Categoria: Altri sport

  • Tour De France: Thor Huschovd padrone del pavè. Cancellara ritorna in giallo.

    Il norvegese Thor Hushovd vince la terza tappa del Tour de France che vedeva lo spauracchio per molti corridori del pavè. Al secondo posto il britannico Thomas, terzo il campione del mondo Cadel Evans.

    La frazione inizia con la fuga immancabile di sette corridori: Cummings, Hesjedal, Brutt, Kluge, Rolland, Erviti, Auge. Tra questi il migliore in classifica è Hesjedal a poco più di tre minuti da Chavanel ma nessuno dei fuggitivi è specialista del pavè.  I tratti in pavè previsti nella frazione sono sette, ma di questi gli ultimi quattro sono i più duri, infatti la corsa scoppia letteralmente quando all’ imbocco del quarto tratto, proprio sul forcing del suo compagno di squadra Cancellara, il più grande dei fratelli Schleck, Frank, cade creando un buco pericoloso dove, a farne le spese, è il nostro Ivan basso che non riesce più a recuperare le ruote dei migliori. Davanti Cancellara è letteralmente scatenato e con sé riesce a trainare anche il più piccolo degli Schleck, Andy, che risulterà alla fine, tra gli uomini di classifica colui che ha guadagnato di più in termini cronometrici. Armstrong viene penalizzato da una foratura, come la maglia gialla Chavanel che di forature ne ha addirittura due consecutive, mentre Contador grazie anche allo splendido lavoro del compagno di squadra Vinokourov si difende alla grande. L’ ultimo dei fuggitivi, Hesjedal viene ripreso ai meno 11 km dal gruppo di testa comandato sempre da un fantastico Cancellara e da un Thor Hushovd sornione, ed infatti il norvegese, più forte di tutti allo sprint fa sua la tappa con uno scatto imperioso ai meno 100 metri.

    Cancellara riconquista la maglia gialla grazie al crollo di Chavanel che taglia il traguardo con 4 minuti di ritardo. Tra i big a farne le spese è Ivan basso che perde più di due minuti da Andy Schleck e due minuti da Contador, mentre Armstrong riesce a difendersi perdendo poco più di un minuto dallo spagnolo.

    Ordine d’ arrivo.

    1 HUSHOVD Thor NOR CTT 04:49:38 00:00:00
    2 THOMAS Geraint GBR SKY 04:49:38 00:00:00
    3 EVANS Cadel AUS BMC 04:49:38 00:00:00
    4 HESJEDAL Ryder CAN GRM 04:49:38 00:00:00
    5 SCHLECK Andy LUX SAX 04:49:38 00:00:00
    6 CANCELLARA Fabian SUI SAX 04:49:38 00:00:00
    7 VAN SUMMEREN Johan BEL GRM 04:50:31 00:00:53
    8 WIGGINS Bradley GBR SKY 04:50:31 00:00:53
    9 VAN DEN BROECK Jurgen BEL OLO 04:50:31 00:00:53
    10 VINOKOUROV Alexandre KAZ AST 04:50:31 00:00:53

    Classifica Generale

    1 CANCELLARA Fabian TEAM SAXO BANK (SAX) 14:54:00
    2 THOMAS Geraint SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY) +23
    3 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +39
    4 HESJEDAL Ryder GARMIN – TRANSITIONS (GRM) +46
    5 CHAVANEL Sylvain QUICK STEP (QST) +1:01
    6 SCHLECK Andy TEAM SAXO BANK (SAX) +1:09
    7 HUSHOVD Thor CERVELO TEST TEAM (CTT) +1:19
    8 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) +1:31
    9 CONTADOR VELASCO Alberto ASTANA (AST) +1:40
    10 VAN DEN BROECK Jurgen OMEGA PHARMA-LOTTO (OLO) +1:42
  • Tour De France: vince il Fair play. Chavanel in giallo

    Il francese Sylvain Chavanel (Quick Step), vince la seconda tappa del Tour dopo una fuga durata 190 km ed è la nuova maglia gialla.

     il primo attacco di giornata viene portato al km 4 con protagonista Sylvain Chavanel (Quick Step): alla sua ruota si portano immediatamente altri sette corridori. Con Chavanel, ci sono anche Pineau, Lloyd, Roelandts, Brughardt, Turgot, Taaramae e Gavazzi. Gli otto attaccanti hanno condotto la corsa di comune accordo fino alla Cote d’Aisomont, la terzultima in programma. Qui Chavanel  piazza un’ allunga importante risposto solamente da Roelandts, che però si deve arrendere sulle pendici del Col du Rosier.

    Purtroppo, ancora una volta le cadute sono le vere protagoniste della tappa, troppe quelle registrate nella tappa odierna, complice anche il maltempo. La più grave si verifica sulla discesa del Stockeau, davanti rimangono Cancellara e Sastre, cadono un po’ tutti e ad avere la peggio sono i due fratelli Schleck che, una volta rientrati in corsa, si accorgono di dover recuperare oltre quattro minuti alla testa della corsa. La situazione, a 20 km dal traguardo vede il completo caos nel gruppo con Chavanel davanti a tutti, con Frank ed Andy Schleck alla disperata rincorsa di Contador, Basso e Armstrong, anche loro coinvolti nella caduta, che viaggiano con un ritardo di circa 1′:30” dalla maglia gialla. A questo punto, una volta rientrati i big coinvolti nella caduta, i team principali smettono di tirare e tutti si dispongono in fila orizzontale tra la stupore della gente ai bordi della strada. Si arriverà così arriveranno al traguardo, a quasi quattro minuti dal vincitore di tappa e nuova maglia gialla della corsa, Sylvain Chavanel, che sicuramente non poteva scegliere giorno migliore per andare in fuga.

    Dopo la fine della tappa, Gli organizzatori del Tour, su richiesta dello svizzero Fabian Cancellara, hanno deciso di neutralizzare l’arrivo della seconda tappa lasciando solo il distacco da Sylvain Chavanel, il vincitore del giorno. La decisione, comunica la direzione del Tour, viene presa dopo le numerose cadute registrate nel tratto in discesa dello Stockeau.

    Domani terza tappa, Wanze-Arenberg Porte du Hainault, di km 213 per i corridori si presenterà il tanto temuto pavè.

    Ordine d’ arrivo.

    1 CHAVANEL Sylvain FRA QST 04:40:48 00:00:00
    2 BOUET Maxime FRA ALM 04:44:44 00:03:56
    3 WEGMANN Fabian GER MRM 04:44:44 00:03:56
    4 MC EWEN Robbie AUS KAT 04:44:44 00:03:56
    5 KNEES Christian GER MRM 04:44:44 00:03:56
    6 ROELANDTS Jurgen BEL OLO 04:44:44 00:03:56
    7 HUSHOVD Thor NOR CTT 04:44:44 00:03:56
    8 GERDEMANN Linus GER MRM 04:44:44 00:03:56
    9 LADAGNOUS Matthieu FRA FDJ 04:44:44 00:03:56
    10 EISEL Bernhard AUT THR 04:44:44 00:03:56

     Classifica Generale

    1 CHAVANEL Sylvain FRA QST 10:01:25 00:00:00
    2 CANCELLARA Fabian SUI SAX 10:04:22 00:02:57
    3 MARTIN Tony GER THR 10:04:32 00:03:07
    4 MILLAR David GBR GRM 10:04:42 00:03:17
    5 ARMSTRONG Lance USA RSH 10:04:44 00:03:19
    6 THOMAS Geraint GBR SKY 10:04:45 00:03:20
    7 CONTADOR Alberto ESP AST 10:04:49 00:03:24
    8 LEIPHEIMER Levi USA RSH 10:04:50 00:03:25
    9 BOASSON HAGEN Edvald NOR SKY 10:04:54 00:03:29
    10 GERDEMANN Linus GER MRM 10:04:57 00:03:32
  • Wimbledon: Serena Williams fa poker. Sconfitta la Zvonareva

    La tradizione viene confermata, o Venus o Serena il cognome Williams la fa da padrone sull’ erba londinese. La  numero 1 del mondo, Serena Williams ha sconfitto in finale la russa Vera Zvonareva, numero 21 del tabellone, per 6-3 6-2 in un’ora e sette minuti. Quarto titolo per l’ americana e secondo consecutivo, sull’erba dell’All England Club. Il successo odierno ha consentito alla 28enne di conquistare il 13° titolo in un torneo del Grande Slam e il 37° complessivo.

    La finale femminile dei Championships non ha avuto storia. La russa, come era nelle previsioni, ha sentito troppo l’ importanza del match, sicuramente il più importante della sua carriera non riuscendo mai ad entrare in partita e letteralmente dominata dalla statunitense ha impiegato 36 minuti per archiviare il primo set senza patemi. La Williams ha avuto bisogno di un solo break, messo a segno nell’ottavo game, per prendere il largo. Gli 11 errori gratuiti, commessi nella prima frazione, sono stati ampiamente compensati dai 16 colpi vincenti e non hanno pesato contro un’avversaria incapace di procurarsi una singola palla break.

  • Wimbledon: Berdick l’ultimo ostacolo per Nadal

    La finale dell’edizione 2010 del torneo londinese, vedrà lo spagnolo Rafael Nadal opporsi alla sorpresa del torneo, il ceco Tomas Berdych.

    Lo spagnolo ha avuto la meglio nei confronti dello scozzese Andy Murray per 6-4 7-6 (6) 6-4. Il primo set inizia in maniera molto equilibrata, con Murray che serve bene mettendo in fila 15 ace e piazzando una buona percentuale sia con le prime che con le seconde palle. Nadal si dimostra molto solido e piazza il break decisivo al nono gioco con un diritto devastante, conquistando la prima frazione. Il secondo set vede un Murray più contratto ma che riesce, sempre grazie al servizio a tenere con facilità i propri turni di battuta. Si va al tie break con lo spagnolo che va sotto di un break, lo recupera ma commette un doppio fallo che consente a Murray di giocarsi un set point sul servizio. Qui lo scozzese non coglie l’ attimo facendosi sorprendere da nadal a rete, con il risultato di cedere il secondo set. Il terzo set inizia bene per Murray con un break  nel primo game, ma lo scozzese non regge e sul 4-3 perde due servizi consecutivi che regalano la partita a Nadal. Nadal invece vola alla sua quarta finale di Wimbledon dopo quella persa nel 2006 e nel 2007 contro Federer e quella vinta 9-7 al quinto sempre contro Federer nel 2008.

    L’ avverasario di Nadal sarà il ceco Tomas Berdych che ha sconfitto in tre set il serbo Novak Djokovic per 6-3 7-6(9) 6-3, conquistando così la sua prima finale in carriera in un torneo del Grande Slam. Aggiudicatosi il primo set per 6-3, Berdych ha impresso la svolta dell’incontro nel secondo, in cui ha tremato prima di vincerlo: sul 5-5 ha strappato il servizio a Djokovic, ma trovatosi a servire per il set, sul 6-5, ha subito il controbreak che ha aperto le porte al tie-break. Qui, Berdych ha fallito 5 set point, di cui 4 di fila, subendo 5 punti consecutivi dal 6-2 al 6-7 e annullando pure due palle set al serbo, che però, sul 9-10, ha commesso un sanguinoso doppio fallo che ha deciso la frazione. Nel terzo set, poi, sul 3-4, due doppi falli di fila del serbo – 8 in tutto il match, con solo il 42% di punti fatti sulla seconda di servizio – hanno dato a Berdych il break del 5-3, preludio del 6-3 finale. Era dal 1987 che un tennista ceco, allora fu Lendl, poi sconfitto da Cash, non arrivava in finale a Wimbledon

  • Wimbledon: Serena Williams Vs Vera Zvonareva è la finale

    Non si ferma la tradizione che vuole, da almeno un decennio, una delle sorelle Williams in finale a Wimbledon. Nell’ edizione 2010 dello slam londinese è Serena che giocherà per il titolo contro Vera Zvonareva, la russa che non ti aspetti in finale.

    L’ americana ha avuto la meglio nei confronti della ceca Kvitova, altra rivelazione del torneo, in due set per 7-6, 6-2. Serena è apparsa contratta all’ inizio del match, con molti errori soprattutto di diritto e con un servizio sicuramente non all’ altezza della sua fama. Al contraria la sua avversaria non sembrava sentire il peso di una semifinale così importante e così si arriva al tie break dove però, la maggiore esperienza della Williams riesce a prevalere e consente all’ americana di conquistarlo per 6 punti a 2. Vinto il primo set, Serena si è improvvisamente sciolta, e non ha lasciato praticamente nulla alla ceca nel secondo, vincendola per 6 giochi a 2.

    Nell’ altra semifinale a farla da padrone è la paura, infatti le due avversarie, la russa vera Zvonareva e la bulgara Pironkova scendo in campo molto contratte con la russa che sente maggiormente il peso dell’ incontro vedendosi favorita, e finendo per perdere il primo set per 6 giochi a 3. Tuttavia il pronostico torna a farsi rispettare nel secondo set dove la Zvonareva, riesce finalmente a far vedere il suo gioco fatto di dritti e ritmo alto con continuità e con un ottima percentuale con la prima palla al servizio (78%), finisce per non lasciare più spazio alla bulgara conquistando il secondo set per 6-3 ed il terzo per 6-2.

  • Wimbledon: si salva solo Serena Williams, fuori le big

    Grandi sorprese sull’ erba londinese di Wimbledon, a cadere due tra le pretendenti alla vittoria finale.  Clamorosa la sconfitta di Venus Williams contro la bulgara Tsvetana Pironkova, numero 82 del mondo ma capace di battere la regina di cinque Wimbledon in appena due set con un perentorio quanto sorprendente, 6-2 6-3.

    La 22enne bulgara aveva già battuto Venus al primo turno dell’Open d’Australia del 2006 spuntandola per 9-7 al terzo, ma fu tutta un’altra storia in confronto alla giornataccia odierna dell’americana che non è mai stata in partita e mai ha avuto l’occasione di entrarci. La Pironkova, che non aveva mai superato il secondo turno in uno slam, è la seconda bulgara di sempre a raggiungere una semifinale in uno slam dopo Manuela Maleeva che ci riuscì all’Open degli Stati Uniti del 1992 e 1993 sebbene avesse preso da poco, per matrimonio, il passaporto svizzero.

    La seconda sorpresa in negativo della giornata la confeziona Kim Clijsters, battuta dalla russa Vera Zvonareva per 3-6 6-4 6-2. La belga, dopo aver giocato un primo set all’ altezza della sua fama, cala drasticamente il suo livello di gioco, concedendosi ai colpi potenti e precisi, per una volta, della russa. Pironkova-Zvonareva giocheranno giovedì la semifinale della parte bassa.

    Fortunatamente per la famiglia Williams, Serena non imita la sorella Venus e approda alle semifinali battendo la cinese Na Li per 7-5 6-3. Il primo set risulta essere molto equilibrato con Serena che riesce a spuntarla solamente grazie alla sua maggiore potenza. Nel secondo Serena piazza un parziale devastante da 1-2 a 5-2 e la gara finisce lì. In semifinale Serena, che oggi ha vinto il suo 200esimo match negli slam, affronterà la ceca Petra Kvitova che ha vinto in rimonta contro l’estone Kaia Kanepi, colpevole di non aver trasformato ben 5 match point.

    Domani quarti di finale maschili: sul Centre Court Federer-Berdych e poi Murray-Tsonga, sul campo 1 Djokovic-Lu e Nadal-Soderling.

  • Wimbledon: Roddick saluta Londra, bene Federer e Nadal. Alla Cljisters il derby belga

    Prima grande sorpresa sull’ erba londinese, Andy Roddick, tre volte finalista qui a Wimbledon (2004, 2005 e 2009), è stato sconfitto per 4-6 7-6 7-6 6-7 9-7 dal cinese di Taipei Yen Hsun Lu, numero 82 del mondo e primo rappresentante del suo Paese a raggiungere i quarti in uno slam.

    Nei quarti Lu sfiderà il serbo Novak Djokovic che ha avuto bisogno di quattro set per eliminare l’australiano Lleyton Hewitt (7-5 6-4 3-6 6-4). Giornata tranquilla invece per Roger Federer che supera facilmente in tre set (6-3 6-2 6-3) e in appena 84 minuti di gioco l’austriaco Jurgen Melzer. Federer ha perso il servizio una sola volta (nel quinto game del primo set) e poi ha amministrato con sapiente maestria inserendo il pilota automatico e viaggiando al 60% delle proprie possibilità. Per lo svizzero è stata la 203esima vittoria nei tornei dello slam, le stesse che aveva ottenuto in tutta la carriera Pete Sampras.

    Nei quarti Federer affronterà il ceco Tomas Berdych, testa di serie n° 12, che ha battuto per 4-6 7-6 7-5 6-3 il tedesco Daniel Brands, n° 98 del ranking e per questo il più debole tra i qualificati agli ottavi. Nella parte bassa invece tutto regolare per i due favoriti Rafael Nadal e Andy Murray. Lo spagnolo, pur rimanendo in campo per oltre due ore, ha lasciato appena otto game al transalpino Paul Henri Mathieu. Lo spagnolo, in buone condizioni, ha commesso appena 9 errori gratuiti servendo complessivamente bene senza mai cedere la battuta. Murray ha faticato leggermente di più per superare in tre set (7-5 6-3 6-4) lo statunitense Sam Querrey, non troppo brillante al servizio e poco incisivo dal fondo. Nadal nei quarti è atteso da Robin Soderling che ha avuto bisogno di cinque set per scrollarsi di dosso lo spagnolo David Ferrer, primo giocatore capace di strappare la battuta a Soderling nel corso del torneo. Lo svedese ha ceduto la seconda e la quarta frazione prima di riemergere al quinto dimostrando carattere e personalità. Per Murray invece ci sarà Jo Wilfried Tsonga che ha vinto il derby transalpino su Julien Benneteau (6-1 6-4 3-6 6-1).

    Intanto nel femminile Kim Clijsters ha vinto il derby con Justine Henin (2-6 6-2 6-3). Entrambe hanno servito al 60%, ma Justine ha raccolto appena il 44% di punti con la seconda di servizio contro il 59% di Kim che vola ai quarti di finale dove ad attenderla c’è Vera Zvonareva, che ha approfittato del ritiro di Jelena Jankovic sul 6-1 3-0 per un problema alla schiena. Bene anche Venus Williams (6-4 7-6) che però è costretta a giocare il tie break del secondo set per avere ragione dell’australiana Jarmila Groth, incapace di tenere il servizio quando è andata a servire per il set sia sul 5-4 che sul 6-5 del secondo set.

    Ai quarti Venus avrà la bulgara Pironkova che contro pronostico ha fatto fuori la finalista del 2007, la francese Marion Bartoli, superata con un doppio 6-4. Avanti anche la cinese Na Li (6-3 6-3 alla polacca Agnieszka Radwanska) e la ceca Petra Kvitova che ha passeggiato sulla danese Caroline Wozniacki, terza testa di serie del torneo (6-2 6-0 il punteggio). A completare il programma femminile la sfida tra Serena Williams e Maria Sharapova, che ha visto prevalere la numero uno del mondo per 7-6 6-4.

    Questa la composizione dei quarti di finale femminili: Serena Williams-Na Li, Petra Kvitova-Kaia Kanepi, Kim Clijsters-Vera Zvonareva e Venus Williams-Tsvetana Pironkova.

  • Ciclismo, Campionato Italiano: Visconti concede il bis. Delusione Nibali, bene Ballan

    Giovanni Visconti, corridore siciliano della Isd conquista la maglia di campione italiano per la seconda volta in carriera. Il Siciliano 27enne, concede il bis dopo il titolo conquistato tre anni fa a Genova. Secondo Ivan Santaromita della Lampre, terzo Alessandro Ballan della Bmc. La stoccata decisiva a più di 20 km dal traguardo, lo scatto ha sorpreso glia altri pretendenti alla vittoria finale (Nibali, Riccò, Cunego), perché effettuato prima dello strappo decisivo di Cà del Poggio.

    Dei favoriti della vigilia, il solo Riccardo Riccò si è dimostrato all’ altezza della situazione ma che non ha potuto rispondere adeguatamente a Visconti, visto il poco allenamento e di conseguenza la mancanza di tenuta in una corsa di più di 250 km. La Liquigas, obiettivamente la squadra più forte alla partenza con addirittura Ivan Basso, recente vincitore dell’ ultimo Giro d’ Italia gregario di lusso per Vincenzo Nibali, non è riuscita a tenere la corsa. Sicuramente una forte delusione sia per Vincenzo Nibali che per Damiano Cunego che avevano le squadre più forti e più numerose alla partenza.

    Bene comunque la prova sia di Ivan Basso che di Alessandro Ballan in vista dell’ imminente inizio del Tour De France.

  • Wimbledon: Nadal soffre, bene Soderling. Tutti fuori gli italiani

    Non si è ripetuto il miracolo del Roland Garros. I tennisti azzurri dicono addio all’erba londinese con tanta amarezza soprattutto per Flavia Pennetta. La brindisina aveva un ottimo tabellone che l’avrebbe portata dritta ai quarti di finale ma non ha saputo sfruttare l’occasione, a differenza della Schiavone a Parigi e si è fatta sconfiggere in maniera netta dalla modesta ceca Klara Zakopalova in appena 61 minuti con un severissimo 6-2 6-3.

    Fuori anche Sara Errani che ha tenuto appena quattro game (6-3 6-1) contro la polacca Agnieszka Radwanska. Il punteggio è stato fin troppo severo per la romagnola che ha lottato in tutti i game, soprattutto nel quarto game del primo set e nel terzo game del secondo. Peccato anche per Fabio Fognini capace nei giorni precedenti di far fuori il top ten Fernando Verdasco e di recuperare due set all’ameriano Michael Russell. Il ligure non ha saputo rialzarsi contro il transalpino Julien Benneteau, dopo aver perduto nettamente i primi de set. Ci prova il buon Fabio vincendo il terzo ma, forse sentendo anche la fatica dei match precedenti si arrende al quarto.

    Benneteau incontrerà agli ottavi il connazionale Jo Wilfried Tsonga, vittorioso per 6-1 6-4 7-6 sul tedesco Tobias Kamke

    Intanto anche la parte alta, come Henin-Clijsters in quella bassa, ha confezionato un ottavo di finale da paura. È quello che giocheranno lunedì, molto probabilmente sul centrale, Maria Sharapova e Serena Williams, nella rivincita della finale del 2004. La numero 1 del mondo, dopo aver vinto il primo set per 6-0, si è un po’ complicata la vita nel secondo staccando la piccola Cibulkova solo in prossimità del tie break. La siberiana invece ha lottato per due set (7-5 6-3) per avere la meglio della ceca Barbora Zahlavova. Avanti anche Caroline Wozniacki (7-5 6-4 alla Pavlyuchenkova) e Na Li (6-1 6-3 alla Rodionova)

    Nel tabellone maschile, facile vittoria per Robin Soderling, unico tra i big a non aver perduto ancora un set; lo svedese ha distrutto per 6-4 6-2 7-5 il brasiliano Thomaz Bellucci. E negli ottavi Soderling avrà lo spagnolo David Ferrer che ha ripreso per i capelli un match già vinto e già perso contro il francese Jeremy Chardy. Ferrer, dopo aver vinto i primi due set, è andato a servire avanti 4-3 al terzo, poi è andato in black out e Chardy ha servito per il match sul 5-4 del quinto. Anche Rafael Nadal, come Federer contro Falla, vede e gioca il quinto set per rimanere vivo nel torneo. Lo spagnolo ha sofferto per 3 ore e 45 minuti per venire a capo del tedesco Philipp Petzschner, testa di serie numero 33, bravo e coraggioso a rimanere vivo per tutta la durata del match. Nadal ha iniziato bene (break iniziale), con il piglio giusto, martellando dal fondo, Petzschner è venuto fuori nella parte centrale del match vincendo il secondo set con il break a zero nell’ultimo game e il terzo al tie break per 7 punti a 5. Poi c’è stato l’inevitabile calo psicosifico del tedesco, l’intervento del fisioterapista per un problema muscolare alla coscia sinistra e l’inevitabile quinto set.

    Petzschner è rimasto vico fino al 4-3, poi Nadal ha vinto otto degli ultimi nove punti. Agli ottavi Nadal è atteso dal francese Paul Henti Mathieu che ha superato in quattro set e tre tie break l’olandese De Bakker.

  • Wimbledon: I Big non steccano. Henin vs Cljisters agli ottavi

    Torna a vincere in tre set re Roger Federer che supera per 6-2 6-4 6-2 il francese Arnaud Clement. Lo svizzero ha concesso una solo palla break in tutto l’incontro senza mai perdere il servizio e commettendo appena 11 errori gratuiti. Negli ottavi Federer affronterà il mancino austriaco Jurgen Melzer, semifinalista al Roland Garros, che ha fatto fuori in quattro set (4-6 6-3 6-2 6-4) lo spagnolo Feliciano Lopez.

    Il serbo Novak Djokovic approda agli ottavi di finale superando per 6-1 6-4 6-4 il terraiolo spagnolo Albert Montanes. Ottima la prova di Nole sicuro al servizio sia con la prima palla che con la seconda. Si conclude la favola dell’ americano Isner che dopo aver battuto Mahut nel match più lungo della storia del tennis, non ha opposto nessuna resistenza contro De Bakker per 6-0 6-3 6-2 in appena 74 minuti di gioco.

    Nessuna sorpresa nel tabellone femminile dove le due belghe Justine Henin e Kim Clijsters s’ incontreranno agli ottavi di finale. Justine ha liquidato per 6-1 6-4 la russa Nadia Petrova, Kim invece ha vinto con un doppio 6-3 sull’ altra russa Maria Kirilenko. La serba Jankovic ha battuto per 6-0 6-3 l’ucraina Alonda Bondarenko impiegando appena 14 minuti per assicurarsi il primo set e ora troverà la russa Vera Zvonareva che ha dato 6-4 6-2 alla belga Wickmayer. Bene anche la finalista del 2007, la francese Marion Bartoli, che ha vinto per 6-3 6-4 sull’ungherse Greta Arn.

    Ecco i match dei tre italiani rimasti in gara: Flavia Pennetta affronterà da favorita la ceca Klara Zakopalova, consapevole che nel suo settore di tabellone ci sarà dopo la vincente della sfida tra Alexandra Dulgheru e Kaia Kanepi. Sara Errani invece ha un compito proibitivo contro la polacca Agnieszka Radwanska. Nel maschile il ligure Fabio Fognini sfida con buone chance il transalpino Julien Benneteau.