Categoria: Altri sport

  • Osniel Melgarejo, da Cuba un’iradiddio per la Powervolley

    Osniel Melgarejo, da Cuba un’iradiddio per la Powervolley

    Il mercato non è attivo solo per il calcio ma anche per la pallavolo, a Milano ufficializzano il cubano Osniel Melgarejo, un acquisto destinato a lasciare il segno nella prossima stagione.

    All’Allianz Powervolley Milano serviva alternative in fase offensive e soprattutto nuova potenza di fuoco, in questo mercato ha fatto un’ottima impressione l’acquisto, ufficializzato proprio pochi giorni fa, del martello cubano Osniel Melgarejo un’autentica iradiddio di 197 cm.

    Melgarejo, atleta che occuperà senz’altro un posto di rilievo nel roster a disposizione di coach Piazza, viene dalla Ligue A francese dove ha fatto molto bene tra le fila del Chaumont VB 52 di Silvano Prandi consacrandosi tra i migliori schiacciatori del campionato francese. Per la prima volta approda in Italia, 25 anni , alto 1 metro e 97 cm. si contraddistingue per la sua potenza e la notevole elevazione ed è da considerare come valida alternativa per Piazza.

    E’ proprio il tecnico a presentare Melgarejo come un obiettivo inseguito da tempo:

    Abbiamo scelto con pazienza questo ragazzo cubano, che ha giocato nel campionato francese, per il quale c’è stata la concorrenza di parecchie squadre ma siamo riusciti comunque a trasmettergli il nostro entusiasmo e ne siamo contenti perché potrebbe essere una piacevole sorpresa.

    Osniel Melgarejo mostra i muscoli dopo essere andato a segno per il Chaumont (foto Twitter)

    Ai piedi della Madonnina, in casa Allianz Powervolley si respira entusiasmo e ci si prepara ad una stagione piena di sorprese, il volley ormai è una passione vissuta al pari del calcio e si vuole essere protagonisti dell’immediato futuro. Lo stesso Osniel Melgarejo sembra essere contagiato da queste aspettative:

    “Le sensazioni sono le migliori che io possa avere. Si tratta del campionato migliore al mondo.”

    L’obiettivo di mercato raggiunto dalla Powervolley è stato certo agevolato dall’ottimo rapporto tra i presidenti delle due società, infatti Allianz Powervolley e Chaumont sono molto legate tra loro così come appunto c’è una stretta amicizia tra i due patron. A collaborare alla buona riuscita dell’operazione poi è stata sicuramente la volontà e l’entusiasmo del martello cubano il quale si era già prefissato, come dichiarato in sede di presentazione, la meta di giungere nel nostro massimo campionato che reputa altamente probante per la carriera di ogni pallavolista.

    Non sembra nemmeno essere un problema per lui essere inizialmente un martello dei tanti a disposizione del coach, con umiltà sa che dovrà conquistarsi il posto in squadra ma ha anche in testa molto chiaramente quali sono le sue chance per rientrare il più in fretta possibile negli schemi di Piazza. Melgarejo infatti con ambizione dichiara di condividere in pieno la mission della società, arrivare in cima alla vetta, sia dal punto di vista personale che da quello di team.

    Melgarejo in una potente schiacciata quando militava nel campionato argentino (Foto twitter)

    Riuscirà il 25enne cubano a diventare perno fondamentale della squadra lombarda? Sarà come da premesse in grado di sovverchiare gli equilibri quando chiamato in causa?

    Nell’ultima stagionedella Superlega di volley Allianz Powervolley si è classificata al quinto posto con 41 punti e nella Coppa Italia Milano ha dovuto cedere il passo a Itas Trentino in semi finale, segno che per Piazza e Camperi soprattutto questa fase di mercato e un buon lavoro di modulazione delle varianti siano fondamentali per colmare il gap con le avversarie davanti.

  • Brignone è storia, la Coppa del Mondo di sci femminile è sua

    Brignone è storia, la Coppa del Mondo di sci femminile è sua

    Adesso è ufficiale, la cancellazione delle gare di Are, che avrebbero concluso la stagione di Coppa del Mondo di sci alpino femminile, ha consegnato matematicamente la sfera di cristallo a Federica Brignone.

    Un trionfo arrivato senza la possibilità di festeggiare sulla pista, magari dopo un duello all’ultima porta con la slovacca Petra Vhlova e la rientrante campionessa americana Mikaela Shiffrin.

    Un successo però ampiamente meritato, magari in parte agevolato dall’assenza del fenomeno a stelle e strisce (fermatasi dopo la scioccante morte del padre) ma senza dubbio arrivato dopo una stagione straordinaria.

    Figlia di Maria Rosa Quario, nazionale azzurra di sci nei primi anni 80, nata a Milano il 14 luglio 1990, ma residente a in Valle d’Aosta a La Salle, Federica Brignone ha esordito in Coppa del Mondo nella stagione 2009/10 ottenendo un terzo posto in Slalom Gigante (sua specialità regina nella quale ha ottenuto 7 vittorie ed un totale di 22 podi ai quali va aggiunto un argento ai mondiali di Garmisch del 2011 ed un bronzo alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018) ha avuto una costante crescita negli anni, nonostante alcune stagioni no nelle quali non ha archiviato podi, fino a giungere a questo 2019/20 davvero strepitoso.

    Federica Brignone ha chiuso la stagione 2019/20 con un totale di 1378 punti (seconda Shiffrin a 1225 e terza Vhlova a 1189), conquistando 11 podi suddivisi in 5 vittorie (2 in Slalom Gigante, due in Combinata ed una in Supergigante), 5 secondi posti (uno in Slalom Gigante, due in Discesa Libera e due in Supergigante) ed un terzo posto in Discesa Libera.

    Un’annata straordinaria che ha permesso a Brignone di ottenere quella Coppa del Mondo generale che prima di lei, nonostante lo sci azzurro avesse prodotto campionesse del calibro di Deborah Compagnoni per fare un esempio, non era riuscita a conquistare nessuna sciatrice italiana.

    Oltre alla Coppa Generale, la campionessa valdostana ha messo in bacheca la Coppa di Combinata e la Coppa di Slalom Gigante. Oltre a questi successi ha chiuso il 2019/20 con un secondo posto nella Coppa di Supergigante ed un terzo in quella di Discesa Libera.

  • Un anno di sport: Kobayashi e Shiffrin i migliori del 2019

    Un anno di sport: Kobayashi e Shiffrin i migliori del 2019

    Il giudizio è stato emesso, i voti dei lettori de “Il Pallonaro” hanno decretato i migliori sportivi, i campioni di un anno di sport del 2019. I titoli di miglior sportivo e migliore sportiva sono stati assegnati ad Kobayashi e Shiffrin. 

    Oltre al saltatore con gli sci giapponese Ryoyu Kobayashi e alla sciatrice americana Mikaela Shiffrin, i lettori de “Il Pallonaro” hanno eletto la nazionale femminile degli Stati Uniti di calcio come miglior squadra, la calciatrice Barbara Bonansea come miglior sportiva italiana e lo sciatore Dominik Paris come miglior sportivo italiano.

    Andiamo ad analizzare e celebrare coloro che, agli occhi dei nostri lettori, sono risultati i migliori.

    MIGLIOR SPORTIVO MASCHILE: RYOYU KOBAYASHI (salto con gli sci, Giappone)

    Ryoyu Kobayashi | Foto Twitter

    Il 23enne saltatore giapponese autore di un 2019 straordinario con conquista della Tournée dei 4 trampolini e della coppa del mondo di salto con gli sci, con il 37,5% dei voti ha avuto la meglio sul nuotatore americano Dressel (31,25%) e sul campione del mondo di F1 Lewis Hamilton (18,75%).

    MIGLIOR SPORTIVA: MIKAELA SHIFFRIN (sci alpino, Usa)

    Mikaela Shiffrin | Foto Twitter

    La 24enne sciatrice americana, che nel 2019 ha vinto la sua terza coppa del mondo consecutiva oltre a medaglie mondiali e tre coppe di specialità, con il 66.67% dei voti ha stracciato la concorrenza mettendosi alle spalle la calciatrice americana Megan Rapinoe (16.66%) e la tennista australiana Ashleigh Barty (16.66%).

    MIGLIOR SQUADRA: NAZIONALE DI CALCIO FEMMINILE DEGLI USA

    Gli Stati Uniti campioni del mondo di calcio femminile | © FIFA

    La sfida per assegnare il titolo di Miglior Squadra del 2019 si è giocata sin dall’inizio tra Usa femminile e Nazionale di Rugby del Sudafrica ed a spuntarla è stata la nazionale a stelle e strisce, con il 46,15% dei voti, vincitrice del mondiale di calcio femminile di Francia 2019. Gli Springboks si sono dovuti accontentare del secondo posto con il 23,08%. Al terzo posto si è piazzata la Mercedes F1 con il 15.38%.

    MIGLIOR SPORTIVO ITALIANO: DOMINIK PARIS (sci alpino)

    Dominik Paris | Foto Twitter

    Successo nettissimo quello dello sciatore azzurro, il velocista italiano campione del mondo di Super G nel 2019, ha stracciato la concorrenza con un netto 57,14% dei voti. Dietro di lui a pari merito con il 14,29% si sono classificati il nuotatore Gregorio Paltrinieri e il tennista Matteo Berrettini.

    MIGLIOR SPORTIVA ITALIANA: BARBARA BONANSEA (calcio)

    Barbara Bonansea | © FIFA.com

    Anche per quanto riguarda il titolo di miglior sportiva italiana non avete avuto molti dubbi. La calciatrice di Juventus e Nazionale si è infatti imposta con il 57,14% dei voti, battendo la concorrenza della biathleta Dorothea Wierer (28,57%) e della divina Federica Pellegrini (14,29%).

  • Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2019

    Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2019

    Il 2019 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni dello sport, grandi successi, terribili sconfitte, ricordi dolci e amare delusioni, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadre che più hanno fatto emozionare nello sport nell’anno in corso.

    Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che vi proponiamo, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2020.

    Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.

    Questa è la nostra terza edizione, in passato hanno vinto campioni del calibro di Hirscher, Pellegrini, Paltrinieri, Hanyu, Boskovic.

    Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2019.

    Miglior Sportivo 2019

    Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes ha nuovamente trionfato, senza grande fatica, nel mondiale di Formula Uno ed ha messo così in bacheca il suo 6° titolo.

    Caeleb Dressel (Usa), Nuoto: 2019 pieno di soddisfazioni per il 23enne nuotatore della Florida, tra stile libero, farfalla e staffette Dressel ha conquistato 6 medaglie d’oro e 2 d’argento ai mondiali di Gwangju.

    Ryoyu Kobayashi (Jpn), salto con gli sci: con la vittoria nel 2019 è stato il primo giapponese ha conquistare la Coppa del mondo di salto con gli sci alla quale ha aggiunto la tournee dei 4 trampolini (vincendo le 4 gare), la coppa del mondo di volo con gli sci ed un bronzo iridato.

    Marc Marquez (Esp), motociclismo: nel 2019 il fenomeno spagnolo ha nuovamente dominato conquistando il 4° mondiale consecutivo in MotoGp, il 6° nella classe regina e l’ottavo in totale, un campione infinito.

    Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2019 ha conquistato la 8° coppa del mondo di sci alpino consecutiva, ma non solo, ha conquistato anche un oro ed un argento ai mondiali e altre 2 coppe di specialità (slalom e gigante), si è ritirato a fine stagione.

    Rafael Nadal (Esp), Tennis: dopo un 2018 con qualche infortunio (ed il successo al Roland Garros), il campione spagnolo nel 2019 ha ottenuto 2 vittorie nei tornei del Grande Slam (Roland Garros e Us Open) e la ciliegina del successo in Coppa Davis con la sua Spagna.

     

    Miglior Sportiva 2019

    Mikaela Shiffrin (Usa), sci alpino: la 24enne americana non smette mai di stupire, nel 2019 ha portato a casa la 3° coppa del mondo consecutiva, 3 coppe di specialità, 2 ori ed un bronzo mondiale. E’ diventata l’atleta con più vittorie, tra maschile e femminile, in slalom.

    Megan Rapinoe (Usa), calcio: straordinaria protagonista del successo degli Usa al mondiale di Francia, ha anche ottenuto il The Best Fifa Women’s Player ed il Pallone d’Oro femminile.

    Annemiek Van Vlouten (Ned), Ciclismo: anno d’oro il 2019 per la ciclista olandese, oltre a due classiche come le “Strade Bianche” e la “Liegi” si è pure aggiudicata il Giro d’Italia e la maglia iridata.

    Sifan Hassan (Ned), atletica leggera: straordinaria la sua doppietta 1500 e 10000 ai mondiali di atletica di Doha, avrebbe potuto forse esser anche tripletta se non fosse stato che i 5000 erano in programma lo stesso giorno dei 1500.

    Simone Biles (Usa), ginnastica artistica: l’asso americano della ginnastica, è riuscita a migliorare il già straordinario bottino dei mondiali 2018, nella rassegna iridata del 2019 ha conquistato infatti ben 5 medaglie d’oro.

    Ashleigh Barty (Aus), tennis: la 23enne tennista australiana dopo gli Us Open del 2018, nel 2019 ha conquistato il Roland Garros, il primo posto nella classifica WTA e anche il successo nelle Finals.

     

    Miglior Squadra 2019 

    Nazionale Femminile Stati Uniti (Usa), calcio: dopo il successo di Canada 2015, la nazionale a stelle e strisce ha conquistato nuovamente il mondiale di calcio femminile trionfando a Francia 2019.

    Nazionale Sudafrica (Rsa), Rugby: contro i pronostici che davano All Blacks ed Inghilterra come favorite, gli Springboks hanno conquistato il mondiale di Rugby disputatosi in Giappone.

    Mercedes (Ger), automobilismo: nel 2019 i dominatori sono stati ancora una volta loro, 6° mondiale piloti e costruttori consecutivi, nell’era della Power Unit è sempre stato il team tedesco a trionfare.

    Lione femminile (Fra), calcio:  record su record, le ragazze della squadra francese sono entrate nella storia della Champions League con il 4° successo di fila, il 6° nelle ultime otto edizioni.

    Nazionale Spagna (Esp), basket: La nazionale iberica, guidata da Coach Scariolo, è tornata sul tetto del mondo, dopo il 2006, conquistando i mondiali di Basket nel torneo disputato in Cina.

    Toronto Raptors (Can), Basket: con il successo in finale per 4-2 contro i Golden State Warriors i Toronto Raptors sono entrati nella storia, sono stati infatti la prima franchigia canadese a conquistare il titolo NBA.

     

    Miglior Sportivo Italiano 2019

    Gregorio Paltrinieri, nuoto: cimentatosi anche nel nuoto di acque libere, il nuotatore azzurro ha disputato un gran mondiale di Gwangju con un oro (800 sl) e un bronzo (1500 sl) in vasca e un argento nella 5 km a squadre in acque libere.

    Filippo Tortu, atletica leggera: dopo il record italiano (9.99) nel 2018, il velocista italiano ha ottenuto un altro grande risultato nel 2019 riuscendo ad entrare nella finale dei 100m ai mondiali, chiudendo poi 7°.

    Dominik Windisch, biathlon: straordinaria ed indimenticabile la sua medaglia d’oro, conquistata con un ultimo poligono perfetto, nella 15km mass start dei mondiali di Ostersund 2019.

    Dominik Paris, sci alpino: 2019 straordinario per lo sciatore azzurro, oro in supergigante ai mondiali, coppetta di specialità, sempre di Super G, portata a casa e secondo in coppa di discesa libera.

    Matteo Berrettini, Tennis: Nel 2019 il talento del 23enne tennista italiano è esploso, in crescita slam dopo slam ha raggiunto la semifinale degli Us Open e come ciliegina sulla torta si è qualificato per le Finals di Londra.

    Lorenzo Dalla Porta, motociclismo: Nessun italiano era riuscito nell’impresa di vincere il titolo in Moto 3, il 22enne toscano ce l’ha fatta piegando conquistando il mondiale con 2 gare di anticipo.

     

    Miglior Sportiva Italiana 2019

    Federica Pellegrini, nuoto: la divina del nuoto non smette mai di stupire e a Gwangju, in quelli che dovrebbero essere gli ultimi mondiali della sua immensa carriera, ha conquistato l’oro nella sua specialità, i 200 stile libero.

    Dorothea Wierer, biathlon: Oro nella Mass Start di Ostersund ma sopratutto prima italiana a conquistare la Coppa del Mondo di Biathlon, successo arrivato dopo una lotta con la connazionale Vittozzi.

    Barbara Bonansea, calcio: Scudetto e Coppa Italia con la Juventus ma sopratutto la doppietta che ha steso l’Australia nel debutto delle azzurre nel mondiale di Francia 2019.

    Simona Quadarella, nuoto: il 2018 ci aveva mostrato già di che pasta fosse fatta, nel 2019 il suo talento è esploso tanto da arrivare a vincere un oro nei 1500 stile libero e un argento negli 800 stile libero ai mondiali in Corea del sud.

    Eleonora, Giorgi, atletica leggera: ha salvato la spedizione azzurra ai mondiali di atletica a Doha, il suo bronzo conquistato nella 50km di marcia è stata la dimostrazione di forza e di quella voglia di non mollare mai.

    Marta Bastianelli, ciclismo: nel 2019 si è portata a casa due classiche del nord come la ronde van Drenthe e, sopratutto, il Giro delle Fiandre.

  • Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2018

    Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2018

    Il 2018 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni dello sport, grandi successi, terribili sconfitte, ricordi dolci e amare delusioni, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadre che più hanno fatto emozionare nello sport nell’anno in corso.

    Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che vi proponiamo, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2019.

    Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.

    Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2018.

    Miglior Sportivo 2018

    Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes ha bissato il successo dello scorso anno e dopo una lotta contro Sebastian Vettel, ha messo in bacheca il suo 5° mondiale di Formula Uno.

    Antoine Griezmann (Fra), calcio: vittoria dell’Europa League con l’Atletico Madrid con doppietta in finale, campione del Mondo con la Francia segnando 4 gol di cui uno in finale, conquista della Supercoppa Europea con l’Atletico, un gran 2018 per il Petit Diable.

    Yuzuru Hanyu (Jpn), pattinaggio di figura: oltre ai vari record nei punteggi, nel 2018 l’asso giapponese ha conquistato l’oro olimpico bissando quello di Sochi 2014, doppietta che nel pattinaggio di figura non si verificava dal 1952.

    Marc Marquez (Esp), motociclismo: nel 2018 il fenomeno spagnolo ha nuovamente dominato conquistando il 3° mondiale consecutivo in MotoGp, il 5° nella classe regina, il 7° in totale.

    Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2018 ha conquistato la 7° coppa del mondo di sci alpino consecutiva, un record che sarà difficile da battere, ma non solo, ai giochi olimpici di Pyeongchang ha conquistato quel titolo che gli mancava, vincendo addirittura 2 medaglie d’oro.

    Novak Djokovic (Ser), Tennis: dopo un 2017 dove era stato limitato dagli infortuni, il campione serbo nel 2018 ha visto la propria rinascita con, tra l’altro, 2 successi nei tornei del Grande Slam: Wimbledon e Us Open.

     

    Miglior Sportiva 2018

    Michaela Shiffrin (Usa), sci alpino: la 23enne americana non smette mai di stupire, nel 2018 ha portato a casa la 2° coppa del mondo consecutiva, un oro olimpico e con il SuperG vinto a Lake Louise è diventata l’unica ad ottenere un successo in sei specialità diverse.

    Ester Ledecka (Cze), sci alpino/snowboard: alle olimpiadi invernali di Pyeongchang ha compiuto un’impresa storica nello sport, vincere l’oro in due discipline diverse: SuperG nello sci alpino e gigante parallelo nello Snowoard.

    Naomi Osaka (Jpn), tennis: nel 2018 ha conquistato il suo primo torneo del Grande Slam e lo ha fatto agli US Open battendo in finale Serena Williams.

    Tijana Bošković (Srb), pallavolo: se nel 2018 la Serbia ha conquistato l’oro ai mondiali di pallavolo, tanto merito va alla 21enne opposto che è stata anche eletta miglior giocatrice del torneo.

    Simone Biles (Usa), ginnastica artistica: l’asso americano della ginnastica, dopo gli ori olimpici a Rio 2016, nel 2018 ha conquistato 4 medaglie d’oro ai mondiali di Doha.

    Ada Hegerberg (Nor), calcio: l’attaccante norvegese nel 2018 ha conquistato, con il suo Lione, la 3° Champions consecutiva ed è stata la prima storica vincitrice del Pallone d’Oro in versione femminile.

     

    Miglior Squadra 2018 

    Nazionale Francia (Fra), calcio: dopo il successo casalingo del 1998, la Francia, guidata da Deschamps, vince il suo secondo mondiale di calcio battendo la Croazia nella finale di Russia 2018.

    Real Madrid (Esp), calcio: se già 2 Champions League di fila sembravano un’impresa, nel 2018 le merengues di Zidane hanno saputo far meglio mettendo in bacheca la terza Champions consecutiva.

    Mercedes (Ger), automobilismo: 5° mondiale piloti e costruttori consecutivi, nell’era della Power Unit è sempre stato il team tedesco a trionfare.

    Lione femminile (Fra), calcio: stesso discorso fatto per il Real Madrid, anche le ragazze della squadra francese sono entrate nella storia della Champions League con il 3° successo di fila, il 5° nelle ultime otto edizioni.

    Team Sky (Gbr), ciclismo: due grandi giri su tre conquistati (Giro con Froome e Tour con Thomas) oltre ad altri successi in gare a tappe, hanno reso il team britannico protagonista del 2018 ciclistico.

    Nazionale Irlanda (Eir), rugby: nel sei nazioni 2018 l’Irlanda è riuscita a conquistare il Grande Slam ovvero vincere tutte e 5 le gare del torneo.

     

    Miglior Sportivo Italiano 2018

    Francesco Bagnaia, motociclismo: 8 vittorie, 11 podi, un 2018 da sogno per “Pecco” che ha vinto il mondiale di Moto2 ed ha fatto il salto in MotoGp.

    Filippo Tortu, atletica leggera: che fosse un talento lo si sapeva ma nel 2018 il velocista azzurro è riuscito nell’impresa di battere il record di Pietro Mennea nei 100m ed esser il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi (9”99).

    Federico Pellegrino, sci nordico: il 2018 lo ha visto conquistare l’argento olimpico e la coppa del mondo di specialità nello sprint.

    Alessio Foconi, scherma: grande 2018 per lo schermidore azzurro che ai mondiali di Wuxi ha vinto l’oro nel fioretto individuale e nel fioretto a squadre.

    Simone Giannelli, pallavolo: prestazioni da veterano per il 22enne palleggiatore che nel 2018 ha disputato un gran mondiale con la maglia dell’Italia e ha vinto il mondiale per club con la sua Trentino, risultando miglior palleggiatore del torneo.

    Francesco Molinari, golf: nel 2018 è entrato nella storia del golf italiano come primo vincitore di un torneo Major, il prestigioso British Open. Ha anche recitato ruolo da protagonista nella squadra dell’Europa che ha vinto la Ryder Cup.

     

    Miglior Sportiva Italiana 2018

    Sofia Goggia, sci alpino: nel 2018 la sciatrice bergamasca ha vinto l’oro olimpico in discesa (prima volta per una azzurra) e la coppa del mondo di specialità, sempre in discesa libera.

    Arianna Fontana, short track: il tris di medaglie, un oro, un argento ed un bronzo, di Pyeongchang l’hanno fatta entrare nella storia dello sport italiano, facendole raggiungere quota 8 medaglie alle Olimpiadi invernali.

    Paola Egonu, pallavolo: con le sue schiacciate potenti e i suoi servizi micidiali, ha tenuto vivo il sogno iridato delle azzurre sino alla finale persa poi con la Serbia. Ha vinto il premio come miglior marcatore e come miglior opposto del mondiale 2018

    Simona Quadarella, nuoto: se nel 2017 si era rivelata nel mondo dello sport con il bronzo mondiale nei 1500 stile libero, nel 2018 è riuscita a vincere tre medaglie d’oro agli europei nei 400sl, 800sl e 1500 sl.

    Letizia Paternoster, ciclismo: la 19enne pistard azzurra nel 2018 ha saputo portarsi a casa due bronzi ai mondiali, un argento ed un bronzo agli europei ed un oro agli europei U23 .

    Tatiana Guderzo, ciclismo: l’esperta campionessa azzurra nel 2018 ha tenuto alto l’onore del ciclismo italiano conquistando il bronzo nella prova in linea ai mondiali di Innsbruck. Medaglia di bronzo mondiale anche in pista nell’inseguimento a squadre.

  • Il sogno d’oro dell’Italvolley femminile si spegne contro la Serbia

    Il sogno d’oro dell’Italvolley femminile si spegne contro la Serbia

    Il risveglio è stato amarissimo, quello delle ragazze dell’Italvolley al mondiale femminile in Giappone, è stato un lungo sogno dal dolce sapore dorato che però si è andato a spegnere proprio all’ultimo istante.

    Una sconfitta, quella di oggi contro la Serbia, ancor più amara perché arrivata dopo una lunga battaglia conclusasi al Tie-Break.

    L’Italvolley torna così a casa dal mondiale giapponese con una medaglia d’argento al collo e con uno score davvero positivo di 11 vittorie e solo due sconfitte, entrambe arrivate contro la Serbia, la prima indolore in Final Six, la seconda, ben più dolorosa, nella finale odierna.

    Una finale che ha visto le azzurre di Mazzanti partire con il piede giusto e vincere il primo set, anche grazie ad un servizio molto efficace, per 25-21.

    Nel secondo set le serbe hanno reagito, Boskovic ha iniziato ad aumentare i giri del proprio motore, le azzurre sono andate piuttosto in confusione in ricezione e così la nazionale di Terzic si è aggiudicata agevolmente il parziale per 25-14.

    Il terzo set ha viaggiato a lungo sul filo dell’equilibrio, la protagonista assoluta è stata Paola Egonu che ha tenuto a contatto l’Italvolley alla Serbia e poi nel finale di set ha trovato gli attacchi vincenti per chiudere sul 25-23 e portarsi sul 2-1.

    Il quarto set ha visto una partenza sprint della Serbia con il servizio di Mihajlovic che ha messo molto in difficoltà la ricezione dell’Italia, tanto da portare le serbe sul 8-2. Qualche errore di Boskovic, alcune belle giocate di Chirichella e della solita Egonu hanno riportato sotto le azzurre prima del nuovo strappo serbo che ha portato al 25-19 finale.

    La finale si è decisa così al Tie-Break.

    Il quinto set è stato decisamente equilibrato con la Serbia che ha avuto più volte il doppio vantaggio. Sul 13-12 per la Serbia, Sylla ha avuto l’occasione di schiacciare e conquistare la parità ma il suo attacco è stato salvato e dopo una serie di batti e ribatti sono state le serbe a prendersi il punto. Un errore di Sylla ha definitivamente consegnato il successo per 15-12 alla Serbia. Finisce così la Serbia è campione del mondo, l’Italvolley si sveglia dal sogno dell’oro ma porta a casa un prezioso e scintillante argento.

    SERBIA – ITALIA 2-3 (21-25, 25-14, 23-25, 25-19, 15-12)

    SERBIA: Boskovic 26, Mihajlovic 19, Veljkovic 10, Rasic 10, Ognjenovic 8, Busa 6, Popovic (L).

    Allenatore: Terzic.

    ITALIA: Egonu 33, Bosetti 14, Sylla 10, Danesi 9, Chirichella 3, Malinov 2, De Gennaro (L)

    Allenatore: Mazzanti.

     

  • Arianna Fontana colpisce ancora, è bronzo nei 1000 metri

    Arianna Fontana colpisce ancora, è bronzo nei 1000 metri

    Sempre lei, ancora lei, di nuovo lei, semplicemente Arianna Fontana.

    La campionessa azzurra di Short Track aggiunge un’altra medaglia alla sua collezione olimpica, a Pyeongchang dopo l’oro conquistato nei suoi adorati 500 metri e all’argento vinto con le compagne dalla staffetta, oggi Arianna è salita nuovamente sul podio, ottenendo un preziosissimo bronzo nella distanza dei 1000 metri.

    Se quelle dei 500 e della staffetta erano prevedibili, quella di oggi è stata una piacevolissima sorpresa in quanto i mille metri sono distanza in cui l’azzurra ha sempre fatto più fatica.

    Una medaglia che incastona ancora di più Arianna Fontana nel firmamento dello Short Track, se prima era la donna più medagliata alle olimpiadi nella disciplina, con il bronzo odierno ha toccato quota 8 nel suo bottino personale agganciando mostri sacri del calibro di Apolo Ohno e Viktor An.

    Veniamo al racconto della nuova impresa di Arianna Fontana.

    La giornata è iniziata con un batteria di quarti di finale vinta in maniera piuttosto agevole, nella semifinale l’italiana si è accontentata del secondo posto lasciando il primo alla canadese Kim Boutin.

    La finale sembrava davvero uno scoglio difficile da superare, c’era la già citata canadese Boutin, la possibile outsider olandese Schulting ed il duo coreano Choi Minjeong e Shim Sukhee. La partenza di Arianna è stata ottima però poi è scivolata indietro con la coppia canadese/olandese a gestire il primo posto e le coreane ad inseguire. Man mano che la gara entrava nel vivo anche Fontana provava a farsi spazio, prendendosi prima il 4° posto e poi, a circa due giri dalla fine cercando di infilare una delle due coreane per puntare al terzo.

    Al momento dell’attacco dell’azzurra le due coreane hanno provato a resistere ma Shim ha toccato Choi ed entrambe sono cadute finendo contro i materassi del bordo pista.

    A questo punto ormai le posizioni si erano decise, Schulting ha retto al tentativo di Boutin portando a casa il titolo mentre Fontana si è presa il terzo posto.

    Come quasi sempre accade nello Short Track si è dovuto attendere la conferma dei giudici, una penalità è arrivata ma è stata data alla coreana Shim, confermando così il risultato visto sulla linea d’arrivo permettendo ad Arianna Fontana di gioire ed entrare nella storia olimpica del suo sport.

  • Ancora un oro per l’Italia, Sofia Goggia prima in discesa

    Ancora un oro per l’Italia, Sofia Goggia prima in discesa

    Tutti la aspettavano, i risultati di slalom gigante e supergigante non erano stati quelli attesi, c’era un pizzico di delusione ma Sofia Goggia aveva ancora un asso nella propria manica e l’ha giocato al momento giusto andando a prendersi la medaglia d’oro nella discesa libera.

    Un successo che serve a far entrare la bergamasca nella storia olimpica dello sci italiano, nessuna donna infatti prima di lei era riuscita nell’impresa di vincere la discesa libera ai giochi, l’unico in passato a divenire campione olimpico in questa specialità era stato Zeno Colò alle Olimpiadi del 1952 ad Oslo.

    Sofia Goggia è partita probabilmente senza tirare troppo, nei primi rilevamenti cronometrici infatti ha fatto registrare un piccolo ritardo. Le sue traiettorie si sono fatte sempre più pulite, la velocità è cresciuta ed il cronometro ha iniziato a colorarsi con la tanto amata lucina verde. Le tanto temute “Goggiate” non si sono presentate, il resto della discesa è stato praticamente perfetto e così l’azzurra ha tagliato il traguardo con 63 centesimi di vantaggio su Tina Weirather, al momento al comando della gara.

    Sofia Goggia in azione nella discesa libera | Foto Twitter

    Il primo passo verso il trionfo Sofia lo aveva fatto, ora l’attesa era tutta per l’amica/rivale Lindsey Vonn, l’unica sulla carta a poter insidiare l’azzurra. L’americana è partita con il pettorale numero 7, Goggia aveva il 5, sin dall’inizio però si è intuito che non sarebbe stata pericolosa in quanto nel tratto iniziale, dove l’italiana non aveva brillato, non era stata in grado di guadagnare praticamente niente. Nella seconda parte poi il distacco è aumentato sino a toccare i 47 centesimi.

    Tutto finito e festa azzurra? No perché ogni grande impresa ha sempre bisogno di quel pizzico di suspence, ed in questo caso si è presentata sotto il nome di Ragnhild Mowinckel.

    La norvegese, già argento nella gara di slalom gigante, ha praticamente sempre mantenuto la scia di Sofia Goggia, è giunta all’ultimo intermedio con solo 4 centesimi di ritardo ma, per fortuna dell’atleta italiana, non è riuscita a recuperare anzi ha aggiunto qualcos’altro chiudendo seconda a soli 9 centesimi dalla vetta, facendo scivolare Lindsey Vonn al terzo posto.

    A quel punto, tirato un sospirone di sollievo, per Sofia Goggia è stato il momento di pensare sempre più concretamente a ciò che aveva fatto. Si è dovuto attendere l’ultima atleta e poi, quando il pettorale numero 39 ha tagliato il traguardo, è stato il momento di gioire e festeggiare questo storico oro olimpico conquistato sulle nevi di Pyeongchang 2018.

    Grazie al successo di Goggia il medagliere azzurro raggiunge la quota 9 medaglie, 3 d’oro, 2 d’argento e 4 di bronzo.

  • Pyeongchang 2018, le staffette azzurre volano a medaglia

    Pyeongchang 2018, le staffette azzurre volano a medaglia

    Giornata di gioia per le staffette azzurre a Pyeongchang, la squadra femminile dello Short Track ha conquistato uno strepitoso argento, in una gara davvero combattuta e con un finale pieno di colpi di scena, mentre la staffetta mista del Biathlon, con la tensione e l’attesa di un ricorso fatto dalla Germania, ha portato a casa il bronzo.

    Erano due medaglie che l’Italia si aspettava di conquistare ma che sono arrivate dopo due gare davvero piene di emozioni e colpi di scena.

    Partiamo dall’argento dello Short Track.

    Il quartetto azzurro, formato da Arianna Fontana, già oro nei 500m qui a Pyeongchang, Cecilia Maffei, Lucia Peretti e Martina Valcepina partiva, sulla carta, nettamente sfavorita nei confronti di Cina e Corea mentre con il Canada la sfida sembrava alla portata. La partenza ha visto le azzurre mettersi al comando ma poi, probabilmente per una tattica preparata, scivolare al quarto posto. I giri passavano uno dopo l’altro con le altre tre nazioni a scambiarsi i primi posti e l’Italia in attesa. A pochi giri dal termine durante un cambio l’atleta coreana è caduta, nella confusione il Canada è finito lontano e l’Italia, pur allargando la traiettoria, si è ritrovata terza. Sulla linea del traguardo è passata per prima la Corea del Sud, davanti alla Cina e con le azzurre terze. Come accade spesso nello Short Track però non bisogna mai dare niente per scontato sino a quando la giuria, dopo aver rivisto i vari replay, non certifica la classifica.

    Questa situazione si è verificata anche oggi e se il primo posto della Corea è stato confermato, Cina e Canada sono state squalificate permettendo così alle azzurre di vedere la loro medaglia di bronzo tramutarsi in argento. Gioia anche per l’Olanda che avendo vinto la Finale B, ha approfittato delle squalifiche per mettersi al collo il bronzo olimpico.

    Se lo Short Track ha proposto tante emozioni, il Biathlon non è stato da meno.

    Windisch esulta per il bronzo della staffetta mista del Biathlon | Foto Twitter

    La staffetta mista prevedeva prima le due ragazze e poi i due ragazzi, l’Italia ha schierato Vittozzi in prima frazione, Wierer in seconda, Hofer in terza e Windisch a chiudere.

    Una Vittozzi in ottima condizione sugli sci e precisa al poligono, ha permesso all’Italia di chiudere in testa la prima frazione. Wierer dopo un perfetto poligono a terra, ha avuto bisogno di tre ricariche in quello in piedi ed ha visto così la Germania, trascinata da Dahlmeier scappare via con oltre 20 secondi di vantaggio. Anche il terzo frazionista tedesco Lesser ha fatto ottimamente il suo compito ed il vantaggio su Hofer si è ampliato sino a 32 secondi ma sopratutto l’azzurro è stato agganciato da Francia e Norvegia in grande rimonta. L’ultima frazione vedeva in campo Peiffer per la Germania, Windisch per l’Italia, Svendsen per la Norvegia ma sopratutto Martin Fourcade per la Francia.

    Al primo poligono Peiffer ha avuto bisogno di una ricarica ed ha visto il proprio vantaggio, su uno scatenato Fourcade, ridursi, Svendsen e Windisch invece sono usciti praticamente insieme. All’ultimo poligono, la svolta decisiva, Fourcade ha piazzato un 5 su 5 e si è involato verso l’oro, Peiffer invece ha combinato un mezzo disastro al quale non è riuscito a rimediare nemmeno con le ricariche, dovendo quindi effettuare un giro di penalità. Svendsen ha colto al volo la chance e con una sola ricarica è uscito al secondo posto. Windisch ha dovuto utilizzare due ricariche ed è uscito proprio mentre Peiffer completava la sua penalità.

    Con l’oro in mano alla Francia e l’argento alla Norvegia, si è assistito ad una splendida volata che ha visto Windisch spuntarla e conquistare il bronzo olimpico.

    Tutto finito e festa sul podio? Assolutamente no perché la Germania ha fatto ricorso per la volata, considerata scorretta, dell’azzurro. Sono stati minuti lunghissimi ma alla fine il ricorso è stato respinto e l’Italia ha potuto godersi la sua medaglia di bronzo.

    Il medagliere azzurro a Pyeongchang sale ad 8 ed ora l’Italia ha dalla sua 2 medaglie d’oro, 2 d’argento e 4 di bronzo.

     

     

  • Michela Moioli con il suo Snowboard trionfa a Pyeongchang

    Michela Moioli con il suo Snowboard trionfa a Pyeongchang

    Una medaglia di quelle ampiamente pronosticate e previste alla vigilia, essere nettamente favoriti però non è sempre certezza di successo, basta vedere Mikaela Shiffrin finita fuori dal podio nello slalom speciale di cui è regina da anni, per questo motivo l’oro conquistato nello Snowboard Cross da Michela Maioli a Pyeongchang ha comunque un sapore dolcissimo.

    In uno sport così delicato, come è lo Snowboard Cross, niente è da considerarsi scontato, basta un minimo contatto per buttare al vento tutto in un attimo.

    Grazie alla vittoria della ventiduenne bergamasca il medagliere azzurro si arricchisce arrivando a quota sei: 2 medaglie d’oro, 1 d’argento e 3 di bronzo.

    La cavalcata di Michela Moioli è iniziata già nella prima mattinata di Pyeongchang, notte in Italia, quando si è conquistata il secondo posto nella fase di qualificazione alle spalle soltanto della ceca Eva Samkova. Nel quarto di finale Moioli ha vinto la sua run in estrema scioltezza senza correre mai il minimo rischio.

    In semifinale l’azzurra ha combattuto con Chloe Trespeuch ma sostanzialmente non ha mai rischiato di perdere la qualificazione alla big final in quanto, dopo aver sorpassato la rivale transalpina, ha allungato e, approfittando anche di una caduta alle sue spalle, ha potuto tagliare in testa il traguardo scortata dalle due francesi.

    Siamo giunti così alla finale, il parco delle avversarie era decisamente di alto livello, oltre alle già citate francesi Pereira de Sousa e Trespeuch, c’erano anche l’americana Jacobellis, la portacolori della Repubblica Ceca, e tra le favorite al titolo olimpico, Eva Samkova e la bulgara Jekova.

    La partenza ha visto Moioli infilarsi subito alle spalle di Jacobellis mantenendo un buon secondo posto. L’attacco in curva della Trespeuch ha relegato l’azzurra al terzo posto ma solo per pochissimo tempo in quanto Moioli ha preso una traiettoria veloce e si è sbarazzata della francese e, sul susseguente salto, pure dell’americana.

    Conquistato il primo posto Michela ha saputo anche procurarsi un piccolo vantaggio sulle rivali, ha guidato la sua tavola con estrema maestria e così, dopo l’ultimo salto, ha potuto gridare, sotto il sole di Pyeongchang, tutta la sua gioia per uno straordinario oro olimpico davanti alla giovane francese Pereira e alla ceca Samkova giunta in caduta sulla linea del traguardo.