Non solo il derby, a far crescere la tensione in casa Inter ci si mette una settimana complicata per Massimo Moratti e i dirigenti nerazzurri. Si parte oggi con Branca e Ghelfi ascoltati oggi per lo spinoso caso Pandev, nato in seguito ad un esposto del presidente della Lazio Lotito e riguarda la trattativa per il passaggio del macedone in nerazzurro. Per il presidente laziale l’accordo avvenne quando il giocatore era ancora sotto vincoli contrattuali con il club capitolino, toccherà a Branca e Ghelfi dimostrare il contrario.
La seconda sarà domani e riguarderà la richiesta di danni presentata da Vieri per i pedinamenti e le intercettazioni da parte di Telecom. L’udienza non dovrebbe aver nuovi testimoni ma c’è fermento su un presunto nuovo esposto presentato dai legali dell’ex attaccante arricchito con delle prove.
Giovedì a soli due giorni dal derby toccherà al patron Moratti. Sarà Palazzi a recarsi nell’uffici nerazzurri e ascoltare il presidente in merito all’esposto presentato dal presidente della Juventus Andrea Agnelli chiedendo la revoca dello scudetto del 2006 alla luce del nuovo filone dell’inchiesta.
Cari interisti(si fa per dire)andatevi a rileggere la storia del calcio dall’inzio della vostra fondazione,la storia del calcio vera,alla fine vi accorgerete che la vostra società e dal 1910,primo pezzo di cartone che intrallazza,e si cuce addosso pezzi di cartone senza valore.Mi raccomando per leggere prendete in libreria ,la vera storia del calcio.
IO DA INTERISTA RISPETTO CMQ LA STORIA DELLA TUA JUVE CHE PERO’HA PURTROPPO PER TE DALLA PRIMA RETROCESSIONE IN B NEL 1913(evitata grazie alla magnanimità del presidente dell’Inter d’epoca che vi ripesco’)uNA STORIA POCO EDIFICANTE INFATTI PERDETE TIFOSI TRA LE NUOVE GENERAZIONI(siete al 4’posto dietro INTER, Milan e Roma)Ciao Ciao…aspetta juventino il regalino che farà moratti a palazzi sul 2002….
MA COME FATE ANCORA HA PARLERA INTERISTI DI M**** E NN VI STATE ZITTI X UNA VOLTA X SEMPRE
aborto giuridico farsopoli 2006, la misera scusante di chi non è sportivo e non sa perdere, “piaccia o non piaccia” la vergogna del calcio Italiano che tanto piace a qualcuno.