Al Sant’Elia di Cagliari, l’Udinese conquista un punto, che le permette di rimanere agganciata alla Juventus in vetta alla classifica, con otto punti, mentre il Cagliari allunga in classifica, ritrovando puti dopo la sconfitta di Palermo, celebrando il giorno del record di presenze di Daniele Conti, figlio d’arte rimasto umile e legato ai valori di questa squadra, e di questa terra, ricambiato dall’affetto dei tifosi che gli tributano una standing ovation da brividi, oltre che uno striscione semplice quanto significativo “328 partite, Daniele Conti uno di noi”. Cornice a parte, la gara è stata uno zero a zero non noioso, con qualche sussulto e qualche buona occasione su entrambi i fronti: Di Natale già al 4′ ha una buona punizione da poter sfruttare, sulla quale il portiere Agazzi si fa trovare pronto. Al 10′, invece, Handanovic nega il gol a Thiago Ribeiro, protagonista di un’ottima azione ma non efficace in fase di conslusione, stanco e sfiancato dopo cinquanta metri di corsa. Di nuovo su palla inattiva, poi, pericoli per Agazzi, su punizione calciata molto bene da Totò Di Natale, e deviata di testa da Torje, ma sulla quale il portiere rossoblu si è fatto trovare pronto, deviando in angolo. Al 13′, però, è del Cagliari la palla gol più netta, con Thiago Ribeiro che appoggia per Nenè, che batte Handanovic: Domizzi, però, respinge in extremis sulla linea di porta, salvando il risultato con un intervento provvidenziale. In avanti, per l’intera gara, molto meglio i padroni di casa, che hanno spinto con maggiore convinzione, anche se in difesa si percepiva la preoccupazione per le possibili scorribande in contropiede di Totò Di Natale, anche se sono state limitate sia dalla difesa Cagliaritana che dalla stanchezza, per gli impegni ravvicinati e per le assenze in avanti di Floro Flores che impedisce un adeguato turnover, forse necessario in questa fase della stagione per la squadra di Guidolin. Ultimo sussulto della gara al 43′, con Diego Fabbrini, entrato fra i friulani per sostituire Torje, che calcia di sinistro di poco fuori. Tre minuti di recupero e, poi, il triplice fischio dell’arbitro De Marco, che sancisce lo 0 a 0 finale. Anche Francesco Guidolin, a fine gara, sottolinea il problema stanchezza, non adducendolo come scusante della mancata vittoria, ma sottolineando che la sua ” nuova ” Udinese ha ancora bisogno di rodaggio e di umiltà, poichè si connota inevitabilmente come una squadra differente, negli uomini e nella mentalità, alla quale non deve mancare la lucidità per capire dove può crescere e migliorare. Al termine della gara, dopo un pareggio giusto per entrambe le squadre, la scena ed i riflettori sono tutti per Daniele Conti, capitano generoso e grintoso, applaudito dai diecimila del Sant’Elia, fra i quali c’è anche papà Bruno, insieme al nipotino Bruno, figlio di Daniele. Bruno senior applaude ma non si alza in piedi ma, di certo, avrà sentito un grande orgoglio per il record raggiunto dal figlio. Un record significativo perchè espressione di una scelta di vita, e di cuore. Ora, dopo aver eaggiunto il record di presenze di Mario Brugnera, con 328 presenze in rossoblu, staccando le 315 di un totem come Gigi Riva, Daniele Conti punta al record assoluto, che potrà raggiungere già nella prossima partita a Lecce.