Cassano vs Lippi: l’ultimo tackle. Il barese spera in Prandelli

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E’ un fiume in piena Antonio Cassano in una intervista rilasciata il giorno dopo il debutto sudafricano dell’Italia e messa da parte la diplomazia attacca direttamente il ct Marcello Lippi

“Sarei contento se l’Italia vincesse, ma non per Lippi. Le porte sono state aperte per tutti ma non per me. Può darsi che Lippi soffra la mia personalità. Spero che con Prandelli sia diverso…”. Non so se Lippi abbia mai detto che io sono uno che spacca il gruppo – dice ancora il barese -. Sicuramente lo pensa. Il ct ha detto che i giocatori devono essere pronti per la Nazionale a livello psico-tecnico e io a livello mentale faccio fatica. Ripeto, sarei contento se l’Italia vincesse ma non lo sarei per lui”.

Capitolo Matrimonio

“Carolina in questi tre anni mi ha cambiato la vita. Garrone mi deve fare un bel regalo – scherza Cassano -, magari il rinnovo. Sarà in prima fila al mio matrimonio e ci saranno anche Delneri e Conti”.

Palombo

“Palombo parte? Ma se andiamo in Champions come facciamo senza di lui? – si interroga il fuoriclasse di Bari Vecchia -. In questo periodo, comunque, si dicono tante cose ma solo il 5% sono vere. Angelo è importante, è il nostro leader, il nostro capitano, mi auguro che posa rimanere ma dovete chiedere a Gasparin. L’anno scorso all’Inter è andato via Ibrahimovic per una valanga di soldi ma nel caso di Palombo è difficile che arrivi uno più forte”.

Il mancato trasferimento in viola
“Non ci ho dormito la notte – ricorda -. Ho riflettuto su quanto la gente mi vuole bene, su quanto il presidente mi ha dato e ho ritenuto giusto rimanere. Mi sono detto: “Devo far bene qua e devo fare qualcosa di importante per questa maglia“. Ho ritenuto giusto rimettermi in gioco e ho avuto ragione io, ho fatto un ottimo finale di campionato”.

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