Luciano Moggi galvanizzato dalle parole di Roberto Mancini a fine udienza ha chiesto la parole per rilasciare dichiarazioni spontanee e dar vita dunque al contrattacco a chi lo accusa di esser a capo di una cupola. I bersagli dei suoi strali sono Carlo Ancelotti e Leornado Meani, contestando la posizione di questโultimo che da addetto allโarbitro non figurava nel quadro dirigenziale rossonero โIn realtร lโaddetto allโarbitro fa parte della struttura societariaโ.
Moggi poi si sofferma su tre partite del Milan con Ancelotti allenatore, Parma-Milan, Reggina-Milan e Atalanta-Milan โ arbitrate rispettivamente da Pieri, Racalbuto e Bertini โ in cui, stando alle moviole dellโepoca, ci furono episodi controversi giudicati in senso favorevole ai rossoneri. โSe รจ vero โ ha sottolineato Moggi โ come si dice questi arbitri facevano parte della cupola, avrebbero dovuto decidere diversamente. Sentendo queste cose, probabilmente i defraudati siamo stati noiโ.
Il tu di De Santis? โLui darebbe del tu anche al Presidente della Rapubblicaโ โ e continua โ โPer regolamento alla fine delle gare io potevo parlare tutto il tempo che volevo con lโarbitro. E in ogni caso non lโho mai chiamato De Santis che, per dirla tutta, non mi stava neanche tanto simpaticoโ.