Seedorf Botafogo, il Milan diventa amaro

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clarence seedorf con la champions del 2007 | © ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images

Calciomercato Milan, un altro pezzo di storia rossonera ha le valigie in mano, destinazione Rio. Infatti, come riportano stamani i maggiori quotidiani sportivi nazionali, Clarence Seedorf è ad un passo dal vestire la maglia del Botafogo, club di metà fascia del Brasilerao. Un rappresentante del rossonero si è incontrato ieri con il presidente della società carioca, Mauricio Assumpçao, e dall’incontro è scaturita un’intesa di massima sul prossimo trasferimento dell’orange in Brasile. La stampa locale, in particolare il giornale Lance, riferisce che il passaggio di Seedorf al Botafogo sia praticamente certo, dando la ormai famosa percentuale del 99%. Ciò che spinge l’olandese al di là dei confini europei è senza dubbio l’amore per la moglie brasiliana, oltre alla sua Fondazione Champions for Children, con la quale il calciatore vuole sostenere la crescita dei più piccoli che risiedono nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, giocare a Rio de Janeiro permetterà all’ex rossonero di usufruire di una favolosa villa (di proprietà dello stesso ex Ajax e Real) situata nel quartiere di Leblon. Già da tempo il centrocampista classe ’76 aveva rivelato l’intenzione di giocare un giorno nel Paese della moglie, desiderio che oggi è diventato realtà. Ad accoglierlo ci penseranno tanti giocatori giovani della squadra di Rio, fra cui spicca il talentuoso trequartista Elkeson, seguito anche da alcuni club europei, compreso il Bologna.

clarence seedorf con la champions del 2007 | © ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images

Il binomio Seedorf Botafogo è soltanto l’ultimo di tante coppie impossibili unitesi negli ultimi anni di calciomercato. Senza dover scomodare le altre squadre di Serie A, il Milan nel giro di pochi anni ha perso quasi per intero il proprio patrimonio calcistico che di fatto l’ha portato a essere uno dei club più temuti in campo europeo ed internazionale. Ricordiamo nell’estate scorsa la fuga di Andrea Pirlo sotto gli ombrelloni di Milanello, destinazione Torino, trasferimento che ha spostato la bilancia scudetto nettamente a favore dei bianconeri, cessione che ancora oggi riecheggia come un incubo nella testa dei tifosi del Diavolo. Pirlo è stato soltanto il primo di una lunga lista, che nel giro di 12 mesi ha detto addio al Milan. Il match contro il Novara del 13 maggio resterà forse negli occhi di San Siro ancora per tanti anni. Le lacrime delle vecchie glorie, un passato che non tornerà più (salvo rare eccezioni). Da Inzaghi a Nesta, fino ad arrivare a Gattuso, tre elementi chiave di quel Milan ancelottiano degli anni 2000 che dettava legge in Europa e nel mondo. E se si esclude il difensore romano, gli addii di Pirlo, Gattuso e Inzaghi hanno un unico comune denominatore: Conte Vampiro Max. Da parte sua Pirlo non avrebbe mai lasciato la società di Via Turati, e la scelta di andare alla Juventus si può leggere in chiave “ripicca” nei confronti di chi in lui non credeva più. Discorso simile per Ringhio, i cui polmoni avrebbero potuto ancora fare comodo alla squadra rossonera, ma il destino ha riservato all’ex Rangers un epilogo analogo a quello del suo vecchio amico Andrea. Superfluo spendere parole per Pippo Inzaghi, da due anni lasciato a scaldare la poltrona di casa e la tribuna di San Siro. Da oggi si aggiungerà anche il re del cioccolato. Addio Clarence.

Palmares Clarence Seedorf al Milan
Arrivo: 2002/2003
Presenze: 432
Gol: 62
Scudetti: 2
Supercoppe Italiane: 1
Coppe Italia: 1
Champions League: 2
Supercoppe Europee: 1
Coppa del mondo per club: 1

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