L’ Inter di Stramaccioni esaurisce l’entusiasmo del cambio di panchina e impatta contro un Cagliari combattivo e mai banale. Finisce 2 a 2 il match sul campo neutro di Trieste, con una evidentissima involuzione sul piano del gioco da parte dei nerazzurri (che non riescono ad approfittare dell’inferiorità numerica dei sardi). La contemporanea sconfitta della Roma avrebbe garantito in caso di vittoria un aggancio pesante in classifica, e invece l’ Inter continua come già visto in tutta la stagione a fare un’altalena di risultati che probabilmente la estrometteranno anche dall’Europa League per il prossimo anno.
Nessuna novità in formazione negli schieramenti, dove Stramaccioni schiera il 4-3-3, con Ranocchia al posto di Lucio affiancato da Samuel, a centrocampo Guarin al posto di Poli e davanti confermato il tridente Zarate, Forlan e Milito. Tutto confermato anche per Ficcadenti che non cambia nulla nelle previsioni con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con Ibarbo.
PRIMO TEMPO – Primo squillo di tromba per i nerazzurri con Zarate che da sinistra si crea lo spazio, rientra con il destro e impegna con un bella conclusione Agazzi che devia in angolo. È però il Cagliari a passare in vantaggio al 5’ con Astori che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nonostante la stretta marcatura di Ranocchia riesce ad avvitarsi in acrobazia e a battere Castellazzi. Non passa nemmeno un minuto e l’Inter pareggia: progressione di Zarate che serve un pallone d’oro a Milito, con l’argentino che controlla il pallone, si gira e senza guardare batte con un rasoterra Agazzi. Graziato al 17’ Pinilla, che rifila una manata al volto a Stankovic guadagnandosi un cartellino giallo. Ancora Inter pericolosa davanti con una buona risposta del portiere del Cagliari al 25’ su un bel colpo di testa di Cambiasso. Splendida progressione di Nainggolan al 37’ che, partendo da centrocampo fa fuori mezza difesa nerazzurra e si vede neutralizzare da Castellazzi con una parata in due tempi una gran conclusione dal limite dell’area.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le squadre, con gli stessi ventidue del primo tempo. Il centrocampo nerazzurro sembra soffrire la stanchezza, mancando di pressing e di buone iniziative davanti, con Stramaccioni che toglie uno spentissimo Guarin per inserire un più fresco Poli al 10’. Continua a giocare meglio il Cagliari e al 15’ ritrova il vantaggio con una bella azione corale: Conti mette dentro un bel pallone su cui incoccia di testa Pinilla, prendendo in contro tempo Castellazzi che viene beffato. Decisione contraddittoria dell’arbitro che ammonisce nuovamente Pinilla per eccesso di esultanza, con il risultato che l’attaccante cagliaritano viene espulso lasciando i suoi in dieci. L’Inter ripete lo stesso copione del primo tempo e trova il gol del pari un istante dopo il gol dello svantaggio. Cross dalla trequarti di Forlan, con Cambiasso che approfitta di una disattenzione difensiva e batte Agazzi da due passi. Ficcadenti al 26’ corre ai ripari inserendo Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro. Occasione sprecata al 28’ da Zarate che in area stoppa e calcia largo angolando troppo il tiro. Non si arrende il Cagliari che nonostante l’inferiorità numerica, crede nella vittoria e si rende pericoloso in un paio di occasioni. Stramaccioni alla mezz’ora toglie uno spentissimo Forlan per Pazzini. Ancora occasione per Zarate che si vede negare il gol su un tiro a giro solo grazie a una bellissima parate di Agazzi che vola in tuffo. Ultimi cambi per le due squadre al 38’ con Ficcadenti che inserisce Perico e Nenè per Ekdal e Cossu, mentre Stramaccioni manda in campo Obi al posto di Stankovic. Incredibile occasione mancata dai nerazzurri con Pazzini che approfitta di un’uscita sbagliata da Agazzi e schiaccia di testa mancando la rete di pochissimo. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2 che frena ancora una volta gli entusiasmi e le ambizioni europee nerazzurre.