Categoria: Altri sport

  • Sei Nazioni, 1 giornata: Vittorie per Inghilterra e Francia

    Sei Nazioni, 1 giornata: Vittorie per Inghilterra e Francia

    Il sofferto successo dell’Irlanda contro l’Italia acquisisce ancor più valore alla luce delle vittorie di Inghilterra e Francia nella prima giornata del Sei Nazioni 2011. Gli inglesi, favoriti della vigilia, battono nell’infuocato Millennium Stadium di Cardiff 19-26 un Galles cui non basta il sostegno del pubblico.

    Bella dimostrazione di forza degli uomini di Johnson che vanno in meta due volte con l’ala dei Northampton Saints Chris Ashton e arrotondano il risultato con la precisione ai calci di Flood e di  Johnny Wilkinson subentrato dalla panchina. Per il Galles, l’unica realizzazione è di Stoddart che, tra l’altro nel corso del match, ha riportato la frattura di una mano. A Saint Denis, la Francia supera la Scozia 34-21.

    A tratti spumeggianti, i Francesi realizzano quattro mete di cui una tecnica. Buona prestazione degli scozzesi al cospetto dei più accreditati rivali. Con l’apertura Parks in gran forma e l’apporto dei fratelli Evans, la nazionale del Cardo ha tutte le carte in regole per ambire al ruolo di outsider del torneo. Per Galles, Irlanda e Italia sarà dura espugnare il Murrayfield di Edinburgo.

  • MLB: Si ritira Andy Pettitte. Ramirez e Damon a Tampa Bay

    MLB: Si ritira Andy Pettitte. Ramirez e Damon a Tampa Bay

    Dopo mesi di voci e smentite, il lanciatore partente dei New York Yankees, Andy Pettitte ha annunciato, in conferenza stampa, il proprio ritiro dall’attività agonistica. Petitte, 38 anni, 240 vinte e 138 perse in carriera, detiene il record della MLB per quanto riguarda le vittorie da pitcher partente nei playoff (19) e gli innings lanciati in postseason (263). Lanciatore mancino, ha giocato per 13  anni con la gloriosa maglia degli Yankees. Dal 2004 al 2006 ha militato con la franchigia degli Houston Astros.

    Il ritiro di Pettitte apre non pochi interrogativi in casa Yankees alle prese con una rotazione di lanciatori che, tranne CC Sabathia, lo scorso anno non ha certo brillato per continuità di rendimento. Si pensi alla disastrosa annata di AJ Burnett (10 v. – 15 p.), protagonista assoluto nella vittoriosa postseason del 2009. Per quanto rigurda gli altri movimenti di mercato, da segnalare l’arrivo ai Tampa Bay Rays di Johnny Damon e Manny Ramirez. Si ricompone così il mitico duo di esterni che, con i loro fuoricampo, contribuirono alla vittoria del titolo dei Boston Red Sox nel 2004, interrompendo un digiuno che durava addirittura dal 1918. Con l’arrivo di Damon e Ramirez, i Rays cercano di sopperire alle partenze degli slugger Carl Crawford (ai Red Sox) e Carlos Pena (ai Chicago Cubs).

    A proposito di grandi battitori, dopo una stagione da incorniciare con i Texas Rangers, Vlad Guerrero si accasa ai Baltimore Orioles  dove si contenderà il ruodo di Designato (DH) con un’altra leggenda della Lega, il giapponese Hideki Matsui arrivato dai Los Angeles Angels.

  • Fedcup, fantastica Italia, è semifinale. Australia battuta 4-1

    Fedcup, fantastica Italia, è semifinale. Australia battuta 4-1

    Le tenniste azzurre regalano un’ altra bellissima pagina di tennis, conquistando la semifinale di Federation Cup dopo la vittoria ottenuta contro l’ Australia per 4-1. Decisiva la splendida prestazione di Francesca Schiavone che supera la n. 5 del mondo, Samantha Stosur mentre ottima solidida mostrata da flavia Penneta e sicurezza nel doppio con la Vinci e Sara Errani.

    Lo snodo di tutta la sfida era rappresentato dal match d’ apertura della seconda giornata, che proponeva la rivincita della finale del Roland Garros, Francesca Schiavone contro Samantha Stosur. Primo set nel segno dell’equilibrio. Sul 2-1 l’azzurra ha avuto due palle break, poi ne ha salvate tre sul 4-4. Scampato il pericolo la milanese si procura due set point nel game seguente, ma è stata brava la Stosur a venirne fuori. Perfetto il tie break giocato da Francesca: subito 4-0, poi 7-1. Nel secondo set Francesca ha pagato due brutti errori di diritto nel quarto game: break dell’australiana e 3-1. Sotto 5-3 nuova sospensione per la pioggia, per fortuna durata non più di un quarto d’ora. Al rientro in campo la Stosur ha servito e chiuso 6-3 dopo essere stata sotto 15-30. Nella terza e decisiva partita l’azzurra ha annullato cinque palle break sull’uno a uno (ha commesso anche due doppi falli ai vantaggi), poi in vantaggio 5-4 ha avuto tre match point (15-40 e vantaggio): sul primo la Stosur è stata fortunata ed un suo rovescio in back ha appena toccato la riga. Francesca è stata fredda, ha mantenuto con sicurezza il servizio nonostante le occasioni del game precedente, quindi sul 6-5 altri due match point: sul primo l’avversaria si è salvata con un ace (otto in totale contro quattro dell’azzurra), sul secondo Francesca ha risposto con un gran diritto che ha costretto all’errore la Stosur.

    Il match della bella Flavia è stato tutto in discesa per la brindisina con la Groth sicuramente che ha pagato la vittoria ottenuta nel giorno prima contro la Schiavone. Partenza sprint dell’azzurra che è salita subito sul 4-1, poi un piccolo passaggio a vuoto che ha consentito alla Groth, ventitreenne nata a Bratislava, in Slovacchia, di rimontare fino al 3-4. Flavia ha subito reagito chiudendo 63. Nel secondo set du break della brindisina e 62 finale.

    In semifinale, il 16 e 17 aprile, l’Italia affronterà la vincente di Russia-Francia. Con le russe si giocherebbe in trasferta, con le francesi in casa.

    Australia c. Italia 1-4

    sabato
    Jarmila Groth (AUS) b. Francesca Schiavone (ITA) 67 (4) 63 63
    Flavia Pennetta (ITA) b. Samantha Stosur (AUS) 76(5) 67(5) 64
    domenica
    Francesca Schiavone (ITA) b. Samantha Stosur (AUS) 76 (1) 36 75
    Flavia Pennetta (ITA) b. Jarmila Groth (AUS) 63 62
    Sara Errani/Roberta Vinci (AUS) b. Anastasia Rodionova/Rennae Stubbs (AUS) 26 76 (1) 64

  • Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Non è bastato il cuore, il coraggio e la forza del Flaminio di Roma, la nazionale azzurra esce sconfitta nel match d’ esordio del six nations contro la nazionale irlandese che torna a Dublino con una vittoria molto importante considerate le tante assenze.

    L’ Italia parte bene e dopo dieci minuti si porta avanti con Mirko Bergamasco che realizza un calcio piazzato, ma l’ Irlanda non si scoraggia e poco a poco prende campo non lasciando spazio alla trequarti azzurra con il risultanto di una quasi meta, sventata da Sgarbi a 5 metri dalla linea e dal pareggio firmato da Sexton sempre su calcio piazzato. Due minuti dopo l’ Italia può riportarsi in vantaggio, entrata laterale di O’Callaghan, piazzato centrale di Mirco Bergamasco che sbaglia incredibilmente mettendo la palla fuori dai pali. Lo stesso mirco non sbaglia però, alla fine del primo tempo, consentendo all’ Italia di chiudere il primo parziale sul 6-3.

    Passano i sei nazioni ma rimangono gli stessi difetti per la nazionale azzurra, il rientro irlandese è veemente ma l’ Italia sembra molle ed al 4’ arriva la meta di O’Driscoll con Castrogiovanni stranamente in ritardo nel placcaggio decisivo e con Sexton che completa la trasformazione portando l’ Irlanda sul 10-6. Tuttavia Mallett, nella sua gestione altalenante ha sicuramente portato una grinta ed un coraggio che in passato non erano sicuramente prerogativa degli azzurri, gli irlandesi sono molto imprecisi, realizzano molti errori che consentono all’ Italia di mantenersi stabilmente nella metà campo irlandese. Al 33’ la possibile svolta per la nazionale azzurra, cartellino giallo per Leamy e uomo in più che viene sfruttato due minuti dopo, L’ovale parte da destra e finisce a sinistra col grande lavoro di Canavosio, Masi e Garcia per l’accorrente McLean che schiaccia nell’angolo ma con Mirco Bergamasco che sbaglia la trasformazione da posizione però difficile, Italia avanti 11-10 ma con 4 minuti ancora da giocare. A due minuti dalla fine, il solito errore che non consente all’ Italia di entrare sistematicamente tra le grandi nazionali al mondo, il pallone viene perso banalmente sulla metà campo, attacco irlandese che si conclude con il drop beffa di O’Gara consentendo la vittoria irlandese e la sconfitta, bruciante, azzurra.

    Peccato per il XV di Mallett, questa era la partita perfetta sia per caricare tutto l’ ambiente che per evitare il cucchiaio di legno, anche se la prestazione azzurra è stata molto buona a tratti ne servirà una ancora più buona la settimana prossima contro l’ Inghilterra.

  • Fedcup sconfitta Schiavone, Pennetta ok. Australia Vs Italia 1-1

    Fedcup sconfitta Schiavone, Pennetta ok. Australia Vs Italia 1-1

    Australia e Italia chiudono la prima giornata di fedcup in parità, Francesca Schiavone esce sconfitta contro la meno quotata Groth, mentre ottima prova di Flavia Pennetta che batte la Stosur e rimettendo in corsa le azzurre.

    La Schiavone entra in campo un po’ tesa concedendo nel corso del primo set numerose palle break, tuttavia l’ australiana si dimostra solida non riuscendo però a strappare il servizio alla leonessa che, raggiungendo il tie break, riesce a far suo il primo set approfittando di qualche incertezza dell’avversaria, che ha continuato a picchiare su tutte le palle perdendo a volte la misura dei colpi. Subito 6-2, quindi 7-4 finale dopo circa un’ora di gioco. Il secondo set inizia bene per la milanese che si porta subito sul 2-0, ma qui subentra il solito black out che porta l’ australiana alla conquista del secondo set per 6-3 ed addirittura con un break iniziale del terzo che la porta subito sul 2-0. Subentra la pioggia, vi sono 10 minuti di pausa che però non aiutano la leonessa che rientra in campo contratta, perdendo anche la terza frazione e di conseguenza il match per 6-3 in 2 ore e 27 minuti.

    Flavia Pennetta, a differenza della Schiavone entra in campo più convinta contro la Stosur riuscendo a tenere da fondo campo il ritmo sostenuto dell’ australiana. Il primo set è molto equilibrato, i game al servizio di Flavia sono molti complicati con l’ azzurra costretta a fronteggiare numerose palle break ma non capitolando mai, conquistando il tie break e riuscendo a vincerlo con il punteggio di 7-5. Nel secondo set equilibrio fino al 2-2, poi il break della Stosur, con Flavia che sul finire del set ha accusato qualche problema alla coscia sinistra. Nonostante ciò l’azzurra, sotto 5-4, come nel primo set ha centrato il break a zero, rientrando in partita. Ancora decisione al tie break. Flavia sotto 3-1, quindi i vantaggio 5-3 (a due punti dal match), poi 6-5 per la Stosur e doppio fallo decisivo della Pennetta. Nel terzo set l’equilibrio si è rotto sul 3-3, quando Flavia grazie ad un paio di ottime risposte ha strappato il servizio all’australiana. Immediato però il contro break della Stosur (su un diritto lungo di Flavia) dopo che l’azzurra aveva avuto la palla del 5-3. Ancora break della Pennetta e 5-4. Flavia è così andata a servire per il match e non si è lasciata sfuggire l’occasione e ha regalato alla squadra il punto dell’uno a uno.

    Domani con inizio alle ore 11 (l’una del mattino in Italia) in campo prima Schiavone-Stosur, quindi l’ultimo singolare Pennetta-Groth. A chiudere il doppio: le coppie annunciate sono Sara Errani e Roberta Vinci per l’Italia e Anastasia Rodionova e Rennae Stubbs per l’Australia (ma i capitani possono cambiare fino ad un’ora prima del match).

  • Fedcup, Italia Vs Australia. Il sorteggio

    Fedcup, Italia Vs Australia. Il sorteggio

    Parte dall’ Australia l’ avventura 2011 delle nostre tenniste azzurre, alla conquista della Fedcup, competizione che vede da molti anni la nazionale italiana, assoluta protagonista, bi-campione in carica e prima nel ranking Itf per nazioni e vincitrice di tre trofei negli ultimi cinque anni. Le padrone di casa non vincono la Fed Cup dal 1974 quando sconfissero in finale gli Stati Uniti. Sono cinque i precedenti con la squadra australiana che ha sempre vinto: l’ultima sfida si è giocata a Melbourne nel 1988.

    la sede della sfida è il “Domain Tennis Centre” (cemento) di Hobart, capitale della Tasmania, isola e stato più a sud dell’Australia. Il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha convocato Sara Errani, Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Roberta Vinci. Il “collega” australiano David Taylor ha invece scelto di affidarsi a Jarmila Groth, Anastasia Rodionova, Samantha Stosur e Rennae Stubbs.

    Saranno Jarmila Groth e Francesca Schiavone ad aprire la sfida tra Australia e Italia, non ci sono precedenti tra Francesca e la Groth, rispettivamente numero 4 e 31 del ranking Wta. A seguire Flavia Pennetta, numero 16 Wta, affronterà Samantha Stosur, numero 5. Tre i precedenti ed ha sempre vinto l’azzurra.
    Domenica con inizio alle ore 11 (l’una del mattino in Italia) in campo prima Schiavone-Stosur, quindi l’ultimo singolare Pennetta-Groth. A chiudere il doppio: le coppie annunciate sono Sara Errani e Roberta Vinci per l’Italia e Anastasia Rodionova e Rennae Stubbs per l’Australia.

  • NHL: Chi ferma i Flyers?

    NHL: Chi ferma i Flyers?

    Dopo l’All Star game, riprende senza sosta il campionato NHL.
    6 le gare della notte.

    Continua la marcia inarrestabile dei Flyers che battono per 3-2 i coriacei Nashville Predators. A decidere il match una doppietta di Leino.

    Vince e convince anche Boston che schianta per 6-3 una squadra tra le più forti come i Dallas Stars. Partita già chiusa dopo il primo periodo con un parziale di 4-0 che risulta letale per gli avversari, decisivo Bergeron autore di una doppietta.

    Continua la risalita, anche se la stagione sembra compromessa, dei New Jersey Devils che battono i New York Rangers 3-2, mentre Toronto ottiene un buon successo con un pesante e secco 3-0 sui Carolina Hurricanes.

    Minnesota batte Colorado 4-3 e si porta in settima posizione ad Ovest. Nonostante la grande prova di Hejduk (doppietta), che risponde alla doppietta segnata da Brunette, i padroni di casa cedono ai rivali che partono meglio e gestiscono lo score della partita.

    Infine Calgary vince contro Atlanta per 4-2: la gara si decide nel terzo tempo quando gli ospiti si impongono 2-0 dopo l’1-0 del primo tempo e l’1-2 del secondo.

    Risultati NHL del 3 febbraio 2011

    Boston Bruins-Dallas Stars 6-3
    Toronto Maple Leafs-Carolina Hurricanes 3-0
    New York Rangers-New Jersey Devils 2-3
    Philadelphia Flyers-Nashville Predators 3-2
    Atlanta Thrashers-Calgary Flames 2-4
    Colorado Avalanche-Minnesota Wild 3-4

  • L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    Inizierà sabato al Flaminio di Roma, tempio tricolore della nazionale azzurra di rugby, il sei nazioni 2011 con l’ Italia guidata da Mallett opposta alla sempre temibile Irlanda.

    Il tanto pubblicizzato nuovo corso non è partito e, a cominciare dalla guida tecnica con Mallett, rimasto sul ponte di comando, l’ Italia tenterà per prima cosa di evitare il tanto temuto e poco ambito cucchiaio di legno, onorificenza assegnata alla squadra che chiuderà il six nations senza nemmeno vincere un match. Il punto forte della nazionale azzurra è la mischia, reparto invidiato da molte nazionali al mondo ed è proprio la mischia che dovrà costituire il punto fermo del quindici azzurro.

    Per la sfida contro l’ Irlanda l’ Italia dovrà stare attento soprattutto alla ripartenza irlandese, suo vero punto di forza e chiudere il gioco in velocità creato dai lampi di genio di Brian O’Driscoll e Gordon D’Arcy. Purtroppo le notizie dall’ infermeria non sono buone, con le terze linee Sergio Parisse e Robert Barbieri e il centro Gonzalo Garcia ancora non in condizione di potersi allenare con il resto del gruppo, il c.t. Nick Mallett ha convocato Josh Sole (flanker degli Aironi), Valerio Bernabò (seconda/terza linea del Benetton) e Matteo Pratichetti (centro degli Aironi). E’ tornato invece a casa l’altro flanker Paul Derbyshire, arrivato al raduno con un problema muscolare al soleo e non recuperabile per le prime due partite del torneo, quella contro l’Irlanda di sabato a Roma e quella contro l’Inghilterra di sabato 12 febbraio a Twickenham. Ma anche l’ Irlanda dovrà fare i conti con molti infortuni, ci sono nove uomini diversi rispetto alla formazione che ha battuto i Pumas argentini 29-9 nell’ultimo test match di novembre. Con Keith Earls all’altra ala e Luke Fitzgerald estremo, l’Irlanda si presenterà così con un triangolo arretrato inedito. Alle prese con diversi infortuni (Tommy Bowe, Andrew Trimble, Rob Kearney, Geordan Murphy, Jamie Heaslip e Stephen Ferris), Kidney si affiderà poi in terza linea a Mike Ross, alla prima presenza nel Torneo.

    Questo il probabile XV dell’Irlanda: 15 Fitzgerald; 14 McFadden, 13 O’Driscoll (capitano), 12 D’Arcy, 11 Earls; 10 Sexton, 9 O’Leary; 8 O’Brien, 7 David Wallace, 6 Leamy; 5 O’Connell, 4 O’Callaghan; 3 Ross, 2 Best, 1 Healy.

  • All Star game NHL: partita stellare in North Carolina

    All Star game NHL: partita stellare in North Carolina

    A Raleigh, North Carolina, è andato in scena il primo All Star game NHl in cui i capitani delle 2 formazioni avrebbero potuto scegliere i compagni di squadra (un pò come si faceva tutti da ragazzini quando si formavano le squadre per giocare a calcio scegliendo a turno un amico ciascuno!).

    Ha avuto la meglio il team formato da Lindstrom (Detroit Red Wings) ma la battaglia è stata durissima e spettacolare, risultato finale 11-10.

    E’ il team di Staal, capiatno dei Carolina Hurricanes, Stato in cui si ospitava la manifestazione, a partire meglio andando sul 4-0. Ma già alla fine del primo periodo gli avversari si portano sul 4-4. Secondo periodo che si apre ancora con la squadra di Staal che va avanti sul 6-4 e nuovo recupero di Lindstrom e compagni che si portano avanti sul 7-6! Ultimo periodo con girandola di emozioni, ma il parziale di 4-4 premia la squadra di Lindstrom che la spunta per un solo goal.

    M.V.P. della manifestazione è stato eletto Patrick Sharp dei Chicago Blackhawks che ha messo a segno 2 assist ed un goal.

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELL’ALL STAR GAME

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  • MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    Nella MLB si è aperta la fase calda della off season, quella del mercato invernale, dove ogni squadra tenta di mettere a segno qualche colpo per rinforzarsi e cercare di dare l’assalto al titolo della prossima stagione.

    Una delle squadre che sinora ha operato molto bene sono i Philadelphia Phillies, reduci dalla bruciante eliminazione contro i San Francisco Giants che ha impedito alla franchigia della Pennsylvania di accedere per la terza volta consecutiva alle World Series.

    Eppure il mercato non era partito sotto i migliori auspici per i Phillies che hanno registrato una partenza clamorosa, quella di Jayson Werth che se ne va ai Washington Nationals. Dopo tanti successi e un titolo vinto nel 2008 la mossa di lasciare andare Werth lascia perplessi i tifosi, in quanto l’esterno destro passa in una squadra che difficilmente potrà competere per vincere la Division e di conseguenza si capisce che la scelta è stata dettata principalmente dai tanti soldi piovuti dalla Capitale (ben 126 milioni di dollari nei prossimi 7 anni, di cui 42 milioni negli ultimi 2 anni di contratto quando Werth avrà 37 e38 anni. A Philadelphia tira aria di delusione con i tifosi che hanno paura che la squadra che fino a qualche settimana prima era tra le migliori nella Major League venga smantellata.

    Ma il colpo è dietro l’angolo! Ed ha un nome ed un cognome, ovvero Cliff Lee, soprannominato “Il Generale”! I Phillies si inseriscono nella lotta tra New York Yankees e Texas Rangers per il giocatore: New York era pronta a sborsare per il lanciatore ben 148 milioni per 7 anni, mentre Texas spingeva molto, per trattenere il giocatore, sulla possibilità di ritornare facilmente ai playoff il prossimo anno dato che i Rangers giocano in una Division più semplice e nettamente più facile rispetto ai “Bronx Bombers”, e su un contratto che dice 138 milioni per i prossimi 6 anni, con la possibilità di diventare 161 milioni fino al 2017. In definitiva una montagna di soldi!

    Ma in poco tempo si inserisce Philadelphia che chiude in modo repentino la sua trattativa, lasciando con un pugno di mosche in mano le altre 2 contendenti. Lee firma un contratto di 120 milioni per 5 anni, con bonus che farebbero innalzare l’ingaggio fino a 135 milioni per 6 anni). “Il Generale” Lee ritorna così nella squadra dell’Amore Fraterno, dopo averci giocato nella seconda metà della stagione 2009, portando la squadra alle World Series.
    E’ una mossa clamorosa per 2 motivi. Il primo (essenzialmente tecnico) perché con l’innesto di Lee, i Phillies vanno ad avere un monte di lancio mostruoso: Roy Halladay, Roy Oswalt, Cole Hamels e ora anche lo stesso Lee. Dei 5 posti disponibili come lanciatori, 4 sono riservati a dei veri fenomeni del monte di lancio e se Philadelphia deciderà di tenere pure Joe Blanton (firmato inizialmente come numero 3 della rotazione, ora sarebbe invece il quinto!), Chase Utley e compagni sarebbero i candidati numero 1 per le prossime World Series. L’assenza di Werth indubbiamente sarà pesante, ma con un monte di lancio del genere il limite è solo il cielo. Il secondo punto (sentimentale più che altro) riguarda il fatto che Lee ha deciso “con il cuore” di ritornare ai Phillies, in quanto numericamente parlando ha perso dai 13 ai 30 milioni di dollari rispetto alle altre offerte, accettando la proposta di Phila. Certo, l’ingaggio è comunque altissimo, e quello a cui Lee ha rinunciato sembrano pochi spiccioli, ma è anche vero che in questo modo Lee ha fatto capire a tutti che il suo è un desiderio personale, ovvero quello di vincere con Philadelphia e non solamente una questione di soldi.

    Altre squadre che registrano ottimi movimenti di mercato sono i Milwaukee Brewers (che hanno preso il forte lanciatore Zach Greinke da Kansas e Shaun Marcum da Toronto, sempre per migliore il monte di lancio) ed i Saint Louis Cardinals (in pochissimi giorni sono arrivati Lance Berkmann e Nick Punto, 2 innesti che mirano a migliorare un roster che punta dritto ai playoff, in attesa di trovare l’accordo per il prolungamento del contratto di Albert Pujols, che a questo punto, visti gli acquisti, potrebbe restare a Saint Louis).

    Ottimi anche i movimenti dei Boston Red Sox desiderosi di tornare a lottare per il titolo dopo un’annata che li ha visti addirittura esclusi dalla post season. La squadra allenata da Terry Francona ha infatti preso Carl Crawford (142 milioni per 7 anni) come esterno, mossa che migliora e non di poco il livello difensivo della squadra e porta qualità anche in attacco. Ai Red Sox serviva anche un battitore di potenza, ed ecco che così si spiega l’acquisto di Adrian Gonzalez dai San Diego Padres, in uno scambio che ha visto Boston perdere 3 giovani promesse, ma guadagnare un battitore notevole che non potrà che fare bene ai Red Sox. E se la franchigia di Boston si è mossa molto bene sul mercato, prendendo anche il solido Bobby Jenks da Chicago, è stata deludente invece l’off season dei New York Yankees, che hanno pagato una scarsa pianificazione puntando tutto sull’acquisto di Cliff Lee. Sono arrivati, comunque, i rinnovi di Derek Jeter e Mariano Rivera (per il capitano dei Bronx Bombers la pratica è stata più lunga del previsto), e l’acquisto di Russell Martin a difendere il cuscino di casa base, ma onestamente ci si attendeva qualcosa di più nel ruolo dei lanciatori partenti, ora diventato punto interrogativo nella rotazione Yankees, considerando anche che al momento non si sa ancora cosa sceglierà di fare Andy Pettitte, ovvero se continuare a giocare o ritirarsi. Alla fine è arrivato Rafael Soriano, ex closer dei Tampa Bay Rays, acquisto notevole ed importante ma che ha firmato uno dei contratti più alti per un rilievo: 3 anni, con la possibilità ad ogni stagione di uscire dal contratto e rifirmarlo a prezzo migliore (cosa che con ogni probabilità accadrà dopo il secondo o il terzo anno). Una mossa clamorosa, che porta la firma del nome dell’agente di Soriano, ovvero di Scott Boras considerato una specie di mostro nel mondo degli agenti MLB. E vista la vicenda Soriano ed i vantaggi procurati al suo assistito, la nomea è più che giustificata!
    di Daniele Mattioli di arenasportiva.it