Didier Drogba era uno dei primi obbiettivi seguiti dal Milan, poi abbandonato per seguire altre piste. L’ostacolo che impediva il matrimonio fra il Diavolo e l’ivoriano era duplice: da un lato l’enorme ingaggio voluto da Drogba, al di fuori del budget del Milan, dall’altro il corteggiamento di altri club, in primis la Juventus di Conte in perenne cerca di un fantomatico Top-player. Ecco che di fronte a queste difficoltà il Milan ha preferito virare su altri nomi, seguire un’altra strategia. Il club di via Turati nei giorni scorsi aveva aumentato il pressing per Ricardo Kakà e per Mario Balotelli e sembrava che tutto dovesse risolversi per il meglio. Il brasiliano era disposto a sacrificare parte del suo faraonico ingaggio per tornare a casa mentre il Real Madrid era disposto a dare Kakà in prestito al Milan ma poi qualcosa è andato storto. Trattativa bloccata: o vendita o nulla. Il Real ha fatto marcia indietro così come lo ha fatto Mino Raiola, procuratore di Mario Balotelli. Per Supermario si lavorava nell’ombra e la trattativa non era ben avviata come quella per il brasiliano ma poco ci mancava. Nonostante questo, anche la pista del Bad Boy italiano sembra saltata a meno di clamorosi imprevisti. D’altra parte il 31 gennaio è ancora lontano. Ecco dunque spiegato il perché della retromarcia del Milan su Didier Drogba.
OBBIETTIVO DROGBA – Il Milan adesso è quasi costretto a concentrare tutte le sue forze sull’operazione Drogba. Attenzione però perchè per l’ex campione d’Europa del Chelsea è fortissima la concorrenza della Juventus. Si prevede dunque un avvincente testa a testa fra le due squadre italiane. Anzi, per essere più precisi, utilizziamo l’immagine del triangolo perchè su Drogba non ci sono solo Milan e Juve ma anche, notizia dell’ultim’ora, la Lazio. Questo perchè il giocatore potrebbe liberarsi a costo zero dai cinesi dello Shanghai Shenhua
BEN VENGA – A rincarare la dose ci pensa l’allenatore del Milan Massimiliano Allegri che, come riportato dal sito di Repubblica, sarebbe molto contento dell’arrivo di Drogba. Di lui così come di tutti gli altri campioni che sono stati accostati al Milan: ben vengano a Milanello per il mister rossonero questi talenti. L’unica cosa è che si parla di operazioni difficili, complicate per l’a.d Adriano Galliani. Comunque sia l’eventuale operazione Drogba andrebbe a cozzare contro la nuova linea verde messa in atto dal Milan? Difficile dirlo però dobbiamo ammettere che i rossoneri si sono ringiovaniti moltissimo: Niang, El Shaarawy e De Sciglio sono gli esempi più lampanti. Se fra questi aggiungiamo un campione, magari non più giovanissimo, ma in grado di aiutare nella crescita i baby talentini, tanto di cappello. Drogba potrebbe essere proprio questo personaggio: la chioccia con i pulcini, tanto per usare una metafora campagnola. L’ingaggio richiesto è però di quelli che fanno rabbrividire: stupisce che il Milan, vista la meticolosità della getione del bilancio, non si sia tirato indietro. Il giocatore vuole 10 milioni netti da ora fino al giugno 2014, i bianconeri hanno offerto 8 ma non sono bastati. Il Milan se vorrà Drogba dovrà essere più flessibile anche se i rossoneri per ora sono riusciti solo a pareggiare l’offerta juventina: 8 milioni sono anche quelli offerti dal Diavolo. La decisione ora è di Drogba: restare in Cina coperto d’oro ma senza ambizioni o venire in Italia con qualche soldo in meno ma al centro della scena?