La terza giornata del Campionato Primavera rivela tutta la fragilità del nuovo corso Milan targato come lo scorso anno da Aldo Dolcetti, sconfitto pesantemente in trasferta dai pari età del Bologna per 3-0 (secondo ko dopo il 2-0 subito al debutto contro il Cesena). Sempre nel Gruppo B si registra il terzo successo consecutivo dell’Inter, che si accontenta di uno striminzito 1-0 proprio contro i romagnoli, giustizieri dei cugini due settimane fa (gol vittoria al 21′ del primo tempo firmato da Belloni). Nel Girone A clamoroso quanto successo nel campo della Juventus Primavera, uscita pesantemente sconfitta per 5-0 dalla sfida contro il Cagliari, con l’attaccante rossoblu Michele Chelo autore di una tripletta da sogno. Nel Gruppo C invece Lazio e Roma passeggiano rispettivamente contro Ternana (5-1) e Crotone (2-0 fuori casa). Infine continua la cavalcata del Napoli, aiutato anche ieri da Roberto Insigne (doppietta per il fratello di Lorenzo) nel successo per 3-2 contro l’Ascoli. Tre punti che confermano il primato in vetta al girone da parte degli azzurri.
Che scoppole Giornata da dimenticare quindi per Milan e Juventus. Se da una parte lo 0-5 interno subito dai bianconeri di Marco Baroni può essere letto come una sconfitta senza precedenti nella storia della Vecchia Signora, dall’altra parte crediamo che chi si debba preoccupare maggiormente è in realtà il tifoso rossonero. Una Primavera, quella di Dolcetti, che fatica a trovare una propria identità, apparsa ieri pomeriggio vuota di spirito (specialmente nel primo tempo). Un twit emblematico della giovane punta rossonera Petagna (fra le altre cose uno dei più negativi a mio parere) a fine partita recitava così: “Per giocare a calcio ci vogliono le palle! Bisogna lavorare dai ragazzi”. Una frase che per quanto visto nei 90′ minuti contro il Bologna è assolutamente legittima, ma forse sarebbe dovuta essere pronunciata da mister Dolcetti. Da segnalare il debutto con la maglia della Primavera di Niang. Il francese non è mai riuscito ad incidere sull’andamento della partita ed è poi stato sostituito ad inizio ripresa da Spagnoli. Se a Milanello piangono, a Torino non sorridono. Ad onor di cronaca comunque lo 0-5 contro il Cagliari deve essere interpretato semplicemente come una giornata storta e sopratutto decisa da episodi quasi sempre sfavorevoli ai ragazzi di Marco Baroni. Nei primi venti minuti gli ospiti erano già sul 2-0, frutto di due penalty concessi dal direttore di gara alla squadra di Diego Lopez (ex difensore/capitano dei rossoblu), con il secondo che è costato a Branescu il cartellino rosso. L’inferiorità numerica della Juventus si è poi accentuata a fine primo tempo, quando Emmanuello ha dovuto abbandonare il rettangolo di gioco per un fallo di reazione giudicato da cartellino rosso. Uno stop che comunque non pregiudica la situazione di classifica dei bianconeri, già a quota 6 punti dopo due sole giornate.
Favola Insigne Continua il periodo magico di Roberto Insigne, il fratello più piccolo di Lorenzo. Se il Napoli di mister Saurini sta volando (a punteggio pieno dopo 3 giornate nel Girone C), il merito è sopratutto di Roberto, anche ieri protagonista assoluto del match degli azzurri, vinto non senza difficoltà contro l’Ascoli. Una doppietta che si aggiunge ai due gol segnati contro la Roma di De Rossi all’esordio, per un totale di quattro gol in 180′ minuti, così come l’attaccante della Lazio Antonio Rozzi. Sebbene sia presto per tirare conclusioni, l’inizio travolgente degli azzurri lascia immaginare un futuro roseo per lo stesso Insigne junior. Per un giovane come lui (ricordiamo che ha compiuto appena 18 anni nel mese di maggio) ciò che può fare la differenza, oltre ovviamente alla qualità, è la costanza con la quale sarà in grado di ripetere prestazioni come quella offerta ieri. Diventando il trascinatore della Primavera partenopea, automaticamente Roberto potrà coronare il proprio sogno di giocare nel San Paolo insieme al Magnifico.