Tra una settimana prenderà il via la regular season NHL. La nostra analisi della stagione 2011/2012 inizia dalla Northeast Division, il raggruppamento dei Campioni in carica dei Boston Bruins che lo scorso anno ebbero la meglio nella Finale di Stanley Cup contro i favoritissimi Vancouver Canucks. I Bruins partono favoriti anche se la lotta per il predominio sarà molto serrata. NHL.comBOSTON BRUINS: Ovvio che i favori del pronostico per la vittoria divisionale vadano ai gialloneri di Boston, che potrebbero essere i primi a distanza oramai di 14 anni a realizzare la doppietta per quanto riguarda la vittoria della Stanley Cup. Saranno da valutare quanto incideranno le assenze di Recchi (ritiratosi a 43 anni dopo 3 titoli in carriera), e le cessioni di Ryder e Kaberle. E’ arrivato Corvo proprio in cambio di Kaberle ed a Boston ci si attende tanto da lui, mentre per il resto si fa affidamento sui tanti giovani di talento a disposizione in primis da Tyler Seguin che potrebbe essere l’arma vincente dei Bruins della nuova stagione. BUFFALO SABRES: Pesanti investimenti sul mercato per i Sabres che portano in squadra giocatori del calibro di Ehrhoff, di Regeher e di Kotalik. Molto dipenderà, per il buon esito della nuova stagione, da Ville Leino, strappato ai Philadelphia Flyers che proprio negli scorsi playoff condannarono i Sabres ad una cocente eliminazione. In coppia con Vanek, l’ex dei Flyers promette scintille ed a Buffalo sono sicuri di aver costruito una squadra di livello. MONTREAL CANADIENS: In Canada i tifosi degli Habs si aspettano tanto dalla loro squadra che negli scorsi playoff mise in crisi i futuri Campioni dei Bruins. L’arrivo di Erik Cole sembra una mossa azzeccata da parte della dirigenza dei Canadiens, la squadra più titolata dell’intera NHL che mira a rompere il digiuno da titolo che ormai dura dall’annata 1992/1993. Cole, assieme ai compagni di Nazionale Gionta e Gomez dovrà essere il faro e trascinatore della franchigia. Importante anche l’arrivo dell’estremo difensore Budaj anche se il titolare Carey Price offre assolute garanzie dopo la sua ultima stagione da record. In difesa il colpo è stato quello di Alexei Yemelin che sostituirà il partente Hamrlik accasatosi ai Capitals. OTTAWA SENATORS: Solo nel 2006/2007 gli ottawa Senators si giocavano la Stanley Cup con il vantaggio campo contro Anaheim (sfida poi persa per 4-2), dopo quell’ottima annata è calato il buio e negli ultimi 3 anni i Seantors hanno mancato l’accesso alla post season per ben 2 volte e lo scorso campionato sono stati uandelle peggiori franchigie. L’obiettivo primario è la crescita dei tanti giovani a roster ottenuti negli ultimi Draft. Per un nuovo corso ecco anche un nuovo coach, quel MacLean che dovrà fare in fretta a dare una mentalità vincente ai giovani Senators. Occhi puntati sul nuovo arrivo Nikita Filatov, 21enne di belle speranze. Con l’augurio di migliorare il record di squadra rispetto allo scorso anno. TORONTO MAPLE LEAFS: Per tornare a giocare la post season (evento che non accade ormai dal 2004) a Toronto hanno formato una squadra d’attacco veramente di primo livello: Tim Connolly, Matthew Lombardi e John-Michael Liles, sono questi i nomi su cui si punta. Soprattutto Liles dovrà confermarsi come uno dei migliori difensori offensivi della Lega. L’obiettivo playoff non sembra così irragiungibile e con la spinta del caloroso pubblico di casa i Maple Leafs potrebbero anche disputare, finalmente, una stagione da protagonisti! ANALISI SOUTHEAST DIVISIONANALISI CENTRAL DIVISIONANALISI ATLANTIC DIVISIONANALISI NORTHWEST DIVISIONANALISI PACIFIC DIVISION
“Abbiamo lottato per salvare la vita di Sasha, purtroppo non ci siamo riusciti nonostante l’uso delle più moderne tecnologie“.
Tutto il Mondo stava facendo il tifo per lui, quasi come se restando in vita il povero Alex avesse potuto portare con sè un piccolo ricordo vivente dei suoi compagni deceduti e farne partecipe qualsiasi altra persona. Invece il destino ha avuto per lui altri progetti. Ciao “Sasha”, riposa in pace dopo tanta sofferenza…
“Sono tutti estremamente entusiasti del ritorno della NHL a Winnipeg“.
Dalla prossima stagione quindi il Canada potrà vantare 7 squadre nel massimo campionato professionistico di hockey: i Winnipeg Jets si aggiungono ad Edmonton Oilers, Ottawa Senators, Calgary Flames, Montréal Canadiens, Toronto Maple Leafs e a Vancouver Canucks (ultimi finalisti nella Stanley Cup persa contro Boston pochi giorni fa).
Ancora una vittoria interna nella Finale NHL: i Boston Bruins battono 5-2 i Vancouver Canucks, pareggiano la serie sul 3-3 e si giocheranno il tutto per tutto sul ghiaccio canadese domani notte. DreamstimePartita chiusa già dopo il primo periodo, perchè Boston dal quinto al nono minuto piazza una serie di 4 goal con Marchand, Lucic, Ference e Ryder. Roberto Luongo, goalie dei Canucks, sembra avere le colpe sui primi 2 goal dei gialloneri, molto evitabili, così al terzo goal subito in pochi minuti, Vigneault, coach dei canadesi decide di sostituirlo con Schneider che comunque poco dopo niente può sul quarto goal dei Bruins. Incredibile come il rendimento di Luongo possa variare così tanto in casa ed in trasferta: finora nelle 3 partite disputate sul ghiaccio amico per lui 2 shootout e 2 soli goal subiti, mentre a Boston le statistiche dicono di un portiere in forte confusione: 15 goal subiti in totale su 66 tiri scagliati verso la sua porta, un rendimento pessimo che ha influenzato anche il gioco dei suoi compagni di squadra. La partita quindi è subito i discesa per i padroni di casa che tremano un attimo nel terzo periodo quando Henrik Sedin accorcia le distanze e Jannik Hansen sigla la rete del 4-2 con ancora 16 minuti da giocare, gli arbitri però controllando il replay si accorgono che sul goal di quest’ultimo il puck tocca il palo e non attraversa la linea di porta e la rete viene annullata. Boston si riporta in avanti e sigla il 5-1 con Krejci, il definitivo 5-2 viene siglato da Lapierre. Thomas superlativo come al solito con 36 salvataggi, da segnalare anche la prestazione dell’ultra-quarantenne Recchi che mette a referto ben 3 assist per i compagni. Ora si ritorna a Vancouver per la decisiva gara 7. Qui la NHL incoronerà la nuova squadra regina della Lega. Stanley Cup, 13 giugno 2011Boston Bruins-Vancouver Canucks 5-2LE SERIE DELLA FINALEVancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-3
I Vancouver Canucks vincono una cruciale gara 5 contro i rivali dei Boston Bruins e sono vicinissimi al primo titolo della loro storia. I canadesi ottengono un successo di misura, 1-0 il finale, che li riporta avanti per 3 partite vinte contro le 2 di Boston nella serie che assegna la Stanley Cup.
Gara tutto sommato equilibrata con un grande lavoro per i 2 goalie, che riescono a parare tutto il possibile. La rete decisiva arriva però nell’ultimo periodo, a 15 minuti dalla fine con Maxim Lepierre che infila in rete un tiro sbilenco di Bieksa.
L’assalto negli ultimi istanti dei Bruins non dà i risultati sperati, Luongo blinda la porta e i Canucks portano a casa il match.
Proprio Roberto Luongo è decisivo: dopo aver incassato una valanga di goal nelle 2 partite a Boston il portiere di Vancouver si riscatta con alcuni interventi al limite del miracoloso e chiude gli spazi agli attaccanti dei Bruins, per lui ci sono 31 parate su 31 tiri diretti verso la sua porta, arriva così il quarto shootout della sua post season, il secondo in questa serie di finale dopo quello di gara 1 (terminata sempre 1-0 per i Canucks) e con questo exploit rimette dietro il rivale Tim Thomas che in gara 4 (grazie al risultato di 4-0 per Boston) lo aveva raggiunto in questa speciale classifica.
Gara 6 è in programma lunedì 13 giugno al TD Garden di Boston, Vancouver potrà scrivere la sua storia in caso di successo (i Canucks hanno perso le 2 finali finora disputate in passato), i Bruins invece sono obbligati a vincere per ritornare a giocarsi le speranze di titolo (sarebbe il quinto messo in bacheca) in Canada.
Stanley Cup, 10 giugno 2011
Vancouver Canucks-Boston Bruins 1-0
LE SERIE DELLA FINALE
Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-2 Canucks
Gara 4 di finale NHL, serie che assegna il prestigioso trofeo della Stanley Cup, va ai Boston Bruins che sul ghiaccio amico battono ancora una volta i rivali dei Vancouver Canucks con un netto 4-0, mettendo a segno il punto del 2-2 nella serie.
Fattore campo dunque rispettato ancora una volta, dopo le 2 affermazioni casalinghe dei Canucks a Vancouver, arrivano le 2 dei Bruins a Boston. Tuttavia se c’è una squadra che ha dato l’impressione di poter avere una marcia in più rispetto agli avversari quelli sono i Bruins che nelle 2 sconfitte subite in Canada hanno fatto vedere di essere una grande squadra perdendo la prima partita a soli 19 secondi dal termine e la seconda dopo soli 11 secondi dall’inizio dell’overtime. Le 2 vittorie ottenute invece parlano chiaro: 8-1 nella decisiva gara 3, nella notte altro eloquente 4-0, segno che i gialloneri al momento sembrano aver messo l’inerzia della serie dalla loro parte.
La partita non è mai stata in discussione, a metà primo periodo Peverley porta avanti i Bruins e da lì la gara si mette in discesa anche perchè il goalie Tim Thomas è il solito paratutto e difende la sua porta ai limiti della perfezione. Nel secondo quarto arrivano le reti del 2-0 e del 3-0 grazie a Ryder e Marchand, mentre a chiudere i conti ci pensa ancora Peverley, nell’ultima frazione, con la marcatura che fissa il risultato finale sul 4-0 e regala la personalissima doppietta al giocatore di Boston.
Da elogiare ancora una volta Thomas che ottiene il suo terzo shootout della post season (raggiungendo il rivale Luongo dei Canucks che era arrivato a questa cifra in gara 1 chiusasi 1-0 per Vancouver) ed autore di ben 38 salvataggi.
Da segnalare che Horton dei Bruins, colpito duro da Rome in gara 3, dovrà saltare le rimanenti partite a causa del trauma cranico riportato, e la NHL per riequilibrare le sorti della serie ha squalificato Rome per tutte le gare che si disputeranno, a partire da quella di ieri fino alla eventuale gara 7.
Per gara 5 comunque ci si sposta tutti in Canada, a Vancouver, dove i Canucks sono chiamati a dare segni di vita dopo le ultime 2 prestazioni non all’altezza in quel di Boston che ha visto la squadra che ha totalizzato più punti in regular season uscire con le ossa rotte ed un misero bottino di una rete segnata e ben 12 subite!
Gara 3 di finale NHL, serie che assegna il prestigioso trofeo della Stanley Cup, va ai Boston Bruins che sul ghiaccio amico spazzano via i rivali dei Vancouver Canucks con un netto ed indiscutibile 8-1, mettendo a segno il primo punto nella serie che ora vede avanti i canadesi solo per 2-1.
La vendetta dei Bruins è totale, dopo le 2 beffe subite in trasferta: ricordiamo infatti che in gara 1 Vancouver ha avuto la meglio per 1-0 con un goal di Torres a 19 secondi dal termine del match, frutto di un arrembante ultimo assalto alla porta di Thomas, mentre in gara 2 la doccia fredda è arrivata dopo soli 10 secondi dall’inizio dell’overtime.
In questa gara 3 Boston ha invece dimostrato tutto il suo carattere, ha messo in mostra la propria determinazione e la qualità dei suoi giocatori.
Dopo il primo periodo in pochi avrebbero scommesso su un divario così ampio dato che la frazione si chiude sullo 0-0. E’ però il brutto infortunio subito da Nathan Orton (causato da una spallata killer in pieno volto di Aaron Rome dei Canucks, ora a rischio squalifica per gara 4, che lascia privo di sensi il giocatore trasportato d’urgenza in ospedale) ad accendere la scintilla per i padroni di casa. Nel secondo periodo 4 reti per i gialloneri mettono già al sicuro il risultato, apre le danze Ference, poi segnano in rapida successione Recchi, Marchand e Krejci. Il terzo quarto vede prima il 5-0 dei Bruins con Paille, gli ospiti siglano la rete della bandiera a 6 minuti dal termine con Hansen, ma negli ultimi 2 minuti Boston si scatena e piazza altri 3 goal con Recchi (doppietta per lui), Kelly e Rider. Finisce 8-1, Bruins con il morale a 1000, Canucks umiliati e con molti dubbi in vista di gara 4 che si disputerà sempre a Boston domani notte.
Un paio di statistiche meritano di essere menzionate: Marc Recchi a 43 anni suonati, dopo aver stabilito il primato come giocatore più anziano ad aver segnato almeno un goal nella post season, diventa anche il più vecchio giocatore della storia ad aver segnato in una Finale di Stanley Cup. Boston è alla seconda migliore prestazione offensiva nei playoff della sua gloriosa storia dopo le 9 reti realizzate nel 1983, l’8-1 finale è poi la seconda partita di Stanley Cup con il maggior scarto di goal dal 1927 (il record è l’8-0 fra Penguins e North Stars del 1991, nel 1996 ci fu un 8-1 anche fra Avalanche e Panthers). Gara durissima, che ha totalizzato ben 145 minuti di penalità, il secondo numero più alto di sempre in una finale negli ultimi 25 anni (Boston ha addirittura segnato 2 volte in inferiorità numerica) e menzione d’onore per il solito spettacolare goalie Tim Thomas che per un soffio non riesce a prendersi lo shootout, ma salva ben 40 delle 41 conclusioni scagliate verso la sua porta.
Stanley Cup, 6 giugno 2011
Boston Bruins-Vancouver Canucks 8-1
LE SERIE DELLA FINALE
Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 2-1 Canucks