrivati a concludere. Quest’anno quando ho ricevuto la chiamata di Gino Leone ero molto contento, mi ha convinto subito e credo sia stata in quel momento la scelta migliore per me“.
Stevie Camilleri con la calottina della Rari Nantes Bogliasco
Finora l’avevi affrontata solo da avversario, adesso hai la calottina biancoverde e dovrai lottare per un obiettivo preciso. Che gruppo siete e che campionato sarà per voi?
“Mi sono subito trovato bene con tutti. Siamo veramente un bel gruppo, lavoriamo duro nell’acqua e ci troviamo bene insieme anche fuori, questa è la cosa più importante. Sarà un campionato sicuramente difficile e complicato andare cosi d’accordo non potrà che rappresentare un aiuto in più per noi“.
Sei arrivato molto giovane in Italia, sei crsciuto pallanuotisticamente e umanamente qui e ti ritro Mi sono subito trovato bene con tutti. È veramente un bel gruppo. Lavoriamo duro nell’acqua e ci troviamo bene insieme fuori. Sarà un campionato sicuramente difficile e complicata ma sono certo che il fatto che andiamo cosi d’accordo sara di aiuto per noi.vi ad affrontare il tuo settimo campionato di A1, hai famiglia, quindi non potevi chiedere di piu. Cosa vedi per il tuo futuro e quali sono le tue ambizioni anche fuori dall’acqua?
“Spero di giocare per qualche anno ancora ad alti livelli. Poi per il dopo sto costruendo delle basi per garantire a me e la mia famiglia un futuro“.
Tutto pronto per l’esordio casalingoin programma sabato contro l’An Brescia dell’ex biancoverdeChristian Napolitano.