Categoria: Altri sport

  • Mondiali Sci Alpino, la supercombinata va alla Fenninger. Male la Riesch, Schnarf ottava

    Mondiali Sci Alpino, la supercombinata va alla Fenninger. Male la Riesch, Schnarf ottava

    Seconda gara femminile e secondo oro per l’ Austria, questa volta è la 21enne Anna Fenninger a salire sul gradino più alto del podio, seconda la slovena Tina maze per soli 9 centesimi e terza l’ onnipresente svedese Anja Paerson.

    Lo slalom ha messo a dura prova le atlete con molte uscite e defezioni dopo la discesa e meno male che le temperature sono state più alte, così da evitare una pista ghiacciata che avrebbe causato una vera e propria ecatombe. L’ austriaca Fenninger si è dimostrata la più completa con un ottima gara in discesa, dove ha chiuso quarta ed una manche in slalom piena di rischi che comunque hanno pagato, seppur per poco, nei confronti di una Maze superlativa in slalom. la Goergl che aveva chiuso la manche della discesa al comando chiude quinta mentre la tedesca Maria Riesch, specialista dello slalom, ha tentato una rimonta ma le sue condizioni fisiche al momento non la rendono competitiva mentre la sua rivale, l’ americana Vonn, nemmeno ha disputato la prova dello slalom anche lei in non perfette condizioni fisiche.

    In casa Italia, buona la prova della Schnarf che chiude alla fine in ottava posizione dopo l’ undicesimo posto della mattina, sedicesima la Curtoni mentre caduta della Marsaglia nella manche dello slalom.

    Ordine d’ arrivo.

    1 Anna Fenninger Aus
    2 Tina Maze Slo
    3 Anja Paerson Swe
    4 Dominique Gisin Sui
    5 Elizabeth Goergl Aus
    6 Denise Feieraben Sui
    7 Julia Mancuso Usa
    8 Johanna Schnarf Ita
    9 Marusa Ferk Slo
    10 L. Smiseth Sejersted Nor
  • NHL: Bene Flyers e Penguins, continua la rincorsa dei Sabres

    NHL: Bene Flyers e Penguins, continua la rincorsa dei Sabres

    5 le partite disputate nella notte NHL.

    Buone vittorie per Philadelphia e Pittsburgh: i Flyers battono Carolina, i goal tutti nel terzo periodo, prima segnano Carter e Briere per i padroni di casa, poi accorcia Ruutu per gli Hurricanes ma è troppo tardi per pareggiare. I Penguins invece lasciano a bocca asciutta i Kings vincendo in overtime. Penguins avanti con Sterling, pareggio losangelino con Stoll e nel supplementare goal vittoria di Staal.

    I Devils espugnano Toronto grazie ad un goal nell’overtime di Ilya Kovalchuk, gli Islanders hanno la meglio agli shootout sui Montreal Canadiens, sempre avanti nel match, ma sempre raggiunti poco dopo dagli avversari. Ai rigori decisivo Koskinen (in partita 37 salvataggi) che para ben 3 delle 4 conclusioni 1 contro 1 (fuori bersaglio l’altra) e permette al compagno Okposo di segnare il “rigore” decisivo.

    Continua in silenzio invece la risalita dei Buffalo Sabres (ora decimi e fuori dalla post season ma teoricamente settimi nei playoff della Eastern Conference se vinceranno le prossime 3 partite, che li porteranno alla pari dei rivali per numero di match disputati): Vittoria in overtime sul campo dei Panthers grazie ad un goal di Myers (3-2 il finale).

    Risultati NHL del 10 febbraio 2011

    Toronto Maple Leafs-New Jersey Devils 1-2 (overtime)
    Philadelphia Flyers-Carolina Hurricanes 2-1
    Pittsburgh Penguins-Los Angeles Kings 2-1 (overtime)
    Montreal Canadiens-New York Islanders 3-4 (shootout)
    Florida Panthers-Buffalo Sabres 2-3 (overtime)

  • Riccò, confermata l’ autotrasfusione. Il commento del presidente della Wada John Fahey “Caso tragico e disperato”

    Riccò, confermata l’ autotrasfusione. Il commento del presidente della Wada John Fahey “Caso tragico e disperato”

    Purtroppo i sospetti e le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi, sono confermate dai primi esami clinici a cui è stato sottoposto l’ ormai ex corridore Riccardo Riccò. Il modenese ha rischiato di morire per un autotrasfusione probabilmente con sangue trattato male se non addirittura scaduto situazione questa, che ha suscitato grande sdegno soprattutto dai suoi ex colleghi che gli hanno fatto ricordare come Aldo Sassi, prima di morire di cancro, avesse puntato sul suo recupero tendendogli una mano quando nessuno voleva aiutarlo ad uscire dal tunnel della depressione.

    Duro è anche il commento del presidente della Wada, l’ agenzia internazionale per il controllo antidoping, John Fahey che definisce Riccò “un caso tragico e disperato”. Sempre lo stesso Fahey ha confermato che si stanno studiando nuove sanzioni per combattere il doping ma che purtroppo, la vittoria sarà molto difficile perché la natura umana porta naturalmente verso l’ inganno e la truffa.

    Adesso per Riccò arriveranno altri problemi, accantonata la sua carriera sportiva il modenese, appena si sarà ripreso, dovrà rispondere se l’ autotrasfusione è stata fatta con l’ aiuto di altre persone oppure da solo come dichiarato al dottore durante il primo soccorso in ospedale.

  • Mondiali Sci Alpino, Goergl in testa nella supercombinata. Attesa per lo slalom

    Mondiali Sci Alpino, Goergl in testa nella supercombinata. Attesa per lo slalom

    Continua il momento positivo per l’ austriaca Elizabeth Goergl ai mondiali in corso di svolgimento a Garmisch, la neo campionessa mondiale di Superg è in testa dopo la prova di discesa libera valida per la supercombinata.

    Le due super favorite della vigilia, Lindsey Vonn e Maria Riesch sono attardate anche a causa di malanni fisici che non permettono alle due atlete di scendere con la consueta forza dimostrata in coppa del mondo e con l’ americana che non disputerà la slalom. Bene Anja Paerson, la svedese chiude al terzo posto con soli 27 centesimi di ritardo dalla Goergl mentre in vista dello slalom, occhio alla Mancuso che è ottava con 91 centesimi di ritardo ed alla slovena Maze che è nona a 1 secondo e 11 centesimi.

    In casa Italia buona la prova di Johanna Schnarf, undicesima ma non lontanissima dalla Goergl mentre un po’ più lontane sono le giovani Marsaglia e Curtoni rispettivamente al 18° e 19° posto, rammarico per Daniela Merighetti, uscita dopo la prova in discesa a causa di un errore di linea.

    Queste le prima dieci.

    1 Elizabeth Goergl Aus
    2 Dominique Gisin Sui
    3 Anja Paerson Swe
    4 Anna Fenninger Aus
    5 Lara Gut Sui
    6 Laurenne Ross Fra
    7 Denise Feieraben Sui
    8 Britt Janik Can
    9 Julia Mancuso Usa
    10 Tina Maze Slo
  • NHL: Impresa Anaheim a Vancouver, pioggia di goal a Boston

    NHL: Impresa Anaheim a Vancouver, pioggia di goal a Boston

    8 le partite disputate nella notte NHL.

    L’impresa della serata è degli Anaheim Ducks che vanno a vincere sul ghiaccio di Vancouver contro i Canucks, migliore squadra della Lega e con una striscia aperta di risultati positivi dopo l’All Star Game impressionante. E’ Ryan che decide l’incontro con una doppietta.

    Cadono anche i Red Wings al cospetto degli scatenati Predators, 4-1 il finale a Detroit con Nashville che prende il comando della gara nei primi 2 periodi e poi amministra facilmente nel finale.

    Pioggia di goal a Boston e difese allegre nella sfida tra Bruins e Canadiens: doppiette per Lucic e Ryder per i padroni di casa e di Pacioretty per Montreal.

    Phoenix manda KO Dallas: a decidere l’incontro nei supplementari è una rete di Vrbata che regala il 3-2 ai suoi compagni.

    Approfitta di queste sconfitte in testa alla Western Conference la squadra dei San Josè Sharks che riesce a portare a casa il match contro Columbus: gara iniziata molto male (0-2 per i Blue Jackets) ma recuperata e risolta nel finale da una rete di Marleau.

    Minnesota continua nella rincorsa playoff e batte 3-2 Colorado, KO nonostante la doppietta di Jones.

    Successo anche per i campioni in carica di Chicago (per ora fuori clamorosamente dalla post season), 4-1 contro il fanalino di coda dell’intera Lega, ovvero Edmonton, grazie alla doppietta di Kane.

    Infine vittoria anche per Calgary per 5-2 contro Ottawa firmata da 2 goal di Jackman: dopo essere andati sotto nel primo quarto per 1-2, i padroni di casa si scatenano e chiudono i 2 periodi successivi entrambi sul 2-0.

    Risultati NHL del 10 febbraio 2011

    Boston Bruins-Montreal Canadiens 8-6
    Columbus Blue Jackets-San Jose Sharks 2-3
    Dallas Stars-Phoenix Coyotes 2-3 (overtime)
    Calgary Flames-Ottawa Senators 5-2
    Edmonton Oilers-Chicago Blackhawks 1-4
    Vancouver Canucks-Anaheim Ducks 3-4
    Minnesota Wild-Colorado Avalanche 3-2
    Detroit Red Wings-Nashville Predators 1-4

  • Contador positivo, Riccò recidivo? Il ciclismo è a pezzi, ma ne vale la pena?

    Contador positivo, Riccò recidivo? Il ciclismo è a pezzi, ma ne vale la pena?

    Con la caduta dell’ ultimo mostro sacro, Alberto Contador, dominatore di tutte le corse a tappe in cui ha preso parte nella rete del doping e il nuovo presunto coinvolgimento di Riccardo Riccò, sentitosi male e tutt’ ora ricoverato in ospedale per una presunta autotrasfusione, il ciclismo sembra ormai aver preso l’ imbocco di un tunnel buio e senza via d’ uscita.

    A colpire il sentimento e la passione di tutti i tifosi di questo splendido sport è l’ assoluta mancanza di rispetto dei corridori “pizzicati” nella morsa del doping, che non riescono proprio a capire che barare non paga più e che prima o poi si viene scoperti. Il caso Contador è emblematico, il quotidiano Marca, citando alcuni documenti in possesso della Federazione Ciclistica Spagnola (Rfec), ha accusato il corridore di essere risultato positivo all’ultimo Tour de France per ben quattro volte mentre per Riccardo Riccò, se la versione del medico che gli ha prestato il primo soccorso e cioè, la confessione della stesso Riccò di aver effettuato un autotrasfusione del suo stesso sangue conservato in frigo da ben 25 giorni, venisse confermata allora oltre al licenziamento in tronco già annunciato dalla sua squadra, la Vacansoleil, ci sarà un denuncia della stessa per danno d’ immagine e la provabilissima radiazione, visto che lo stesso Riccò ha già scontato una squalifica di 20 mesi per essere risultato positivo al Cera al Tour De France del 2008.

    Sarebbe ormai opportuno pensare per l’ Uci, di dover prevedere la radiazione anche dopo la prima squalifica, forse ultima speranza per scoraggiare i corridori, a prendere in giro le tante persone che lavorano e che guardano con tanto passione questo fantastico, forse ancora per poco, sport.

  • Gioia Italia, Christof Innerhofer è Campione del Mondo

    Gioia Italia, Christof Innerhofer è Campione del Mondo

    Christof Innerhofer è il nuovo campione del mondo di Supergigante ai mondiali di Garmisch a completare il podio con l’ azzurro, l’ austriaco Hannes Reichelt argento ed il croato Ivica Kostelic bronzo.

    Abbiamo atteso tre mesi per la prima vittoria stagionale da parte degli azzurri ed è arrivata proprio nel momento più importante e cioè, ai campioni del mondo. Fantastico “Inner” che con una prova impeccabile ha messo dietro tutti i big che hanno commesso degli errori evidenti in una pista piena di insidie e difficilissima e dove l’ azzurro ha saputo districarsi con maestria nei punti cruciali del tracciato. L’ Austria salva l’ onore con la medaglia d’ argento di Reichelt mentre non finisce di stupire Ivica Kostelic che, dopo aver letteralmente dominato la stagione in coppa del mondo, riesce a conquistare una medaglia in una specialità comunque non sua.

    Oltre alla grandissima prova di Innerhofer, la squadra azzurra si è difesa bene anche con Werner Hell e Peter Fill rispettivamente ottavo e nono, peccato per Hell che senza un errore clamoroso nel terzo intermedio sarebbe stato sui tempi di Innerhofer e quindi sul podio.

    Ordine d’ arrivo.

    1 Christof Innerhofer Ita
    2 Hannes Reichelt Aus
    3 Ivica Kostelic Cro
    4 Didier Cuche Sui
    5 Benjamin Raich Aus
    6 Romed Baumann Aus
    7 Carlo Janka Sui
    8 Werner Hell Ita
    9 Peter Fill Ita
    10 Adrien Theaux Fra
  • Il Laureus Sports Awards incorona Rafa Nadal sportivo dell’anno

    Il Laureus Sports Awards incorona Rafa Nadal sportivo dell’anno

    Si è svolta nella suggestiva cornice di Abu Dhabi l’annuale cerimonia di premiazione dei Laureus Awards, una sorta di premio Oscar dello Sport. Ad assegnare gli ambiti riconoscimenti un’apposita giuria composta dai più grandi sportivi della storia.  Rafael Nadal si è aggiudicato, per la categoria maschile, il premio di sportivo dell’anno. E non poteva essere altrimenti al termine di un 2010 esaltante che ha visto il 24enne tennista spagnolo vincere ben tre tornei dello Slam: Roland Garros, Wimbledon e Us Open.

    In impeccabile smoking nero, Nadal si è detto onorato per aver ricevuto il Laureus che rappresenta, a suo dire, una delle più grandi soddisfazioni avute in carriera. Nel corso della cerimonia, il n° 1 del ranking Atp si è intrattenuto, sul palco, in una divertente partita a tennistavolo con il presentatore dell’evento, l’attore americano Kevin Spacey.  Chissà se, al di là delle frasi di circostanze, la preziosa statuetta possa consolare Nadal dalla bruciante eliminazione nei quarti di finale dell’Australian Open al cospetto del connazionale Ferrer.

    Ad aggiudicarsi il premio di migliore sportiva dell’anno nella categoria femminile è stata la sciatrice americana Lindsay Vonn, vincitrice della Coppa del Mondo e della medaglia d’oro nella discesa libera alle Olimpiadi di Vancouver ’10.

  • Mondiali Sci Alpino, vince la Goergl male la Vonn. Curtoni sesta

    Mondiali Sci Alpino, vince la Goergl male la Vonn. Curtoni sesta

    L’ austraica Elizabeth Goergl è la nuova campionessa mondiale di Supergigante ai mondiali di scena in Germania a Garmisch, a completare il podio, l’ americana Julia Mancuso dietro di soli 5 centesimi e la beniamina di casa, la tedesca Maria Riesch. Delude la super favorita della vigilia, Lindsey Vonn, solo settima.

    Molto tecnico il superg mondiale con tratti di ghiaggio puro e con poco spazio al puro scorrimento e forse proprio per questo, la Vonn non è riuscita ad esprimersi al meglio. La Goergl è stata perfetta dall’ inizio alla fine con un’ azione continua di attacco risultatasi, alla fine, la tattica giusta in questa pista. Bene la Mancuso che non tradisce mai i grandi appuntamenti mentre qualche rammarico ed un pizzico di delusione per la Riesch, cresciuta in questa pista dove si aspettava sicuramente qualcosa di più di un bronzo comunque buono.

    In casa Italia ottima la prova della giovanissima 20enne Elena Curtoni che si piazza al sesto posto, bene anche Elena Merighetti nona, mentre male Johanna Schnarf ed Elena Fanchini, entrambe fuori dalle venti

    Ordine d’ arrivo.

    1 Elizabeth Goergl Aus
    2 Julia Mancuso Usa
    3 Maria Riesch Ger
    4 Lara Gut Sui
    5 Anna Fenninger Aus
    6 Elena Curtoni Ita
    7 Linsdey Vonn Usa
    8 Fabienne Suter Sui
    9 Daniela Merighetti Ita
    10 Anja Paerson Swe
  • Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Il basket e la pallanuoto italiana sono in lutto per via della scomparsa di Cesare Rubini, esempio sportivo del dopoguerra italiano, unico europeo presente in 2 Hall of Fame: nel 1994 infatti fu eletto nella “Naismith Basketball Hall of Fame” di Springfield (Massachusetts) e nel 2000 è entrato anche a far parte della “International Swimming Hall of Fame”. Nel periodo post Seconda Guerra Mondiale Cesare Rubini fu pioniere in entrambe le discipline, vista la sua struttura fisica ed atletica di prim’ordine e polivalente, la possibilità di disputare entrambi i campionati, quello di basket e quello di pallanuoto, fu possibile perchè coprivano 2 periodi diversi dell’anno e non si accavallavano: in autunno e in inverno Rubini si dedicava al basket e in estate si concedeva alla pallanuoto.

    La Carriera sportiva: nel 1941 fa parte dell’Olimpia Milano nel campionato di basket e nel 1945 diventa capitano della Nazionale universitaria di pallacanestro. Argento nel 1946 agli Europei di basket nel 1947 vince anche l’europeo di pallanuoto nello stesso anno  e diventa  allenatore – giocatore dell’Olimpia Milano.

    Nel 1948  Rubini va a Londra con la nazionale di pallanuoto dove vince l’oro (e 4 anni dopo ad Helsinki il bronzo). Negli stessi anni però torna contemporaneamente sui parquet di basket dove conquista ben 5 scudetti (dal 1950 al 1954). Poi si concentra sulla panchina dell’Olimpia Milano. A partire dal 1957, conquista 10 titoli nazionali sempre con l’Olimpia, nel triennio 1957-60, nel 1962-63, nel 1965-67 e nel 1972. In questi anni realizza anche uno straordinario primato con un record di 322 vittorie e 28 sconfitte. In totale, a Milano, Rubini vince 501 incontri. Da sottolineare come da allenatore, con la conquista della Coppa Campioni nel 1966 e le due Coppe delle Coppe nel 1971 e nel 1972, raggiunge i primi successi internazionali della pallacanestro italiana.

    Come responsabile della nazionale di pallacanestro, vince l’argento ai Giochi Olimpici di Mosca 1980, l’oro agli Europei di Nantes del 1983, l’argento agli Europei di Roma del 1991, ed anche al bronzo degli Europei di Stoccarda del 1985.

    Rubini era malato da molto tempo del morbo di Alzheimer. E’ deceduto per le complicazioni di una broncopolmonite.

    Queste le parole di Dino Meneghin, Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro:

    • Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto. E’ stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano, ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori. L’ho conosciuto bene in Nazionale. Abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati“.

    Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, ha espresso anche il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini.  Meneghin ha disposto anche un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne e commemorarne la memoria.

    Paolo Barelli, Presidente della Federazione Italiana Nuoto invece lo ricorda così:

    • Lo sport perde una leggenda, un esempio, un atleta eclettico dalle immense doti tecniche, e un dirigente fermo, lungimirante, dalla sconfinata passione, la Federnuoto esprime il cordoglio dell’intero movimento nazionale e ricorda con ammirazione, e profonda commozione, l’ultimo grande campione olimpico del Settebello medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948“.