Si sarà pure dimesso dalla carica di Presidente del Cagliari, ma Massimo Cellino continua ad osservare da vicino la squadra e nei giocatori non vede la cattiveria giusta e la voglia di lottare su ogni pallone, caratteristica che il patron sardo vuole dai ragazzi per centrare una difficile salvezza. Per questo motivo avrebbe messo in discussione la posizione del mister Ficcadenti, concedendogli ancora due settimane di tempo per dare una sterzata netta alla stagione dei rossoblu che si ritrovano in piena zona retrocessione avendo guadagnato due punti in cinque partite senza neanche convincere sull’aspetto del gioco. Chi sta peggio del Cagliari è il Palermo dell’amico Zamparini, ultimo con un solo punto in classifica e con il cambio della guida tecnica già effettuato.
I DUBBI – Cellino non è convinto pienamente sul modulo tattico utilizzato da Massimo Ficcadenti, che manda in campo la squadra con il 4-3-3, ma in squadra l’unico esterno di ruolo è Victor Ibarbo, che è alla sua seconda stagione in Italia e non fa della saggezza tattica il suo cavallo di battaglia, limitando ulteriormente il modo di giocare dei rossoblu che spesso si affidano più all’estro di Pinilla che alla costruzione di una manovra corale. C’è da aggiungere che il colombiano non è tra i titolari, infatti l’ex allenatore del Cesena preferisce due esterni non di ruolo come Cossu e Thiago Ribeiro, che devono sobbarcarsi anche tutta la fase difensiva, limitando notevolmente le loro caratteristiche offensive. Altra nota dolente è la difesa. Pisano esterno sinistro costa gol subiti e poca spinta sul quella fascia e preferirlo ad Avelar (terzino sinistro di ruolo) o ad Ariaudo (che ha giocato più volte in quella posizione con buoni risultati) sembra quasi una mossa da kamikaze. La coppia difensiva non è più solida come negli ultimi anni, e Astori senza il compagno di una vita Canini, sta inanellando una serie di prestazioni molto sotto la sufficienza.
FIDUCIA A TEMPO – L’attuale mister del Cagliari ha le ore contate. Avrà occasione di far cambiare idea al patron rossoblu vincendo e convincendo nella doppia sfida salvezza contro Pescara e Torino. La prima in casa, finalmente in uno stadio aperto parzialmente al pubblico e la seconda in trasferta, contro l’ex Ventura che sta entusiasmando per il gioco offerto, meno per i risultati raccolti. I tifosi vorrebbe l’esonero di Ficcadenti immediatamente, già contrari la stagione scorsa al suo richiamo dopo l’allontanamento di Davide Ballardini. Non resta che aspettare, domenica in caso di sconfitta il tecnico cagliaritano dovrà chiudere la valigia e salutare l’isola.
I SOSTITUTI – Circolano già i primi nomi. In rigoroso ordine alfabetico troviamo Marino, Reja e Delio Rossi. Il primo, pallino del presidente da qualche anno non convince sotto l’aspetto tattico visto che utilizzerebbe un modulo simile a quello attuale. Invece Reja, ex rossoblu (autore dell’ultima promozione in A del Cagliari), è il classico tecnico che si adatta ai ragazzi a disposizione e avrebbe l’esperienza necessaria per uscire da questa brutta situazione. L’ultimo nome è quello dell’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, apprezzato notevolmente dal pubblico sardo che vedono in lui l’allenatore ideale per aprire un ciclo importante. Rossi ultimamente ha sempre rilasciato dichiarazioni pro-Cagliari e questo fa ben sperare sul suo arrivo. I tifosi ci sperano. Ora non resta che aspettare.