Categoria: Altri sport

  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: per l’Italia un’altra giornata disastrosa

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: per l’Italia un’altra giornata disastrosa

    Continuano le delusioni dei nostri azzurri alle Olimpiadi di Vancouver con soltanto 4 medaglie all’attivo e nessuno del metallo più prezioso.
    Prima del quarto posto nello sci di fondo della staffetta donne 4×5 Km con l’amarezza di aver sfiorato il podio, il gigante femminile che mai era andato così male: Manuela Moelgg, ottava nella prima manche di ieri e con un ritardo contenuto dalla prima, oggi è crollata piazzandosi al 17esimo posto, Federica Brignone si è classificata alle sue spalle in 18esima posizione mentre Nicole Gius è giunta al traguardo con il 20esimo tempo. Unica consolazione, ma che può rendere ancor di più l’amaro in bocca, arriva da Denise Karbon (23esima) che, già fuori dai giochi per un errore che le è costato caro nella prima manche di ieri, nella seconda fa registrare il miglior tempo di manche.
    L’oro è andato alla tedesca Viktoria Rebensburg, seguita dalla slovena Tina Maze (argento) e dall’austriaca Elisabeth Goergl (bronzo).

    Dalla combinata nordica maschile arriva un settimo posto con Alessandro Pittin che, avendo già conquistato il bronzo nella disciplina, non riesce a ripetersi a causa di un ritardo accumulato dal punteggio del salto e recuperando tutto quello che poteva recuperare. Gli altri italiani hanno terminato in 11esima, 21esima e 23esima posizione rispettivamente con Lukas Runngalder, Armin Bauer e Giuseppe Michielli.
    Le medaglie d’oro e argento vanno agli statunitensi Bill Demong e Johnny Spillane mentre il bronzo all’austriaco Bernhard Gruber.

    Infine nello sci di fondo maschile non è andata meglio con gli ex campioni del mondo Cristian Zorzi e Renato Pasini giunti al traguardo ottavi a 20” di ritardo dall’oro conquistato dalla Norvegia. Argento e bronzo vanno a Germania e Russia.

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: sfiorato il podio nello sci di fondo con la steffetta donne

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: sfiorato il podio nello sci di fondo con la steffetta donne

    Un vero peccato. Le atlete azzurre sono arrivate ad un soffio dal podio nella staffetta 4×5 Km dello sci di fondo dopo essere state sempre tra le posizioni di testa ma che al traguardo sono giunte al quarto posto, non ripetendo il bronzo di 4 anni fa a Torino.

    Il primo tratto affidato ad Arianna Follis non è esaltante ma dopo il cambio con Marianna Longa, l’Italia riesce a risalire e scappare via insieme alla polacca Kowalczyk; la terza azzurra, Silvia Rupil, all’esordio all’Olimpiade, non si fa tradire dall’emozione e tiene il passo della Norvegia che nel frattempo si era portata al comando con la Steira.
    Si arriva all’ultimo cambio: l’Italia schiera l’esperta Sabina Valbusa mentre gli scandinavi la superfavorita Marit Bjorgen che brucia letteralmente l’azzurra volando verso la vittoria finale e conquistando la terza medaglia d’oro di queste Olimpiadi (la quarta complessiva). La Valbusa paga l’età non più giovanissima e crolla venendo ripresa dal terzetto formato da Germania, Svezia e Finlandia. Sul traguardo a conquistare l’argento è la tedesca Nystad mentre la lotta fra la Valbusa, alla sua ultima Olimpiade, e la finlandese Saarinen vede quest’ultima avere la meglio e portare così a casa il bronzo. Per le azzurre rimane l’amaro in bocca per il podio sfuggito di un soffio.

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Il Canada batte la Russia e vola in semifinale

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Il Canada batte la Russia e vola in semifinale

    Il super match di hockey su ghiaccio tra Russia e Canada, valido per i quarti di finale del torneo, se lo sono aggiudicato i padroni di casa canadesi che hanno battuto i campioni del mondo in carica con un perentorio 7-3.
    Era stata definita quasi una finale anticipata vista la talentuosità dei 2 roster, ma la gara ha lasciato spazio a ben poche emozioni visto il risultato rotondo con il quale i nordamericani hanno passato il turno.
    A deludere, soprattutto, sono stati i 2 giocatori che al momento sono i più forti del mondo: il canadese Sidney Crosby dei Pittsburgh Penguins e l’asso russo dei Washington Capitals Aleksandr Ovechkin che sono rimasti all’asciutto di gol e assist.
    I ragazzi di casa hanno praticamente asfaltato i campioni del mondo in carica per 7-3, senza mai far entrare i russi in partita. Ipoteca già messa nel primo periodo: 4-1 ed europei già storditi (il portiere Nabokov sostituito per gli errori commessi!). Nel secondo il Canada si porta sul 6-1 immediatamente, qui si ha la reazione degli avversari che chiudono il quarto sotto per 7-3. Nell’ultima frazione il risultato non è cambiato con i padroni di casa che hanno agevolmente controllato.
    Entusiasmo generale sugli spalti con “preghiera” ai giocatori: tutto lo stadio in coro diceva “Vogliamo l’oro!”.
    E’ solo la seconda volta che il Canada batte la Russia (o l’Unione Sovietica) in undici edizioni olimpiche. Non ci riusciva da Squaw Valley 1960: cinquant’anni di frustrazioni culminate quattro anni fa, quando vennero eliminati dai russi nel torneo di Torino 2006, proprio nei quarti.
    Ma il tempo per le vendette arriva sempre e puntuale!

  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Il Medagliere Olimpico

    A 4 giorni dalla conclusione dei 21esimi Giochi Olimpici Invernali di Vancouver, le posizione di testa del Medagliere si sono già delineate: a guidare la classifica la Germania con 7 ori, 10 argenti e 7 bronzi, seguita da Stati Uniti che anche se ha conquistate lo stesso numero di medaglie d’oro dei tedeschi 4 in più nel complessivo, la differenza sta solo in un argento, 10 contro 9.
    A seguire i padroni di casa del Canada che si giocherà la vittoria finale fino all’ultimo, con la delegazione nordamericana che ha portato a casa la bellezza di 7 ori come Germania e Stati Uniti.
    La Norvegia, la nazione che ha conquistato più medaglie in tutte le edizioni delle Olimpiadi Invernali, è al quarto posto con un oro in meno vinto rispetto alle 3 di testa.
    L’Italia, molto deludente in questa Olimpiade, ha all’attivo solo un argento e 3 bronzi, a differenza dei 5 ori e 6 bronzi di 4 anni fa a Torino.

    Il Medagliere Olimpico

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: dallo sci di fondo un altro flop, Italia solo nona

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: dallo sci di fondo un altro flop, Italia solo nona

    Era una delle gare più attese, l’Italia era accreditata tra le favorite, se non la favorita numero uno, ma dallo sci di fondo arriva l’ennesima delusione. Nella staffetta 4×10 la squadra azzurra formata da Valerio Checchi, Giorgio Di Centa, Pietro Pitter Cottrer e Cristian Zorzi non sono riusciti a ripetersi dopo l’oro conquistato a Torino 4 anni fa (allora era presente Fulvio Valbusa al posto di Checchi), arrivando al traguardo al nono posto con oltre due minuti di ritardo.

    Sulla pista di Whistler, si capisce subito che per l’Italia non è giornata: al primo cambio infatti Checchi è già dietro con un cospicuo ritardo, nella parte centrale Di Centa (che ha avuto problemi con gli sci) e Pitter perdono considerevolmente terreno sui primi e nel finale Zorzi non può che arrendersi alla Svezia che centra la medaglia d’oro dominando dall’inizio alla fine seguita dalla Norvegia (argento) staccata di 15 secondi e dalla Repubblica Ceca (bronzo) che conquista una medaglia storica nella disciplina.
    Per l’Italia si interrompe così una striscia di successi incredibile che la vedeva salire sul podio da 18 lunghi anni (era dalle Olimpiadi di Sapporo del 1972 che gli azzurri non conquistavano una medaglia nello sci di fondo) culminata proprio con l’oro di Torino nel 2006.

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Blardone delude nella seconda manche, solo 11esimo

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Blardone delude nella seconda manche, solo 11esimo

    Alle Olimpiadi Invernali di Vancouver l’Italia vede sfumare un’altra medaglia. Niente da fare per Massimiliano Blardone che nella finale dello slalom gigante di sci, dopo l’ottima prima manche in cui si è classificato quarto a soli 20 centesimi dal primo, lo svizzero Janka, nella seconda delude classificandosi soltanto e giungendo al traguardo con circa un secondo e mezzo di ritardo.

    L’italiano ha pagato a caro prezzo l’entrata alla seconda porta vanificando poi per il resto del tragitto quanto di buono fatto nella prima parte di gara.
    L’oro è andato a Carlo Janka, mentre il resto delle medaglie sono andate ai norvegesi Jansrud (argento) e Svindal (bronzo). Male il resto degli italiani: Ploner 18esimo, Simoncelli 19esimo, Moelgg 22esimo.

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Fabris rinuncia ai 10 mila metri

    Il pattinatore azzurro Enrico Fabris rinuncia a gareggiare nei 10 mila metri, la più lunga della disciplina, per problemi di salute. L’atleta ha accusato nausea durante il riscaldamento decidendo così di rientrare negli spogliatoi e non prendere così parte alla gara.

    Fabris, campione olimpico a Torino, nelle due precedenti gare non aveva brillato terminando i 5 mila metri al settimo posto e i 1500 al decimo. Al pattinatore azzurro adesso resterebbe solo la gara a squadre della staffetta in programma venerdì e sabato.

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  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: nel gigante Blardone è quarto dopo la prima manche

    Buone notizie dallo sci: a Whistler nella finale dello slalom gigante l’azzurro Massimiliano Blardone è quarto dopo la prima manche a soli 20 centesimi dallo svizzero Janka (provvisoriamente primo) e a 4 centesimi dal gradino più basso del podio, con lopportunità così di giocarsi una medaglia nella seconda manche prevista alle 22 ora italiana.

    Al secondo posto l’austriaco Baumann a 2 centesimi seguito dal norvegese Svindal a 16 centesimi. Male gli altri azzurri: Simoncelli è 17esimo, Ploner 20esimo, Moelgg 24esimo con distacchi di oltre un secondo. Fuori anche uno dei grandi favoriti, lo statunitense Bode Miller.

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  • Tiger Woods chiede perdono in diretta tv e annuncia che tornerà a giocare a golf

    A qualche mese di distanza dallo scandalo a luci rosse che lo ha travolto con le sue innumerevoli amanti uscite allo scoperto, il campione americano di golf Tiger Woods ha chiesto scusa pubblicamente in diretta televisiva:

    Scusatemi, so che vi ho deluso, sono profondamente imbarazzato e dispiaciuto per quello che ho fatto. Mi sono vergognato di me stesso: ho fatto male a tante persone dalla mia famiglia ai tanti ragazzi che mi guradavano come un idolo. Chi mi conosce bene sa quanto sono dispiaciuto di quello che ho fatto. Le mie scuse nei confronti di mia moglie arriveranno non con le parole, ma attraverso i miei comportamenti. So di aver tradito mia moglie e molti dei miei fan. Per molti di loro è una forma di dispiacere personale. Voglio porgere le mie scuse alla mia fondazione, ai miei dipendenti e a tutte le persone che lavorano con me. C’è un gran lavoro che devo fare su di me, ma c’è un punto che voglio chiarire. Molti mi hanno attaccato personalmente e molti hanno speculato sul fatto che mia moglie mi abbia fatto del male, questo non è mai accaduto. L’unica cosa che ha ferito mia moglie è stato il fatto che io l’abbia tradita, so di aver sbagliato“.

    Durante la diretta Woods ha smentito categoricamente di essere stato aggredito dalla moglie Elin Nordgren dopo che aveva scoperto i vari tradimenti:

    Elin non mi ha mai colpito quella e nessun altra notte. Non c’è mai stato nessun episodio di violenza domestica. Elin ha dimostrato grazia enorme e grande self control. Io ho avuto delle amanti sì, io ho tradito, ciò che ho fatto non è accettabile. Sono l’unico colpevole“.

    Il golfista conclude dichiarando di essere stato in cura presso una clinica e annunciando che è sua intenzione tornare a giocare a golf:

    Per 45 giorni, dalla fine di dicembre fino all’inizio di febbraio, ho ricevuto le cure necessarie per i problemi che sto affrontando. Ho una strada lunga davanti a me, ho mosso i primi passi. Da domani, riceverò altre cure e mi sottoporrò ad altre terapie. E’ dura ammettere che ho bisogno di aiuto ma è così. E forse tornerò a giocare, ma non so quando. Voglio tornare al golf, spero già quest’anno. Quando tornerò, il mio comportamento dovrà essere più rispettoso nei confronti di questo sport“.

  • Sei Nazioni: Powell arrestato per ubriachezza. Il Galles lo sospende

    Si è sempre detto che il rugby fonda le sue pecularità nella disciplina e nel rispetto delle regole e che molti sport dovrebbero prender proprio ad esempio per accrescere la propria virtuosità e quello che è successo al gallese Andy Powell è un altro esempio concreto.

    La terza linea è stato arrestato dalla poliziaperchè trovato in evidente stato di ubriachezza alla guida di un cart “rubato” all’albergo in cui è ospitata la nazionale. Gli eccessivi festeggiamenti per la vittoria contro la Scozia son però costati cari a Powell, che oltre all’arresto è stato sospeso dalla federazione gallese, sempre rigida e intransigente sul comportamento dei suoi giocatori.