I paralleli tra il presente ed il passato non sempre sono appropriati anche perchè le circostanze mutano al trascorrere del tempo e, dunque, può risultare quantomeno forzato un accostamento tra momenti differenti: questo è vero anche nel mondo del calcio, e Fabio Capello attuale cittì della Russia non ha perso occasione per puntualizzarlo, evidenziando le differenze tra la sua Juventus di metà anni duemila e questa Juventus targata Antonio Conte, capace di far voltare pagina all’intero ambiente dopo gli anni difficili del post-Calciopoli. Per questo, Fabio Capello non può che mostrare il proprio apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dai bianconeri, “stanno facendo benissimo” anche se – secondo il mister friulano – “non hanno competitors“. Ciò significa che, secondo Capello, la sua formazione che conquistò due scudetti sul campo, aveva un quid in più perchè doveva fronteggiare un’agguerrita concorrenza, dal Milan all’Inter alla Roma, mentre nel caso attuale la Signora non sembra aver grandi rivali considerando che le altre squadre hanno lasciato andar via tutti i grandi giocatori e, dunque, hanno visto ridursi sensibilmente il proprio potenziale: “l’unica che sulla carta potrebbe dar fastidio alla Juventus potrebbe essere la Roma”.
A proposito della forza della Juventus di oggi, Capello sottolinea l’importanza di due elementi, che la dirigenza bianconera è stata abile a rilevare a parametro zero per poi valorizzare al meglio, fino a renderli due calciatori imprescindibili nei rispettivi ruoli: il primo, ovviamente, è Andrea Pirlo che la Juventus lo scorso anno ha strappato al Milan portandolo a nuova vita come perno del centrocampo “e che sarebbe capace di far la differenza nelle migliori squadre del mondo”, il secondo è, invece, Andrea Barzagli divenuto in poco tempo pilastro della retroguardia di Conte dopo anni non propriamente brillanti in Bundesliga.
Dopo la Juventus, però, Fabio Capello non si sottrae dal commentare alcune tematiche calde in casa Roma, ed, in particolare, legate a Daniele De Rossi. Il rapporto con fra il centrocampista ed il mister friulano è molto forte, considerando che fu lo stesso Capello a farlo esordire in serie A (nella stessa gara in cui esordì anche il giovane Alberto Aquilani, ndr) e, dunque, l’attuale cittì della Russia mostra ancora molto interesse per le sorti calcistiche di De Rossi, in particolare in un momento in cui sembra vivere un rapporto non esattamente idilliaco con il proprio tecnico Zdenek Zeman. Ma, secondo Capello, Zeman conosce molto bene il reale valore di De Rossi e, affinchè la situazione possa migliorare, il giocatore “dovrà sapersi adattare a certe idee del proprio allenatore”.
In passato Capello consigliò a Daniele De Rossi di non andar via dalla Roma per poter rivestire quel ruolo di “Capitan Futuro” che sembrava essergli stato cucito addosso, ma ad oggi il mister friulano pone maggiormente l’accento sulla serenità del giocatore perchè è essenziale che “sia felice nella squadra in cui gioca per trasmettere tale felicità ai compagni”.
Un concetto valido in generale, naturalmente, ma ancor di più per un elemento di grande valore come De Rossi, un giocatore “importante e che fa la differenza, un giocatore della Nazionale Italiana”.