Categoria: Altri sport

  • U.S. Open: Bene Nadal, Djokovic che fatica. Out Fognini e la Oprandi.

    U.S. Open: Bene Nadal, Djokovic che fatica. Out Fognini e la Oprandi.

    Comincia con un po’ di fatica Il cammino di Rafael Nadal, alla conquista per la prima volta dell’Open degli Stati Uniti. Nadal ha sbrigato la pratica in tre set (7-6 7-6 6-3) contro il russo Teimuraz Gabashvili, ma è comunque dovuto rimanere in campo per quasi 3 ore, lo spagnolo ha vinto i primi due set giocando due tie break esemplari dominati entrambi per 7 punti a 4, poi nel terzo ha preso il largo legittimando un successo ampiamente meritato. Chi invece ha rischiato di uscire è stato Novak Djokovic. Il serbo è riuscito a recuperare un match già perso contro il connazionale Viktor Troicki. Djokovic, finalista qui nel 2007, si è trovato sotto 0-2, e15-40 nel corso del quarto set prima di riemergere e chiudere per 6-3 3-6 2-6 7-5 6-3 dopo 3 ore e 40 minuti.

    Questa volta Fabio Fognini non è riuscito a sorprendere tutti uscendo sconfitto contro lo spagnolo Fernando Verdasco, l’ italiano non ha saputo ripetere l’impresa di Wimbledon ed ha finito per arrendersi in 3 ore e 20 minuti per 1-6 7-5 6-1 4-6 6-3. Il ligure ha giocato un primo set perfetto con continue accelerazioni che hanno disorientato il top ten spagnolo. Nel secondo Fognini ha mancato l’occasione del ko quando ha recuperato con forza e determinazione da 2-5 a 5 pari, ma proprio sul più bello ha mollato perdendo il set per 7-5, poi il terzo per 6-1 fino al 4-1 del quarto. Perso per perso Fognini ha giocato nuovamente alla grande recuperando il doppio break di svantaggio e trascinando la gara al quinto. Dopo l’iniziale break e contro break Verdasco ha preso il sopravvento con l’azzurro che nonostante tutto rimeneva a ruota più vivo che mai. Sul 2 pari Fognini perdeva il servizio dopo aver avuto due palle per il 3-2; sul 3-2 mancava una palla del 3 pari e infine sul 4-3 una palla per il 4 pari. Qui Verdasco metteva dentro tre ace consecutivi, volava sul 5-3 prima di chiudere per 6-3.

    Negli altri incontri, bene l’ americano Mardy Fish che ha la meglio sul ceco Hajek che Fish per 6-1 al quinto dopo aver chiuso il primo e il quarto set per 6-0. Due tra gli outsider più attesi, Marcos Baghdatis ed Ernests Gulbis, sono invece usciti di scena all’esordio nel torneo. Il cipriota, capace di superare il numero 1 del mondo Rafael Nadal nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati, ha dominato per lunghi tratti il francese Arnaud Clement uscendo però battuto per 7-5 al quinto dopo una maratona di 3 ore e 27 minuti. Fuori anche il talentuoso lettone Ernests Gulbis, schiantato in tre set dal francese Jeremy Chardy (6-2 7-6 6-4). Il caldo insopportabile (35 gradi con un tasso di umidità impossibile) ha mandato in tilt Gulbis che ha giocato nel secondo set un tie break disastroso perso per 7 punti a 1. Il lettone non è più riuscito a tornare in carreggiata, affossato da 9 doppi falli e dalla verve del francese che ha annullato tutte le 8 palle break concesse.

    Agile l’esordio della testa di serie numero 1 Caroline Wozniacki (6-1 6-1 a Chelsey Gullickson), soffrono invece per passare il primo turno sia Svetlana Kuznetsova, vincitrice di questo torneo nel 2004, sia l’ex numero 1 del mondo Jelena Jankovic che Maria Sharapova, regina a Flushing Meadows nel 2006. Svetlana Kuznetsova, sul Grandstand, perde il secondo set prima di chiudere 6-1 al terzo contro la quasi 40enne (li compirà il prossimo 28 settembre) Kimiko Date. La serba, sul centrale, rischia grosso contro la rumena Simona Halep in un match contraddistinto da 15 break in 32 game. Solo l’esperienza ha salvato la Jankovic che ha chiuso per 7-5 evitando un pericolosissimo tie break. Infine ancora sul centrale Maria Sharapova s’incarta nel primo set contro l’australiana Jarmila Groth prima di venire a capo dell’incontro e chiudere in scioltezza per 6-3 6-1.

    Purtroppo, niente da fare per l’azzurra Romina Oprandi, numero 79 del mondo, superata per 6-3 6-4 dalla tedesca Julia Goerges. L’ italiana comunque autrice di un buon match, non ha sfruttato le molte occasioni presentategli nel corso della partita.

  • U.S. Open: Bene Schiavone e Pennetta. Ok Roddick, Hewitt  out.

    U.S. Open: Bene Schiavone e Pennetta. Ok Roddick, Hewitt out.

    Prima giornata della 130ª edizione dell’Open degli Stati Uniti, aperta per l’Italia con un bilancio di 4 vittorie e 3 sconfitte. La prima a passare il turno è stata Francesca Schiavone. La campionessa del Roland Garros, numero 7 del mondo, ha avuto vita facile contro la giapponese Ayumi Morita, demolita da un pesantissimo 6-1 6-0 che lascia spazio a pochi commenti. Adesso la leonessa incontrerà al secondo turno la connazionale  Maria Elena Camerin, che ha battuto per 6-4 6-0 l’australiana Sophie Ferguson. L’ altro derby azzurro è andato alla romagnola Sara Errani che ha battuto per 7-6 7-5 Tathiana Garbin. La veneta ha mancato due set point sul 5-4 del primo set, poi ha perso il tie break per 7 punti a 4 rimanendo in partita fino al 5 pari del secondo quando la Errani ha piazzato il colpo del k.o. Ora la Errani giocherà al secondo turno contro la russa Alisa Kleybanova, testa di serie numero 28 e vittoriosa oggi sulla svedese Johanna Larsson per 7-6 6-2.

    L’ultima azzurra di giornata a passare il turno è stata Flavia Pennetta che difende il brillante quarto di finale raggiunto lo scorso anno grazie alla vittoria capolavoro su Vera Zvonareva. La brindisina ha impiegato appena 51 minuti per superare per 6-2 6-1 Irina Falconi, statunitense di 20 anni nata in Ecuador ma di chiare origini italiane. Flavia attende ora al secondo turno l’ungherese Agnes Szavay che ha spazzato via per 6-0 6-2 la ceca Sandra Zahlavova

    Niente da fare invece per Roberta Vinci e Alberta Brianti. La piccola Vinci, sul centrale, ha raccolto cinque game contro l’impossibile Venus Williams. L’azzurra ha retto alla grande l’impatto recuperando il break di svantaggio iniziale che aveva mandato Venus avanti 4-1. Ma una volta perduto il primo set per 6-4 la Vinci è naufragata subendo il 6-1 conclusivo. Ha lottato invece per quasi 2 ore e mezza Alberta Brianti, superata per 7-5 al terzo dalla francese Pauline Parmentier.

    La statunitense Melanie Oudin ha aperto le danze sul centrale battendo per 6-3 6-0 la qualificata ucraina Olga Savchuk. Poi è stata la volta della campionessa uscente, la belga Kim Clijsters, che ha sofferto un po’ più del previsto per avere ragione dell’ungherese Greta Arn. Dopo l’agevole 6-0 iniziale, Kim va sotto prima 4-1 e poi 5-3. Serve per rimanere nel set e poi opera il contro break spolverando le righe laterali del campo per il 7-5 conclusivo. E dopo Kim è toccato a Andy Roddick, numero 9 del mondo e del tabellone. Lo statunitense, che ha vinto questo torneo nel 2003 annullando un match point in semifinale a Nalbandian, ha concesso appena 7 game al francese Stephane Robert giocando complessivamente bene (8 ace, 68% di prime, 80% dei punti vinti sulla prima e un solo break subito con 33 discese a rete condite da 21 punti). Sull’Armstrong esordio positivo per Nikolay Davydenko che ha superato per 6-4 6-1 6-3 lo statunitense Michael Russell. Bene anche Elena Dementieva, che ha lasciato 3 game alla bielorussa Olga Govortsova. Male invece Dinara Safina che ha infilato l’ennesima delusione dell’anno perdendo per 6-3 6-4 dalla slovacca Daniela Hantuchova. Ha sofferto invece per quasi 4 ore Robin Soderling per portare a casa il match contro il tedesco Andreas Haider Maurer. Dopo aver vinto i primi due set per 7-5 6-3, Soderling si è disunito perdendo malamente il tie break del terzo set per 7-2 e il quarto set per 7-5. Ma nonostante l’enormità di errori gratuiti (74) e doppi falli (13), lo svedese si è tirato fuori dalla fossa andando subito avanti un break nel quinto e mantenendolo fino al 6-4 conclusivo. Fuori a sorpresa l’australiano Lleyton Hewitt, superato 6-1 al quinto dal francese Paul Henri Mathieu incapace di chiudere al terzo dopo aver vinto i primi due set. Tutto facile infine per Roger Federer contro il mancino argentino Brian Dabul. Lo svizzero ha vinto per 6-1 6-4 6-2 in 93 minuti di gioco mettendo a segno 18 ace senza mai perdere la battuta (una sola palla break annullata nel primo game dell’incontro). Per lo svizzero è stata la 16esima vittoria in notturna qui a Flushing Meadows in 16 partite disputate (la 14esima su 14 nell’Arthur Ashe Stadium).

  • Nuoto, Europei Budapest 2010: Pellegrini, una garanzia. Scozzoli, che sorpresa.

    Nuoto, Europei Budapest 2010: Pellegrini, una garanzia. Scozzoli, che sorpresa.

    Federica Pellegrini conquista l’ ultimo grande titolo che le mancava in carriera, facendo sua la medaglia d’ oro dei 200 stile libero e diventando campionessa europea per la primo volta in carriera. L’ argento è stato conquistato dalla giovanissima tedesca Silke Lippok, 16 anni, che ha chiuso in 1’56″98 davanti all’ungherese Agnes Mutina (1’57″12) e dietro Federica, che in 1’55″45 non solo ha chiuso lo slam ma ha cancellato il vecchio record mondiale dell’era pre superbody della Manaudou che glielo aveva tolto ai Mondiali di Melbourne 2007. Dopo la gara, l’olimpionica ha ammesso: “Domani non so se farò i 400, dipenderà se la febbre e il fisico reggeranno bene a questa fatica da giorni non sto bene e ho conati di vomito, spero che la notte mia dia la forza per buttarmi in acqua domani mattina. Sono già strafelice di questo oro dopo il bronzo negli 800”.

    La medaglia che non t’ aspetti è conquistata da Fabio Scozzoli che diventa il nuovo campione europeo dei 50 rana. Il giovane talento azzurro, conquista la sua seconda medaglia in questa competizione dopo il bronzo nei 100 rana. Grande partenza dell’ azzurro che chiude in 25.38, suo primato personale e con molti margini di miglioramento, visti i suoi 22 anni appena compiuti. Argento per il rumeno Dragos Agache (27″47) e bronzo per l’olandese Lennart Stekelenburg (27″51).

    Evgeny Korotishkin, ha vinto i 100 delfino in 51″73, record dei campionati, battendo l’olandese Verlinden di 9 centesimi e di 43 il polacco Czerniak. I 50 dorso sono della bielorussa Herasimenia in 27″64, primati dei campionati e un passo da dopata, che ha battuto di 35/100 la tedesca Samulski e la spagnola Peris di 37.

    Lotte Friis, dopo aver trionfato negli 800 con la Pellegrini di bronzo, conquista l’oro nei 1500 sl. La danese iridata di Roma negli 800, vince in 15’59″13 (primo crono mondiale dell’anno) e batte l’irlandese Granne Murphy (16’02″29), 17 anni, quarta negli 800 e 7a nei 400 misti; bronzo per la spagnola Erica Villaecjia (16’05″08) reduce dalle gare di fondo (come Giorgia Consiglio eliminata ieri in batteria col 12° tempo).

    La giornata in corsia si conclude con il quinto posto della 4×200 azzurra composta da Gianluca Maglia (1’48″46), Marco Belotti (1’49″23), Damiano Lestingi (1’49″08) e Filippo Magnini (147″73) per un 7’14″50 dietro la Russia d’oro (7’06″71, record dei cmapionati), la Germania di Biedermann (7’08″13), la Francia di Agnel (7’09″70), con gli inglesi quarti (7’11″00).

    Il francese Bousquet ha ottenuto 21″36 nei 50 stile libero e si lancia per l’oro, ma in finale ci sono anche i due azzurri Luca Dotto (22″14) e Marco Orsi(22″20). Un grande risultato per i due azzurrini. Finale anche per Caterina Giacchetti nei 200 farfalla.

    Nei tuffi, era atteso l’ oro della Cagnotto nella sua gara, il trampolino dei 3 metri ed invece la bolzanina stecca completamente la gara sbagliando nettamente due tuffi e chiudendo al sesto posto. Male anche l’ altra azzurra Dallapè che chiude al undicesimo posto. Le medaglie sono andate alla russa Nadedza Bazhina (324.10) sulla connazionale Anastasia Pozdnyakova (316.40) e sull’ungherese Nora Barta (291.75).

  • Nuoto, Europei Budapest 2010: Pizzetti concede il bis. Bene Federica Pellegrini.

    Nuoto, Europei Budapest 2010: Pizzetti concede il bis. Bene Federica Pellegrini.

    Samuel  Pizzetti concede il bis negli 800 stile libero e conquista la sua seconda medaglia di bronzo dopo quella nei 1500 sl. Samuel si prende anche questo secondo podio in 7’49″94, dietro il francese già oro nella prova più lunga, Sebastien Rouault (7’48″28 col record dei campionati) e dietro il tedesco Christian Kubusch (7’49″19); solo sesto Federico Colbertaldo (7’54″84) dopo la delusione del quarto posto nei 1500.

    Tranquilla e allo stessa tempo fantastica la prova di Federica Pellegrini, che vince la sua semifinale col record dei campionati e raggiunge la finale dei 200 stile libero in 1’56″53, record dei campionati tolto nientemeno che alla tedesca Franziska Van Almsick, vecchio mito di Fede. La finale sarà domani con la Pellegrini assoluta favorita per la medaglia d ‘ oro.

    La russa Anastasia Chaun vince l’oro nella finale dei 200 rana con 2’23”50 (record dei campionati); alle sue spalle la norvegese Sara Nordestam e la danese Rikke Moeller Pedersen. Sesta posizione per Chiara Boggiatto, che ha chiuso in 2’28”61. Il francese Alain Bernard ha vinto la finale dei 100 sl in 48”49, precedendo il russo Evgeny Lagunov e il connazionale William Meynard, bronzo. Ai piedi del podio Filippo Magnini, quarto col tempo di 48”67, mentre l’altro azzurro in gara, Luca Dotto, termina in ottava e ultima posizione con 49”05. Peccato per il due volte campione mondiale ed europeo Magnini che però dimostra, senza i super costumi, di essere tornato ad ottimi livelli.

    Finale raggiunta sia per Elena Gemo che per Sebastiano Ranfagni nei 200 dorso mentre Damiano Lestingi non riesce a qualificarsi per la finale, sempre nella stessa gara. Nei 50 rana, finale raggiunta per Fabio Scozzoli, mentre Alessandro Terrin deve dire addio alla lotta per l’ oro, fermandosi in semifinale.

  • Nuoto, Europei Budapest 2010:Batki è argento, la Pellegrini di Bronzo.

    Nuoto, Europei Budapest 2010:Batki è argento, la Pellegrini di Bronzo.

    Federica Pellegrini conquista la medaglia di bronzo negli 800 stile libero. La campionessa azzurra, alla sua prima esperienza internazionale su questa distanza, conquista un buon terzo posto con tanti margini di miglioramento per il futuro.

    E’ stata una Pellegrini prudente, uscita al 600 metri, forse un po’ tardi, visto le sue capacità per attaccare e staccarsi da quel quarto posto che sarebbe stato scomodo. Una medaglia per cominciare, per sbloccarsi, per ribadire che il progetto è valido e lei ha le caratteristiche per diventare una numero uno mondiale anche nel mezzofondo prolungato.

    l’ altra medaglia della giornata arriva nei tuffi, nella piattaforma femminile con Noemi Batki, che conquista una fantastica medaglia d’ argento con i due ultimi tuffi fantastici e con una rimonta sensazionale. Oro alla Germania con la Steuer. bene anche Valentina marocchi che si piazza al settimo posto , con un pò di rammarico visto l’ errore sul secondo tuffo che gli ha tolto almeno 20 punti.

    Per quanto riguarda gli altri azzurri, nei 100 stile libero, la gara regina, Filippo Magnini e Luca Dotto, compagni di allenamento, conquistano ambedue la finale di domani. Per l’ex bicampione del mondo un 48″97, per il compagno della Larus un 48″94, mentre il miglior tempo l’ha siglato Lagunov in 48″38 e l’olimpionico Bernard ha chiuso in 48″71.

    Un quarto posto pieno di rimpianti (per 12 centesimi di troppo allo stacco e per 9 al tocco) per l’azzurrino Stefano Pizzamiglio, più veloce nella nuotata dell’israeliano Barna ma appunto sotto il podio, su cui invece ci è salito di nuovo il fenomeno francese Camille Lacourt che in 24″07 ha respinto il britannico Tancock. Nei 200 farfalla Nicolò Beni è settimo in 1’58″68 (trionfo del polacco Korzeniowski in 1’55″ sul russo Skvortsov e sul grecp Drymonmakos); nelle semifinali dei 100 farfalla è eliminata Caterina Giacchetti col 14° tempo mentre avanza di gran carriera in finale Chiara Boggiatto nei 200 rana, quinta in 2’27″98. E la 4×200 donne parla ungherese: bruciata la Francia…

    In finale nei 200 misti e 200 rana, Francesca Segat ed Edorardo Giorgetti hanno chiuso settimi in 2’15″08 e 2’11″99. Tra gli uomini ha trionfato l’idolo di casa, Gyurta, in 2’08″95 col record dei campionati sul vicecampione olimpico Alexandr Dale Oen (2’09″68) e sull’altro medagliato di Pechino, il francese Duboscq (2’11″03); tra le donne è stata una doppietta ungherese Hosszu (2’10″09 record dei campionati) e Verraszto (2’10″10) e con la britannica Miley bronzo in 2’10″89.

    Nella finale dai 3 metri sincronizzati, un quarto posto generoso e di rabbia per Tommaso Marconi e Michele Benedetti, costretto a sostituire Nicola Marconi all’improvviso causa colpo della strega del romano capostipite della famiglia di tutti più importante (Benedetti è anche il cugino, il gruppo è allenato da Domenico Rinaldi che è sposato con mamma Marconi). E’ l’eterno Dimitry Sautin a lasciare la coppia azzurra sotto il podio in una gara in cui i nostri hanno accarezzato l’idea della medaglia più pazza e improvvisata del mondo (anche se i due avevano gareggiato nel Grand Prix). Il trionfo è degli ucraini Kvasha-Prygorov (431.67) sui tedeschi Feck-Hausding (427.95) e i russi Sautin-Kunakov (410.43), mentre a soli 4 punti (406.17) ha chiuso la coppia italiana.

  • Moto Gp: Valentino Rossi, in “Rosso” ufficiale a Brno.

    Moto Gp: Valentino Rossi, in “Rosso” ufficiale a Brno.

    Con ogni probabilità, il centauro italiano, svelerà nella pista della Repubblica Ceca che come sappiamo, sarà in rosso Ducati, coronando così, un sogno per tutti i tifosi italiani e cioè vedere il pilota più forte, nonché italiano, nella moto italiana.

    “Domenica dopo la gara saprete cosa farò nel 2011”. Valentino Rossi anticipa così l’annuncio dell’ormai certo addio alla Yamaha per la Ducati. Il  Dottore attende notizie dalla casa giapponese per il via libera alle prove post campionato di Valencia, dove la Yamaha potrebbe dare il suo veto in virtù del contratto in scadenza per la fine del 2010. “Se fossi la Yamaha – ha scherzato Rossi – mi farei provare, vediamo. Intanto sarà importante vedere cosa succederà a Brno”.

    C’ e’ anche la gara, a Brno, con grande favorito Jorge Lorenzo, che insegue la settima vittoria stagionale in sella alla Yamaha. Nessuno dei suoi rivali sembra al top: Rossi sta meglio dopo la frattura del Mugello ma lui stesso si dice non ancora al top. Stoner e Pedrosa non sembrano in grado di fare male allo spagnolo, che si avvia a festeggiare il primo titolo in MotoGP con grande anticipo.

  • Basket: Italia, nuovo ko. Il Montenegro vince 71-62.

    Basket: Italia, nuovo ko. Il Montenegro vince 71-62.

    Altra sconfitta per la nazionale italiana guidata da Simone Pianegiani. L’Italia cede nel finale (71-62) dopo aver disputato, tuttavia, un’ottima partita con alcuni segnali positivi e, grazie alla vittoria della Finlandia con Israele, vi sono ancora speranze di qualificazione diretta all’ Europeo del prossimo anno.

    Partenza con tanti errori da ambo le parti. I punti azzurri arrivano tutti da Bargnani (8) e Belinelli (6) nei primi 10’. Il massimo vantaggio del Montenegro è +4 (12-8), prontamente ricucito da un Belinelli finalmente ispirato. Alla prima pausa è 15-14. Il Montenegro accelera e con un 12-3 si porta a +5 (27-22 a -5’05”), ma l’ Italia tira bene da tre e con una tripla di mancinella nel finale, consente alla compagine azzurra di andare al riposo avanti di 2 (32-34), con 5/14 da tre (dopo lo 0/7 iniziale.

    il secondo tempo vede Mordente al posto di Beli e con, purtroppo, lo show di Pekovic, 8 punti in 2’40”, ma l’Italia non demorde e con Carraretto resta lì (40-40 a -6’13”). Una tripla di Maestranzi e un libero di Ress costringono Vujosevic al timeout (40-44) con l’Italia che difende bene l’area. Il Montenegro sembra in crisi sul -5 (41-46), ma Borisov e Cook in un amen pareggiano quando l’inerzia pareva in mano ai nostri. Arriva anche il 4° fallo del Beli e il break interno diventa di 9-0, per il 50-46 di fine terzo quarto. La Nazionale ora fatica contro la zona, non riesce a dar palla sotto e sparacchia da tre ma Mancinelli riesce a tenere a galla l’ Italia  (52-50 a -7’). Sul 57-52 Vujosevic toglie Pekovic che ha 4 falli e gli azzurri ne approfittano, pareggiando con un trepunti del Mago e un’entrata del Beli. L’illusione dura il tempo di rivedere Pekovic in campo: gioco da tre punti, errore dall’arco di Bargnani e tripla di Jeretin (ancora lui, 10 punti nella ripresa) ed ecco il -6 (63-57) a 2’46” dalla sirena. Un altro errore di Andrea dai 6,25 e l’ennesimo gioco da tre di Pekovic (arrivato a 25, 17 dei quali nel secondo tempo) chiudono i conti sul 66-57 a -2’02”.

    Una notizia importante arriva dagli Stati Uniti, ed è l’ approdo di Marco Belinelli, ai New Orleans Hornets, del talentuoso play Chris Paul. finisce così, l’ avventura della guardia azzurra con Andrea bargnani ai Raptors dopo solo un anno di convivenza.

  • Nuoto, Europei Budapest 2010: Bronzo per Samuel Pizzetti nei 1500 m. Pellegrini ok.

    Nuoto, Europei Budapest 2010: Bronzo per Samuel Pizzetti nei 1500 m. Pellegrini ok.

    Arriva le seconda medaglia per l’ Italia nella vasca magiara a conquistarla e Samuel Pizzetti che conquista il  bronzo nei 1500 m. l’ italiano, già medagliato due anni fa agli Europei e finalista mondiale dei 1500, Cede solo al vincitore francese Sebastien Rouault, e alla sorpresa di giornata, Pal Joensen, rappresentante delle Isole Far Oer. Ancora un quarto posto, per l’ altro italiano presente in finale, Federico Colbertaldo

    Nelle due finali con azzurri, 200 sl e 100 rana, il tedesco Paul Biedermann ha trionfato in 1’46″06, quattro secondi più lento del suo record mondiale di un anno fa in cui battè Phelps, e preceduto il russo Lobintsev (1’46″51) e l’olandese Verschuren (1’46″91), con Gianluca Maglia sesto in 1’47″96; e la russa Yulia Efimova ha vinto col record dei campionati in 1’06″32 sulla coppia Pedersen (Dan) e Johnasson (Sve) in 1’07″36; la diciottenne Michela Guzzetti s’è peggiora di un centesimo dalla semifinale chiudendo settima. La regina dei 100 stile libero è invece Francesca Halsall che in 53″58 respinge la bielorussa Herasimenia (53″82) e l’olandese Heemskerk (54″12). Profeta in patria e Laszlo Cseh, che brucia nei 200 misti l’austriaco Markus Rogan, per l’ungherese è l’oro col record dei campionati in 1’57″03.

    Grande prova di Edoardo Giorgetti nella semifinale dei 200 rana, chiusa col quarto tempo in 2’11″74 (il primo tempo è dell’ungherese Gyurta, 2’10″11, rimasto sotto il podio dei 100 per il colpo di ieri di Fabio Scozzoli. E in finale dei 200 misti col settimo tempo ci entra anche Francesca Segat (2’14″01), già medagliata agli Europei 2006 in questa stessa piscina ma nei 200 farfalla: la migliore è stata la francese Camille Muffat col record dei campionati in 2’10″92. Anche Nicolò Beni si prende la finale dei 200 farfalla in 1’58″87 e il debuttante milanese Stefano Pizzamiglio, guadagna un posto in quella dei 50 dorso con l’ultimo tempo utile e il record cadetti di 25″34 già migliorato in mattinata. In mattinata, esordio per la fuoriclasse italiana, Federica Pellegrini che nei 800 stile libero, conquista la finale con ottime speranze di podio.

  • Nuoto, Europei Budapest 2010: Tania Cagnotto è tutta d’ oro. Bronzo per Fabio Scozzoli.

    Nuoto, Europei Budapest 2010: Tania Cagnotto è tutta d’ oro. Bronzo per Fabio Scozzoli.

    Cominciano alla grande gli Europei per la nazionale azzurra dei tuffi, con la medaglia d’ oro della capitana e fuoriclasse Tania Cagnotto nel trampolino da 1 m. la bolzanina ha concluso una gara condotta sempre al comando con l’ argento che va alla svedese Lindberg, mentre il bronzo è conquistato dalla russa Pozdnyakova. Peccato per Maria Marconi che, sbagliando il primo tuffo, si piazza ai piedi del podio.

    Nelle finali del nuoto, prima medaglia del nuoto azzurro, conquistata da Fabio Scozzoli nei 100 rana che conquista un fantastico bronzo grazie ad una splendida partenza, l’ oro è andato al norvegese Dale Hoen mentre l’ argento è del francese Dubosque. Medaglia d’ oro allo spagnolo Rafa Munoz con argento al francese Bousquet ed il bronzo al russo Korhotnisky nei 50 farfalla, mentre nei 100 dorso uomini vittoria del francese Lacourt con un fantastico 52”11 che gli vale il nuovo record europeo senza i super costumi aboliti da quest’ anno, argento all’ altro francese Strabiuz mentre il bronzo è conquistato dal britannico Tamchock. I 50 farfalla vedono continuare il dominio europeo della svedese Alshammar con l’ argento alla danese Ottesen, mentre il bronzo è andato alla francese Henique. Nei 200 dorso, doppietta brittanica con l’ oro alla Simmonds e l’ argento alla Spofforth con il bronzo alla spagnola Rocha Marche.

    In casa Italia, bene Michela Guzzetti che conquista la finale nei 100 rana donne, mentre la Boggiatto è fuori con il nono tempo, mentre nei 200 stile libero Gianluca Maglia è bravo a conquistare la finale non imitato da Belotti che viene eliminato in semifinale.

  • Nuoto, Europei Budapest 2010: Italia quarta nella 4×200 stile libero. Bene Scozzoli.

    Nuoto, Europei Budapest 2010: Italia quarta nella 4×200 stile libero. Bene Scozzoli.

    La prima possibile medaglia per la squadra azzurra è purtroppo andata in fumo per un solo decimo a vantaggio della Svezia nella 4×200 a stile libero. Nonostante una buona prova in prima frazione di Filippo Magnini, l’ Italia, a lunga in lizza per il podio non è riuscita a sopravanzare la sorpresa Svezia nel rush finale. La medaglia d’ oro è andata a sorpresa alla Russia che ha battuto lo squadrone Francese, super favorito alla vigilia

    La prima giornata nella piscina ungherese, ha visto qualche sorpresa e molte conferme. La più grande è rappresentata dalla sconfitta del campione del mondo di Roma 2009, Paul Biedermaan nei 400 stile libero vinti dal francese Agnel con il bronzo all’ ungherese Kos, mentre il nostro Sciocchetti chiude all’ ottavo posto. Nei 400 misti vittoria della britannica Miley che con una fantastica frazione a rana supera le padrone di casa ungheresi, Hossuzu e Jacabos che conquistano rispettivamente l’ argento ed il bronzo. Nell’ altra staffetta, la 4×100 stile libero femminile, la vittoria è andata alla Germania con l’ argento alla Gran Bretagna e bronzo alla sorpresa Svezia.

    In casa Italia, falliscono la finale sia la Di Pietro nei 50 m farfalla che Di Tora e Lestingi nei 100 m dorso, mentre bene Scozzoli che conquista la finale nei 100 m rana con il quinto tempo. Sicuramente non positive, le prestazioni dei nostri azzurri, tutti sotto le proprie possibilità.