Categoria: Altri sport

  • Roland Garros: Bene Fognini e Pennetta. Facile Soderling

    Roland Garros: Bene Fognini e Pennetta. Facile Soderling

    Buona, per i colori azzurri, la prima giornata dell’edizione n. 80 del Grande Slam sul rosso a Parigi. Fognini e la Pennetta accedono al secondo turno, mentre Stefano Galvani si ferma al cospetto di Montanes.

    Il ligure ha finalmente vinto un match con il cuore e lottando su ogni palla. L’azzurro ha avuto bisogno di cinque set e oltre tre ore e mezza di gioco per togliersi di dosso il cileno Nicolas Massu. L’inizio del match è stato tutto per l’italiano che in un baleno si è portato avanti 5-0 prima di chiudere per 6-1 in appena 23 minuti. Poi il cileno, obiettivamente giocatore più forte del nostro portacolori, ha iniziato a giocare ai suoi livelli mettendo in difficoltà il buon Fabio e aggiudicandosi il 2° ed il 3° set. All’inizio del quarto il trentenne di Vina del Mar è calato fisicamente, concedendo una mano a Fognini che è volato avanti 4-1, ha poi salvato due palle per il contro break del 4-5 e infine si è trascinato al quinto chiudendo il quarto set per 6-3. Nell’ultima frazione Fognini è stato da subito avanti un break che ha mantenuto sino al termine chiudendo per 6-1; 3-6; 2-6; 6-3; 6-3. È la seconda vittoria di Fognini al quinto set (la prima era stata nel 2009 in un match di Davis contro lo slovacco Lukas Lacko), la prima in assoluto al Roland Garros e ora attende al secondo turno il vincente della sfida tra il francese Gael Monfils, testa di serie numero 13, e il tedesco Florian Mayer.

    Facile il primo turno per Flavia Pennetta. La brindisina, testa di serie numero 14, si è sbarazzata della pratica Keothavong, con un doppio 6-2. Iniezione di fiducia molto importante per la n. 1 azzurra in vista di una pronta riconquista delle top Ten.

    Nulla da fare, purtroppo, per Stefano Galvani sconfitto da un triplice 6-3 dallo spagnolo Albert Montanes. Match difficile per l’azzurro contro un avversario sicuramente più forte e più abituato a giocare match di così alto livello. Tra domani e martedì in campo gli altri 10 italiani in gara (Lorenzi-Beck, Starace-Marchenko, Seppi-Ventura e Bolelli-Andujar tra gli uomini, Camerin-Bartoli, Brianti-Zvonareva, Errani-Shvedona, Schiavone-Kulikova, Vinci-Razzano e Garbin-Barrois tra le donne).

    Buon esordio  della campionessa uscente Svetlana Kuznetsova, che ha lasciato quattro game alla rumena Sorana Cirstea, male invece la testa di serie numero 10 del femminile, la bielorussa Victoria Azarenka, che si è fatta sorprendere dalla solida argentina Gisela Dulko.

    Per quanto riguarda i ‘Big’ passano senza problemi al secondo turno lo svedese Robin Soderling (6-0; 6-2; 6-3 al qualificato francese Recourdec), il russo Mikhail Youzhny (6-1; 6-0; 6-4 al polacco Przysiezny) mentre lascia per strada un set la testa di serie numero 10 Marin Cilic (6-1; 3-6; 6-3; 6-1 al brasiliano Ricardo Mello). Già finito invece il torneo di uno dei giocatori più attesi: il lettone Ernests Gulbis, numero 23 del seeding e recente semifinalista agli Internazionali d’Italia, si è ritirato a inizio terzo set, lasciando così il passo al francese Julien Benneteau. Ma al di là dei problemi muscolari che hanno costretto Gulbis ad alzare bandiera bianca nel secondo game del terzo parziale, la partita era saldamente in mano di Benneteau che aveva comandato i primi due set (6-4; 6-1). Ha avuto invece bisogno di cinque set ma alla fine Jo-Wilfried Tsonga è riuscito a staccare il biglietto per il secondo turno. Il francese, testa di serie numero 8, è riuscito a superare il tedesco Daniel Brands per 4-6; 6-3; 6-2; 6-7(2); 7-5.

  • Giro d’Italia: Trionfa Basso sullo Zoncolan. Arroyo resiste in rosa

    Giro d’Italia: Trionfa Basso sullo Zoncolan. Arroyo resiste in rosa

    La 15ma tappa della corsa rosa che prevedeva il fantastico arrivo sul monte Zoncolan ha il visto il ritorno alla vittoria dopo 4 anni di digiuno del capitano della Liquigas Ivan Basso. La piazza d’onore va al campione del mondo Cadel Evans, mentre Michele Scarponi è ottimo terzo.

    Si parte da Mestre con l’assenza di numerosi velocisti, tra cui Mc Ewen e Tyler Farrar. L’andatura questa volta non è forsennata ma comunque si forma una fuga di sei unità tra cui il calabrese Reda ed il francese Pineau già vincitore di una tappa al giro 2010. E’ la Liquigas che comanda la corsa mettendosi davanti al gruppo a dettare il ritmo.

    Si arriva così ai piedi dello Zoncolan, la salita più dura d’Europa che misura 10 km con pendenza media del 15% e punte addirittura del 22%. Il primo a muoversi è Michele Scarponi è fin da subito si notano gli uomini più in forma, Cadel Evans e Ivan Basso, mentre perde subito contatto Vincenzo Nibali, vincitore di ieri che arriverà con 3′ di ritardo. Neanche Vinokourov e Sastre riescono a replicare ai tre, mentre si difende bene Damiano Cunego che alla fine chiuderà al quarto posto. A 6 km dal traguardo si stacca Scarponi, mentre Cadel Evans cede ai meno 3 al ritmo forsennato di Basso che concluderà da solo e a braccia alzate.

    David Arroyo resiste in rosa, ma Basso balza al 3° posto a 3′ e 3”. Adesso la classifica vede quasi tutti i big tra i primi dieci con la scomparsa di tutti i carneadi della fuga bidone dell’ Aquila.

    Domani il tanto agoniato giorno di riposo, ma si riparte subito forte, martedì, con la cronoscalata di Plan De Corones.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Ivan BASSO LIQ 6:21:58
    2 Cadel EVANS BMC +1:19
    3 Michele SCARPONI AND +1:30
    4 Damiano CUNEGO LAM +1.58
    5 Aleksandre VINOKOUROV AST +2:26
    6 Carlos SASTRE CANDIL CTT +2:44
    7 Vincenzo NIBALI LIQ +3:07
    8 Marco PINOTTI THR +3.20
    9 Daniel MARTIN GRM +3.31
    10 David ARROYO DURAN GCE +3.46

    Classifica Generale

    1 David ARROYO DURAN GCE 61:22:54
    2 Richie PORTE SAX +2:35
    3 Ivan BASSO LIQ +3:33
    4 Carlos SASTRE CANDIL CTT +4.21
    5 Cadel EVANS BMC +4:43
    6 Alexandre VINOKOUROV AST +5:51
    7 Vincenzo NIBALI LIQ +6:08
    8 Michele SCARPONI AND +6:34
    9 Linus GERDEMANN MRM +7:12
    10 Robert KISERLOVSKI LIQ +8:13
  • Giro D’Italia: Nibali fantastico in discesa. David Arroyo in rosa

    Vincenzo Nibali vince la 14ma tappa con un fantastico forcing nella discesa del Monte Grappa. Secondo si piazza Ivan Basso, terzo Michele Scarponi e chiude quarto il campione del mondo Cadel Evans.

    La tappa inizia, come sempre ad andatura altissima, con una media, nei primi 50 km superiore ai 50 orari. Parte una fuga di sei corridori tra cui il campione d’ Italia Pippo Pozzato. I sei raggiungono un vantaggio massimo di 8’ ma vengono ripresi sulla salita del monte Grappa. I primi km della salita vengono condotti dalla Liquigas ed il primo ad aprire le danze è il capitano del team Sky Bradley Wiggings, ma il suo tentativo dura meno di 2 km.  E’ Nibali che effettua il primo vero scatto tra i big, la corsa s’ infiamma e tra tutti sono il kazako Vinokourov e Carlos Sastre e farne le spese non riuscendo a tenere le ruote sia dei due Liquigas ma anche di Scarponi e Cadel Evans che transitano primi sul Monte Grappa. In discesa il più forte dei quattro è ovviamente Vincenzo Nibali, ed infatti lo squalo dello stretto riesce a staccare subito i compagni di fuga. La discesa del campione messinese è a dir poco fantastica guadagna quasi 1’ in 25 km, amministrando il vantaggio ne 15 km finali in pianura.

    La nuova maglia rosa è lo spagnolo David Arroyo, che riesce a strappare il primato all’ australiano Richie Porte per 39”. Nibali entra nei primi dieci. Domani altri fuochi d’ artificio con la salita più dura d’ Europa rappresentata dallo Zoncolan.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Vincenzo NIBALI   LIQ   4:57:51
    2 Ivan BASSO   LIQ   +23
    3 Michele SCARPONI   AND   +23
    4 Cadel EVANS   BMC   +23
    5 Aleksandre VINOKOUROV   AST   +1:34
    6 Branislau SAMOILAU   QST   +2:25
    7 Bauke MOLLEMA   RAB   +2:25
    8 Damiano CUNEGO   LAM   +2:25
    9 Linus GERDEMANN   MRM   +2:25
    10 Marco PINOTTI   THR   +2:25

    Classifica Generale

    1 David ARROYO DURAN   GCE   61:22:54
    2 Richie PORTE   SAX   +39
    3 Xavier TONDO VOLPINI   CTT   +2:12
    4 Robert KISERLOVSKI   LIQ   +2:35
    5 Linus GERDEMANN   MRM   +3:52
    6 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +5:27
    7 Bradley WIGGINS   SKY   +6:32
    8 Vincenzo NIBALI   LIQ   +6:51
    9 Alexandre VINOKOUROV   AST   +7:15
    10 Cadel EVANS   BMC   +7:26
  • Tennis, Roland Garros 2010: I Tabelloni del Grande Slam Parigino

    Tennis, Roland Garros 2010: I Tabelloni del Grande Slam Parigino

    E’ stato sorteggiato ieri, a Parigi, il tabellone del Roland Garros edizione 2010. Come al solito, primi turni abbordabili per i primi al mondo con lo svizzero Roger Federer, numero uno al mondo, che affrontera’ l’australiano Peter Luczak mentre il numero due del tabellone, lo spagnolo Rafael Nadal, giochera’ contro il francese Gianni Mina, che ha ottenuto una wild card. Il serbo Novak Djokovic, numero 3, sfidera’ il kazako Evgeny Korolev.  Il serbo e il maiorchino sono nella parte bassa del tabellone e potrebbero affrontarsi in semifinale. Il numero 4, il britannico Andy Murray, avrà il prmo turno più difficile visto che se la vedra’ con il francese Richard Gasquet che domani giocherà la finale dell’Atp di Nizza contro Fernando Verdasco.

    Avversario transalpino anche per Robin Soderling, quinto giocatore del main draw: lo svedese, finalista un anno fa, debutterà contro la wild card Laurent Recouderc, con la prospettiva di trovare Federer già nei quarti di finale. Lo statunitense Andy Roddick, sesta testa di serie, incontrerà il finlandese Jarkko Nieminen. Allo spagnolo Fernando Verdasco (numero 7), l’urna ha riservato il russo Igor Kunitsyn. Il francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 8 del seeding, se la vedrà con il tedesco Daniel Brands.

    Sorteggio tutto sommato buono per gli azzurri, questi i loro accoppiamenti: Potito Starace contro l’ucraino Illya Marchenko; Andreas Seppi se la vedra’ con un giocatore proveniente dalle qualificazioni; Paolo Lorenzi affrontera’ il tedesco Andreas Beck e Fabio Fognini giochera’ contro il cileno Nicolas Massu.

    Per quanto riguarda il torneo femminile Serena Williams esordirà contro la svizzera Stefanie Voegele. La statunitense, prima testa di serie, potrebbe trovare una fra la russa Maria Sharapova e la belga Justine Henin nei quarti di finale. Venus Williams debutterà contro la svizzera Patty Schnyder, mentre la detentrice del titolo, la russa Svetlana Kuznetsova, affronterà la romena Sorana Cirstea.

    Anche per le nostre azzurre, sorteggio tutto sommato fortunato: Flavia Pennetta, n.14 del seeding, affronterà all’esordio la britannica Anne Keothavong e al secondo turno potrebbe trovare una fra Roberta Vinci e la francese Virginie Razzano. Per Flavia poi possibile terzo turno contro la ceca Lucie Safarova, n.24 del main draw femminile. Francesca Schiavone se la vedrà con la russa Regina Kulikova, poi in caso di passaggio del turno una fra la ceca Petra Kvitova e una qualificata. Per Sara Errani primo turno contro la kazaka Yaroslava Shvedova. Tathiana Garbin sarà opposta alla tedesca Kristina Barrois. Inizio in salita invece per Alberta Brianti e Maria Elena Camerin che esordiranno contro due teste di serie, rispettivamente la russa Vera Zvonareva (21) e la francese Marion Bartoli (13).

  • NHL: Il punto sulle Finali di Conference

    Siamo arrivati oramai al giro di boa delle Finali NHL visto che si sono disputate 3 gare.

    Nella Western Conference sorprende la netta affermazione dei Chicago Blackhawks che si stanno imponendo per 3-0 contro la squadra prima Classificata in Conference ovvero i San Josè Sharks.
    Sharks praticamente distrutti e con una impresa fuori dal normale da compiere ovvero ribaltare il 3-0 in 3-4 cosa che succede raramente e che quest’anno ha avuto già luogo con i Flyrers che hanno operato questa specie di miracolo sportivo nei confronti dei Boston Bruins. nella storia della Lega questo avvenimento avviene raramente, una volta ogni 30 anni almeno e quindi le speranze per i Californiani sono ridotte al lumicino, anche se va considerato il fatto che questi playoff sono stati i più “folli” degli ultimi anni, visto appunto il miracolo dei Flyers e le imprese di Montreal, fanalino di coda tra le squadre qualificate alla post season.
    sarà interessante seguire gara 4 per vedere le condizioni, soprattutto psicologiche, degli “Squali” di san Josè.

    Nella Eastern Conference invece molto più equilibrio: i Philadelphia Flyers, reduci dal miracolo contro i Bruins (come già scritto) sono in vantaggio 2-1 nella serie contro i Montreal Canadiens, anche loro protagonisti di una superba corsa nei playoff. Al 2-0 casalingo dei Flyers, gli “Habs” hanno risposto vincendo gara 3 in Canada e hanno quindi riaperto la serie. Attesa ora per gara 4 che potrà dire se la situazione si porterà in parità oppure se Philadelphia si metterà in condizione di chiudere poi il conto in gara 5 da disputare al Wachovia Center, in casa.

  • Giro d’Italia: Belletti profeta in patria. Porte ancora in rosa

    Giro d’Italia: Belletti profeta in patria. Porte ancora in rosa

    La tredicesima tappa della corsa rosa 2010 è andata a Manuel Belletti, corridore romagnolo della Colnago che ha preceduto in volata Henderson e Mayoz. Seconda vittoria italiana dopo quella di Pozzato di ieri.

    La partenza della tappa è contraddistinta dalla pace sancita tra Cadel Evans e Daniele Righi dopo lo scontro di ieri che è costata un multa al campione del mondo. Al km 62 parte la fuga buona con 17 corridori tra cui gli italiani Marzano, Facci e il padrone di casa Belletti che abita a 5 km dall’arrivo. La salita più impegnativa della giornata, il Barbotto che presentava un ultimo km con pendenze che sfioravano il 15%, viene affrontata dagli uomini di classifica con tranquillità, sicuramente preoccupati dalle fatiche future con l’unico a tentare una sortita rappresentato dal russo della Katusha Karpets.  Ai -3 il gruppo di testa, frazionatosi dopo le salite e le discese, si ricompone contando però stavolta di 13 elementi. Lewis prova il contropiede sull’ultimo chilometro poi, ai 400 metri, Manuel Belletti brucia tutti con una progressione davvero imperiosa.

    In classifica generale balzo in avanti del russo Karpets (ora 14esima), che sopravanza il gruppo della maglia rosa di 2’2”, e scavalca così Basso, Nibali, Evans, e Garzelli. Davanti non cambia nulla: Porte rimane in maglia rosa.

    Domani va in scena la 14esima tappa, la Ferrara-Asolo di 205 km, con il Monte Grappa, a 41 km dal traguardo, Gpm di prima categoria con pendenze medie del 7,9% e massime del 14%. Un assaggio prima della salita più dura d’Europa, lo Zoncolan prevista per domenica.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Manuel BELLETTI COG 5:27:12
    2 Gregory HENDERSON SKY +0
    3 Iban MAYOZ ECHEBARRIA FOT +0
    4 Stefano GARZELLI MRM +0
    5 Paul VOSS OLO +0
    6 Sebastian LANG COF +0
    7 Kalle KRIIT BTL +0
    8 Mathieu CLAUDE THR +0
    9 Craig LEWIS KAT +0
    10 Serguei KLIMOV GRM +5

    Classifica Generale

    1 PORTE Richie TEAM SAXO BANK (SAX) 50:46:16
    2 ARROYO DURAN David CAISSE D’EPARGNE (GCE) +1:42
    3 KISERLOVSKI Robert LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:56
    4 TONDO VOLPINI Xavier CERVELO TEST TEAM (CTT) +3:54
    5 AGNOLI Valerio LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:41
    6 EFIMKIN Alexander AG2R LA MONDIALE (ALM) +5:16
    7 GERDEMANN Linus TEAM MILRAM (MRM) +5:34
    8 SASTRE CANDIL Carlos CERVELO TEST TEAM (CTT) +7:09
    9 DIDIER Laurent TEAM SAXO BANK (SAX) +7:24
    10 WIGGINS Bradley SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY) +8:14
  • Giro D’Italia: Pozzato s’impone a Porto Recanati. Porte sempre in rosa

    Dopo undici tappa finalmente una vittoria italiana, a regalarla è il campione italiano Filippo Pozzato che sul traguardo posto a Recanati precede il duo francese composto da Thomas Voeckler, secondo e Jerome Pineau, terzo.

    La tappa si anima al 9° km con l’attacco di Rick Flens (Rabobank). L’olandese, che ha un ritardo in classifica di quasi due ore, arriva ad avere 9’37” di vantaggio dopo 30 km. Alle sue spalle si muovono solo l’ucraino Krivtsov e il belga Kaisen, che al km 42 raggiungono il fuggitivo. Questa volta il gruppo non dorme  tenendo a bada i fuggitivi, con la Garmin la squadra più attiva per poter portare Tyler Farrar allo sprint. Ancora una volta, la sorpresa è dietro l’ angolo ed infatti,  ai -12km, sull’ultimo strappo di Potenza Picena, si muovono quasi tutti i big: Vinokourov, Nibali, Garzelli, Basso, Scarponi, Cunego e Pozzato, che insieme a un piccolo gruppo prendono una decina di secondi di vantaggio su Porte. Il gruppetto regge il ritorno del gruppo, ed in volata Pozzato impone la sua forza allo sprint. Da segnalare il nervosismo del campone del mondo, Evans che viene letteralmente alle mani prima con Mazzanti e poi con Righi, rei secondo l’australiano di spezzare il ritmo del plotone all’inseguimento dei fuggitivi. Per Pozzato è la 42ª vittoria in carriera, la prima al Giro. Invariati i primi posti della classifica generale: l’australiano Richie Porte guida con 1’42” su Arroyo e 1’56” su Kiserlovski.

    Domani il Giro presenta una tappa c.d. mista che non lascia spazio a nessun tipo di pronostico.  Vengono attraversate le strade del grande pirata di Cesenatico, Marco Pantani.  La prima parte è pianeggiante poi si affronteranno due Gran Premi della Montagna tutti e due si seconda categoria ma con l’ ultimo, il Barbotto, che arriva ad avere pendenze del 15%. Dalla seconda cima però mancheranno ancora 40 km al traguardo, quindi ci potrebbe essere anche lo spazio per un’ arrivo in volata, magari di una trentina di unità.

    1 Filippo POZZATO   KAT   5:15:50
    2 Thomas VOECKLER   BTL   +0
    3 Jérôme PINEAU   QST   +0
    4 Stefano GARZELLI   ASA   +0
    5 Alexandre VINOKOUROV   AST   +0
    6 Vincenzo NIBALI   LIQ   +0
    7 Marco PINOTTI   THR   +0
    8 Michele SCARPONI   AND   +0
    9 Damiano CUNEGO   LAM   +0
    10 Ivan BASSO   LIQ   +0

    Classifica Generale

    1 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) 50:46:16
    2 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) +1:42
    3 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:56
    4 TONDO VOLPINI Xavier   CERVELO TEST TEAM (CTT) +3:54
    5 AGNOLI Valerio   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:41
    6 EFIMKIN Alexander   AG2R LA MONDIALE (ALM) +5:16
    7 GERDEMANN Linus   TEAM MILRAM (MRM) +5:34
    8 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +7:09
    9 DIDIER Laurent   TEAM SAXO BANK (SAX) +7:24
    10 WIGGINS Bradley   SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY) +8:14
  • Giro D’Italia: Fuga “Bidone” al Giro. Tappa al russo Petrov, Richie Porte in rosa

    Incredibile quello che è successo nell’undicesima tappa della corsa rosa 2010. La classica fuga “bidone” è andata in porto con lo stravolgimento completo  della classifica generale. La vittoria di tappa è andata al russo Evgeni Petrov della Katusha mentre la nuova maglia rosa è l’ australiano Richie Porte della Saxo Bank.

    La tappa, dal valore simbolico molto alto, visto che si arrivava a l’ Aquila, inizia subito con un ritmo altissimo e dopo 36 km si stacca la fuga buona con addirittura 56 corridori in rappresentanza di tutte le squadre del giro e con al suo interno uomini decisamente pericolosi, quali Carlos Sastre, David Arroyo, Richie Porte e Bradley Wiggins. Il gruppo si disinteressa e l’Astana e la Liquigas non mettono nessun corridore davanti per arginare la fuga.

    La frittata è ormai fatta, con un distacco ai meno 100 km che raggiunge i 18 minuti, impossibili da recuperare alla fine. Risulta veramente paradossale come nell’ era della tecnologia e delle radioline si possa ancora assistere ad una fuga del genere, sicuramente i direttori sportivi delle grandi squadre, quali l’ Astana di Vinokourov, la Liquigas di Basso e Nibali e la BMC di Evans, dovranno assumersi tutte le responsabilità di quello che è successo.

    Per quanto riguarda la vittoria di tappa, decisiva è stata la rampa presente nei mille metri finali, lì a provarci per primo è stato il nostro Dario Cataldo seguito dal tedesco Linus Gerdemann, ma nel punto più duro della salita è il russo Petrov che dimostra di averne di più scavalcando i due e arrivando a braccia alzate. Il gruppo, con la maglia rosa taglia il traguardo con oltre 12’ di ritardo.

    Da segnalare il rientro in classifica generale di Carlos Sastre che alla partenza aveva oltre 10 minuti di ritardo e che approfittando della fuga e del troppo spazio lasciatogli, ritorna ad essere uno dei pretendenti alla vittoria finale.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Evgeny PETROV   KAT   6:28:29
    2 Dario CATALDO   QST   +5
    3 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +5
    4 Bradley WIGGINS   SKY   +7
    5 Alexander EFIMKIN   ALM   +7
    6 Linus GERDEMANN   MRM   +7
    7 Jérôme PINEAU   QST   +7
    8 David ARROYO DURAN   GCE   +7
    9 Xavier TONDO VOLPINI   CTT   +7
    10 Jan BAKELANDTS   OLO   +7

    Classifica Generale

    1 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) 45:30:16
    2 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) +1:42
    3 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:56
    4 TONDO VOLPINI Xavier   CERVELO TEST TEAM (CTT) +3:54
    5 AGNOLI Valerio   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:41
    6 EFIMKIN Alexander   AG2R LA MONDIALE (ALM) +5:16
    7 GERDEMANN Linus   TEAM MILRAM (MRM) +5:34
    8 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +7:09
    9 DIDIER Laurent   TEAM SAXO BANK (SAX) +7:24
    10 WIGGINS Bradley   SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY) +8:14
  • Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Come era prevedibile, sarà Roma la candidata italiana per ospitare le Olimpiadi del 2020. La decisione è stata presa nel primo pomeriggio dalla Giunta del Coni che doveva scegliere tra la capitale e Venezia bocciando la candidatura di quest’ultima non avendo superato neanche la preselezione. Infatti la Commissione di valutazione del Coni ha assegnato a Roma un punteggio di 32.3 su 35, mentre Venezia ha totalizzato 20.1 su 35; di conseguenza una valutazione in decimi rispettivamente di 9.2 per la capitale e 5.7 per la città veneta. Sulla base dei criteri del Cio, Venezia non raggiungerebbe il parametro 6 (cioè di 21 punti) per superare la soglia individuata già per Rio 2016. La votazione del Consiglio nazionale, quindi, è stata una corsa a senso unico, perché ha dovuto prendere in considerazione un solo progetto, quello di Roma, poi approvato quasi all’unanimità (68 voti a favore, 1 contrario e 1 solo astenuto).
    Una decisione quella di escludere Venezia dettata da motivi logistici (alloggi e trasporti) e non solo (sicurezza ed esperienza).

    Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni alla decisione del Coni di sostenere la candidatura di Roma. Il presidente del Coni Gianni Petrucci afferma:

    • Ci siamo attenuti alle regole del Cio, sono state in corsa due candidature belle ed affascinanti, non ho mai fatto pressioni o chiamato alcun membro del Consiglio Nazionale, chi ha mandato in giro certe voci lo ha fatto per mischiare le carte. La città è stata votata all’unanimità dalla giunta, con un astenuto e un contrario al consiglio: mi auguro che questa volta sia la candidatura di tutto il Paese.
      Qualche chance in più ce l’abbiamo e la scelta era per poter vincere la sfida del 2013 quando verranno assegnati i Giochi
      “.

    Abbastanza contrariato è il governatore della regione Veneto Luca Zaia:

    • Prendiamo atto del voto del Coni, che riteniamo insoddisfacente sia nel merito che nel metodo. Siamo assolutamente convinti che la proposta di Venezia non sia stata tenuta nella giusta considerazione e che, invece, avrebbe potuto rappresentare una novità seria per la qualità che esprime. Siamo certi che Venezia, capitale universale della bellezza, sia il miglior ambasciatore di tutto il nostro Paese nel mondo. Sia chiaro che ora non escludiamo un intervento formale in altre sedi. Garantisco inoltre che da oggi spulcerò personalmente l’intera documentazione voce per voce, sviscerando numeri, conti e promesse che sono alla base di una scelta che ritenere sbagliata è un eufemismo. Un nord penalizzato così fortemente di certo non servirà alla causa che ci si vuole prefiggere“.

    Sulla stessa riga, ma con toni ancor più accesi e discutibili, sono i commenti del presidente dell’Aero Club Italia Giuseppe Leoni, uno dei fondatori del partito della Lega Nord insieme ad Umberto Bossi e l’unico ad aver votato contro il progetto di Roma nel Consiglio nazionale:

    • Roma ladrona. Ora ci hanno rubato anche le Olimpiadi“.

    Come era ovvio, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto sulla questione cercando di smorzare le polemiche venutesi a creare:

    • Ora non c’è spazio per creare polemiche. Venezia è stata bocciata dal punto di vista tecnico in base a criteri scientifici quindi non si può parlare di scelta tra la città veneta e Roma“.
  • Giro d’Italia: Farrar concede il bis. Vinokourov sempre leader

    Giro d’Italia: Farrar concede il bis. Vinokourov sempre leader

    Seconda vittoria di tappa in questa edizione della corsa rosa per il forte velocista americano della Garmin Tyler Farrar. Ancora una volta la piazza d’onore è toccata ad un italiano, il velocista della Liquigas Sabatini, chiude il podio Julian Dean splendido nel tirare la volata al capitano Farrar. La tappa, questa volta rsulta essere veramente di trasferimento, animata solamente da una fuga composta di tre corridori: Charles Wegelius (Omega Pharma-Lotto), Hubert Dupont (Ag2r La Mondiale) e Dario Cataldo (Quickstep). I primi due scattano all’8° km, l’abruzzese li raggiunge al 15°. I fuggitivi arrivano ad avere un vantaggio massimo di 7’5” dopo 36 km di gara. Nella seconda metà di tappa, le squadre dei velocisti decidono di chiudere la fuga piazzandosi in testa al gruppo e raggiungendo il terzetto a -16 km dall’arrivo. Gli ultimi 2 km presentano una lunga serie di curve e controcurve: Dean traina Farrar fino ai 250 metri dal traguardo, poi l’americano esce con grande sicurezza e vince facilmente. La classifica generale rimane invariata con il kazako, Vinokourov sempre in testa. Domani il Giro ripartirà da Lucera, nell’entroterra pugliese, e arriverà a L’Aquila dopo 262 km. E’ la tappa più lunga, con tre Gran Premi della Montagna: la salita del Macerone fino a Rionero Sannitico (prima categoria, con una pendenza massima dell’11%), poi Roccaraso e Capo di Valle di seconda categoria, infine l’arrivo a L’Aquila attraverso le zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Tyler FARRAR GRM 4:08:17
    2 Fabio SABATINI LIQ s.t.
    3 Julian Dean GRM s.t.
    4 Robbie MCEWEN KAT s.t.
    5 Robert FORSTER MRM s.t.
    6 Sebastien HINAULT ALM s.t.
    7 Andrè GREIPEL THR s.t.
    8 Danilo HONDO LAM s.t.

    Classifica generale.

    1 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) 29:01:26
    2 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +1:12
    3 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:33
    4 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:30
    5 PINOTTI Marco TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:17
    6 PORTE Richie TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:26
    7 KARPETS Vladimir KATUSHA (KAT) +2:34
    8 GARZELLI Stefano ACQUA&SAPONE (ASA) +2:47