Categoria: Altri sport

  • Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano da finalmente la tanto attesa “sportellata” al resto del mondo,è infatti tricolore la settima edizione del Pokerstars World Cup of Poker andata il scena alle bahamas.

    La squadra azzurra composta da Luca Pagano, Litterio Pirrotta, Davide Scafati e Ravel Furfaro è riuscita a sbaragliare USA, Francia, Filippine, Ucraina, Argentina, Spagna, Slovacchia e Regno Unito e a portarsi a casa il titolo mondiale per nazioni oltre ad un congruo premio di 25 mila dollari per ogni componente della squadra.

    Gli italiani si sa non sono i giocatori maggiormente quotati nel panorama internazionale di poker poichè spesso il loro gioco viene considerato non ancora ad un livello professionale maturo, evidentemente però il gioco italiano sta avendo quella tanto attesa maturazione palesata appunto da vittorie come questa, con buona pace di chi ancora snobba il nostro modo di giocare.

  • NHL: Volano i Flyers, Vancouver KO, bene Anaheim

    NHL: Volano i Flyers, Vancouver KO, bene Anaheim

    Nella notte NHL si sono disputate 5 partite.

    Continua il momento positivo per i Philadelphia Flyers che battono i Rangers a New york per 3-2. E’ la sesta vittoria nelle ultime 7 partite che proietta i Flyers ad un solo punto dai Vancouver Canucks, squadra che attualmente ha il miglior record della Lega (che nella notte ha perso per 4-0 a Minnesota). Periodo negativo invece per i Rangers che perdono la terza partita nelle ultime 4 uscite. Phila si porta subito sul 3-0 grazie aVille Leino (1 gol e 1 assist per lui) ed al difensore Matt Carle, che serve 2 assistenze in avvio. Poi il tentativo di recupero newyorchese nell’ultimo periodo con 2 goal che però alla fine non bastano.

    Dopo aver perso per 3-2 ieri notte a Nashville, Chicago si vendica nel back-to-back contro la franchigia del Tennessee: allo United Center i Blackhawks si impongono in rimonta per 6-3 grazie a Troy Brouwer. Sua, infatti, la doppietta che nel giro di 40 secondi rivolta l’inerzia della partita nel terzo periodo lanciando la squadra dell’Illinois al successo. Non serve a nulla, invece, la doppietta di Dumont per Nashville, che non riesce a conservare il gol di vantaggio ad inizio terzo periodo.

    Come dicevamo in precedenza, cade Vancouver. Per la seconda volta in soli 4 giorni i Canucks restano a secco di gol segnati, e sempre per la seconda volta in 4 giorni vedono arrivare un’altra bruciante sconfitta. I leader della Western Conference e dell’intera Lega vengono sorpresi al Target Center di Minneapolis dai wild, dove hanno finora perso le ultime 4 partite giocate. I Wild, rduci da 3  sconfitte consecutive molto pesanti, ringraziano i 32 salvataggi di Anton Khudobin, che ottiene il suo primo shut-out in carriera.

    Un altro top team, i Washington Capitals, con un grande quarto periodo ribalta il risultato contro gli Ottawa Senators (in vantaggio con Fisher) grazie alle reti di laich, Carlson e Chimera interrompendo anche una strisci di 3 KO di fila.

    E’ Teemu Selanne il grande protagonista ad Anaheim che con una doppietta trascina i Ducks al successo contro gli Edmonton Oilers. Decisivo oltre al finlandese, il goalie Curtis McElhinney, sostituto del titolare Jonas Hiller, che mette a referto ben 23 parate salvando più volte il risultato di 3-2 per i californiani.

    Risultati NHL del 16 gennaio 2011

    New York Rangers-Philadelphia Flyers 2-3
    Minnesota Wild-Vancouver Canucks 4-0
    Anaheim Ducks-Edmonton Oilers 3-2
    Washington Capitals-Ottawa Senators 3-1
    Chicago Blackhawks-Nashville Predators 6-3

  • Schiavone debutto ok, bene anche la Brianti. Out Fognini, Crugnola e Volandri

    Schiavone debutto ok, bene anche la Brianti. Out Fognini, Crugnola e Volandri

    Comincia con un sorriso l’ avventura di Francesca Schiavone al primo slam della stagione, la leonessa ha battuto in 2 ore e venti minuti la spagnola Arantxa Parra Santonja (6-7 6-2 6-4) in un match ricco di insidie vista soprattutto la sconfitta che la milanese aveva subito a Sydney, nel primo torneo del 2011.

    Bene anche Alberta Brianti che ha avuto la meglio nei confronti della ceca Lucie Hradecka (numero 111 del mondo) per 6-4 7-5 mentre esce, al suo ultimo torneo della carriera, Thatiana Garbin che ha rimediato un doppio 6-0 dalla francese Bartoli. Impossibile il match della Errani che aveva pescato al primo turno Venus Williams, l’ americana ha chiuso in 90’ per 6-3, 6-2. Male gli uomini: Fabio Fognini non è riuscito ad avere la meglio nei confronti del giapponese Kei Nishikori (6-1 6-4 6-7 6-4 nonostante l’azzurro sia stato avanti un break sia nel secondo che nel terzo set e abbia avuto la palla del 4-4 nel quarto). Niente da fare neppure per il qualificato Marco Crugnola che ha raccolto appena 6 game (6-4 6-0 6-2) contro il fortissimo Tomas Berdych e il veterano Filippo Volandri che ha sbattuto sul solido russo Igor Andreev (6-3 7-6 6-3).

    Tutto ok tra i big, con Federer che apre le danze giocando come suo solito contro lo slovacco Lukas Lacko che non riesce a portare a casa più di cinque game (6-1 6-1 6-3), come pure il ceco Jan Hajek contro lo statunitense Andy Roddick (6-1 6-2 6-2). Nessun problema nemmeno per Dkokovic che si sbarazza dello spagnolo Granollers in tre set (6-1 6-3 6-1), Gael Monfils (testa di serie numero 12) recurepa due set di svantaggio all’olandese Thiemo de Bakker prima di chiudere per 6-1 al quinto. Tra le donne da segnalare il debutto di Caroline Wozniacki, che ha spazzato la numero 1 del mondo di doppio Gisela Dulko per 6-2 6-4 e la siberiana Maria Sharapova che invece ha lasciato quattro game alla thailandese Tamerine Tanasugarn. Partenza un po’ in salita per la belga henin che ha faticato per battere l’ indiana Mirza, perso il primo set 7-5, la belga ha poi ripreso in mano il match, vincendo per  6-3, 6-1 il secondo ed il terzo set.

  • La Pellegrini ha scelto, è Philippe Lucas il suo nuovo tecnico

    La Pellegrini ha scelto, è Philippe Lucas il suo nuovo tecnico

    Anno nuovo, vita nuova e questa volta la novità presentata da Federica Pellegrini è di quelle che sicuramente farà discutere, infatti la Federica nazionale ha deciso chi sarà il suo nuovo allenatore che la condurrà dritta alle olimpiadi di Londra 2012.

    La nuova guida è niente di meno che Philippe Lucas, il francese ex allenatore dell’ eterna rivale della Pellegrini ed ora felice mamma, Laure Manaudou. Queste le parole della Pellegrini dopo la scelta: “Confermo che Verona resta per me l’ambiente ideale per costruire il progetto olimpico Londra 2012 passando per la difesa dei miei due titoli mondiali a Shanghai nel prossimo luglio – ha proseguito l’olimpionica – per motivi di riservatezza, infine, abbiamo stabilito con Lucas di non divulgare i contenuti del nostro incontro, fino a quando il presidente Barelli e il presidente del mio club Malagò non siano stati da me informati di tutti i dettagli. Sono molto contenta”

    Per Lucas adesso arriva il difficile compito dove solo il compianto Castagnetti era riuscito a raggiungere e cioè, riuscire a toccare i tasti giusti nella psiche della Pellegrini cercando di pungolarla nei momenti giusti ed assecondarla in altri, situazione questa, che la Pellegrini ha lamentato nei confronti del suo ex tecnico Morini.

  • La Pellegrini fa fuori Morini, “Non mi capisce”

    La Pellegrini fa fuori Morini, “Non mi capisce”

    Dopo il deludente mondiale in vasca corta appena conclusosi a Dubai con il bronzo nei 400 stile libero e l’ inaspettato settimo posto nei suoi 200 m, Federica Pellegrini decide di interrompere il rapporto con il suo allenatore Stefano Morini che aveva preso il posto dell’ indimenticabile Alberto Castagnetti alla guida della fuoriclasse del nuoto italiano.

    I primi dissapori già quest’ estate, agli Europei di Budapest con la Pellegrini che non nuota i 400 contro il parere di Morini, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, sono stati gli ultimi mondiali dove Morini non voleva che la Pellegrini disputasse i 200, perché a suo parere non in forma, al contrario della Pellegrini che ha preferito rischiare la gara da vera campionessa.

    Dure le accuse della Fede nazionale: “Non posso lavorare con gente che non regge le pressioni, forse l’avranno influenzato. E dal lato tecnico non mi sento soddisfatta, non mi sento io in acqua: non sono riuscita a fare due volte i 200 allo stesso modo. Posso stare anche male, non riesco ad alzare le braccia ma devo sentirmi io in acqua, tecnicamente non lo sono anche se mentalmente sono a posto. Da sabato sera forse sono solo più sola, ma io e Daniele (Popolizio, lo psicologo, ndr) tiriamo dritti. E non so se ci saranno margini per recuperare il rapporto. Si badi: Moro è una bellissima persona, ma dopo un anno sta emergendo l’incompatibilità di carattere. Pensavo che all’inizio fosse dovuta alla mancanza di Alberto, ora è difficile recuperare questo rapporto”.

    Morini nelle sue dichiarazioni ha preso atto della situazione: “Dopo Budapest avevo detto che le sarei stato più vicino. In questi giorni l’ho fatto. Il problema non è sotto le gare, forse è che non siamo riusciti ad entrare in sintonia. Il problema è di avere un rapporto quotidiano molto più aperto, e magari non ho saputo aprire questa cassaforte. Ne hanno risentito le prestazioni”.

    La Pellegrini adesso dovrà decidere se continuare da sola essendo ormai matura per affrontare certe competizioni, oppure affidarsi ad una nuova guida che potrebbe essere il vice di Morini e di Castagnetti in passato, Federico Bonifacenti.

  • Bronzo per la Pellegrini, Lochte ancora “mondiale”

    Bronzo per la Pellegrini, Lochte ancora “mondiale”

    Seconda medaglia per l’ Italia, a conquistarla è Federica Pellegrini che si piazza al terzo posto nei 400 m stile libero. Ryan Lochte si candida ad essere l’ assoluto protagonista della competizione con il secondo record del mondo stampato nei 200 misti.

    Federica Pellegrini conquista la medaglia di bronzo dietro l’ americana Hoff e l’ australiana Palmer. La Pellegrini ha pagato i primi 200 metri condotti sotto ritmo, rimediando nel finale quando a due vasche dalla fine era sesta, ma recuperando fino al terzo gradino del podio. Una medaglia di bronzo che deve far sorridere la fuoriclasse azzurra dopo i problemi avuti nella stessa gara agli europei di vasca corta a Budapest dove venne colpita da un attacco di panico.

    Nei 400 m stile libero uomini la vittoria è andata al tedesco Paul Biedermann, qualificatosi per il rotto della cuffia con l’ ultimo tempo, ma capace della zampata d’ oro in finale. Nei 50 m stile libero uomini vittoria per il brasiliano Cielo Filho con i due azzurri Orsi al quinto posto e Dotto ultimo della finale, Ryan Lochte stampa il secondo record mondiale personale nei 200 misti con un 1’50″08 che cancella il sudafricano Townsend (1’51″55) e lo rende il primo uomo a scendere sotto 1’51″, Messi in fila l’austriaco Markus Rogan (1’52″90) e l’altro americano Scott Clary 1’53″56. Peccato per Mirco Di Tora e Damiano Lestingi che si migliorano rispetto al mattino, ma non riescono ad agguantare la finale dei 50 dorso, rispettivamente 10° e 12° in 23″93 e 23″96. Nella finale dei 200 dorso, invece, la Francia sfodera un’altra ventenne rampante come Alexianne Castel, che in 2’01″67 trionfa di 34 centesimi sulla favorita americana Melissa Franklin e sulla cinese Zhou Yanxin.  Nei 50 m farfalla donne vittoria dell’ eterna svedese Therese Alshammar, con la Cina femminile che chiude la giornata vincendo la staffetta mista donne davanti agli Stati Uniti e con l’ Italia (Gemo-Boggiatto-Giacchetti-Masini Luccetti),ottima settima con il bis del record italiano già migliorato in batteria.

  • Scozzoli è argento, bene Orsi e Dotto, fantastico Lochte

    Scozzoli è argento, bene Orsi e Dotto, fantastico Lochte

    Prima medaglia italiana ai mondiali di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Dubai, a conquistarla è Fabio Scozzoli che nei 100 m rana si piazza al secondo posto dietro Cameron Van der Bourgh il in una rimonta effettuata nell’ ultima vasca di gara.

    Prima medaglia mondiale per Scozzoli che dimostra continuità ad alto livello anche a livello mondiale dopo gli ottimi risultati in campo europeo. Peccato per Francesca Segat nei 100 m misti dove conquista il nono tempo nelle semifinali, prima delle escluse mentre bene sia Orsi che  Dotto che conquistano ambedue la finale dei 50 m stile libero.

    Le finali della seconda giornata cominciano con un record fantastico di Ryan Lochte, aspirante nuovo Phelps, americano come l’altro fenomeno, che nei 400 misti conquista l’oro in 3’55″50, ovvero 1″77 meno del precedente limite stabilito un anno fa a Istanbul dall’ungherese Laszlo Cseh in 3’57″27. Per l’americano una soddisfazione enorme dopo la delusione della staffetta veloce di ieri che gli aveva impedito di vincere il secondo oro. Questo nella gara più completa davanti al tunisino Oussama Mellouli (3’57″40) e al connazionale Scott Clary, è anche il suo decimo titolo mondiale in vasca corta, ma soprattutto è il primo individuale dell’anno (in staffetta ieri era caduto il primo stagionale). Solo sesto Lazslo Cseh. L’oro maschile dei 100 dorso è andato al russo Donets, che non riesce a rompere il muro dei 49″ ma ci va vicino e soprattutto respinge di 73 centesimi in 49″07 il francese, favorito alla vigilia, Camille Lacourt. Rebecca Soni inizia a dominare la rana, conquistando il titolo nei 50 m, nei 100 farfalla uomini show del russo di Caserta, il primatista mondiale Evgeny Korotyshkin: in 50″23 brucia di un centesimo il venezuelano Subiratis mentre il bronzo è del brasiliano Alemida in 50″33. La spagna realizza la doppietta negli 800 sl con Erica Villaecja d’oro su Mireia Belmonte, già due ore ieri, e con l’americana Kate Ziegler che sfila il bronzo alla danese Lotte Friis, iridata in vasca lunga. La Russia chiude la giornata con un altro botto: il record mondiale (ed europeo) della 4×200 in 6’49″04 (precedente del Canada 6’51″05 del 2009). Battuti gli Usa, mentre il bronzo è francese in 6’53″05 sulla Germania (6’54″12).

  • Finale Coppa Davis, Serbia – Francia 3-2, prima vittoria della Serbia

    Finale Coppa Davis, Serbia – Francia 3-2, prima vittoria della Serbia

    La Serbia di Novak Djokovic conquista per la prima volta nella sua storia la Coppa davis, superando la Francia di gael Monfils e Guy Forget per 3 a 2, grazie alle vittorie dei due ultimi singolari.

    Dopo la sconfitta di sabato nel doppio, la Serbia aveva un’ unica possibilità di portare a casa la coppa e cioè, conquistare gli ultimi due punti in palio. Il primo lo conquista Nole Djokovic che supera gael Monfils in tre set, 6-2,6-2,6-4 in un match in cui il francese ha dimostrato tutte le carenze tecniche nei confronti del n. 3 mondiale il quale non ha mai lasciato pensare un ‘ attimo di poter perdere il punto. Stessa storia anche nel secondo singolare in cui, Janko Tipsarevic ha strapazzato Michael Llodra, sempre in tre set per 6-2,6-2,6-3.

    Meritatissima vittoria per la Serbia che si è dimostra superiore a questa Francia e che poteva chiudere ben prima se non ci fosse stato il passaggio a vuoto di Tipsarevic, venerdì e nel doppio in cui la Francia ha conquistato il punto al quinto set quando era sotto di due set a zero.

    Grande prova di maturità per Novak Djokovic che ha dimostrato di essere giocatore di altri livello e di non sentire minimamente la pressione data dal fatto di giocare la finale in casa. La Serbia è a sesta squadra della storia a vincere dopo essere stata sotto 2-1 al termine del doppio. Era accaduto anche nel 1902 Usa-Gran Bretagna 3-2, nel 1927 Francia-Usa 3-2, nel 1953 Australia-Usa 3-2, nel 1964 Australia-Usa 3-2 e 2002 Russia-Francia 3-2.

    Serbia – Francia 3-2

    Novak Djokovic (Srb) b. Gael Monfils (Fra) 6-2,6-2,6-4.

    Janko Tipsarevic (Srb) b. Michael Llodra (Fra) 6-2,6-2,6-3.

  • Finale Coppa Davis, Serbia – Francia 1-2, il doppio è francese

    Finale Coppa Davis, Serbia – Francia 1-2, il doppio è francese

    Arnaud Clement e  Michael Llodra, avvicinano la Francia alla sua decima Coppa Davis vincendo il doppio con una fantastica rimonta dopo due set di svantaggio e vincendo al quinto set (3-6 6-7 6-4 7-5 6-4 il punteggio)  contro i padroni di casa della Serbia in campo con Nenad Zimonjic e Viktor Troicki.

    La partita è di due volti, i primi due set vedono i padroni di casa trascinati dal tifo del pubblico prevalere sul duo transalpino. Zimonjic, numero 3 al mondo in doppio, detta i tempi e l’intesa con Troicki è perfetta. Sul 5-3 Zimonjic va a servire per il set, salva una delicatissima palla break e poi chiude mettendo in cassaforte la prima frazione per 6-3. Nel secondo, ancora sul servizio di Zimonjic, la Serbia salva due palle break e poi sul 4-5, un set point. Tocca a Clement andare in battuta e il francese perde per la seconda volta il servizio mandando Troicki a servire per il secondo set. Ma il serbo però non riesce a tenere la battuta, perdendola per la prima volta nel match e consentendo alla Francia di raggiungere il tie break. La Francia tenta invano di mettere la freccia, ma dopo aver conquistato il primo punto va sotto 5-2 arrendendosi poi per 7-3.

    La rimonta francese inizia nel terzo set, Clement sale di livello mentre il duo serbo inizia a sentire la fatica soprattutto mentale, il break viene conquistato dai transalpini nei primi game e chiudono il set per 6-4. Nel quarto la Serbia arriva ad un passo dalla vittoria quando Clement annulla due break point che manderebbero Zimonjic a servire per il match. Il transalpino diventa il padrone assoluto del campo, annulla le palle della sconfitta e poi è decisivo nella conquista del set quando strappa di prepotenza la battuta a Troicki chiudendo il quarto per 7-5. Nel quinto la Francia sale di ritmo, va subito avanti un break, lo difende quando sul 4-3 Clement annulla ancora due palle break e chiude in trionfo al secondo match point sul servizio di Llodra.

    Domani gli ultimi due singolari con Monfils contro Djokovic ed eventualmente Tipsarevic contro Simon.

    Serbia – Francia 1-2

    Arnauld Clement/Michael Llodra (Fra) b. Nenad Zimonijc/Viktor Troicki (Srb) 3-6,6-7,6-4,7-5,6-4.

  • Lo sprint del fondo è azzurro, vince la Follis mentre Scola è 2° a Dusseldorf

    Lo sprint del fondo è azzurro, vince la Follis mentre Scola è 2° a Dusseldorf

    Grande fondo azzurro in Germania, Arianna Follis torna al successo un anno dopo nella sprint a tecnica libera di Coppa del Mondo, Fulvio Scola è secondo per un centesimo dietro il fenomenale svedese Emil Joensson. Arianna è balzata in testa alla Coppa del Mondo di specialità e per lei è il secondo podio stagionale dopo quella d’apertura a Gallivaere nella 10 km a skating.

    Assolutamente dominata la gara dalla Follis, che vince sia i quarti di finale che le semifinali in assoluta scioltezza ed allungando nel momento giusto in finale, dimostrando che nessuno poteva batterla oggi sulle rive del Reno, peccato per Magda Genuin che è caduta nella sua batteria di quarti di finale dimostrando comunque, un ‘ ottima forma. Fulvio Scola è arrivato in finale da ripescato, ma si è battuto da autentico leader e preceduto di un soffio dallo svedese Joensson con il norvegese Pettersen, a completare il podio.