A meno di nuovi e clamorosi rinvii quest’oggi dalle stanze del Tribunale di Napoli ci sarà il verdetto di primo grado al Processo a Calciopoli. Una sentenza che potrebbe stravolgere ulteriormente le gerarchie del nostro campionato riabilitando chi da ormai cinque è messo alla gogna e individuato come il male assoluto del nostro calcio. Il castello accusatorio nel corso di questo lungo dibattimento è stato minato dalle incertezze delle deposizione di chi secondo l’accusa doveva esser il testimone cardine ma non ha fatto desistere i pm che nella loro arringa hanno chiesto per Moggi e Co l’associazione a delinquere oltre che la frode sportiva. Le indiscrezioni che si susseguono in questi giorni parlano di una parziale riabilitazione degli accusati con il proscioglimento dalla grave accusa di associazione a delinquere facendo però restare il capo d’accusa di frode sportiva. In molti altri invece sono fiduciosi e ipotizzano un assoluzione con formula piena per la mancanza di prove certe. E’ da poco finita l’arringa dell’avvocato Trofino che ha ovviamente parlato delle conferme di spionaggio da parte dell’Inter ai danni della Juventus confermate nei giorni scorsi da una testimone nel corso del processo a MIlano. Il legale di Moggi ha poi letto nuove intercettazione che dimostrano il filo antiJuve di Carraro e le pressioni dell’allora presidente della Lega Calcio e dell’attuale, Abete per salvare la Fiorentina. Ancora poche ore dunque e vedremo se come è capitato spesso in questi anni il mostro sbattuto in prima pagina è venuto poi assolto.