Categoria: Altri sport

  • Monfils non è profeta in patria, Soderling conquista il Masters parigino.

    Monfils non è profeta in patria, Soderling conquista il Masters parigino.

    Robin Soderling vince il Masters 1000 di Parigi Bercy, battendo in due set 6-1, 7-6, il francese Gael Monfils in una finale dove ha visto lo svedese, sicuramente più abituato a giocare match così importanti.

    Infatti il primo set è un’ autentica passeggiata per Soderling che asfalta Monfils in un eloquente 6-1 che non lascia spazi a molti commenti. Nel secondo Söderling lascia un po’ più di margine al francese e così Monfils ha potuto fare match pari fino al tie break. Qui però lo svedese ha di nuovo dominato il francese, chiudendo il match per sette punti a uno.

    Per Söderling, numero 5 del mondo, si tratta del sesto titolo della carriera, il più importante, dopo Lione 2004, Milano 2005, Lione 2008, Bastad 2009 (l’unico non sul sintetico indoor) e Rotterdam 2010. Per Monfils, numero 14 mondiale, è la decima finale persa in carriera, la seconda consecutiva a Bercy dopo la sconfitta dello scorso anno contro Novak Djokovic. Il prossimo appuntamento sarà il Masters di Londra che vedranno nell’ ordine Nadal, Federer, Djokovic, Murray, Söderling, Berdych, Ferrer e Roddick e cioè i migliori otto giocatori mondiali, giocarsi l’ ultimo torneo stagionale.

  • Russia campione del mondo, Brasile sconfitto 3-2. Italia alla fine quinta .

    Russia campione del mondo, Brasile sconfitto 3-2. Italia alla fine quinta .

    Il primo parziale è molto combattuto con le brasiliane che partono forte e con la Russia che ci mette un po’ a carburare. Comunque la Gamova si dimostra in forma a differenza della Sokolova e si arriva sul 21 pari, quando le brasiliane con Sheila e Jaqueline su tutte, sfruttano una delle tante pause avute nel set dalla Russia, chiudendo 25-21 con un parziale di 4 a zero finale.

    Nel secondo set, le russe non si perdono d’ animo e con un’ attacco micidiale, schiantano le brasiliane facendole vacillare nel loro reparto più importante e cioè la difesa chiudendo il set per 25-17. Le brasiliane riescono però a reagire, come le russe ed il terzo set risulta essere molto combattuto Jaqueline e Sheila ritrovano smalto in attacco ed il set si chiude per le verde oro per  25-20.

    Finisce qui il mondiale per le brasiliane, infatti la Russia non lascia più scampo al Brasile e la Gamova diventa inarrestabile con 35 punti finali, il risultato è una netta vittoria del quarto set per 25-14 ed un Tie break controllato e vinto per 15-11.

    Russia-Brasile 3-2 (21-25,25-17,20-25,25-14,15-11)

    L’ Italia alla fine chiude al quinto posto, infatti dopo la netta vittoria di ieri sulla Serbia per 3-0, identico risultato anche contro la Turchia nella finalina, appunto per il 5-6 posto. Le ragazze azzurre hanno avuto la meglio nei confronti della nazionale turca in tre set molto combattuti, chiusi tutte e tre con uno sprint finale. Si chiude così un mondiale un po’ deludente per l’ Italia, dove un posto in semifinale era sicuramente alla sua portata ma reso impossibile dal suicidio sportivo causato dalla sconfitta contro la Repubblica Ceca, nella prima fase per 3-2, quando si era avanti per due set a zero.

    Italia-Turchia 3-0 (25-23, 25-20, 25-21)

  • Vince Grange, Deville è quarto ma Razzoli cade.

    Vince Grange, Deville è quarto ma Razzoli cade.

    Jean Baptiste Grange vince lo slalom finlandese di Levi, secondo è arrivato lo svedese Myhrer, terzo Kostelic. Bene Cristian Deville, autore di una grande rimonta nella seconda manche che chiude, alla fine quarto, male Razzoli caduto nella prima manche, Moeggl settimo.

    La prima manche è molto difficile e risulta ostica, oltre che per il campione olimpico, anche per l’austriaco Herbst, vincitore dell’ultima Coppa di specialità, i suoi compagni Raich ed Hirscher, il canadese Janyk. I trabocchetti si nascondevano nella parte più facile del tracciato, la prima, meno pendente ma velocissima fra le porte filanti, con cambi di ritmo repentini e qualche dosso che la luce artificiale nascondeva. In uno di questi è caduto Razzoli, dopo 14 curve, dopo una porta doppia, un dossetto gli ha fatto perdere aderenza e l’emiliano, cercando di rimediare, si è ritrovato

    La seconda manche è più lineare con molto meno uscite rispetto alla prima e dove Grange riesce a confermarsi e dove è il nostro Deville a realizzare una fantastica rimonta che però si interrompe ad un decimo dal podio. Bella e soprattutto importante la vittoria per Grange che corona così, in maniera perfetta, il suo ritorno in attività dopo uno stop di circa un anno.

    La Coppa del Mondo ora si trasferisce in America dove fra due settimane sono il programma le prime prove veloci maschili a Lake Louise, in Canada, mentre le donne si affronteranno ad Aspen, negli Stati Uniti, in uno gigante ed uno slalom. Per gli slalomisti il prossimo appuntamento sarà in Europa, il 12 dicembre a Val d’Isere.

    Ordine d’ arrivo.

    1 Jean Baptiste Grange Fra
    2 Andre Mihrer Swe
    3 Ivica Kostelic Cro
    4 Cristian Deville Ita
    5 Manfred Pranger Aus
    6 Silvain Zurbriggen Sui
    7 Manfred Moeggl Ita
    8 Julien Cousinau Fra
    9 Marc Gini Sui
    10 Julien Lizeroux Fra
  • Italia ancora una sconfitta contro i “Pumas” argentini.

    Italia ancora una sconfitta contro i “Pumas” argentini.

    L’ Italia del rugby non riesce proprio ad ingranare, il C.T. Mallet guida la nazionale azzurra, ad una nuova sconfitta (29esima della sua gestione), a Verona i Pumas s’ impongono per 22-16.

    Dopo l’ atmosfera unica che sa regalare solo il rugby, durante i rispettivi inni nazionali, è subito battaglia con l’ Italia che parte molto bene. al 2’ Parisse, innescato da un buco di Gower e dall’assist di Barbieri entra centralmente nei 22, ma il suo calcetto sopra Rodriguez non inganna l’estremo argentino, Sette minuti dopo, ancora Parisse vola via solitario a mezzo metro dal fallo laterale, ma viene placcato facilmente. Il match si sviluppa, però, sui calci piazzati e lì, anche se mirco bergamasco si dimostra molto migliorato rispetto alle prime uscite, non riesce a reggere il confronto con Contepomi (11 e 17 punti, rispettivamente dalla piazzola).

    La ripresa vede un’ Italia un po’ sotto tono rispetto alla prima frazione ed al 13’, la meta dei Pumas: Rodriguez, servito da Gonzalez-Amorosino dopo una fuga della stessa ala arrivata al termine di una sventagliata iniziata dai Pumas nei propri 22 metri grazie a un pallone rubato in una ruck italiana. La metà risveglia gli azzurri ma Contepomi è infallibile dalla piazzola chiudendo il match a 7 minuti dalla fine, buttando dentro il pallone del 19-9.

    sconfitta numero 11 (sulle 17 sfide complessive) per l’ Italia, con i Pumas che, da 12 anni, escono vittoriosi dal suolo italico. A questo si aggiunge la brutta notizia, del probabile infortunio di Gower, uno dei migliori azzurri che con molta probabilità, dovrà dare forfait per il match di sabato prossimo a Firenze contro la fortissima Australia.

  • Addio medaglie, Italia sconfitta da Cuba 3-2.

    Addio medaglie, Italia sconfitta da Cuba 3-2.

    L’ impresa delle ragazze di Massimo Bardolini, di riuscire a conquistare un posto in semifinale ai mondiali nipponici si è fermata davanti a Cuba, la nazionale caraibica ha avuto la meglio in un match combattutissimo, finito al Tie break sul 24-22.

    Come al solito le azzurre non partono bene e subiscono i continui attacchi cubani, ma la tenacia e la voglia di non mollare la lotta per le medaglie fanno sì che l’ Italia recuperi iniziale svantaggio e conquisti la prima frazione con il punteggio di 25-16. Il secondo set è fotocopia del primo, ma questa volta il rientro azzurro non si produce anche, e soprattutto, a qualche errore in più delle ragazze italiane che non riescono a sfruttare le palle set avute a disposizione, consentendo a Cuba di aggiudicarsi la seconda frazione per 24-26.

    Il terzo set fa vedere una nazionale azzurra bella e convincente, gli attacchi funzionano con continuità e fluidità, mentre le ragazze cubane si producono in qualche errore in più frutto soprattutto, della giovane età. Ma è nel quarto set che la squadra di Bardolini si gioca tutto e purtroppo Cuba, ritrova il gioco smarrito nella precedente frazione, frutto di attacchi potenti, con le nostre ragazze impotenti a muro.

    Si arriva quindi al Tie break, dove l’ Italia ci mette l’ orgoglio, dato che i set conquistati da Cuba le fanno svanire qualsiasi possibilità di accesso alle semifinali, ma Cuba grazie alla sua giocatrice migliore, Carceres rimane attaccata al parziale, riuscendo poi a prevalere al fotofinish.

    Si chiude così, la possibilità per le azzurre di salire sul podio con il rimpianto di aver buttato con ogni probabilità la qualificazione alle semifinali, nel match perso contro la Repubblica Ceca e nella sconfitta netta in termini si set e di punti, contro il Brasile.

    Italia-Cuba 2-3 (25-16, 24-26, 25-21, 23-25, 22-24)

  • NHL: Detroit batte Phoenix in overtime

    NHL: Detroit batte Phoenix in overtime

    Solo una la partita in programma nella notte NHL.

    La sfida tra i Red Wings di Pavel Datsyuk e i Phoenix Coyotes è stata la rivincita dell’avvincente primo round dei playoff della Western Conference della passata stagione. Detroit torna a casa, nella sua Joe Louis Arena reduce da 2 successi su 3 incontri giocati in trasferta e dopo solo un minuto e mezzo di gioco mette già la testa avanti grazie al goal di Dan Cleary.
    L’1-0 biancorosso però dura fino a 50 secondi dalla fine del primo periodo quando Martin Hanzal in mezzo al traffico ristabilisce la parità per Phoenix.

    Gli ospiti prendono l’inerzia della gara nella seconda frazione ed al settimo minuto grazie ad una stupenda azione tutta in velocità ben concretizzata da Keith Yandle arrivano alla marcatura del 2-1: Yandle è bravissimo a raccogliere il puck vicino alla porta dei Red Wings e ad infilare l’estremo difensore Howard. Terza segnatura stagionale per il giocatore dei Phoenix Coyotes.

    Detroit però trova le energie per il pareggio (che avviene nel terzo periodo) grazie al secondo sigillo in regular season di Nicklas Lindstrom che porta la sfida sul 2 pari. Si va all’overtime ed a risolvere la questione ci pensa Henrik Zetteberg che dopo solo un minuto e 40 secondi dall’inizio del prolungamento sigilla il risultato finale sul 3-2 per i Red Wings che guadagnano il settimo successo nelle ultime 10 uscite.

    Phoenix resta fanalino di coda nella Pacific Division a quota 13 punti, mentre i Red Wings si mettono in scia di Saint Louis, grazie ai 19 punti fin qui conquistati, per il predominio della Central Division.

    Risultato NHL dell’8 novembre 2010

    Detroit Red Wings-Phoenix Coyotes 3-2 (overtime)

  • Elisa Di Francisca, la nuova regina del fioretto mondiale

    Elisa Di Francisca, la nuova regina del fioretto mondiale

    Il fioretto mondiale femminile ha una nuova regina e tanto per cambiare, è italiana, infatti la medaglia d’ oro ai mondiali transalpini, è stata vinta da Elisa Di Francisca con a completare il podio, le connazionali Arianna Errigo (argento) e la sempre presente, Valentina Vezzali (bronzo).

    Sicuramente pensare di ripercorrere la carriera di una campionessa immensa come Valentina Vezzali, è sicuramente compito molto arduo, ma ad Elisa Di Francisca, la nuova campionessa mondiale di fioretto femminile, il carattere non manca ed è pronta a raccogliere la sfida lanciata dalla Vezzali, uscita sicuramente non contenta, nonostante la medaglia di bronzo conquistata agli ultimi mondiali.

    Nata a jesi, 28 anni fa, la Di Francisca fa parte del gruppo sportivo delle fiamme oro della polizia di Stato ed ha un palmares di tutto rispetto, infatti è la campionessa italiana in carica del fioretto, titolo conquistato a Siracusa, proprio contro la Vezzali ed insieme a lei ha conquistato il titolo mondiale a squadre sia a New York nel 2004 che ad Antalia nel 2009, nonché il titolo Europeo a Zalaegersberg nel 2005, a Plovdiv nel 2009 e a Lipsia nel 2010. Mentre dal punto di vista individuale vanta, oltre al fresco titolo mondiale parigino, anche un bronzo mondiale conquistato ad Antalia nel 2009, uno Europeo a lipsia nel 2010 ed un argento, sempre Europeo conquistato a Smirne nel 2006.

    Adesso la nuova campionessa mondiale si gode il momento di gloria ma l’ obiettivo è già fissato, l’oro olimpico alle prossime olimpiadi londinesi del 2012.

    Guarda la fotogallery di Elisa Di Francisca

  • NHL: Incubo Edmonton per Chicago, Anaheim beffa i Predators

    NHL: Incubo Edmonton per Chicago, Anaheim beffa i Predators

    Solo 4 le partite disputate nella notte NHL.

    La striscia vincente dei Flyers si interrompe al cospetto di Washington. La squadra di Ovechkin si impone per 3-2 in overtime grazie al goal di Mike Green. Phila resta a quota 20 punti in classifica e viene raggiunta proprio da Washington in testa alla Eatern Conference.

    Continua il momento d’oro dei Saint Louis Blues (arrivati alla settima vittoria consecutiva) che sbancano il ghiaccio dei New York Rangers per 2-0. Il protagonista del match è Alexander Steen con una fantastica doppietta che permette ai Blues di portarsi a quota 20 in classifica in sole 12 partite disputate.

    Gli Edmonton Oilers stanno diventando il nuovo incubo dei Chicago Blackhawks campioni in carica. Dopo il 7-4 di qualche settimana fa, la peggiore squadra della Western Conference (e penultima nella lega, davanti ai soli New Jersey Devils) batte a domicilio ancora gli “Indiani” per 2-1: dopo l’iniziale vantaggio Hawks di Fernando Pisani nel primo periodo, la gara ha una svolta improvvisa nel terzo quando nel giro di soli 14 secondi gli Oilers vanno a segno per 2 volte vincendo la partita in modo clamoroso. Foster e Gagner eroi di giornata per Edmonton che grazie a Chicago ha raccolto ben 4 punti sui 10 totali in classifica.

    Gara emozionante e molto intensa ad Anaheim dove i Ducks riescono a piegare in extremis i Nashville Predators. Anaheim sempre avanti e Predators sempre pronti a pareggiare, nel primo periodo sblocca il punteggio la leggenda Teemu Selanne, pareggia per Nashville Patric Hornqvist, Ducks di nuovo avanti con Saku Koivu, pareggio di Steve Sullivan. Secondo periodo avaro di goal, poi nel terzo inizia nuovamente la girandola: Visnovsky segna per le “Papere”, pareggia Franson sul 3-3, nuovo vantaggio per i californiani con Koivu (doppietta per lui), pareggia a pochi minuti dal termine O’Reilly. Ma a soli 2 secondi dalla fine del match, quando tutti pensano all’overtime, arriva il goal di Paul Mara che manda in estasi il pubblico di fede Ducks e lascia l’amaro in bocca ai tifosi di Nashville.

    Risultati NHL del 7 novembre 2010

    New York Rangers-Saint Louis Blues 0-2
    Chicago Blackhawks-Edmonton Oilers 1-2
    Washington Capitals-Philadelphia Flyers 3-2 (overtime)
    Anaheim Ducks-Nashville Predators 5-4

  • Donne molte certezze, Uomini tanti rimpianti. Fotografia del Tennis italiano.

    Donne molte certezze, Uomini tanti rimpianti. Fotografia del Tennis italiano.

    La vittoria della terza Federation Cup da parte delle giocatrici azzurre, ha rappresentato per l’ ennesima volta come con l’ impegno il sacrificio del lavoro e l’ umiltà nello spirito si possono raggiungere traguardi assolutamente impensabili. Per esempio, vincere il Roland Garros alla soglia dei trent’anni come ha fatto Francesca Schiavone e lottare contro tutto e tutti per diventare la prima top ten italiana di sempre, come ha fatto Flavia Pennetta, sono dimostrazioni che nello sport chi l’ha dura la vince.

    Concetto questo che sembra, purtroppo, non far minimamente parte nei tennisti italiani da tempo immemore incapaci di regalare soddisfazioni ai tanti tifosi e assenti dal tabellone principale di una delle competizioni più amate e seguite dal popolo italiano, cioè la Coppa Davis.

    Sicuramente il Federer o il Nadal di turno deve nascere e non può essere costruito, ma ai vari Bolelli, Seppi, Starace, Fognini, Volandri, Cipolla e chi più ne ha più ne metta, non si chiude ovviamente la luna, considerando le loro qualità tecniche e soprattutto caratteriali ma una dimostrazione di sacrificio e impegno vicina a quella rappresentata, ormai da molti anni dal gentil sesso.

    Molte domande nascono spontanee, e cioè che senso ha avuto l’ abbandono di Andreas Seppi alla maglia azzurra? Come è possibile che le caratteristiche fisiche e tecniche di Simone Bolelli non gli consentono di stare stabilmente fra i primi venti del mondo? Come mai non si è riusciti a costruire un servizio decente a Filippo Volandri? Perché non si attua una programmazione che consente di prepararsi meglio ai tornei del Grande Slam, andando a giocare sulle superfici adatte allo Slam di turno, invece di starsene in Italia e partecipare ai Challenger?

    Purtroppo le risposte sono ancora lontane dall’essere rivelate dato che, da molti anni, si è in Serie B di Coppa Davis, non si vince un torneo importante e non si ha un rappresentante nei primi venti giocatori del mondo.

    Meno male che ci sono le donne, rappresentanti degne della passione e dello spirito di tanti tifosi di questo fantastico, ed a volte crudele, sport.

  • Decide Pinilla, illumina Pastore. Palermo – Genoa 1-0.

    Decide Pinilla, illumina Pastore. Palermo – Genoa 1-0.

    Il posticipo dice Palermo che supera il Genoa al Barbera, grazie al gol di Pinilla sul finire del primo tempo su assist di tacco di Pastore, vero dominatore della partita.

    Il primo tempo è bellissimo con azioni pericolose da parte di ambedue le squadre, ma è il Palermo che  và vicino subito al gol con Pinilla che al 11’ colpisce il palo su un palla messa al centro da Cassani. Ancora l’ attaccante cileno è protagonista al 19’ su assist delizioso di Pastore, non riesce a scartare Eduardo che gli soffia la palla dai piedi. Il Genoa non sta certo a guardare e si rende pericoloso con il suo attaccante principe, Luca Toni che scaglia un diagonale che scheggia il palo, ma è ancora Pastore che illumina per Pinilla, cross perfetto del “Flaco” sulla testa del cileno che colpisce il suo secondo palo della partita. Comunque Toni non è da meno e di testa impegna Sirigu su cross di Mesto, ma Pastore si dimostra un giocatore di altra categoria e al suo terzo assist personale (stavolta di tacco) riesce a far segnare Pinilla che comunque si dimostra freddo davanti ad Eduardo, consentendo al Palerno di chiudere il primo tempo in vantaggio per 1-0.

    Il secondo tempo si apre con un cambio da parte del Genoa che inserisci Veloso al posto di Rudolf, ma il cambio non riesce a dare grandi frutti visto che il predominio del Palermo a centro campo continua e Pastore domina sulla trequarti sciupando anche il 2-0 davanti ad Eduardo dopo pochi minuti. Le azioni pericolose sono molto di meno rispetto al primo tempo, anche perché il Palermo vuole cercare di amministrare il prezioso vantaggio. Si rivede Miccoli che fa il so esordio in campionato, rilevando Pinilla al 80’, ma un minuto prima grande occasione per il Genoa con Miguel Veloso che sfrutta uno scambio Destro-Toni, liberandosi al tiro che risulta però centrale e preda di Sirigu. È l’ ultimo pericolo per il Palermo che chiude la partita battendo il Genoa per 1-0.

    Importante vittoria per la squadra di Delio Rossi che inverte la serie negativa dell’ ultimo periodo, mentre per la squadra di Gasperini, ancora brutta in trasferta e i molti infortuni non sono certo una giustificazione.

    Tabellino e pagelle

    Palermo (4-3-2-1): Sirigu 6,5; Cassani 6, Muñoz 6,5, Bovo 6, Balzaretti 6,5; Migliaccio 6,5, Bacinovic 7, Nocerino 6,5; Pastore 7,5 (43′ st Maccarone s.v.), Ilicic 5,5 (28′ st Goian 6); Pinilla 7,5 (35′ st Miccoli s.v.). A disp.: Benussi, Rigoni, Kasami, Darmian. All.: Rossi

    Genoa (4-4-2): Eduardo 7; Kaladze 5,5, Dainelli 5 (26′ st Boakye 6), Ranocchia 6, Criscito 6; Rossi 5,5, Zuculini 5,5 (26′ st Destro 5,5), Rafinha 5; Mesto 5,5, Toni 6,5, Rudolf 5 (1′ st Veloso 6).
    A disp.: Scarpi, Moretti, Tomovic, Modesto. All.: Gasperini

    Arbitro: Brighi

    Marcatori: 42′ Pinilla

    Ammoniti: Pastore (P)