Cassano meglio di Pazzini, primo derby ai nerazzurri

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Cassano al top con la maglia dell'Inter | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

Alla sesta giornata di campionato la classifica marcatori dice: Cassano 4, Pazzini 3. I numeri dicono quindi che lo scambio estivo tra Inter e Milan sia stato fin qui favorevole ai nerazzurri. Sopratutto se consideriamo l’arco di tempo in cui i due sono andati a segno. Il milanista li ha realizzati tutti nei 90′ minuti del Dall’Ara, al suo debutto da titolare con la maglia rossonera. Il secondo invece li ha sapientemente smistati in queste sei incontri di Serie A. Tre dei quattro gol segnati da Fantantonio hanno portato a fine gara i tre punti per la squadra di Stramaccioni (Torino, Chievo, Fiorentina), e solo contro la Roma la sua marcatura si è rivelata inutile. A conti fatti quindi Cassano è due spanne sopra l’ex nerazzurro. Se poi aggiungiamo nell’analisi l’aspetto economico la situazione peggiora.

Sette milioni, a tanto ammonta il conguaglio della società di Via Turativersato nelle casse dell’Inter al momento dello scambio dei due. Una cifra inizialmente ritenuta eccessiva dai tifosi del Milan. Con il senno di poi non avevano tutti i torti. Rimane comunque il fatto che l’acquisto di Pazzini serviva come il pane ai rossoneri, dopo la cessione di Ibrahimovic e gli obiettivi di mercato irrealistici per le finanze del Diavolo. C’è poi anche l’attenuante della preparazione fisica. Da quanto dichiarato dallo stesso Tassotti nel post partita di Milan-Cagliari, Pazzini non avrebbe ancora raggiunto una forma fisica decente e che le partite sono per lui un allenamento fondamentale per arrivare quanto prima al top della forma. In ultima analisi c’è anche il sistema di gioco proposto dal Milan in queste settimane, che di certo non aiuta l’ex bomber della Sampdoria. E quando la squadra non gira, l’attaccante principe non segna, è automatica l’equazione Pazzini=flop.

Cassano al top con la maglia dell’Inter | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

Dall’altra parte è normale l’equazione Cassano=top. Perché l’Inter viene da due vittorie consecutive, Stramaccioni sembra aver trovato la quadra, il rapporto tra giocatore e allenatore pare ottimo e così via.

Bisogna anche ricordare però chi alla seconda giornata era pronto a bollare Cassano come acquisto insensato, mentre Pazzini il solito colpo di genio di Galliani. Questo poche minuti dopo la cocente sconfitta dell’Inter contro la Roma a San Siro e la prima vittoria in campionato del Milan al Dall’Ara di Bologna, proprio grazie alla tripletta del Pazzo. Fiumi di parole scritti, gente pronta a salire sul carro di Pazzini e abbandonare senza troppi patemi d’animo Cassano. Da quel 2 settembre è trascorso appena un mese. E fra sei giorni a San Siro c’è il derby.

Vedremo nuovamente rimescolarsi le carte oppure gli strepiti della vigilia saranno confermati dall’ennesimo tonfo del Milan in questo avvio di stagione? Ormai non ci stupiamo di nulla. Di certo c’è quello che al primo ottobre i media dipingono: Cassano super, Pazzini problema. Le stesse parole usate non meno di 30 giorni fa. Non vogliamo pensare all’eventualità di un Milan vincente domenica. E nemmeno pensare ad un’eventuale vittoria dei rossoneri grazie ad un gol di Pazzini. Troppi titoli da cambiare, troppa carta da buttare. Allegri rimane, Stramaccioni sulla graticola, Cassano flop, Pazzini super, Galliani idolo, Branca incapace. No, davvero troppo.

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