La Juventus in virtù delle nuove intercettazioni, venute alla luce nel dibattimento del processo a Calciopoli in corso al Tribunale di Napoli, ha inviato un esposto alla Federcalcio nel quale chiede la revoca dello scudetto assegnato dall’allora commissario generale Guido Rossi all’Inter e il deferimento di tutti i soggetti protagonisti delle nuove intercettazioni.
Nell’esposto, preparato dall’avvocato Michele Briamonte e firmato dall’ex presidente bianconero Jean Claude Blanc, si chiede la non assegnazione dello scudetto proprio in virtù di un etica deficitaria comune a molte società partecipanti a quel campionato. Il comportamento comune fa cadere un dei principi cardine del parere dei tre saggi “assenza dei comportamenti poco limpidi”.
L’avvocato Briamonte ieri in Lega per la riunione straordinaria sui diritti tv si è detto fiducioso sulla revoca ma la Juve pretende anche il deferimento di tutti i soggetti coinvolti in quello che viene definito Calciopoli 2. Per il legale bianconero il numero di intercettazioni, i protagonisti e gli argomenti trattati pareggiano il malloppo indiziario del 2006 che portò la Juventus in B per responsabilità oggettiva e al deferimento dei suoi maggiori dirigenti e a tal proposito auspica lo stesso trattamento.
riportato:
• Calciopoli: i Della Valle pronti a intervenire
Anche i Della Valle stanno seguendo con interesse le vicende che riguardano il nuovo filone di Calciopoli, quello che vede coinvolta anche l´Inter di Moratti. Per il momento Diego e Andrea non hanno fatto nessun passo ufficiale (la società sta monitorando con molta attenzione la situazione), ma se nell´inchiesta dovessero venire fuori situazioni simili a quanto emerso nel primo filone, che ha portato la condanna della fiorentina, la società viola chiederà ai giudici lo stesso trattamento per i club coinvolti.
L’inter deve andare in serie B, altrimenti il calcio è una buffonata ed il prossimo campionato non lo guarda più nessuno !
Riportato:
L’ex commissario straordinario della Figc: «Devono smetterla di dire queste cose. Io non intervengo mai, ma c’è molta gente che farebbe meglio a tacere». Nessun commento sulla richiesta della Juventus. MILANO, 13 maggio – «Lo scudetto 2006 non l’ho assegnato io, devono smetterla di dire queste cose». Lo afferma all’ANSA il giurista Guido Rossi, commissario della Federcalcio al tempo delle revoca del titolo alla Juventus e dell’assegnazione all’Inter seguita ai fatti di “Calciopoli”. «Io non intervengo mai, ma c’è molta gente – aggiunge Rossi a margine di un dibattito all’Università Bocconi di Milano sulle prospettive della “class action” in Italia – che farebbe bene a tacere». Nessun commento sulla richiesta della Juventus di revocare l’assegnazione di quello scudetto all’Inter.
N.B.: Ma chi lo ha assegnato il titolo 2006 ( tra l’altro il campionato 2005/2006 non era oggetto di indagine e non era facente parte dell’aborto giuridico 2006, ma era il campionato 2004/2005, e quindi eventualmente il titolo 2005 da prendere in considerazione), Peppuzzo della cantina (Pppuzz dà cantin’)…….??????????.
sono un tifoso dell’inter ho 54 anni, per quanto mi riguarda la iuventus dovrebbe restituire ben 7 scudetti deufradati ai danni di inter e milan- LA CUPOLA DEL CALCIO E’SEMPRE STATA DI DOMINIO BIANCONERO E IL SIG. M… NE E’ STATO L’ULTIMO ANELLO DI UNA VERGOGNOSA DITTATURA …..Il povero GIACINTO semmai ha cercato di difendere l’INTER da innumerevoli ingiustizie e stranezze ARBITRALI SEMPRE PRO IUVE!….MI RITENGO COME TUTTI I TIFOSI E SPORTIVI INTERISTI NEGLI ULTIMI 28 ANNI FINO AL 2005 fortemente danneggiato sia come tifoso che come giocatore della schedina totocalcio…MI AUGURO CHE CI SIA VERAMENTE UN GIUSTO METRO DI VALUTAZIONE E CREDIBILITA’SENZA DIMENTICARE CHE IL Dott. MORATTI PER OLTRE 10 ANNI HA INVESTITO UN VERO PATRIMONIO ECONOMICO PURTROPPO VANIFICATO DALLE INNUMEREVOLI OSCURE MANOVRE BIANCONERE………DA SEMPRE TIFOSO MAURIZIO
ma tu adesso ti sei alzato interista di ****** vai a letto di nuovo
inter ladro moratti a creato calcipoli e basta tanto la verita viene a galla serie bbbbbbbbb
hai l’età giusta, caro maurizio di milano, per ricordare le 2 coppe campioni che l’inter ha rubato grazie a papà angelo moratti che corrompeva gli arbitri!!!!se fai finta di non sapere questa cosa, mi sembra abbastanza grave perchè oramai lo sanno tutti!!!sarei ben lieto di restituirne 10 di scudetti se la tua squadra di ladri restituisse quelle 2 coppe campioni pagate e non vinte sul campo!!!senza contare che in finale quest’anno siete arrivati perchè avete avuto una grandissima mano dagli arbitri (tranne con il CSKA Mosca, ma credo che sarebbe stato eliminato anche dal nostro Cittadella!!!!). Capisco l’affezione che hai verso facchetti e moratti, ma guarda che non sono (e non sono stati vista la prematura dipartita di uno dei 2) proprio quello che vogliono far apparire di essere. E l’Italia intera sta iniziando a vederlo e farsi una bellissima idea. Siete rimasti solo voi 3 milioni di interisti a difenderli contro un’intera nazione, proprio come capitò al signor M….!!!
con affetto, da sempre tifoso, Lux…
Riporto:
Giochiamo a fare gli investigatori,
Piaccia o non piaccia, c’è qualche telefonata appena appena rilevante fatta dall’Inter.
Piaccia o non piaccia, è violazione dell’articolo 1, con tutto quello che comporta secondo la procura federale la somma di violazioni ripetute.
Piaccia o non piaccia, per fortuna dell’Inter che Auricchio non ha letto la Gazzetta in quei giorni, o ha letto solo certe cose.
Questo blog ha già provato a pubblicare un resoconto breve sul sistema utilizzato nel 2006 per inguaiare la Juve. Che cosa sarebbe successo se Auricchio avesse avuto l’obiettivo e la voglia di valutare l’Inter, oltre che l’abbonamento alla Gazzetta? Per saperlo basta fare copia e incolla dal sito della Gazzetta dello Sport, ascoltare certe telefonate e aggiungere una spruzzatina di sentimento popolare per trovare solo quello che si cerca.
Partiamo da Novembre, precisamente dal 25/11/04. Facchetti e Mazzei parlano di Ivaldi e Pisacreta, che saranno i guardalinee della partita. Facchetti vuole mettere le preclusioni nel sorteggio per far uscire Collina. Facchetti insiste con Bergamo anche il giorno dopo. È la famosa telefonata “… metti dentro qualche… con Bertini abbiamo avuto problemi”. Telefonata analizzata molte volte per questioni di lana caprina, tipo chi dice cosa…Nel frattempo in un intercettazione del 27/11/04 Carraro si raccomanda con Bergamo “Che l’arbitro non aiuti la Juventus, per carità!” Dopo queste tre intercettazioni si arriva al derby d’Italia, che sarà arbitrato da Rodomonti.
28/11/04 INTER-JUVENTUS 2-2
Peccato che in edicola la Gazzetta dello Sport fosse esaurita quel giorno, sennò Auricchio avrebbe dovuto leggere che sul rigore del 2-0 Rodomonti non espelle il portiere quando stende Zalayeta che sta calciando a porta vuota. Nel secondo tempo l’Inter, ingiustamente ancora in undici, recupererà il risultato. Esilarante ma aderente al personaggio il fatto che Moratti si lamenti dell’arbitraggio, pur sapendo che a norma di regolamento doveva restare in dieci dopo meno di mezzora e prenderne 4… Che fortuna anche per Carraro ! Qualcuno poteva pensar male.
Una cosa va fatta notare, data l’insistenza nel volere Collina, commettendo violazioni dell’articolo 1.
Infatti, quando il 19/12/04 finalmente arriva il richiestissimo, si torna alla vittoria. Casuale per chiunque, ma Auricchio……. Peccato non ci sia neanche un po’ di sentimento popolare, perchè altrimenti bisognerebbe notare che questo Collina appena arriva… si vince. INTER-BRESCIA 1-0
Saltiamo al 23/12/04 per sentire Facchetti che dice a Bergamo “Moratti ha un regalino da darti” “Voglio aiutarvi a uscire da questa situazione”. Dopo un paio di giorni Moratti e Bergamo si sentono, “Incontriamoci, le devo fare una confidenza” Passa qualche giorno e Facchetti e Bergamo cenano assieme. È il 05/01/05 quando Facchetti cerca parcheggio mentre parla al telefono con Bergamo.
Il 6/01/05 LIVORNO-INTER 0-2 (Rosetti) Il sentimento popolare del Livorno protesta per i due rigori, e perfino la Gazzetta dice, “il gol dell’ 1-0 è viziato da un fallo di Vieri che travolge Giallombardo: non lo vede, ma gli impedisce qualsiasi iniziativa”. Che occasione per Auricchio! Dopo quelle tre chiamate e il giorno successivo una cena. Purtroppo la moglie aveva incartato la trota proprio con quella pagina, mannaggia.
Dopo la famosa partita con la Sampdoria,Facchetti e Bergamo si sentono “Quanto ho sofferto, vediamo di fare 10 risultati utili consecutivi”! “Ti mando Gemignani e Nicoletti” dice il designatore.
Moratti e Bergamo allora si chiamano. “Ti do Gabriele in Coppa Italia, perchè ci interessa”. “Andrò a trovarlo” risponde Moratti. È il 10/01/05
Il 12/01/05 si gioca la Coppa Italia: BOLOGNA-INTER 1-3, Bella vittoria. Stava bene l’arbitro prima della partita? Auricchio questa cosa sulla Gazzetta non la poteva leggere dato che era un segreto di Moratti e Bergamo. Poi si sa, la telefonata sarà sfuggita, non è che uno è un automa, o no ?
Il 17/01/05 telefonata tra Facchetti e Bergamo “Ti lascio le tessere e il materiale nella hall”.
23-gen-05 INTER-CHIEVO 1-1 (Paparesta) “Paparesta ha sbagliato a non punire una trattenuta di un difensore interista a un attaccante avversario. Al riguardo va precisato che ogni scorrettezza prolungata, tipo la trattenuta, deve essere punita nel punto nel quale si conclude (col calcio di rigore se si conclude in area).” Questo sarebbe scritto sulla Gazzetta quel giorno, ma forse Auricchio ha letto solo le parti dell’articolo che saltavano all’occhio. Tipo che forse Vieri non è in fuorigioco nel primo tempo. Capita che qualcosa sia più evidente quando si legge, o no? Il sentimento popolare del Chievo non è d’accordo.
Prima di Inter -Atalanta Facchetti e Bergamo discutono del arbitro per la partita successiva “Con Racalbuto ci ho litigato”
2/02/05 INTER-ATALANTA 1-0 Gli mandano proprio quello(Racalbuto). Per fortuna che qualcuno gli ha parlato, potrebbe pensare Auricchio, dato che l’Inter comincia ad inanellare i risultati utili che si auspicava Bergamo.
Il 6/2/05 indovina chi viene? Il desideratissimo Collina. PARMA-INTER 2-2. Non si vince? No, in compenso questa la moviola della Gazzetta, parola per parola.
“PARMA-INTER 2-2 (Collina: 1 espulso, 5 ammoniti) Due rigori dati, ne mancano altri due. In ordine cronologico: 1) al 5′ fallo di Coco su Gilardino, l’ arbitro concede la punizione dal limite ma l’ intervento era dentro l’ area. 2) Cannavaro tocca il pallone col braccio, posizione alta all’altezza della spalla: Collina non fischia, a noi sembra rigore. 3) Materazzi para di mano un tiro di Bresciano, l’arbitro si consulta con l’assistente, dà il rigore e mostra il rosso al nerazzurro che esce con compostezza: perfetto. 4) Nella ripresa Bonera abbraccia Cordoba: per Collina è rigore e secondo noi ha ragione. Vero che di falli così in area se ne vedono tanti, ma se sono falli vanno fischiati. Il problema casomai è quello di lasciarli correre. Mano volontaria di Martins in area del Parma: manca il giallo. Brutto intervento di Stankovic, entrato su Morfeo con gesto da arti marziali.”
È tornato Collina, il richiesto per antonomasia, che a detta della Gazzetta ne combina di tutti i colori a favore dell’Inter. Purtroppo si vede che il cane aveva mordicchiato il giornale di Auricchio che non può fare uno dei suoi famosi 2+2.
L’ 11/02/05 Facchetti e Pairetto “Hai messo in forma Trefoloni”? “Queste sono cose private tra noi”
13/02/05 INTER-ROMA 2-0 La Roma protesta tantissimo perché all’Inter è stato concesso di picchiare troppo. La Gazzetta che dice a riguardo? “Trefoloni buonista «grazia» Cordoba. Partita aggressiva, nervosa e piena di falli: dunque non facile da arbitrare. Trefoloni tutto sommato è promosso: azzecca le decisioni più delicate ma forse non il fallo da dove scaturisce la prima punizione vincente di Mihajlovic: Mexes non tocca il pallone ma nemmeno Adriano che cade. Interpretazione difficile. Vede bene invece quando non dà il rigore a Montella che, su assist di Totti, cade e protesta ma sbaglia: Cordoba lo anticipa nettamente. A fine gara poi, Trefoloni estrae il 2° giallo a Mexes per un fallo su Martins e qui è tutto giusto. Dalla punizione poi esce il secondo gol di Mihajlovic. Dove Trefoloni pecca è su alcune decisioni del primo tempo, quando non fischia un fallo di Cambiasso a Cassano al limite e poi ammonisce tardi, soprattutto Cordoba (perché l’ uruguaiano continuerà a picchiare) quando entra a «forbice» su Cassano.
Ha arbitrato bene insomma Trefoloni, a parte che il primo gol dell’Inter viene da una punizione che non c’è e Cordoba andava espulso. Bazzecole per chiunque tranne che per Auricchio che purtroppo si stava preparando per S Valentino e si è perso la giornata di campionato.
6/03/05 INTER-LECCE 2-1 Un’altra vittoria allunga la serie positiva che si augurava Bergamo. Moviola Gazzetta “INTER-LECCE 2-1 Rodomonti: 2 ammoniti. Fa discutere il rigore concesso all’Inter nel finale. Entrata di Angelo, a gamba alta, su Cruz: il leccese con la punta del piede probabilmente tocca la palla, però colpisce anche il costato dell’interista. Non ci pare un rigore inventato, generoso sì”.
Un rigore generoso ti fa vincere 2-1, capita.
Facchetti e De Santis si sentono il 24/03/05. Comincia la campagna elettorale per Juve-Inter? Bisognerebbe essere proprio delle malelingue per pensarla così. Ne parleremo poi nel caso in cui De Santis abbia arbitrato Juve Inter.
Ancora un po’ di chiamate tra Facchetti e Pairetto, qualche messaggio in segreteria. Pairetto ha bisogno di un favore il 12/04/05.
Intanto il 17/04/05 si gioca INTER-CAGLIARI 2-0 (Saccani).Moviola Gazzetta “INTER CAGLIARI 2 0 ( Saccani: 5 ammoniti). Era da annullare il 2 0 di Martins perché il nigeriano, in volata sulla fascia sinistra, spinge vistosamente Agostini che in vantaggio protegge il pallone” Pairetto avrà avuto il favore ? L’Inter sembra averlo avuto. A pensar male si fa peccato, avrà pensato Auricchio, sempre che non ci fosse lo sciopero degli edicolanti.
Mi voglio fermare al 20/04/05 JUVENTUS-INTER 0-1 e far notare, senza polemiche che l’arbitro sarà…………………rullo di tamburi: De Santis.
Quest’articolo serve a mostrare che con grande facilità si possono trarre conclusioni e legami tra telefonate, fatti e opinioni inquinate dal tifo. Questa cosa doveva essere presa in considerazione quattro anni fa, invece si procedette come dei trattori senza guardare in faccia nessuno (o forse guardando dritto negli occhi l’obiettivo). Adesso qualcuno se la sente di dire che per l’Inter l’analisi deve essere fatta in maniera diversa?
Chi scrive pensa che sarebbe assurdo mandare in serie B l’Inter dopo aver fatto analisi di questo tipo, ammesso che si proceda oggi a un giudizio e si scavalchi la vergognosa prescrizione. Chi scrive pensava la stessa cosa nel 2006, e ha dovuto vedere la Juventus in serie B esattamente per questo tipo di analisi.
Qualche Juventino pensa che la giustizia sia dire “Ci siamo sbagliati” e ammettere che tutti potevano essere incastrati nello stesso modo, dato che il malcostume era diffuso
Qualche Juventino più agguerrito vorrebbe che fosse applicato oggi lo stesso metro di giudizio, che manderebbe l’Inter (e chissà chi altro) in serie B.
Forse invece sarebbe giusto dire la verità: Si è fatto un gran pasticcio e adesso è difficile prendere una decisione, a meno che non si continui nella linea della disinformazione che ha sinceramente stufato chi ha un po’ di onestà intellettuale.
Riportato:
A spulciare attentamente le carte non si perde mai tempo e così salta fuori che i carabinieri di Roma per portare avanti l’indagine su Calciopoli hanno chiesto aiuto a un giornalista della Gazzetta dello Sport. Incredibile? Neanche un po’, tutto vero, tutto scritto nelle carte della Procura della Repubblica. Il giornalista in questione è Michele Galdi: segue sin dall’inizio l’indagine su Calciopoli perconto della Rosea e va a deporre a Roma il 22 maggio 2007 per spiegare
che rapporti avesse con il maggiore Auricchio, responsabile delle celebri intercettazioni del 2004-2005.
Leggendo si scopre che i due si sentivano spesso e che all’indagine in questione il giornalista ha contribuito in maniera attiva. Così almeno risulta leggendo il “verbale di assunzione di informazioni”, uno dei tanti prodotti a suo tempo per capire chi fosse la “talpa”, il responsabile della fuga di notizie che portò alla pubblicazione da parte de “L’Espresso” di due libri che contenevano pari pari i faldoni dell’inchiesta, compresi (ricordate?) i numeri di telefono di tutti gli indagati…
Il 22 maggio, quindi, i pm Giuseppe De Falco e Giancarlo Amato sentono per primo il maresciallo dei carabinieri Michele Di Laroni (nel pool di Auricchio), che chiarisce di aver conosciuto Galdi ai tempi dell’inchiesta della Procura di Roma sulle fideiussioni. Così Di Laroni: «Durante le indagini per la Procura di Napoli abbiamo utilizzato Galdi per chiedere informazioni sul calcio, soprattutto per cercare siti web che fossero utili per le indagini ma anche per informazioni in genere. Aveva contatti con il maggiore Auricchio e con me; i contatti erano sporadici, a volte a voce, a volte al telefono. I contatti sono avvenuti soprattutto all’inizio delle indagini, negli ultimimesi del 2004. Mi chiamava frequentemente per chiedermi notizie sulle indagini; io lo chiamavo per avere le notizie che mi interessavano». Ancora Di Laroni: “Cercavamo di comprendere le modalità del sorteggio arbitrale e io chiesi notizie al Galdi ed egli sulla casella istituzionale di posta del reparto mi inviò una mail che conteneva le norme in base alle quali i designatori avevano stabilito di fare i sorteggi. Io gli ho fatto per cortesia un ricorso avverso una sanzione per violazione del codice della strada». Cioè, lo ha aiutato per risolvere un problema relativo a una multa.
Di Galdi parla anche il maggiore Auricchio nel “verbale di assunzione di informazioni” che lo riguarda, riferito allo stesso 22 maggio 2007, dicendo che «era una fonte utile per le indagini sul mondo del calcio». Ancora Auriccchio:
«I contatti con Galdi sono iniziati dalla fine 2003. Siamo amici e io l’ho anche utilizzato per apprendere notizie investigative nell’ambito delle indagini sul calcio. Mi chiamava frequentemente per tenermi informato su tutti i fatti che conosceva. Lo faceva perché era gratificato dal collaborare con gli investigatori». Auricchio nel verbale parla anche di altri giornalisti, nessuno dei quali però “fonte utile per le indagini”. En passant, registriamo il suo parere sulla
pubblicazione del libro nero de L’Espresso, «opera – dice – della direzione del giornale che deve avere comperato
le informative da altro giornale».
Nello stesso giorno la Procura di Roma sente lo stesso Galdi, che riferisce di aver «fornito, durante le indagini per la Procura di Napoli, informazioni su rapporti fra giocatori, dirigenti ecc…». Galdi descrive così il suo apporto: «Ho avuto numerosi contatti telefonici con Di Laroni nell’epoca conclusiva dell’inchiesta (in verità il sottufficiale fa riferimento «all’inizio delle indagini» ndr), ciò perché cercavo di conoscere qualche notizia, anche sulle “fughe di notizie”. I contatti conAuricchio erano dello stesso tipo». Dopo aver sostenuto che «nella medesima ottica collaborativa » aveva mandato sulla casella istituzionale di posta del reparto una mail sui sorteggi arbitrali, perché
gli erano state chieste notizie al riguardo, riferisce sul punto del ricorso che «Di Laroni per cortesia l’aveva aiutato a fare avverso una sanzione per violazione al codice della strada». Sostiene infine che al gruppo Rcs era arrivato in forma anonima il verbale delle dichiarazioni di Paparesta, «mi pare la domenica successiva all’atto, comunque il giorno prima dell’uscita dell’articolo al riguardo». E poi: «Tempo dopo Auricchio e Di Laroni mi chiesero come avevo avuto il verbale e io glielo dissi e dopo ne diedi una copia a Di Laroni. Prima dell’avviso ex art. 415 bis non ho avuto altri atti d’indagine».
Così andavano le cose ai tempi del primo Calciopoli…
riportato:processo di Napoli ha praticamente concluso la sua fase iniziale, durante la quale abbiamo sentito, quasi tutti i teste dell’accusa (per onore di cronaca manca l’allenatore Roberto Mancini e alcuni teste, se si presenteranno, delle parti civili), dopo di che inizierà il valzer dei teste della difesa. Abbiamo ritenuto opportuno quindi ascoltare, il deus ex-machina del collegio difensivo dell’ex Direttore Generale della Juventus Luciano Moggi, il Dott. Penta, consulente sportivo della difesa di Luciano Moggi che viene da tanti indicato come futuro dirigente della Vecchia Signora, in qualità di responsabile della comunicazione.D. Come esperto di Comunicazione oltre che di Marketing, quanto ha pesato secondo lei l’effetto mediatico su questa storia
P. ”Direi che è stata basata soprattutto su quello. Negli ultimi anni, i processi mediatici influiscono dove, non essendoci le prove, si cerca di coinvolgere emotivamente le persone attraverso i media che tengono la parte dell’accusa, condizionando le menti con gli indizi, che ricordiamolo non sono prove ma ipotesi investigative”D. Il processo di Napoli era iniziato sotto una luce funesta sembrava che avessero in mano la verità. Ma fin da subito si è capito che qualcosa non quadrava.
P. ”Pensi che Nucini, l’arbitro spia utilizzato dal Presidente dell’Inter disse di aver ricevuto una sim nel presunto incontro segreto con Moggi a Torino.. Bene, di segreto non c’era nulla perché l’Hotel Concorde, luogo dell’incontro, era la sede del ritiro di tutte le partite casalinghe della Juventus, oltre ad essere utilizzato dagli arbitri quando giocava il Torino in casa, e la presunta scheda, disse di averla gettata dal finestrino della sua auto mentre tornava a casa..queste erano alcune delle prove che non quadravano”D. Nel 2006, molti domandavano a Moggi di scusarsi con il mondo del calcio per quanto aveva fatto. Dopo quanto abbiamo assistito a Napoli, crede che sia arrivato il momento per altri di chiedere scusa a lui e a tutti gli sportivi che hanno subito calciopoli?
P. “Direi che quello che ci è stato raccontato non è proprio la verità, ritengo a mio modesto parere che è ora di fare chiarezza su tutto, poi ci saranno i tempi delle scuse e delle responsabilità”D. Ad oggi sono stati ascoltati tutti i testi dell’accusa, che idea si è fatto fino ad ora, e quali testi lei ad oggi ritiene importanti ai fini del lavoro della difesa?P.” Certamente i due Notai che assistevano ai sorteggi, che verranno sentiti nelle udienze di giugno, saranno determinanti per confermare che i sorteggi erano regolari; dei testi dell’accusa mi rimase impresso Armando Carbone, noto alle cronache per essere stato uno degli artefici del calcio scommesse del 1980, quando il giudice gli chiese che lavoro faceva, lui rispose che comprava gli arbitri e aggiustava le partite”D. Tra questi testi hanno deposto il colonello Auricchio e il maresciallo Di Laroni, che hanno mostrato evidenti falle nelle indagini condotte all’epoca.P. Direi che più che falle sono voragini. Il col. Auricchio disse chiaramente, sotto giuramento, che l’obbiettivo dell’indagine ad un certo punto era Moggi, Giraudo e la Juventus. Ci sarebbe da parlare un anno di quello che è stato fatto, di sicuro la notizia di oggi, che il m.llo Di Laroni facesse i ricorsi delle multe ad un giornalista è una cosa vergognosa e secondo me da inchiesta, queste sono le cose che succedevano in quel periodo”D. Dopo mesi di lavoro finalmente sono venute fuori le telefonate che Bergamo e Pairetto hanno denunciato da parte di tanti altri club e soprattutto di alcuni importanti dirigenti: tra questi la madre di tutte le telefonate, Facchetti-Bergamo P. ”Io non parlerei di madri, padri o zie, è chiaro che sono telefonate rilevanti, sia ai fini processuali-come ampiamente sottolineato dal giudice- che a livello di giustizia sportiva..Come ho già detto varie volte, il nostro lavoro è quello di fare luce e chiarezza su un procedimento che sino ad oggi si è dimostrato unidirezionale”D. Siete in attesa dei cd contenenti le telefonate di Pairetto e pare i famosi brogliacci delle indagini, li avete recuperati, e cosa vi aspettate di trovarvi dentro?P. Il 18 l’ing. Porta sarà a Napoli per ritirare il materiale, non sappiamo ancora cosa ci sia dentro, ma sicuramente alcune telefonate mancanti che sappiamo esserci, ma stiamo lavorando, e contiamo di chiedere l’acquisizione di altre 50 telefonate interessanti”D. In una recente trasmissione Matrix lei, Moggi e Prioreschi avete avuto modo di dire la vostra, ma come abbiamo notato tutti, ci sono persone come Liguori che continuano a fare disinformazione e non dicono la veritàP. “Non abbiamo avuto modo di dire la nostra, purtroppo, ma la diremo presto. La disinformazione regna sovrana, oramai quello che dicono i media è la Bibbia. Liguori ahimè è ignorante in materia, non si è documentato, riporta quello che ha letto sui giornali. Un altro “travagliato”; per fortuna la gente non si lascia incantare da certi personaggi , che al posto di informare, disinformano, fosse per loro e qualche altro, basterebbero i PM, non ci sarebbe bisogno di fare i processi, cosa che invece, bontà loro, in democrazia succede.. Quando non si hanno argomenti la si butta in caciara innervosendo gli “avversari” e non facendo capire nulla ai telespettatori..”D. Tanti parlano delle famose sim svizzere, che non possono essere intercettate, e gente come lo stesso Liguori, reputano la pistola fumante a disposizione dell’accusa in quanto anche senza intercettazioni sarebbero la prova dell’esistenza della Cupola, anche se lei ha dimostrato come una telefonata tra Moggi e Bergamo venisse da una sim svizzera.
P. “Vede, Liguori non sapeva questa cosa, come non la sapevano in molti.. Le sim svizzere possono essere intercettate come tutte le altre sim estere, ma come è emerso nella telefonata, Moggi non dice a Bergamo “mandami quell’arbitro lì che mi deve far vincere”, c’è ancora un sorteggio da fare, e il sorteggio era regolare”D. Come giudica gli organi di informazione, che hanno dimostrato interesse su questo processo con enorme ritardo? Secondo lei, perché per tanto tempo ci si è “dimenticati” di questo processo?P.” Purtroppo in Italia si è passati dal garantismo degli anni 70/80 al giustizialismo degli ultimi anni, alla Torquemada per intenderci, dove bastava non mangiare il maiale per essere considerati degli infedeli e torturati alla ruota per poi essere bruciati..Detto questo, diciamo che essendo un inchiesta basata su intercettazioni e su tabellini di giornali, sarebbe stata sicuramente archiviata, con la fuga, che a me tanto fuga non sembra, di notizie, si creò uno tsunami mediatico che portò ai processi sportivi e a tutto quello che è successo. Ora è evidente che la realtà che stiamo vivendo non può più essere occultata dai media, è interesse di tutti i cittadini capire come funziona la giustizia e chi svolge le indagini”D. Molti continuano a considerare le Sim svizzere l’aspetto cruciale dell’intera vicenda. Una volta per tutte, quelle Sim erano intercettabili? Per intercettarle, serviva una rogatoria?P.” Il fatto evidente è che le sim svizzere come quelle di altri paesi esteri sono certamente intercettabili, ma dopo aver sentito il contenuto della famosa grigliata fatta da Bergamo dal telefono di casa sulla scheda svizzera di Moggi, forse fa più effetto far pensare che non erano intercettabili; penso che la rogatoria non serva quando il traffico viene effettuato sul territorio, ragion di più per intercettarle, ma il mio pensiero su questo l’ho appena espresso”D. Sempre in relazione alle Sim svizzere, sembrano esserci strane ed evidenti incongruenze tra le celle che venivano “agganciate” e gli effettivi spostamenti delle persone accusate di esserne in possesso. Qualcuno suppone addirittura che quelle schede fossero in realtà utilizzate da pedinatori sulle tracce degli stessi arbitri. Lei che idea si è fatto a tale proposito?P.”Penso che tutta la storia delle schede svizzere sia una bufala, basta ascoltare un migliaio di telefonate per capire che il sorteggio era regolare, che Moggi temeva di essere spiato dalla Telecom, che Montezemolo faceva fuori Giraudo e Moggi alla fine dell’anno e portava Baldini alla Juve, che Baldini un anno e due mesi prima annuncia il ribaltone perché vive per quello prima di essere sentito ufficialmente dai carabinieri, che Manfredi Martino era del Milan come la Fazi, che Trefoloni Puglisi e Copelli idem, che Collina voleva incontrare Galliani di nascosto al ristorante di Meani, che Paparesta chiedeva a Galliani di interessarsi della sua azienda presso Letta per un piacere personale, che Bergamo faceva di testa sua con Pairetto, che Collina non refertava come Paparesta chi entrava e urlava nello spogliatoio a fine gara, che Meani passava 10 ore al giorno al telefono con arbitri e assistenti per convincerli degli errori projuve, che De Santis rideva come un pazzo perché con il suo arbitraggio in Juve-Inter 0-1 fece entrare in silenzio stampa la Juventus, che chi perdeva urlava al complotto e chi vinceva era contento ecc.. Non credo ai pedinatori con le schede, ma ai pedinatori ed intercettatori si”D. Cosa emergerà nei prossimi mesi in relazione alle intercettazioni inedite?P.” Che era un mondo dove tutti pensavano ai propri interessi, e attenti a non farsi fregare , come ancora oggi succede nel mondo del calcio e non solo..
D. Può anticiparci qualcosa riguardo ai testi che la difesa chiamerà in aula? E su quali di questi ritenete di poter trarre informazioni importanti per la vostra causa?P.” Gli avvocati Trofino e Prioreschi stanno valutando chi saranno i 50 testi da sentire come difesa Moggi , ma sicuramente Tavaroli, Moratti e Baldini saranno i primi”D. Ritiene che alla conclusione del processo penale si possa intervenire per riottenere gli Scudetti tolti e come si potrebbe fare? E cosa riterrete ancora di poter ottenere dopo questo processo?P. “Penso che lo scudetto lo revocheranno di certo, subito dopo, sicuramente la Juventus farà un ricorso per la riassegnazione, quello del 2004-05 credo che rimarrà senza padrone, chi riteneva e continua ancora oggi a ritenere sia stato il più grave scandalo del calcio mondiale è in pieno delirio, oltre ad essere fazioso, prima del processo sportivo fù dichiarato che erano successi fatti gravissimi e questo ha influito sui giudici. Vi fù invece un fatto anomalo, e cioè concentrare il potere nelle mani di una persona che tra l’altro ha assegnato uno scudetto a tavolino che invece era stato vinto sul campo meritatamente”D. Nelle ultime settimane l’interesse si è rivolto in modo particolare, ad alcune telefonate di Facchetti, suscitando il polverone e l’indignazione di tutti, lo stesso figlio ha avuto dichiarazioni forti rispetto all’eventuale “tarocca mento” di una telefonata, consegnando poi ai pm un memoriale, riterrete opportuno chiamarlo a testimoniare ed eventualmente avete ancora altre intercettazioni che possano essere ritenute rilevanti?P.” Io nella vita ho sempre lavorato e non ho mai fatto né il figlio né il nipote , detto questo, in quel memoriale non c’è niente di nuovo se non che Moratti rappresentato dall’avvocato Nicoletti firmò i diritti televisivi per SKY insieme a Giraudo e Galliani nello studio dell’Avvocato Cantamessa, e Facchetti che lavorava per mettere insieme la cordata da opporre al Milan e alla Juventus, quando seppe che il suo lavoro era stato vanificato da quell’accordo vi lascio immaginare quale fù la sua reazione..”D. Si voleva dimettere?
P.” Non chiedetelo a me, altri lo sanno..D. Ma perché l’arbitro Nucini si rivolse a Facchetti?
Fabio Monti scrisse un articolo sul Corsera chiedendo come mai l’arbitro Nucini che non veniva mai utilizzato perchè scarso, non veniva dismesso, ho fatto uno studio su questo, quello che è emerso è imbarazzante, e dato che sapeva che sarebbe stato dismesso iniziò a guardarsi intorno per trovare un lavoro dato che il suo l’aveva lasciato per fare l’arbitro, oltretutto sotto giuramento ha dichiarato che veniva vessato dai designatori, è invece emerso l’esatto contrario dalle telefonate ”
D. Il giornalista Bruno Bartolozzi durante un Controcampo difendeva a spada tratta il compianto Presidente dell’Inter, arrivando al punto da far abbandonare lo studio a Mughini, a Matrix invece non ha detto quasi nullaP.”Non era ancora a conoscenza di quello che pensava di lui il Presidente dell’Inter, una volta appreso il contenuto del memoriale, forse ha cambiato idea, tuttavia ritengo che anche lui non fosse a conoscenza di tante cose, e di molte altre che usciranno”D. Ritornando al lavoro di ascolto delle telefonate abbiamo già detto che mancano ancora molte delle 190.000 intercettazioni, può anticiparci i nomi di persone che usano più frequentemente il telefono?P.” Diciamo che oltre l’ex Dir.della Juventus ci sono la Fazi Meani e Bergamo che sono costantemente al telefono, poi arriva Mazzini che è uno spasso ascoltarlo”D. A proposito di griglie e arbitri nelle teorie dell’accusa si parla molto dei favori arbitrali e di come arbitri della presunta cupola siano non solo a favore della stessa ma godano di una certa immunità. Sappiamo però che voi avete invece verificato e confutato con dati certi la teoria esattamente contraria.
P.” Le verifiche ed i riscontri effettuati danno un esito totalmente opposto, cioè che la Juventus faceva meno punti con gli arbitri asseritamente “amici” che con gli altri, ma c’è uno studio che stiamo verificando, dopo le dichiarazioni di Ancellotti che stimo molto come allenatore, che in qualche modo si sentiva defraudato, sembra invece che gli arbitri della così detta cupola fossero dalla sua, visto che non ha mai perso una partita con i loro arbitraggi, ma ha sempre vinto fuori casa ad eccezione della gara pareggiata a Torino 0-0. Basta pensare che l’arbitro De Santis ha arbitrato il Milan nel derby con l’Inter ed ha vinto 1-0, a Firenze 2-1, Racalbuto a Reggio C. con il Milan vincente 1-0, Pieri a Parma ed ha vinto 2-1..mi fermo se nò gli avvocati ..”D. Ancora ieri sono uscite dichiarazioni di Guido Rossi in relazione alle sentenze di calcioopli può commentarle?
P.” Penso che siano deliranti, fuori dalla realtà, mi sembra di vedere “4000” dove uno sparisce per 10 anni dalla Terra e non sa cosa è successo..Il Prof.Sandulli disse che fù una forzatura di Rossi Guido ad assegnare lo scudetto all’inter, e cosa volevamo aspettarci da un tifoso che è stato anche membro del CdA dei nerazzurri? Le sue dichiarazioni le ricordo ancora, “sono successi fatti gravissimi” il giorno stesso del processo sportivo, e ora vuole farci tacere? Per il bene di tutti, anche dei tifosi dell’Inter, deve essere fatta chiarezza, e se l’inter come altri hanno fatto le stesse cose di quelli squalificati è giusto che paghino. Altrimenti non fiinirà più..D. A suo parere, che differenza c’è tra Moggi che provava ad indovinare, peraltro non riuscendoci, una griglia al telefono con il designatore, e Facchetti che chiedeva di formare una griglia ad hoc, così da vedersi assegnato l’arbitro preferito?P.Quello che posso dire è che Facchetti tutelava la sua società, e Moggi faceva altrettanto, i designatori andavano per la loro strada facendo credere, a tutti quelli che chiamavano, di assecondarli”D. Ritiene ci siano dei responsabili alla Juventus per come è stata condotta la strategia difensiva al processo sportivo?P.”Direi di si, Blanc e Cobolli con l’avvocato Zaccone, verranno ricordati per essere quelli che hanno mandato in B la Juventus, ma lo dissi a loro direttamente all’assemblea degli azionisti del 2006, ma Blanc mi rise in faccia..”D. Oltre ai responsabili già citati, pensa ci siano altri responsabili all’interno della società, della situazione drammatica vissuta negli tempi dalla Juventus?P.”ritengo che le responsabilità siano equamente suddivise, e come azionista,direi che è giunta l’ora di dare una svolta a livello tecnico e manageriale”D. Crede che con l’ingresso di Andrea Agnelli, la Juventus cambierà linea radicalmente riguardo Calciopoli?P. “Credo che Andrea Agnelli in questo momento sia la migliore soluzione per quanto riguarda la Presidenza della società, per le sue capacità e la sua fede, e come suo padre, il Dott.Umberto che non viene mai ricordato abbastanza, saprà scegliere bene i propri uomini, lo dico anche in qualità di azionista, sul discorso calciopoli anche lui vorrà fare chiarezza e penso che qualcosa cambierà”