E’ solo calcio estivo e, dunque, va preso con le pinze – come si suol dire – l’esito del campo, ma di certo i tifosi biancocelesti non possono essere soddisfatti della prestazione della Lazio contro gli spagnoli del Villareal, rinvigoriti dalla permanenza, ormai quasi certa dato l’acquisto di Vucinic da parte della Juve, della loro punta di diamante, Giuseppe Rossi. Il risultato di 3 a 1 porta, appunto, la firma dello stesso attaccante italo americano che timbra il cartellino già al 14′ del primo tempo, al 20′, invece, la rete è di Cani. La gara sembra in salita per gli uomini di Edi Reja, soltanto illusi dalla rete del nuovo acquisto Cissè che, sul finire del primo tempo, aveva accorciato le distanze fissando il 2 a 1. Nel secondo tempo, però, la gara viene chiusa definitivamente dal terzo gol dei “sottomarini gialli”, firmato da Wakaso al 74′, che regala al Villareal la vittoria nel trofeo Ceramica. Oltre al risultato negativo, però, possono essere consioderate un campanello d’allarme le notevoli difficoltà difensive, con una goleada evitata da alcuni prodigiosi interventi del neo acquisto Marchetti. Una condizione fisica ancora approssimativa potrebbe essere un’ attenuante valida alle difficoltà mostrate dai biancocelesti, ma oltre al gap atletico i Laziali hanno mostrato un’eccessiva macchinosità nella manovra di gioco, in particolare nella posizione di Hernanes e Mauri, collocati sugli esterni ma apparsi in grande confusione. Non bene neppure l’attaccante tedesco Klose, poco nel vivo del gioco, mentre il francese Cissè – oltre al gol segnato – è sembrato meglio inserito nello schema biancoceleste e più in gara. Ci sarà tempo per altri esperimenti, gli allarmismi a questo punto della preparazione non sono assolutamente fondati, ma gli uomini di Reja, dopo la brutta sconfitta di Madrigal, hanno almeno una certezza: c’è ancora molto da lavorare. [jwplayer config=”30s” mediaid=”91044″]