Cagliari e Napoli fermi al palo. Lavezzi sbotta, Astori ko

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Ezequiel Lavezzi | ©Enrico Locci/Getty Images

Bella partita quella di quest’oggi al Sant’Elia ma a differenza della scorsa stagione senza gol e rimonte spettacolari. Cagliari e Napoli si affrontano a viso aperto alternandosi nella conduzione del gioco ma costringendosi ad imprecare per le parate di De Sanctis e le traverse di Nainggolan e Nenè da un lato e il palo di Santana e la reattività di Agazzi dall’altra. Come annunciato alla vigilia Mazzarri adopera un turnover corposo mettendo a riposo quattro uomini fondamentali come Cannavaro, Inler, Maggio e Hamsik a conti fatti però solo la presenza dello svizzero in mediana è forse mancata mentre Fernandez ha dato prova delle sue qualità e Santana ha fatto la sua migliore partita in azzurro. Gli isolani in formazione tipo con Nenè preferito a Larrivey in attacco sono meno precisi e dinamici rispetto al solito a centrocampo e vivono sopratutto delle fiammate di Cossu mentre i laterali sono più preoccupati di Zuniga e Dossena.

Ezequiel Lavezzi | ©Enrico Locci/Getty Images
La partita è incerta sin dall’avvio con Nenè che si fa ipnotizzare da De Sanctis dopo una bella azione isolana, il Napoli sembra più quadrato ma soffre la partita no di Lavezzi e Cavani che non riescono a dare profondità e peso all’attacco partenopeo. L’occasione per passare però arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Santana che centra il palo da posizione favorevolissima. Dall’altro lato è Nainggolan con un tiro di rara bellezza a beccare la traversa ad un gol che si sarebbe candidato di diritto ad uno dei più belli dell’intera stagione. Nel finale di partita Mazzarri manda in campo l’artiglieria pesante con Hamsik al posto dell’adirato Lavezzi e poi anche Inler e Maggio ed è proprio quest’ultimo a stravolgere l’equilibrio con le sue sgroppate sulla destra chiamando Agazzi al miracolo prima del gong. Il pari finale aiuta a muovere la classifica di entrambi ma lascia qualche spunto interessante per gli allenatori che devono far i conti con il mal in attacco delle due squadre. Un problema in più per Ficcadenti e forse anche per la Nazionale il brutto infortunio ad Astori che in un contrasto con Lavezzi ha riportato la rottura del perone.

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