“Le intercettazioni lasciano un po’ di meraviglia e danno ragione a chi a suo tempo riteneva che, oltre alla Juve e le altre società poi condannate, ci fosse il coinvolgimento di altri soggetti. Per la giustizia sportiva – ha detto – valgono le vecchie regole e quindi la prescrizione è tassativa. C’è però un grande problema, almeno per come sono fatto io, che tocca l’immagine del calcio, e questa cosa spesso è più grave di un eventuale processo e condanna”.
Riccardo Garrone entra in tackle sull’Inter e Calciopoli rivalutando la posizione della Juventus e di Luciano Moggi che quattro anni addietro furono additati come gli unici colpevoli del complotto messo in atto a sfavorire le avversarie nella lotta scudetto. Il presidente della Samp pur facendo una netta distinzione su giustizia sportiva e ordinaria tiene a precisare che la moralità e la pulizia in senso lato son un altra cosa e valgono di più che una sentenza (chiaro riferimento all’Inter e allo slogan noi vinciamo senza rubare).
E alla domanda bisognerebbe quindi togliere lo scudetto all’Inter? Garrone non si è sbilanciato in questo senso: “Non vorrei esprimere una opinione, ricordo che quando fu assegnato quello scudetto ci furono tanti amici interisti che furono scandalizzati”.
Sul momento della Samp “Ci mancano almeno cinque punti a causa di errori arbitrali macroscopici. Con questi punti saremmo già in Champions”. E la frecciatina a Zamparini ” da quanto dice vincerà la Champions. Siamo diversi come carattere. Noi preferiamo ragionare partita dopo partita, credo che comunque ci meritiamo questo momento”