Con ventiquattro ore di ritardo rispetto alle attese, Massimo Cellino abbandona il carcere di Buoncammino e passa agli arresti domiciliari. Il presidente del Cagliari Calcio dovrà attendere nella sua abitazione gli sviluppi sull’inchiesta che lo vede coinvolto riguardante la costruzione del nuovo stadio della società a Quartu Sant’Elena con le accuse di peculato. Per gli stessi motivi, finirono in manette anche il sindaco e l’assessore allo sport della città che ospita il nuovo impianto. Anche per loro è arrivata la scarcerazione con gli arresti domiciliari. I tre personaggi protagonisti della vicenda hanno visto le loro accuse trasformarsi da tentato peculato a peculato consumato, dopo l’interrogatorio di Grussu (direttore dei lavori) che ha ammesso l’utilizzo di fondi destinati alla riqualificazione dello stagno di Molentargius.
Massimo Cellino torna a casa
Arrestato il 14 febbraio, il patron del Cagliari torna a casa dopo due intense settimane. Interrogato per quasi 9 ore qualche giorno dopo l’arresto, dove Cellino dichiarò apertamente la propria innocenza, accusando l’assessore allo sport Lilliu di aver firmato tutte le carte e quindi di non essere a conoscenza di eventuali errori per la costruzione dello stadio di Is Arenas. Lo stesso presidente sardo ha rifiutato inizialmente gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire pulito dal carcere di Buoncammino (celebre è diventata la sua frase “esco solo da uomo libero”), salvo poi accettare la seconda istanza di scarcerazione con l’obbligo di dimora in attesa di nuovi sviluppi sull’inchiesta.
Si studiano anche le intercettazioni che vedono coinvolto Cellino insieme a Lotito, nella quale spiega i motivi dell’inizio dei lavori in piena estate e gli escamotage per la realizzazione in tempi rapidi di un nuovo impianto.
In questo periodo il presidente del Cagliari ha ritrovato il calore del popolo rossoblu, spesso ritrovatosi intorno alle mura del carcere di Buoncammino per far sentire la propria presenza al patron sardo. Parecchi sono stati gli attestati di stima da parte dei presidenti e dei tifosi italiani, soprattutto nel sud Italia (vedi Catania e Palermo). Nelle due settimane di carcerazione del presidente, il Cagliari ha ottenuto due importantissime vittorie sul campo (una a Pescara e l’altra contro il Torino con Is Arenas a porte chiuse).