Categoria: Altri sport

  • Londra 2012, Phelps vince ancora oro anche a Florent Manaudou

    Londra 2012, Phelps vince ancora oro anche a Florent Manaudou

    Continuano i grandi successi nel nuoto che, ogni sera, sta regalando emozioni a non finire a tutti gli spettatori dell’Acquatic Center di Londra 2012: la supremazia assoluta dell’America è salita in cattedra anche nelle finali di ieri dove su quattro gare, tre sono state vinte proprio dagli statunitensi. Già nella prima finale, valida per il titolo olimpico nei 200 dorso femminile, è nuovamente Missy Franklin a conquistare la medaglia d’oro, mettendo a segno anche il nuovo record mondiale: con un 2’04”06 l’americana ha infatti messo dietro di se la russa Zueva e la connazionale Beisel, che hanno chiuso la propria gara rispettivamente con i tempi di 2’05”92 e 2’06”55.

    Nella finale dei 100 farfalla maschile, Michael Phelps è sceso in vasca per l’ultima gara di queste Olimpiadi, sapendo di dover fare attenzione a Chad Le Clos: neanche a farlo apposta entrambi ritardano al via a staccarsi dal blocchetto di partenza e si ritrovano in penultima ed ultima posizione alla virata dei 50 metri. La forza e la determinazione però si impadronisce dei due nuotatori e, in un batter d’occhio, si portano in testa poco dopo i 75 metri: nel finale è una lotta continua ma a mettere davanti la mano per primo è nuovamente il cannibale di Baltimora che, con un 51”21, conquista la sua terza medaglia d’oro in questa specialità dopo quelle di Atene 2004 e Pechino 2008. Dietro di lui si sono piazzati il sudafricano Le Clos ed il russo Korotyshkin, entrambi medaglia d’argento grazie al tempo di 51”44.

    Florent Manaudou © MARTIN BUREAU/AFP/GettyImages

    Altro giro, altra corsa e vittoria per l’America: nella finale degli 800 sl femminile è infatti Katie Ledecky a conquistare la vittoria. La giovanissima atleta statunitense ha sbaragliato tutte le grandi protagoniste che erano scese in vasca convinte di poter conquistare la medaglia d’oro: allo start la Ledecky si è portata subito in testa e da li in poi, bracciata dopo bracciata, è riuscita a staccarsi e a portarsi sempre più avanti, costringendo la tanto attesa Adlington a mollare la rincorsa. Alla fine inoltre, con un 8’14”63, la statunitense manca per poi centesimi di secondo il record del mondo, ma per il momento si accontenta di aver messo a segno quello nazionale e quello continentale, mettendo dietro di se la spagnola Belmonte Garcia, 8’18”76, e la britannica Adlington, solamente terza con il crono di 8’20”31.

    A chiudere la penultima giornata di gare del nuoto è una fantastica vittoria del francese Manaudou nella finale maschile dei 50 sl: il fratellino della ben nota Laure Manaudou è stato infatti in grado di stupire tutti, vincendo di gran lunga la gara e conquistando così un’importantissima medaglia d’oro, riportando in alto la sua famiglia. Il tifo dell’emozionatissima sorella sembra aver spinto il transalpino che, con un 21”34 ha conquistato il gradino più alto del podio, mettendo dietro di se l’americano Cullen Jones ed il brasiliano Cesar Cielo, che hanno chiuso la propria gara rispettivamente con un 21”54 e con un 21”59. Inutile dire che tutti i presenti sono rimasti a bocca aperta per l’impresa che Florent Manaudou è riuscito a centrare, facendosi conoscere in queste Olimpiadi nel migliore dei modi.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Olimpiadi, Phelps abbatte un altro record, gli USA fanno incetta di medaglie

    Olimpiadi, Phelps abbatte un altro record, gli USA fanno incetta di medaglie

    È proprio tempo di record per Michael Phelps che, dopo aver conquistato nella giornata di mercoledì il titolo di numero uno al mondo per il maggior numero di medaglie vinte ai Giochi Olimpici, raggiunge un altro importante obiettivo: con la vittoria di ieri nei 200 misti, il cannibale di Baltimora ha infatti conquistato il terzo oro in tre edizioni diverse nella stessa gara alle Olimpiadi. Un record che fino ad oggi era stato raggiunto solamente da Dawn Fraser nei 100 sl e da Kristina Ezerszegi nei 200 dorso: il nuotatore americano ha però dovuto lottare con il connazionale Ryan Lochte, il quale ha tentato il tutto e per tutto per battere il recordman, ma alla fine si è dovuto accontentare della medaglia d’argento grazie al tempo di 1’54”90, mettendo dietro di se l’ungherese Laslo Cseh.

    Nelle altre gare della serata non sono di certo mancate le emozioni e, mentre gli azzurri si cimentano nelle polemiche, l’America spopola e si prende tutto ciò che può: oltre a Phelps infatti nella finale dei 200 rana femminile è Rebecca Soni a far impazzire i presenti: la statunitense non solo ha conquistato la medaglia d’oro grazie all’ottimo tempo di 2’19″59, ma ha fissato anche il nuovo record mondiale. La giovane americana ha messo dietro di sé la giapponese Satomi Suzki, medaglia d’argento con il crono di 2’20”72 e la russa Yulia Efimova, la quale è riuscita a mettere a segno il nuovo record europeo con il tempo di 2’20”92.

    Michael Phelps © LEON NEAL/AFP/GettyImages

    Altra importante finale è stata quella nei 100 sl femminile dove Ranomi Kromowidjojo ha conquistato la medaglia d’oro grazie al suo 53”00 che è valso inoltre il titolo di nuovo record olimpico: l’olandese classe 1990 ha superato nei metri finali la bielorussa Herasimenia e la cinese Tang Yi, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo.

    Infine nei 200 dorso maschili a trionfare è stato l’altro americano Tyler Clary il quale, come i suoi colleghi, non si è accontentato della medaglia d’oro, ma ha chiuso con un 1’53”41 che gli ha permesso di abbattere l’ormai vecchio record olimpico. Altra medaglia è arrivata anche per il Giappone che, grazie al secondo posto di Ryosuke Ire, ha potuto incrementare il proprio medagliere. Il podio è stato chiuso dal fantastico Ryan Lochte che poco dopo è sceso in vasca nei 200 misti conquistandosi l’argento dietro a Michael Phelps e quindi la seconda medaglia della giornata.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Orsi e Dotto contro Magnini, Italnuoto nella bufera

    Orsi e Dotto contro Magnini, Italnuoto nella bufera

    Non bastasse il flop generale dell’Italnuoto, arrivano anche le polemiche a mettere benzina sul fuoco: dopo le parole assai piccanti del capitano Filippo Magnini, oltre alla risposta immediata dell’allenatore Claudio Rossetto, sono infatti arrivate le dichiarazioni dei compagni di squadra Orsi e Dotto. La delusione e la rabbia che ha portato Re Magno a parlare dopo l’eliminazione dai 100 sl ha infatti creato non poca tensione tra tutti i nuotatori: in primis a parlare è il velocista Marco Orsi che, dopo la mancata qualificazione nei 50 sl ha tirato in ballo direttamente il capitano senza mezzi termini.

    “Filippo ha indubbiamente sbagliato e sono stato il primo a dirglielo, lui è il capitano e dovrebbe sapere meglio di chiunque altro che in un momento delicato come quello c’era solamente bisogno di tranquillità e invece lui ha cercato di fare audience tirando in campo cose che dovrebbero essere private. Sono arrabbiatissimo perchè c’è un clima irrespirabile tra noi e soprattutto perchè c’è chi si fa sempre e solo gli affari propri e non pensa al gruppo”.

    Luca Dotto © Adam Pretty/Getty Images

    Il giovane nuotatore bolognese dimostra quindi di non avere peli sulla lingua aggiungendo che il lavoro con il tecnico Rossetto è sempre stato costante per cercare di arrivare in forma a Londra 2012. Più pacata e saggia è stata invece la reazione di Luca Dotto, il quale ha voluto spezzare una lancia in favore di Magnini ma difendendo anche il proprio allenatore:

    “Io sono molto tranquillo di mio e in questi giorni per evitare le discussioni ho preferito rifugiarmi in camera della mia fidanzata (Rossella Fiamingo, schermitrice azzurra) perchè il clima era veramente teso tra noi nuotatori. Filippo si è poi scusato con noi ma sono sincero nel dire che tutte le polemiche che sono uscite sono campate in aria e non mi sono per niente piaciute in quanto non si deve puntare il dito contro qualcuno per trovare una scusa, ma servirebbe semplicemente abbassare la testa e tornare a lavorare. Forse Filippo, preso dalla rabbia e dalla delusione, si è scordato per un momento che Claudio Rossetto ci ha fatto vincere un oro ed un argento ai Mondiali“.

    A mettere ancora più scompiglio arriva la notizia che Filippo Magnini è stato escluso dalla staffetta 4×100 misti dove assieme a Di Tora, Scozzoli e Rivolta è stato scelto proprio Luca Dotto come velocista nello stile libero per la gara che si disputerà domani. Un Olimpiade assolutamente da dimenticare quindi quella per gli azzurri del nuoto che è stata soprannominata da molti come la “Caporetto dell’Italnuoto”: ora i nuotatori dovranno cercare di rimediare non solo negli insufficienti risultati ottenuti in vasca, ma anche nei rapporti tra di loro che dopo questa vicenda sembrano essersi incrinati. Fortunamente i problemi sembrano riguardare solamente la parte maschile: nella giornata di ieri le nuotatrici hanno infatti dimostrato una grande unione tra di loro.

    A cercare di portare la calma tra tutti è invece Luca Marin che, in un’intervista a Rtl ha dichiarato che il clima non è troppo pesante e che l’unico problema è non aver centrato degli obiettivi prefissati: secondo l’ex fidanzato della Pellegrini infatti tutto sarebbe nella norma tra i nuotatori.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Pellegrini settima con la staffetta 4×200 sl ritrova il sorriso

    Pellegrini settima con la staffetta 4×200 sl ritrova il sorriso

    Un sorriso che piace a tutti quello sul volto di Federica Pellegrini: nonostante il settimo posto nella finale 4×200 sl il quartetto italiano, composto oltre che dalla Pellegrini anche da Alice Mizzau, Alice Nesti e Diletta Carli, si è presentato ai microfoni della zona mista con un viso sereno. La forza della squadra si mette quindi in primo piano e a confermare l’unità del quartetto è proprio Super Fede che dichiara:

    “Questo è un gruppo davvero speciale, lo devo anche a loro se in un momento così delicato della mia carriera ho ritrovato il sorriso. Credo non si sia mai vista una staffetta così unita e sono davvero felice di farne parte: continuerò a lavorare con loro anche durante l’anno sabbatico dove scenderò in vasca solamente per le gare corte e per crescere giorno dopo giorno con la staffetta per arrivare pronte al prossimo impegno e soprattutto per centrare un obiettivo preciso”.

    Federica Pellegrini nella staffetta 4×200 © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    Ottimo dunque lo stato d’animo delle azzurre e soprattutto quello della regina del nuoto italiano, che si sono trovate in vasca con atlete davvero preparate e si sono dovute accontentare della settima posizione, conquistata in extremis grazie allo sprint finale di Federica Pellegrini. A vincere sono ancora una volta gli Stati Uniti che hanno nettamente dimostrato di essere superiori alle altre nazioni andando a mettere a segno anche il nuovo record olimpico: un’ottima partenza di Missy Franklin ha infatti aperto le danze alla squadra americana composta da Dana Vollmer, Shannon Vreeland ed Allison Schimtt che hanno chiuso con un 7’42″92. Secondo posto per l’Australia con un 7’44″81 e medaglia di bronzo per la Francia grazie al crono di 7’47″49.

    La serenità delle azzurre si era vista anche durante la presentazione quando, dopo essere entrate, si sono lasciate andare in una mossa di break dance tipo scioglimento che non ha però portato fortuna per l’imminente gara.

    SPECIALE OLIMPIADI 2012

  • NHL, gli ultimi movimenti di mercato. Nash ai New York Rangers

    NHL, gli ultimi movimenti di mercato. Nash ai New York Rangers

    Nelle ultime settimane si è movimentato e riscaldato anche il mercato NHL: Parenteau firma con i Colorado Avalanche per 4 anni, Ryan Whitney va ai Dallas Stars, Mikael Samuelsson invece fa ritorno ai Detroit Red Wings, il goalie dei Devils, ultimi finalisti della Stanley Cup, il 40enne Martin Brodeur dopo trattative lunghe e complesse ha deciso di rinnovare proprio con New Jersey, Hudler va ai Phoenix Coyotes ed Olli Jokinen trova la nuova casa ai Winnipeg Jets.

    Dallas dopo aver perso Mike Ribeiro, si accorda con Jaromir Jagr, veterano di mille battaglie ed una della stelle (anche se in età avanzata) più splendenti della Lega: per lui sarà il primo campionato della sua carriera nella Western Conference dopo una vita passata in Pennsylvania tra Pittsburgh Penguins ed ultimamente Philadelphia Flyers.

    Colpo dei Minnesota Wild che strappano ai New Jersey Devils l’asso Zach Parise con un contratto di ben 13 anni. La squadra di Minneapolis però non si ferma qui ed acquisisce un altro pezzo da 90 rilevando dai Nashville Predators Ryan Suter (beffati i Pittsburgh Penguins che erano vicinissimi al giocatore). Con queste 2 Star i Wild diventano una delle più serie candidate al titolo del prossimo anno.

    Ruslan Fedotenko va a Philadelphia, Jamie Langenbrunner resta un giocatore dei Saint Louis Blues (così come il compagno T.J. Oshie) per un altro anno, Teemu Selanne non lascia gli Anaheim Ducks e Mike Green i suoi Washington Capitals.

    I New York Rangers però sbaragliano la concorrenza e si assicurano la prima scelta al Draft del 2002 Rick Nash: i Columbus Blue Jackets accettano una trade che porta in Ohio Brandon Dubinsky,Tim Erixon e Artem Anisimov (più una futura prima scelta). Per uno come Nash Columbus avrebbe comunque potuto chiedere qualcosa in più, tutto a vantaggio dei Rangers che diventano una corazzata per vincere la Stanley Cup.

    Sergei Kostitsyn resta ai Predators per 2 anni e 6 milioni di dollari di stipendio, ma la notizia più importante per Nashville è aver pareggiato l’offerta pervenuta dai Flyers per il capitano Shea Weber (110 milioni di dollari in 14 anni di contratto, il secondo compenso più alto dopo quello di Alex Ovechkin dei Capitals che ha ottenuto 124 milioni in 13 anni qualche anno fa). La conferma di Weber è importante ma riusciranno i Predators a sostenere il lauto stipendio del loro leader?

    Rick Nash | © Christian Petersen/Getty Images

    Grande acquisto anche dei Carolina Hurricanes, che dopo aver ottenuto dai Penguins il gioiello Staal per farlo riunire con il fratello (in cambio della loro prima scelta all’ultimo Draft), prendono anche Alex Semin dai Washington Capitals (un anno di contratto a 7 milioni di dollari), per formare una squadra molto competitiva in vista della nuova stagione.

    Sam Gagner rinnova con gli Edmonton Oilers, dopo una stagione strepitosa ai Florida Panthers Garrison si accasa ai Vancouver Canucks. Il suo contratto sarà pagato dai canadesi 27 milioni di dollari nei prossimi 6 anni. Garrison ha segnato l’anno passato ben 16 goal, secondo tra tutti i difensori, dietro solo agli inarrivabili Karlsson e Shea Weber (19 goal totali).

    Nei prossimi giorni si preannunciano altri colpi, staremo a vedere l’evolversi della situazione.

  • Record e sorprese nelle finali nuoto, delude ancora la Pellegrini

    Record e sorprese nelle finali nuoto, delude ancora la Pellegrini

    La serata di ieri si è aperta con la sfortunata finale dei 200 sl dove Federica Pellegrini si è dovuta accontentare del quinto posto: a vincere è stata l’americana Allison Schmitt, la quale è riuscita a dare vita ad una gara spettacolare, mettendosi davanti fin dai primi metri e chiudendo con il tempo di 1’53″61 che, oltre alla medaglia d’oro ha consegnato alla nuotatrice il titolo di nuovo record olimpico, detenuto fino a ieri dall’azzurra Pellegrini. A completare il podio sono state la francese Camille Muffat, autrice di una prova discreta chiusa con il crono di 1’55″58 e valida la medaglia d’argento e Bronte Barratt che, con un 1’55″81, è riuscita a mettere dietro di se le altre concorrenti salendo sul gradino più basso del podio.

    La serata ha poi cominciato a farsi interessante quando a scendere in vasca sono stati i nuotatori che si sono contesi la vittoria dei 200 farfalla: qui ad essere visto come favorito era lo statunitense Michael Phelps che si è però dovuto accontentare della medaglia d’argento. Nei metri finali infatti il campione olimpico si è visto superare dal sudafricano Chad Le Clos che, con il tempo di 1’52″96 si è imposto su tutti i suoi avversari. Per il campione di Baltimora è stato comunque un’importante risultato dato che è riuscito a conquistare la 18esima medaglia olimpica; a chiudere il podio è stato poi il giapponese Takeshi Matsuda con un buon 1’53″21.

    Chad Le Clos © Al Bello/Getty Images

    A confermare che questa edizione dei Giochi Olimpici per quanto riguarda il nuoto non è per niente quella dei grandi favoriti ci ha pensato la talentuosa cinese Ye Shiwen: nella finale dei 200 misti la tanto discussa nuotatrice ha conquistato infatti la vittoria mettendo a segno anche il nuovo record olimpico. Dopo aver fatto tutti i test antidoping la Shiwen va quindi a bissare la medaglia d’oro che ha conquistato pochi giorni fa nei 400 misti: anche ieri sera la giovane atleta ha disputato una gara sopra ogni livello chiudendo con un ottimo 2’07″57, seguita a ruota da Alicia Coutts, medaglia d’argento grazie al tempo 2’08″15 e Catlin Reverenz, medaglia di bronzo con un 2’08″95.

    Chiude una serata ricca di emozioni all’Aquatics Centre la finale della staffetta 4×200 sl maschile dove a trionfare è stata la squadra degli Stati Uniti grazie ad una prestazione sopra le righe dei quattro atleti americani Ryan Lochte, Conor Dwyer, Ricky Berens e Michael Phelps che hanno chiuso con un 6’59″70, conquistando così la medaglia d’oro davanti a Francia e Cina. Con questa vittoria Phelps ha conquistato il primo oro di questa Olimpiade ma soprattutto ha superato il record delle medaglie olimpiche detenuto da Larisa Latynina diventando di fatto l’atleta che ha conquistato più medaglie nell’arco della sua carriera.

  • Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Lo chiamano il cannibale di Baltimora. E se gli hanno dato questo soprannome un motivo ci sarà. Parliamo di Michael Phelps, nuotatore statunitense che ieri è entrato nella leggenda come l’atleta ad aver vinto più medaglie nella storia dei Giochi Olimpici. Ben 19 con quella d’oro conquistata nella staffetta 4×200. Numeri impressionanti per un nuotatore che ha cominciato a vincere ad Atene 2004 e non si è più fermato. Ieri l’argento nei 200 farfalla alle spalle del sudafricano Chad Le Clod per appena 5 centesimi e la seconda medaglia ai giochi di Londra dopo quella d’oro nella staffetta 4X200 con gli Stati Uniti.

    Superato cosi il primato della ginnasta sovietica Larisa Latynina che durava da quasi mezzo secolo dopo le vittorie ottenute nei Giochi del 1956, del 1960 e del 1964. In questi otto anni l’atleta europea conquistò 9 ori, 5 argenti e 4 bronzi per un totale di 18 medaglie. Numeri ancora più da capogiro quelli di Phelps: per lui tra Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono arrivati la bellezza di 14 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

    Michael Phelps © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    Tuttavia per la Latynina un primato ancora c’è: quello del numero di medaglie ottenute individualmente, ovvero 14, contro le 11 di Phelps che dal canto suo vanta il maggior numero di ori olimpici conquistati in totale e anche in una singola edizione dei giochi. In Cina, quattro anni fa, ne ha collezionati 8, superando il record di Mark Spitz che a Monaco 1972 ne conquistò 7. Ma Phelps sembra avere ancora tutto il tempo per battere anche il primato di allori individuali.

    Ecco l’elenco di tutte le medaglie conquistate dal 27enne nuotatore statunitense sin qui: Atene 2004: Oro 200 misti Oro 200 farfalla Oro 400 misti Oro 200 farfalla Oro 4X100 misti Oro 4X200 stile libero Argento 200 stile Argento 4X100 stile Pechino 2008: Oro 100 farfalla Oro 400 misti Oro 200 stile Oro 200 farfalla Oro 200 misti Oro 4X100 misti Oro 4X100 stile Oro 4X200 stile Londra 2012: Oro 4X200 misti Argento 200 farfalla Argento 4X100 stile.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Delude anche nei 200 sl Federica Pellegrini: “Non sono in forma”

    Delude anche nei 200 sl Federica Pellegrini: “Non sono in forma”

    Un quinto posto che sembra essere diventata una maledizione per Federica Pellegrini a questi Giochi Olimpici di Londra 2012: nella finale dei 200 sl la nuotatrice azzurra si è infatti dovuta accontentare della quinta posizione come era successo nell’altra deludente finale dei 400 sl. Si chiude così un’era fatta di successi e di vittorie importanti impreziosite da tanti record che la Pellegrini ha messo a segno durante la sua carriera e che nessuno è riuscito a battere neppure in queste gare olimpiche.

    Inutile nascondere la delusione sottolineando anche il fatto che dopo quattro giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici l’Italnuoto non è riuscita a portare a casa nessuna medaglia: il flop di Super Fede va infatti ad aggiungersi a quello di Filippo Magnini, di Fabio Scozzoli, di Luca Dotto e di tutti gli altri nuotatori che sono scesi in vasca. Tutto questo sembra quindi andare a favore di quanto dichiarato oggi da Re Magno, il quale ha voluto puntare il dito contro il lavoro dello staff della Federnuoto italiana, e che anche Federica ha confermato con queste parole:

    Federica Pellegrini © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    “Bisogna accettare tutto: purtroppo la vita è fatta di vittorie e di sconfitte e io oggi ho perso. Sicuramente non ero in condizione per disputare un’Olimpiade con avversarie che sono arrivate molto preparate, ora che sono finite le gare posso dirlo, un motivo purtroppo c’è se non sono riuscita nemmeno ad abbassare il tempo di ieri in semifinale. Come ha detto Filippo non siamo in condizione fisica per gareggiare con i più forti e poi quello che ci fa pensare più di tutto è che non abbiamo fatto nemmeno i risultati minimi che pensavamo di fare. Non do assolutamente la colpa a qualcuno in particolare del mio team ma neanche a me stessa: i motivi di questi insuccessi saranno altri, forse il cambiamento di tipo di allenamento, forse un sovraccarico, non saprei dirlo ora. Quello che è certo è che mi spiace staccare in questo modo, però devo proprio prendermi un anno di pausa dalle gare individuali, dato che sarò comunque presente con la staffetta: io vado a casa a testa alta, perchè ho cercato di dare il massimo, il problema è che le altre atlete erano nettamente più in forma di me”.

    La gara è stata infatti vinta dall’americana Allison Schmitt, la quale è partita fortissima fin dai primi metri andando a chiudere con il tempo di 1’53″61: dietro di lei la tanto attesa Camille Muffat, si è guadagnata la medaglia d’argento con un 1’55″58 mentre la medaglia di bronzo è andata all’australiana Bronte Barratt. Per la veneta un bruttissimo 1’56″73, tempo che le è valso solamente il quinto posto.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Filippo Magnini eliminato accusa l’allenatore

    Filippo Magnini eliminato accusa l’allenatore

    Che Filippo Magnini fosse arrabbiato lo si era capito già dopo la finale della staffetta 4×100 sl, dove gli azzurri conquistarono solamente il settimo posto: ma oggi il capitano della squadra italiana di nuoto ha rilasciato dichiarazioni pesanti dopo aver conquistato il sesto posto nella batteria dei 100 sl chiudendo con il tempo di 49″18. Con questo crono infatti Re Magno è stato eliminato e non è quindi riuscito a qualificarsi per la semifinale, ma quello che più ha sorpreso tutti è che ha dichiarato di non essere per niente colpito di non essere entrato nella lista dei sedici nuotatori che scenderanno in vasca stasera.

    Dopo la gara Magnini si è infatti lasciato andare ai microfoni, spiegando che tutti questi flop non sono di certo solamente colpa degli atleti, ma che dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza anche gli allenatori, i fisioterapisti e tutto lo staff che compone la Federnuoto italiana: insomma il capitano non risparmia nessuno e, senza peli sulla lingua, invita anche Claudio Rossetto, allenatore dei velocisti azzurri, a riflettere su tutto il lavoro svolto durante l’anno e soprattutto su quello pre Olimpiadi. L’insoddisfazione del nuotatore è dunque chiara e la sottolinea riportando a tutti alcune vicende nelle quali fece presente al suo allenatore di non sentirsi al top, senza però ottenere alcun cambiamento da parte di Rossetto.

    Filippo Magnini | © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

    Le dichiarazioni scottanti di Filippo Magnini hanno subito acceso l’ira del suo allenatore che poco dopo ha improvvisato una mini conferenza stampa fuori dall’Aquatics Centre rispondendo alle provocazioni del nuotatore: il tecnico ha infatti spiegato che il lavoro da lui svolto non è stato assolutamente sbagliato e che a scendere in vasca alla fine sono gli atleti e non gli allenatori:

    Filippo parla troppo e quando parla spesso dice cose senza senso, soprattutto perchè ha parlato ancora mentre era arrabbiato per la mancata qualificazione. Invece di parlare dovremmo imparare da chi è piu forte di noi, ad esempio dall’America“.

    Con queste parole Claudio Rossetto ha quindi lanciato una frecciatina non da poco al suo allievo, aggiungendo che l’arrivo di Federica Pellegrini all’interno del gruppo ha cambiato i piani in quanto aveva una nuotatrice in più da seguire. Quel che è certo è che i due avranno modo di chiarirsi in separata sede, magari discutendo finalmente dei motivi per cui gli azzurri non sono riusciti a centrare gli obiettivi prefissati: ad oggi infatti nel nuoto non è ancora arrivata alcuna medaglia, mentre prima di partire alla volta di Londra le scommesse dicevano ben altro.

     

    Flop nuoto alle Olimpiadi, Magnini accusa lo staff tecnico. Ha ragione?

    • No, gli atleti devono assumersi le loro responsabilità (83%, 162 Voti)
    • Si, è colpa di una preparazione non adeguata (17%, 34 Voti)

    Totale Votanti: 196

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Federica Pellegrini agguerrita per la finale 200 sl “Voglio l’oro”

    Federica Pellegrini agguerrita per la finale 200 sl “Voglio l’oro”

    Un modo per tornare a sognare: è questa la frase con la quale, nella serata di ieri dopo la semifinale nei 200 sl, Federica Pellegrini ha racchiuso l’importanza della gara di questa sera. Dopo la delusione per il quinto posto nella finale dei 400 sl, la regina del nuoto italiano è infatti tornata in vasca con uno spirito completamente diverso, mettendoci anima e cuore per riuscire ad entrare nella gara che la vedrà impegnata stasera contro avversarie agguerrite che vorranno conquistare come lei, il gradino più alto del podio.

    Durante le dichiarazioni rilasciate nel post gara dei 400 sl, Federica Pellegrini aveva calato la maschera della dura combattente, mostrandosi per un istante debole e delusa: la nuotatrice aveva infatti spiegato che sarebbe scesa in vasca per i 200 sl con uno spirito sicuramente negativo e soprattutto che avrebbe lasciato il nuoto proprio appena finite le Olimpiadi di Londra 2012. La notte però sembra aver portato consiglio alla ragazza di Spinea che nella giornata di ieri si è presentata in vasca più agguerrita che mai vincendo sia la batteria che la semifinale, migliorando anche il tempo del mattino e chiudendo la gara con un 1’56″67 che l’ha piazzata al quarto posto utile per la finale di questa sera.

    Federica Pellegrini © MARTIN BUREAU/AFP/GettyImages

    A confermare che quella vista ieri è la Super Fede di sempre sono anche le parole che lei stessa ha rilasciato ai microfoni di SKY nel post gara: la nuotatrice ha infatti spiegato di essere scesa in vasca decisa a conquistare la finale in quanto quella di questa sera sarà una gara sicuramente interessante oltre che importantissima. La Pellegrini ha inoltre dichiarato che non teme nessuno e che nessuna avversaria l’ha particolarmente impressionata durante le due gare: alla domanda se firmerebbe per il bronzo ha infatti risposto in modo deciso. Un no categorico impreziosito dalla voglia di stupire e di tornare a far sognare non solo gli italiani che la tifano da casa ma soprattutto lei stessa, che in questi giorni è stata colpita da una voglia enorme di riscatto che la potrebbe far tornare ad essere la regina del nuoto nella finale dei 200 sl di questa sera.

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