Categoria: Altri sport

  • Wimbledon: Anche Nadal fatica. Italia ok con Pennetta, Fognini e Errani

    La giornata che vede la conclusione del match più lungo della storia del tennis, tra Mahaut e isner, che ha visto la vittoria dello statunitense per 70-68 al quinto è stata per i colori azzurri tutto sommato positiva.

    La prima azzurra a passare il turno è Flavia Pennetta, che ha distrutto la romena Monica Dulgheru. La brindisina è autrice di una partita senza sbavature confermata anche dal punteggio, 6-1 6-1. Terzo turno in cassaforte dove l’attende la ceca Klara Zakopalova vincitrice contro pronostico sulla francese Aravane Rezai. Al terzo turno approda anche la romagnola Sara Errani che lascia due game per set alla spagnola Arantxa Parra Santonja (6-2 6-2). Per la Errani c’è ora la polacca Agnieszka Radwanska, testa di serie numero 7.

    Ancora una grande prova di resistenza per Fabio Fognini che, sotto di due set riesce a chiudere 6-3 al quinto contro lo statunitense Michael Russell. Il ligure anche a Parigi era riuscito a recuperare due set a Gael Monfils ed ora affronterà ora al prossimo turno il francese Julien Benneteau che ha superato in cinque set il tedesco Andreas Beck. Ennesima occasione mancata, invece, per Andres Seppi, opposto al modesto tedesco Tobias Kamke, appena numero 126 del mondo. L’azzurro parte forte, e chiude con estrema facilità il primo set per 6-3. Poi il solito inspiegabile black out che consente ad Kamke di prendere in mano la partita finita facile facile al quarto set. Previste le altre due sconfitte per Alberta Brianti e Romina Oprandi. La prima fa due game (6-2 6-0) contro la polacca Agnieszka Radwaska, la seconda pure (6-1 6-1) contro la romena Alexandra Dulgheru. Male anche Roberta Vinci che aveva qualche possibilità contro Anastasia Pavlyuchenkova. Ma l’azzurra, dopo aver perso il primo per 6-2, si è svegliata nel secondo, perdendolo però al tie break in modo netto 7 punti a 1.

    Come Roger Federer anche Rafael Nadal assapora il gusto poco piacevole del quinto set contro l’ olandese Robin Haase. Nadal parte bene ma sul 5-6 perde la battuta complice una riposta aggressiva di Haase che si fionda a rete per chiudere il set. Lo spagnolo si riprende, pareggia il conto dei set ma va ko ancora nel terzo. Poi Haase si spenge lentamente, i suoi colpi vanno a vuoto e Nadal infila un parziale di 12 game a 3 per il conclusivo 5-7 6-2 3-6 6-0 6-3. Ora avrà il vincente tra Petzschner e Kubot. Facile Soderling in tre set su Granollers e Murray sul finnico Nieminen sotto gli occhi della regina Elisabetta. Difficile invece il trionfo di Tsonga sull’ucraino Alexandr Dolgopolov; il francese va avanti due set, poi perde terzo e quarto prima di vincere 10-8 al quinto. Tra le donne Maria Sharapova lascia cinque giochi alla Olaru e Caroline Wozniacki sette alla Chang. Vince anche Serena Williams con un comodo 6-0 6-1 alla russa Chakvetadze.

  • Wimbledon: Federer non convince. Bene Djokovic e Venus Williams

    Wimbledon: Federer non convince. Bene Djokovic e Venus Williams

    Nella giornata storica del match più lungo di sempre, quello ancora in corso tra Isner e Mahut, tutti gli incontri sono ovviamente passati inosservati.

    Federer è riuscito questa volta a non farsi trascinare al 5° ma comunque ha regalato ancora un set per strada al serbo Ilija Bozoliac. Lo svizzero ha vinto il primo set per 6-3, poi ha perso il secondo al tie break cedendolo malamente per 7 punti a 4. Nel terzo si è ripreso un po’ ma nel quarto si è nuovamente distratto rischiando il tie break (lo svizzero ha mancato due palle break sull’1-1 e altre due sul 2-2). Qui è stato avanti un mini break, lo ha perso chiudendo comunque al primo match point utile quando Bozoljac ha commesso un errore di rovescio. Sicuramente sono segnali poco incoraggianti quelli lanciati dallo svizzero che al terzo turno Federer giocherà contro il francese Arnaud Clement che ha superato in quattro set l’australiano Peter Luczak.

    Prosegue il torneo anche Andy Roddick, che come Federer lascia per strada un set. Lo statunitense perde il primo contro Michael Llodra, poi si rimette in linea rispondendo bene e chiudendo al tie break del quarto per 7 punti a 2. Bene Novak Djokovic che ha eliminato in tre set lo statunitense Taylor Dent che con 148 miglia orarie (238 kmh) ha stabilito il nuovo record di velocità del servizio a Wimbledon (il precedente era di Roddick con 146).

    Tra le donne Venus Williams ha lasciato appena 4 game alla russa Ekaterina Makarova, 5 invece ne ha concessi Kim Clijsters a Karolina Sprem. Più sofferte invece le prove di Justine Henin e di Jelena Jankovic. La belga ha sofferto nel secondo il recupero della modesta tedesca Kristina Barrois (6-3 7-5) mentre la serba ha dovuto ricorrere al terzo per avere ragione dalla canadese Aleksandra Wozniak (4-6 6-2 6-4).

    Questi gli accoppiamenti dei 7 italiani in gara: Fabio Fognini contro Michael Russell, Andreas Seppi contro Tobias Kamke, Sara Errani contro Arantxa Parra Santonja, Alberta Brianti contro Agnieszka Radwanska, Roberta Vinci contro Anastasia Pavlyuchenkova, Flavia Pennetta contro Monica Nicolescu e Romina Oprandi contro Alexandra Dulgheru.

  • Wimbledon: Grande Italia, Fognini super. Facile Nadal e Serena Williams

    Dopo la debacle di ieri, il tennis italiano rialza la testa sull’ erba londinese con la grande impresa di Fabio Fognini che dopo aver eliminato al Roland Garros Gael Monfils, sconfigge un top ten di lusso come lo spagnolo Fernando Verdasco. Il ligure è autore di una partita praticamente perfetta (7-6;6-2;6-7;6-4), con il pericolo che arriva nel terzo set quando Verdasco riesce a vincere il tie break presagendo una rimonta, ma fortunatamente per i colori italiani questa non arriva, infatti Fognini è solido in batutta e approfittando dell’ ennesimo errore di Verdasco, chiude un fantastico match battendo per la prima volta in carriera un top ten. Le buone notizie in casa Italia non finiscono qui, infatti  Flavia Pennetta supera all’esordio la spagnola Anabel Medina Garrigues per 6-4 6-0. La brindisina è apparsa subito in palla dal primo game dimostrando subito di voler chiudere il match con facilità, giovedì l’attende al secondo turno la vincente della sfida tra la compagnia di doppio, la bella argentina Gisela Dulko, e la romena Monica Niculescu . Ottimi anche i successi di Alberta Brianti che ha superato l’americana Jill Craybas 6-2 7-5 e Andreas seppi che ha avuto lo meglio nei confronti dello spagnolo Nicolas Almagro, testa di serie n. 19, dopo due tie break, con il punteggio di 7-6(4) 7-6(7) 6-2. Completano la fantastica giornata azzurra le vittorie di, Romina Oprandi su Heather Watson (6-4 1-6 6-3), Sara Errani su Julie Coin (6-2 6-4) e di Roberta Vinci su Sybille Bammer (6-3 6-3). Seppi affronterà al 2° turno il tedesco Tobias Kamke, n° 126 del mondo, che ha recuperato due set a Guillermo Garcia Lopez, mentre la Brianti se la vedrà con la polacca Agnieszka Radwanska, n° 9 del mondo.

    Negli altri incontri, Da segnalare l’esordio molto convincente sia di Serena Williams che ha vinto per 6-0 6-4 sulla portoghese Michelle Larcher de Brito, che di Rafa Nadal che ha avuto la meglio in tre set (6-2 6-4 6-4), nei confronti del giapponese Kei Nishikori. Bene anche Maria Sharapova che ha lasciato un solo game alla connazionale Pivovarova. Fuori invece, dopo Francesca Schiavone, anche l’ altra finalista del Roland Garros, Samantha Stosur battuta 6-4 6-4 dall’estone Kaia Kanepi.

  • L’erba di Wimbledon indigesta per la Schiavone. Federer a fatica, ok Roddick e Jankovic

    L’erba di Wimbledon indigesta per la Schiavone. Federer a fatica, ok Roddick e Jankovic

    Gli organizzatori dell’edizione 2010 di Wimbledon tirano un grande sospiro di sollievo. Come tradizione il match inaugurale vede di fronte il campione uscente, in questo caso Roger Federer, impegnato in un primo turno che di solito diventa niente di più che un buon allenamento. Invece, quest’anno si è sfiorata la clamorosa sorpresa. Infatti il re dell’erba, ha rischiato la clamorosa eliminazione da parte del colombiano Falla, sconfitto con enorme fatica, solo al quinto set. Lo  svizzero non prende mai il ritmo ad inizio match giocando in maniera assurda e regalando molti punti, risultato due set a zero per Falla. Nel terzo set si rischia il tracollo quando Federer si trova 4-4, 0-40. Qui, il campione elvetico, trova il sussulto del fuoriclasse annullando le palle break e risvegliandosi dal torpore, anche grazie ai fischi del pubblico, si rimette in riga chiudendo 6-0 al quinto. Il segnale non è stato dei migliori, speriamo che il campione svizzero non sia veramente sul viale del tramonto a causa della mancanza ormai di stimoli.

    Francesca Schiavone non riesce a ripetere, cosa veramente impossibile, il miracolo del Roland Garros cedendo al terzo set contro la Duschevina 6-7;7-5;6-1. La leonessa dopo aver vinto un combattutissimo primo set al tie break, ha sciupato due palle break nel secondo, crollando mentalmente che fisicamente nel terzo set perso per 6-1. Fuori anche Maria Elena Camerin, battuta dalla belga Kim Clijsters per 6-0 6-3 e Paolo Lorenzi, battuto in tre set dallo spagnolo Albert Montanes,(6-3 7-6 6-2 lo score finale).

    Fra gli altri incontri, vi è da segnalare, la vittoria di Jelena Jankovic (6-3 7-6 alla stellina britannica Laura Robson) e la francese Marion Bartoli, finalista qui nel 2007, che ha dato 6-4 6-3 alla tedesca Julia Goerges. Nel maschile Nikolay Davydenko si salva 9-7 al quinto dopo aver recuperato due set di svantaggio contro il sudafricano Kevin Anderson, Andy Roddick lascia appena 7 game al connazionale Rajeev Ram, Tomas Berdych batte 7-6 6-2 6-2 il kazako Andrey Golubev e Feliciano Lopez, giustiziere di Nadal al Queen’s, elimina in quattro set lo statunitense Jesse Levine. Fuori a sorpresa Marin Cilic superato in tre set dal tedesco Florian Mayer.

  • Frank Schleck vince il Tour De Suisse. Martin conquista la crono finale

    Frank Sclheck conquista l’ edizione 2010 del Tour De Suisse. Prima vittoria del lussemburghese nella corsa a tappe elvetica. Peccato per Rober Gesink, il corridore della rabobank, dopo aver comandato la classifica per due tappe, è crollato nella crona finale.

    La vittoria di tappa è andata a Tony Martin. Il tedesco del HTC team Columbia, maglia gialla delle prime tappe, ha tolto a Cancellara il gusto della vittoria nella sua specialità e anche di trionfare davanti al proprio pubblico, precedendo il treno elvetico di 17″ e chiudendo al 6° posto nella generale.

    Schleck vince la corsa nonostante il 13° tempo, beffando Lance Armstrong: il texano chiude con 5″ in meno del rivale, non sufficienti, però, per andare oltre il secondo gradino del podio. Il capitano della RadioShack perde dunque la possibilità di riscrivere il proprio nome sull’albo d’oro del Tour de Suisse e ripresentarsi da campione dopo l’edizione dominata 9 anni fa, nell’ormai lontano 2001. Sul podio sale anche il danese Fuglsgang. Il primo degli italiani è Matteo Carrara che conclude la corsa svizzera al 15° posto, un peccato la sua crono, visto che aveva stazionato stabilmente tra i top ten per tutta la durata della settimana.

    Ordine d’ Arrivo

    1 Tony MARTIN ALL THR 32’21” 0
    2 Fabian CANCELLARA SUI SAX 0 17″
    3 David ZABRISKIE USA GRM 0 29″
    4 Gustav Erik LARSSON SUE SAX 0 48″
    5 Levi LEIPHEIMER USA RSH 0 48″
    6 Andreas KLÖDEN ALL RSH 0 52″
    7 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 52″
    8 Maxime MONFORT BEL THR 0 57″
    9 Wouter POELS HOL VAC 0 1’02”
    10 Stijn DEVOLDER BEL QST 0 1’07”

    Classifica Finale

    1 Frank SCHLECK LUX SAX 35h02’00” 0
    2 Lance ARMSTRONG USA RSH 0 12″
    3 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 17″
    4 Steve MORABITO SUI BMC 0 23″
    5 Robert GESINK HOL RAB 0 27″
    6 Tony MARTIN ALL THR 0 27″
    7 Rigoberto URAN COL GCE 0 33″
    8 Andreas KLÖDEN ALL RSH 0 48″
    9 Joaquin RODRIGUEZ ESP KAT 0 1’09”
    10 Levi LEIPHEIMER USA RSH 0 1’14”
  • Ciclismo, Tour De Suisse: Da Costa conquista la tappa. Resiste Gesink in giallo.

    Il portoghese della Caisse d’ Epargne Da Costa vince per distacco l’ottava e penultima frazione del Giro di Svizzera. In classifica generale non cambia nulla in vista della cronometro finale di 26.9 km in programma domenica con partenza e arrivo a Liestal.

    Rui Da Costa lascia i compagni di fuga attaccando a 9 km dall’arrivo, all’interno di un’azione che viene premiata col successo di tappa con 15″ di vantaggio sul compagno di squadra Joaquin Rojas e 19” sul belga dell’HTC-Columbia, Maxime Monfort.

    La maglia gialla, attaccata a più riprese dai big, risponde con costanza e chiude insieme al gruppo dei migliori, a circa un minuto di ritardo rispetto a Da Costa. Gesink, che è salito al primo posto nella generale giovedì pomeriggio dopo una spettacolare azione sull’Albulapass, mantiene 29″ di vantaggio su Uran, 36″ su Morabito, 38″ su Franck Schleck, 55″ su Lance Armstrong e 1’40″ su Andy Schleck, attardatosi rispetto agli altri big proprio nella sesta frazione.

    Paura alla partenza della tappa, il lussemburghese Kim Kirchen (Team Katusha) è stato ricoverato per un sospetto attacco cardiaco: il corridore lussemburghese, ora in condizioni stabili, è tenuto in coma farmacologico, e da quanto risulta dai primi bollettini medici sono da escludersi infarti e trombosi.

    Ordine d’ Arrivo

    1 Rui Alberto FARIA DA COSTA POR GCE 4h10’32” 0
    2 Jose Joaquin ROJAS GIL ESP GCE 0 15″
    3 Maxime MONFORT BEL THR 0 19″
    4 Sandy CASAR FRA FDJ 0 34″
    5 Alessandro VANOTTI ITA LIQ 0 34″
    6 Lars Petter NORDHAUG NOR SKY 0 34″
    7 Thomas DANIELSON USA GRM 0 39″
    8 Daniele PIETROPOLLI ITA LAM 0 1’14”
    9 Thor HUSHOVD NOR CTT 0 1’16”
    10 Robert GESINK HOL RAB 0 1’16”

    Classifica Generale

    1 Robert GESINK HOL RAB 34h27’47” 0
    2 Rigoberto URAN COL GCE 0 29″
    3 Steve MORABITO SUI BMC 0 36″
    4 Frank SCHLECK LUX SAX 0 38″
    5 Joaquin RODRIGUEZ ESP KAT 0 42″
    6 Matteo CARRARA ITA VAC 0 54″
    7 Lance ARMSTRONG USA RSH 0 55″
    8 Oliver ZAUGG SUI LIQ 0 1’01”
    9 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 1’17”
    10 Thomas LOVKVIST SUE SKY 0 1’38”
  • Nuoto, Sette Colli: La Pellegrini è già in forma. Bene Scozzoli e Colbertaldo

    La Federica nazionale non si ferma mai e lancia un serio messaggio alle sue rivali per i prossimi campionati Europei di Budapest. La Pellegrini migliora il mondiale stagionale sui 400 stile libero. Fede ottiene un 4’03″12 sotto carico che è dunque inferiore al crono col quale si era imposta ai Primaverili di Riccione in aprile in 4’04″30.

    Il tempo della Pellegrini è molto significativo, considerando il carico di lavoro che la veneta deve ancora smaltire a causa della preparazione sostenuta in altura a Sierra Nevada. La condotta di gara è stata molto regolare, i passaggi (1’00″32, 2’01″77, 3’03″04) sono ottimi e denotano anche un certo equilibrio mentale ormai definitivamente raggiunto dalla campionessa del mondo e olimpica. Domani sono previsti gli 800 sl, la gara nella quale si spera di trovare a fianco la pellegrini, l’ altra regina del nuoto italiano, Alessia Filippi. Federica ha inflitto quasi sei secondi all’ungherese Agnes Mutina (4’09″15) che è dell’88 come l’azzurra, e sul podio s’è portata la sudafricana Wendy Trott (4’10″49).

    Tra le altre gare, spicca la buona prestazione di Milorad Cavic, il serbo d’Italia e campione del mondo dei 100 sl, grande rivale di Phelps, che nei 100 farfalla ha messo in riga tutta la concorrenza in 52″53 (primo anche a metà in 24″16). L’allievo di Andrea Di Nino ha bruciato al tocco il keniano bianco Jason Dunford (52″64), e l’australiano aborigeno Geoff Huegill in 52″75. La prova femminile è stata vinta dall’inglese Francesca Halsall in 58″97 con il terzo posto ex aequo delle azzurre Segat e Di Liddo.

    Significativa anche la vittoria di Fabio Scozzoli nei 100 rana in 1’01″42 davanti al medagliato olimpico norvegese Dale Oen (1’01″61) e a Loris Facci (1’02″02) che ha lasciato giù dal podio il sudafricano Van der Burgh. Brava anche la torinese Chiara Boggiatto, allenata a Livorno da Corrado Rosso, che ha preceduto in 1’09″01 Martina Carraro e Giulia Fabbri. I 50 dorso sono andati all’iridata dei 200, l’inglese Simmonds in 28″61 e al connazionale primatista Liam Tancock in 25″29 (su Mirco Di Tora). I 1500 sl donne senza la Filippi sono stati vinti dalla genovese, Giorgia Consiglio in 16’29″79, i 400 sl maschili sono stati domati da Federico Colbertaldo in 3’50″22, i 50 sl dall’australiano Sullivan in 22″09 (sull’americano Schneider e Luca Dotto in 22″59, con Magnini 8°) e dalla svedese Therese Alshammar in 24″27.

  • Ciclismo, Tour De Suisse: Acuto di Gesink, conquista tappa e maglia gialla

    Robert Gesink, olandese della Rabobank conquista in un colpo solo la tappa e la maglia di leader del Tour de Suisse, mentre Crollano nettamente Tony Martin e Fabian Cancellara sulle rampe finali dell’Albulapass.

    La tappa inizia con la solita fuga da lontano che resiste sulle prime due montagne, il Sustenpass (2224 m, HC) e l’Oberalppass (2046 m, 1^ categoria) ma che si disgrega alle pendici dell’ultima, lunghissima scalata: con il francese, Feillu, ultimo a mollare. Il gruppo della maglia gialla inizia a sgretolarsi.  Cancellara è il primo ad arrendersi seguito poco dopo da Tony Martin, rimasto senza compagni nell’ecatombe della Columbia, ad affossarsi a 19 km dal traguardo. La Saxo-Bank prova ad approfittarne attaccando con Frank Schleck, che si porta dietro anche Carrara, Gesink, Fulgsang e Kreuziger: il gruppetto arriva a toccare 30″ di vantaggio, ma al definitivo abdicare di Martin viene ripreso dai big, con Armstrong, Kloden, Leipheimer, Uran, Andy Schleck. Si forma un nuovo gruppo di una quindicina di corridori, dal quale esce violentemente Gesink: l’accelerazione dell’olandese è terrificante, e in breve riesce a mettere quasi 1’30” fra sé e i il gruppo dei migliori. Franck Schleck e Zaugg provano a rilanciare, ma Gesink ha un altro passo, e scollina con 1’20” di vantaggio sugli inseguitori. Nella discesa finale di 9km fino a La Punt, l’olandese gestisce comodamente il vantaggio, e taglia il traguardo con 42″ di margine sul gruppetto dei migliori, che vede Uran e Rodriguez prendersi gli abbuoni per il secondo e terzo posto in volata.

    Gesink è la nuova maglia gialla con Resistono Uran, ora 2° a 29″ dal leader, Morabito, Franck Schleck (ma non Andy, staccato nel finale), Rodriguez, Carrara (il primo degli italiani a 54″) e Lance Armstrong, che sale con buona gamba e che, per qualche istante, sembra anche poter rispondere al devastante attacco di Gesink.

    Ordine d’ Arrivo

    1 Robert GESINK HOL RAB 6h20’53” 0
    2 Rigoberto URAN COL GCE 0 42″
    3 Joaquin RODRIGUEZ ESP KAT 0 42″
    4 Oliver ZAUGG SUI LIQ 0 42″
    5 Lance ARMSTRONG USA RSH 0 42″
    6 Matteo CARRARA ITA VAC 0 42″
    7 Steve MORABITO SUI BMC 0 42″
    8 Frank SCHLECK LUX SAX 0 42″
    9 Roman KREUZIGER RTC LIQ 0 42″
    10 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 1’20”

    Classifica Generale

    1 Robert GESINK HOL RAB 25h18’57” 0
    2 Rigoberto URAN COL GCE 0 29″
    3 Steve MORABITO SUI BMC 0 36″
    4 Frank SCHLECK LUX SAX 0 38″
    5 Joaquin RODRIGUEZ ESP KAT 0 42″
    6 Matteo CARRARA ITA VAC 0 54″
    7 Lance ARMSTRONG USA RSH 0 55″
    8 Oliver ZAUGG SUI LIQ 0 1’01”
    9 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 1’17”
    10 Thomas LOVKVIST SUE SKY 0 1’38”
  • Ciclismo: Paolo Bettini è il nuovo CT azzurro

    Ciclismo: Paolo Bettini è il nuovo CT azzurro

    Paolo Bettini è il nuovo c.t. della nazionale italiana di ciclismo. Il livornese succederà al tanto amato e compianto  Franco Ballerini, deceduto in un tragico incidente di rally. La presentazione ufficiale alla stampa sarà mercoledì 23 giugno, alle ore 10.30 presso il Salone d’Onore del Coni, a Roma, in occasione della conferenza stampa che illustrerà il 24° Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi, in programma nella capitale dal 1 al 4 luglio.

    Andiamo a ripercorrere la fantastica carriera del “grillo” Paolo Bettini: nato a Cecina (Li) il primo aprile 1974 è professionista dal 1997, con la MG Maglificio-Technogym, con cui vinse la prima grande classica nel 2000, la Liegi-Bastogne-Liegi. Nel 2003 vinse la Milano-Sanremo, il Giro del Mediterraneo, la HEW Cyclassics e la Clasica de San Sebastian. In carriera ha vinto per tre volte consecutive la Coppa del Mondo di ciclismo (2002-2003-2004), unico ad esserci riuscito. Fa parte, inoltre, dei corridori che hanno vinto tappe in tutti e tre i Grandi Giri. Il 14 agosto 2004 vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene aggiudicandosi la prova individuale su strada, facendo il vuoto in salita e battendo allo sprint il portoghese Sergio Paulinho. Nel 2006, il 24 settembre, conquistò il Campionato del mondo di ciclismo su strada a Salisburgo (nel 2001 aveva vinto l’argento). La stagione fu chiusa dalla netta vittoria in solitaria al Giro di Lombardia in maglia iridata, dedicata al fratello Sauro, deceduto qualche giorno prima. Il tanto desiderato titolo mondiale arriva nel 2007 e l’ anno dopo concede il bis a Stoccarda, conquistato in un’atmosfera bollente per le infondate accuse di doping. Il 27 settembre 2008, alla vigilia della prova individuale maschile del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Varese, vinto da Ballan, annunciò il suo ritiro dalle corse anche se l’addio ufficiale avvenne il 9 novembre 2008 durante la rinnovata Sei Giorni di Milano.

    Dopo la morte del c.t. Franco Ballerini, avvenuta durante il rally di Larciano, si capii subito che uno dei papabili per la nomina a C.T. fosse proprio il livornese ed infatti la Fci annunciò l’investitura di Bettini alcune settimane dopo l’ incidente dell’ indimenticabile Franco. Il debutto a ottobre, ai Mondiali di Melbourne.

  • Tour De Suisse: La lunga fuga premia Burghardt. Martin resta in giallo

    Markus Burghardt, tedesco della Bmc conquista la quinta tappa del Giro di Svizzera, la Wettingen-Frutigen di 172 chilometri. Il teutonico precede l’olandese Martijn Maaskant (Garmin-Transitions) e l’italiano Daniel Oss (Liquigas).

    Frazione la quinta, che date le caratteristiche, lasciava presagire ad una fuga da lontano. Il tedesco della Bmc è bravissimo nella parte finale a staccare i compagni di fuga all’ultimo chilometro. Una fuga lunga e faticosa, portata a termine dopo 162 km sotto una pioggia battente. Ottima la prova di altri due italiani Diego Ulissi (Lampre-Farnese) e Marco Marcato (Vacansoleil), che hanno concluso la prova rispettivamente in quinta e sesta posizione, entrambi con un ritardo di 47″ dal vincitore.

    Il tedesco Tony Martin (Columbia) mantiene la maglia gialla di leader della classifica generale con 1″ di vantaggio su Fabian Cancellara (Saxo Bank).

    Oggi appuntamento con le montagne, la classifica generale potrebbe essere stravolta data la durezza della tappa, si parte da Meiringen e si arriva a La Punt. Attesa per il primo vero banco di prova per Lance Armostrong in vista del Tour de France.

    Ordine d’ Arrivo

    1 Marcus BURGHARDT ALL BMC 4h21’23” 0
    2 Martijn MAASKANT HOL GRM 0 2″
    3 Daniel OSS ITA LIQ 0 4″
    4 Robbie McEWEN AUS KAT 0 47″
    5 Diego ULISSI ITA LAM 0 47″
    6 Marco MARCATO ITA VAC 0 47″
    7 Carlos BARREDO ESP QST 0 47″
    8 Johannes FRÖHLINGER ALL MRM 0 47″
    9 Jose Joaquin ROJAS GIL ESP GCE 0 47″
    10 Simon GERRANS AUS SKY 0 47

    Classifica Generale

    1 Tony MARTIN ALL THR 18h57’47” 0
    2 Fabian CANCELLARA SUI SAX 0 1″
    3 Thomas LOVKVIST SUE SKY 0 9″
    4 Rigoberto URAN COL GCE 0 10″
    5 Dries DEVENYNS BEL QST 0 11″
    6 Steve MORABITO SUI BMC 0 11″
    7 Frank SCHLECK LUX SAX 0 13″
    8 Jacob FUGLSANG DAN SAX 0 14″
    9 Jonathan CASTROVIEJO NICOLAS ESP EUS 0 15″
    10 Bauke MOLLEMA HOL RAB 0 17″