Da Vancouver arriva la seconda medaglia: Armin Zoeggeler ha conquistato il bronzo nello slittino piazzandosi al terzo posto dietro i tedeschi Loch e Moeller e difendendosi dall’assalto del grande favorito, il russo Demtschenko, staccato di un soffio (solo 30 centesimi di differenza).
Dunque l’oro è andato a Felix Loch che a 20 anni è il più giovane campione olimpico della storia dello slittino; il tedesco ha dominato sin dall’inizio rimanendo in testa in tutte e 4 le manche e lasciando distacchi notevoli agli avversari: 6 decimi al connazionale Moeller e oltre un secondo a Zoeggeler.
All’età di 36 anni, Zoeggeler entra nella storia eguagliando il record di medaglie vinte di Georg Hackl che, prima di oggi, vantava il primato di 5 medaglie vinte in 5 Olimpiadi invernali consecutive nella stessa disciplina: l’italiano è alla sua quinta medaglia olimpica dopo il bronzo del ’94 a Lillehammer, l’argento del 98′ a Nagano e gli ori del 2002 a Salt Lake City e 2006 a Torino.
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Categoria: Altri sport
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Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Zoeggeler bronzo nello slittino ed entra nella storia
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Vela, Coppa America: Oracle batte Alinghi anche nella seconda regata e riporta il trofeo negli Stati Uniti
La Coppa America, giunta alla 33esima edizione, ritorna negli Stati Uniti dopo 18 anni grazie ad Oracle che, dopo aver stracciato Alinghi nella prima regata, surclassa l’imbarcazione svizzera di Ernesto Bertarelli anche nella seconda con il Defender che è arrivato sul traguardo con oltre 5 minuti di distacco.
Oracle detta legge con Alinghi, partita con una penalità per una manovra ritardata, che battaglia con il trimarano statunitense solo fino al primo lato di bolina, poi al primo giro di boa Oracle ha messo il turbo ed à letteralmente volata sulle acque di Valencia.Il protagonista assoluto è stato Russel Coutts che, dopo essere stato scaricato da Alinghi nella scorsa edizione, si riprende la rivincita vincendo per la quarta volta il trofeo velico più antico del mondo.
Prossimo appuntamento nel 2013 forse a Newport, nel Rhode Island, teatro di molte edizioni di Coppa America per oltre mezzo secolo con l’incognita formula: si tornerà ai monoscafi e alle regate a più sfidanti oppure rimarrà tale? -
Rugby: l’Italia sfiora l’impresa. Inghilterra avanti nel finale
E’ finita 17-12 l’atteso l’incontro di rugby tra Italia e Inghilterra. La storia è sempre la stessa, gli azzurri escono a testa alta dal confronto con i maestri inglesi, ma l’illusione dipoter portare a casa la vittoria dura solo tre quarti d’ora.
Un primo tempo tatticamente perfetto per gli azzurri che deve alla straordinaria forma di Garcia, al combattivo Castrogiovanni e al perfetto gioco al piede di Gower e McLean, la possibilità di aver sperato nell’impresa. Costretti a ripartire da dietro, gli inglesi prima cercavano di attaccare palla alla mano non trovando però spazio.
Anche Jonny Wilkinson ci aveva dato una mano sbagliando un facile calcio in mezzo ai pali, contrariamente a Mirco Bergamasco che al 35′ ci permetteva di passare in vantaggio.
La ripresa svanisce i sogni di gloria azzurri che partono dall’errore della piazzola di Gower seguito da quello di Masi e Tait. Al 18′ Castrogiovanni veniva espulso per dieci minuti per dieci minuti (mani in mischia) e questa volta Wilkinson realizzava tre punti al piede. Avanti di un break (+8) e con un uomo in più, per gli inglesi la strada è ormai spianata, anche se gli azzurri non hanno mai mollato la presa e a soli otto minuti dal termine si trovavano a soli 2 punti di distacco. E’ con MArtin Johnson che gli inglesi si aggrappavano ad un drop della solita apertura. L’Italia esce battuta ma sommersa di applausi dai 33 mila accorsi al Flaminio per sostenere la squadra.
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Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Zoeggeler terzo dopo le prime 2 manche
Armin Zoeggeler è terzo dopo le prime due manche del singolo maschile di slittino, disputate nella notte allo Sliding Centre di Whistler.
Tra Zoeggeler e il terzo oro di fila si è frapposta la coppia tedesca formata da Felix Loch, primo con 1’36”570, e David Moeller (1’36”862). Zoeggeler, con 1’37”002, sicuramente ha tutte le qualità per risalire la classifica e centrare il suo obiettivo ma contemporaneamente deve guardarsi anche dietro. Il russo Albert Demtshenko infatti non demorde, va forte e non nasconde ambizioni di risalita ulteriore in classifica. -
Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Cerimonia spettacolare con il dolore nel cuore
La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Vancouver 2010 è stata a dir poco spettacolare, ma intrisa di commozione e dolore per la tragica morte (in una sessione di prove!), poco prima del grande evento, dello slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili, sfortunato 21 enne che nel grande sogno di portare in alto i colori e lo spirito del suo Paese ha trovato, purtroppo, la fine del suo tempo in questo mondo.
La Georgia, dal canto suo, sebbene con l’angoscia e il dolore nel cuore dei suoi atleti in Canada e della sua gente in Europa, ha deciso di portare avanti l’impegno Olimpico, e l’entrata nell’arena del Bc Place ha toccato gli animi di tutti i 60 mila presenti che si sono alzati in piedi per dare forza, sostegno, coraggio e solidarietà in un ideale abbraccio a tutta una nazione colpita da un dramma immane ed inaspettato. Immobile la bandiera dello sciatore, listata a lutto come le uniformi dei compagni di avventura di Norad presenti all’interno del BC Place. Nodar non c’è più, e loro con le lacrime agli occhi e una sciarpa nera al collo, seguono il loro portabandiera con la convinzione e la fierezza, ne siamo sicuri, di essere georgiani. Lacrime solcano il volto di qualche animo più sensibile sugli spalti, applausi scroscianti incoraggiano la delegazione che “sfila” nell’arena, non bastassero i problemi interni nel piccolo Paese dell’est Europeo, e i noti contrasti con la Russia, ora si aggiunge dolore che si accumula su già tanto dolore. Forza Georgia, il mondo intero ti è vicino, nel rispetto del tuo dramma e con un sorriso per aiutarti nel futuro.La macchina delle Olimpiadi quindi non si è fermata, la cerimonia è stata un grande show, ci sono voluti quattro anni di lavoro, otto gruppi composti dai rappresentanti di ogni etnia e culto religioso, simbolo della forte integrazione culturale e razziale del Paese Nordamericano, la missione di fornire un’identità attraverso le diversità. Su queste basi hanno lavorato David Atkins e Ignatius Jones, direttori artistici della cerimonia. Al centro del palcoscenico il nucleo concettuale della prima parte dell’evento: quattro enormi totem, gli elementi, a rappresentare i popoli nativi (Lil’Wat, Musqueam, Squamish e Tselil-Waututh); le braccia aperte al mondo come simbolo di integrazione fino al termine dello show musicale di Nelly Furtado e Bryan Adams, stelle ed “eroi” pop-rock nazionali (rigorosamente fatto in play-back).
Poi un lungo omaggio alla storia del Canada per mezzo dei suoi simboli naturali (il ghiaccio, l’orso e la foglia d’acero), sociali-storico-culturali (gli aborigeni, l’era coloniale, la tolleranza e la libertà) e naturalmente sportivi (c’era anche Jacques Villenueve tra i sei che hanno portato la bandiera con i cinque cerchi e Donald Sutherland, famosissimo attore che ha scritto pagine importantissime ed indimenticabili della storia del cinema mondiale).
Il via ai Giochi è stato dato da Michelle Jean, governatore della Columbia; tripode acceso da Wayne Gretzky, leggenda dell’hockey. Gli altri tedofori che hanno accompagnato il cammino della fiaccola sono tutti leggende sportive nazionali come Rick Hansen (atleta paralimpico notissimo da queste parti), poi Catriona LeMay Doan (pattinatrice), Steve Nash (cestista NBA per ben 2 volte MVP dell’intera Lega e che attualmente milita nei Phoenix Suns), Nancy Green (campionessa di sci alpino degli anni ’60). Il giuramento è stato letto dalla migliore giocatrice di hockey del mondo, Hayley Wickenheiser, sempre in compagnia di Wayne Gretzky.
C’è stato anche un intoppo nell’accensione del tripode, ma tutto ciò non ha scalfito la spettacolarità dell’evento e della cerimonia, piena di coreografie spettacolari e giochi di luce che è stata seguita da 3 miliardi di telespettatori in tutto il mondo.L’Italia ha avuto in Giorgio Di Centa il portabandiera della delegazione azzurra, in un elegantissimo completo grigio, bianco e blu. Il fondista (2 ori ai Giochi di 4 ani fa) ha detto:
“È un’emozione indescrivibile, solo ora mi rendo conto di quanto sono orgoglioso di rappresentare questa Italia: ringrazio chi mi ha fatto questo regalo. Ho tenuto questa bandiera non pensando solo a me, ma a tutta la squadra e mi auguro che ora anche la gente che sta lontano ci sostenga. Entrando in questo stadio, con tutto il bianco a ricordare la neve, ho pensato a un mondo libero, e a questo le Olimpiadi devono far pensare“.
A chiudere la sfilata delle 82 nazioni partecipanti è stato il Canada, e subito dopo, un minuto di silenzio per lo sfortunato atleta georgiano.
Il fuoco brucerà fino al 28 di febbraio quando calerà il sipario su questa 21esima edizione dei Giochi Olimpici Invernali, che per la terza volta saranno ospitati dal Canada (in passato ci sono state Montreal ’76 e Calgary ’88). Giochi però sui quali è passata la fredda mano della morte e la sua nera ombra, colpendo in tutta la sua atrocità un ragazzo che sognava i Giochi e non li riuscirà a vivere.
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Olimpiadi Invernali, morte Kumaritashvili: la Federazione assolve la pista, incidente errore umano
La Federazione Internazionale dello Slittino che ha effettuato dei sopralluoghi nell’impianto di Whistler in cui ieri ha perso la vita lo slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili, ha escluso che la responsabilità dell’accaduto possa essere attribuito alla pista, motivando che l’incidente sia da imputare ad un errore dell’atleta che “è arrivato in ritardo alla curva 15 e non e’ riuscito a compensare adeguatamente per entrare nella curva 16. Sebbene abbia provato a correggere il problema, ha perso il controllo del suo attrezzo provocando l’incidente“.
La Federazione ha comunque imposto di effettuare due modifiche: un ulteriore rialzo della protezione nella curva fatale allo sfortunato georgiano e una modifica al profilo del ghiaccio in modo da alzare il livello di sicurezza della pista.
La gara maschile, in programma alle 2 di notte ora italiana, si svolgerà regolarmente ma rimane comunque il dubbio se la tragedia si sarebbe potuta evitare. -
Vancouver 2010: le immagini dell’incidente mortale di Kumaritashvili
Le Olimpiadi invernali di Vancouver partono nel peggiore dei modi, un bruttissimo incidente nell’ultimo turno di prove il georgiano Kumaritashvili ha perso la vita. Alla base del tremendo impatto pare ci sia una manovra errata da parte del giovane slittinista mente viaggiava ad una velocità superiore ai 140 km/h
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Tragedia alle Olimpiadi Invernali, muore lo slittinista georgiano Kumaritashvili
Dramma alle Olimpiadi: a poche ore dalla cerimonia inaugurale dei Giochi Invernali di Vancouver, muore in un incidente sulla pista di Whistler lo slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili, 22 anni, che, durante la sesta sessione di prove, è uscito fuori pista urtando violentemente il capo contro un palo di sostegno a 140 km/h.
Immediati i soccorsi che hanno constato le condizioni gravissime del giovane atleta; ogni tentativo di rianimarlo è stato vano e Kumaritashvili è deceduto poco dopo.Dolore e sconforto nella delegazione georgiana e non solo. Irakly Japaridze, capo delegazione, ha dichiarato: “Non sappiamo cosa fare, siamo tutti sotto shock. Non sappiamo se partecipare alla cerimonia inaugurale oppure lasciare i Giochi. Non so come sia morto, ma posso dirvi questo: la pista era veramente terribile“.
In effetti durante la quinta sessione di prove della mattina anche il nostro Armin Zoeggeler è rimasto vittima di un incidente per fortuna senza conseguenze, perdendo il controllo dello slittino e percorrendo qualche centinaio di metri sdraiato sul ghiaccio. Ma non solo: la rumena Violeta Stramaturaru è rimasta priva di conoscenza per qualche minuto e portata in ospedale e gli americani Tony Benshoof e Bengt Walden hanno avuto problemi più lievi. Mercoledì e giovedì diversi guai li avevano passati anche gli americani Chris Mazdzer e Megan Sweene. Prova che la pista non è delle più sicure.
La gara dello slittino potrebbe essere rinviata o addirittura cancellata n attesa di chiarire la dinamica e le responsabilità dopo quanto accadauto allo sfortunato 21enne georgiano.Sconcertato dell’accaduto anche il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge: “Questo è un giorno molto brutto, abbiamo contattato il Comitato olimpico georgiano e il presidente della Georgia. Per lo spirito olimpico è una tragedia che lascia il segno, un ragazzo di 20 anni che coronava il suo sogno di essere alle Olimpiadi. Non ho parole per dire come mi sento“.
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Vela, Coppa America: Oracle straccia Alinghi nella prima regata
Dopo due rinvii a causa delle non idonee condizioni del vento è partita finalmente la 33esima edizione della Coppa America di vela. Nelle acque di Valencia, la prima regata va agli sfidanti americani di Oracle che umiliano i detentori del titolo di Alinghi, giunti al traguardo con oltre 15 minuti di ritardo (circa 3 km di distacco).
In pratica non c’è mai stata storia con Oracle che ha subito preso il largo e ridicolizzato l’equipaggio svizzero.
La seconda regata è prevista domenica 14 febbraio, condizioni meteo permettendo. Ricordiamo che è dal lontano 1992 che un’imbarcazione statunitense non vince il trofeo più prestigioso che riguarda la vela (allora vinse America3). -
Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Questa notte il via
Questa notte (alle 3, precisamente, ora italiana) scattano le Olimpiadi Invernali di Vancouver 2010.
La città vive con grande partecipazione l’evento. Per i canadesi questa è l’occasione del sorpasso sugli Stati Uniti nel medagliere e nell’hockey, vero sport nazionale. Infatti sarebbe Wayne Gretzky il candidato unico all’accensione del la fiamma di Olimpia. E’ lui, ex giocatore dei New York Rangers, infatti, il più grande giocatore di hockey di tutti i tempi, il simbolo sportivo del Paese. La prova generale di mercoledì si è svolta davanti a uno stadio pieno dove c’erano circa 60 mila paganti, in un trionfo di luci rosse ed effetti scenici e con la cantante Nelly Furtado nel ruolo di ospite più applaudita che si esibirà durante la cerimonia di inaugurazione. Il nostro portabandiera sarà Giorgio Di Centa che entrerà nel BC Place alle 18.19 in un’atmosfera molto calda, visto che l’impianto è coperto e la temperatura sfiorerà i 20 gradi centigradi.
L’Italia potrebbe partire subito forte perchè nelle prime gare di pattinaggio su ghiaccio e slittino schiera i 2 olimpionici in carica, ovvero, rispettivamente Enrico Fabris ed Armin Zoeggeler. Inoltre qualche soddisfazione potrebbe venire anche dallo sci dove Peter Fill e Werner Heel puntano a traguardi prestigiosi: sabato è in programma la discesa libera maschile e le prime gare della pista lunga; poi domenica toccherà a Zoeggeler. Ma non sono solo loro a dover portare in alto i colori italiani: dallo slittino può arrivare qualcosa di buono anche nel doppio Oberstolz-Gruber, e nel pattinaggio artistico c’è Carolina Kostner. Ma anche nello sci di fondo e in quello alpino annoveriamo nomi ed atleti di primissimo piano: nel fondo c’è Di Centa, oro nella 50 km a Torino, ma anche Piller Cottrer, Zorzi e Arianna Follis. In quello alpino i già citati Heel e Fill, poi Simoncelli e Blardone in gigante, per finire con Moellg in slalom.
Via, quindi, con 17 giorni di gare e medaglie. E che questa Olimpiade possa essere ricordata per la prolificità degli italiani.